• CAMPIONATO ALLIEVI REGIONALI ELITE
  • 21/01/2018 10:45:00
  • C.LE BADIA A SETTIMO E.A
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  • SPORTING ARNO
    Cantini
    Canigiani
  • 2 - 0 21/01/2018 10:45:00
  • OLIMPIA FIRENZE

Commento


SPORTING ARNO: Maranghi, Paita, Cantini, Mazzantini, Biondi, Sestini, Lotti, Meacci, Leoni, Canigiani, Nieri. A disp.: Ceretelli, Massini Rosati, Sollaku, Baggiani L., Corvino, Berti, Margheri, . All.:
ARBITRO: MARINO FABIO di Pisa, coad. da As
RETI: Cantini, Canigiani


SPORTING ARNO: Maranghi, Paita, Cantini, Mazzantini, Biondi, Sestini, Lotti, Meacci, Leoni, Canigiani, Nieri.
A DISPOSIZIONE: Ceretelli, Massini Rosati, Sollaku, Baggiani, Corvino, Berti, Margheri.
ALLENATORE: Michelangelo Massimillo.
OLIMPIA FIRENZE: Geneletti, Cerrato, Antelmi Dazio, Benozzi, Cuccuini, Bigalli, Frezza, Alfarano, Gabbrielli, Romano, Sacristano.
A DISPOSIZIONE: Carnevali, Sbuelz, Ciatti, Marra, Scudocrociato, Zappulla, Bianchi.
ALLENATORE: Massimiliano Benfari.
ARBITRO: Marino di Pisa.
RETI: 1' Canigiani, 72' Cantini.

