Speriamo che non sia un assaggio della Coppa Italia, ma solo un antipasto marcio in un pranzo di nozze. Si sa come vanno queste cose: se il resto fila, la sposa è bona, la torta fa scena e il vino è abbondante (ecco: soprattutto se il vino è abbondante; e vorrebbe dire che c'è stato da festeggiare) nessuno si ricorda del pesciolino orrido sbucato nei piatti mentre gli sposi erano ancora a farsi le foto tra le torri e le vigne; se non fosse così, e se il 4-0 con cui la Primavera della Juventus rimanda a casa la Fiorentina indolenzita dalle bastonate fosse un anticipo della Coppa Italia, è bene scordarsi subito del ritorno di Vlahovic, della partita come le altre (sì, vabbè), della bolgia del 2 marzo (e, lo dico in anticipo, m'incazzo se sugli spalti trovo un tifoso ospite fuori dal settore ospite; pieno e viola dev'essere, pieno e viola). Speriamo allora che non ci sia in panchina Aquilani (si scherza) che vede i suoi crollare già in un primo tempo sbagliatissimo. Tempo 11' e la Juventus passa avanti: Andonov sbaglia il rinvio e favorisce l'inserimento centrale di Turicchia che segna l'1-0. Altri 11' ed ecco il raddoppio: piazzata malissimo, la difesa viola si fa sorprendere sul fianco sinistro e si perde sia Mbangula, assist di tacco, sia Mulazzi, letale sottoporta. La gara finisce 5' più tardi, senza neppure bisogno di toccare la mezz'ora: Bianco sbilancia Chibozo in mezzo all'area, dal dischetto Iling spiazza Andonov per il 3-0. La Fiorentina cresce un pochino nella ripresa, dopo che nell'intervallo Aquilani si gioca tre cambi (dentro Kayode, Distefano ed Egharevba per Favasuli, Capasso e David), ma Senko fatica comunque a vedere che ci sia scritto sulle maglie degli avanti avversari; e senza mai rischiare niente la Juventus affonda di nuovo a un quarto d'ora dalla fine quando in contropiede Mbangula irride Bianco (qualcuno lo voleva titolare in Serie A: sì, certo) e Frison e apre il destro sul secondo palo. E ora non diamo retta a chi dice che è meglio perdere una gara 4-0 che quattro gare 1-0; contro alcuni bisognerebbe non perdere mai.
D'un tratto il tunnel non c'è più, niente più buio e odori tossici: nel treno dell'Empoli entra il tepore di una primavera in anticipo, accesa dalla rimonta sul Verona (2-1 il finale) firmata da Fazzini, Degli Innocenti e soprattutto da Biagini, il migliore in assoluto per distacco. Già, perché l'avvio della prima di ritorno sembra il sequel dell'horror più che l'incipit di una storia nuova: tempo 3' e sulla punizione di Florio da sinistra la difesa azzurra si perde Ghilardi, letale nello stacco sottoporta. E l'Empoli sbanda, ma stavolta cade tra le braccia del proprio portiere che evita di farlo sfracellare sul cemento: decisivo il suo intervento con la figura dopo che Yeboah aveva rubato il tempo a Evangelisti sulla progressione centrale (15'). È il primo snodo della gara, perché a un passo dal burrone l'Empoli si riassesta e in 3' ribalta la gara: Fazzini prima segna il pari prendendo in controtempo Kivila sul traversone di Kaczmarski da destra e poi, atterrato da Terracciano dopo un recupero alto, conquista il rigore del raddoppio che il mancino di Degli Innocenti fionda in rete. E al tramonto del primo tempo Degli Innocenti sfiora la doppietta e il tris locale: solo l'incrocio gli sbatte in faccia una risposta negativa sugli sviluppi di un corner. La ripresa vede di nuovo il Verona all'attacco e Biagini due volte decisivo tra il 53' e il 56': Florio sottrae a Rizza un pallone che stava per uscire e serve al centro Pierobon che sbatte sul portiere; esito identico 3' più tardi sulla progressione di Yeboah non retto da Evangelisti. Poi la gara rallenta fino all'ultimo quarto d'ora, quando l'Empoli ridotto in dieci (fuori Lozza per un fallo a centrocampo, nel recupero arriverà anche l'espulsione di Rizza per un calcetto a un avversario) piazza mobili e materassi a difesa della porta; ma forse non ce ne sarebbe stato bisogno, visto che a presidiarla c'è Biagini che si conferma portiere di talento col riflesso in mischia su Pierobon giunto in pedana dopo un corner. L'Empoli rifiata, e ora forse più che un girone può davvero cominciare un campionato nuovo.
Calciatoripiù: Biagini, Fazzini (Empoli).