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Il Castelnuovo Gargagnana di Tognetti, la prima gioia alla Cerbai

Il Castelnuovo Gargagnana di Tognetti, la prima gioia alla Cerbai

Il Castelnuovo Garfagnana è stata la prima società a trionfare nella Coppa Cerbai Allievi B, torneo regionale a cui sono ammesse le formazioni vincenti dei vari campionati provinciali. Siamo nella stagione 1997/98 con l'annata 1982, e l'allenatore della formazione che in pratica si fregia dello scettro regionale, è Mauro Davide Tognetti, mister che abbiamo sentito per ricordare l'impresa che è rimasta nella storia del club.

Mister, gran bella soddisfazione vincere il maggiore trofeo regionale in un torneo con squadre come Cattolica Virtus, Scandicci, Coiano, Sangiovannese e altre. Ci puoi raccontare il ruolino di marcia del tuo C.G. nella prima edizione della Coppa Cerbai?

Dopo aver vinto il campionato provinciale, deciso dopo un testa a testa con il Sant'Alessio di mister Enrico Dell'osso (tutt'ora mio grande amico), e il Forte dei Marmi, abbiamo iniziato questa nuova manifestazione consapevoli di poter di dire la nostra e vivendola partita dopo partita, sapendo di incontrare le società migliori della regione. Eravamo un gruppo unito e compatto e le gare ad eliminazione diretta si addicevano alla nostra mentalità.

Le cronache delle partite menzionano spesso Caproni come migliore in campo e Marcucci come gran protagonista tra i pali; erano questi due ragazzi i trascinatori della squadra, o ricordi altri leader in campo?

Non fa parte del mio dna di mister parlare del singolo, anche perchè secondo me avevo un ottima rosa in generale. Marcucci sicuramente era un ottimo portiere carismatico a tal punto che era anche il rigorista della squadra. Caproni era il jolly di centrocampo e di attacco, forte nei colpi di testa e fisicamente imponente. Oltre a questi due potevo contare su altri elementi di spicco in tutti i reparti, tra questi: Telloli come libero, ragazzo che ha fatto pure diversi gol (19) su calcio di punizione e di testa su palle inattive. Notini difensore centrale forte in marcatura. Dini difensore centrale fortissimo in marcatura. Vecchi difensore centrale giocatore molto disciplinato tatticamente. Mori terzino sinistro, velocissimo e abile crossatore. Brunini terzino destro classe '83 ma fortemente voluto da me nella rosa dell'82, tatticamente disciplinato e duttile. Biagioni centrocampista e all'evenienza anche giocatore di fascia. Ragazzo che dal mio arrivo tecnicamente e tatticamente è cresciuto di più. Lunardi centrocampista era il trottolino della squadra. Magistrelli centrocampista centrale, dove cadeva la palla lui era onnipresente. Fortissimo sui campi pesanti. Orsi adattato al mio gioco come centrocampista con ottimi risultati. Monti esterno, veloce e imprevedibile. Bandini attaccante velocissimo e potente. Santi attaccante guizzante negli ultimi 16 metri. Oltre a questi mi hanno dato una grandissima mano alcuni ragazzi dell'83: Billi difensore centrale e all'occorrenza anche centrocampista tatticamente disciplinato. Chiriacò esterno d'attacco velocissimo e molto forte fisicamente. Grassi (duracell) attuale numero 10 del Seravezza e con un'ottima carriera alle spalle. Quando era presente, con il suo mancino, faceva con il suo mancinola differenza. Devo dire che tutti questi ragazzi in due anni hanno stravinto campionati provinciali e regionali, coppa Cerbai e tornei vari, grazie anche alla loro umiltà e dedizione e sacrificio al lavoro. Ringrazio i dirigenti che furono sempre vicino a me (Orsi, Marcucci e il grande Tito)

A parte la finale, vinta ai rigori a Calenzano contro i pratesi dll'Ambrosiana, qual'è stato il momento in cui avete pensato che potevate vincere la Coppa? Il blitz a Scandicci nel primo turno la battaglia nel ritorno con il Coiano, o magari nella semifinale con la Sangiovannese?

Le squadre che abbiamo incontrato erano tutte forti. Ma la partita dove ho capito che potevamo arrivare alla vittoria finale è stata quella vinta in casa nella partita di ritorno contro il Coiano (dopo il pareggio in casa dei pratesi), che ricordo aveva un attaccante di categoria superiore, Pagliuca, e un ottimo centrocampista, Vieri. Anche Sangiovannese e Ambrosiana erano due ottime squadre.

