Campionando.it

Allievi Regionali GIR.A1 - Giornata n. 6

Cattolica Virtus-Zenith Prato 2-2

CATTOLICA VIRTUS: Hila, Tallarita, Ponzillo, Ciuffi, Nocentini, Alfani, Del Zotto, Rafanelli, Mazzei, Cinquina, Bonarelli. A disp.: Ciappelli, Braccesi, Bacci, Zuffanelli, Pilacchi, Badii, Legnante, Faccendini, Moriani. All.: Vallini Francesco
ZENITH PRATO: Landini, Pittala, Bashkimi, Milani, Silveri, Casini, Dessi, Moretti, Mema, Buscema, Galeotti. A disp.: Veroni, Bini, Ammendola N., Arrigoni, Rus, Celi, Menichetti F., Gori, Pecchioli. All.: Sorbera Samuele
RETI: Nocentini, Moriani, Dessi, Dessi
Sembra uno di quegli appuntamenti che a prima vista vanno alla grande («Sono stata incredibilmente bene», ove «incredibilmente» sta per «inaspettatamente», è il messaggio di prassi), però poi si resta vestiti e a fine serata ognuno torna a casa propria: per un'ora gloriosa la Zenith Prato accarezza l'idea di sgraffignare il posto a Scandicci e Monteriggioni impegnati a perder tempo sulle montagne russe; e per un'ora gloriosa schiaccia la capolista Cattolica Virtus, incerottata ma comunque ricca di talento, tra la trequarti e l'area. La doppietta di Dessì rischia di trasformare in una rivoluzione la prima domenica di mezza estate dopo un inverno durato due anni; poi Vallini butta dentro un battaglione di 2006 che aggiustano gli equilibri in campo e in classifica e si rivelano decisivi nel costruire il 2-2 finale. E d'un tratto la classifica della Zenith si fa tetra, perché in un torneo così inspiegabilmente assurdo e appassionante basta mezzo scivolone per capitombolare fuori dalla piscina olimpica e rischiare l'annegamento nella vasca di casa. Costretto a rinunciare a Giambra, Nicolosi e Ignesti (dentro dal 1' Del Zotto, il migliore dei suoi in un primo tempo complicatissimo), Vallini vede la Cattolica rischiare già alla prima azione: Mema pulisce la rimessa profonda di Pittalà e lucida la racchetta a Moretti la cui volée dal limite si spenge alta. Aggressiva a tutto campo sul portatore di palla, spesso la Zenith Prato concede l'uno contro uno agli avversari: non tanto dietro, dove la difesa a tre governata da Casini ha gioco facile nei raddoppi su Mazzei e Cinquina fagocitati da Milani e Silveri, quanto in mediana; se vale la superiorità numerica sulle fasce, soprattutto la sinistra ove Tallarita fatica a contenere Bashkimi, il 3-4-2-1 ospite concede qualcosa in mediana dove il rombo giallorosso dovrebbe teoricamente prevalere. È proprio in una di queste situazioni, recupero rapido grazie all'uomo in più nel mezzo, che la Cattolica crea la prima occasione: Ciuffi spezza la manovra avversaria e verticalizza per Mazzei il cui appoggio per l'inserimento di Del Zotto viene disintegrato da Landini in uscita bassa (8'). L'enorme aggressività della Zenith (in tanti si chiedono se reggeranno questi ritmi fino in fondo: ecco, no; è una delle chiavi per intuire il finale) viene smorzata con fatica dalla Cattolica che però quando affonda centralmente rischia di far male. Al quarto d'ora gli interpreti sono gli stessi dell'azione scorsa, cambiano però i ruoli: dalla propria trequarti Ciuffi dipinge un mancino ampio per l'inserimento di Del Zotto rapido nel servire Mazzei spalle alla porta; intrigante ma centrale il mancino a effetto in girata, solida la risposta di Landini. Più che a soggetto, nel primo tempo si recita su un copione inedito: la Zenith Prato fa la partita ma non sfonda, solida la cerniera Alfani-Nocentini, la Cattolica subisce ma quando recupera il possesso è rapida a innescare le proprie punte in verticale. Lo dimostra per la terza volta quanto avviene a metà frazione esatta, quando Rafanelli frantuma l'ennesima azione ospite