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Allievi Regionali GIR.A1 - Giornata n. 2

Bibbiena-Lastrigiana 1-1

BIBBIENA: Paoli, Mazzi, Ugolini, Valentini, Corsani, Lungu, Parise, Sarracino, Mazzi, Ragazzini, Grifagni. A disp.: Fabbri, Versari, Coli, Vannucci, Nanni, Bejan, Bergamaschi, Bernacchi . All.: Mariottini Alessandro
LASTRIGIANA: Velleca, Ballini, Marchi, Corsi, El Youssefi, Guasti, Sona, Innocenti, Cavicchi L., Valori, Mandolini. A disp.: Maranghi, Gori, Delle Fave, Bonaiuti, Maranghi, Grazzini, Ballerini, Ermini, Tomeo. All.: Guasti Davide
RETI: Sarracino, Guasti

Dopo l'exploit contro il Monteriggioni, la Lastrigiana si ferma contro un ottimo Bibbiena, che impone il pari ai biancorossi al termine di una partita intensa. Partenza spedita da parte della formazione ospite, che dopo 8' riesce a sbloccare la contesa grazie ad una prodezza di Guasti il cui tiro dalla lunga distanza termine sotto il sette con la complicità della deviazione di un difensore casentinese. Paoli non può nulla e dopo neanche dieci minuti è già 1-0 Lastrigiana. Il Bibbiena incassa il colpo e dal punto di vista del fisico e dell'intensità tiene botta alla formazione fiorentina. Quando ripartono, però, gli ospiti riescono ad essere spesso pericolosi come al 25', quando Mandolini va a segno vedendosi però annullare il possibile raddoppio per posizione di offside. Dopo un'altra chance ospite con Valori (conclusione alta da buona posizione), il Bibbiena riparte e al 30' confeziona un'occasione nitida con una conclusione Marco Aurelio Mazzi che termina a lato di un niente. È il preludio al gol dell'1-1, che arriva introno al 35' grazie ad una punizione magistrale di Sarracino su cui Velleca non riesce ad opporsi. Si va al riposo in perfetta parità e con le due squadre pronte a darsi battaglia anche nel secondo tempo. Mister Guasti decide di dare maggior peso all'attacco biancorosso, inserendo Tomeo al posto di El Youssefi. Il Bibbiena, però, continua a tenere testa agli avversari senza rinunciare a proiettarsi in avanti. I padroni di casa, infatti, confezionano alcune occasioni interessanti nella parte centrale della ripresa: prima ci prova Sarracino con una conclusione fuori misura, poi Grifagni con un tiro sull'esterno della rete e infine Marco Mazzi con una staffilata su cui è reattivo Velleca. La Lastrigiana risponde con due iniziative di Ballini: nella prima il numero 2 biancorosso calcia sopra la traversa da ottima posizione, mentre nella seconda reclama un calcio di rigore dopo un contatto sospetto con un giocatore avversario. Nel finale la partita si infiamma, con entrambe le squadre in avanti a caccia del gol vittoria. A parte un episodio dubbio in area ospite, con Corsani che reclama il penalty, la gara rimane inchiodata sul pareggio fino al triplice fischio e consegna alle due squadre un punto che, ai fini della classifica, scontenta tutti.
Calciatoripiù
: nel Bibbiena si mettono in evidenza Ragazzini e Grifagni , entrambi sempre nel vivo della manovra. Nella Lastrigiana bene Guasti in occasione del gol ma ottima anche la prova di Ballini sulla corsia esterna.



