Le dimissioni di Cosimo Sibilia. Che ne sarà di Paolo Mangini?
Prima di essere sfiduciato dal consiglio direttivo della Lnd nella riunione prevista per giovedì prossimo, Cosimo Sibilia - presidente della Lega Dilettanti - ha preferito farsi da parte. Il dirigente irpino paga la guerra personale con Gabriele Gravina. È stata fallimentare la gestione tenuta nell'ultima assemblea con la Lnd di Cosimo Sibilia, la Lega con maggiore peso politico e elettorale, ridotta a pagare un prezzo troppo alto da questa guerra cominciata con l'accusa rivolta a Gravina da parte di Sibilia di non avere rispettato un patto fatto alla presenza di Giancarlo Abete che doveva portare il parlamentare alla presidenza federale. Così non è stato. È tornato a cantare l'ex presidente Carlo Tavecchio, è iniziato l'accerchiamento di Sibilia che ha perso voti e regione ed è rimasto con un pugno di fedelissimi provenienti soprattutto dal Sud.
Sarà ora il vicepresidente vicario Giancarlo Pellizzari a organizzare e a deliberare sulla data della prossima assemblea elettorale straordinaria. Sibilia, che alla presidenza della Lnd ha ben lavorato sotto il profilo politico ed economico, esce di scena condannato dagli scarsi risultati ottenuti come Lnd nell'ultimo periodo. Quello della guerra fra Sibilia e Gravina.
Chi sarà il successore? Aspettiamoci sorprese e probabilmente il Nord riprenderà una posizione dimenticata nell'ultimo periodo. Ma anche il Centro potrebbe avere un peso importante. E non è da escludere un ruolo significativo nella Lnd per il toscano Paolo Mangini, dato in ascesa assieme all'emiliano Alberici in questo periodo.
(a.f.)