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Allievi Regionali GIR.A1 - Giornata n. 9

Affrico-Zenith Prato 0-3

AFFRICO: Croce, Baffoni, Bartolacci, Rensi, Laraia, Carnasciali, Iania, Conversano, Frilli, Puggelli, Tipaldi. A disp.: Bianchi, Chelli, Meucci, Kodra, Daloiso, Grifoni, Farulli, Lombardi . All.: Benfari Massimiliano
ZENITH PRATO: Landini, Pittala, Bashkimi, Milani, Silveri, Casini, Ammendola N., Moretti, Mema, Rus, Dessi. A disp.: Veroni, Menichetti F., Buscema, D Agati, Galeotti, Celi, Arrigoni, Bini, Pecchioli. All.: Sorbera Samuele
RETI: Moretti, Pecchioli, Dessi
È stata un'ultima giornata tanto decisiva quanto spettacolare quella che ha visto la Zenith Prato imporsi con un sontuoso 0-3 contro l'Affrico. È successo l'inaspettato, ma d'altronde il calcio è bello proprio per questo; suonava il telefono per diverse squadre, ma solo la Zenith ha alzato la cornetta e risposto presente. Le altre? Forse dormivano, sai com'è: di domenica mattina. Quel che è certo è che era matematicamente rimasto solo un posto per i play-off e che solo con questa combinazione di risultati quel posto sarebbe stato della Zenith. Il calcio è strano e alcune chiamate non squillano in eterno; questa volta è stato l'Affrico a capirlo a sue spese: la sconfitta ridimensiona completamente il percorso di una squadra che può e deve recriminarsi tanto e che si trova a dover lottare per la salvezza quando i suoi obiettivi erano ben altri. La partita è subito molto intensa e i ritmi sono alti: le squadre sono consapevoli dell'importanza dei punti in palio. Benché la Zenith sembri cominciare meglio con un buon possesso palla, le prime occasioni sono dei biancoblù. Al quarto d'ora Rensi è furbo a battere velocemente una punizione dalla trequarti di campo allargando il gioco su Iania che con un gran gesto tecnico si libera della prima marcatura e punta la porta senza però trovare fortuna nel tiro; pochi minuti dopo, su un ottimo cross di Puggelli, Frilli sbaglia clamorosamente l'impatto con il pallone da posizione ravvicinata e manca l'appuntamento con il gol. Le opportunità dell'Affrico non scoraggiano la Zenith, che continua a mantenere il possesso anche se spesso in maniera futile. Dopo una fase di stallo, è infatti nuovamente l'Affrico a impensierire gli avversari: prima con Tipaldi che, ben servito da Iania, si fa ipnotizzare da Landini; e poi con Frilli sul quale Casini è obbligato a fare fallo per rimediare a un proprio retropassaggio sbagliato. Il rientro negli spogliatoi è quindi privo di reti per entrambe le squadre, ma il match sembra poter regalare molte emozioni. Se da una parte l'Affrico ha avuto diverse occasioni, dall'altra la Zenith ha dimostrato di poter dominare il gioco; l'atmosfera in campo è quella delle grandi sfide e nessuna delle due squadre è disposta a concedere niente. Così come era cominciato il primo tempo, anche l'inizio del secondo di gioco vede la Zenith protagonista. In particolare è l'ispirato Dessi a prendere in mano la squadra e guidare i compagni: la gioia del gol gli viene negata solo da Croce, fondamentale quando al 60' si fa trovare pronto su una punizione proprio di Dessi. Mentre le squadre si allungano e la stanchezza che si fa sentire, i due allenatori devono ricorrere ai cambi: Benfari si affida così al classe 2006 Lombardi sperando di rivitalizzare la manovra, mentre Barbieri inserisce Pecchioli aumentando il carico offensivo. Al 70', davanti a un Affrico visibilmente in difficoltà e non ancora entrato del tutto