La notizia buona è che anche le rivali vanno pianissimo (anzi: perlopiù stanno ferme); altre però non ce ne sono. Presentatosi di nuovo con una formazione ridottissima (stavolta in panchina c'è il solo Di Vico), l'Esperia cade sul campo del Poggio a Caiano senza mai dare l'impressione di poter ribaltare il pronostico. L'episodio iniziale, rigore centrale di Marchetti parato da Caparrini, fa durare l'illusione giusto 5' in più; poi Vannucchi conquista il pallone in mediana e lancia in profondità Calabrese che scansa l'avversario uscito in protezione e scavalca Caparrini in uscita. Trovato il vantaggio il Poggio a Caiano accelera a scatti: gli sono sufficienti per sfiorare due volte il raddoppio con Vurro pericoloso col destro, fuori, e di testa, di nuovo bravo Caparrini. Il duello però finisce diversamente in avvio di ripresa quando il portiere calcia centralmente un rinvio raccolto dal bomber che viola in sequenza l'area e la porta. Di qui alla fine resta solo da segnalare un tiro di Morini che da fuori chiama Caparrini a un difficile intervento in angolo. Poi l'Esperia s'arrende, ora ufficialmente consapevole che nella corsa per la salvezza potrà coinvolgere soltanto Galcianese e Mezzana.
Terza vittoria consecutiva per il Quarrata Olimpia che si conferma terza forza del campionato battendo la Galcianese per 2-0. La partita va in archivio già nel primo tempo con le reti di Paolini e Acoraro. Dopo i primi minuti di studio nei quali le due formazioni cercano di rendersi pericolose, il Quarrata prende il pallino del gioco e prova a rendersi pericoloso sfruttando le corsie laterali. La prima vera palla gol arriva al 27' quando Kamal parte in velocità ed entra in area ma, anziché servire l'attaccante Tripi tutto solo davanti alla porta, cerca di sorprendere il portiere avversario sul suo palo: bravo dunque Vannucchi a deviare in angolo. Un minuto dopo la Galcianese costruisce la sua prima vera occasione da gol, complice una leggerezza difensiva sulla destra: D'Ambrosio ne approfitta e crossa in area, Ferroni in scivolata è tempestivo a recuperare e liberare l'area di rigore. Al 37' il Quarrata va in vantaggio. La Galcianese si rifugia in angolo su un'azione manovrata dei giallorossi. Va alla battuta Acoraro che crossa in area, Paolini anticipa tutti e con un colpo di testa porta in vantaggio il Quarrata. Il vantaggio galvanizza la squadra di Palmesano che in pochi minuti ha la possibilità di raddoppiare senza però riuscirci. Il raddoppio comunque arriva a pochi minuti dal riposo: Acoraro batte magistralmente un calcio di punizione dai venticinque metri che s'infila a mezz'altezza a sinistra del portiere. La prima frazione si chiude con i quarratini in vantaggio per 2-0, vantaggio meritato per quello che si è visto in campo. Nella ripresa il Quarrata cerca di riprendere in mano le redini del gioco; la Galcianese non molla e cerca di trovare la via della rete nel tentativo di riaprire la partita. Sono però i giallorossi ad avere le migliori occasioni, la più clamorosa con Spagnesi che al 67', sul cross dalla destra di Tripi, tutto solo davanti la porta calcia clamorosamente sul palo. Successivamente il match torna a farsi combattuto ed equilibrato; i due allenatori provano a cambiare qualcosa attingendo dalle rispettive panchine ma alla fine sono quasi nulle le occasioni da rete. Finisce 2-0 per il Quarrata che conquista meritatamente l'intera posta messa in palio contro una Galcianese che sicuramente per quello visto al Raciti non merita la posizione che occupa.
Il derby ha sempre un sapore a sé, stavolta asprissimo per il Montecatini che fermato sul pari dal Monsummano vede il San Miniato Basso allontanarsi da solo in vetta: la rete a freddo di Scannerini (indecisione della difesa sulla punizione di Baroni a spiovere in area, deviazione vincente sottoporta quando non sono passati neppure 2') complica i piani di Lucherini che aveva preparato una gara diversa. Per un quarto d'ora il Montecatini sbanda, costretto a confrontarsi con uno svantaggio imprevisto: Il Monsummano cerca di renderglielo ancora più pesante ma fallisce perché Santi respinge a Scannerini il pallone del possibile 0-2. È la scossa per il Montecatini che si ricorda come ha fatto ad arrivare fin lassù e nella mezz'ora seguente costruisce tre occasioni da rete la seconda delle quali vale il pari: dopo aver dialogato con Giannini e aver chiamato Papini a un intervento complicatissimo, Ciervo va già sulla pressione di Bachechi e si conquista un rigore pesante trasformato con serenità estrema; sullo slancio il Montecatini sfiora anche il 2-1 ma il tiro angolato di Sembranti esce accanto al palo. Poi nella ripresa la gara cambia, perché il Montecatini cala e il Monsummano capisce come chiudergli ogni spazio: per metà tempo si registrano solo la ripartenza di Scannerini, tiro fuori bersaglio, e la punizione di Ciervo cui Papini s'oppone di nuovo. Il portiere ospite è protagonista anche nel finale sulla deviazione velenosa di Mehmadaj prima dell'inzuccata di Fanti che esce a un millimetro dal palo. Ma al di là delle folate biancocelesti il pari è giusto: e negli anni il Monsummano potrà raccontare di quella volta in cui, privo d'obiettivi di classifica reali, tirò i cugini giù dal trono a un mese dalla fine.
