Elite, inizia lo spettacolo: la Toscana ha ancora voglia di sognare
Gli Juniores sono partiti, ora tocca a tutti gli altri: cominciano i gironi di merito dei campionati toscani, dei quali è impossibile pensare male
Non siamo un Paese per giovani. O forse, per meglio dire, non siamo un Paese che ama le novità. Siamo, soprattutto, forse l'unico popolo che a costo di andare controcorrente arriva persino a contestare quel poco di buono che, ogni tanto, l'Italia riesce a offrire. Abbiamo uno dei migliori tennisti del mondo, eppure c'è chi lo critica e ne celebra le sconfitte. Abbiamo introdotto, per tornare a parlare di pallone, ormai da quasi dieci anni un sistema che ha rivoluzionato e - pur con i suoi difetti - migliorato il calcio come il VAR. Eppure, anche qui, c'è chi sostiene che la tecnologia in supporto agli arbitri sia una piaga da estirpare (vallo a dire a quei tifosi viola che il 17 febbraio 2010 videro Klose segnare in fuorigioco di due metri), nel nome di quel si stava meglio prima che rischia di diventare un ritornello stucchevole e, in alcuni casi, privo di fondamento. Non c'è da sorprendersi, allora, se persino il calcio giovanile diventa oggetto di certe discussioni che spesso poggiano le proprie basi su strutture alquanto instabili, semplicemente perché negate dall'evidenza.
È la guerra, per venire al tema in questione, alle categorie regionali élite, sfrenata e instancabile anche a distanza di quindici anni dalla loro introduzione nella stagione 2010/2011 per Juniores e Allievi (i Giovanissimi sarebbero partiti dodici mesi dopo, mentre solo nel 2013 arrivarono gli Allievi B élite). Tesi: i gironi élite sono oligarchici, privilegiati, selettivi, in altre parole ingiusti verso le società che non possono ambire a certi livelli. In pratica, per la fazione dei no-élite (ci manca solo che nasca un comitato), una sorta di Superlega del calcio giovanile. Niente di più lontano dalla realtà. Ai campionati regionali élite non si accede secondo blasone o albo d'oro, bensì attraverso un normalissimo meccanismo di promozioni. Chi vince i regionali sale di categoria, al contrario chi conclude il campionato élite in zona retrocessione torna nei regionali. Niente di più semplice e meritocratico. Un sistema che, oltre a piazzare altissima l'asticella dell'ambizione, consente di equilibrare la competizione in modo che tutti possano giocarsela al loro livello.
Chiedetelo a una qualunque società che, mettiamo il caso, disputi abitualmente il campionato regionale Juniores: meglio partire ogni anno con la speranza, perché no, di lottare per vincere il campionato oppure, com'era un tempo, ritrovarsi nel girone la Sestese o l'Affrico di turno sapendo fin da subito che non ci sarebbe storia? Chiedetelo a Pietà, Atletico Lucca e Casentino Academy, le tre vincitrici degli Juniores regionali 2024/2025, che hanno vissuto una stagione indimenticabile e adesso si misurano con un livello ancora più alto, tra la voglia di sorprendere e la consapevolezza che, comunque vada, sarà un'esperienza da raccontare. Chiedetelo alla Floriagafir, che solo tre stagioni fa disputava il campionato Juniores provinciale e adesso è una certezza del girone élite. Nella sua intervista dei giorni scorsi Marco Bertuccio, che per otto anni ha allenato nei Dilettanti, ci ha rivelato che per lui nessuna prima squadra varrà mai gli Juniores élite, fosse solo per la qualità dei calciatori, delle società, delle strutture che ne fanno parte. Non ce ne vogliano i detrattori, ma questi campionati sono belli sotto tutti i punti di vista: da giocare, da guardare, da raccontare settimana dopo settimana.
Juniores al via: la prima giornata ha portato conferme e sorprese
Sabato gli Juniores élite hanno alzato il sipario sulla nuova stagione ed è tanta la curiosità per questo campionato, che nelle ultime due edizioni ha offerto copioni diametralmente opposti: due anni fa la Lastrigiana lo vinse all'ultima giornata dopo una serie di colpi di scena clamorosi, l'anno scorso invece la Sestese lo ha semplicemente dominato. A tal proposito, diverso è stato anche l'esordio di queste due squadre, al netto di tutti i cambiamenti del caso che di stagione in stagione rivoluzionano - com'è normale che sia - le rose degli Juniores. La banda di Alessandro Rossi, confermato dopo la vittoria dello scudetto, ha cominciato con una vittoria di misura, 1-0, sul campo dello Sporting Cecina, mentre la Lastrigiana è caduta con lo stesso punteggio davanti al proprio pubblico, per mano delle neopromossa Pietà che difficilmente poteva immaginare un'entrata in scena migliore. A proposito di sorprese, ma fino a un certo punto, torniamo a citare la Floriagafir che con una prestazione egregia ha sbancato per 3-1 il campo del Fucecchio, sicuramente una delle pretendenti alle zone alte della classifica. Un po' come l'Affrico, che ha battuto 1-0 a domicilio il Maliseti Seano e ha tanta voglia di tornare a recitare un ruolo da protagonista, dopo il quarto posto dell'anno scorso e quel titolo solo accarezzato nel 2024. Bene anche Forte dei Marmi e Fratres Perignano, vittoriose contro Bibbiena (3-2) e San Giuliano (2-1), benissimo la Lampo Meridien che ha regolato 2-1 il Pontassieve. Se la Pietà è partita forte, le altre due neopromosse hanno rimandato l'appuntamento con i tre punti: Casentino Academy e Mobilieri Ponsacco, accomunate dal cambio in panchina con Giuseppe Pesce e Stefano Vuono che hanno sostituito Vinicio Dini ed Enrico Pertici, si sono divise la posta in palio senza riuscire a violare le rispettive reti.
Partiti ufficialmente dunque: gli Juniores hanno inaugurato la stagione dei campionati élite, che sabato e domenica prossimi vedranno iniziare anche Allievi B, Allievi e Giovanissimi. L'attesa cresce e anche noi non vediamo l'ora di raccontare su Calciopiù, su Campionando e su Radio Firenze Viola (ebbene sì, tornerà il nostro appuntamento con Calciopiù On Air il martedì sera) tutte le emozioni che questi campionati sapranno regalarci. Nonostante i contestatori seriali e, dopo gli scudetti consecutivi di Affrico, Lastrigiana e Sestese, con la voglia di sognare ancora.
Giulio Dispensieri
Nella foto di Antonio Badalucco un'azione di Lastrigiana-Pietà