in partita da quando il gioco è ripreso, Ammendola si mette in proprio eludendo senza troppi problemi i difensori avversari a arrivando praticamente solo contro Croce per poi, con un atto di estrema gentilezza e freddezza calcistica degno del migliore Cassano, servire Pecchioli che deve solo appoggiare il pallone in porta e andare a festeggiare.Il risultato è 0-1 e la Zenith ha tutto il diritto di credere nei play-off. Lo svantaggio sembra svegliare momentaneamente l'Affrico che gloriosamente crede di aver trovato il pareggio pochi minuti dopo; Frilli gonfia la rete dopo aver ribattuto un rinvio di Landini con un intervento giudicato irregolare: gol annullato. Tra le proteste dei tifosi locali, il nervosismo in campoè evidente; al 77' l'arbitro deve intervenireper placare gli animi ammonendo Rensi e Silveri. Malgrado il pareggio mancato, l'inerzia del match è dalla parte dell'Affrico che finalmente sembra essersi svegliato. Pur senza non prendersi dei rischi sulle ripartenze, le occasioni arrivano: sia con Lombardi che da fuori area dopo uno spettacolare sombrero ai danni di Pittalà prova il tiro senza trovare la porta; sia con Frilli, che ancora una volta da posizione ravvicinata non riesce a impattare bene il pallone. Proprio quando l'Affrico sembra poter trovare il pareggio, all'85'sugli sviluppi di un calcio d'angolo Dessi è bravo ad anticipare tutti dopo una serie di rimpalli e siglare lo 0-2. Doppio vantaggio liberatorio per la Zenith, che però un minuto dopo rischia di rimettere tutto in discussione. Nel tentativo di gestire il risultato Silveri perde tempo in maniera un po' troppo plateale, guadagnandosi il secondo giallo e quindi il rosso. Qui il gioco resta sospeso alcuni minuti: Silveri che tarda a uscire dal campo scatenando l'ira dei calciatori e dei tifosi dell'Affrico. La partita è infuocata, restano da giocare ancora diversi minuti più il recupero: i biancoblù provano a dare fondo a tutte le loro forze, ma su una ripartenza Moretti segna il gol dello 0-3 e chiude definitivamente la partita. Il triplice fischio finale sancisce così la fine di una delle partite più assurde di questo campionato: la Zenith si qualifica ai playoff all'ultima chiamata, alla chiamata l'Affrico proprio non risponde e si ritrova così a dover giocare i play-out in maniera piuttosto inaspettata; sarebbe bastato un pareggio per la salvezza diretta.
Calciatoripiù: Conversano
è l'unico a fare da tramite tra fase difensiva e fase offensiva, spesso sembra l'unico a crederci per davvero; Lombardi (Affrico): il ragazzo si farà anche se ha le spalle strette: giornata complicata anche per lui, ma la classe e il carisma per poter giocare in categorie maggiori non gli mancano; Ammendola va a intermittenza, ma quando si sveglia regala giocate elettrizzanti: l'assist per il primo gol vale il prezzo del biglietto; Dessi (Zenith) è costantemente al centro della manovra, il gol è la ricompensa di una prestazione da vero leader.

Floria Grassina Belmonte-Cattolica Virtus 1-1

FLORIA GRASSINA BELMONTE: Moretti, Berti, Margheri, Innocenti, Lucatuorto, Roschi, Bartoletti, Ballerini, Morozzi, Manetti, Fiaschi. A disp.: Scartabelli, Gallo, Salimbeni, Soare, Sibilia, Mirzac, Andreoni. All.: Latini Claudio
CATTOLICA VIRTUS: Hila, Tallarita, Bacci, Pilaochi, Nocentini, Alfani, Badii, Rafanelli, Nicolosi T., Ignesti, Ciuffi. A disp.: Cecconi E., Braccesi, Cinquina, Zuffanelli, Legnante, Del Zotto, Mazzei, Bonarelli, Ponzillo. All.: Vallini Francesco
RETI: Fiaschi, Nicolosi T.
