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    Il valzer dell’ipocrisia, ecco il protocollo

Come da noi anticipato, non arriva nessuna concessione al calcio dilettantistico e giovanile con il nuovo protocollo. Proprio nessuna. Leggetelo e vi farete una cultura. Era meglio dire: ci vediamo a settembre. Nessuno potrà utilizzare gli spogliatoi e del pubblico forse se ne potrà parlare a giugno inoltrato. Ma solo, per ora, privilegiando le manifestazioni di preminente interesse nazionale (roba da pazzi se si pensa che il filo dell'ingiustizia fra attività nazionali e regionali è sempre lo stesso della prima volta). Come dire il Settore Giovanile e Scolastico arriva dopo come sempre e rilancia i giochini dell'attività di base, che sono facoltativi e che meritano una presa di posizione da parte delle società non aprioristica. Addirittura tre fasi, ma lo sanno i Tisci boys che a settembre le società cominciano a giocare con gli Esordienti? Non si sa nulla dei limiti di età, del futuro (si attende a metà mese la conferma di Vito Tisci in posizione anti-Sibilia alla presidenza), mentre i soliti noti nell'ultima riunione del consiglio federale, in maniera legittima, hanno pensato che in questo momento non si potessero fare sacrifici a livello personale. E le società? Sono considerate come l'ultima ruota del carro. Forse al di là dell'ottimo lavoro di Paolo Mangini, da stimare, sarebbe l'ora di riportare le chiavi in Comune. Forse si dovrà far saltare il banco della Lega Nazionale Dilettanti. È l'ora della responsabilità e del coraggio.
Alessio Facchini