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Serie D GIR.E - Giornata n. 11

Lornano Badesse-Rieti 2-0

ARBITRO: Gabriele Caggiari di Cagliari
RETI: 54' Gozzerini, 83' Paparusso



Pianese-Sangiovannese 1-1

ARBITRO: Matteo Mozzo di Padova
RETI: 11' Fantoni, 45' rig. Cesario
Pareggio per 1 a 1 della Pianese contro la Sangiovannese che capitalizza con gli interessi il vantaggio ottenuto al 10' del primo tempo. Parafrasando il film di Manfredi Per grazia ricevuta gli ospiti hanno innalzato la linea Maginot e i bianconeri hanno sprecato decine di palle gol. Prima azione della Pianese al 3' con Kondaj che tira dalla lunga distanza e impegna Cipriani in due tempi. Al 6' ancora i bianconeri pericolosi con Convitto il cui tiro a giro costringe il portiere ad un difficile intervento. Si giunge al 10' ed al primo affondo passa in vantaggio la Sangiovannese con Fantoni che di testa riesce a finalizzare un cross partito da Vassallo che vede Vivoli fuori dalla porta ed è inutile il suo tentativo di respingere la palla. Si riscatta Vivoli al 16' su un tiro da fuori area di Fanetti respinto con sicurezza per evitare il clamoroso raddoppio azzurro. Al 22' ottima punizione di Convitto che taglia tutta la difesa con Kondaj che si avventa sul pallone ma non trova il tempo giusto per l'inserimento e manda alto sulla traversa. Insiste la Pianese che alla mezzora prova ad affidarsi all'azione solitaria di Battistelli: il terzino si accentra e prova a tirare dal limite dell'area ma la sfera termina di poco alta sulla traversa. Poco dopo Convitto smarca Kondaj, bravo a stoppare ed a girarsi ma il tiro è debole. Al 41' funambolismo di Convitto che si libera di tre avversari, entra in area ma il suo diagonale è lento e viene bloccato da Cipriani. Nel finale di tempo l'episodio che rimette in piedi una gara che per la Pianese appariva stregata: viene assegnato un rigore per i bianconeri dopo una conclusione di Convitto sulla quale Cipriani si distende, ma il più lesto ad arrivare sulla sfera è Cesario che viene steso in area da Milani. Si incarica del penalty Cesario che insacca alla sinistra di Cipriani che era riuscito ad arrivarci ma inutilmente. E sull'1-1 si va al riposo. Nella ripresa la squadra di Bacci sale in cattedra e attacca in massa alla ricerca di tre punti che sarebbero vitali per riaccendere la classifica. Il solito Convitto dribbla due avversari e tira, ma la conclusione è bloccata da Cipriani. Break della Sangiovannese al quarto d'ora: punizione di Bellini alta sulla traversa. Poco dopo si deve registrare un autentico miracolo di Cipriani che su calcio d'angolo battuto da Convitto riesce a contrastare la deviazione di Cericola da un metro vicino alla porta. Al 66' giocata da figurine Panini della Pianese con il suo uomo simbolo Convitto che si libra in aria in mezza sforbiciata e calcia all'angolino alto, dove riesce miracolosamente ad arrivare Cipriani. Una conclusione che sarebbe stata da cineteca, forse una delle più belle mai osservate al Comunale di Piancastagnaio. Convitto si mostra ancora sugli scudi al 70', quando dà a tutti i tifosi presenti l'illusione ottica del gol: la sua punizione fa muovere la parte esterna della rete. Il finale è caldo, ma poco spettacolare: la vèrve della Pianese, infrantasi numerose volte contro un Cipriani versione Yashin, si spegne piano piano, e la Sangio ottiene quel punticino per cui, alla vigilia, avrebbe sicuramente firmato.