Si chiude il cerchio nel girone A, che nell'ultimo turno regala un testa a testa tra le due squadre già certe dei playoff: la Cattolica Virtus prima in classifica fa visita alla Floria Grassina Belmonte, seconda e in cerca del sorpasso all'ultima curva. Alla fine è la squadra di Francesco Vallini a chiudere al primo posto grazie all'1-1 maturato al termine di 90' intensi, nei quali all'iniziale vantaggio giallorosso con Nicolosi, la Floria ha risposto con la zampata in extremis di Fiaschi. La gara comincia su ritmi elevati, come da copione, ma con la Cattolica Virtus che si fa preferire sul piano delle occasioni. Sono gli ospiti ad avere infatti le migliori palle gol dei primi 45', andando vicini a fare centro in almeno tre occasioni. Le prime due capitano sui piedi di Nicolosi, che in una calcia addosso ad un difensore avversario, nell'altra spara troppo debolmente da ottima posizione favorendo il comodo intervento di Moretti. I giallorossi insistono e nel finale di primo tempo vanno nuovamente vicini allo 0-1: stavolta è Ignesti a non approfittare di un'ottima imbucata e a calciare senza precisione da zona favorevole. La difesa della Floria non corre altri rischi e la prima frazione va in archivio sul parziale di 0-0. Nel secondo tempo la Cattolica rientra in campo con un atteggiamento meno arrembante rispetto alla prima frazione, consentendo alla Floria di guadagnare qualche metro in zona d'attacco. I ragazzi di Latini provano a sfruttare i centimetri nelle palle da fermo, ma Hila e compagni fanno buona guardia disinnescando i tiri dalla bandierina dei padroni di casa. La partita scorre sui binari dell'equilibrio, anche se al 55' Nicolosi spreca un'ottima chance per il vantaggio ospite concludendo a lato da dentro l'area. Sono le prove generali del vantaggio giallorosso che arriva puntuale al 60' quando, su un pallone in profondità, è proprio Nicolosi a scattare sul filo del fuorigioco e a trafiggere Moretti con una conclusione piazzata all'angolino. La Floria però non ci sta e risponde da grande squadra: al 70', su un lancio di Manetti, Fiaschi sfugge alle spalle della difesa avversaria e davanti a Hila non sbaglia per il momentaneo 1-1. La gara sembra ormai giunta al termine, ma in pieno recupero c'è tempo per un ultimo brivido, con Moretti che con un super intervento evita che Legnante firmi il blitz giallorosso. È 1-1 nel big match che chiude la regular season ma per Floria e Cattolica il tragitto verso il titolo è appena agli inizi.
Calciatoripiù
: nella Floria Grassina Belmonte si mettono in evidenza l'autore del pari, Fiaschi , ma anche Innocenti e Morozzi . Nella Cattolica Virtus ottime indicazioni da Nicolosi e Rafanelli .

Monteriggioni-Bibbiena 2-2

MONTERIGGIONI: Riccio, Fabbri, Rosati, Sardelli, Signorini, Lapini, Rossi, Loppo, Debolini G., Corcione, Cirillo. A disp.: Cevese, Forni, Giusti, Sardelli, Fusi, Di Benedetto, Lachi, Bonelli, Brizzi. All.: Bianchi Corrado
BIBBIENA: Paoli, Lanini, Ugolini, Lungu, Bettazzi, Valentini, Grifagni, Mazzi, Parise, Ragazzini, Mazzi. A disp.: , Torricelli, Moncini, Coli, . All.: Mariottini Alessandro
RETI: Debolini G., Debolini G., Grifagni, Ragazzini
