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    Juniores, il Casellina sogna: intervista ai mister Marongiu e Busin

Ci sono ancora nove partite da giocare e cinque punti di vantaggio sul secondo posto non sono certo una garanzia di trionfo. Ma il Casellina, ad oggi, è sicuramente la favorita per la vittoria del girone C del campionato Juniores di Firenze. La squadra biancorossa ha assunto consapevolezza settimana dopo settimana, spiccando il volo grazie ai risultati negli scontri diretti che l’hanno sempre vista avere la meglio. Del lavoro svolto dalla preparazione estiva fino ad ora abbiamo parlato con l’allenatore Roberto Marongiu:


Torniamo all’inizio della stagione, quando vi è stato comunicato il girone che avreste dovuto affrontare: quali furono le sue impressioni sul momento?


Non nascondo che in un primo momento provai un po’ di preoccupazione leggendo i nomi di alcune squadre. Il Novoli, che conoscevo, ha una rosa molto competitiva con basi solide. Il San Giusto è una squadra ostica, il C.S. Firenze dice sempre la sua e infatti la classifica lo dimostra. Insomma il girone non era dei più semplici, ma ho sempre pensato che se la mia squadra avesse risposto positivamente al mio metodo di lavoro poi i risultati sarebbero arrivati, e nel girone d’andata si è visto.


Al momento siete primi con cinque punti su Isolotto e Club Sportivo: quand’è che avete maturato la consapevolezza di poter vincere il campionato?


La vittoria a San Giusto alla terza giornata sicuramente ci ha dato una spinta importante, quello è un campo ostico. Da lì in poi i ragazzi si sono convinti delle proprie potenzialità e dei miei metodi di lavoro, ho cercato di trasmettere loro la mia filosofia e sicuramente in questo mi hanno aiutato i risultati. Quando vinci è tutto più semplice, ma per riuscirci deve essere in primis l’allenatore a mostrarsi convinto della sua squadra e convincente nei confronti dei suoi giocatori. Tra l’altro noi abbiamo lo svantaggio di non poter pescare dalla prima squadra per una questione di età, ma per fortuna abbiamo ingaggiato dei ragazzi che negli anni precedenti avevano fatto il regionale e che hanno aiutato molto gli altri sul piano della mentalità.


Dopo diversi anni ha lasciato Novoli per prendere le redini del Casellina Juniores: cosa l’ha convinta a sposare il progetto biancorosso?


Con i due anni persi per colpa del covid avevo raggiunto la convinzione che il mio progetto a Novoli fosse giunto al termine, oltretutto non ero convinto di alcune proposte che mi erano state fatte in merito alla rosa che avrei dovuto allenare. Il Casellina invece mi ha dato delle garanzie soprattutto sul piano tecnico, la società si è messa a disposizione per esaudire alcune mie richieste sul mercato. La rosa è stata costruita bene, per ora le aspettative sono state rispettate e a questo punto posso dire che l’obiettivo è sicuramente quello di vincere il campionato.


Concludo chiedendole un’opinione sul periodo che stiamo attraversando: è fiducioso del fatto che si possa tornare in campo a febbraio e concludere finalmente la stagione?


Bisogna vedere come si evolverà l’andamento dei contagi, ma quest’anno penso che si possa arrivare alla fine del campionato. La Federazione è stata lungimirante nel costruire gironi molto corti numericamente, così che ci sia il tempo di concluderli nonostante questo stop prolungato. I casi sembrano in lenta diminuzione, poi tanti ragazzi sono coperti dalla seconda se non addirittura dalla terza dose del vaccino. Anche noi abbiamo avuto dei casi di positività, ma tutti rientrati nel giro di pochi giorni. Insomma, voglio pensare positivo e dire che stavolta riusciremo a portare al termine la stagione.


Da anni Marongiu condivide la panchina con Massimiliano Busin, coppia che è rimasta unita anche alla guida del Casellina. Al vice-allenatore dei biancorossi abbiamo chiesto di rivelarci qualche retroscena dal campo e dallo spogliatoio, gettando poi uno sguardo al girone di ritorno che sta per cominciare:


Partiamo da alcuni numeri: pur non essendo il vostro il miglior attacco del campionato, i primi due della classifica marcatori sono giocatori del Casellina. Quanto sono stati importanti finora Nasa e Pancotti?


Direi molto importanti, perché finalizzano il lavoro di tutta la squadra. Entrambi poi hanno ottime doti tecniche: Pancotti tende a partire più dall’esterno, agendo anche come trequartista quando il modulo lo richiede; Nasa invece è una seconda punta, che sa muoversi molto bene tra le linee.


Lavorare sul reparto difensivo non è mai scontato a certi livelli, eppure nessuno ha preso meno gol di voi: è stato difficile trovare i giusti meccanismi o avete trovato terreno fertile?


Abbiamo lavorato affinché il centrocampo imparasse a fare filtro, limitando al massimo l’arrivo degli avversari nei pressi della nostra area di rigore. La linea difensiva comunque si sta comportando molto bene: i due centrali giocavano insieme già dall’anno scorso, quindi hanno fatto presto a trovare il giusto rodaggio; sugli esterni invece abbiamo a sinistra l’ottimo Corsi e a destra Petrozza, che prima giocava a centrocampo e si è calato perfettamente nel nuovo ruolo.


Dopo che le ultime due stagioni sono state interrotte a pochi mesi dall’inizio, che stato d’animo avete trovato nei vostri ragazzi quando vi siete riuniti per la preparazione estiva?


Sono sincero, un po’ di preoccupazione e di sfiducia c’erano. I ragazzi sono stati privati per due anni della scuola in presenza e dell’attività sportiva, due componenti fondamentali della loro vita. Per fortuna però, nonostante qualcuno all’inizio nutrisse dei dubbi, allenamento dopo allenamento i ragazzi hanno acquistato fiducia ed entusiasmo e sono tornati a sentirsi dei calciatori.


Nel girone di ritorno avete un primo posto da difendere: le chiedo se crede nella conquista del titolo e se c’è una squadra che teme più delle altre.


Non voglio sbilanciarmi troppo, ma sicuramente siamo sulla buona strada per vincere il campionato. Poi ovviamente ci sono mille variabili, in primi la situazione covid che potrebbe cambiare gli equilibri alla ripresa dei giochi. Tra le squadre che ci seguono in classifica, credo che Isolotto e Novoli potranno tornare fuori nel girone di ritorno: senza nulla togliere al Club Sportivo, queste due formazioni mi sembrano un gradino sopra dal punto di vista dell’organico.


Giulio Dispensieri


Nella foto la squadra del Casellina