LE INTERVISTE
Agostino Iacobelli
(Sangiovannese): È un mister raggiante, quello della Sangiovannese che si presenta in sala stampa: Ci siamo abbassati troppo nella ripresa, abbiamo fatto un buon primo tempo e preso gol nel finale del primo tempo. Nel secondo tempo ci siamo solo difesi, bisogna cercare di offendere un po' di più, ma va bene così. La Pianese ha una rosa fortissima, allo stesso livello di San Donato e di Gavorrano: la società ha fatto un ottimo lavoro in estate. Ha giocatori di qualità e poteva vincere anche domenica a Roma contro il Montespaccato. In questo momento a loro va tutto storto, ma il calcio è anche questo, ci saranno giornate in cui faranno due tiri e segneranno, mi auguro che la Pianese ritorni in C . E a proposito della riapertura del mercato invernale Iacobelli ha affermato: Io mercato non ne faccio, il mercato lo fa la mia società: noi non abbiamo tante opportunità. Del resto preferisco essere concreto: io alleno i giocatori che trovo quando arrivo al campo. Quale versione della mia squadra preferisco? La mia squadra è quella del primo tempo, quella che ha fatto calcio con intensità. Da rivedere invece nel secondo tempo, quando i miei giocatori si sono impauriti nel giocare palla. La mia idea del calcio è di allenare squadre che facciano gioco, non chi si prende paura all'improvviso: meno male che abbiamo Cipriani, un gran portiere che ci ha salvato tante partite e anche questo .
Mister Roberto Bacci si presenta in sala stampa con un po' di amarezza per la mancata vittoria: C'è un po' di rammarico perchè abbiamo fatto una buona prestazione. I ragazzi hanno corso, combattuto contro una squadra che gioca bene, che è in salute. Può cambiare tutto in questo campionato da un momento all'altro, gli episodi non ci stanno dicendo bene, ma ai ragazzi non rimprovero niente per la prestazione offerta. Abbiamo rischiato in qualche contropiede, ma la squadra aveva lo spirito giusto, ci capita sempre un episodio negativo e bisogna stare attenti. Prendiamo gol evitabilissimi ma si vince e si perde in undici, sono disattenzioni che dobbiamo migliorare. Il mio rammarico sta anche nel fatto che sbagliamo qualcosina sulle palle semplici, dobbiamo essere bravi nel leggere la traiettoria e da una palla stupida subiamo il gol. Se riusciamo ad evitare questi errori possiamo fare bene. Domenica andiamo a Foligno che ha cambiato allenatore, hanno vinto anche oggi, ma noi non abbiamo subito da nessuna parte. E' vero che abbiamo fatto pochi punti fuori casa, ma nessuno è ancora stato in grado di metterci sotto. Sarà una partita dura anche per loro .
Simone Marino (Centrocampista Pianese): Peccato non avere vinto perchè ci credevamo. E' stato difficile trovare il pareggio, ma quando ci siamo riusciti abbiamo avuto tante occasioni anche per vincere. Io sono contento di come sto facendo e spero di fare sempre meglio: riguardo alla squadra, ci sta mancando qualche punto, è un campionato difficile in cui non è mai scontato vincere le partite. Ci stanno mancando i punti fuori casa, possiamo fare di più. Sto bene con i compagni, con la Società, purtroppo sarò squalificato con il Foligno per somma di ammonizioni ma tornerò fresco per la prossima gara .