Floria Grassina Belmonte-Rinascita Doccia 2-1

FLORIA GRASSINA BELMONTE: Moretti, Berti, Roschi, Innocenti, Lucatuorto, Cavallone, Bartoletti, Morozzi, Mirzac, Manetti, Fiaschi. A disp.: Scartabelli, Ballerini, Gallo, Soare, Salimbeni, Morozzi, Andreoni. All.: Latini Claudio
RINASCITA DOCCIA: Tomberli, Bittini, Lastini, Fiesoli, Noviello, Salvini, Bruscoli, Hallabou, Antogna, Basta, Santoro. A disp.: Rogai, Manicardi, Vittori, Vignoli, Bagnai, Mastrolia, . All.: Roberto Cavaliere
RETI: Morozzi, Innocenti, Santoro
Arriva un altro preziosissimo successo per la Floria Grassina Belmonte, che nell'ultimo turno prima della sosta natalizia sconfigge di misura un buon Doccia chiudendo l'anno da seconda in classifica. A decidere una partita combattutissima ci ha pensato Alessandro Morozzi con un'incornata nel secondo tempo dopo che i primi 45' si erano chiusi sul risultato di parità. Onore al Doccia, che nonostante la classifica resti deficitaria ha dimostrato ancora una volta di potersela lottare con ogni avversario. Anche a questo giro, la squadra di Roberto Cavaliere si è dimostrata un osso duro anche per la Floria seconda in classifica. Nella prima parte di gara, infatti, i ragazzi di Latini soffrono il pressing a tutto campo dei rossoblù, che concedono poco spazio per impostare la manovra. Al 23' proprio su un errore in fase di disimpegno, Santoro riconquista il pallone, si invola verso la porta di Moretti e con un piattone in buca d'angolo firma il momentaneo vantaggio del Doccia. La Floria prova subito a rialzarsi, anche se la retroguardia rossoblù continua a bloccare con efficacia i rifornimenti a Morozzi A. e Manetti. Al 30', però, la Floria si procura un calcio d'angolo, sul quale salgono le torri: dalla bandierina va Manetti, che disegna un cross perfetto per la testa di Innocenti che svetta più in alto di tutti e fa 1-1. La gioia dei padroni di casa è però subito interrotta dall'ingenuità di Lucatuorto, che complice un'esultanza di troppo ai danni di un avversario viene espulso dal direttore di gara, costringendo i suoi a disputare finale di primo tempo e tutta la ripresa con un uomo in meno. Nel finale di prima frazione l'ultimo brivido lo regalano i padroni di casa, che nonostante l'inferiorità numerica vanno vicinissimi al vantaggio con una conclusione a colpo sicuro di Morozzi A. su cui è superlativa la risposta di Tomberli. Il primo tempo va dunque in archivio sull'1 a 1 ma la partita è ancora aperta a qualsiasi risultato. Il vantaggio numerico spinge il Doccia a cominciare la ripresa in proiezione offensiva, in cerca del gol che varrebbe tre punti fondamentali in chiave salvezza. Antogna è però meno preciso del solito in zona gol, mentre Santoro continua a svariare su tutto il fronte d'attacco finendo però spesso ingabbiato dai difensori della Floria. I ragazzi di Latini attendono e, quando possono, ripartono velocemente in contropiede. Su uno di questi, Ballerini va vicinissimo al 2-1 ma il numero 8 locale spreca calciando addosso a Tomberli. I padroni di casa prendono fiducia e al 69' passano in vantaggio grazie a Morozzi A., che sul perfetto lancio di Innocenti addomestica il pallone e con una conclusione a incrociare supera Tomberli. Il nuovo vantaggio della Floria costringe il Doccia a riversarsi in avanti a pieno organico per cercare quantomeno di strappare un pareggio. I rossoblù ci provano con Antogna, ma Moretti risponde presente. I ragazzi di mister Cavaliere insistono ma la Floria Grassina Belmonte tiene botta e al triplice fischio finale può festeggiare tre punti fondamentali per chiudere l'anno in bellezza e con la promessa di dare battaglia fino alla fine alla capolista Cattolica Virtus.
Calciatoripiù
: nella Floria Grassina Belmonte applausi per Morozzi A., protagonista del bellissimo gol vittoria, ma nel collettivo di mister Latini si distinguono anche Berti e Cavallone.



