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    ESORDIENTI PROV. FIRENZE GIR.A PRIM. AFFRICO - CATTOLICA VIRTUS -

Comunicato stampa congiunto U.S. AFFRICO e C.S.D. SAN MICHELE CATTOLICA V.

Le società sportive U.S. AFFRICO e C.S.D. SAN MICHELE CATTOLICA VIRTUS intendono chiarire con questo comunicato congiunto quanto accaduto nella mattinata di domenica 17 marzo 2019 al campo Lapenta di Firenze durante la gara del campionato Esordienti 2006.
Le nostre due società sono da sempre abituate a svolgere quotidianamente un costante compito di educazione e formazione attraverso i valori fondanti dello sport: rispetto, lealtà, onestà e soprattutto solidarietà e amicizia. Per fare questo non è possibile prescindere da un clima di serenità pur nella sana competizione.
Clima che purtroppo ieri durante la gara del campionato Esordienti 2006 che ci vedeva contrapposti mancava assolutamente. Questa constatazione ci ha condotti, in coerenza con le nostre convinzioni a sospendere e interrompere l'incontro , nella convinzione che fosse necessario un segnale forte verso il pubblico e i genitori, primi educatori, che lo sport non debba in alcun modo essere catalizzatore di ansie, rabbia, violenza (anche solo verbale) che purtroppo costituiscono sempre più il quotidiano della vita di tutti. A maggior ragione quando in campo scendono i nostri ragazzi più giovani, a maggior ragione quando si tratta di sport e di ragazzi.
Dispiace quindi la necessità dell'intervento, come può dispiacere ad un genitore un duro ammonimento al proprio figlio, ma dispiace altrettanto, se non di più, che questo gesto che voleva essere educativo non sia stato sottolineato ed anzi ne sia stata riportata ed evidenziata come causa una rissa che nei fatti non c'è stata. Il calore e l'animosità degli astanti aveva raggiunto sì livelli non adeguati e rischiava di compromettere lo scopo stesso dell'attività che si svolgeva, ma con altrettanta forza e in spirito di verità dobbiamo ribadire che rissa non era e rissa non c'è mai stata.
Noi continueremo come sempre a svolgere insieme con le famiglie attività educative e di formazione; non è infatti pensabile educare i ragazzi senza adeguato coinvolgimento degli adulti, in primis i genitori. Svolgeremo in rinforzo a questo anche degli incontri specifici e congiunti tra le due società con i gruppi di adulti coinvolti.
Facciamo contestualmente appello a tutti i protagonisti del nostro bello sport: dagli atleti agli istruttori, dai genitori ai dirigenti e, perché no, agli organi di stampa perché ritorni e prosperi fuori e dentro i nostri campi il clima festoso e sereno che i nostri ragazzi meritano per crescere.