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    La nuova Rondinella si presenta!

Si è rimessa ufficialmente in moto alle 19.52 dello scorso primo luglio la gloriosa storia della Rondinella. Firenze torna ad avere un progetto credibile attorno alla sua seconda squadra grazie a quanto sta accadendo a Ponte a Greve, dove il presidente Lorenzo Bosi e il suo staff vestono di biancorosso e inaugurano l'anno zero della A.S.D. Rondinella Marzocco. Il direttore sportivo del club fiorentino sarà Massimo Nelli Vi proponiamo le sue prime parole in questa veste da un estratto dell'intervista apparsa sull'ultimo numero di Calciopiù che trovate ancora in edicola.

Massimo Nelli: Parola d'ordine entusiasmo!

Non procede mai per luoghi comuni Massimo Nelli. Nelle sue prime parole da direttore sportivo della rinata Rondinella, ricorre una in particolare. È entusiasmo, che in casi come questo non è un concetto abusato ma, rispetto a una società sportiva, sta nello stesso rapporto che intercorre fra la benzina e il motore che alimenta. Ne è letteralmente circondato l'ex ds di Sporting Arno e Olimpia Firenze in queste sue prime settimane alla corte del presidente Lorenzo Bosi, e il suo obiettivo è quello di canalizzare questo stato d'animo diffuso in una direzione positiva. È per questo che i giorni torridi di inizio luglio sono particolarmente roventi per chi, come lui, sta lavorando dietro le quinte in attesa che si alzi il sipario sulla nuova, intrigante Rondinella versione 2019-2020. Nelli vanta una lunga esperienza nel calcio giovanile toscano, declinato sotto ogni forma e vissuto prima come allenatore e poi come dirigente. Nonostante questo, anche lui si è emozionato non poco qualche giorno fa quando Carlos Acciai, classe 2006, ha preso in mano la penna e firmato il primo tesseramento ufficiale della nuova società.

Fa proprio dei giri strani, la vita. Direttore, si sarebbe mai aspettato di ritrovarsi un giorno dentro la più credibile fra le operazioni mai tentate in precedenza legate alla rinascita della storica Rondinella?

Questo nome mi riporta alla mente i ricordi di quando andavo a vederla giocare ed era in lotta per la Serie B. È tramite momenti come quello che ha accompagnato la firma di Carlos Acciai che tocco con mano cosa vuol dire far parte di questa avventura e tutte le emozioni che la stanno accompagnando. Fin dal primo momento in cui ho messo piede qui dentro l'entusiasmo è stato contagioso nonché la nota dominante: erano anni che non ne vedevo così tanto all'interno di una società. E il primo a generare entusiasmo è, dall'alto, il presidente Bosi: è continuamente aggiornato su quello che facciamo e la sua fiducia alimenta un meccanismo positivo.

Come è avvenuto il suo avvicinamento alla Rondinella? È corretto dire che uno dei suoi primi compiti è quello di aiutare a convogliare nella giusta direzione l'entusiasmo che si respira nella sua nuova società?

Mi ha fatto molto piacere essere ricontattato da Pierfranco Nardini con il quale abbiamo vissuto delle bellissime stagioni all'Olimpia Firenze. Progetto è una parola che rischia di essere abusata nel mondo del calcio, ma è proprio questo ciò che mi è stato presentato, ed è una grande soddisfazione personale esserne coinvolto in prima persona. Concordo: sono il primo a essere sospinto dall'entusiasmo che mi circonda e, a proposito dei miei compiti, uno che sento già proprio è quello di trasmettere ai ragazzi che contattiamo cosa vuol dire intraprendere questa nuova esperienza.

Qual è il biglietto da visita che proponete?

La verità, ci mancherebbe. Ma anche la richiesta di un pizzico di lungimiranza, perché quello della Rondinella è appunto un progetto strutturato per e proiettato verso il futuro. Una data prossima e importante sarà quella del 2020, quando inizieranno i lavori che porteranno a una completa ristrutturazione del nostro impianto, terreno di gioco compreso.