Repetita iuvant . Quante volte, a scuola o nella vita di tutti i giorni, abbiamo sentito ripetere questo antico modo di dire usato quando la lingua parlata dalle genti che popolavano l'Italia era il latino. Un obiettivo fondamentale da perseguire, specie quando le cose girano nel giusto verso. L'ha imparata bene, questa lezione, anche lo Sporting targato Michele Massimillo che dopo aver sconfitto la settimana scorsa il Tau Calcio, si ripete frenando, sempre fra le mura amiche, la corsa dell'Olimpia Firenze. La formazione rosa nero veste a pennello i panni dell'ammazza grandi centrando un importante e meritato successo che non solo le permette di ridurre da nove a sei le lunghezze di svantaggio nei confronti della compagine giallo nera ma cosa ancor più importante, di portare a quota quattro la striscia di risultati utili consecutivi conquistati nell'ultimo periodo. L'ultima battuta d'arresto subita dai ragazzi di Massimillo, insomma, risale alla bruciante sconfitta, condita da mille polemiche, subita sul campo della Cattolica Virtus. Una ferita di quelle che quando ci pensi, bruciano ancora ma dalla quale, la formazione badiana, ha saputo trarre la più importante delle lezioni. Se ci si unisce, ci si compatta e si hanno la forza e la consapevolezza di essere un grande gruppo, qualunque risultato può essere alla portata. Lo avevano dimostrato sette giorni fa, i ragazzi guidati dal mago , lo hanno confermato in occasione del secondo appuntamento con le alte vette della classifica. Alla vigilia l'Olimpia appare ostacolo assai arduo da superare. Anche i ragazzi guidati da Max Benfari, infatti, stanno vivendo un grande periodo di forma e sono reduci dal convincente successo ottenuto niente meno che sul campo della Sestese. Per provare a vincere, dunque, lo Sporting non solo dovrà replicare la buona prova offerta sette giorni or sono ma dovrà necessariamente fare qualcosa in più. Bastano, però, solo pochi secondi di gioco per rendersi conto del fatto che la Banda Massimillo fa sul serio. Pronti, via e dopo appena un minuto e mezzo di gioco, Lotti funge da innesco per Canigiani. Il dieci rosa nero fugge via sul settore destro dell'attacco e dopo aver fatto il proprio ingresso in area di rigore, conclude a rete dalla media distanza. Geneletti ci prova ad arrivare sul pallone riuscendo, però, solo a sfiorarlo. La sfera lo supera ed adagiandosi in fondo alla rete, fa esplodere l'entusiasmo nella porzione di tribuna occupata dai sostenitori di casa. La gioia è tanta ma è anche necessario tornare subito con i piedi per terra. Troppo poco è, infatti, il tempo trascorso per poter pensare che questo possa rappresentare il colpo del definitivo K.O. Di fronte, lo Sporting ha una compagine molto solida e tatticamente ben impostata che anche in occasione del big match perduto di misura qualche settimana fa sul sintetico del Bartolozzi, aveva fatto sudare non poco la super capolista Scandicci. Adesso più che mai, lo Sporting deve dimostrare di aver assimilato i dettami che da sempre caratterizzano il modo Massimiliano d'interpretare la partita. Ed è proprio questo che nei minuti successivi, i rosa nero mettono in atto. Fin dalla trequarti, i padroni di casa costruiscono un solido muro che con il passare dei minuti, neutralizzandole sistematicamente, inaridisce le principali fonti di gioco giallo nere rappresentate dagli esterni di destra Cerrato e Romano, dal possente centrocampista centrale Bigalli, dal ragioniere Alfarano, dal mobilissimo Frezza e dal sempre temibilissimo bomber Edo Gabbrielli. E' uno Sporting determinato e concentrato quello che interpretando la gara a mille all'ora , non concede praticamente nulla alle api che in alcuna maniera, nel corso della prima frazione di gioco, riescono a pungere l'estremo di casa Tommy Maranghi. La linea difensiva composta dagli esterni Paita e Cantini e dai centrali Biondi e Sestini, impedisce agli avanti fiorentini di lasciar traccia nei nostri cenni di cronaca ma anche a centrocampo Mazzantini e Meacci svolgono un ottimo lavoro in fase d'interdizione. Quando poi, in fase di ripartenza, lo Sporting riesce ad innescare il duo d'attacco composto da Canigiani e Bobo Nieri, i risultati rischiano di essere devastanti. Accade così che al 9' un bellissimo lancio in profondità accenda il motore del numero undici rosanero che ingaggia, vincendolo, un duello in velocità con il centrale difensivo ospite Francesco Benozzi che nel frattempo è piombato su di lui nel tentativo di chiudergli la strada. Nieri sfonda, invece, le linee difensive avversarie utilizzando il fronte sinistro del proprio attacco e dopo essersi incuneato in area, incrocia fuori di pochissimo in diagonale, con la palla che dopo aver fatto la barba al palo sinistro della porta, termina sul fondo. Il primo tempo scivola via senza altre emozioni ma con le due squadre che ne danno una degna interpretazione a livello agonistico lottando su ogni pallone senza risparmiare energie. L'Olimpia cerca di aggirare il dispositivo difensivo avversario provando ad allargarne le maglie utilizzando i