Prato-Fanfulla 1-0
ARBITRO: Francesco Gai di Carbonia
RETI: 73' Angeli
PRATO
PAGNINI: 6 Chiamato alla sola ordinaria amministrazione, se la cava senza problemi.
SOTTILI: 6- Centrale a destra, incrocia un cliente pericoloso come Spaviero e lo contiene pur con qualche evidente problema (
67' Cestaro: 6 Utile nel finale per conservare il prezioso vantaggio).
BAJIC: 6 Centrale a sinistra, si disimpegna bene in marcatura ed è uno dei più lucidi nel finale quando torna ad agire da centrocampista esterno.
TOMASELLI: 6 Tanto impegno sul fronte offensivo, e qualche apprezzabile spunto degno di nota (
67' Boganini: 6- Una volta raggiunto il vantaggio il Prato limita il gioco offensivo e lui fa quello che può).
MAIONE: 6- Prova generosa in avanti: tenta un gol da leggenda con un tiro da quaranta metri che va fuori di non molto, a portiere battuto.
ANGELI: 7 Guida bene la difesa e si esalta in avanti trovando con grande abilità lo spazio per la deviazione vincente di testa.
PARDERA: 6 Interno di centrocampo a sinistra, svolge positivamente un buon lavoro di raccordo a favore del reparto, anche se è meno efficace di altre volte negli inserimenti in avanti
(84' Lugnan: sv).
SOLDANI: 6 Interno di centrocampo a destra, collabora con discreti risultati a far girare i meccanismi della sua squadra (
59' Ba: 6 Cerca di alleggerire la pressione avversaria nel finale con buone iniziative).
NOFERI: 6 Centrocampista largo a sinistra, porta un contributo abbastanza efficace sulla fascia di sua competenza.
SERROTTI: 6,5 Sembra prendere sempre più confidenza con il suo ruolo di nuovo regista; molto utile anche in posizione di copertura della difesa.
MUTEBA: 6 Esordio dell'ultimo arrivato (scuola Roma), che agisce largo a destra nella linea dei centrocampisti: prova incoraggiante (
59' Sciannamè: 6+ Va ad occupare la sua posizione preferita nella difesa a tre ed è molto utile soprattutto quando c'è da proteggere il vantaggio).
FANFULLA
CIZZA: 5,5 Il portiere (scuola Torino) non appare proprio irreprensibile in occasione del gol. Rischia seriamente di farsi uccellare da Maione fuori dai pali. Per il resto ha poco lavoro da svolgere e lo fa senza problemi.
BAGGI F.: 6 Prodotto del vivaio, svolge un buon lavoro in difesa a destra, anche se è lui a farsi sovrastare da Angeli in occasione del gol (
93' Patrignani: sv).
BERNARDINI: 6 Agisce prevalentemente come esterno a centrocampo ed è molto utile sia in fase di interdizione che in quella di inserimento offensivo (
81' Mouddou: sv).
COTTARELLI: 6,5 Ex Pro Patria in serie C, guida con sicurezza tutto il reparto difensivo: molto tempestivo nelle chiusure.
BAGGI A.: 6 Si disimpegna in maniera positiva come esterno basso a sinistra.
AGNELLI: 6 Si integra bene con l'altro centrale e fa buona guardia nel settore di sua competenza.
MASPERO: 6- Si muove molto a centrocampo, provando anche inserimenti sulla destra, ma senza risultati particolarmente rilevanti (
66' Roma: 6 Scuola Atalanta, porta energie fresche al centrocampo).
LARIBI: 6+ Fratello maggiore dell'omonimo centrocampista della Reggina, è la mente del centrocampo ed è anche utile in fase di contenimento.
GOH: 5,5 Originario della Costa d'Avorio, ma con nazionalità italiana, è cugino di Kean ed ha un fisico bestiale. Ancora fuori dagli schemi, spreca una favorevolissima occasione, ma sarà sicuramente utile (
79' Austoni: sv).
BALLA: 6+ Si muove a sostegno delle punte e quando parte inventa sempre qualcosa di pericoloso.
SPAVIERO: 6,5 E' il più pericoloso dell'attacco: difficile da controllare quando parte in velocità, crea non pochi pericoli.
ARBITRO
GAI di CARBONIA: 7 Tiene saldamente in mano le redini della gara, senza commettere errori da matita blu. E' bravo a farsi trovare vicino al vivo del gioco e riceve anche un contributo inappuntabile da parte dei collaboratori.
