Follonica Gavorrano-Poggibonsi 1-1
ARBITRO: Silvio Torreggiani di Civitavecchia
RETI: 68' rig.Giustarini, 86' Manfredi
Un gran punto, quello che il Poggibonsi strappa con merito ai quotati maremmani del Follonica Gavorrano. Nell'anticipo del sabato infatti i giallorossi escono imbattuti dallo stadio Malservisi-Matteini con un 1-1 che regala ulteriori certezze a Calderini e soci: nonostante sia una neopromossa, la squadra del Leone può rivelarsi una pazza sorpresa in questo campionato e fare benissimo nelle zone alte di classifica. La gara fra i due strateghi Bonura e Calderini è più una partita a scacchi che un incontro di calcio. Le due compagini sono ordinate in campo e concedono poco l'una all'altra: il Gavorrano punta tutto sul dinamismo dell'ex Montevarchi Giustarini in coppia con Mugelli in attacco, mentre i giallorossi si affidano ai soliti Regoli e Riccobono chiamati a regalare sprazzi pericolosi in avanti. Il primo tentativo verso la porta giunge dopo tre minuti dal calcio d'avvio: su un corner, Dierna impatta di testa, ma debolmente. Gli ospiti provano a togliersi un po' di pressione di dosso: Muscas propone dal lato mancino, Camilli manca il pallone di pochi centimetri. Il Gavorrano prende campo ma non punge negli ultimi metri: Fontana viene liberato in area, ma il portiere giallorosso Venè lo anticipa con un grande intervento in uscita. Fino al 19', quando i padroni di casa trovano la più grossa occasione del primo tempo, ancora su calcio d'angolo: Fontana stacca di testa, Venè respinge malino, ancora Fontana si avventa sulla ribattuta ma Regoli salva miracolosamente sulla linea ed evita il vantaggio maremmano. Debole la reazione senese: Simoncini propone dentro per Riccobono che si gira di prima intenzione, ma trova Bruni in opposizione. Insiste allora un propositivo Gavorrano: Trovade prova il tiro-cross, Camilli sfiora l'autogol con una deviazione che mette fuori causa Venè e che vede il pallone finire largo di pochissimo. La gara resta sullo 0-0, ma comincia a stapparsi: il Poggibonsi ci prova al 38' con la rovesciata di Frosali su angolo di Mazzoli, il pallone finisce sui piedi di Borri che non trova la porta. Nel finale di tempo tre enormi occasioni per i padroni di casa: prima Giustarini prova la botta ma coglie il palo, poi Frosali si immola sulla conclusione a botta sicura di Trovade, infine Coccia prova a risolvere la mischia ma manda alto. Ha una chance anche la squadra ospite con Bellini, ma il suo tentativo finisce contro l'esterno della rete. Nella ripresa i ritmi calano, complice la girandola di cambi che riequilibra l'incontro. Al 55' Giustarini ci prova con una soluzione da fuori area, ma Venè contiene. Poco dopo l'occasione capita sui piedi di Fontana che, agevolato da un'amnesia di Marafioti, si lancia a rete ma trova la grande uscita di Venè e poi calcia solo contro l'esterno della rete. Al 69' gli sforzi dei biancorossoblù trovano finalmente risultato: Mazzoli spinge un giocatore locale in area di rigore ed è penalty. Dal dischetto Giustarini non fallisce: vantaggio Gavorrano. Ma la squadra di Bonura, in vantaggio dopo un primo tempo che avrebbe probabilmente meritato di vincere, si fa male da sola. Ed ecco che al 73' Coccia commette un'ingenuità e si fa espellere, rimediando la seconda ammonizione per un fallo decisamente evitabile. Coi locali in dieci, il Poggibonsi torna ad aumentare il volume del proprio gioco e trova la zampata del pari nel finale di gara con il nuovo entrato Manfredi, abile a sfruttare al meglio un invito di Poggesi in piena area. Uno a uno. Inutili, nel finale, gli sforzi di un Gavorrano stanco, che non riesce più a spaventare gli ospiti anche a causa dell'inferiorità numerica. E al triplice fischio del signor Torreggiani, il Poggibonsi può fregarsi le mani: è un gran punto.