Poggibonsi-Arezzo 4-0

ARBITRO: Emanuele Ceriello di Chiari
RETI: 13' Bellini, 24' Regoli, 50' Regoli, 80' Manfredi
Poggibonsi-Arezzo 4-0 significa sostanzialmente lezione di calcio. Una sola squadra in campo, quella giallorossa che sin dalle prime battute mostra agli amaranto, nobili decaduti, cosa significhi giocare al massimo dell'intensità in Serie D. Noi non sappiamo come finirà il campionato delle due compagini, ma lo scontro diretto lascia un'imbarazzante sensazione di superiorità da parte dei Leoni che, lo scorso anno, giocavano due categorie sotto rispetto all'Arezzo retrocesso dalla Serie C. Stavolta invece le categorie sembrano invertirsi: il Poggibonsi mette in mostra un collettivo da Professionisti, mentre l'Arezzo, che incassa una delle più cocenti umiliazioni degli ultimi anni, assomiglia a un cantiere in cui la scritta lavori in corso rischia di campeggiare ancora a lungo. Venivano da cinque punti in altrettante partite, gli uomini di Sussi, che avevano urgente bisogno di riprendere terreno nei confronti degli avversari di giornata e soprattutto di Gavorrano e San Donato, facilmente vittoriose a Cannara e Livorno. E la squadra del neoallenatore, subentrato all'esonerato Mariotti, si presenta con Tordella e Muzzi schierati dall'inizio, quest'ultimo in avanti assieme a Marras e Foggia. Di fronte c'è lo spettacolare Poggibonsi, sorpresa assoluta del campionato; da neopromossa, la squadra di Calderini ha collezionato da subito un andamento degno della zona playoff con ambizioni più che legittime per sognare in grande, come dimostrato anche dal pareggio maturato in un campo ostico come Gavorrano. I giallorossi si affidano ad un inedito 3-5-2 con Cecchi, Borri e Frosali in difesa e coppia d'attacco Bellini e Regoli chiamati a seminare il panico nella difesa amaranto. Di fronte ad uno splendido numero di tifosi di entrambe le compagini, la gara prende il via. Al 2' ci provano gli ospiti con un colpo di testa di Foggia che finisce fuori di poco. Il Poggibonsi scampa il pericolo ed inizia a prendere in mano le redini del gioco; certo non si aspettavano, gli uomini di Calderini, di trovarsi di fronte praterie sterminate lasciate incustodite dalla retroguardia avversaria. Già, perché l'1-0 di Bellini al 13' è una galoppata che non trova alcun ostacolo e che viene culminata dal perfetto rasoterra all'angolino, senza scampo per il portiere amaranto. Uno a zero per i senesi. L'Arezzo incassa il colpo e prova a rimettere subito la testa in avanti, con una zuccata di Lomasto da corner che però non trova la porta. Ma la difesa ospite continua a vivere un pomeriggio horror: il portiere Colombo esce senza alcun motivo dai pali credendo di poter intercettare il pallone in profondità per Muscas, e invece viene anticipato dal giocatore giallorosso che serve Regoli in area piccola. Fin troppo facile per quest'ultimo depositare a porta sguarnita il raddoppio. Di nuovo non pervenuta la difesa dell'Arezzo. E siamo solo al 24'. Primo gol di Vieri Regoli con la nuova maglia. La risposta aretina dopo lo scioccante uno-due arriva alla mezzora con Foggia che appoggia per Sicurella, botta da dentro l'area su cui Pacini è abilissimo a rispondere presente, prima che la propria difesa liberi. La gara si è ormai stappata e le occasioni fioccano: sul corner dalla sinistra del Poggibonsi, Regoli e Bellini si ostacolano, divorandosi a un metro dalla porta la terza marcatura. Intervallo. Nella ripresa Sussi si gioca la carta Cutolo per Muzzi, ma è ormai tardissimo per l'Arezzo che sembra destinato a crollare. Frosali carica una lavatrice dai trenta metri col mancino e per poco il pallone non si infila all'incrocio. Al 55' gli ospiti la riaprirebbero col mancino di Foggia da dentro l'area, ma è tutto fermo per fuorigioco. E poco dopo cala definitivamente la notte sugli amaranto; Muscas si lancia sulla destra e salta la resistenza del rientrante Foggia prima di appoggiare per Regoli, che con una finta ubriacante mette a sedere Pinna e poi piazza un sinistro dolcissimo, quasi da diabete, sul palo lontano. Un gol enorme di Regoli che in un colpo solo trova la doppietta e manda in paradiso i tifosi di casa. I tifosi ospiti, invece, accorsi in massa per sostenere l'Arezzo, cominciano a lasciare lo stadio Lotti. Il resto è un tentativo isterico degli amaranto di riaprirla per salvare quantomeno l'onore: il subentrato Cutolo prova il tiro-cross, ma il pallone va a sbattere sulla parte alta della traversa. Risponde il Poggibonsi con la botta di Mazzolli su punizione che l'estremo difensore aretino deve deviare in angolo. La difesa ospite continua a ballare: la transizione del Poggibonsi da sinistra a destra trova un indisturbato Bellini che batte a rete col mancino ma manda alto. Nel finale i giallorossi di Calderini si tolgono anche lo sfizio del poker; Riccobono pennella un pallone dolcissimo per il nuovo entrato Manfredi che di testa batte ancora il portiere dell'Arezzo e fa addirittura 4-0. E' un delirio di onnipotenza, quello dei giallorossi, che al fischio finale impazziscono di gioia e incassano gli applausi a scena aperta dai propri tifosi




