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    Ho sentito Spadafora...

Occasione ghiotta ieri sera nelle trasmissioni sportive di Rai 2 (intorno alle ore 18.30) quando l'invitato ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha spiegato la ratio della nuova riforma dello sport da lui pretesa e voluta. Il solito teatrino, Paolo Ferrari che si cosparge il capo di cenere per avere criticato in altro momento il ministro, le domande intelligenti di Gianfranco Teotino, le spiegazioni (si fa per dire…) di Vincenzo Spadafora su un momento storico che tutti devono vivere ma soprattutto la consapevolezza che il ministro non ci azzecca nulla sulla materia da lui trattata. E cosଠil nostro mondo, quello dei Dilettanti e del Settore Giovanile, perde il vincolo, non sa cosa potrà  avere come indennizzo e ha due anni di tempo per mettersi in regola sul pagamento dei contributi ai collaboratori sportivi.
La speranza è che nei prossimi passaggi la riforma Spadafora venga impallinata a livello politico in Parlamento, nella Conferenza Stato - Regioni e nel Consiglio di Stato. Ci vuole il sostegno di tutti ma soprattutto ci vuole il sostegno di quelli che conoscono la materia. Le azioni devono essere consequenziali rispetto a quello che accadrà  nei prossimi mesi. La Lnd deve assumere un ruolo centrale e decisivo, le società  devono essere solidali e convinte della propria posizione, i politici possono fare squadra per difendere un mondo tanto importante quanto bistrattato. Se cosଠnon fosse, prepariamoci alla 'rivolta' civile: ne va di un mondo sul punto di ammainare bandiera bianca. In quanto a Spadafora, il giudizio viene sempre più ampliato: se vuol venire a visitare le società  calcistiche dilettantistiche e giovanili, noi lo accompagniamo volentieri. Anche per capire di cosa parla. Fino ad ora c'era il Coni, c'era un modello di sport italiano autoreferenziale ma brillante e positivo (vedere i risultati raggiunti, please…), ora non sappiamo cosa ci può riservare il futuro. Grazie (si fa per dire…) ministro Spadafora!
Alessio Facchini