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    Conto alla rovescia. L'opinione del direttore Facchini

Entro venerdì 31 luglio dovremo sapere qualcosa di rilevante: come si potrà ripartire a settembre, con o senza pubblico (fondamentale per la ripartenza). Questo è il punto della questione: è la discrimine da cui passa o il fallimento o la ripartenza di tutto il settore. Invito il presidente regionale del Coni Salvatore Sanzo e il presidente del Crt della Figc Paolo Mangini ad avviare degli incontri con il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, con l'assessore allo Sport e alla Salute Stefania Saccardi e con gli esperti sanitari regionali per capire come potrà essere svolta l'attività da settembre in poi, con quali regole e con quali adempimenti. Il resto conta o non conta. È meritorio l'impegno di Paolo Mangini e del Comitato regionale Toscana, che proprio in questi giorni con un Cu determineranno l'inizio e lo sviluppo dell'attività e che hanno già stanziato un milione e 400 mila euro a favore delle società. Ma ora si deve sapere se questo mondo potrà avere un futuro. Il problema è essenzialmente politico. Se queste risposte dalle istituzioni non arriveranno, due potrebbero essere i passaggi: la riconsegna delle chiavi degli impianti e la disobbedienza civile, ovvero non partecipare al voto alle regionali in Toscana previste per il 20 e il 21 settembre. Non è più il tempo dei bizantinismi e del rimpallo delle responsabilità ma solo quello dei fatti. Le carriere politiche possono aspettare, c'è solo da salvare il nostro mondo, quello delle 750 società iscritte al Crt e quello delle tantissime società in tutti gli altri sport che fanno attività di base. C'è una valenza sociale in questo mondo oppure no? La domanda è solo questa. Se non ci saranno delle risposte precise da parte delle istituzioni, Calciopiù si farà paladino della disobbedienza civile. Senza se e senza ma. Perché ha un solo scopo: difendere questo mondo. Senza interessi particolari.
Alessio Facchini - direttore di Calciopiù