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Le vostre interviste: Corrado Marco (Margine Coperta)

Le vostre interviste: Corrado Marco (Margine Coperta)

La bellissima intervista della nostra 'superutente' Cinzia a Marco Corrado, allenatore del Margine Coperta nella scorsa stagione, poi approdato alla società del Genova Calcio.

Ciao Marco,iniziamo

Oggi siamo qui con Mister Corrado classe 80, nato 8 Giungo a Sarzana (SP) allenatore del Margine Coperta 2003 per la stagione 2018-2019, a quale età hai tirato i primi calci ad un pallone ,come è nata questa passione per il rettangolo verde?
R:
Ciao buongiorno e grazie di questa iniziativa stupenda con tutto ciò che gravita intorno ai 2003 del Margine. Iniziai a giocare a 5 anni, la prima partita presi due volte la palla con le mani e la passai al portiere, mio padre Ex calciatore voleva sotterrarsi probabilmente, andai avanti altri 2 anni credo, poi dai 7 ai 10 non giocai più, non ero ancora stato folgorato.
Dai 10 in poi fino ai giorni nostri, il calcio muove tutto quello che circonda la mia vita. La passione me la diede l'allenatore che conobbi a 10 anni, MR Paolo Rossi

Anche tu ex giocatore, calcio dilettante ruolo difensore dal 1997 al 2009 , 1 anno in seconda categoria , 3 anni in prima categoria, 5 anni in Promozione e 3 anni in Eccellenza ,tutto questo nelle file di Migliarinese, Pontremolese, Canaletto, Valdivara, Lerici e Tarros vincendo 4 Campionati (seconda cat, prima cat, Promozione Ligure e Toscana) più ben 2 Coppe Italia Regionali. Cosa hai lasciato e cosa ti hanno dato queste due esperienze ?
R:
Ex giocatore paragonato a Limetti e Bongiorni è un insulto per loro, diciamo ex praticante dilettante, loro calciatori veri. Esperienze tante, ognuna mi ha lasciato qualcosa, sicuramente in primis a crescere come uomo e poi come calciatore, la cosa però che mi sento di sottolineare di più è che oltre le soddisfazioni sportive, la cosa che più mi porto dietro fino dal 1997 sono GLI AMICI, ho conosciuto davvero tante persone, mi sono legato a molte di loro e ognuna col tempo mi ha dato qualcosa. Cosa ho lasciato, spero tanti buoni ricordi a chi ha giocato con me, sicuramente ho lasciato tante strusciature sui campi in terra battuta!

Nel 2009 ottieni la Patentino di allenatore UEFA B , voto 116 .Cosa ti ha spinto a lasciare il ruolo di calciatore per quello di allenatore?
R:
Il voto nemmeno lo ricordavo quindi i tuoi archivi ed informatori sono ottimi, sono stato spinto da un infortunio grave al ginocchio nel febbraio 2009 .Nel mio ultimo anno giocato nonostante avessi solo 29 anni, ma da li a luglio mi operai e la società voleva che rientrassi dopo la rieducazione, intorno a gennaio, gli dissi OK ma fatemi fare qualcosa, o impazzisco senza campo e per restare legato alla società iniziai ad allenare la Juniores, questa fu la VERA FOLGORAZIONE per il calcio, iniziai a pensare solo al calcio e a novembre presi il patentino e per fortuna o sfortuna durante il corso mi ruppi nuovamente il CROCIATO (tutt'ora rotto) sicchè non ci furono più dubbi, decido di fare solo l'allenatore, e oggi dopo 11 anni siamo ancora qui.

Inizi subito la tua carriera da Allenatore direi alla grande,con la Tarros Sarzana Cat. Juniores (Under 19) e un terzo posto in classifica , Soddisfatto del tuo primo risultato, hai trovato difficoltà rapporto allenatore/giocatore?
R:
Decisi di prendere subito la Juniores perchè non mi sentivo in grado di raffrontarmi con ragazzi piccoli nonostante fossi già padre di 2 gemelli all'epoca di 2 anni, quindi volevo un rapporto diretto, schietto e quei ragazzi di 17/18/19 anni erano perfetti per il mio carattere, all'epoca poco paziente e ancora molto giocatore, una gran bella esperienza, la soddisfazione più grande non fu arrivare terzo, ma non perdere nemmeno un ragazzo anzi ne arrivarono di nuovi, portati da altri ragazzi durante la stagione.