e fa correre Bonarelli svelto a prolungare per Del Zotto; la scivolata di Casini, libero vecchio stile dal destro mica male, scioglie l'azione a un passo dall'area. Poi l'aperitivo finisce e oltre alla manovra la Zenith comincia a masticare occasioni, segno che l'acqua nella pentola è prossima alla temperatura che annuncia una discreta sgranata: da sinistra Moretti chiama lo schema e batte rasoterra la punizione su cui Bashkimi sprinta e punta la porta; poi ci ripensa, si decentra e dal fondo serve in mezzo Mema la cui girata a colpo sicuro si spenge tra le fronde (25'). Ma cento secondi il pranzo inizia davvero: Pittalà interrompe la progressione di Cinquina che aveva scherzato con Milani e rilancia lunghissimo per Dessì trattenuto da Alfani al limite; a lui stesso e al suo destro Barbieri affida la punizione da destra, quasi al vertice dell'area. Ora, di solito in tribuna (anche stampa, anche stampa) e sul divano qui si commenta sempre nello stesso modo: un mancino ha due soluzioni; un destro una sola, sopra la barriera. Evidentemente lo pensa anche Hila che non copre granché il proprio palo scordandosi che anche a un destro la fisica consente una soluzione diversa, la mina dritta sul secondo palo: ed è così, con una punizione di collo esterno e un errore concettuale del portiere che recupera la posizione troppo tardi e riesce a toccare ma non a spingere, che la Zenith passa avanti (27'). Consapevole che ancora fare calcoli non ha senso, basta poco per compromettere una stagione trionfale, la Cattolica si lancia all'attacco e per quanto ancora disorganica sfiora subito il pari: il filtrante profondo di Del Zotto premia la sovrapposizione di Tallarita che sbuca alle spalle di Bashkimi e incrocia il destro dalla parte sbagliata del palo (33'). E sul rinvio la Zenith Prato raddoppia: Pittalà alimenta la progressione di Dessì che stavolta calcia col mancino, di nuovo potentissimo ma ben più centrale; il pallone s'abbassa all'ultimo, che sia per il sole o per la traiettoria imprevista Hila si fa di nuovo bucare (34'). Ora la Cattolica sbanda e a 2' dalla pausa la Zenith sfiora lo 0-3 che probabilmente avrebbe cambiato partita e campionato: Mema affonda a sinistra sull'invito di Silveri e sul secondo palo cerca Dessì murato in angolo da Ponzillo un momento prima di caricare la tripletta; l'angolo a uscire di Casini favorisce il terzo tempo di Moretti che salta da solo in mezzo all'area e manca il tris per colpa del legno e di Nocentini che in società tengono la Cattolica a galla. Vallini capisce che se non sterza alla svelta finisce fuori strada e impiega i primi minuti della ripresa per aggiustare l'assetto: fuori Ciuffi, Bonarelli e Mazzei per Badii, Pilacchi e soprattutto Moriani, mancino incantevole. E la gara cambia, perché finalmente la Cattolica ritrova le distanze giuste e in parte anche perché la Zenith Prato entra in riserva troppo presto. Che la gara non sia finita lo racconta subito Del Zotto che, alzata la testa sulla trequarti, decide di sfondare in solitudine e sverniciati Milani e Moretti accelera fino all'area di porta ove Casini lo contiene in angolo. Per ritrovare il ritmo del primo tempo Barbieri si gioca Rus e Menichetti che però entra involontariamente nell'azione della prima rete ospite: la sua scivolata in ritardo su Cinquina, finalmente acceso, vale a lui l'ammonizione e alla Cattolica una punizione ai venti metri decisamente decentrata sulla destra. Vallini chiama la soluzione classica, di lì serve un mancino che può scegliere quale palo battezzare; quello più forte (il mancino, no il palo) ha un anno meno ed è entrato da un quarto d'ora scarso. Calcia dunque Moriani la cui esecuzione è