Monteriggioni-Cattolica Virtus 1-2

MONTERIGGIONI: Riccio, Fabbri, Lodde, Sardelli, Lapini, Giusti, Rossi, Volentieri, Debolini G., Corcione, Rosati. A disp.: Cevese, Pianigiani, Loppo, Cirillo, Fusi, Debolini R., Brizzi, Lachi, Lodovichi. All.: Bianchi Corrado
CATTOLICA VIRTUS: Hila, Alfani, Ponzillo, Pilacchi, Nocentini, Giambra, Di Mascolo, Ciuffi, Nicolosi T., Ignesti, Moriani. A disp.: Cecconi E., Cinquina, Rafanelli, Del Zotto, Legnante, Mazzei, Braccesi, Zuffanelli, Pazzagli. All.: Vallini Francesco
RETI: Debolini G., Di Mascolo, Nicolosi T.
La solita roulette meravigliosamente folle stavolta dice (giallo)rosso, e visto che il nero non esce da un po' rischia di essere poco meno che un verdetto: vincendo 1-2 a Uopini, la Cattolica sbatacchia il Monteriggioni fuori dai play-off per la prima volta in una stagione dominata fino a dieci giorni fa. Ma se al casinò la sorte contasse come nel calcio, in due ore Vallini potrebbe far fallire Montecarlo: c'è poco di casuale e quasi tutto di scientifico nel successo costruito già dalla scelta degli undici. Sarebbe stato facile ripartire come contro lo Scandicci, e invece; e invece oltre a Bonarelli (dentro Ignesti) restano fuori anche Rafanelli e Cinquina, due dei migliori sette giorni prima, rimpiazzati con Di Mascolo e Ponzillo. E sembra quasi matematica, o forse è solo il segno che come ci si gira quaggiù si pesca bene: Ponzillo spenge Rossi, Di Mascolo segna la rete decisiva in avvio di ripresa. Ma prima d'arrivare al raddoppio ospite c'è da ricapitolare il primo tempo, subito incandescente. Corre appena il 6' quando Moriani innesca a destra Nicolosi che lascia piantato Lapini (prima sbucciatura di una gara complicatissima) e dal fondo pennella un tiro-cross vicino al secondo incrocio: Ciuffi converge tardi, l'azione sfuma. Poi la gara s'acquieta e, se si escludono due fischi errati di Ierardi (buona direzione peraltro, ma mezza dozzina di offside padellati) che ferma prima Rossi lanciato da Sardelli e poi Nicolosi lanciato da Ignesti, bisogna attendere il 21' per l'emozione successiva. D'un tratto il dialogo di prima tra Ponzillo e Pilacchi avvia lo scatto di Moriani che trascina fuori posizione Lodde passato a destra da qualche minuto, si decentra e disegna un cross velenoso a centro area: Giusti allontana nella zona di Ciuffi che dai venti metri scarica il mancino contro la traversa. È l'antipasto del vantaggio ospite che però il Monteriggioni prova ad allontanare con la miglior azione di tutto il primo tempo: G. Debolini si ritaglia lo spazio al limite e calcia verso il secondo palo dove Hila non perfetto lascia il pallone; da posizione defilata Rosati non trova lo specchio (22'). Ma nella gara della Cattolica è una smagliatura inconsistente, tanto invisibile da trasfigurarsi senza troppi problemi nella rete del vantaggio: in difficoltà costante per tutta la prima mezz'ora, Lapini allunga la lista degli errori consegnando il pallone a Ignesti mentre tenta di uscire dall'area; finta, scarico sul taglio e destro rasoterra di Nicolosi sul secondo palo sono poco più di un solo movimento. Il Monteriggioni rischia d'affogare, la Cattolica lo intuisce e prova a tenergli la testa sott'acqua un altro po': la sovrapposizione di Ponzillo porta fuori posizione Lodde (déjà-vu? Evidentemente anche per Bianchi che nell'intervallo lo cambia con Loppo) che si fa prendere in mezzo al triangolo con Ciuffi; lo salva Riccio che nonostante lo stile rivedibile neutralizza in due tempi il mancino dal limite. Stesso esito per l'ultima azione del primo tempo: Hila accalappia il sinistro di Corcione che aveva provato a sfondare fino ai venti metri. L'intervallo porta con sé un cambio per parte: di Lodde s'è già detto; Vallini tira fuori Ciuffi, colpito nei primi minuti, giocandosi Del Zotto. E i due neoentrati costruiscono subito un'azione pericolosa a testa. Comincia Loppo che invita Rossi a correre alle spalle di Ponzillo, unico sbaffo d'una gara perfetta: il suo cross a rientrare invita