Torna a casa coi rimpianti l'Armando Picchi di Nicola Sena che incappa nell'ennesimo pareggio-beffa che lascia la squadra labronica a cavallo fra playoff e playout. Amarissima la domenica del Picchi ospite del Fucecchio: il vantaggio arriva dopo occasione di Neri respinta dal portiere, Quilici sulla ribattuta calcia a porta sicura ma trova Casanova che para da portiere aggiunto e viene espulso: rigore Picchi, rete di Neri al 27'. Da qua in poi è un monologo ospite: Neri sfonda e serve Quilici a porta vuota che però clamorosamente manda alto da cinque metri, poi un bel filtrante di Bonsignori manda Campo a tu per tu col portiere, il tiro però viene messo in corner da Ubirti. Nella ripresa non cambia lo spartito: Neri entra in area di rigore, la mette corta per Campo che dal limite dell'area piccola calcia preciso, ma incoccia il palo. Occasioni a non finire per i livornesi: Neri crossa per Testa che lascia sfilare per Campo che a un metro dalla linea di porta riesce a centrare il portiere, suscitando la rabbia del pubblico livornese e della panchina. La bravura del Fucecchio è non mollare mai: i bianconeri guadagnano un corner al 91', Lischi di testa colpisce la traversa, il pallone rientra in campo e La Rosa butta dentro in mischia. Uno a uno, mani nei capelli per gli ospiti. Che però avrebbero addirittura l'occasione per il nuovo vantaggio all'ultima chance della partita, ma Quilici si allunga troppo il pallone e si fa interrompere la corsa da Ubirti in uscita. Alla fine è uno a uno: Sena esce con i nervi a fior di pelle, ancora incredulo per la clamorosa mole di occasioni cestinate dai suoi che falliscono il sorpasso al Tuttocuoio e il raggiungimento del sesto posto. Lazzerini invece ha tanti motivi per sorridere: il Fucecchio raggiunge quota 22 punti.
Vittoria rotonda per il Ponsacco, che tra le mura amiche batte il Certaldo con il risultato di 3-0. Complice le tante assenze, mister Ramerini è costretto ad adattare Volpini nel ruolo di centravanti, schierato nell'attacco a due insieme a Corsi. Ritrova l'assetto giusto invence il Ponsacco con il recupero di ben 5 giocatori. Paci infatti opta per il 4-4 2 e disorienta il Certaldo, schierato a specchio come il Ponsacco ma più impreciso in zona gol. Partono forte i locali con un Tavano scatenato. All'8', il numero 10 di casa ci prova su calcio di punizione, Orsini sventa la minaccia. Il Ponsacco, fa tutti nei primi minuti, tanto da chiudere i conti al termine della prima frazione di gara. Vannozzi al 24' lancia ancora Tavano che a tu per tu con Orsini, sigla il raddoppio dei ragazzi di Paci. Neanche dieci minuti più tardi, i padroni di casa calano il tris. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Coralli salta più in alto di tutti e batte per la terza volta Orsini. Nella ripresa, reazione d'orgoglio dei viola, che impegnano in un paio di circostanze Lista, che si oppone con veemenza agli assalti ospiti. Tre punti fondamentali per il Ponsacco, che si rilancia in classifica a due lunghezze dall'ultimo posto che garantirebbe una salvezza tranquilla, occupato proprio dal Certaldo a quota 24. Decisamente pesante, la battuta d'arresto dei ragazzi di Ramerini, decimati dai tanti infortuni, ma che dovranno tornare a far punti, per ottenere la permanenza in categoria.
Fra Colligiana e Cuoiopelli vince.. Il Livorno. E' spettacolare il confronto fra le due formazioni biancorosse desiderose di punti per i rispettivi obiettivi: i valdelsani per centrare la salvezza (evitando possibilmente il playout), i pisani per andare a recuperare punti nei confronti della corazzata capolista (che osserva il turno di riposo e assiste con curiosità alla contesa). Al primo vero affondo la Cuoiopelli passa in vantaggio grazie a Bracci che sotto porta non ha difficoltà a insaccare: sono passati solo dodici minuti sul cronometro e la gara per i ragazzi di Deri si mette in salita. Sette minuti dopo il match si complica ulteriormente per i padroni di casa: Piochi commette fallo in area e per il direttore di gara è rigore ed espulsione del difensore biancorosso. Oltre settanta minuti da giocare in inferiorità numerica per la Colligiana che pare già spacciata a metà ripresa. Eppure il Fato è beffardo, e la Cuoiopelli dal dischetto non raddoppia: Falchini dagli undici metri si fa ipnotizzare da Chiarugi e lascia la situazione sullo zero a uno. A questo punto i locali riprendono coraggio: Liberto conclude solo a filo del secondo palo, mentre al 26' Mugnai irrompe in area e viene messo giù. Stavolta il calcio di rigore è a favore della truppa di Deri. E dal dischetto Mugnai, come il soldato nemico di Piero nella canzone di De Andrè, non ricambia la cortesia: imbraccia l'artiglieria e fa uno a uno. La gara è elettrizzante; nessuno si accorge che i senesi sono in dieci, perché al 41' ci prova anche Cirasella dal vertice dell'area ma Lampignano blocca. Uno splendido primo tempo si chiude uno a uno. Nella ripresa viene fuori ancora il carattere dei padroni di casa: Mugnai impegna Lampignano che respinge e poi mette in angolo sulla ribattuta di Cito. C'è spazio per entrambe le formazioni in avanti: Chiarugi deve dire di no al tentativo del subentrato Cavallini. Il jolly lo pesca la Colligiana, anzi, ne pesca due: perché sono due subentrati a timbrare il nuovo vantaggio all'82. Soumah serve Milanesi che supera Lampignano e manda in delirio il pubblico di casa per il clamoroso due a uno che illude i biancorossi. Non passano due minuti che la Cuoiopelli pareggia con Baroncini, imbeccato nel migliore dei modi in area di rigore. Due a due a cinque minuti dalla fine, e la gara prende fuoco; una serie di colpi al limite da una parte e dall'altra origina diverse mischie e un parapiglia finale che viene a malapena arginato dal direttore di gara: espulsi Liberto e il viceallenatore locale Trombetta. Dopo otto minuti di recupero il triplice fischio finale manda tutti negli spogliatoi non senza qualche strascico di polemica. Del resto i nervi sono a fior di pelle e tutto sommato è comprensibile: la Colligiana disputa forse la sua miglior prova stagionale, ma deve incassare un solo punto e ancora molto dovrà combattere nei bassifondi della classifica per confermarsi in categoria. La Cuoiopelli evita la sconfitta, ma deve mangiarsi le mani per un avvicinamento mancato al Livorno, che a questo punto ha in mano il campionato.