una via di mezzo tra uno schiaffo e una carezza: colpito secco, il pallone aggira delicato la barriera e si spenge accanto al legno (69'). La Zenith capisce che se non rompe l'assedio non riuscirà a tenere per molto: Galeotti prova subito a ristabilire il doppio vantaggio bypassando Tallarita e centrando dal fondo per Mema il cui rasoterra Hila spinge in angolo (72'). Ma è una giocata occasionale, perché con i cambi giusti (dentro anche Legnante; poi nel finale Faccendini rileva Pilacchi e, fidanzata al seguito, prova a sbianchettare gli scarabocchi sottoporta con cui qualche ora prima ha imbrattato la stessa gara una categoria più giù) la Cattolica non ha più paura; ce l'ha invece la Zenith, come dimostra Milani che ferma fallosamente Del Zotto tre passi fuori area. La barriera sporca la punizione di Badii, trasformata nell'angolo del pari: sul cross a rientrare di Rafanelli la difesa ospite si perde Nocentini che sbuca sul secondo palo e di testa è al solito spietato (76'). Di qui alla fine il 2-2 dondola almeno quattro volte, anche se poi rimane intatto: sulla ripresa del gioco la Zenith lascia scorrere il pallone e favorisce l'inserimento di Del Zotto che va dentro e incrocia il destro sul secondo palo trovando però la risposta di Landini decisivo anche sulla respinta di Legnante (77'); Ponzillo anticipa Bashkimi sulla punizione da destra di Rafanelli (fallo di Silveri, ammonito, sull'infinito Del Zotto) ma non trova lo specchio (84'); Dessì scatta sul filtrante di Bashkimi ma, tenuto dietro Nocentini, calcia sul fondo invece di servire Celi solo a centro area (89'); Hila paga fino in fondo il riscatto togliendo di porta il destro al volo di Silveri sull'angolo di Casini masticato dalla difesa. Per la Cattolica 2-2 vuol dire primato solitario (la Floria è caduta a Monteriggioni) e soprattutto +6 sul quarto posto; la Zenith che aveva accarezzato il sogno play-off deve invece affrettarsi a uscire dal seminterrato: ci vuole anche la location giusta per far finire bene un appuntamento.
Calciatoripiù
: mezzala destra potente e di talento, Dessì prova a indirizzare la gara con una doppietta in 7'; gli fa molto comodo il supporto di Galeotti con cui condivide la mediana; l'incontro segue uno spartito ben preciso finché regge il fiato di Pittalà e Bashkimi (Zenith Prato), poi il mancino di Moriani ne rivoluziona il senso. Fino al suo ingresso Vallini si era aggrappato a Nocentini e soprattutto a Del Zotto (Cattolica Virtus) che tiene insieme tecnica, intraprendenza e grande capacità di leggere il calcio.

Bibbiena-Affrico 1-2

BIBBIENA: Paoli, Sarracino, Ragazzini, Vannucci, Nanni, Parise, Lanini, Mazzi, Coli, Mazzi, Grifagni. A disp.: Fabbri, Versari, Lungu, Bejan, Bernacchi, Zavagli, Bergamaschi, Landini . All.: Mariottini Alessandro
AFFRICO: Fei, Baffoni, Bartolacci, Rensi, Laraia, Carnasciali, Iania, Conversano, Guercini, Grifoni, Puggelli. A disp.: Caroti, Chelli, Farulli, Daloiso, Legrottaglie, Frilli, Lombardi, . All.: Benfari Massimiliano
RETI: Coli, Puggelli, Laraia
Ha decisamente ingranato la marcia giusta l'Affrico: i ragazzi di Massimiliano Benfari conquista altri tre punti pesantissimi sul campo di un ottimo Bibbiena e adesso puntano decisi il terzo posto occupato dal Monteriggioni. Per la compagine biancazzurra è stato tutt'altro che semplice uscire con una vittoria dallo ‘Zavagli', casa di un Bibbiena che ha mostrato ancora una volta di avere tutte le carte in regola per poter mantenere la categoria. Tuttavia, tra episodi sfortunati e poco cinismo sotto porta, i casentinesi si sono dovuti arrendere alla gemma di Puggelli, che ha deciso la gara dopo l'iniziale botta e risposta tra Colì e Laraia. Nel primo