al tuffo G. Debolini neutralizzato da Hila solido in presa (48'). Ma quando accelera la Cattolica è incontenibile: jazzista di talento in un'orchestra che alterna improvvisazione e spartito, Del Zotto raccoglie la punizione di Corcione respinta da Pilacchi e alimenta una ripartenza quasi letale premiando l'ennesima sovrapposizione mancina di Ponzillo; solo sul secondo palo, Nicolosi arriva in controtempo sul traversone perfetto e stavolta non addenta la gola del Monteriggioni (54', pallone sopra la sbarra). Ma per il raddoppio basta attendere cento secondi: nel tentativo di uscire dal pressing alto della Cattolica, Lapini e Fabbri pensano bene di coinvolgere Riccio nella conversazione; il suo rinvio si spenge al limite sul destro di Di Mascolo che di prima centra la mouche accanto al palo lungo. I secondi che seguono regalano l'unica cosa scontata della gara giallorossa, l'inflazionatissimo cuore verso la tribuna. Il Monteriggioni ha l'istinto di togliersi la maglia candida e sventolarla come bandiera; la Cattolica prova a dilagare, Del Zotto (altra mezzala meravigliosa: a Soffiano le tirano su bene) imbuca centralmente per Nicolosi che spalle alla porta tira su la sponda per chiudere il triangolo: inserimento pregevole, conclusione alta. Più disperato che convinto, il Monteriggioni prova a riaprire la contesa con la verticalizzazione di Volentieri per Corcione che stringe il destro in corsa e trova solo il fondo (65'). Più pericolosa la Cattolica sia venti secondi più tardi, terzo tempo micidiale di Nocentini sull'angolo a rientrare d'Ignesti e fotocopia di Cattolica-Scandicci venuta sbiadita solo per mezzo metro, sia nel giro di un paio d'azioni: Del Zotto riceve da Legnante (ingresso ottimo, fuori Ignesti) e quasi pivot lo manda sul fondo; Mazzei non ci arriva sottoporta, Nicolosi stringe sul secondo palo ma sbatte sull'ottima diagonale di Fabbri. A un quarto d'ora dalla fine c'è un altro che tenta di bissare quanto accaduto nel derby: è ovviamente Giambra la cui deviazione aerea sulla punizione di Rafanelli viene tolta di porta dal gran riflesso di Riccio. Bianchi le tenta tutte per raddrizzare una gara all'apparenza compromessa: l'ingresso di Pianigiani per Fabbri trasforma l'assetto in un bielsano 3-3-4. E la mossa paga subito: Cirillo converge su un rilancio di quaranta metri e spizza per G. Debolini che passa alle spalle di Cinquina e col destro dipinge sul secondo palo il lob dell'1-2 (82'). Ma chi si attende 10' di Monteriggioni all'assalto deve fare i conti con un altro film: da qui in avanti la Cattolica non rischia nullissima; anzi, costruisce tre occasioni per ristabilire il divario. Si comincia all'85', minuto in cui da solo Nicolosi porta a giro Fusi, Giusti e Lapini e poi incrocia il destro sul fondo; a qualche secondo dal 90' Rafanelli calamita una respinta affannosa della terza linea e in palleggio chiama Riccio al superintervento; superintervento bissato al 3' di recupero con l'opposizione in sequenza a Nicolosi (ennesima apertura sontuosa di Del Zotto) e Mazzei, poi dal limite Rafanelli non centra il bersaglio scoperto. La vittoria di misura non racconta tutto, ma abbastanza sì: Cattolica sempre più prima, Monteriggioni ufficialmente in crisi e d'un tratto fuori dagli spareggi.
Calciatoripiù
: tocca tre palloni e segna la rete che prova a riaccendere la sfida: anche se non è la sua mattina ideale, è stretto in mezzo a una difesa meravigliosamente perfida, G. Debolini (Monteriggioni) spicca nell'opacissima prova dei suoi. A rendergli la vita impossibile ci pensano Giambra e Nocentini, la coppia centrale meglio assortita della Toscana tutta; un po' Torreira e un po' Pizarro, Pilacchi è la solita lavatrice; Nicolosi segna e fa impazzire chiunque provi a proteggere l'area senese. Il migliore in assoluto è però Ponzillo, eccellente in chiusura e superlativo quando spinge: le sue sovrapposizioni costringono Bianchi a cambiare tre volte l'assetto difensivo senza però riuscire a contenerlo mai.



