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    Pro Livorno travolgente nel recupero

Pro Livorno Sorgenti - Real Forte Querceta 4-0
PRO LIVORNO SORGENTI: Blundo, Solimano, Petri, Carani, Salemmo, Turini (70' Bulli), Costanzo (69' Lucarelli), Brizzi, Matteoli (63' Catalini), Camarlinghi, Rossi G.. A disp.: Vozza, Del Corona, Falleni D., Bartorelli, Filippi, Mascagni. All.: Matteo Niccolai.
REAL FORTE QUERCETA: Adornato, Maccabruni, Maffini (73' Bani), Bellandi (58' Lazzarini), Bonati (73' Giani), Guidi, Baracchini (82' Pagliai), Biagini (58' Amico), Di Paola, Doveri, Pegollo. A disp.: Balestri, Bianchi, Ferri, Ballani. All.: Christian Amoroso.
ARBITRO: Dario Di Francesco di Ostia Lido (assistenti: Niroy Emilio Gookooluk di Civitavecchia e Marco D'Ottavio di Roma).
RETI: 22' Camarlinghi, 55' Matteoli, 61' e 93 Rossi.
NOTE: ammoniti: Maccabruni, Bellandi, Petri, Di Paola, Lucarelli, Catalini.
La Pro Livorno cala il poker al Real Forte Querceta allo stadio Armando Picchi nel recupero della quinta giornata del campionato del girone D di Serie D. Un punteggio incontrovertibile che riflette l'esito di una gara dominata dai biancoverdi locali, alla seconda vittoria consecutiva dopo il bel successo in rimonta sulla compagine bolognese del Progresso il 18 ottobre scorso. Per il Real Forte si tratta - invece - della seconda sconfitta consecutiva, dopo quella per zero a uno in casa col Lentigione.
IL PREPARTITA
Nella gara precedente, il Real Forte Querceta ha perso di misura col Lentigione proprio il giorno del ritorno tra le mura amiche dello stadio Necchi-Balloni ed era situata all'ottavo posto nel raggruppamento. Gli uomini allenati da mister Niccolai - alla sua settima stagione consecutiva sulla panca labronica partono dall' undicesima posizione e dai loro sei punti, dovuti alle vittorie contro Sammaurese e Progresso e delle sconfitte contro Fiorenzuola e Correggese. I biancoverdi tornano in campo dopo un mese dall'ultima gara, che ha visto i labronici avere la meglio in rimonta sulla formazione bolognese del Progresso. Da quel giorno di ottobre, Rossi e compagni hanno dovuto affrontare due settimane di quarantena, per poi riprendere gli allenamenti. Nelle fila livornesi militano gli ex di turno Luca Petri e capitan Giacomo Rossi, molto prolifico - quest'ultimo - fin dall'inizio del campionato: entrambi hanno indossato la casacca del Real Forte Querceta nel 2016, quando i bianconerazzurri conquistarono la promozione in Serie D. Alla prima stagionale, che segnava il debutto della Pro Livorno in Serie D, Giacomo Rossi aprì le danze del gol al primo minuto con la Sammaurese. Il Real Forte è privo di Ussia, Siriani, Del Dotto e Bertoni, infortunato quest'ultimo per uno stiramento muscolare. In panchina torna Giani, reduce dal doppio turno ai box per la squalifica rimediata contro i romagnoli del Rimini. Nei ranghi nella squadra guidata da mister Niccolai assenti Bachini, Granito e Falleni, quest'ultimo per infortunio, oltre al secondo portiere Vozza. Tra i convocati anche l'attaccante Mascagni, atleta classe 2002. Ha lasciato - inoltre - la Pro Livorno Matteo Frati, per ragioni personali e familiari.
L'IMPIANTO
La Pro Livorno - in casa - giocherà pressoché sempre ormai al Picchi, visto che il Magnozzi non è stato ritenuto agibile a livello di servizi per il pubblico. I lavori per la risistemazione dell'impianto sono stati già deliberati dal Comune di Livorno. Da risolvere, intanto, sono le concomitanze con il Livorno Calcio che milita in Serie C. Il Magnozzi potrebbe - comunque - essere utilizzato quando viene prevista la modalità delle porte chiuse.