tempo il Bibbiena si distingue subito per determinazione e aggressività, tanto che al 4' un'imbucata di Sarracino sorprende la difesa dell'Affrico consentendo a Colì di presentarsi tutto solo davanti a Fei e di trafiggerlo con una conclusione impeccabile. Appena 5' sul cronometro ed è già 1 a 0 per il Bibbiena. L'Affrico accusa inizialmente il colpo e in un paio di accelerazioni degli avanti casentinesi rischia di subire il raddoppio ma Fei e compagni fanno buona guardia. Alle difficoltà iniziali, l'Affrico riesce tuttavia a rispondere da grande squadra e al primo affondo i ragazzi di Benfari pareggiano il conto dei gol con Laraia, difensore-goleador della formazione fiorentina che fa 1-1 con la specialità della casa: colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Ristabilita la parità, il primo tempo regala un altro paio di situazioni interessanti che, tuttavia, entrambe le compagini non riescono a sfruttare a dovere andando così al riposo col parziale di 1 a 1. Come successo nella prima frazione, anche nella ripresa è il Bibbiena a partire convinta con un paio di incursioni che mettono in apprensione la retroguardia ospite. Su una di queste, al 57', Grifagni serve il solissimo Colì che davanti a Fei non riesce a trovare la seconda marcatura di giornata. L'Affrico riesce a compattarsi nei momenti di maggior pressione dei casentinesi ma soprattutto a colpire al momento opportuno. Al 60', su una punizione contestata dai padroni di casa, Puggelli inventa una traiettoria spettacolare che termina al sette dove Paoli non può proprio arrivare, siglando il momentaneo gol dell'1-2. Completato il sorpasso, la formazione di Benfari chiude la saracinesca ai ripetuti attacchi del Bibbiena. I padroni di casa, con poco o nulla da perdere, si riversano in avanti a pieno organico e al 75' vanno a centimetri dal pareggio quando una bordata da fuori di Grifagni di infrange sul palo a Fei battuto. È lo stesso Grifagni nel finale a creare alcuni pericoli dalle parti di Fei, senza però riuscire a trovare il guizzo per il pareggio. Così, non senza sofferenza ma dando dimostrazione di compattezza, l'Affrico espugna lo ‘Zavagli' mettendo in cascina tre punti fondamentali per poter ambire a un piazzamento in zona playoff.
Calciatoripiù
: nel Bibbiena Colì e Grifagni mettono spesso in difficoltà la difesa ospite, mentre Ragazzini si disimpegna bene in fase difensiva. Nell'Affrico un grande elogio a tutto il collettivo con note di merito per gli autori delle reti decisive Laraia e Puggelli .

Monteriggioni-Floria Grassina Belmonte 2-1

MONTERIGGIONI: Cevese, Fabbri, Rosati, Sardelli, Signorini, Lapini, Rossi, Loppo, Debolini G., Corcione, Cirillo. A disp.: Riccio, Giusti, Bonelli, Forni, Fusi, . All.: Bianchi Corrado
FLORIA GRASSINA BELMONTE: Moretti, Berti, Margheri, Innocenti, Roschi, Cavallone, Bertoletti, Morozzi, Gallo, Manetti, Fiaschi. A disp.: Scartabelli, Ballerini, Salimbeni, Sibilia, Mirzac, Andreoni. All.: Latini Claudio
RETI: Corcione, Corcione, Fiaschi
Era una sorta di ultima spiaggia per il Monteriggioni, che con carattere ha saputo sfruttare l'occasioni. Nel big match contro la Floria Grassina Belmonte arriva una vittoria fondamentale per i ragazzi di Corrado Bianchi che rientrano in piena corsa per un piazzamento playoff. Le due formazioni devono fare i conti con le numerose assenze che privano la gara di tanti protagonisti attesi. Mister Bianchi deve rinunciare a una pedina fondamentale come Volentieri, sostituito da Loppo. In porta fiducia a Cevese la cui prova tra i pali risulterà determinante con alcuni interventi salva-risultato. Entrambe le squadre provano fin da subito a impostare la partita sfruttando le