Prolivorno Sorgenti-San Donato Tavarnelle 1-5

ARBITRO: Giorgio Bozzetto di Bergamo
RETI: 40' Caciagli, 57' Rossi G., 65' Marzierli, 71' Russo, 82' Russo, 91' Gerardini
Pum pum, e ora andate a rincorrerli. Spara cinque volte, la capolista San Donato, che dopo aver impattato 2-2 nella partitissima di Arezzo con una rimonta con gli attributi, si toglie la soddisfazione di sommergere di reti la malcapitata Pro Livorno, relegata ai bassifondi di graduatoria. Nello scontro dell'Ardenza finisce 5-1 per i gialloblù. La gara parte a ritmi compassati: la macchina da gol di Indiani (che viaggia alla media di tre reti a partita) trova difficoltà negli spazi chiusissimi dei livornesi, disposti con un 3-5-2 che si trasforma più facilmente in un 5-3-2. La prima frazione allora vede gli ospiti affidarsi a qualche sortita aerea dell'ariete Marzierli, che ha comunque vita difficile in mezzo all'arcigna gabbia labronica che non gli concede granchè per tutti i quarantacinque minuti. Attendista invece la manovra di padroni di casa, che hanno in Camarlinghi e soprattutto Giacomo Rossi le armi per pungere in contropiede con la giusta rapidità. Le sabbie mobili di un primo tempo sonnacchioso vengono cancellate al 40' dalla zampata di capitan Caciagli che si toglie la soddisfazione di abbattere l'incrocio dei pali della porta di Blundo con un missile terra-aria da trenta metri. Il ragnetto che di consueto abita all'altezza del sette non ne sarà stato contento: la legnata di Caciagli è uno scaldabagno che risolve nel migliore dei modi un'azione che si era confusamente sviluppata nell'area di rigore della Pro Livorno. Ennesima prova enorme da parte del capitano gialloblù classe '86, che traghetta così i suoi all'intervallo sullo zero a uno. Nella ripresa però viene fuori la grinta e il dinamismo dei padroni di casa. Costretti a sbilanciarsi dal gol dello svantaggio, i ragazzi di Stringara aumentano i rifornimenti verso le punte e Giacomo Rossi inizia a carburare: al 57', su uno di questi palloni, l'attaccante di casa arriva primo sull'assist geniale, col tacco, di Tartaglione, che lo manda facilmente in gol. Un'azione da Playstation, quella della Pro Livorno, che fra Camarlinghi e Tartaglione costruisce con classe il ricamo che Rossi deve solo appoggiare in rete. È il pari che sorprende il San Donato e forse ne minaccia anche le certezze, ma solo per pochi minuti, perché gli uomini di Indiani sono una corazzata non solo per tecnica e palleggio, ma anche a livello mentale: e in questo senso, la scoppola di Montespaccato dev'essere servita da lezione.. Sta di fatto che non passano neanche dieci minuti dal pari, che i gialloblù hanno già rimesso la testa avanti, nel vero senso della parola: di chi è la zuccata vincente, se non del bomber Marzierli? Proprio l'ex Grassina capitalizza al meglio un cross dalla destra su cui la difesa di casa è superficiale e riporta in vantaggi i suoi. E' la rete che manda al bar la Pro Livorno, che esce completamente dalla partita. I livornesi crollano mentalmente e fisicamente, aprendosi all'imbarcata: al 71' l'ennesimo cross dalla destra trova smarcato Russo, liberato da una spizzata sbagliata di Solimano che lo manda davanti al portiere. Troppo facile per il numero dieci siglare la terza rete. Arriva anche la doppietta per Russo dieci minuti più tardi: palla in profondità a metà strada fra i due centrali che regalano un'altra dormita colossale ai propri tifosi e facilitano l'arrivo del solito, dirompente numero dieci, che quasi senza rendersene conto si appropria del pallone e batte di nuovo imparabilmente un Blundo che non sa più a quale santo votarsi. Il palleggio da accademia nel finale ad opera del San Donato trova ulteriore coronamento, nonché deliziosa ciliegina sulla torta al 91', quando Gerardini, altro motorino difficilissimo da arginare, viene steso in area: calcio di rigore trasformato dallo stesso ex Sangiovannese. Pokerissimo servito, e il San Donato non vuole fermarsi più. Primo posto a +4 sul Follonica Gavorrano e +5 sul sempre più sorprendente Poggibonsi. Testa ora alla prossima sfida, in casa col Tiferno. Notte fonda in casa Pro Livorno: i labronici trovano la quinta sconfitta casalinga, maturata anche questa con un passivo pesantissimo, dopo lo 0-4 di Foligno. Un'ulteriore scoppola che dovrà essere archiviata in fretta visto che il prossimo impegno sarà di lusso, in casa dell'Arezzo.