LE INTERVISTE
Stefano Calderini, allenatore Poggibonsi: Abbiamo passato un bel fine settimana, dopo un risultato così prestigioso. La prestazione dei ragazzi è stata più che buona contro un avversario dagli ottimi valori. Non avremmo meritato di perdere: loro hanno preso un palo, ma l'azione era viziata da un fallo in precedenza. Noi dal canto nostro siamo stati bene in campo e abbiamo tenuto testa. Peccato per il rigore a loro favore inventato dall'arbitro: credo sia chiaro dalle immagini che non c'era. Sono contento per il gol di Manfredi, entrato dalla panchina: gli avevo dato poche possibilità ultimamente, ma lui è stato bravissimo a non abbassare di un centimetro la sua voglia di giocare. Nel complesso l'1-1 è un risultato giusto .
Conseguito contro un ottimo avversario: Il Gavorrano vuole far bene, non dobbiamo nasconderlo: ogni anno costruisce squadre di prim'ordine. Sono candidati alla vittoria insieme a San Donato e Arezzo. Vedremo cosa dirà il resto del campionato: queste tre compagini hanno qualcosa in più .
Era pronosticabile una simile partenza in campionato del Poggibonsi? Non me l'aspettavo. L'obiettivo era quello della permanenza di categoria. Siamo in questa posizione di classifica perché ce la siamo guadagnata sul campo, e ci stiamo imponendo come sorpresa assoluta del girone. Diamo sempre il massimo, ci facciamo portare in alto dall'entusiasmo ma dobbiamo tenere alta la concentrazione. Gli stimoli sono altissimi .
La gara col Gavorrano probabilmente non entrerà negli annali come la più entusiasmante dell'anno: L'abbiamo studiato con attenzione, il Gavorrano. Abbiamo lavorato su come togliere le loro fonti di gioco, e siamo riusciti a imbrigliare la loro manovra. Non potevo andare all'assalto all'arma bianca, non ne avevamo la forza. Ma quando siamo rimasti in superiorità numerica abbiamo trovato l'intensità per attaccare e concretizzare al massimo l'occasione avuta .
E ora testa all'Arezzo: Sarà una bella battaglia: sarà una partita che si prepara da sola. Non c'è bisogno di insistere troppo sulle motivazioni: la mia squadra avrà uno spirito battagliero, garibaldino, che ogni neopromossa deve mostrare tutte le domeniche .
Forse è anche più facile, per una neopromossa, imprimere i propri ritmi in un nuovo campionato. Probabilmente c'è meno pressione: Forse è vero, sì. Anche se la cosa più difficile è sempre consolidarsi in categoria. Probabilmente al primo anno una neopromossa è anche sottovalutata: le altre squadre ti conoscono poco e tendono a tralasciare tanti aspetti nella preparazione della gara. Ma dal secondo anno non sei più una sorpresa: lì ti aspettano e devi essere bravo a non farti prevenire, altrimenti l'entusiasmo della neopromossa svanisce facilmente .