IL COMMENTO
Il Prato torna ad assaporare la vittoria che mancava dal 28 novembre quando riuscì ad imporsi per 2 a 1 contro il Borgo San Donnino. E ancora con il minimo scarto (1 a 0) ha ragione del Fanfulla, al termine di un incontro molto equilibrato e risolto con un gol di Angeli, su azione di calcio d'angolo al 74'. I tre punti sono un'iniezione di fiducia e sospingono la squadra fuori dalla palude dei play-out, anche se il quadro al termine del girone di andata non è definitivo, in quanto otto squadre che seguono il Prato hanno una o due partite da recuperare. Il Fanfulla esce sconfitto, ma lascia il campo con l'onore delle armi, avendo gareggiato da pari a pari con gli avversari. L'onore delle armi richiama volutamente un linguaggio cavalleresco, decisamente in sintonia con il nome della squadra che evoca il personaggio di Fanfulla da Lodi, famoso per la celebre disfida di Barletta. Squadra giovane quella di Lodi, ma discretamente attrezzata, arrivata in Toscana dopo un cambio di allenatore, che non è peraltro potuto andare in panchina perché non ha ancora completamente scontato una pregressa squalifica. Sicuramente ci sarà un girone di ritorno molto avvincente sia in testa che nella parte bassa della classifica. Si gioca in una giornata ideale e con un discreto pubblico: gli ultras pratesi sostengono senza risparmio la propria squadra, pregustando la fine dell'esilio di Sesto Fiorentino e l'agognato ritorno al Lungobisenzio. Prato che si presenta con il consueto 3-5-2, con la linea difensiva formata da Sottili, Angeli e Bajic; a centrocampo esordisce l'ultimo arrivato Muteba e le punte sono Tomaselli e Maione. Il Fanfulla oppone un fluido 4-4-2, con Bernardini e Balla a fare da elastico a centrocampo con gli altri reparti. Come nella sfida di Coppa Italia con il Follonica Gavorrano l'inizio è molto povero di emozioni. Bisogna arrivare al 20' per registrare la prima vera conclusione a rete: Bernardini manda alto il pallone su appoggio di Spaviero. Un minuto dopo gli ospiti sono ancora pericolosi con Federico Baggi, che favorito da un rimpallo può calciare a rete da posizione favorevole, mancando però il bersaglio. Continua a manovrare meglio degli avversari il Fanfulla, che crea un nuovo pericolo al 28': Spaviero affonda sulla sinistra e conclude in diagonale, mandando il pallone contro la parte esterna della rete avversaria e dando per un attimo l'illusione ottica del gol. Un minuto dopo il Prato conquista il pallone e riparte con Maione dalla propria metà campo: senza sbocchi e vedendo il portiere fuori dalla porta, l'attaccante tenta il gol da raccontare ai nipoti, calciando da centrocampo e mancando il bersaglio per poco. Al 31' Tomaselli pennella un calcio di punizione da sinistra: Sottili arriva sul pallone, ma pecca clamorosamente di precisione nel colpo di testa. Il tempo si chiude con un altro pericolo creato dal Fanfulla: Spaviero mette in mezzo da sinistra e il possente Goh devia senza trovare il bersaglio. Il numero 9 è protagonista in negativo anche al 52', quando buca un invitante pallone che attraversa l'area, crossato da sinistra da Balla. Nelle interviste di fine gara il vice-allenatore dei lodigiani Brugnoli (costretto a interrompere la propria carriera di calciatore nella stagione in corso per problemi cardiaci) avrà modo di recriminare su questo tipo di situazioni. Al 59' cominciano le prime sostituzioni: entra Ba per Soldani e Sciannamè per Muteba, con quest'ultimo che va nel trio di difesa, facendo avanzare a centrocampo Bajic. Il Prato costruisce un'occasione con Tomaselli che si libera bene in area, ma non riesce a far meglio che mandare il pallone sull'esterno della rete, da posizione molto decentrata. Il Prato conquista poco dopo due calci d'angolo consecutivi e, sul secondo, arriva la svolta improvvisa della partita. Siamo al 74' e va alla battuta da destra Noferi: il pallone spiove lungo, oltre il secondo palo, dove Angeli si libra in cielo e indirizza il pallone in rete, battendo un incerto Cizza, uscito avventatamente e poi retrocesso affannosamente sulla linea di porta. Il portiere tocca la sfera con le mani, ma non può impedire che si insacchi. Proseguono le sostituzioni e cominciano a fioccare le ammonizioni, con la squadra di casa che difende la preziosa vittoria con una linea difensiva a cinque. La squadra del guerriero (Fanfulla da Lodi) cerca di riagguantare il pareggio, ma lo fa confusamente e senza arrivare pericolosamente in area avversaria. Sullo scadere (50') il Prato va in contropiede e Cizza blocca la conclusione, non proprio irresistibile di Ba. E domenica per il Prato c'è l'ostico confronto con il Rimini capolista. In casa, al Lungobisenzio, finalmente?
