Poggibonsi-Arezzo 4-0
ARBITRO: Emanuele Ceriello di Chiari
RETI: 13' Bellini, 24' Regoli, 50' Regoli, 80' Manfredi
Poggibonsi-Arezzo 4-0 significa sostanzialmente lezione di calcio. Una sola squadra in campo, quella giallorossa che sin dalle prime battute mostra agli amaranto, nobili decaduti, cosa significhi giocare al massimo dell'intensità in Serie D. Noi non sappiamo come finirà il campionato delle due compagini, ma lo scontro diretto lascia un'imbarazzante sensazione di superiorità da parte dei Leoni che, lo scorso anno, giocavano due categorie sotto rispetto all'Arezzo retrocesso dalla Serie C. Stavolta invece le categorie sembrano invertirsi: il Poggibonsi mette in mostra un collettivo da Professionisti, mentre l'Arezzo, che incassa una delle più cocenti umiliazioni degli ultimi anni, assomiglia a un cantiere in cui la scritta lavori in corso rischia di campeggiare ancora a lungo. Venivano da cinque punti in altrettante partite, gli uomini di Sussi, che avevano urgente bisogno di riprendere terreno nei confronti degli avversari di giornata e soprattutto di Gavorrano e San Donato, facilmente vittoriose a Cannara e Livorno. E la squadra del neoallenatore, subentrato all'esonerato Mariotti, si presenta con Tordella e Muzzi schierati dall'inizio, quest'ultimo in avanti assieme a Marras e Foggia. Di fronte c'è lo spettacolare Poggibonsi, sorpresa assoluta del campionato; da neopromossa, la squadra di Calderini ha collezionato da subito un andamento degno della zona playoff con ambizioni più che legittime per sognare in grande, come dimostrato anche dal pareggio maturato in un campo ostico come Gavorrano. I giallorossi si affidano ad un inedito 3-5-2 con Cecchi, Borri e Frosali in difesa e coppia d'attacco Bellini e Regoli chiamati a seminare il panico nella difesa amaranto. Di fronte ad uno splendido numero di tifosi di entrambe le compagini, la gara prende il via. Al 2' ci provano gli ospiti con un colpo di testa di Foggia che finisce fuori di poco. Il Poggibonsi scampa il pericolo ed inizia a prendere in mano le redini del gioco; certo non si aspettavano, gli uomini di Calderini, di trovarsi di fronte praterie sterminate lasciate incustodite dalla retroguardia avversaria. Già, perché l'1-0 di Bellini al 13' è una galoppata che non trova alcun ostacolo e che viene culminata dal perfetto rasoterra all'angolino, senza scampo per il portiere amaranto. Uno a zero per i senesi. L'Arezzo incassa il colpo e prova a rimettere subito la testa in avanti, con una zuccata di Lomasto da corner che però non trova la porta. Ma la difesa ospite continua a vivere un pomeriggio horror: il portiere Colombo esce senza alcun motivo dai pali credendo di poter intercettare il pallone in profondità per Muscas, e invece viene anticipato dal giocatore giallorosso che serve Regoli in area piccola. Fin troppo facile per quest'ultimo depositare a porta sguarnita il raddoppio. Di nuovo non pervenuta la difesa dell'Arezzo. E siamo solo al 24'. Primo gol di Vieri Regoli con la nuova maglia. La risposta aretina dopo lo scioccante uno-due arriva alla mezzora con Foggia che appoggia per Sicurella, botta da dentro l'area su cui Pacini è abilissimo a rispondere presente, prima che la propria difesa liberi. La gara si è ormai stappata e le occasioni fioccano: sul corner dalla sinistra del Poggibonsi, Regoli e Bellini si ostacolano, divorandosi a un metro dalla porta la terza marcatura. Intervallo. Nella ripresa Sussi si gioca la carta Cutolo per Muzzi, ma è ormai tardissimo per l'Arezzo che sembra destinato a crollare. Frosali carica una lavatrice dai trenta metri col mancino e per poco il pallone non si infila all'incrocio. Al 55' gli ospiti la riaprirebbero col mancino di Foggia da dentro l'area, ma è tutto fermo per fuorigioco. E poco dopo cala definitivamente la notte sugli amaranto; Muscas si lancia sulla destra e salta la resistenza del rientrante Foggia prima di appoggiare per Regoli, che con una finta ubriacante mette a sedere Pinna e poi piazza un sinistro dolcissimo, quasi da diabete, sul palo lontano. Un gol enorme di Regoli che in un colpo solo trova la doppietta e manda in paradiso i tifosi di casa. I tifosi ospiti, invece, accorsi in massa per sostenere l'Arezzo, cominciano a lasciare lo stadio Lotti. Il resto è un tentativo