LA GARA
Partenza al fulmicotone dei biancoverdi che - al 22' - sbloccano il risultato con l'ex Como Camarlinghi: tradizionale giro palla, la sfera arriva a Camarlinghi che salta gli avversari, nessuno dei centrali interviene, esce il portiere Adornato, il forte atleta labronico mira con precisione il secondo palo e il suo interno destro a rientrare risulta decisivo, nonostante il tentativo di uscita da parte dell'estremo difensore del Real Forte. La Pro Livorno continua, in seguito, ad attaccare e, nel corso della ripresa, riesce a rendere il risultato assai più rotondo.
Al 55' raddoppia, intanto, Matteoli: il gioco si sposta da sinistra a destra, con scambi continui e precisi al limite dell'area, la palla giunge a capitan Rossi, il quale scarica sui piedi di Matteoli, bravo a gonfiare la rete a porta pressoché vuota. Al 61' il tris biancoverde reca la firma proprio del capitano: scambi pregevoli tra Solimano e Costanzo, la sfera è servita a Rossi, il quale, dopo aver fintato il giro palla, lascia andare una stafilata possente da destra a sinistra dall'altezza del dischetto e - così - infila l'estremo difensore bianconerazzurro Adornato. Al 75' si vede in attacco il Real Forte Querceta, nelle cui fila si rende protagonista - nell'occasione - Di Paola dalla distanza, ma il suo bolide è bloccato dall'esperto portiere livornese, Blundo. Al 93', infine, in pieno recupero, il capitano della compagine biancoverde segna la rete del poker della Pro Livorno e suggella il roboante successo dei padroni di casa: azione personale di un incontenibile Camarlinghi, che spazia da sinistra a destra, il giocatore in area salta il portiere Adornato, la sfera arriva sui piedi di Rossi che - a porta vuota - gonfia la rete per la gioia dei supporters biancoverdi.
Attualmente la Pro Livorno sale a nove punti in classifica generale, mentre i versiliesi restano fermi a sette lunghezze.
LE INTERVISTE
Sono in un brodo di giuggiole, afferma il direttore sportivo della Pro Livorno, Marco Braccini, al settimo cielo, Non era preventivabile una prestazione del genere. Non giocavamo dal 18 ottobre, poi abbiamo passato quindici giorni di quarantena, poi gli allenamenti. La gara contro il Real Forte Querceta per noi era come un nuovo debutto in campionato. In più, mancavano Granito, Bachini, Falleni, per non citare il secondo nostro portiere. Inoltre, Matteo Frati ha deciso di smettere per problemi personali. Il direttore sportivo Braccini spende - inoltre - parole di elogio nei confronti degli avversari, con cui i labronici hanno continue relazioni, a partire dagli ex di turno, Petri e Rossi: Il Real Forte è comunque un club di grande blasone. Ha Doveri dietro a Di Paola e Pegollo, oltre a un giocatore come capitan Biagini. Senza mancare di rispetto a nessuno, posso dire che li abbiamo asfaltati. Blundo, il nostro portiere, è stato impegnato solo verso il settantacinquesimo, per un tiro dalla distanza di Di Paola, prontamente bloccato. La gara è stata, poi, estremamente corretta e diretta egregiamente dall'arbitro. Il diesse della Pro Livorno descrive - in seguito - la forza di un gruppo che - per quanto riguarda molti elementi - parte proprio dalla cantera biancoverde e sottolinea l'importanza di un vero e proprio pilastro dei labronici, il tecnico Matteo Niccolai. Sono soddisfatto del nostro tecnico, Niccolai, al settimo anno come allenatore della Prima Squadra, dopo un anno passato agli Allievi, tra l'altro insieme a me. E' pronto per i professionisti, dichiara il diesse biancoverde, Credo fortemente in questo gruppo. Ci sono tanti giovani che ci siamo portati dietro dai Giovanissimi in poi. Ce li siamo portati dietro da quando anche io mi occupavo del settore giovanile. Penso a giocatori come Francesco Turini, prosegue Marco Braccini, Mi guardavano di traverso quando ho sostenuto che fosse inserito in rosa, adesso è alla sua seconda gara da titolare, dopo la gara con il Progresso. Per non parlare di atleti come Brizzi, Petri, che ha fatto settanta minuti, prima a sinistra e poi a destra, dello stesso Camarlinghi, che ha disputato un ottimo match e che ha anche segnato. Ha debuttato a Livorno in C e ha vinto con il Como. Durante la partita con il Real Forte, ha preso le botte dei difensori senza mai reagire. E - poi - è stato vicino al gol anche un'altra volta, quando ha provato a perfezionare in rete sugli sviluppi di uno scambio Catalini - Rossi. E' davvero una grande quota. Il Real Forte, spiega il diesse biancoverde, ribadendo la necessità che tutto il gruppo labronico resti umile, non è certamente quello che abbiamo visto oggi. Noi siamo contenti di aver giocato una bellissima partita. Anche se dico subito che dobbiamo restare coi piedi per terra. Siamo una neopromossa.