Sporting Club Trestina-Cannara 3-1
ARBITRO: Andrea Mazzer di Conegliano
RETI: 2' Di Cato, 33' De Sanctis, 56' Barbarossa, 66' Gramaccia
Arezzo-San Donato Tavarnelle 2-2
ARBITRO: Felipe Salvatore Viapiana di Catanzaro
RETI: 23' Marras, 30' Biondi, 76' Pino, 89' Marzierli
Pareggio che ha il sapore della Vittoria di uno scudetto per il San Donato Tavarnelle. Li aspettavamo, i gialloblù. Eravamo curiosi di vedere se avrebbero retto alla prova del fuoco del Comunale di Arezzo. E i gialloblù hanno risposto presente, pur soffrendo tremendamente e complicandosi la vita da soli. È un po' amante del brivido, il santone Paolo Indiani, che ha voluto rischiare il suicidio con una difesa altissima per tutto il primo tempo rischiando l'imbarcata. Ma alla fine gli è andata bene anche stavolta, perchè la sua creatura è robusta e forte anche quando è sotto di due gol nel campo più difficile di tutto il Girone E di Serie D. Il San Donato è un blocco di granito e rimonta due gol di handicap con altrettante reti nel finale di gara. Con tanto di ciliegina firmata mitraglia Marzierli che vale il 2-2. È la gara che richiama il grande pubblico, lo scontro fra due filosofie. La piazza blasonata vogliosa di rinascere, l'Arezzo nobile storica del calcio toscano, contro un esempio di buona politica sportiva nonostante un ridotto bacino di utenza, come il San Donato. La gara inizia contratta, come tutti i big match che si rispettino. La prima svolta arriva in negativo, per il San Donato, che dopo neanche un quarto d'ora perde Buzzegoli per infortunio: al suo posto entra Pisaneschi. Ma non arretra di un centimetro, la manovra gialloblù: Russo crossa basso per Marzierli che anticipa nettamente il diretto marcatore da pochi metri rispetto alla linea di porta, il pallone esce di pochissimo sul tocco morbido dell'ex Grassina. L'Arezzo ringrazia e punge alla prima occasione approfittando degli spazi colossali concessi dagli ospiti in difesa: Strambelli inventa una rasoiata che sorprende tutta la retroguardia gialloblù e manda in porta Marras, facile facile per l'1-0 aretino col piattone. Nonostante lo svantaggio, non finiscono le amnesie della squadra di Indiani, che tiene ancora altissima la difesa dei suoi e incassa anche la seconda rete: Strambelli lancia profondo per Biondi, anticipato dall'uscita di Cardelli che però si dimentica clamorosamente del pallone e lo lascia lì facile facile per Biondi, che quasi non ci crede e fa 2-0. Sembra tutto facile per gli aretini, che però al 39' si fanno male da soli: Mancino rivolge qualche espressione di troppo a un permaloso direttore di gara che non ci pensa su due volte ed estrae il rosso diretto. In dieci contro undici e con un intero tempo ancora da giocare, il team di casa perde progressivamente metri subendo la nuova spinta dei gialloblù. C'è prima tempo per un colpo di testa di Foggia che va vicino alla terza marcatura, ma manda fuori. Nella ripresa altro infortunio, stavolta in casa Arezzo: Strambelli non ce la fa e deve uscire per problemi muscolari, al suo posto Sicurella. Il san Donato fiuta l'odore del sangue e prova ad affondare il colpo per riaprire la partita: Russo ha due occasioni sul destro e prova la conclusione a giro, ma non inquadra il bersaglio grosso. Poco male, per gli Indiani boys, perchè a riaprirla ci pensa il nuovo entrato Pino; il giocatore addomestica (con la mano, come si evince dai replay) un pallone da destra e poi fulmina il portiere di casa a un quarto d'ora dalla fine. Uno a due. Nel forcing finale la zampata giusta è quella del solito Marzierli, ormai una certezza per il San Donato. L'ex Grassina impatta di testa alla Lukaku su cross teso di Russo che gli spalanca la porta. È due a due al 90': il San Donato coglie il pareggio che forse più di tutti assomiglia ad una vittoria, mentre in casa Arezzo non mancano i rimpianti per non aver centrato tre punti che avrebbero garantito la riapertura dei giochi per il primo posto.
L'INTERVISTA
Edoardo Marzierli si conferma bomber dalle reti pesantissime: Sono molto contento, avevo sbagliato un gol nel primo tempo sotto la gradinata e poi mi sono riscattato. Abbiamo pareggiato con grande merito .
Una gran prova, quella dei gialloblù: Il mister ce lo aveva detto, che quello con l'Arezzo sarebbe stato un test importante perché nell'alta classifica avevamo affrontato solo il Gavorrano. Abbiamo dimostrato di essere all'altezza della classifica .
Ad Arezzo fare punti non è mai facile: Stadio caldissimo, ci ha dato ottime sensazioni. Non ci siamo fatti intimorire dall'ambiente, anche le quote sono andate benissimo e si sono caricate, invece di sentire la pressione. Credo sia stata un'ottima dimostrazione di maturità .
Ennesimo gol di testa, un cecchino: Ma non ho fissato un traguardo di gol da raggiungere entro fine stagione. Per ora mi godo questo score importante, poi si vedrà .
