GLI SPECIALI DI CALCIOPIù e CAMPIONANDO
(parte2) Maurizio Romei: a pelo d'erba, senza peli sulla lingua
(parte2) Maurizio Romei: a pelo d'erba, senza peli sulla lingua
(parte2) Maurizio Romei: a pelo d'erba, senza peli sulla lingua
Quando si parla del movimento Dilettanti '90 sembra di parlare di preistoria. E invece quell'esperienza, sincronizzata con le necessità dei tempi attuali, porterebbe ancor oggi enormi benefici all'intero movimento. Romei, al fianco di altri dirigenti con in testa il compianto Fabio Bresci, è stato fra gli ispiratori di quell'illuminata stagione di riforme che ha portato enormi benefici al settore dilettantistico. Continuando a farlo nel tempo; non è poi così lontana infatti la data di novembre 2009, quando fu proprio Romei a parlare a Bresci di una proposta che poi arrivò fino a Tavecchio e all'agone politico. Partì dal basso, dalla testa di Romei, una di quelle proposte che percorre la strada di una semplificazione tributaria a vantaggio delle società dilettantistiche. Le quali, grazie a una molto meno rigida distinzione fra prestazioni e sponsorizzazioni, devono essere e sono trattate diversamente da una società con fini di lucro. Sensibile anche alle esigenze degli allenatori, di fatto suoi colleghi, Romei ha visto andare in porto anche un suo vecchio pallino, quello di prevedere - come avviene da un paio di anni - una squalifica a giornate e non più soltanto a tempo per i mister. In questo modo i tanti che, come lui, si dividono ogni week-end fra più panchine, possono prendere posto su quella di una squadra che milita in una categoria diversa da quella in cui hanno rimediato la squalifica, non essendo più quest'ultima a tempo appunto. Gli ha provocato invece delusione il mancato accoglimento di un'altra sua personale battaglia, quella relativa all'introduzione della possibilità per le società che ne avrebbero fatto richiesta di disputare le gare del campionato Allievi regionali il sabato pomeriggio. Sono stato male interpretato - ammette amareggiato il presidente della Settignanese - non ho detto che avremmo dovuto spostare l'intera programmazione degli Allievi regionali al sabato pomeriggio; è passato questo concetto al momento in cui è stato presentato ai dirigenti delle società toscane. Sono finiti i tempi eroici del calcio giovanile: l'età in cui i giovani abbandonano l'attività agonistica si è spostata dagli Juniores agli Allievi. I diciassettenni di oggi iniziano a comportarsi come facevano un tempo i loro coetanei di qualche anno più grandi, rincasano tardi il sabato sera e la domenica mattina gli allenatori come me si ritrovano in campo degli zombie. E nel tempo ho visto mollare tanti di loro proprio per questo motivo . Ma il vero pallino di Romei riguarda i massimi sistemi del mondo del calcio dilettantistico. Nello specifico, la figura del dirigente. È schietto e senza peli sulla lingua anche in questo caso - non mi faccio degli amici affermando quanto sto per dire ma, alla luce dell'indirizzo che è stato dato al nostro movimento, sembra quasi che dalla Figc, da Roma, ci sia un disegno preciso. Quello di tenere basso il livello medio di noi dirigenti. Sul piano culturale, delle competenze. A giro ci sono tanti dirigenti poco consapevoli del ruolo che rivestono non per colpa loro, ma perché forse comoda tenerli così. Come si spiega altrimenti il fatto che fin qui sia sempre stata disattesa la richiesta di istituire dei corsi rivolti a tutte quelle figure che compongono una società sportiva, come lo sono ad esempio i direttori sportivi? Quelle figure che non solo mandano avanti la società e a volte ne decretano la fine, ma sono la società stessa, Adesso abbiamo i corsi per i segretari, ma un segretario è un dipendente nel contesto di una società. Riceve quindi le direttive dei dirigenti, e in questo modo torniamo al punto di partenza del problema . Secondo Romei per evitare che siano le società ad accollarsi il costo dei corsi di formazione dei loro dirigenti, l'idea sarebbe quella di destinare parte di quelle risorse che arrivano dai diritti tv che il calcio professionista deve destinare ai suoi cugini' del mondo Dilettanti. Si tratta di quel famoso un per cento dei diritti televisivi che proprio il movimento Dilettanti '90 riuscì a conquistare dopo una faticosa ma vincente battaglia. Nel corso di un'assemblea di pochi anni fa, una delle ultime cui presenziò anche Fabio Bresci e in cui erano presenti gli alti papaveri della Federazione, Romei non mancò di dire la sua - Quali benefici portano i Centri Territoriali voluti dalla Federazione e che si alimentano con quelle risorse che arrivano dai diritti tv dei professionisti? Chi mi conosce sa bene coma la penso al riguardo dei Centri Territoriali, che provano a imitare quelli tedeschi che però hanno tutta un'altra funzione. Questi non migliorano di certo i calciatori della Settignanese, della Cattolica Virtus o della Sestese. Ce ne sono decine e decine sul territorio, con spese di gestione e di affitto di campi e staff tecnico di diversi milioni di euro . L'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare era il motto un po' troppo demagogico di un campione di un altro sport. Se è tutto sbagliato, occorre infatti proporre anche un itinerario alternativo per ritrovare la strada maestra.Settignanese, su il sipario sulla stagione 2019-2020Rinvigorita dal sodalizio con Giovanni Simonetti la Settignanese punta forte su Francesco Perini e sulla squadra che l'ex tecnico proveniente dall'Atletico Impruneta avrà a disposizione. Prima categoria con l'obiettivo della Promozione, da raggiungere in un arco di tempo triennale, possibilmente in due anni. Nuovo anche il tecnico degli Juniores regionali, chiamati alla permanenza in categoria: si tratta di Salvatore De Carlo. Come svelato da lui stesso, Maurizio Romei assume l'onere di provare a riportare nei regionali i futuri Allievi provinciali classe 2003, conservando al contempo la guida dei 2004. Operativo dal Primo maggio, il ds Paolo Della Scala sta lavorando sodo con Marino Ciagli per rendere competitivi ai nastri di partenza le varie formazioni rossonere; cambieranno non poco i classe 2005, toccherà allora al nuovo mister Sauro Bini amalgamare almeno una decina di nuovi arrivati con la base preesistente. Chiude il cerchio un fedelissimo' di casa Settignanese: Filippo Fani allenerà i Giovanissimi B.