Per il resto, chiosa Braccini, attendiamo di conoscere quello che sarà il protocollo. Intanto, riprenderemo gli allenamenti, dopo un giorno di sosta, anche se in campo torneremo il 13 dicembre, quando ce la vedremo in casa col Sasso Marconi. Sul fronte versiliese, il capitano bianconerazzurro Fabio Biagini fa il punto della situazione sulla sconfitta: E' successo che è andato tutto per il verso sbagliato. Abbiamo disputato una brutta partita, non possiamo dire altre cose. Abbiamo sofferto subito la loro aggressività, abbiamo commesso tanti errori e li abbiamo pagati a caro prezzo. Penso che riusciremo a continuare a lavorare con serenità a partire dai prossimi giorni, continua Biagini, E' chiaro - comunque - che questa sconfitta fa male anche per com'è maturata. Abbiamo fatto troppo male per essere vero. Ognuno di noi si deve prendere le proprie responsabilità. Ora dobbiamo lavorare a testa bassa, tutti zitti, e così penso che, capendo tutti gli errori fatti, lavorando seriamente, possiamo, poi, quando ricominceranno le gare, farci trovare pronti.
Christian Amoroso, allenatore della compagine fortemarmina, non riesce a spiegarsi come possa essere accaduto un calo totale che ha condotto i bianconerazzurri a subire una sconfitta dalle dimensioni rotonde da parte dei labronici:
Difficile capire. Col Lentigione abbiamo realizzato - comunque - una prestazione da squadra. Non era prevedibile questa prestazione, nessuno se lo aspettava. E' stata una gara storta, è quasi impossibile comprendere come mai. Tutta la squadra è sembrata in difficoltà massima, non si è trattato di uno, due o tre giocatori soltanto. Va analizzata come partita storta, questa, prosegue l'ex giocatore di Fiorentina e Bologna, E' un po' come se ci fossimo trovati stamani per la prima volta e ci fossimo sparpagliati sul campo. Nulla da salvare, dunque. Già dall'inizio avevamo capito che la giornata sarebbe stata dura.
Nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo, spiega Amoroso,abbiamo però anche creato qualcosina. Pensavo - a quel punto - che avremmo fatto la partita nel secondo tempo. La Pro Livorno è un buon avversario, ma non irresistibile. Loro sembravano la Serie A, noi la Serie D; questa è la differenza e quello che abbiamo visto in campo. Quando succedono queste cose, c'è poco veramente da dire. Dobbiamo adesso prenderne atto e ripartire. Non eravamo dei fenomeni prima, non siamo dei 'caproni' adesso. Smaltire questa pesante sconfitta è il nostro imperativo. Poi, abbiamo dieci giorni a disposizione per prepararci per il prossimo impegno. Se siamo questi qui, sarà dura. Dobbiamo lavorare come abbiamo sempre lavorato. Con la Pro Livorno sembrava che avessimo buttato nel cestino quanto realizzato precedentemente di buono.
E' inspiegabile quanto è accaduto, conclude il tecnico dell'undici della Versilia Storica, Dobbiamo rimetterci in linea, anche perché le nostre cose le sappiamo fare, le nostre qualità le abbiamo. Lo abbiamo dimostrato in più di un'occasione. C'è da fare poco e bene, come abbiamo sempre fatto. Se ci riusciremo, tutto andrà per il meglio, sennò sarà chiaramente una fatica.
Luca Costa