Scandicci-Foligno 1-2

ARBITRO: Giuseppe Costa di Catanzaro
RETI: 30' Settimi, 70' Vanni, 90' Peluso
LE PAGELLE
SCANDICCI
TIMPERANZA: 6
Incolpevole sul gol di Settimi e, probabilmente, anche sulla sua espulsione. Per il resto fa lo spettatore in campo;
FICINI: 6 Unica pecca nel finale su Peluso che lo salta con troppa facilità e segna il gol vittoria. Per il resto della gara sfodera una prestazione da veterano;
FRASCADORE: 6 Grande grinta e cuore come sempre. Qualche imprecisione di troppo in fase di cross, ma una spinta continua sulla fascia. Rischia l'autorete nel finale con un rinvio maldestro sul quale Bruni ha un grande riflesso;
BURATO: 5,5 Una bella verticalizzazione per Vanni nella ripresa e la conclusione, centrale, in avvio di gara su punizione. Poi però solo ordinaria amministrazione. Sembra sempre di poter dare un qualcosa in più. E servirebbe tanto...;
SANTERAMO: 5,5 L'espulsione, contestata, di Timperanza nasce da un suo errore che lancia Ciganda verso la porta. Peccato perché, fino a quel momento, aveva tenuto bene la posizione;
FRANCALANCI: 6 Guida bene la difesa che lascia solo due conclusioni, con palla in movimento, agli ospiti. Purtroppo sono letali per il risultato finale;
MARINI: 5.5 Perde malamente palla in occasione del vantaggio ospite dopo aver cambiato fascia da pochi istanti. Va meglio a destra che a sinistra, ma fa un passo indietro rispetto alle prestazioni precedenti;
SINISGALLO: 5 Purtroppo non riesce a ripetere la buona prestazione, con gol, del turno di Coppa. Poco lucido e a volte in ritardo sulle seconde palle; dal 67' Corsi: 6 Entra bene in partita dando un po' di brio alla gara con qualche spunto interessante e alcuni recuperi importanti;
VANNI: 6 Nel primo tempo si vede negare il gol di testa, su cross di Frascadore, da un grande intervento di Gil De Olivera. Nella ripresa però si fa trovare pronto sulla palla scodellata da Mariani per riportare in pari le sorti dell'incontro; dal 79' Bruni: 6,5 Para bene la punizione di Peluso nonostante sia entrato da pochi istanti. Poi è reattivo deviando la svirgolata di Frascadore. Nulla può sul diagonale di Peluso che decide la partita;
MARIANI: 6 Gira un po' a vuoto con pochi inserimenti e poche verticalizzazioni. Ha il merito, però, di scodellare una palla perfetta per il gol di Vanni che riequilibra, momentaneamente, l'incontro ;
SACCARDI: 5 Qualche spunto in velocità, ma troppo poco rispetto a quello che avevamo visto nella altre partite. Si libera solo una volta per il tiro in porta; dal 62' Imbrenda: 6 Si conquista la punizione da cui nasce il gol del pareggio di Vanni. Sembra essere entrato bene in partita, ma l'inferiorità numerica ne limita notevolmente la potenziale azione offensiva;
All.: RIGUCCI: 6 Le assenza sono tante e importanti per la rosa che ha a disposizione, ma lui non si lamenta e, se non fosse per una scriteriata decisione arbitrale, alla fine, un punto i suoi ragazzi lo avrebbero portato a casa. Un paio di ingenuità costano molto caro.