isterico degli amaranto di riaprirla per salvare quantomeno l'onore: il subentrato Cutolo prova il tiro-cross, ma il pallone va a sbattere sulla parte alta della traversa. Risponde il Poggibonsi con la botta di Mazzolli su punizione che l'estremo difensore aretino deve deviare in angolo. La difesa ospite continua a ballare: la transizione del Poggibonsi da sinistra a destra trova un indisturbato Bellini che batte a rete col mancino ma manda alto. Nel finale i giallorossi di Calderini si tolgono anche lo sfizio del poker; Riccobono pennella un pallone dolcissimo per il nuovo entrato Manfredi che di testa batte ancora il portiere dell'Arezzo e fa addirittura 4-0. E' un delirio di onnipotenza, quello dei giallorossi, che al fischio finale impazziscono di gioia e incassano gli applausi a scena aperta dai propri tifosi
Scandicci-Foligno 1-2
ARBITRO: Giuseppe Costa di Catanzaro
RETI: 30' Settimi, 70' Vanni, 90' Peluso
LE PAGELLE
SCANDICCI
TIMPERANZA: 6 Incolpevole sul gol di Settimi e, probabilmente, anche sulla sua espulsione. Per il resto fa lo spettatore in campo;
FICINI: 6 Unica pecca nel finale su Peluso che lo salta con troppa facilità e segna il gol vittoria. Per il resto della gara sfodera una prestazione da veterano;
FRASCADORE: 6 Grande grinta e cuore come sempre. Qualche imprecisione di troppo in fase di cross, ma una spinta continua sulla fascia. Rischia l'autorete nel finale con un rinvio maldestro sul quale Bruni ha un grande riflesso;
BURATO: 5,5 Una bella verticalizzazione per Vanni nella ripresa e la conclusione, centrale, in avvio di gara su punizione. Poi però solo ordinaria amministrazione. Sembra sempre di poter dare un qualcosa in più. E servirebbe tanto...;
SANTERAMO: 5,5 L'espulsione, contestata, di Timperanza nasce da un suo errore che lancia Ciganda verso la porta. Peccato perché, fino a quel momento, aveva tenuto bene la posizione;
FRANCALANCI: 6 Guida bene la difesa che lascia solo due conclusioni, con palla in movimento, agli ospiti. Purtroppo sono letali per il risultato finale;
MARINI: 5.5 Perde malamente palla in occasione del vantaggio ospite dopo aver cambiato fascia da pochi istanti. Va meglio a destra che a sinistra, ma fa un passo indietro rispetto alle prestazioni precedenti;
SINISGALLO: 5 Purtroppo non riesce a ripetere la buona prestazione, con gol, del turno di Coppa. Poco lucido e a volte in ritardo sulle seconde palle; dal
67' Corsi: 6 Entra bene in partita dando un po' di brio alla gara con qualche spunto interessante e alcuni recuperi importanti;
VANNI: 6 Nel primo tempo si vede negare il gol di testa, su cross di Frascadore, da un grande intervento di Gil De Olivera. Nella ripresa però si fa trovare pronto sulla palla scodellata da Mariani per riportare in pari le sorti dell'incontro; dal
79' Bruni: 6,5 Para bene la punizione di Peluso nonostante sia entrato da pochi istanti. Poi è reattivo deviando la svirgolata di Frascadore. Nulla può sul diagonale di Peluso che decide la partita;
MARIANI: 6 Gira un po' a vuoto con pochi inserimenti e poche verticalizzazioni. Ha il merito, però, di scodellare una palla perfetta per il gol di Vanni che riequilibra, momentaneamente, l'incontro ;
SACCARDI: 5 Qualche spunto in velocità, ma troppo poco rispetto a quello che avevamo visto nella altre partite. Si libera solo una volta per il tiro in porta; dal
62' Imbrenda: 6 Si conquista la punizione da cui nasce il gol del pareggio di Vanni. Sembra essere entrato bene in partita, ma l'inferiorità numerica ne limita notevolmente la potenziale azione offensiva;
All.: RIGUCCI: 6 Le assenza sono tante e importanti per la rosa che ha a disposizione, ma lui non si lamenta e, se non fosse per una scriteriata decisione arbitrale, alla fine, un punto i suoi ragazzi lo avrebbero portato a casa. Un paio di ingenuità costano molto caro.
ARBITRO
COSTA di CATANZARO: 4,5 Non sembra avere la personalità e la preparazione per la categoria. Non ammonisce Peluso per un fallo di mano segnalato dall'assistente. Fischia poco, ma non mantiene una coerenza nelle valutazioni dei falli. Molti dubbi sull'espulsione di Timperanza: il pallone rimane fra i piedi dell'estremo difensore dopo il contrasto con Ciganda, e non sembra neppure essere ultimo uomo perché Santeramo è a protezione della propria area di rigore.
