LE PAGELLE DELL'AGLIANESE
RICCO: sv. Poco lavoro in un pomeriggio tranquillo.
ROMEO: 5.5 Non brilla, anzi sembra incontrare più di una difficoltà.
ZANON: 5.5 Prova incolore, non sembra trovare la giusta posizione in campo.
GEMMI: 6.5 Non manca mai il suo apporto, che si tratti di fase di rottura che di costruzione. Utilissimo.
COLOMBINI: 7 Come al solito, bada al solito e lascia poco al caso. Stavolta si traveste anche da bomber segnando il gol partita.
MASI: 6.5 Chiamato a limitare il temuto bomber ospite Merlonghi, riesce nel suo intento. Tra i migliori.
MICHELOTTO: 5.5 Cercato spesso dai compagni, non diventa mai protagonista. Pare indietro di condizione. Dal 75' Cicali: 6.5 Un guizzo, un palo. Sarà pedina importante per mister Venturi.
MEUCCI: 6.5 Prestazione di sostanza sulla fascia destra.
BREGA: 6.5 Stavolta non ha il guizzo da bomber, ma crea per i compagni e aiuta la squadra.
TEMPESTI: 6 Sembra un po' estraneo al gioco dei suoi, ma la grinta non manca. Dall'82' Di Blasio: sv.
LOMBARDI: 6 Forse più utile in copertura che in avanti, offre comunque l'assist per la rete decisiva. Dal 55' Artioli: 6 L'uomo mascherato (gioca con una protezione per un infortunio al setto nasale) non riesce a pungere.
L'Aglianese torna al successo al termine di una sfida povera di emozioni. La prima nota di cronaca al 2' quando Brega va via sulla fascia destra e centra per Michelotto che manca l'impatto con il pallone per un soffio. La risposta degli ospiti al 21' quando Rosa viene pescato nell'area locale ma non inquadra lo specchio. Il forte vento complica le giocate, ma appare abbastanza chiaro che nessuna delle due contendenti sia in giornata particolarmente ispirata. Al 35' ci prova la Sammaurese con Bonandi, il cui sinistro dal limite sfiora l'incrocio dei pali. In avvio di ripresa l'episodio che lancia l'Aglianese arriva al 7': angolo di Gemmi, Lombardi fa la sponda di testa per Colombini che da centro area scarica in rete. Sulle ali dell'entusiasmo la formazione di casa va vicina al raddoppio con Brega che chiama alla difficile deviazione Adorni. Sul seguente angolo Meucci colpisce di testa, mandando alto di poco. Poco dopo arrivano i tentativi di Brega e Michelotto, senza esito. Nel finale, con la Sammaurese riversata in avanti alla ricerca del pari, il neo entrato Cicali colpisce il palo.
Il Seravezza ottiene il successo classico con il Sasso Marconi e riscatta così la delusione sofferta sul campo della Bagnolese nel turno precedente. Sconfitta dunque in terra Toscana per il Sasso Marconi di Luigi Della Rocca che cade al termine di una partita condotta in avanti dall'inizio alla fine. I gialloblù ospiti partono forte e, al 10', vanno vicini al vantaggio con una conclusione di Monti salvata di piede dall'estremo difensore locale Lagomarsini. Al 12' e al 38' è ancora una volta il numero 1 di casa Lagomarsini a negare con due miracoli la gioia personale a Torelli prima e a Colarieti poi. La disposizione tattica della formazione emiliana non sembra consentire molto ai padroni di casa, costretti a rincorrere e chiudere senza soluzione ci continuità. Nella ripresa il tema del match non cambia e sono ancora gli ospiti a rendersi pericolosi. Al 2' Errichiello si presenta tutto solo davanti al portiere di casa ma Lagomarsini si oppone ancora con bravura. E' il momento chiave della sfida. Il contropiede del Seravezza è infatti letale con Benedetti che porta in vantaggio i suoi capitalizzando al meglio una velocissima ripartenza. Il Sasso Marconi si getta generosamente in avanti alla ricerca del pari e al 19' un tiro velenoso di Monti scheggia il palo. Gli attacchi della formazione di Luigi Della Rocca si intensificano, ma non sembrano produrre effetti, tanto che alla fine Lagomarsini potrà vantarsi di uscire dal campo con un clean sheet. Al 29' a trovare il gol sono ancora una volta i padroni di casa con un contropiede concluso da Vietina. E' questo l'episodio che chiude definitivamente il match.
