Prosegue il momento-no dello Scandicci
SPORTING CLUB TRESTINA 2
C.S.SCANDICCI 1908 1
SPORTING CLUB TRESTINA: Mazzoni, Convito, Caruso, Gori, Fumanti, Cenerini, Bicchiarelli, Gramaccia (80' Della Spoletina), Essoussi (87' Battellini), Khribech (80' Lignani), Sylla (80' Benedetti). A disp.: Migni, Xhafa, Kaijmaku, Benghalef, Scarpini. All.: Marco Bonura.
SCANDICCI: Timperanza, Frascadore (67' Zaccagnini), Liberati, Mazzolli (63' Rozzi), Tognarelli, Diana (82' Bourezza), Kernezo, Tacconi (63' Meucci), Di Benedetto, Ferretti, Mugelli (60' Saccardi). A disp.: Iacoponi, Vinci, Ficini, Petri. All.: Claudio Davitti.
ARBITRO: Gavini di Aprilia; coad. da Almanza di Latina e Ticani di Roma 2.
RETI: 11' Khribech, 20' Gori, 34' Mazzolli.
NOTE: espulsioni: 82' Kernezo; ammonizioni: Mazzolli, Liberati.
Il recupero della quinta giornata del girone E di Serie D sorride ai padroni di casa dello Sporting Club Trestina che, imponendosi per 2-1 fra le mura amiche dello stadio Lorenzo Casini, mettono in saccoccia tre punti che proiettano la formazione umbra al quinto posto andando così ad agganciare Tiferno e Foligno. Continua a sprofondare in classifica invece la formazione allenata da mister Davitti Claudio, incapace di interrompere la striscia di tre sconfitte consecutive e inanellando così la quarta: le assenze di Borgarello a centrocampo e di Vinci in difesa si fanno sentire, in più la scarsa vena realizzativa vista nei precedenti impegni di campionato fa sì che lo Scandicci non trovi la quadratura del cerchio nel reparto avanzato. A Città di Castello si gioca nella classica cornice metereologica di novembre -sole pallido e aria pungente- ma, nonostante questo, l'avvio sprint delle due squadre scalda subito l'atmosfera. Partono subito in quinta i ragazzi di mister Bonura che approcciano le gara nel modo giusto, mettendo in campo grinta e voglia; così, dopo i primi dieci minuti di studio, il match si sblocca già all'11' con un calcio di punizione dai venti metri: a rompere l'equilibrio in campo ci pensa Khribech che, disegnando una traiettoria splendida, scavalca la barriera e insacca la sfera sotto la traversa freddando un incolpevole Timperanza. Avvio shock per i toscani, puniti alla prima occasione concessa e incapaci nei minuti successivi di abbozzare una reazione veemente e repentina. Cavalcano l'onda dell'entusiasmo invece gli umbri che, dopo neanche dieci minuti, mettono a segno un uno-due micidiale portandosi sul doppio vantaggio: sugli sviluppi di un calcio d'angolo la palla viene respinta fuori area nella zona di Gori che, senza pensarci due volte, lascia partire un siluro dal limite che trafigge l'estremo difensore avversario. Dopo un primo quarto di match vibrante e vivace, i ritmi si abbassano inevitabilmente e il Trestina si limita a tenere bene il campo limitando le giocate dei rispettivi dirimpettai. Non demorde comunque la compagine fiorentina che cerca subito la via per accorciare le distanze, trovando alla fine l'occasione propizia da sfruttare al 34': Mazzolli veste i panni del Khribech di turno e, con una punizione di pregevole fattura, dimezza lo svantaggio gonfiando la rete alle spalle di Mazzoni. Al duplice fischio del direttore di gara il parziale recita dunque 2-1, uno score che rispecchia perfettamente quanto visto in campo perché, difatti, le occasioni degne di nota si contano sulle dita di una mano. Al rientro in campo dagli spogliatoi, lo Scandicci è chiamato a una reazione d'orgoglio per proseguire a tessere il telo della remuntada, continuando a ricamare sul buon finale di primo tempo disputato. L'approccio alla seconda frazione di gara pare essere di buon auspicio per i ragazzi di mister Davitti, i quali giocano con più fluidità e fiducia tenendo bene il campo. Per contro, la compagine locale si difende con ordine e compattezza chiudendo qualsivoglia spiraglio fra le proprie