Enrico Badii
Seravezza-Athletic Carpi 1-0
ARBITRO: Umberto Spedale di Palermo
RETI: 71' Rodriguez
LE PAGELLE DEL SERAVEZZA
LAGOMARSINI: 6 Tutto sommato poco impegnato, rischia alla mezzora del primo tempo quando non trattiene un pallone, poi giornata tranquilla.
CAVALLI: 6 Compito svolto con grande lucidità.
GRANAIOLA: 6.5 Fulcro del gioco della propria squadra e dai quali piedi partono le maggior iniziative anche se nella ripresa cala vistosamente.
BORTOLETTI: 6 Inizia benino, poi si fa male e deve lasciare il campo. Dal
32' Da Pozzo: 6.5 Ingresso prezioso. Guadagna anche la (contestata) punizione che vale i tre punti.
BENEDETTI: 6.5 Tanta quantità e tante iniziative a servizio dei compagni. Sforna assist a ripetizione. Nel finale si rende anche pericoloso.
VIETINA: 6.5 Un po' rude, ma comunque efficace. Dall'
89' Silvano: sv.
MAFFEI: 6.5 Forse poco raffinato dal lato tecnico, è comunque impeccabile nelle chiusure.
BEDINI: 6.5 Bravo in fase difensiva, puntuale quando chiamato in causa.
DIANA: 6 Gara lineare, senza sbavature, sfiora anche il gol in avvio di secondo tempo.
ZANOLI: 6 Qualche errore in fase di ripartenza, ma prestazione preziosa.
RODRIGUEZ: 6.5 Non mobilissimo, ma è innegabilmente il punto di riferimento offensivo per i suoi. Match winner con una punizione indirizzata all'incrocio. Dall'
89' Fantini: sv.
IL COMMENTO Sotto shock dopo il ko del recupero di Agliana, l'Athletic Carpi affronta il Seravezza con molta paura e poca tranquillità e le conseguenze di una palpabile tensione si vedranno tutte. Alla fine i padroni di casa infatti ottengono il massimo, capitalizzando una delle poche occasioni al termine di un match molto combattuto e giocato con grande oculatezza tattica da parte della truppa di mister Incerti. L'inizio è comunque contraddistinto da un buon possesso palla degli ospiti che cercano di tessere trame importanti, ma senza incidere. Il primo sussulto al 2' quando Villanova cerca Ghizzardi che mette nel mezzo con Maffei che libera con tempismo. Al 5' corta respinta della difesa ospite che termina sui piedi di Granaiola che tenta il tiro dal limite senza trovare lo specchio di pochissimo. All'8', anche se a gioco fermo per fuorigioco, segnaliamo il bello stacco aereo di Rodriguez con Ferretti che para con un intervento prodigioso che merita comunque applausi. La formazione di mister Togni cerca di scuotersi ed al 14' c'è da ricordare l'iniziativa di Villanova che centra per Raffini, anticipato in extremis ancora una volta dallo stacco aereo di Maffei. Al 18' rapidissima ripartenza dei biancorossi con Villanova che lancia Sivilla che, dopo un intervento poco pulito di Zanoli, viene chiuso in angolo. Al 23' il Carpi perde uno dei propri punti di riferimento nella zona nevralgica del campo (già abbastanza risicata nei numeri) con Borgarello che si fa male da solo e deve essere sostituito. Al 24' Rodriguez commette una sciocchezza e rischia moltissimo scagliando il pallone verso Villanova con il signor Spedale che preferisce le parole alla sanzione. Alla mezzora la prima grande occasione del match capita al Carpi quando l'inarrestabile Villanova evita due avversari e calcia dalla distanza impegnando Lagomarsini, non impeccabile nella circostanza, ma Raffini non riesce nel tap in decisivo, sorpreso forse dal mancato controllo del portiere di casa, lisciando il pallone. Al 32' anche la formazione di casa è costretta al cambio per infortunio con Bortoletti che viene sostituito da Da Pozzo. Il Carpi ha in mano il pallino del gioco, ma la squadra di casa si mostra ben organizzata e rischia davvero pochissimo. L'occasione più nitida della frazione arriva quasi in chiusura. Corre il 43' quanto Togola guadagna una punizione dal limite; Villanova calibra una parabola che Lagomarsini può solo guardare