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    Under 13 fair play elite, Cattolica Virtus sul podio italiano

La Cattolica Virtus è fra le prime tre squadre d'Italia nella categoria Under 13 elite e il merito di questo traguardo storico, che impreziosisce il grande prestigio del club giallorosso, è di Lorenzo Di Francesco e dei suoi ragazzi. La manifestazione, fortemente voluta dal settore dedicato all'attività di base della Figc per agganciare a un percorso di formazione di alto livello anche l'ultimo gradino della scuola calcio, ha messo di fronte ottocento squadre da tutta Italia e si è conclusa sabato scorso nella splendida cornice del Centro tecnico federale di Tirrenia, mettendo di fronte - oltre alla Cattolica - Alghero, Reggio Calcio e Segato. Alla fine a spuntarla un po' a sorpresa sono stati i sardi, che hanno sfruttato al meglio l'innovativo format del torneo, impostato sul modello di quanto vista la settimana precedente a Coverciano per la categoria Under 14 pro. Ogni squadra del quadrangolare infatti ha sfidato gli avversari tre volte, una volta a nove (due tempi di 15') e due in incontri sette contro sette (un tempo unico da 20' in contemporanea).

La mattinata di Tirrenia è iniziata con quello che era sulla carta, e non solo, l'impegno più difficile per la Cattolica Virtus, opposta ai calabresi della Segato, che si sono imposti con un netto punteggio, complice anche la prova sottotono rispetto al proprio potenziale da parte dei giallorossi. Sciolta la tensione iniziale però i ragazzi di Di Francesco hanno dimostrato in pieno il loro valore, vincendo la gara nove contro nove per 2-0 grazie ai gol di Spinelli e Dainelli. A questo punto resta solo il terzo avversario da affrontare, l'Alghero, ed è una sorta di testa a testa per la vittoria fra fiorentini e sardi, con questi ultimi però in vantaggio dopo le prime due tranche di gare. La Cattolica di fatto domina la terza gara, costringendo l'Alghero a una difesa a oltranza che a volte assume tratti rocamboleschi, con salvataggi sulla linea e miracoli del portiere che impediscono a Gobbo e compagni di trovare la via del gol. Il match a nove si conclude quindi a reti inviolate e, nelle ultime due gare a sette in contemporanea, la Cattolica accusa un po' di stanchezza e, consapevole che ormai non può più ambire al primo posto, viene superata dai ragazzi di Peana che chiudono così al primo posto. Il terzo gradino del podio d'Italia è però l'altezza alla quale si ferma il volo dei ragazzi di Di Francesco. Un'altezza semplicemente vertiginosa.

La rosa della Cattolica Virtus
CATTOLICA VIRTUS: Bacci, Baioni, Bargellini, Bisulca, Bramanti, Calarco, Castelletti, Dainelli, Deliperi, Galli, Giuliano, Gobbo, Marangio, Martinucci, Maruottolo, Masi G., Masi L., Messeri, Nencini, Rontani, Sani, Spinelli, Venturini. Allenatore: Di Francesco.

L'intervista a mister Di Francesco uscita sull'ultimo numero di Calciopiù
Una soddisfazione enorme. Definisce giustamente così Lorenzo Di Francesco quanto fatto dai suoi ragazzi, che chiudono sul terzo gradino del podio italiano la manifestazione Under 13 Fair Play elite, che schierava al via ben ottocento squadre. 'Mi sembra tutto troppo bello, mi ha confessato uno dei miei ragazzi il giorno prima delle finali, mentre eravamo in ritiro' afferma il tecnico giallorosso 'e la giornata di Tirrenia, organizzata in maniera perfetta dalla Federazione, resterà come un ricordo indimenticabile. Sarà banale e scontato dirlo, ma sarebbe stato davvero bello e meritato per i miei ragazzi chiudere al primo posto. Siamo arrivati un po' stanchi anche se motivatissimi a questo appuntamento, dopo aver giocato ben 55 gare quest'anno, con una rosa di una ventina di elementi che spesso è andata in appoggio ai Giovanissimi B'.

Che tipo di traguardo è, per la società in cui milita da qualche anno, aver raggiunto queste finali?
Abbiamo raggiunto un obiettivo che la Cattolica nella sua illustre storia non aveva conquistato e c'è tanto orgoglio da parte nostra per esserci riusciti. Tutta la società, dal presidente in giù, era presente a Tirrenia, quasi ad accompagnarci negli ultimi metri di un percorso biennale che ha portato risultati di grande importanza. Al termine di un anno straordinario come questo, lo ripetevo in questi giorni ai miei ragazzi, un errore che si commette è quello di dare per scontate le vittorie, qualsiasi esse siano, in campionato o nei tornei. E invece a questi livelli di scontato non c'è mai niente, anche perchè è vero che siamo una squadra di una delle migliori società della Toscana e non solo, ma ci siamo spessi confrontati con avversari che lo sono altrettanto.

Qual è il punto di forza, la qualità più spiccata dei suoi ragazzi?
Amo ripetere che questa squadra svolge quattro gare a settimana; una battuta, ma fino a un certo punto perchè, oltre alla partita del fine settimana, anche gli allenamenti hanno la stessa intensità di un incontro vero e proprio. Durante la settimana mettono ritmo, attenzione e consapevolezza incredibili in tutto ciò che fanno, innescando un circolo virtuoso fra quanto trasmettiamo e chiediamo noi istruttori e la loro volontà e capacità di venire dietro alle richieste. Quando nasce questo tipo di connubio e relazione, e specialmente se il gruppo ha qualità, vengono fuori in modo naturale cose straordinarie.

Il prossimo anno ripartirà con un nuovo gruppo: cosa lascia invece in eredità al collega che li prenderà in consegna?
Purtroppo impedimenti logistici mi impediscono di proseguire con loro, ma non nascondo che mi sarebbe piaciuto tantissimo. Quel che più importante è che questi ragazzi sono destinati ad avere un futuro sportivo importante: da una parte mi auguro che il più possibile di loro possa vivere l'approdo in categorie superiori, dall'altra spero invece che il gruppo resti il più possibile unito per togliersi e regalare alla Cattolica tante altre soddisfazioni negli anni a venire nel settore giovanile. Si tratta di un gruppo appunto che ha già un'identità chiara a livelli di concetti generali; non parlo di aspetti tecnici, dopotutto ogni allenatore vive e interpreta il calcio a modo proprio e chi verrà in panchina è giusto che prosegua secondo il proprio credo ma, fra virgolette, questi ragazzi hanno già una grande cultura del lavoro, con la quale rispondono presente a tutte le consegne che vengono richieste loro. Che riescano o meno nei compiti, e spesso la risposta è affermativa, danno comunque sempre indietro qualcosa. Chi li allenerà potrà contare su un gruppo che ha tanto carattere e solide basi per un quadriennio di alto profilo nel settore giovanile.
Lorenzo Martinelli


Foto Antonio Badalucco