L'INTERVISTA
Ecco le parole del tecnico toscano Massimiliano Incerti al termine della sfida:
Abbiamo fatto un approccio alla partita attento più che timoroso. Eravamo attenti perché l'ultima batosta presa era rimasta sul gozzo. Avevamo fallito ed eravamo ancora condizionati. L'unica cosa che conta era la conquista dei tre punti e lo abbiamo fatto. Io comunque sono anche soddisfatto della prestazione. La pressione? Era personale. La Società mi ha sempre dato il massimo appoggio, ma i risultati adesso pesano tantissimo ed i punti valgono il doppio. Abbiamo modificato qualcosa dal punto di vista tattico con i ragazzi che si sono adeguati. Anzi, sono pentito di non aver cambiato qualcosa prima perché mi sembra che stiano recependo bene e si trovino anche meglio.
Nella splendida cornice dell'Arena Civica di Milano la Tritium cade sotto i colpi dell'Alcione, squadra che era reduce da tre sconfitte consecutive. Per i trezzesi, ancora in maglia nera, è invece la quarta sconfitta nelle ultime cinque, la seconda con Stefano Rossini in panchina. Al 7' palla-gol per l'Alcione: Lacchini, ex di turno, pesca in area Morselli, solo davanti a Migliore, bravissimo a uscire e a deviare il tiro in angolo. E' partito meglio l'Alcione e al 10' Bangal dribbla in area Meregalli che lo mette giù. L'arbitro fischia il rigore: il bomber Manuzzi lo calcia centrale e Migliore riesce a respingere, poi la difesa trezzese mette in corner. Pericolo scampato per la Tritium che però continua a subire la manovra dell'Alcione. Al 17' punizione-cross di Morselli e colpo di testa di Maini che sfiora il palo. Ma al 19' arriva una palla-gol anche per la Tritium: ottima giocata di D'Agostino che mette un cross per la testa di Gobbi, grande parata d'istinto di Vinci, poi Gobbi non riesce a ribadire in rete. Al 34' Bangal punta Meregalli, lo salta netto e in diagonale fulmina Migliore. Grande gol, il secondo in campionato, per l'ex attaccante di Scanzorosciate e Caravaggio. La Tritium prova a reagire e al 38' Salami è atterrato dal portiere Vinci fuori dall'area di rigore; punizione di D'Agostino che Vinci vola a deviare in corner. Al 45' azione personale di D. De Stefano che conclude con un tiro centrale. Si ricomincia e nella Tritium c'è Orefice al posto di Salami. Il nuovo entrato si fa subito vedere con una giocata nell'area dell'Alcione, che riesce a contenerlo. All'8' tiro di Meregalli da fuori parato da Vinci. La Tritium prova a fare qualcosa di più in questa ripresa ma al 12' l'Alcione raddoppia: su un lancio dalle retrovie, Migliore sbaglia il tempo dell'uscita e viene anticipato dalla spizzata di un attaccante avversario, la palla arriva a Lattarulo che di testa appoggia in rete a porta vuota. La Tritium ha accusato il colpo e sbaglia moltissimi passaggi. Rossini prova a scuotere i ragazzi con gli ingressi di Verde e Garcia ma l'Alcione non rischia niente fino al 37' quando Vinci è ancora decisivo nel respingere un tiro al volo di Orefice. Ma nulla può al 38' sul gran bolide da fuori di Garcia che dimezza il passivo e consente alla Tritium di tornare in partita. La squadra di Rossini si butta in avanti con la forza della disperazione e al 49' Vinci è miracoloso nel parare un tiro di Fabiani a colpo sicuro.