Gol ed emozioni tra Monteriggioni e Bibbiena, che nell'ultimo turno della stagione regolare si trovavano una difronte all'altra in una partita il cui peso era direttamente proporzionale alla posta in palio per entrambe le compagini. Il Monteriggioni, speranzoso in alcune combinazioni favorevoli, si gioca le ultime chance di approdo nei playoff, mentre il Bibbiena punta ad allungare definitivamente le distanze dall'ultimo posto. Alla fine, esce un 2-2 che estromette i senesi dai playoff e manda i Bibbiena a giocarsi il mini-raggruppamento playout con Lastrigiana, Fucecchio e Sporting Cecina. Pur nella grande delusione per aver mancato il traguardo dei play off, il Monteriggioni chiude con la consapevolezza e l'orgoglio di aver centrato l'obiettivo di inizio stagione, ovvero la permanenza categoria, mentre il Bibbiena, come detto, raggiunge il suo obiettivo finale di allontanare e creare la giusta distanza con l'ultimo posto della classifica. Con questo pareggio, il Monteriggioni certifica il bel campionato fatto, nel corso del quale i senesi sono anche stati con merito in testa alla classifica per ben 7 giornate nel girone d'andata; punti e certezze cadute poi nel prosieguo del campionato anche a causa di alcune defezioni importanti. Dicevamo della partita, che ha visto le due compagini impattare su un pirotecnico 2-2 con le reti arrivate tutte nel corso della prima frazione. venuto fuori un pareggio per 2-2 con le reti tutte nel 1 tempo. Parte forte il Monteriggioni, che nei primi 10' produce almeno quattro favorevoli occasioni da gol, tra cui quella che porta alla rete di Debolini giunta dopo appena 2': bravo il 9 del Monteriggioni ad inventarsi la giocata girando in porta col ginocchio una palla morbida messa in area dal bravo Sardelli per il momentaneo 1-0. Con il passare dei minuti si affievolisce la pressione dei locali e il Bibbiena prende coraggio. Al 16' i casentinesi conquistano una punizione al limite dell'area sull'out destro: Ragazzini calcia forte sul primo palo sorprendendo un incerto Riccio, che si lascia sfuggire la palla favorendo il tap-in vincente di Grifagni che arriva prima di tutti sul pallone fissando il parziale sull'1-1. Gli ospiti prendono fiducia e dopo pochi minuti completano il sorpasso: al 18' l'arbitro decide di punire un tocco di braccio in area di Fabbri, assegnando un calcio di rigore in favore del Bibbiena; dal dischetto va Ragazzini che con una conclusione perfetta supera Riccio fissando il punteggio sull'1-2. I ragazzi del Monteriggioni accusano il colpo in modo tremendo, mancando però di precisione in fase conclusiva e nell'ultimo passaggio. La squadra di Corrado Bianchi ha però il merito di chiudere in crescendo la prima frazione, riuscendo a rimettere i conti in parità al 43': splendida discesa sulla destra di Cirillo, che arriva sul fondo per poi pennellare un cross al bacio per Debolini, che segna il suo secondo gol di giornata fissando il parziale del primo tempo sul 2-2. Il secondo tempo vede il Monteriggioni subito in pressione alla ricerca del gol vittoria. Gli attaccanti senesi ci provano in un paio di occasioni, specie con Corcione (tiro da fuori), Cirillo e Debolini ma in tutti e tre i casi è superlativo Paoli ad opporsi. Il Monteriggioni ci prova fino alla fine, ma la difesa del Bibbiena non mostra segni di sbandamento, riuscendo a portare a casa un pari tutto sommato meritato.
Calciatoripiù
: Debolini , Cirillo e Corcione nel Monteriggioni. Paoli , Ragazzini e Grifagni per il Bibbiena.

