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    Le interviste di Simone Rossi: il capitano del Galluzzo, Antongiovanni

Un altro appuntamento con le interviste di Simone ross durante questo periodo di inattività a causa dell' emergenza sanitaria che colpisce il nostro Paese

A rispondere alle nostre domande è il capitano della Prima Squadra dell'Audace Galluzzo Alessio Antongiovanni

​Ormai è più di un mese che vivete questa inattività dovuta all'emergenza Covid: Come ti tieni in forma e come mantieni i rapporti con i tuoi compagni?

Eh si purtroppo è già più di un mese che siamo fermi con il campionato, l'ultima partita risale al 1 Marzo. In questo periodo, nonostante le difficoltà ed il dispiacere di non riuscire a vedersi al campo con gran parte della squadra, stiamo avendo la costanza di ritrovarsi via Skype tre volte a settimana per fare un'oretta di allenamento insieme; sicuramente non è appagante come un allenamento al campo dove tocchi il pallone, ma quantomeno passiamo un'ora insieme cercando di mantenersi in forma il più possibile.

Come giudichi questa esperienza in giallo-blu e quali sono le responsabilità che ti porti addosso con la fascia di capitano?

Ormai questa in corso è la settima stagione con la maglia gialloblu, che dire di questi sette anni, ci sono diverse cose che porto e porterò sempre con me: dai primi anni di Prima Categoria dove le squadre costruite erano composte da giocatori davvero importanti per la categoria, per proseguire poi con le ultime 3 stagioni di Promozione dove abbiamo dimostrato di essere altrettanto competitivi, arrivando nelle precedenti stagioni vicini alla zona per il salto di categoria. Di sicuro ogni annata è stata particolare e bella a modo suo ed aver ereditato da sei anni la fascia da capitano del mio amico Andrea Migliorini (ex storico capitano del Galluzzo) mi riempie di orgoglio, oltre ad essere la squadra del paese in cui abito.

Analizzando questa annata cosa pensi sia mancato per fare un campionato come la scorsa stagione?

Quest'annata era partita con tutti i presupposti del caso, di sicuro non c'eravamo certo nascosti ai nastri di partenza e dovevamo essere una delle favorite del girone. Sono arrivati in gruppo giocatori importanti , però purtroppo non siamo riusciti a fare quello che era nelle nostre potenzialità. Sicuramente dobbiamo fare un pò tutti un mea culpa, anche se nel periodo clou della stagione dobbiamo dire che abbiamo avuto una serie di infortuni di giocatori fondamentali per noi, che certamente non hanno aiutato l'evolversi del nostro cammino.

Preferiresti che questa stagione fosse annullata per iniziarne una nuova o preferiresti riprendere da dove siete rimasti per dimostrare qualcosa?

Molto sinceramente per questa annata non vedo i presupposti per poterla continuare e pertanto finire. Prevedo una chiusura dei campionati con un'eventuale riprogrammazione del futuro appena le cose si saranno un pò stabilizzate e potremo ipotizzare come e quando saranno effettuate le riprese dei campionati dilettanti.

Tra le tante dimostrazioni ce ne è una che va al di sopra di tutto. Nonostante l'inattività forzata siete riusciti, comunque, a scendere in campo contro il Covid donando in beneficenza il ricavato delle vostremulte.

Questa cosa della donazione delle nostre multe racimolate durante l'anno è scaturita da un'idea comune lanciata per di più sul nostro gruppo da uno dei ragazzi più giovani della squadra. Sicuramente è stato un gesto che nessuno ci ha obbligato a fare e per il quale non abbiamo voluto fare troppa pubblicità, se non rendere partecipe e mettere a conoscenza la nostra società. A livello personale mi ha fatto capire ancor di più la generosità dei ragazzi che fanno parte del nostro gruppo.