proprie qualità. Nonostante un buon inizio degli ospiti sul piano del palleggio, la prima occasione è per il Monteriggioni che si rende pericoloso con una conclusione da fuori di Corcione su cui Moretti risponde presente. Al 16' arriva il primo intervento della ara di Cevese, che blocca a terra un pericoloso tiro-cross effettuato da Manetti. Al 17' bella trama della Floria: Gallo controlla e scarica per Roschi, che al momento di concludere viene murato dall'intervento in chiusura dei centrali Signorini e Lapini. Sul ribaltamento di fronte occasione da rete per il Monteriggioni: Rossi scappa sulla destra e mette un cross per Debolini e Cirillo ma nessuno dei due riesce a correggere in rete l'invito del compagno. Un minuto dopo Rossi imbuca per Loppo ma il tiro di quest'ultimo viene respinto in angolo da Moretti. I padroni di casa aumentano i giri al proprio motore, spinti da un Rossi imprendibile: il numero 7 del Monteriggioni continua a seminare il panico nella difesa ospite e al 26' è Debolini a sprecare l'ennesimo assist del proprio compagno. Sembra nell'aria il gol del Monteriggioni e invece, a sorpresa, è la Floria a passare in vantaggio: Innocenti si incarica di battere una punizione dalla trequarti; il cross del numero 4 della Floria diventa un assist perfetto per l'incornata di Fiaschi che sbuca sul secondo palo e da due passi sigla la rete dello 0-1. La reazione del Monteriggioni è immediata e al 37' i ragazzi di Bianchi agguantano subito il pari: su una punizione di Corcione, Moretti esce a valanga su Debolini inducendo il direttore di gara a decretare il calcio di rigore. Dal dischetto va Corcione che spedisce il pallone alle spalle di Moretti per l'1-1 su cui si chiude la prima frazione. La ripresa inizia subito con un tentativo su punizione di Roschi, ma la conclusione del numero 14 della Floria viene ribattuta dalla difesa locale. Un minuto dopo ci prova Fiaschi con un tiro-cross che Cevese blocca a terra. Comincia bene la Floria Grassina Belmonte ma proprio nel miglior momento per la formazione di Latini arriva il sorpasso del Monteriggioni: è il 58' quando, sull'ennesima accelerazione della sua partita, Rossi recupera tre metri di svantaggio al diretto marcatore, entra in area e conclude di prima intenzione; il suo tiro viene toccato col braccio da un difensore avversario e per l'arbitro non ci sono dubbi sull'assegnazione del secondo calcio di rigore in favore del Monteriggioni. Dal dischetto si presenta nuovamente Corcione, che dà ulteriore dimostrazione di freddezza insaccando alle spalle di Moretti il pallone del 2-1. La partita si accende e nel giro di 5', tra il 60' e il 65', si registra un'espulsione per parte (Lapini per il Monteriggioni e Margheri nella Floria) oltre al rosso per proteste comminato ai danni di mister Latini. La gara prosegue su ritmi forsennati: la Floria tenta il tutto per tutto e al 79' la formazione fiorentina sfiora il pari con un calcio piazzato di Fiaschi che termina di poco sopra la traversa; il Monteriggioni si chiude bene in difesa e all'81' ha l'occasione per chiudere la partita ma l'ottimo Loppo non sfrutta a dovere. All'89' la Floria rimane in nove per l'espulsione di Roschi poco prima che l'arbitro conceda ben 7' di recupero. In pieno recupero la Floria Grassina Belmonte va a centimetri dal pari, colpendo una traversa su punizione in quella che è di fatto l'ultima occasione della partita.
Calciatoripiù
: nel Monteriggioni Rossi fa la differenza con le sue brucianti accelerazioni, ma un elogio va anche a Corcione per aver realizzato con freddezza i due rigori che hanno deciso la contesa. Nella Floria Grassina Belmonte Fiaschi è l'ultimo ad alzare bandiera bianca.