Scandicci-Lastrigiana 1-1

SCANDICCI: Cei, Galli, Vanni, Sgai, Paoli, Barbetti, La Torre, Manetti, Canzani, Iovino, Zeoli. A disp.: Perone, Hognogi, Chiariello, Ostili, Rossi, Pretelli, Raimondi, Sammartino, Berti. All.: Gozzi Francesco
LASTRIGIANA: Terlicher, Ballini, Marchi, Sona, De Pascalis, Colzi, Ballerini, Innocenti, Cavicchi L., Valori, Mandolini. A disp.: Velleca, Delle Fave, El Youssefi, Guasti, Bonaiuti, Corsi, Menchi, Tomeo, Maranghi. All.: Guasti Davide
RETI: Vanni, Mandolini
C'è solo un modo per uscire salvi dal castello d'If, fingere d'essere morti: evidentemente lo Scandicci è appassionato di feuilleton ottocenteschi perché, apparentemente costretto in una fortezza inespugnabile, dà fondo all'intuito per evitare i play-out nei quali spinge la Lastrigiana fino a quel momento aggrappata a un sogno indicibile; sono le meraviglie di questa formula inedita che alla fine della prima fase tira fuori dalla ruota un numero ritardatario, quello della Zenith Prato che approfitta del pari di Scandicci e Monteriggioni per prendersi il loro posto nei play-off. Partito con aspettative ben differenti, lo Scandicci non può certo dirsi soddisfatto della salvezza anticipata: concediamogli pure i contraccolpi del cambio in panchina che peraltro nella gara col Monteriggioni sembrava esser già stato digerito; concediamogli pure la fatica di trovare un assetto stabile, visto che la rosa s'è via via spolpata e c'è stato sempre più bisogno di attingere al bacino dei 2006; ma si spiega comunque male come una squadra di queste qualità (dietro, sulle fasce, in mediana) resti fuori dalla lotta per il titolo nella quale è rimasta aggrovigliata fino a dieci giorni fa. Alla fine più di tutto ha contato Bibbiena, una sconfitta impronosticabile e un rigore sbagliato: da lì Pozzi eredita anche la squalifica del talento Alfani, compasso e cervello, sostituito da Iovino che però non scintilla mai; dietro Canzani gli fanno compagnia La Torre e Zeoli preferiti a Sammartino e Pretelli. Ma l'avvio dello Scandicci è contratto perché Guasti che ritrova dall'inizio Cavicchi e Valori, nove e dieci titolari (fuori Tomeo ed El Youssefi), ha imbastito la partita perfetta: la Lastrigiana aggredisce lo Scandicci, lo schiaccia a ridosso dell'area e sfiora il vantaggio già al 4' quando Mandolini frantuma un passaggio centrale di Paoli e apre a destra per Cavicchi che converge e cerca il secondo palo; Cei respinge, Innocenti serve forchetta e coltello a Valori cui però La Torre toglie il piatto a tre passi dalla linea. Perché lo Scandicci crei un'azione d'attacco occorre attendere il 13' e la gamba tesa di Sona su Iovino punita da Luddi con un calcio di punizione indiretto un passo oltre il vertice dell'area: lo stesso Iovino tocca per Vanni che esplode il mancino sulla barriera e batte rapidamente l'angolo seguente chiamando Barbetti al destro dal limite; il pallone sfila sul secondo palo senza che sottoporta Canzani trovi la deviazione in scivolata. Anziché sfruttare Vanni a sinistra, nel primo tempo lo Scandicci cerca molto l'altra fascia: difficile però sfondare l'argine presidiato da Marchi. Solo al 37' la prima verticalizzazione di Sgai, che a trovare il ritmo impiega quasi un tempo, sorprende la difesa avversaria e costringe Sona a giocarsi l'ammonizione per frenare Canzani lanciato sulla trequarti; in qualche modo però Terlicher spenge la punizione incandescente di Sgai che cerca di aumentare la temperatura della gara. In qualche modo gli riesce, perché negli 8' che mancano da qui alla sirena arrivano emozioni più intense di quelle annotate in tutto il primo tempo; tocca però segnalare che protagonista di tutte è la Lastrigiana. Si comincia al 40' con la fuga di Mandolini che Galli vede solo quando si è fermato dopo aver crossato dal fondo: Cavicchi non ci arriva per mezzo passo scarso. Cento secondi e la Lastrigiana punge ancora, al solito ispirata dal proprio talento migliore: c'è di nuovo Mandolini al centro dell'azione che lo vede scucchiaiare da fermo per Valori la cui volée sottorete si spenge dalla parte sbagliata del nastro. Al terzo tentativo la Lastrigiana manca il vantaggio per meno ancora: coinvolto da Sona, Mandolini pennella a centro area un traversone teso che Barbetti spizza sul palo