con il pallone che si stampa sulla traversa. Sul contropiede, fuga di Rodriguez che si libera del diretto marcatore ma, al momento del tiro, viene chiuso da Tosi proprio all'ultimo istante. Dopo l'intervallo si riprende senza cambi con il Seravezza che sembra iniziare con un piglio diverso. Al 4' punizione di Rodriguez che pesca Diana, tocco leggero che non impensierisce Ferretti. Dopo questo tentativo, il Carpi torna a spingere e collezionare angoli ed una conclusione con Bruno che dal limite manda di poco fuori all'8'. Un minuto dopo occasionissima per i padroni di casa con Benedetti che centra per Rodriguez che, perso da Tosi, chiama alla parata istintiva Ferretti con un tentativo ravvicinato. Mister Togni prova a cambiare qualcosa per cercare i tre punti quando all'11' sceglie un attaccante, Carrasco, in luogo di un centrocampista, Togola. Al 18' break dei padroni di casa con Rodriguez e compagni che rubano palla ed entrano in area, per essere poi chiusi al momento della battuta. Il tecnico ospite inserisce anche Walker, altro attaccante, nel tentativo di dare una scossa ai suoi, togliendo però dal campo Villanova, il migliore in assoluto. Il Seravezza invece non muove pedine per non scombinare il proprio assetto difensivo ed i risultati si vedono. Al 26' i padroni di casa si portano in vantaggio con una punizione (molto contestata tanto che porta anche all'espulsione di Aldrovandi dalla panchina) di Rodriguez che sorprende Ferretti (che peraltro si fa male nella circostanza), forse non impeccabile nell'occasione. Non c'è grande reazione degli ospiti che vanno al tiro dalla distanza con Di Emma al 34', comoda la presa di Lagomarsini. Il lungo recupero trascorre con i padroni di casa che riescono a tenere la palla lontana dalla propria area, non rischiando mai e congelando i tre punti.
Lentigione-Rimini 0-2
ARBITRO: Giovanni Agostoni di Milano
RETI: 61' rig. Gabbianelli, 67' rig. Piscitella
LE PAGELLE
LENTIGIONE
SORZI: 6 Difficile valutare la prestazione dell'estremo difensore gialloblù, che pur trovandosi difronte il secondo miglior attacco del campionato viene sollecitato in poche occasioni. Manca di tempismo sull'intervento che lo costringe a commettere fallo su Tomassini, ma è da applausi il volo d'angelo sulla punizione di Gabbianelli. In poche parole, merita la sufficienza.
IODICE: 6 Non manca certo la personalità al giovanissimo terzino destro gialloblù, anche se in taluni casi dovrebbe fare le cose semplici piuttosto che tentare la giocata. Timido nel primo tempo, ma guizzante nella ripresa: ha tutte le carte in regola per diventare un giocatore di livello.
ZAGNIONI: 6 Anche in questo caso scegliamo di non farci influenzare dal risultato finale, anche perché per 60' la retroguardia lentigionese tiene benissimo contro il temibile tridente riminese.
ROSSETTI: 5.5 Meriterebbe la sufficienza pure lui per lo stesso discorso fatto su Zagnioni, ma suo malgrado è sfortunato protagonista in occasione dell'episodio che dà il via al blitz del Rimini.
AGYEMANG: 5 Discreto primo tempo, soprattutto in fase difensiva, ma rispetto al solito manca in fase di spinta. Riceve un'ammonizione evitabile che lo condiziona per il resto della gara ma soprattutto entra in maniera decisiva nel primo rigore concesso agli ospiti
(86' Casini sv).
MARTINO: 6.5 Geometrie e palloni intercettati a metà campo per il numero 8 gialloblù, che nel primo tempo è tra i più brillanti. Nella ripresa cala, soprattutto dopo l'uno-due riminese, ma rimane (insieme a Staiti) il più positivo tra le fila locali.
STAITI: 6.5 Va vicino al gol con una conclusione da fuori sul finire di primo tempo e le sue traiettorie sui calci da fermo mettono spesso i brividi alla retroguardia riminese. Esce stremato ma gli si può obiettare poco
(77' Remedi sv).