Quali sono i tratti qualificanti e - più in generale - i valori che sottenderanno al progetto Rondinella?

Tutte quelle prospettive che sono legate alla voglia di riportare in alto il blasone di una realtà storica per la città di Firenze, tramite la creazione di un settore giovanile che abbia poi uno sfogo naturale in una Prima squadra che ambisce in alto. C'è entusiasmo, abbiamo ripetuto fin qui più volte; ma anche la consapevolezza che non sarà semplice e che l'obiettivo finale non è quello di misurarsi con il passato, ma provare a dargli nuova continuità. Un valore importante sarà il senso di appartenenza, quello che deriva anche solo e semplicemente dallo scendere in campo con le insegne storiche della Rondine come la maglia biancorossa e il Marzocco.

Entriamo nello specifico del suo ruolo: che significato ha l'ingresso nello staff tecnico di Andrea Pratesi alla guida dei vostri Allievi regionali?

Un'importanza cruciale, un'ulteriore garanzia di credibilità e serietà sul conto del lavoro che abbiamo appena iniziato a svolgere. È una grande soddisfazione che Andrea abbia sposato il progetto Rondinella, lui che la maglia biancorossa l'ha vestita in passato da calciatore di ottimo profilo. Adesso è uno degli allenatori più rappresentativi in circolazione, che ha militato in tutte le principali società fiorentine e due anni fa è diventato campione italiano categoria Juniores. Il fatto che uno con il suo curriculum abbia detto sì alla nostra proposta in quello che, di fatto, è l'anno zero per la Rondinella, è stato un segnale forte che è stato recepito anche dall'esterno.

Un'ulteriore riprova ripeto della serietà con cui vogliamo provare a ritagliarci il nostro spazio negli anni a venire.

Stando anche alle indiscrezioni, quella di Pratesi sarà la squadra del settore giovanile sulla quale la società riporrà le maggiori aspettative?

Per una volta non vorrei dichiarare un obiettivo preciso: quello minimo è ovviamente la permanenza in categoria ma il vero banco di prova, stimolante e che ci darà le prime importanti risposte, è legato soprattutto alla voglia di confrontarci con gli avversari domenica dopo domenica. Rimettere in circolazione per la Toscana il nome della Rondinella e abbinarlo magari a dei buoni risultati è il primo obiettivo di questa squadra che, rinvigorita da almeno sette/otto nuovi innesti, ha le carte in regola per risultare competitiva per il traguardo prefissato.

Legittima curiosità però anche attorno ai classe 2004, impegnati nel girone di Merito provinciale Allievi B. Affidata alle esperte mani di Romano Fiaschi, la rosa del gruppo ha già abbracciato in questi giorni alcuni nuovi innesti ufficiali come il gradito ritorno di Paoletti dalla Sestese e quello di Frroku o l'arrivo di Parentini dal Novoli.

Sul conto di questa squadra Nelli conferma che -

lavorerà in prospettiva del biennio che la attende, confermando le qualità di cui dispone e lavorando sugli ulteriori margini di miglioramento che subentrano con la crescita nelle due categorie maggiori del settore giovanile.

In continuità con il recente passato i tecnici delle due formazioni Giovanissimi: i regionali classe 2005 proseguono insieme ad Andrea Vino, i 2006 si affacciano al primo impegno del settore giovanile ancora sotto la guida tecnica di Alberto Malusci, affiancato come sempre da Gino Melli. Mantenere la categoria regionali l'obiettivo che si prefisseranno i ragazzi di Vino, quello di una crescita in linea con gli ottimi risultati centrati nella scuola calcio i Giovanissimi B.

I primi battiti d'ala del vivaio biancorosso arriveranno a fine agosto: le due squadre Allievi si ritroveranno in sede il 22, poi il 25 partiranno alla volta di Pracchia. Stesso programma per i Giovanissimi, che si ritroveranno il 26 per poi proseguire l'avvicinamento alla stagione qualche giorno più tardi sulla Montagna pistoiese. Nel frattempo, il lavoro dietro le quinte proseguirà fino a quella data. Il cronometro dell'anno zero della Rondinella è già scattato.