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    Le parole di Cosimo Sibilia a Sabato Sport

Ribadita la pre-condizione fondamentale e necessaria, Cosimo Sibilia ha confermato che il campo dovrà essere il giudice ultimo anche di questa travagliata stagione sportiva. Detto altrimenti, se entro una data limite fissata comunque entro la metà di maggio il fronte dell'emergenza sanitaria consentirà il ritorno in campo allora l'intenzione della Lnd è quella di portare a termine i principali campionati.
Durante il suo intervento ai microfoni di Radio Uno nel corso di Sabato Sport, il presidente della Lega Nazionale Dilettanti ha espresso alcuni concetti importanti; senza entrare nello specifico del calcio giovanile, ma con il soggetto sottinteso delle seguenti dichiarazioni che restano i campionati dilettanti (dalla Serie D fino, teoricamente, alla Terza categoria) - La ripresa dei campionati? L'intenzione del consiglio direttivo della Lnd è quello di portarli a conclusione se sarà possibile farlo in totale sicurezza una volta cessata l'emergenza sanitaria.
L'unico giudice deve essere il rettangolo di gioco, promozioni e retrocessioni devono essere sancite dal campo; se ripartiremo a maggio, anche nella seconda metà di questo mese, saremo in grado di concludere la stagione entro il 30 giugno .
Forte dei numeri del movimento che rappresenta, Sibilia ha poi analizzato la situazione a livello generale: tutte le componenti del calcio devono remare nella stessa direzione, sotto la regia della Figc e del coni. La Lega Nazionale Dilettanti dimostrerà che è dotata di buon senso e affronterà questa situazione compatta e coesa, vedrete che con noi ripartirà anche il paese.
Il nostro movimento ha una centralità fondamentale all'interno della società italiana, lo dimostrano le oltre trecentomila gare che organizziamo ogni anno, il milione e passa di tesserati che costituiscono il 98 per cento di quelli della Federcalcio. La Lnd inizia dalla Serie D, in cui militano realtà importanti come Palermo e Foggia, e continua dall'Eccellenza fino alla Terza categoria, passando poi per il settore giovanile, l'attività di base, il calcio a 5 e quello femminile. Migliaia di società, migliaia di squadre e centinaia di migliaia di calciatori. Cosa chiediamo? Che nel momento in cui cesserà l'emergenza ci sia un'adeguata attenzione nei nostri confronti.
Il calcio dilettantistico riesce a sostenersi da solo in tempi normali, ma questo è un periodo straordinario. Le associazioni sportive del nostro paese sono sostenute da piccoli imprenditori e commercianti che stanno vivendo un periodo di enorme difficoltà, il fatto che l'Economia reale del paese sia in crisi rischia di pregiudicare l'integrità del nostro sistema.
La priorità in questo momento è frenare il contagio e sconfiggere il virus, ma subito dopo dovremo pensare a ripartite. E, ripeto, se riparte lo sport di base, il calcio del campanile, allora ripartirà anche l'Italia .

Lorenzo Martinelli (Calciopiù)