cursori di fascia. Lo Sporting risponde compattando le fila e raddoppiando, spesso con grande successo, le marcature. Anche la difesa ospite guidata, come suo solito, da un superlativo Cuccuini, non concede altre occasioni e quando il signor Marino manda tutti nello spogliatoio a bere un meritatissimo tè caldo, tocca a Max Benfari rendersi conto del fatto che se si vuol riagguantare un avversario tanto solido e grintoso, nella ripresa occorrerà osare qualcosa in più. Le api sembrano recepire appieno il messaggio lanciato dal proprio tecnico ripartendo a spron battuto e rendendosi pericolose dopo appena due minuti di gioco quando una ficcante incursione sulla destra da parte di Cerrato, si conclude con un bellissimo traversone tagliato nel cuore dell'area rosa nero sul quale l'accorrente Frezza non arriva solo per una questione di centimetri. E' questo il segnale che qualcosa, negli equilibri del match, si va spostando in direzione Campo di Marte. Uno Sporting che nel corso del primo tempo ha speso molto, cala in maniera piuttosto vistosa consentendo al centrocampo giallo nero di avanzare il raggio della propria azione. E' il momento della verità per i ragazzi di Massimillo. Per vincere occorrerà adesso mettere ancor più determinazione e concentrazione in fase di non possesso palla. Bisogna, insomma, creare una diga ancor più solida contro la quale l'onda di piena ospite s'infranga senza far troppi danni. L'Olimpia prosegue nel tentativo di scardinare il meccanismo messo a punto da Massimillo attraverso il buon palleggio dei suoi interpreti di centrocampo che incontrano, però, sulla loro strada un'ottima resistenza. Occasioni ed emozioni latitano e quando, al 66', il nostro taccuino torna a macchiarsi d'inchiostro, lo si deve ai padroni di casa ma nche a un brivido fatto correre ad un attento Geneletti da un compagno di reparto che intervenendo di testa su una punizione scodellata dalla trequarti destra verso l'area fiorentina da Mazzantini, invece di liberare i propri sedici metri, colpisce male la sfera indirizzandola verso la propria porta e costringendo il numero uno ospite da un non semplice salvataggio in presa alta. La replica, sempre sugli sviluppi di un calcio piazzato, giunge a stretto giro di posta. L'ex difensore esterno della Cattolica Virtus Mattia Antelmi Dazio calcia direttamente verso la porta difesa da Maranghi. La battuta a girare disegnata dal suo piede, anche se lenta e piuttosto prevedibile, costringe il portiere di casa a salvarsi allungandone, di pugno, la traiettoria oltre la traversa. Per chiudere definitivamente i conti, allo Sporting, servirebbe un colpo da maestro....Magari, che so, una magia. E chi, se non uno dei ragazzi del Mago , poteva tirare fuori dal cilindro un'autentica meraviglia che da sola, vale il prezzo del biglietto. Siamo al 72' quando, sugli sviluppi di un fallo laterale da sinistra, la palla giunge sui piedi del neo entrato Lorenzo Baggiani che a sua volta, la cede al vicino Pietro Cantini. Pur trovandosi tutto decentrato a sinistra ma soprattutto, lontanissimo dalla porta difesa da Geneletti, il numero tre in maglia nera decide di sfoderare tutto il coraggio che solo la gioventù e l'entusiasmo riescono a farti tirar fuori. Così, dopo essersi coordinato, lascia partire una conclusione che ai più, pare improbabile. La palla, invece, si alza e dopo aver preso la complanare ed esser scesa verso la porta, sbatte contro la faccia interna della traversa insaccandosi alle spalle di un esterrefatto Geneletti. Questo sì è un autentico missile terra - aria che affonda definitivamente la corazzata guidata da Benfari. Pur mantenendosi saldamente ancorata al secondo gradino del podio, l'Olimpia vede avvicinarsi minacciosamente Sporting e Tau, entrambe desiderose di soffiare ai ragazzi del Campo di Marte il ruolo d'immediata inseguitrice di uno Scandicci ormai in fuga solitaria. Un grande successo ma soprattutto, un'enorme soddisfazione per un gruppo, quello rosa nero, e per un tecnico, Michele Massimillo, che una volta di più dimostra di essere una guida degna di grandi palcoscenici. Resta la consapevolezza di essere una ottima squadra ma anche di non aver dimostrato concretezza in fase d'impostazione, a un'Olimpia che ben poco ha fatto per tentare di metter fieno in cascina. Claudio Davitti saluta tutti e se ne va. A Benfari e agli altri non resta altro da fare se non rimboccarsi le maniche e provare a conquistare una delle quattro tesserine magnetiche che aprono la porta della Coppa Toscana. La caccia è aperta e la volata promette di riservare mille altre emozioni.

CAMPIONANDO MVP

Nello Sporting Arno note di merito per Paita, Cantini, Mazzantini, Meacci, Lotti, Canigiani e Nieri. Nell'Olimpia hanno ben figurato Cerrato, Cuccuini, Antelmi Dazio, Frezza e Romano.

Buona la direzione di gara dell'arbitro Marino, bravo a tenere sotto controllo un match giocato ad alta velocità durante tutta la prima frazione ed agonisticamente ben interpretato da ambo le parti lungo tutto l'arco degli ottanta minuti.

Nico Morali


Commento di : nicofico