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    Prog.Giov. Fratres Perignano: Massimiliano Salvadori alla Scuola Calcio

Come annunciato i giorni scorsi dalle parole di Stefano Ciardelli, nuovo Direttore Sportivo del Progetto Giovanile Fratres Perignano, la società rossoblù ha trovato l'accordo con un grande personaggio del mondo del calcio toscano e non solo per la gestione della Scuola Calcio: Massimiliano Salvadori. Dopo aver fatto grandi cose prima a Pontedera e poi sia a Fornacette che con il Navacchio Zambra, ottenendo ottimi risultati e avendo contribuito alla crescita di tantissimi ragazzi che nel corso degli anni sono arrivati a giocare a livello professionistico, Salvadori arriva a Perignano in pompa magna.


D: Quale è stata la molla che ha fatto scegliere di rispondere positivamente alla chiamata del Progetto Giovanile Fratres Perignano?



Salvadori: «La molla che mi ha fatto scegliere di entrare a far parte di questo progetto è scattata dopo i primi contatti e l'interesse mostrato nei miei confronti da parte del DS Mirco Ragoni. All'epoca, avendo già dato la mia parola a un'altra società, avevo declinato il suo invito. Quest'anno sono stato cercato da Ciardelli per fare una chiacchierata informale e illustrami i programmi futuri della società. Mi sono presentato a Perignano e lì ho potuto incontrare tutta la società al completo: il Presidente Santucci, il vice Lelli, il DG Frosini, il DS Ragoni, il Patron Biasci e il mio carissimo collega Stefano Ciardelli, da poco nuovo Direttore della scuola calcio e infine l'amico Gionata Batisti, dirigente della Società Perignanese. Nei loro occhi ho visto la grande passione e la voglia di fare qualcosa di importante, oltre che nel con la Prima Squadra e con la formazione Juniores, anche a livello di settore giovanile e di scuola calcio. Devo ammettere che la presenza di Ciardelli ha inciso ulteriormente nella mia decisione. Perignano per me è una sfida che mi piace tantissimo. Non sarà facile, ma sono sicuro che le mie idee e il mio modo di lavorare porteranno grandi benefici sia ai bambini che ai ragazzi. Cercheremo di far crescere gli istruttori attraverso un progetto tecnico. Cureremo tutti i dettagli nei minimi particolari per dare alle famiglie fatti e non parole. Ora non ci resta che programmare al meglio il futuro con la forte speranza che questo virus ci abbandoni definitivamente il prima possibile»