ARBITRO
COSTA di CATANZARO: 4,5
Non sembra avere la personalità e la preparazione per la categoria. Non ammonisce Peluso per un fallo di mano segnalato dall'assistente. Fischia poco, ma non mantiene una coerenza nelle valutazioni dei falli. Molti dubbi sull'espulsione di Timperanza: il pallone rimane fra i piedi dell'estremo difensore dopo il contrasto con Ciganda, e non sembra neppure essere ultimo uomo perché Santeramo è a protezione della propria area di rigore.
IL COMMENTO
Lo Scandicci non riesce a bissare la vittoria di Coppa in quel di Foligno e cede il passo agli umbri che accorciano le distanze in classifica da sei a tre punti. I ragazzi di Mister Rigucci, però, avrebbero meritato un qualcosa in più che non è arrivato anche per la complicità del direttore di gara che, con alcune decisioni alquanto discutibili, ha, oggettivamente, complicato la gara degli scandiccesi. Padroni di casa subito al tiro con Burato dai trenta metri, ma la sua punizione è centrale e debole. Al 18' rimessa laterale di Santeramo per Burato che prolunga di testa verso Frascadore che, sempre di testa, indirizza verso la porta del Foligno un tiro che non crea preoccupazioni a Gil. Poco dopo si vedono in avanti gli Umbri con Peluso che dalla distanza mette di poco a lato con Timperanza che va comunque in tuffo sulla palla. Alla mezz'ora arriva il lampo sulla gara: Settimi riconquista palla a metà campo su Marini e s'invola, incontrastato, verso la porta scandiccese. Arrivato al limite calcia in diagonale con Timperanza che non può fare niente se non recuperare la sfera in fondo alla reta. Vantaggio un po' a sorpresa degli ospiti che complica la gara dei ragazzi di mister Rigucci i quali provano subito a riportare in pari le sorti dell'incontro con un bel colpo di testa di Vanni su cross di Frascadore, ma Gil si supera e nega alla punta blues, stavolta in completo rosso, la gioia del gol. Nella ripresa il possesso palla dello Scandicci è sterile con la difesa folignate che chiude bene tutti gli spazi fino al 70' quando Vanni sbuca dietro a tutti su una punizione di Mariani dalla destra e insacca il meritato pareggio. Sette minuti dopo l'episodio che cambia e condiziona la gara: Santeramo perde malamente palla a metà campo con Ciganda che s'invola verso la porta blues. Timperanza in uscita lo contrasta colpendo pallone e giocatore, con la sfera che rimane fra le gambe del numero uno scandiccese. Il direttore di gara ravvede gli estremi per il rosso diretto fra le proteste dei padroni di casa. Entra Bruni per Vanni e il giovane portiere si esibisce subito in una bella parata sulla punizione velenosa di Peluso. In superiorità numerica il Foligno cerca il gol vittoria: all'85' Frascadore libera male costringendo Bruni alla deviazione d'istinto. Un minuto dopo è Amodio da buonissima posizione a calciare alto sopra la traversa. Allo scadere arriva il gol vittoria dei ragazzi di Marmorini: Peluso, dalla sinistra, salta gli sfiniti Marini e Ficini e batte in diagonale superando un incolpevole Bruni. Lo Scandicci accusa il colpo e nel breve recupero decretato dal mediocre Costa di Catanzaro non riesce a trovare il guizzo giusto per portarsi nuovamente in parità.