Anticipo del sabato che si chiude con un risultato che scuote la zona bassa della classifica con il Borgo San Donnino che ottiene un punto importantissimo. La Correggese infatti deve rimandare ancora l'appuntamento con la vittoria e nella sfida casalinga contro il Borgo San Donnino viene fermata sul punteggio di 1 a 1, con Damiano che porta in vantaggio i padroni di casa nella ripresa, ma Lancellotti pareggia i conti pochi minuti dopo. Il tecnico Gabriele Graziani opera alcuni cambi rispetto alle ultime partite, tra i pali viene schierato Lugli, mentre come terzini ci sono De Santis e Tosi, con Gozzi e Cavallari coppia centrale, mentre Pupeschi non al meglio della condizione va in panchina. Con Manuzzi fuori per squalifica è Roma ad agire davanti alla difesa, mentre nel reparto offensivo i biancorossi si affidano alla velocità del tridente Forte-Simoncelli-Calì. Pronti via e la Correggese parte subito forte. Non passano nemmeno due minuti di gioco che prima Simoncelli impegna Frattini con un destro dalla distanza che il portiere è costretto a deviare in corner e, sugli sviluppi del corner Ba trova la via del gol, ma il direttore di gara annulla per fuorigioco tra le proteste dei giocatori biancorssi per un tocco di un difensore piacentino prima del gol. Dopo lo sfogo iniziale dei padroni di casa il Borgo San Donnino inizia a pendere le misure alla Correggese che non riesce a sviluppare velocemente la propria manovra e si ritrova spesso costretta a sbattere contro il muro difensivo avversario. Nonostante il predominio nel gioco, la Correggese non riesce a rendersi pericolosa nell'area di rigore avversaria e, il Borgo San Donnino va vicino al gol con un inserimento sulla destra di Bangu su cui è bravo Lugli a dire di no con i piedi. Dopo l'intervallo il copione della partita non cambia, con i biancorossi che faticano a trovare varchi nel 3-5-2 schierato dal neo tecnico dei piacentini. Il primo squillo della Correggese del secondo tempo è di Simoncelli da calcio di punizione, con il pallone che va direttamente verso la porta e Frattini disturbato dal sole è costretto a deviare in emergenza. Sulla ribattuta Forte non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. I padroni di casa provano a premere alla ricerca del gol del vantaggio e al trentesimo trovano l'episodio che potrebbe indirizzare la partita. Damiano prova una rovesciata in area, la palla finisce sulla mano di un difensore e l'arbitro non esita ad indicare il dischetto del rigore. Sulla battuta va lo stesso Damiano che spiazza Frattini calciando alla sinistra del portiere avversario. Nell'occasione il Borgo San Donnino rimane anche in dieci uomini per l'espulsione di Som. Per la Correggese però non c'è nemmeno il tempo di esultare perché alla prima azione gli ospiti trovano il pareggio. Rossi sulla corsia di sinistra supera due avversari e serve al centro Lancellotti entrato da pochi minuti con l'attaccante piacentino che è il più veloce di tutti e supera Lugli da pochi passi. Con l'uomo in più la Correggese prova a spingersi in avanti alla ricerca del gol del vantaggio, ma non riesce a trovare lo spunto decisivo e nei minuti finali i biancorossi preferiscono non rischiare la beffa accontentandosi del pari.
Il Ravenna conferma il proprio ruolo di anti-Rimini vincendo lo scontro diretto con il Lentigione e accreditandosi come unica rivale della capolista. La prima vera occasione arriva con l'incornata di Antonini Lui, che sfiora la traversa. A sbloccare la gara ci pensa Saporetti, con un'azione che ormai è un marchio di fabbrica, controllo sulla destra, avversario saltato e rasoiata di mancino che si infila sul secondo palo, 17^ rete per il capocannoniere del girone e Ravenna meritatamente avanti al 15' minuto. Lo schiaffo risveglia i padroni di casa, che mettono un paio di bei palloni dentro dalla sinistra con la difesa giallorossa che con qualche affanno libera impedendo a Formato di impattare. Il Ravenna risponde con Guidone che raccoglie un cross