I numeri realizzativi del San Donato continuano ad essere spaventosi: Il nostro stile di gioco è votato all'attacco. Portiamo sempre tanti uomini in area, quando il pallone spiove siamo almeno in quattro dentro. Senza contare la qualità della rosa, gli esterni con cui giochiamo e gli inserimenti delle mezzali. Ci porta a dare spettacolo anche se poi ci scopriamo e lasciamo spazi all'avversario: ci sta di prendere qualche gol, ma per adesso ne vale la pena .
Cascina-Lornano Badesse 0-1
ARBITRO: Adil Bouabid di Prato
RETI: 69' Bonechi N.
Sangiovannese-Tiferno Lerchi 1-0
ARBITRO: Carlo Virgilio di Agrigento
RETI: 8' Bellini
Foligno-Prolivorno Sorgenti 4-0
ARBITRO: Nicolo' Rodigari di Bergamo
RETI: 40' Rossi, 52' Peluso, 57' Valentini, 71' Peluso
Montespaccato-Pianese 3-3
ARBITRO: Edoardo Papale di Torino
RETI: 20' Bernardini, 29' Giannetti, 45' De Dominicis, 58' Cesario, 59' Convitto, 77' Bosi
Calcio spettacolo, divertimento e gol a piovere nella pazza gara di domenica fra Montespaccato e Pianese. Le due squadre dimostrano di godere di ottima salute e di poter ambire entrambe alle zone nobili di classifica. Era anche uno scontro interessante fra chi fa del proprio fortino un luogo difficilissimo da espugnare (vedi il Montespaccato che fra le mura amiche ha massacrato il San Donato e fermato il Gavorrano) e chi invece fatica molto fuori casa (leggasi Pianese, autrice di un'altra buona prova che forse sarebbe stata meritevole del successo). La gara è frizzante da subito: la Pianese cerca di fare la partita pur esponendosi ai contrattacchi laziali. E al 20' i bianconeri vanno in vantaggio: corner dalla sinistra, un primo colpo di testa viene ribattuto, Bernardini è il più lesto a depositare in rete il facile tap-in dell'1-0. La risposta dei locali arriva alla prima azione dal calcio d'avvio: De Dominicis punta l'avversario e prova il destro da fuori, finito alto di pochissimo. La gara ormai si è stappata: la Pianese riparte con Simeoni, cross per Marino, destro debole. Alla mezzora arriva il pareggio, anche questo da corner: Giannetti si fa trovare pronto sul secondo palo e di testa infila in rete. Una beffa, per i bianconeri autori di un ottimo primo tempo: Kondaj si beve tutta la difesa laziale e prova una via di mezzo fra un tiro e un cross, la soluzione per poco non beffa Tassi che è costretto al volo d'angelo per smanacciare. Al 40' ci prova anche Mattiolo su cross splendido di Bosi, ma trova di nuovo la risposta del portiere di casa. Ancora più beffardo il finale di frazione: proprio allo scoccare del 45' infatti Bosi salta mezza difesa bianconera e calcia, il portiere senese risponde, ma De Dominicis si coordina sulla ribattuta e fa 2-1, mandando in estasi i supporters di casa. E si va al riposo. Nella ripresa però entra in campo tutta un'altra Pianese: Mattiolo in apertura avrebbe l'opportunità del pari, ma prova un pallonetto un po' sgangherato che finisce a lato. Poco male, perché al 59' il pari arriva ugualmente: corner di Convitto, imperioso colpo di testa di Cesario che batte inesorabilmente Tassi. Grandissima rete. Poi si accende la stella di Convitto, che due minuti più tardi recupera un pallone facilmente regalato dal disimpegno errato della difesa di casa e fulmina col mancino Tassi. Due a tre in due minuti, la Pianese è di nuovo in paradiso. Ma non c'è niente da fare, i bianconeri in trasferta non vogliono proprio vincere: al 79' infatti arriva incredibilmente il quarto gol della partita maturato da calcio d'angolo, il cross è smanacciato da Vivoli, ma Bosi dal limite dell'area non si fa prendere dalla timidezza e carica un destro potente e preciso che si infila all'angolino: incredibilmente 3-3. La Pianese prova a spingere ancora con l'uomo delle ripartenze, il subentrato Lepri che prova a togliere le castagne dal fuoco con una bella conclusione finita a lato di pochissimo. E il finale rischia di essere beffardo con l'ennesimo gol da corner: cross dalla sinistra, colpo di testa di un difensore del Montespaccato, il pallone è schiacciato e batte Vivoli, ma per fortuna dei bianconeri va a sbattere sulla parte alta della traversa. Si disperano giocatori e tifosi del Montespaccato, ma addirittura la sconfitta per 3-4 sarebbe stata eccessiva per una Pianese che come sempre produce calcio a livelli spettacolari e crea occasioni in quantità industriale, ma si emoziona troppo in difesa contro le torri dei laziali e incassa troppe reti da palla inattiva.