E poi ancora, 2010-2011 Real Valdivara - Cat. Juniores , 2011-2012 La Spezia - Cat. Seconda, 2012-2013 Canaletto Sepor - Cat. Juniores Elite e Cat. Promozione - subentrando come capo allenatore, raggiungendo la salvezza, credo sia stata una bella esperienza?
R:
Bhè tutte esperienze belle, il secondo anno mi servi per capire se potevo andare con i grandi e con il La Spezia feci il battesimo nel calcio dilettante ,grazie a quei ragazzi in seconda categoria paradossalmente devo molto della mia successiva carriera come allenatore, loro mi seguivano alla perfezione e quindi riuscii ad approdare in una società TOP come il Canaletto che era stata per 5 anni la mia squadra da Giocatore quindi toccai il cielo con un dito togliendomi tante soddisfazioni fino alla subentrando in corsa da Juniores a prima squadra,fu meraviglioso!

Il tuo percorso continua sulle panchine della Promozione con il Canaletto , Serricciolo 1 cat toscana, Real Valdivara Cat. Eccellenza, in un anno sabbatico Pianazze, fino al 2018 in Cat. Esordienti come Collaboratore Tecnico, tra le sue esperienze si aggiunge anche quella di Vice Responsabile Rappresentativa La Spezia Giovanissimi di La Spezia e poi infine il sebentro a 10 giornate dalla fine al Pegazzano in prima categoria con una salvezza all'ultimo tuffo
Fra le molte società, dove ti sei trovato meglio e perchè, sia come dirigenti , come giocatori , struttura degli impianti ..ecc. In effetti ti sei trovato meglio con la realtà della categoria più grande ad allenare o quella degli adolescenti?

R:
Domanda complessa, ogni esperienza positiva o negativa ti lascia qualcosa, quelle negative, per fortuna poche ad oggi, ti fanno crescere molto più velocemente di quelle positive. Con questa domanda faremo contenti e scontenti ma bisogna essere sinceri la struttura migliore dove ho lavorato è senza dubbio Margine coperta, quando arrivavo con il pulmino per me era come entrare a Milanello ... come giocatori ho toccato con mano, dal rapporto con gli esordienti alla prima squadra in 11 anni toccando tutte le categorie, i ragazzi avendo poca malizia ti regalano emozioni e riconoscenze immense quindi il MARGINE 2002 e 2003 è nel mio cuore, tra gli adulti molti ma devo citare in toto il Real Valdivara della stagione 2015/2016 un alchimia incredibile che ci ha fatto compiere un miracolo sportivo. Dirigenti... Bhè Fabio e Massimo e una citazione a Federico Frateschi cosi restiamo in casa Margine.

Stag. 2018-2019 Antonio Bongiorni, Margine Coperta, come sei arrivato a noi? Conoscevi già Antonio o ti ha trovato lui? Sopratutto da considerare una scelta importante anche sotto l'aspetto della distanza, circa ben 100 km di distanza dalla tua residenza...
R:
2018 Dopo varie riflessioni e delusioni di alcune trattative coi grandi mi sono detto, devo allenare dove io possa lavorare con persone serie, tramite una persona conobbi il direttore Antonio Bongiorni, ci incontrammo due volte, vulcanicamente mi spiegò tutto e mi innamorai subito del progetto senza mai pensare alla distanza. Man mano che passavano i mesi invece che pesarmi mi sembrava sempre più vicino Margine Coperta, la passione fa muovere ogni cosa. Diciamo che ci siamo trovati insieme e per caso, ed è stata una grande fortuna per me.

Come ti sei trovato con i ragazzi classe 2003 del Margine Coperta Allievi B, al livello di gruppo, di lavoro fisico, di complicità , di insegnamento di tattiche di gioco.
R:
Ragazzi 2003 come fai a trovarti male, serietà, simpatia, educazione, dedizione, impegno, dose giusta di paracullagine, semplicemente i NOSTRI RAGAZZI ADORABILI. Mi sono trovato bene su tutto, ho avuto la fortuna di allenare ragazzi bravi e per un allenatore è una cosa importante e preziosa, credo le loro basi fossero più che buone, ho cercato di portare la mie esperienza per farli crescere ancora, spero di esserci riuscito, diversamente non credo starei rispondendo ad una tua intervista.....