basso di Grazioli, ma vede respinto in corner il suo tiro. Al 30' perfetto inserimento di Staiti, il migliore dei suoi, che entra in area e scarica un destro che si infrange sul palo. Il Ravenna torna a macinare sfiora in raddoppio con Mendicino, che viene servito da Saporetti a centro area ma la conclusione a colpo sicuro del 9 giallorosso viene deviata e diventa facile preda di Sorzi. Il raddoppio è nell'aria, e ci pensa di nuovo Prati, in crescita costante a realizzarlo. Palla di Saporetti dalla sinistra, controllo e botta sul primo palo del ravennate. Ravenna che chiude la frazione con il doppio vantaggio. Alla ripresa Serpini cambia qualcosa, inserendo Remedi e Sala. Proprio quest'ultimo al 5' ruba il tempo a Grazioli, si infila in area e si guadagna un calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Caprioni, Botti intuisce ma non riesce a deviare e la palla si insacca. Partita riaperta e Lentigione che in questa fase prende campo e aumenta i giri per cercare il pareggio. Gli spazi sono stretti ed il pallone viaggia velocemente. I padroni di casa costruiscono un paio di opportunità, la prima con Sala che non trova lo specchio e la seconda con Staiti che di nuovo conclude da posizione agevole dopo un bell'inserimento, trovando di nuovo il legno sulla sua strada. Il Ravenna serra i ranghi e Dossena inserisce forze fresche che disinnescano la spinta del Lentigione, anzi con gli emiliani proiettati in avanti alla ricerca del pareggio si aprono praterie per i giallorossi. Ci prova prima D'Orsi a chiuderla dopo un inarrestabile coast to coast, ma Sorzi fa buona guardia. Nulla può invece allo scadere sul contropiede gestito magistralmente da Guidone che cerca e trova Belli, controllo e conclusione che al 90' mette la parola fine alla gara.
Trasferta amara per il Real Forte Querceta che cade a Budrio per un calcio di rigore arrivato nei minuti finali. Per la formazione di mister Bonuccelli un ko che preclude quasi definitivamente ogni ambizione di raggiungimento dei play off, lanciando al contrario sempre più nel vivo della lotta i padroni di casa. Sconfitta che lascia davvero l'amaro in bocca alla squadra toscana, anche perché maturata nel finale e con un calcio di rigore che lascia più di un dubbio. L'inerzia del match è stata sempre favorevole alla formazione di casa che sin dalle prime battute ha provato a sfondare il muro eretto da Adornato e compagni. Al primo tentativo il Mezzolara va vicinissimo al vantaggio: Cortesi vince un contrasto con Bechini e poi centra per Semiao che colpisce la traversa con un perentorio inserimento di testa. Sono sempre gli emiliani a rendersi pericolosi poco dopo sugli sviluppi di una battuta dalla bandierina con Pierantozzi che cerca la sponda ma senza fortuna. E' poi Cortesi a battere dalla distanza, la sua debole conclusione è centrale e non crea alcuna apprensione al portiere ospite. L'unico squillo dei toscani in chiusura di tempo quando Pegollo fugge a destra e centra sul secondo palo per Amico che prova la conclusione ma Malagoli si distende e blocca con sicurezza. Anche nella seconda frazione è il Mezzolara ad avere in mano il pallino del gioco. La prima opportunità nasce sull'asse Faggi-Semiao Granado, il servizio è per Garavini che, liberissimo al centro dell'area, viene chiuso in extremis dai difensori avversari. Poi è Roselli a provarci dal limite, il portiere del Real Forte alza in angolo. Quando ormai la sfida sembra destinata a chiudersi con un nulla di fatto, ecco l'episodio incriminato: lancio in area per Cortesi che cade a contatto con Bechini. Il tocco pare molto lieve, ma per il direttore di gara è punibile con il calcio di rigore. La battuta dello stesso Bechini non è né forte, né angolata ma quanto basta per trarre in inganno Adornato che non riesce a deviare. E' l'1-0. Da questo momento in poi la squadra di mister Bonuccelli si riversa in avanti, ma senza riuscire a rendersi pericolosa ed al triplice fischio la festa è tutta dei padroni di casa.