L'INTERVISTA
Roberto Bacci analizza lucidamente la sfida in terra laziale: Il Montespaccato in casa ha sempre fatto bene, meritavamo anche di vincere. Abbiamo creato tanto e meritavamo di più, un peccato perché a volte manca un centimetro per portare a casa il successo .
La Pianese continua a segnare gol a grappoli: Attacchiamo in tanti giocatori, abbiamo una chiara predisposizione offensiva. Peccato invece per il rendimento in fase di non possesso e soprattutto per l'aver preso gol da palla inattiva: lì siamo tutti in area, siamo tanti giocatori eppure troppo spesso incassiamo gol. E' incredibile costruire così tanto e certe volte non vincere; meritiamo di più per impegno, determinazione e modo di gestire la partita .
Il peccato è anche non aver ancora vinto in trasferta, vero limite dei bianconeri: Sappiamo di essere una buona squadra e possiamo stare lassù. Ci si presenta sempre l'occasione per fare risultato pieno in trasferta ma non la sfruttiamo. Abbiamo sbagliato un rigore a Gavorrano; potevano essere due punti in più, abbiamo preso un gol a Montespaccato nel finale, e potevano essere due punti in più. Ci vuole un centimetro di attenzione in più: dobbiamo essere sempre attenti .
La classifica evidenza sette toscane nei primi sette posti: Quest'anno non c'è Trastevere che tenga, le toscane stanno massacrando le avversarie. Il calcio toscano è organizzato. I mister sono bravissimi a preparare le partite, i giocatori se non sono bravi tecnicamente compensano con l'agonismo e sanno renderti la vita difficile. E poi i tanti derby, che rendono ancora più motivante giocare in questo girone: un campionato stimolante .
Prossima fermata: Sangiovannese: La Sangio è un avversario in salute. Una squadra giovane, determinata, che corre tanto ed è allenata da una persona preparatissima come Iacobelli, che è un amico. Bisogna essere attenti, concentrati, rispettando l'avversario e facendo valere la legge del Comunale: in casa nostra abbiamo un sintetico grande, una certezza per i ragazzi che sanno bene come si impostano le partite in casa. Sembra una sciocchezza, ma il fattore casa conta tantissimo: dobbiamo interpretarla nel modo giusto .
Non ci sono troppe sorprese, in cima alla graduatoria, dopo un terzo di campionato: Quelle che sono forti sono lì in testa, ma avevano l'opportunità di accorciarla ulteriormente sia noi che altri. Penso all'Arezzo che vinceva due a zero e poi si è fatto rimontare sul due pari. Le più forti sono lì sul podio, noi e altre tre o quattro siamo pronti ad approfittare dei loro passi falsi: sappiamo che ci manca ancora qualcosina per arrivare fra le prime tre, ma ci siamo molto vicini .