Due nomi : Marco Limetti e Antonio Bongiorni .
R:
Due uomini è riduttivo,potrei andare avanti ore ma non posso quindi ti dico Limetti un fratello maggiore (spesso minore perchè devo fargli da balia), Bongiorni un padre calcistico anche se reputo lui il vero fratello maggiore dei 3. Tra noi, dopo un po di tempo, con la stima guadagnata reciprocamente sul campo, si è creata una sintonia, una complicità, una confidenza il tutto inondata da un profondo rispetto e stima che fa in modo che possiamo dirci qualsiasi cosa , vederla anche diversamente ma alla fine troveremo un punto di incontro perchè fondamentalmente ci stimiamo e ci vogliamo bene, OVVIO CHE ALLA FINE HA SEMPRE RAGIONE ANTONIO 🤣🤣🤣, credo che non possa dirlo, ma siamo i figli maschi che avrebbe voluto, caratterialmente uguali a lui. Tornando a Limetti, 2 anni scarsi di conoscenza, dopo 1 mese sembrava ci conoscessimo da 20 anni, è diventato un riferimento, uno sfogo , una protezione, bhe è diventato tutto quello che rientra nella rara categoria di MIGLIORE AMICO

Un intervista precedente qualcuno dice: negli ultimi due anni sembra che abbiamo avuto un unico Mister ... CORRA_LIME ah ah, mi sembra un bel complimento! Come ti sei trovato invece con il gruppo dei genitori del 2003?
R:
CORRA_LIME è bellissimo sentirlo dire, sentire che sono ancora parte di voi, essere aggiornato su tutto da Antonio, da Marco o dai ragazzi è gratificante, difficile che un allenatore se ne va e venga trattenuto con un piccolo cordone ombelicale ma credo che questo sia stato frutto di un lavoro duro, rigido fatto di rispetto verso i ragazzi e verso voi genitori dove la confidenza è nata pian piano ma sempre controllata dal rispetto reciproco che non sempre si trova nei genitori, inoltre essere sostituito dal proprio fratello fa si che tu non venga dimenticato e sopratutto essendo così morbosamente simili la continuazione del lavoro è garantita e voi avete capito che dovevate dare credito a questo e siete stati premiati dal fantastico gruppo di lavoro che frequentano i vostri figli.

La mente mi porta indietro al periodo del Giugno 2018, a tavola tutti insieme a festeggiare il finale di stagione, a scambiarci regali e risate e poi d'un tratto la comunicazione : Ragazzi , è arrivata una buona opportunità,con una Società importante, ci ho pensato qualche giorno,mi sono consultato con Antonio, poi anche per ragioni logistiche ho accettato un nuovo incarico alla Genova calcio , vi lascio però in buone mani..
Ricordo che noi genitori ci siamo guardati increduli e dispiaciuti, ma allo stesso tempo felici per te. Come ti trovi nella tua nuova avventura, è un progetto importante , dove si punta in alto..
R:
Bhe è stata durissima, ricordo che io e marco ci trovammo al bagno da Antonio e il pranzo durò 3/4 ore, tremavo, non sapevo cosa fare perchè non volevo lasciare voi e non volevo lasciare loro due. Loro sono stati fantastici e il fatto che siamo qui lo testimonia. La Genova calcio è una grandissima realtà, una grandissima società, si è puntato abbastanza in alto ma purtroppo non ci si è arrivati, fa parte del gioco, resta un esperienza positiva, formativa e alla fine del CORONAVIRUS che ha bloccato tutti ,capiremo cosa fare su presente e futuro, per ora non voglio pensarci, sto molto bene.
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Conclusioni, da Allenatore,ti senti cresciuto in questo ruolo, hai un personaggio che ti ha lasciato degli insegnamenti importanti durante tutto il tuo percorso?
R:dal 2009 al 2020 non sono nemmeno parente di quello che iniziò ad allenare 11 anni fa. Sono cresciuto, mi sono impegnato, ho fatto sacrifici studiando la notte, andando a margine coperta 100 km in pulmino, oppure a genova 100 km in treno partenza alle 15.30 rientro alle 23...e queste cose ti fanno crescere...detto ciò fino al 2018 avevo tante persone che mi hanno aiutato, se ora dovessi indicarne uno su tutti che mi ha insegnato tanto ed in poco tempo dico ANTONIO BONGIORNI e non perchè sono qui, ma perchè lo penso davvero e non esito a dirlo in giro.

Grazie mille della tua disponibilità MR!

Grazie a voi, FORZA MARGINE 2003 SEMPRE, un saluto a tutti i genitori ma sopratutto a tutti i miei ragazzi meravigliosi.
Continuate ad impegnarvi come in questi due anni, arriveranno le soddisfazioni calcistiche che meritate, che siate in serie A o in terza categoria potrete farlo con grande dignità per il profuso impegno che avete messo per migliorare col sottoscritto e con Mr Limetti.