IL COMMENTOLo Scandicci non riesce a bissare la vittoria di Coppa in quel di Foligno e cede il passo agli umbri che accorciano le distanze in classifica da sei a tre punti. I ragazzi di Mister Rigucci, però, avrebbero meritato un qualcosa in più che non è arrivato anche per la complicità del direttore di gara che, con alcune decisioni alquanto discutibili, ha, oggettivamente, complicato la gara degli scandiccesi. Padroni di casa subito al tiro con Burato dai trenta metri, ma la sua punizione è centrale e debole. Al 18' rimessa laterale di Santeramo per Burato che prolunga di testa verso Frascadore che, sempre di testa, indirizza verso la porta del Foligno un tiro che non crea preoccupazioni a Gil. Poco dopo si vedono in avanti gli Umbri con Peluso che dalla distanza mette di poco a lato con Timperanza che va comunque in tuffo sulla palla. Alla mezz'ora arriva il lampo sulla gara: Settimi riconquista palla a metà campo su Marini e s'invola, incontrastato, verso la porta scandiccese. Arrivato al limite calcia in diagonale con Timperanza che non può fare niente se non recuperare la sfera in fondo alla reta. Vantaggio un po' a sorpresa degli ospiti che complica la gara dei ragazzi di mister Rigucci i quali provano subito a riportare in pari le sorti dell'incontro con un bel colpo di testa di Vanni su cross di Frascadore, ma Gil si supera e nega alla punta blues, stavolta in completo rosso, la gioia del gol. Nella ripresa il possesso palla dello Scandicci è sterile con la difesa folignate che chiude bene tutti gli spazi fino al 70' quando Vanni sbuca dietro a tutti su una punizione di Mariani dalla destra e insacca il meritato pareggio. Sette minuti dopo l'episodio che cambia e condiziona la gara: Santeramo perde malamente palla a metà campo con Ciganda che s'invola verso la porta blues. Timperanza in uscita lo contrasta colpendo pallone e giocatore, con la sfera che rimane fra le gambe del numero uno scandiccese. Il direttore di gara ravvede gli estremi per il rosso diretto fra le proteste dei padroni di casa. Entra Bruni per Vanni e il giovane portiere si esibisce subito in una bella parata sulla punizione velenosa di Peluso. In superiorità numerica il Foligno cerca il gol vittoria: all'85' Frascadore libera male costringendo Bruni alla deviazione d'istinto. Un minuto dopo è Amodio da buonissima posizione a calciare alto sopra la traversa. Allo scadere arriva il gol vittoria dei ragazzi di Marmorini: Peluso, dalla sinistra, salta gli sfiniti Marini e Ficini e batte in diagonale superando un incolpevole Bruni. Lo Scandicci accusa il colpo e nel breve recupero decretato dal mediocre Costa di Catanzaro non riesce a trovare il guizzo giusto per portarsi nuovamente in parità.
LE INTERVISTEMister
Rigucci rammaricato per come è andata a finire la gara: Mi dicono che l'espulsione non ci fosse. Timperanza mi ha detto di aver preso la palla piena, purtroppo il direttore di gara l'ha vista diversamente. Peccato perché abbiamo fatto la partita per gran parte dei novanta minuti e devo fare, comunque, i complimenti ai ragazzi anche perché è troppo facile farli quando si vince. Nonostante le tante assenza i ragazzi scesi in campo hanno dato tutto. Purtroppo abbiamo fatto degli errori, altrimenti non avremmo perso. Però credo che la sconfitta sia immeritata. Per quello che hanno dato in campo un pareggio sarebbe stato più giusto, anche perché eravamo riusciti a ottenerlo. Poi in dieci un po' abbiamo sofferto lasciando troppo libero Peluso che è un giocatore importante e dalla sua mattonella ci ha puniti. Ci lecchiamo le ferite cercando di recuperare più giocatori possibili in vista della partita importante a Gavorrano . Avete pagato a caro prezzo un paio di ingenuità difensive: Quando scendi in campo con tanti giovani gli devi dare merito nei momenti positivi, ma ti devi anche aspettare qualche sbavatura. Purtroppo li abbiamo pagati veramente cari perché loro hanno fatto solo tre tiri nello specchio della porta. Dovevamo portare in fondo la partita, capitalizzando al massimo quello che era successo in campo, purtroppo i ragazzi non ci sono riusciti e lavoreremo per migliorare su questo aspetto. Dobbiamo essere positivi e lavorare per dare forza a questi ragazzi che fino ad adesso hanno fatto veramente bene. Mercoledì scorso, con tanti ragazzi in campo, abbiamo superato il turno di Coppa. Dobbiamo stare equilibrati, lavorare sodo e non fare particolari drammi se arriva qualche sconfitta come questa, soprattutto quando ti mancano anche quattro o cinque giocatore che per lo Scandicci sono importanti. E nonostante tutto questo abbiamo perso al novantesimo, immeritatamente, e dobbiamo fare comunque gli applausi ai ragazzi che sono andati in campo e a quelli che sono entrati durante la gara .
Massimiliano Tognetti