La capolista vola e non si spaventa neppure nel derby con il Forlì. Anzi la macchina da guerra di mister Gaburro inizia come meglio non si potrebbe, giocando con ritmo e grande determinazione sin dal fischio d'avvio. Al 5′ Greselin ruba il tempo a Malandrino, che lo stende. Rigore e giallo per il difensore del Forlì. Sul dischetto si presenta Gabbianelli, che trasforma, nonostante Stella intuisca. Rimini in vantaggio dopo soli sei minuti e Gabbianelli che raggiunge nella classifica marcatori Mencagli a quota nove. E al 9′ arriva anche il raddoppio: assist di Gabbianelli per Tonelli, che si infila in area e supera Stella per la seconda volta. 2-0. Al 21′ il Rimini cala il tris: Piscitella mette il turbo a sinistra e mette al centro, i difensori ospiti rischiano l'autogol, Stella si salva, ma nulla può sul tap-in ravvicinato di Greselin. Al 23′ apertura di Gabbianelli per Piscitella, che mette in mezzo un pallone che chiede solo di essere scaraventato in rete, Mencagli però centra Stella, che evita di capitolare per la quarta volta. Al 25′ il Forlì batte il primo corner della partita: Ronchi tocca di testa e Longo di controbalzo spedisce la sfera in rete per il 3-1. Al 35′ il cross teso di Rrapaj percorre tutta l'area, Gkertsos non arriva in tempo per la deviazione vincente. Al 40′ gli ospiti battono il terzo angolo: Rrapaj trova sul palo lontano Ronchi, la cui incornata manda il pallone tra le braccia di Marietta. Anche il secondo tempo riparte a buon ritmo per poi calare però subito. Al 2′ sul cross di Rrapaj Pera va alla deviazione anticipando i difensori di casa, sfera a fondo campo. All'11' Pera per Rrapaj, che calcia, Marietta neutralizza in due tempi. Al 27′ Haveri si apre un corridoio per vie centrai, poi serve Germinale, pallone a Piscitella, che cade in area senza che l'arbitro intervenga. Al 34′ Greselin ci prova dal limite dell'area, la sfera sibila a lato. Al 38′ Tanasa ruba palla ad Elia Ballardini e serve Gabbianelli, che si sistema il pallone, prende la mira e lascia partire una conclusione che finisce sotto l'incrocio per il 4-1. Dopo quattro minuti di recupero arriva il triplice fischio.
L'Athletic Carpi batte il Prato al 90′ interrompendo il magic moment dei lanieri, superati per 2-1. Per la formazione di mister Bagatti è il ritorno al successo in casa dopo oltre due mesi. Al 5′ Villanova si mette in proprio in azione di contropiede e scarica sotto l'incrocio di destro per l'1-0 biancorosso. Il Prato, dopo un buon avvio, si ritrova a inseguire. A complicare le cose per gli ospiti al 17′ l'infortunio occorso a Maione, sostituito da Tomaselli. Il Carpi sulle ali dell'entusiasmo, cerca di rendersi ancora pericoloso: al 20′ Lordkipanidze approfitta di un liscio di Angeli, crossa in mezzo e Walker non ci arriva per poco. Al 25′ l'ammonito Angeli, in totale affanno su Raffini e Walker, lascia il posto a Cestaro. La foga dei padroni di casa comincia a calare intorno alla mezz'ora, lasciando l'iniziativa ai toscani che però non creano problemi seri dalle parti di Ferretti. Al 44′ Gissi su calcio di punizione dalla lunetta però colpisce il palo. Nella ripresa la formazione di mister Favarin rientra in campo con maggiore determinazione. Al 47′ Strechie dall'altezza del dischetto di rigore non trova la porta dopo una bella iniziativa Bajic. Il Prato comincia la ripresa come aveva finito il primo tempo e al 51′ trova il pareggio: punizione di Serrotti per Bajic e cross per la testa di Gissi che batte Ferretti. Le difficoltà del Carpi si vedono ulteriormente con il trascorrere dei minuti con i lanieri che occupano stabilmente il centrocampo e cercano l'affondo decisivo. I ritmi poi calano nettamente su entrambi i fronti. Bagatti inserisce all'83' Bruno e Vigolo per Lordkipanidze e Walker. All'85' Sivilla fa tutto da solo e non vede in mezzo all'area Vigolo. Il Carpi aumenta l'intensità e al 90′, prima della concessione dei quattro minuti di recupero, Vigolo di piatto premia l'azione di Sivilla spizzata da Raffini e fa esplodere lo stadio locale. Si gioca oltre il recupero fissato, il Prato finisce in attacco con un corner al 96′ ma il 2-1 dell'Athletic regge fino alla fine.