Rieti-Scandicci 1-2
ARBITRO: Guido Verrocchi di Sulmona
RETI: 10' Mariani, 47' rig. Marcheggiani, 90' Santeramo
Vittoria con gli attributi per lo Scandicci. Valgono tanto, i blues di Rigucci, che si tolgono la soddisfazione di sbancare lo stadio di Rieti con le reti di Mariani e soprattutto di Santeramo in pieno recupero. Due a uno per i Blues, sempre più compatti e cinici, pronti a diventare la mina vagante del campionato. Approccio vincente alla gara, quello dello Scandicci che va in vantaggio già al 10' con Mariani, abile a raccogliere un assist preciso di Marini e a depositare in rete senza affanni. La risposta della formazione locale arriva da Marchi al minuto 17: progressione centrale del giocatore reatino, doppio dribbling sugli avversari in maglia ospite e conclusione finita alta. Poco dopo ci prova anche Marcheggiani in estirada, ma il suo tentativo finisce fuori. Dopo una bella girata di Saccardi terminata fuori, si chiude il primo tempo col vantaggio scandiccese. Ad inizio ripresa arriva il pareggio del Rieti: è Marcheggiani a trasformare il rigore procurato da Galvanio, che viene messo giù in area da Ficini. La gara diventa piacevole, con entrambe le formazioni che non rinunciano all'attacco per provare a prendersi i tre punti: il Rieti calcia da dentro l'area in un paio di circostanze ma senza successo. Pericoloso è anche Imbrenda all'83' palo sugli sviluppi di un corner. Al minuto 89, poi, un episodio che si rivela determinante: Tirelli propone un bel cross su punizione, Principi calcia verso la porta, e sulla ribattuta si avventa Pedone a colpo sicuro per ribadire in rete ma sbaglia clamorosamente, mandando alto da mezzo metro. Un errore clamoroso, indecifrabile, da parte del giocatore reatino, che dà il via alla più classica delle sliding doors. Al 91' infatti Santeramo trova il gol del definitivo 2-1 per lo Scandicci saltando con bravura sul calcio d'angolo che vale i tre punti. Esplode tutta la panchina dei blues: resistenza a oltranza nei minuti di recupero e grande esultanza al triplice fischio. Altri tre punti in cassaforte e un dolcissimo viaggio di ritorno verso casa.
L'INTERVISTA
Rigucci, mister dello Scandicci: Abbiamo vinto meritatamente in un posto che ha visto calcio vero. Vincere a Rieti vale doppio. E' stato un dolcissimo viaggio di ritorno verso Firenze, devo dire .
Un 2-1 che assomiglia ad una bella prova di forza e carattere: Il rigore mi è sembrato generoso, ma non faccio l'arbitro e non sta a me prendere queste decisioni. Potevamo risentire della botta psicologica, e invece abbiamo reagito alla grande concedendo soltanto un'occasione pericolosa su cui però il gioco era già fermo. Noi siamo stati bravi a crederci fino in fondo trovando il gran gol di Santeramo nel recupero e festeggiando poi con merito. La reazione della squadra dopo il gol subito ad appena due minuti dall'inizio della ripresa merita solo applausi .
C'è grande continuità, nelle prestazioni dello Scandicci: Non abbiamo mai deluso, tranne nella gara col Trestina in cui abbiamo meritatamente perso. I tre punti di Rieti ci danno soddisfazione per la classifica maturata, ma ricordiamoci che il campionato è lungo e duro: bisogna fare il prima possibile i punti salvezza, poi possiamo anche sognare. Se non si sogna nella vita, cosa si sogna a fare?
Un'ulteriore dichiarazione di forza è sottolineare le vittorie al netto degli infortuni: nell'ultimo mese siamo cresciuti anche al netto delle varie assenze, come quelle di Pierangioli, Meucci, Kernezo. La squadra ha saputo reagire benissimo di fronte a queste problematiche, e per questo faccio ancora i complimenti ai ragazzi. Ma non ci illudiamo .
Ora testa all'impegno umbro: Il Foligno lo affronteremo due volte. Prima mercoledì in Coppa, poi domenica in Serie D. In Coppa giocheremo dando spazio a qualche ragazzo per fare rotazioni, senza comunque rinunciare a provare a vincere. Domenica poi ci concentreremo sulla vittoria. Sono partite tutte importanti .
Colpisce ancora molto la statistica difensiva dei Blues: solo dieci gol incassati, terzo miglior dato del campionato: La filosofia è sempre quella del lavoro: l'aspetto difensivo nel calcio è fondamentale. Per questo dico che a volte è meglio subire un gol in meno piuttosto che fare un gol in più. Proviamo a fare calcio offensivo e a fare sempre la partita, ma mettiamo anche la lente di ingrandimento sul rendimento della retroguardia: e continuiamo a lavorare per migliorarci ancora .
Unipomezia-Flaminia 3-2
ARBITRO: Mattia Mirri di Savona
RETI: 3' Ancillai, 8' Sirbu, 15' Lupi, 42' Lupi, 64' De Iulis