Hai tenuto questo gruppo solo nella stagione 97/98 o hai avuto modo di alleantel'82 per più anni?

Ho allenato questo gruppo per due anni con immense soddisfazioni.

Ormai i tuoi ragazzi dell'82 sono uomini; vedi ancora qualcuno di loro, avete avuto modo nel corso degli anni di trovarvi per ricordare la vostra 'bella storia'? Qualcuno di loro ha continuato a giocare anche dopo il settore giovanile?

Con alcuni ragazzi mi sento spesso tramite i social e continuo ad avere un ottimo rapporto con loro. Non abbiamo mai avuto modo di ritrovarci ma è da diversi anni che vogliamo organizzare una bella serata per rivivere insieme la storia di quelle partite. Diversi hanno continuato a giocare dopo il settore giovanile risultando protagonisti nelle loro squadre di categoria. Mentre invece Grassi, come scritto in precedenza, è quello che ha avuto una carriera da professionista arrivando a giocare sino in serie B. Ci tengo a ringraziare con il cuore tutti questi ragazzi e i dirigenti e ultimo ma non meno importante il mitico Fabrizio Giovannini.

Nel nostro archivio ti abbiamo trovato alla guida di molte squadre, spaziando dai settori giovanili, alla categoria, fino al femminile con il Ghivizzano B.Mozzano. Raccontaci un po' la tua storia di mister.


La mia carriera di mister è iniziata al Borgo a Mozzano nei primi anni 90 dove sono rimasto per 5 anni prima dell'approdo al Castelnuovo. Al Castelnuovo sono rimasto per 8 anni con grandissime soddisfazioni, di cui gli ultimi 3 partecipando a campionati professionistici con buonissimi risultati. Ricordo in particolare una vittoria storica con l'annata 86/87 sul campo della fortissima Fiorentina dove militava Samuel Di Carmine attuale attaccante del Crotone. Quel giorno ricevemmo i complimenti da tutto lo staff dirigenziale della Fiorentina. Negli anni successivi ho continuato ad allenare in campionati regionali e provinciali allievi e juniores nel: Folgor Marlia, Pieve Fosciana, Fornaci, Piazza al Serchio. Dal 2014, grazie all'interesse nei miei confronti di Silvia Barbetti e Manola Maggianetti, ho avuto l'opportunità per 3 anni di allenare in serie D femminile con il GhiviBorgo. è stata un esperienza fantastica raggiungendo il primo anno il quarto posto, il secondo anno il terzo e l'ultimo anno il terzo posto che ci avrebbe promosso in serie C. Credo che tutti gli allenatori dovrebbero provare a fare almeno un anno nel calcio femminile. Ci tengo a ringraziare tutte le fantastiche giocatrici che mi hanno fatto gioire per 3 anni. Dopodichè sono tornato un anno a Castelnuovo con gli Allievi provinciali. Poi un anno al Fornoli in seconda categoria Attualmente sono allenatore della Virtus Robur Castelnuovo in terza categoria.

Com'è la situazione odierna dei settori giovanili della Gargagnana? adesso nella provincia di Lucca vanno per la maggiore Tau, Atletico Lucca e altre. Pensi che si possa ripetere una favola come il Castelnuovo 1982?

Mi auguro molto per la mia garfagnana che si ripeta una favola come quella della vittoria della coppa Cerbai nel 98. Purtroppo, dal mio punto di vista, ad oggi la maggior parte delle società hanno problemi finanziari ad investire nel settore giovanile e la situazione del Covid non ha di certo migliorato le cose. Bisogna anche dire, che a malincuore, al giorno d'oggi i ragazzi rispetto ad anni fa hanno altri interessi e distrazioni, ad esempio quando giocavo io a calcio nelle giovanili andavo al campo anche con l'autostop mentre oggi c'è il rischio che anche con i trasporti che le società mettono a disposizione non ci vadano. Il calcio, per me, rispetto a 20/30 anni fa è cambiato radicalmente in quanto a qualità dei giocatori. Per fare un esempio una squadra che all'epoca militava in seconda categoria oggi potrebbe tranquillamente partecipare ad un campionato di promozione o di eccellenza.