accarezzando l'autorete. Evidentemente insoddisfatto, Pozzi lascia negli spogliatoi Iovino e Zeoli e si gioca Sammartino e Pretelli senza ritoccare il sistema di gioco; ma per un quarto d'ora non si notano variazioni apprezzabili, perché la Lastrigiana continua a servirsi dallo stesso fornitore: c'è sempre Mandolini al centro di ogni azione offensiva, la più rilevante delle quali va in scena al 53' col servizio profondo per Ballerini impreciso però in corsa dopo esser sgusciato a Paoli e Vanni. Ma lo Scandicci non riesce ad alzarsi: Valori raccoglie il rinvio sulla trequarti e imbuca a destra per Cavicchi sul cui pallonetto Cei butta acqua fredda. Ancora imballato, situazione insolita, lo Scandicci ha comunque la lucidità d'intuire che può ferire gli avversari solo con un episodio: prova a capitalizzarlo La Torre che aggancia un angolo di Sgai respinto dalla difesa e col destro di controbalzo sfiora l'incrocio; esito identico per la punizione di Ballerini che calcia dai venticinque metri dopo che Paoli aveva ammaccato il paraurti a Mandolini sul pallone perso da Pretelli (64'). Peraltro lo Scandicci soffre anche quando la Lastrigiana s'affida a una manovra insistita: gli va bene che nei lunghi anni delle giovanili Paoli abbia imparato alla perfezione come si chiuda una diagonale e anticipi Cavicchi sul traversone di Innocenti liberato a sinistra dall'asse Colzi-Mandolini. Poi improvvisamente lo Scandicci sfiora il vantaggio: partito tra mille difficoltà e sempre più sicuro col passare dei quarti d'ora, Galli alimenta lo scatto di Sammartino che ruba tempo e scena a Sona e Terlicher ma si vede murare da Ballini il destro nella porta stappata. Consapevole che subire una rete la costringerebbe alla resa, la Lastrigiana decide di giocarsi all'attacco gli ultimi 20' e come contro la Floria inizia a pranzare nel finale. Il primo antipasto è il triangolo tra Mandolini e Colzi che converge e, disorientato Barbetti, col destro cerca il secondo palo; lo neutralizza Cei decisivo poi nel tirar via dalla gola avversaria il secondo crostino con una parata fiabesca, pallone tolto dall'incrocio con la mano di richiamo, sul mezzo esterno di Mandolini. Ma sull'angolo che segue la gara si sblocca: Sona gioca di sponda sul traversone profondo di Ballerini e serve un pallone dolce a Valori travolto dall'intervento di Berti in ritardo evidente. Memore di quanto accadde un girone fa, Guasti manda sul dischetto Mandolini anziché Valori e la scelta gli dà ragione: destro aperto, Cei spiazzato, Lastrigiana avanti (74'). Consapevole di esser finito nel burrone e d'esser vivo solo perché appeso a un ramoscello che manda uno scricchiolio sinistro, per una decina di minuti lo Scandicci resta paralizzato: così la Lastrigiana ha gioco facile nell'attaccare ancora e sfiorare il raddoppio con El Youssefi che, subentrato a Valori, si nasconde alla marcatura di Rossi ma poi calcia debolmente. Pozzi capisce che se non ci mette le mani la gara è andata e insieme a lei il campionato: l'ingresso di Chiariello per Manetti serve per spostare all'ala Vanni, tanto talento e ogni tanto un miracolo. Proprio di quello c'è bisogno, e per far finire la quaresima serve una sinfonia di eventi favorevoli: il primo è la punizione conquistata da Sgai sulla trequarti; il secondo l'esecuzione dello stesso Sgai che anziché cercare il traversone ampio opta per un destro teso in mezzo all'area; il terzo il buio che improvvisamente cala sulla difesa biancorossa, fin lì impressionante per applicazione e d'un tratto incapace d'allontanare un pallone forse imprevisto ma leggibile senza particolare affanno; il quarto è per l'appunto il mancino di Vanni che arpiona il pallone in scivolata e lo sbatacchia in porta (88'). Lo Scandicci respira e s'accontenta d'esser salvo, la Lastrigiana resta chiusa in un ascensore dai cavi improvvisamente tranciati. Ora la aspettano i play-out, il momento in cui sull'isola si creano la vendetta e una nuova anima.
Calciatoripiù: La Torre
si propone, contiene e tampona ma senza Vanni (Scandicci) sarebbero stati play-out; è lui a neutralizzare il vantaggio di Mandolini che, deliziosamente letale quando dialoga con Colzi e Valori , ora dovrà trascinare la Lastrigiana a una salvezza comunque raggiungibilissima.