BOUHALI: 5.5 Veste i panni di assistman in occasione del calcio d'angolo su cui Staiti sfiora il gol del vantaggio, ma per il resto viene imbrigliato nella morsa della mediana biancorossa. Spesso fuori dal gioco (
73' Canrossi: 6 Buon finale di gara, combatte anche quando tutto è ormai deciso).
CAPRIONI: 5 Manca la sua fantasia sulla trequarti. Anche nel buon inizio ripresa della formazione gialloblù regala pochissimi spunti e i rifornimenti per Adusa e Formato diventano merce rara.
FORMATO: 5 Non gli si può imputare nulla sul piano dell'impegno, ma per il centravanti lentigionese è stata una domenica a dir poco complicata contro i centrali riminesi. L'unico spunto, nel finale, con un assist sprecato da Sala.
ADUSA: 6 La sua velocità rischia spesso e volentieri di creare danni alla difesa del Riminie specie nel primo tempo la manovra offensiva del Lentigione passa dai suoi spunti. Cala vistosamente dopo il vantaggio ospite
(77' Sala sv).
RIMINI
MARIETTA: 6.5 Impegnato in poche occasioni, si fa comunque trovare pronto e nel finale sfodera un'ottima parata d'istinto su Sala che gli consente di mantenere la porta inviolata.
DERATTI: 6.5 Profilo interessantissimo questo esterno destro classe 2003. Mette in difficoltà la retroguardia avversaria con le sue discese sulla corsia destra e spesso fornisce cross interessanti per Tomasselli. E nello scontro fisico non mette mai indietro la gamba
(75' Kamara sv).
PIETRANGELI: 7 Se la difesa del Rimini si dimostra pressoché insuperabile il merito è anche delle prestazioni eccellenti del centrale ventunenne. Anche a questo giro, in tandem con Panelli, annulla Formato e anche sul rapidissimo Adusa se la cava.
PANELLI: 7 Vale lo stesso discorso fatto per Pietrangeli. Acquistato nel mercato estivo dall'Aglianese, si dimostra un elemento affidabile per la difesa biancorossa.
HAVERI: 6.5 Ara la fascia sinistra con una facilità disarmante e insieme a Piscitella forma un tandem con pochi eguali nella categoria. Sfiora il gol con un interno destro che si stampa sulla traversa. Altro prospetto da tenere d'occhio.
GRESELIN: 6 Poco appariscente rispetto al resto della truppa ma comunque sufficiente la sua prova in mezzo al campo
(75' Pari sv).
TANASA: 6.5 Solito - preziosissimo - lavoro sporco per il capitano del Rimini, che si conferma avversario duro da superare per gli avversari.
TONELLI: 6 Anche lui, come Greselin, merita la sufficienza nonostante una gara senza grossi sussulti. Ha comunque il merito di fare un buon lavoro di raccordo fra centrocampo e attacco.
GABBIANELLI: 8 Trasforma il (pesantissimo) rigore dello 0-1 e sfiora la doppietta su punizione. Decisiva l'intesa con Piscitella ma ancora di più dell'ex Roma si pone come punto di riferimento per la manovra d'attacco riminese. Partita da applausi
(89' Andreis sv).
TOMASSINI: 7 Non segna, ma mette in costante apprensione la difesa del Lentigione e apre varchi importantissimi per Gabbianelli e Piscitella. Ha il merito di procurarsi il rigore del raddoppio, anche se nell'occasione è costretto ad alzare bandiera bianca per infortunio (
67' Mencagli: 5.5 Non entra male, ma che senso ha quell'ammonizione presa nel finale, con tanto di indice puntato sul proprio avversario?).
PISCITELLA: 7.5 Giocatore di indubbio talento e di categorie superiori, come racconta la sua carriera, cominciata nella Roma di Luis Enrique. Spiazza Sorzi per il rigore che vale il 2-0 e per tutta la partita crea pericoli alla difesa del Lentigione. È il top player dell'ambizioso Rimini che sogna il ritorno tra i professionisti (
77' Ferrara sv).
ARBITRO
AGOSTONI di MILANO: 6.5 Giusti i due rigori assegnati al Rimini e altrettanto lucida la gestione dei cartellini. L'unico dubbio rimane un possibile penalty non concesso al Lentigione, ma era una decisione difficile da prendere in una frazione di secondo.