maglie, lasciando così un possesso palla sterile e inoffensivo in mano agli avversari e provando a pungere in ripartenza. Il canovaccio tattico e il succo dei secondi quarantacinque minuti si riassumono dunque in uno stallo pressoché totale, caratterizzato da zero occasioni offensive degne di nota tranne che per un gol annullato a Essoussi, pescato in posizione irregolare al termine di una ripartenza veloce. Dopo un primo tempo tutto sommato piacevole grazie alle reti segnate, la stanchezza fisica e mentale serpeggia fra le maglie dei ventidue in campo e, anche con i cambi, il match si trascina stancamente verso il finale senza regalare alcun tipo di sussulto. Le speranze per i toscani di un ultimo assalto al fortino imbastito dal Trestina si spengono già alcuni minuti prima del triplice fischio, quando Gavini estrae il secondo giallo dal taccuino e manda anzitempo negli spogliatoi Kernezo. Il risultato finale resta dunque inchiodato sul 2-1, un punteggio figlio di un primo tempo brioso e di un secondo tempo anonimo soprattutto da parte dello Scandicci che, apparso privo di idee e di pericolosità, esce da Città di Castello con il morale al minimo e soprattutto con la casella dei punti in classifica ancora congelata sul numero zero. Calciatoripiù: Khribech (Trestina), nel grigiore generale è lui a regalare il primo lampo di luce con una punizione calciata magistralmente.
LE INTERVISTE
Il direttore sportivo dello Scandicci Mirko Garaffoni esprime il suo rammarico per la sconfitta odierna: 'Veniamo da una lunga serie di sconfitte e non è certo facile affrontare una gara quando il morale non è al massimo: peccato per come sono andate le cose nell'occasione, avevamo approcciato bene il match ma siamo stati subito puniti alla prima occasione concessa. Nonostante il raddoppio subìto poco dopo, mi ha fatto piacere vedere i ragazzi non demordere e accorciare le distanze. Mi aspettavo però di più dal secondo tempo, non abbiamo giocato in modo razionale e le nostre trame offensive ne hanno risentito'. Nonostante un inizio di campionato difficile, Garaffoni è fiducioso per quanto concerne il futuro: 'Il calcio ci insegna che è il campionato a fissare gli obiettivi durante il corso della stagione: sicuramente il nostro target primario è quello di scrollarsi di dosso l'ultima posizione e di risalire la china, vogliamo salvarci. Abbiamo ancora tante partite a disposizione e la rosa è composta da giocatori validi, dobbiamo solo trovare la giusta alchimia e il giusto equilibrio. Per far sì che questo accada è importante comunque trovare una certa continuità nelle partite e, per ottenere ciò, occorre che la Federazione venga in contro alle società fissando delle linee guida chiare e precise da seguire al fine di portare a termine la stagione'. Di tutt'altro tono le parole del direttore sportivo del Trestina Podrini, molto soddisfatto per la vittoria dei suoi: 'Venivamo da cinque settimane di inattività e siamo stati bravi a fornire una prestazione così buona nonostante una condizione fisica precaria. Gli avversari non ci hanno sollecitato molto a dire la verità, ma non è mai facile tornare sul campo dopo tanto tempo fermi. Ci siamo allenati sempre bene in questi giorni ma il ritmo che ti dà una partita è un qualcosa che si acquisisce solo giocando la domenica'. Chiosa finale con gli obiettivi stabiliti dalla società: 'Per quanto questa annata anomala ci possa concedere, gli obiettivi del club sono principalmente due: il primo è quello di centrare una salvezza tranquilla, il secondo invece consiste nel valorizzare i giovani. Siamo sempre molto attenti a rimpolpare la rosa con innesti di valore e anagraficamente acerbi da affiancare e far crescere insieme all'ossatura più esperta della squadra, in modo da far sbocciare i più giovani parallelamente a una crescita di gruppo di tutto rispetto'.
Lorenzo Profili