Scandicci-Zenith Prato 4-1

SCANDICCI: Cei, Galli, Vanni, Sgai, Paoli, Barbetti, Pretelli, Manetti, Bonaccini, Alfani, Zeoli. A disp.: Dos Santos, La Torre, Bacheca, Sammartino, Iovino, Nenci, Chiariello, Rossi, Canzani. All.: Gozzi Francesco
ZENITH PRATO: Landini, Menichetti F., Bashkimi, Moretti, Bini, Casini, Pittala, Galeotti, Arrigoni, Mancin, Dessi. A disp.: Castellani, Silveri, Pecchioli, Rus, Buscema, Celi, Mema, . All.: Sorbera Samuele
RETI: Bonaccini, Paoli, Paoli, Zeoli, Mema
Una temperatura sotto allo zero e un bel cielo sereno sono la cornice, insieme a uno scarso pubblico, di un match che non ha avuto storia: già dopo 30 minuti di gioco il risultato era sul 3-0 a favore dello Scandicci (4-1 il finale contro la Zenith). I blues si sono mostrati squadra solida, compatta, con giocatori di qualità in ogni reparto e un gioco veramente gradevole da osservare; oltre a svolgere in modo veramente lodevole i compiti loro assegnati, tutti i componenti della squadra si sono dimostrati partecipi e coinvolti negli schemi d'attacco. Menzione particolare anche per coloro che di volta in volta subentrano a partita in corso: in tante squadre dello stesso campionato sarebbero titolari inamovibili. Lo Zenith dal canto suo ha fatto quello che ha potuto. Non era certo questa la partita per potere raccogliere punti, ma tutto sommato ha ceduto con onore, dimostrandosi formazione compatta e battagliera che avrà modo di togliersi delle soddisfazioni contro squadre appartenenti alla stessa fascia mediana della classifica. Per lo Scandicci la fascia di competenza finale dovrebbe essere senza dubbio quella del vertice. La gara si apre con un'azione personale di Bonaccini conclusa con un debole tiro centrale (10'). Stesso discorso al 13', ma questa volta il tiro è di Pretelli. Tra il 14' e il 15' ecco la svolta della partita: a una chiara occasione da rete fallita da Dessì che non sfrutta a dovere un pallone vagante capitatogli fra i piedi a porta libera si contrappone la rete dello Scandicci. Zeoli conduce un rapido ribaltamento di fronte e finalizza in modo pregevole l'assist di Pretelli, autore di una meravigliosa discesa sulla fascia di competenza. Passano 5' e arriva il raddoppio: questa volta è Bonaccini a segnare, ricevendo un invitante cross di Vanni. Alla mezz'ora lo Scandicci delizia: con una rabona Galli lancia Pretelli che s'invola verso la porta avversaria senza percò che l'azione vada a buon fine. Al 32' la Zenith Prato inserisce Mema per rafforzare l'attacco passando a due punte, ma è lo Scandicci a trovare il gol del 3-0 con Paoli bravo a sfruttare una punizione battuta dalla trequarti; in questa circostanza la difesa avversaria lascia a desiderare. Scandicci ancora pericoloso al 36': un tiro dal limite di Zeoli su azione di calcio d'angolo è salvato dai difensori sulla linea di porta a portiere battuto. Al 39' si rifà vivo lo Zenith grazie a Mema, abile nel girare al volo un cross di Arrigoni: pallone fuori di un metro. Su questa azione termina il primo tempo. Al 47' un infortunio muscolare toglie dalla scena il portiere di casa Celi sostituito da Dos Santos. Da qui al 57' è un attacco continuo della Zenith, ma è lo Scandicci a creare le azioni più pericolose: in una di queste Sgai solo davanti a Landini sbaglia un gol già fatto (bravo Iovino è bravo a smarcarlo davanti al portiere). Il 4-0 comunque arriva al 59': lo segna Paoli, autore del colpo di testa vincente su calcio d'angolo. La Zenith prova a rendersi pericolosa al 63' quando Buscema, autore di un gesto tecnico notevole, effettua un passaggio di trenta metri sui piedi del veloce Rus: l'indecisione nel tirare fa però sfumare l'occasione. Poi le azioni su sussegono: un colpo di testa di Manetti finisce fuori di poco (64'); Mema calcia alto da posizione favorevole dopo un'azione insistita in area Scandicci (65'); Menichetti non arriva in tempo a colpire di testa da distanza ravvicinata su un cross proveniente da destra (67'). Al 73' una punizione calciata da Moretti viene colpita di testa da Casini che conclude sopra la traversa. Poi lo Scandicci costruisce una ripartenza da manuale: sei giocatori toccano il pallone prima di arrivare al tiro in porta, ma qui l'arbitro fischia un inesistente fuorigioco, anziché un chiaro rigore commesso su Canzani trovatosi solo davanti al portiere avversario. Poi, dopo che Dos Santos para una pericolosa conclusione di Pecchioli, ecco il gol della bandiera ospite: Mema è abile e lesto nel battere a rete una respinta del portiere. All'87' lo stesso Mema, dopo aver ricevuto palla da destra, effettua una pregevole rovesciata, che finisce però fuori di un paio di metri. Poi non c'è più tempo per provare ad accorciare ancora. Gara di facile gestione per De Feudis, a parte il clamoroso rigore non concesso. Merita la sufficienza.

Calciatoripiù:
Paoli realizza due gol e dà sicurezza al reparto difensivo; Galli (Scandicci) sottolinea una buona prestazione con due gesti tecnici (entrambi riusciti) non frequenti a livello giovanile, rabona e doppio passo; Casini è preciso in chiusura e bravo nel fare ripartire l'azione di contrattacco; Buscema abbina potenziale e qualità tecniche importanti, ha un destro veramente pregevole.