IL COMMENTO
Dischetto d'oro per il Rimini, che grazie ai sigilli - entrambi dagli undici metri - di Gabbianelli e Piscitella, coglie un successo importantissimo contro la diretta rivale Lentigione. Per i gialloblù di Serpini svanisce almeno momentaneamente il sogno di agganciare i rivali biancorossi in vetta alla classifica, ma con una gara da recuperare tutto è ancora possibile. All'Immergas Green Arena di Sorbolo il Rimini va a caccia del riscatto dopo la sconfitta contro il Ghiviborgo ma ad attendere la squadra di Gaburro c'è un Lentigione in salute dopo il 3-0 rifilato all'Aglianese nel recupero della scorsa settimana. La posta in palio è alta e non è un caso che ne esca un primo tempo con pochi sussulti. È del Lentigione il primo squillo della gara con un tiro da fuori di Staiti che non impensierisce Marietta. Sessanta secondi e arriva la risposta del Rimini con una bella combinazione tra Deratti e Tomassini, il cui colpo di testa viene bloccato da un attento Sorzi. La prima nonché più nitida occasione della prima frazione arriva poco prima del quarto d'ora di gioco: strepitosa progressione di Haveri, che sguscia tra due avversari prima di tentare un piazzato di interno destro col pallone che sbatte sulla traversa a Sorzi battuto. Brivido per il Lentigione e applausi per la giocata del terzino sinistro riminese. Gli ospiti si fanno preferire sul piano del gioco rispetto ad un più guardingo Lentigione, che tuttavia ha il merito di concedere poco o nulla ai talentuosi attaccanti biancorossi. Al 33' altra bella iniziativa di Deratti che effettua un cross delizioso per la volèe di Piscitella, ma l'esterno offensivo scuola Roma manda alto. Nel finale di primo tempo arrivano due occasioni da rete anche per il Lentigione: al 33', sugli sviluppi di una punizione di Staiti, l'arbitro salva Formato fischiando un fallo ai danni di Marietta dopo che il centravanti gialloblù si era divorato un gol già fatto; al 36' splendido schema su angolo per i padroni di casa, con Bouhali che serve al limite Staiti la cui conclusione di prima intenzione sfila di poco sul fondo. È l'ultima emozione di un primo tempo tattico, che si conclude con un sacrosanto 0-0. Nella ripresa Serpini e Gaburro si affidano ai rispettivi undici di partenza senza stravolgere l'assetto dei primi 45'. Al terzo di gioco subito proteste del Lentigione, che reclama per un possibile tocco di mano di un difensore riminese sul cross di Iodice ma per il direttore di gara non ci sono gli estremi per la massima punizione. I padroni di casa sembrano rientrati meglio in campo e al 53' il pimpante Adusa ci prova con un destro da fuori che viene bloccato da Marietta. Nel momento migliore dei gialloblù, però, arriva l'episodio che sposta l'inerzia della gara in favore del Rimini: su uno spiovente in area locale, Agyemang spizza per allontanare il pallone che, con una buona dose di sfortuna, termina sul braccio di Rossini. Agostoni decreta il calcio di rigore per il Rimini e dal dischetto Gabbianelli fa 1-0 spedendo la sfera sotto la traversa. Il Lentigione tenta subito la reazione ma i ragazzi di Serpini commettono l'errore di sbilanciarsi troppo in avanti. Così, neanche il tempo di assorbire il colpo dell'1-0, che al 66' la difesa gialloblù si fa sorprendere su una ripartenza ospite, che consente a Tomassini di presentarsi a tu per tu con Sorzi che non può far altro che atterrare l'attaccante riminese. Rigore ineccepibile e stavolta dagli undici metri è Piscitella a gonfiare la rete spiazzando gol destro l'estremo difensore lentigionese per il 2-0 che consente al Rimini di mettere più di un'ipoteca sulla vittoria. I cambi operati da entrambi i tecnici spezzano i ritmi di una gara che, per diversi minuti, non regala altre occasioni. All'84' è superlativo l'intervento di Sorzi, che vola al sette negando la doppietta a Gabbianelli, pericoloso su calcio di punizione. Il Lentigione ha comunque il merito di lottare fino in fondo e a tempo quasi scaduto, su quella che probabilmente è l'azione più bella della partita, il subentrato Sala riceve un ottimo assist da Formato ma da posizione favorevole si fa respingere da Marietta, la cui parata certifica l'ennesimo clean sheet stagionale per i biancorossi. Vittoria importantissima dunque per il Rimini, che si rialza dopo il k.o inaspettato contro il Ghiviborgo e mantiene a distanza di sicurezza le inseguitrici Ravenna e Lentigione.
F.P.