Cascina-Arezzo 1-2
ARBITRO: Leonardo Di Mario di ciampino
RETI: 25' Calderini, 43' Calderini, 64' Mencagli
Colpo esterno prezioso per l'Arezzo di Mariotti che sbanca lo stadio Redini di Cascina, casa dei nerazzurri neopromossi, e compie un ulteriore balzo verso i playoff; la squadra del Cavallino si rialza subito dopo il pari interno contro il Follonica Gavorrano e rafforza il quarto posto in graduatoria, mentre la formazione pisana non dà seguito al pari di Cannara e inciampa nuovamente fra le mura amiche dopo tre risultati utili consecutivi. La gara vede da subito più pimpanti gli ospiti che alla prima azione sono subito pericolosi: Pinna prova il sinistro su punizione, Biggeri inghiotte il pallone. La risposta locale arriva al 10' con Remorini che viene lanciato a rete, ma viene anticipato dalla tempestiva uscita del portiere amaranto che evita guai. Poco dopo Remorini si accentra dalla sinistra e prova una sorta di tirocross su cui Colombo deve fare buona guardia. L'Arezzo comincia ad aumentare la pressione e al 25' trova il varco giusto: punizione di Pinna, Biggeri è assai rivedibile nell'intervento perché si dimentica di trattenere il pallone e sulla sfera irrompe Calderini che senza tanti complimenti è velocissimo a mettere dentro il vantaggio. Errore del portiere, l'Arezzo ne approfitta: il copione si ripete al 42', quando un giropalla difensivo del Cascina vede Biggeri ciccare il pallone sulla prima pressione di Calderini, che quasi non crede ai suoi occhi quando capisce di dover soltanto appoggiare dentro a porta vuota. Tutto decisamente facile per gli amaranto che col minimo sforzo vanno all'intervallo su un saldissimo doppio vantaggio. Nella ripresa il match si sporca: il Cascina attacca con poche idee e confuse, gli ospiti hanno già fatto il loro dovere e traccheggiano in mezzo al campo, affidandosi anche ai cambi intorno al quarto d'ora. Il Cascina però, dopo un quarto d'ora di stasi totale, ha il merito e la fortuna di riaprirla: Pinna commette una sciocchezza in fase di possesso con un retropassaggio insulso al proprio portiere, Mencagli si inserisce fra i due e fulmina il portiere aretino con un destro preciso che vale l'1-2. A mezzora dalla fine la gara ora è più che mai viva. Il problema è che i nerazzurri faticano comunque a creare presupposti insidiosi per gli ospiti, tant'è che l'Arezzo, scosso dalla rete incassata, al 71' va vicino al tris con un colpo di testa di Biondi su corner di Pizzutelli, palla fuori di un niente. Le uniche azioni realmente pericolose dei locali arrivano al 73', quando Geroni calcia una punizione col mancino in modo centrale, e all'81', quando Zaccagnini si invola sulla destra e prova il tirocross, da cui scaturisce un rimpallo che Colombo deve neutralizzare con un intervento. Poi molte palle lanciate in avanti e facilmente controllate dalla difesa amaranto, fino al triplice fischio che sancisce il successo aretino.
Sangiovannese-San Donato Tavarnelle 0-1
ARBITRO: Silvio Torreggiani di Civitavecchia
RETI: 71' Zini
Foligno-Tiferno Lerchi 0-1
ARBITRO: Mattia Nigro di Prato
RETI: 8' rig. Gorini Gia.
Sporting Club Trestina-Scandicci 1-1
ARBITRO: Enrico Eremitaggio di Ancona
RETI: 41' Francalanci, 67' Autorete
Strappare un punto a Trestina, là dove sono caduti un po' tutti, rende il viaggio di ritorno in pullman decisamente più gradevole. Deve essere stato piuttosto sorridente Athos Rigucci; l'uno a uno del suo Scandicci in terra umbra assomiglia ad un affarone, anche se i suoi si fanno riacchiappare dopo essere andati addirittura in vantaggio. I padroni di casa non riescono ad esprimersi al livello delle ultime gare, poiché partono contratti e con poche idee, arginati anche dalla solita, arroccata organizzazione difensiva scandiccese. I Blues restano compatti e corrono pochi rischi nei primi 25 minuti, poi Khribech prova il tiro potente da dentro l'area, ma Timperanza blocca con sicurezza. Al 40', su cross dalla sinistra di Burato, Kernezo si coordina ed estrae dal cilindro una rovesciata assurda, che il portiere umbro è bravo a mettere in corner. E dalla bandierina arriva il vantaggio fiorentino; Francalanci è puntualissimo nella situazione aerea, sale fino all'ultimo piano e mette dentro lo zero a uno. Riposo. Nella ripresa gli ospiti si mantengono ancora più abbottonati in difesa del vantaggio che sarebbe un colpaccio clamoroso, ma il Trestina con pazienza e un po' di fortuna riesce a pervenire al pareggio a metà frazione, dopo che fino a quel momento gli attacchi umbri erano stati tutti ben disinnescati: sulla punizione dal lato mancino di Khribech, Della Spoletina è il primo ad arrivare sul pallone e lo indirizza verso lo specchio, palo pieno; il rimbalzo finisce addosso a Ficini che non riesce ad evitare che la sfera finisca dentro. Uno a uno nel modo più rocambolesco, ed ecco spiegato qualche piccolo rimpianto che forse Rigucci avrà coltivato sul pullman, dopo essersi illuso di poter tornare a Scandicci con uno scalpo illustre come quello del Trestina.
Rieti-Pianese 1-0
ARBITRO: Dario Acquafredda di Molfetta
RETI: 65' rig. Vari
Il Rieti si rialza e mette a segno un gran colpo mietendo una vittima illustre come la Pianese che inciampa di nuovo in trasferta. I bianconeri hanno un andamento esterno da retrocessione e cadono anche in terra laziale. Ciò che lascia diverse perplessità allo staff tecnico e ai tifosi senesi sarà stato anche il fatto che i bianconeri faticano a rendersi pericolosi con continuità. Di tiri in porta se ne vedono pochissimi, col Rieti che per tutto il primo tempo non ha difficoltà a contenere e poi ripartire. A metà ripresa l'episodio che risolve la contesa; Simeoni mette giù in area Scibilia e per l'arbitro è calcio di rigore per i locali. Dal dischetto Vari è glaciale e fa uno a zero, mettendo in ghiaccio la vittoria dei suoi; trasformazione che vale tre punti anche perché la Pianese cerca un assalto che si rivela assai sterile; Convitto, Marianeschi e soci vivono una giornata assai grigia e non trovano nè un acuto personale nè uno spunto collettivo per pungere. E al triplice fischio esulta il Rieti, che fra le mura amiche ha battuto San Donato e Poggibonsi. E ora pure la Pianese.