LE INTERVISTE
Mister Rigucci rammaricato per come è andata a finire la gara: Mi dicono che l'espulsione non ci fosse. Timperanza mi ha detto di aver preso la palla piena, purtroppo il direttore di gara l'ha vista diversamente. Peccato perché abbiamo fatto la partita per gran parte dei novanta minuti e devo fare, comunque, i complimenti ai ragazzi anche perché è troppo facile farli quando si vince. Nonostante le tante assenza i ragazzi scesi in campo hanno dato tutto. Purtroppo abbiamo fatto degli errori, altrimenti non avremmo perso. Però credo che la sconfitta sia immeritata. Per quello che hanno dato in campo un pareggio sarebbe stato più giusto, anche perché eravamo riusciti a ottenerlo. Poi in dieci un po' abbiamo sofferto lasciando troppo libero Peluso che è un giocatore importante e dalla sua mattonella ci ha puniti. Ci lecchiamo le ferite cercando di recuperare più giocatori possibili in vista della partita importante a Gavorrano . Avete pagato a caro prezzo un paio di ingenuità difensive: Quando scendi in campo con tanti giovani gli devi dare merito nei momenti positivi, ma ti devi anche aspettare qualche sbavatura. Purtroppo li abbiamo pagati veramente cari perché loro hanno fatto solo tre tiri nello specchio della porta. Dovevamo portare in fondo la partita, capitalizzando al massimo quello che era successo in campo, purtroppo i ragazzi non ci sono riusciti e lavoreremo per migliorare su questo aspetto. Dobbiamo essere positivi e lavorare per dare forza a questi ragazzi che fino ad adesso hanno fatto veramente bene. Mercoledì scorso, con tanti ragazzi in campo, abbiamo superato il turno di Coppa. Dobbiamo stare equilibrati, lavorare sodo e non fare particolari drammi se arriva qualche sconfitta come questa, soprattutto quando ti mancano anche quattro o cinque giocatore che per lo Scandicci sono importanti. E nonostante tutto questo abbiamo perso al novantesimo, immeritatamente, e dobbiamo fare comunque gli applausi ai ragazzi che sono andati in campo e a quelli che sono entrati durante la gara .




Massimiliano Tognetti
Cannara-Follonica Gavorrano 0-3

ARBITRO: Davide Gandino di Alessandria
RETI: 4' Berardi, 33' Mugelli, 65' Fontana



Tiferno Lerchi-Cascina 1-0

ARBITRO: Stefania Menicucci di Lanciano
RETI: 48' Tersini



Flaminia-Montespaccato 3-2

ARBITRO: Lorenzo Maccarini di Arezzo
RETI: 15' Ancillai, 29' Bosi, 62' Sciamanna, 70' Ingretolli, 88' Zeetti



Unipomezia-Sporting Club Trestina 0-1

ARBITRO: Giuseppe Rispoli di Locri
RETI: 52' Khribech