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    Mangini: Protocollo un passo avanti, ma restano aspetti da chiarire

Migliorativo, ma anche troppo parcellizzato. Vale a dire che il fondamentale passo avanti che ci aspettavamo è stato compiuto, ma il protocollo che regolamenta la ripresa dell'attività sportiva a livello dilettantistico ancora probabilmente è di una taglia troppo stretto per le possibilità delle centinaia di società sportive della nostra regione. Il presidente del Comitato Regionale Toscana Paolo Mangini interviene sul nuovo protocollo Figc che ieri ha ricevuto il via libera da parte del Governo. Ecco di seguito le sue parole, che forniscono una prima importante analisi del testo:


In merito al nuovo protocollo della FIGC, relativo alla ripresa delle attività del calcio dilettantistico e giovanile, ritengo che sia sicuramente migliorativo rispetto al precedente con l'autorizzazione, finalmente, allo svolgimento degli allenamenti di gruppo e delle competizioni sportive anche in ambito federale, andando quindi ad uniformare le nostre attività con quelle a carattere amatoriale già autorizzate da tempo dalle Regioni.
Un primo fatto importante soprattutto ora che molte squadre iniziano la preparazione, che potranno, quindi, svolgere con la conoscenza delle indicazioni tecniche, organizzative e comportamentali richieste per contrastare il covid 19.
In generale, un fatto positivo perchè autorizza due aspetti della nostra attività che solo fino a qualche giorno fa non erano assolutamente definiti: la ripresa ufficiale degli allenamenti e quella delle gare.
Il protocollo contiene, e non poteva essere diversamente, norme comuni anche ad altri contesti non sportivi della nostra vita quotidiana (centri commerciali, grandi uffici pubblici ..) quali quelle comportamentali e di igiene della persona.
Nello specifico ritengo che siano presenti indicazioni troppo parcellizzate che necessitano di una adeguata sintesi per poter essere correttamente seguite, mentre ci sono altre prescrizioni, in particolare per quanto riguarda lo svolgimento delle gare, che devono, a mio parere, essere chiarite per poter dare alle società la possibilità di organizzare nel miglior modo possibile il giorno della partita di campionato o dei tornei. Ritengo che, in entrambi i casi, sussistano margini per semplificare alcune procedure e che ho già posto all'attenzione della Lega.
Mi preme sottolineare, anche, che sono presenti alcuni riferimenti e indicazioni relative a contesti sportivi che non appartengono all'ambito dilettantistico regionale e che possono produrre fraintendimenti e disorientamento. Vedi per esempio l'obbligo dei test sierologici, che è esclusivamente rivolto alle società di serie D.
E' comunque innegabile che siano presenti delle incombenze di tipo organizzativo-logistico che gravano sulle nostre società, e che come Comitato aiuteremo a risolvere con la consulenza del nostro ufficio impianti sportivi, all'interno del quale ho già attivato un'apposita sezione.
Per quanto riguarda la presenza del pubblico alle gare, prevista dall'ultimo DPCM, ho già informato gli uffici dell'Assessore Saccardi, che dovranno preparare la relativa ordinanza, per andare incontro alle esigenze specifiche e strutturali degli impianti sportivi delle nostre società dilettantistiche. Posso dire che c'è stata un'ampia condivisione, nel limiti del Decreto, rispetto a queste problematiche.