Juniores Regionali Pieta 2004, intervista al capitano Pietro Sottosanti
Nel girone B del campionato Juniores Regionali i riflettori erano puntati sullo scontro al vertice tra Pietà e Atletico Lucca, divise da un solo punto alla vigilia. La capolista ha vinto 3-1 grazie alla doppietta di Innocenti e al gol di Rus, allungando a +4 sul secondo posto. Di questo importante risultato e di molto altro abbiamo parlato con il capitano della Pietà Pietro Sottosanti:
Partiamo dallo scontro diretto con l'Atletico Lucca: ci racconti come l'avevate preparata, che partita è stata e in che modo siete riusciti a vincerla?
L'avevamo preparata con grande attenzione, analizzando le loro caratteristiche e i loro punti di forza. Sapevamo che l'Atletico Lucca era una squadra compatta e difficile da affrontare, ma abbiamo sfruttato al meglio le nostre qualità concretizzando le occasioni che ci sono capitate. La vittoria è arrivata grazie alla forza del gruppo, alla determinazione che abbiamo messo in campo e a un'ottima gestione dei momenti della partita.
Adesso avete quattro punti di vantaggio in testa alla classifica, ma con quattordici giornate da disputare il campionato è tutt'altro che chiuso. Cosa dovrete fare per mantenere questo divario, rimanere lassù fino alla fine e conquistare il titolo?
Sebbene il vantaggio sia importante, il campionato è ancora lungo e ogni partita può riservare delle insidie. Dovremo innanzitutto restare concentrati, mantenere alta l'intensità e lavorare ogni settimana con la stessa determinazione di sempre. Non possiamo permetterci distrazioni e sarà importante non sentirsi mai appagati, sfruttando ogni occasione per incrementare ulteriormente il nostro vantaggio.
L'impressione è che la vostra sia la squadra più completa del girone, infatti anche chi entra dalla panchina riesce spesso a fare la differenza. Condividi questa valutazione? Oltre alla profondità e alla qualità della rosa, quale sono i fattori che vi hanno permesso di guidare la classifica fin dall'inizio del campionato?
Sono d'accordo, abbiamo una rosa molto profonda e di grande qualità che ci permette di essere competitivi su ogni fronte. Inoltre abbiamo una grande intesa e una mentalità vincente, fattori decisivi per rimanere in testa alla classifica. Ogni elemento della squadra sa cosa fare e quando farlo, tanto i titolari quanto chi entra dalla panchina. In tal senso bisogna riconoscere alla società il merito di aver portato negli Juniores la maggior parte dei ragazzi cresciuti nel settore giovanile della Pietà, rendendo il gruppo ancora più unito.
Sei un esterno basso di grande spinta, tant'è che Zambello ti ha utilizzato anche come quinto di centrocampo, e spesso entri nelle azioni offensive della tua squadra. Come riesci ad abbinare le due fasi, svolgendole entrambe con la stessa efficacia, durante la partita?
Il mio ruolo mi impone di lavorare su entrambe le fasi con grande impegno. La chiave sta nella gestione dell'energia e nella capacità di leggere la partita: quando attacco cerco di sfruttare gli spazi disponibili, ma consapevole che devo essere sempre pronto a rientrare qualora l'azione si trasformi da offensiva in difensiva. L'allenamento ci aiuta a svolgere questi compiti con naturalezza, grazie alle esercitazioni preparate dai nostri allenatori Zambello e Brunini. Inoltre, per quanto mi riguarda, il supporto dei compagni di reparto rende tutto molto più facile.
Che importanza ha per te indossare la fascia di capitano e quali responsabilità senti di avere nei confronti dei tuoi compagni? Come ti comporti con loro all'interno del campo e dello spogliatoio?
Indossare la fascia è un onore e una grande responsabilità, soprattutto perché io sono nato e cresciuto in questa società. Provo a dare l'esempio sia in campo sia fuori, supportando i compagni nei momenti positivi ma anche in quelli più difficili. Cerco sempre di motivarli e mantenere alta la concentrazione, ponendomi l'obiettivo di essere per loro un riferimento anche all'interno dello spogliatoio.
L'appagamento dopo una vittoria così importante è forse il pericolo più grande in vista della prossima gara, sul campo di un Pietrasanta che proprio nel weekend ha ritrovato certezze. Che partita ti aspetti e come la dovrete affrontare secondo te?
Il Pietrasanta è una squadra che sa come mettere in difficoltà l'avversario, e dopo la vittoria del weekend avrà sicuramente tante motivazioni. Dobbiamo affrontare la partita con la massima concentrazione, pronti a soffrire ma anche a sfruttare le nostre qualità e le occasioni che ci capiteranno durante i novanta minuti. Sarà fondamentale mantenere il controllo del gioco, senza farci distrarre da eventuali provocazioni o momenti difficili. Dobbiamo essere solidi, determinanti, con la voglia di portare a casa i tre punti.
Vorrei infine spendere qualche parola per i nostri tifosi: oltre ai genitori, anche un numeroso gruppo di ragazzi ci segue sempre sia in casa sia in trasferta. Il supporto dei nostri ultras è un fattore molto importante, perché giocare a calcio è bello ma lo è ancora di più se a sostenerti c'è un tifo così caloroso.
Giulio Dispensieri