Lastrigiana-Rinascita Doccia 5-3

LASTRIGIANA: Velleca, Ballini, Marchi, Sona, De Pascalis, Colzi, Ballerini, Innocenti, Tomeo, Valori, Mandolini. A disp.: Terlicher, Delle Fave, El Youssefi, Menchi, Mantovelli, Corsi, Cavicchi L., Bonaiuti, Guasti. All.: Guasti Davide
RINASCITA DOCCIA: Rogai, Fiesoli, Lastini, Salvini, Hallabou, Manicardi, Santoro, Colombo, Antogna, Basta, Bruscoli. A disp.: Tomberli, Galietta, Lisi, Bossio, Pignatelli, Vignoli, Vittori, Bertelli, Gonfiantini. All.: Roberto Cavaliere
RETI: Tomeo, Mandolini, Mandolini, Mandolini, Marchi, Bruscoli, Antogna, Antogna
La Lastrigiana vede per un tempo il baratro, poi super Mandolini lancia i biancorossi verso un successo pirotecnico (5-3 il finale) che condanna un Doccia sempre più fanalino di coda e matematicamente ai playout. Alla Guardiana si assiste ad una partita ricca di gol e colpi di scena. Parte subito forte il Lastrigiana, che nei primi minuti sembra già indirizzare la partita su binari a sé favorevoli. È il 5' quando Mandolini trova l'immediato 1-0 spedendo il pallone alle spalle di Rogai dopo una bella giocata di Tomeo. Svestiti i panni di uomo assist, è lo stesso Tomeo a realizzare il raddoppio locale con un diagonale mancino che non lascia scampo a Rogai quando il cronometro segna appena un quarto d'ora di gioco. Sembra una delle classiche giornate no per il Doccia che invece al terribile uno-due biancorosso risponde da grande squadra. Al 25' gli ospiti si procurano un calcio d'angolo sugli sviluppi del quale Bruscoli riceve la sponda di Fiesoli e di testa fa 2-1. Il gol restituisce entusiasmo alla formazione di Roberto Cavaliere che tre minuti più tardi rimette incredibilmente i conti in parità: altro calcio d'angolo ma stavolta nella mischia è Antogna a trovare la deviazione decisiva per il momentaneo 2-2. Black-out improvviso per la Lastrigiana, che nella parte conclusiva del primo tempo continua a soffrire la spinta offensiva di un Doccia che sembra trasformato rispetto ad inizio partita. Gli ospiti dal canto loro approfittano del momento di sbandamento della formazione di Guasti e al 35' Antogna lascia partire una conclusione da fuori area su cui Velleca non può nulla per il momentaneo 2-3 su cui si chiude la prima frazione. Mister Guasti prova a dare una scossa ai suoi dopo il brutto finale di prima frazione e ad inizio ripresa il tecnico della Lastrigiana decide di operare subito un triplo cambio inserendo El Youssefi, Delle Fave e Cavicchi al posto di Tomeo, Ballerini e Colzi. La mossa funziona: con l'ingresso di Cavicchi il reparto avanzato biancorosso comincia ad aumentare il proprio tasso di pericolosità e la difesa del Doccia, tra le cui fila pesa l'assenza di Noviello, va in affanno. Al 60' il pressing offensivo della formazione di Guasti porta al momentaneo 3-3 realizzato ancora da Mandolini, che fa dunque doppietta personale con una conclusione forte e angolata al termine di un'azione in velocità. Il Doccia comincia ad accusare i primi segnali di stanchezza e la Lastrigiana non perde l'occasione per approfittarne, trovando anche il gol del sorpasso con Marchi, che al 67' si inventa un gol da cineteca direttamente da calcio d'angolo. Sul 4-3, i padroni di casa riprendono completamente in mano le redini della partita, concedendo poche occasioni agli ospiti per poter riacciuffare il pareggio. In più tra le fila locali c'è un Mandolini in giornata di grazia: il numero 10 biancorosso ha ancora voglia di dare spettacolo e all'89', al termine di un assolo travolgente, sigla il terzo sigillo personale che vale il definitivo 5-3 in favore della Lastrigiana.
Calciatoripiù
: nella Lastrigiana è Mandolini a prendersi la copertina con una tripletta da antologia che incide in maniera decisiva sul punteggio finale; tra le fila biancorosse brillano anche Tomeo e Ballerini . Nel Doccia Basta lotta fino alla fine, mentre Antogna realizza due gol di ottima fattura in un primo tempo complessivamente giocato alla grande dalla formazione di Sesto Fiorentino.