• Allievi Regionali GIR.B
  • Montelupo
  • 1 - 2
  • Venturina


MONTELUPO: Biagini M., Cacialli, Sallillari, Bosso, Biagini N., Cupo, Tagliafierro, Bartoletti, Misho S., Mannelli. A disp.: Bellucci, Nespeca, Sarri, Bronzin, La Torraca, Sabatini, Mhilli, Coli, Calugi. All.: Maurizio Mancini.
VENTURINA: Petricci, Bensi, Bagnoli, Neri, Gomez, Bianchi, Salusti, Garzella, Bahiti, Montagnani, Mordini. A disp.: Quinti, Canapini, Del Conte, Ghizzani, Lotti. All.: Federico Zeza.

ARBITRO: Filippo Imborbonone di Empoli.

RETI: Cupo, Mordini, Bianchi.



Il recupero è fatale per il Montelupo, la cui prestazione eccellente non è purtroppo sufficiente a raccogliere anche un solo punto nello scontro col Venturina (come purtroppo spesso successo in questa stagione). Le prime battute, come intuibile, mettono in mostra un grandissimo equilibrio: nessuno sembra essere in grado di assumere il controllo del gioco, tanto che i portieri risultano inoperosi per gran parte dei 40 minuti del primo tempo. La sfida è nervosa, visto che le squadre hanno entrambe paura di perdere e lo fanno vedere tramutando il timore in rabbia agonistica. In questo clima di battaglia, per ovvie ragioni, sono i calci da fermo a risultare determinanti: le squadre usano questo stratagemma per portare quanti più uomini possibile in avanti, spaventando così gli avversari e costringendoli a chiudersi. Il vantaggio, ad ogni modo, è dietro l'angolo: Bahiti fugge sulla destra, mette al centro un pallone interessante e trova Mordini che, di prima intenzione, segna spedendo la sfera alle spalle dell'incolpevole Petricci. Partita incanalata? Così sembrerebbe, ma il calcio è strano. Difatti, ecco che al 25' arriva il pareggio: sugli sviluppi di un corner, difatti, Cupo si avventa come un rapace sul pallone vacante e, in anticipo, lo giro oltre il numero uno locale, il quale non può far altro che raccogliere il pallone dal fondo del sacco. Si giunge in questo modo alla ripresa. Il preambolo a quello che accadrà viene fornito grazie alla consueta girandola di sostituzioni effettuata dai due allenatori. Il tempo, ad ogni modo, scivola via fino al finale tra scontri di gioco e continui capovolgimenti di fronte, solo che nessuno ha tra le corde il giusto colpo che possa indirizzare la sfida da una parte o dall'altra. È per questo motivo che, quello che accade nel recupero, assume un significato ancora più importante: un calcio di punizione di Garzella dalla trequarti termina nel cuore dell'area di rigore, là dove Bianchi riesce a smarcarsi e, con un gran colpo, colpire a botta sicura infilando Petricci per la seconda (e ultima, visto quanto manca al triplice fischio) volta. Il triplice fischio è un durissimo colpo dunque per le speranze del Montelupo, artefice di una gara così positiva ma, allo stesso tempo, così sfortunata. Per quanto riguarda il Venturina, invece, i tre punti sono quanto di migliore potesse arrivare in una sfida così complicata.
Calciatoripiù: Garzella e Mordini
si sono distinti per carattere, voglia di vincere e, soprattutto, qualità delle giocate riportate. Il risultato finale è stato per questo figlio delle determinanti individualità dei due giocatori.

MONTELUPO: Biagini M., Cacialli, Sallillari, Bosso, Biagini N., Cupo, Tagliafierro, Bartoletti, Misho S., Mannelli. A disp.: Bellucci, Nespeca, Sarri, Bronzin, La Torraca, Sabatini, Mhilli, Coli, Calugi. All.: Maurizio Mancini.<br >VENTURINA: Petricci, Bensi, Bagnoli, Neri, Gomez, Bianchi, Salusti, Garzella, Bahiti, Montagnani, Mordini. A disp.: Quinti, Canapini, Del Conte, Ghizzani, Lotti. All.: Federico Zeza.<br > ARBITRO: Filippo Imborbonone di Empoli.<br > RETI: Cupo, Mordini, Bianchi. Il recupero &egrave; fatale per il Montelupo, la cui prestazione eccellente non &egrave; purtroppo sufficiente a raccogliere anche un solo punto nello scontro col Venturina (come purtroppo spesso successo in questa stagione). Le prime battute, come intuibile, mettono in mostra un grandissimo equilibrio: nessuno sembra essere in grado di assumere il controllo del gioco, tanto che i portieri risultano inoperosi per gran parte dei 40 minuti del primo tempo. La sfida &egrave; nervosa, visto che le squadre hanno entrambe paura di perdere e lo fanno vedere tramutando il timore in rabbia agonistica. In questo clima di battaglia, per ovvie ragioni, sono i calci da fermo a risultare determinanti: le squadre usano questo stratagemma per portare quanti pi&ugrave; uomini possibile in avanti, spaventando cos&igrave; gli avversari e costringendoli a chiudersi. Il vantaggio, ad ogni modo, &egrave; dietro l'angolo: Bahiti fugge sulla destra, mette al centro un pallone interessante e trova Mordini che, di prima intenzione, segna spedendo la sfera alle spalle dell'incolpevole Petricci. Partita incanalata? Cos&igrave; sembrerebbe, ma il calcio &egrave; strano. Difatti, ecco che al 25' arriva il pareggio: sugli sviluppi di un corner, difatti, Cupo si avventa come un rapace sul pallone vacante e, in anticipo, lo giro oltre il numero uno locale, il quale non pu&ograve; far altro che raccogliere il pallone dal fondo del sacco. Si giunge in questo modo alla ripresa. Il preambolo a quello che accadr&agrave; viene fornito grazie alla consueta girandola di sostituzioni effettuata dai due allenatori. Il tempo, ad ogni modo, scivola via fino al finale tra scontri di gioco e continui capovolgimenti di fronte, solo che nessuno ha tra le corde il giusto colpo che possa indirizzare la sfida da una parte o dall'altra. &Egrave; per questo motivo che, quello che accade nel recupero, assume un significato ancora pi&ugrave; importante: un calcio di punizione di Garzella dalla trequarti termina nel cuore dell'area di rigore, l&agrave; dove Bianchi riesce a smarcarsi e, con un gran colpo, colpire a botta sicura infilando Petricci per la seconda (e ultima, visto quanto manca al triplice fischio) volta. Il triplice fischio &egrave; un durissimo colpo dunque per le speranze del Montelupo, artefice di una gara cos&igrave; positiva ma, allo stesso tempo, cos&igrave; sfortunata. Per quanto riguarda il Venturina, invece, i tre punti sono quanto di migliore potesse arrivare in una sfida cos&igrave; complicata. <b> Calciatoripi&ugrave;: Garzella e Mordini</b> si sono distinti per carattere, voglia di vincere e, soprattutto, qualit&agrave; delle giocate riportate. Il risultato finale &egrave; stato per questo figlio delle determinanti individualit&agrave; dei due giocatori.




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