Le speranze: si riparte il 4 febbraio 2021
Curva permettendo, il Crt sembra avere le idee chiare circa la possibile ripartenza.
Negli incontri in videoconferenza con le società della Toscana, emerge la volontà di darsi un obiettivo e di avere una speranza in grado di programmare il futuro. Tenendo sempre presenti i dati e gli sviluppi della situazione e mettendo la sicurezza come primo obiettivo da raggiungere, esiste la volontà precisa di programmare la ripartenza dell'attività regionale per il 4 febbraio 2021 e probabilmente per quella data o per una data leggermente diversa (11 febbraio 2021) anche di quella provinciale, Scuola Calcio in primis.
E' chiaro che saranno i numeri a decidere e ad orientare la possibile ripartenza ma bisogna pur darsi un'idea. Tutti si devono ricordare che se non ci saranno i numeri non si ripartirà ma tenendo ben presenti che le decisioni saranno determinate a livello politico e sanitario, non si vedono alternative. Se poi le società decideranno di non ripartire, sanno come fare: consegnare le chiavi degli impianti sportivi ai Comuni. E' inutile e fuori luogo ora pensare alla presenza di pubblico come dato decisivo per ripartire: chi può decidere in merito sono le autorità sanitarie e politiche sia a livello nazionale che a livello regionale.
Costruire il futuro non significa fare il gioco della Parrocchietta di Mario Pio, serve un progetto d'assieme, una sfida verso il futuro, un patto fra società e Federazione. In questi mesi l'attività dei presidenti è stata decisiva e propulsiva, lo stesso dicasi per il presidente Paolo Mangini e per il Consiglio Direttivo della Toscana, nonostante le indubbie difficoltà circa la burocrazia e i tempi. Partiamo da qui. Partiamo dall'onestà intellettuale di Mangini e dalla voglia di costruire il futuro delle società e dei presidenti. Solo così potremo uscire da questa situazione. Se si perdono due stagioni (2020 e 2021) non avremo più speranze: si chiude un intero settore.
Alessio Facchini