Calciatoripiù: Malucchi (Vald.Montecatini), Scannerini, Palandri (I. Monsummano).
Sabato migliore non avrebbe potuto esserci: perché a questo punto dell'anno le gare contro chi è in lotta per salvarsi sono insidiosissime, e invece il Mezzana cade 2-0 destando pochi pensieri; e perché in contemporanea il Monsummano gioca di sponda e ferma il Montecatini su un 1-1 che significa primato solitario. Così il San Miniato Basso si gode l'inizio d'aprile finalmente da solo sul trono, nella speranza che da qui a fine nessuno provi a fargli compagnia o addirittura a buttarlo giù. Ora non importa che stia attento a quello che succede sugli altri campi: se tra Ponsacco, Viaccia, Galcianese ed Esperia (sulla carta calendario favorevolissimo: due squadre salve, due in difficoltà enormi) otterrà dodici punti si sarà conquistato il diritto di giocarsi l'accesso all'élite. Il quintultimo ostacolo è stato scavalcato, anche se per metterselo alle spalle c'è voluto l'intero primo tempo: il Mezzana infatti approccia la gara col piglio giusto; merito di Mansi, Ferretti e Disca che con l'aiuto di Sestini e Carretta in copertura riescono a tamponare le accelerazioni di Buhne e Perretta da subito pericolosissimi. È dunque complicato scardinare la difesa del Mezzana che alla mezz'ora sfiora addirittura il vantaggio: Giubbolini non trova il pallone sull'angolo di Carretta, di testa però D'Arco fa lo stesso con la porta. Poi d'un tratto il Mezzana si spenge e il San Miniato Basso si prende vantaggio, raddoppio, partita e primato: Panichi intercetta un'azione offensiva a centrocampo e innesca rapido la ripartenza alimentata da Perretta che sullo scatto alza la testa e pennella sul secondo palo un pallone d'argento: per l'upgrade del metallo serve l'inserimento di Tigrano che di prima batte Londi. Insospettabilmente il Mezzana non reagisce e tempo 6' il San Miniato Basso raddoppia: conquistato il pallone a sinistra, Perretta rientra sul destro e fa spiovere il pallone intorno al dischetto dove Panichi converge per insaccare di testa. Sul 2-0 la gara è finita: nella ripresa il Mezzana si rende protagonista di una pressione sterile che non gli consente d'impensierire Giubbolini; senza esito anche le ripartenze del San Miniato Basso che nel quarto d'ora finale trova qualche spazio in più. Quando da Montecatini arriva l'ufficialità del pari la classifica prende una forma nuova: quattro partite con questa concentrazione e per il San Miniato Basso maggio 2022 diventerà un mese memorabile.
Calciatoripiù: Perretta, Buhne, Tigrano, Panichi (San Miniato Basso), Mansi, Gori, Sestini, Di Martino (Mezzana).
La notizia positiva è la salvezza matematica condivisa con il Pescia cui il 3-3 finale consente di fare festa; per il resto il Ponsacco può solo rammaricarsi per aver accartocciato un successo che a fine primo tempo sembrava stabilizzato. Pesa di nuovo la panchina corta, due soli i cambi a disposizione di Costa che non può intervenire più di tanto quando vede i suoi finire la benzina. Per tutto il primo tempo però la fatica non si sente: il Ponsacco parte forte e a ridosso della mezz'ora si porta sullo 0-2 con due penalty (mano di Carmignani sul tiro di Uruci, poi fallo di L. Miggiano su Leone) trasformati da Fiordi senza particolari pressioni. Ma sulla ripresa del gioco successiva al raddoppio il Pescia riapre la partita: Del Magro inventa, in mezza girata D'Acunti fa 1-2. Il divario però torna ad ampliarsi a 3' dalla pausa, quando da fuori De Feo prende la mira e sferra un diagonale che s'arresta solo dopo esser passato dalla parte giusta del palo. Sembra fatta per il Ponsacco che però deve confrontarsi col bisogno di punti del Pescia e con una panchina cortissima che gli impedisce di cambiare polmoni esausti con polmoni freschi; sono sufficienti 10' della ripresa per veder svanire il successo: al 50' Lucherini riapre di nuovo la sfida involandosi sulla destra e chiudendo in porta il triangolo con D'Acunti che 5' più tardi fredda Esposito dopo un dribbling in area. Poi sul 3-3 la gara si spenge, anche perché le notizie che arrivano dagli altri campi lo rendono sufficiente per una salvezza a braccetto.
Calciatoripiù: D'Acunti, Del Magro (Pescia), Fiordi, De Feo (Ponsacco).
Salvo con un mese d'anticipo, soddisfazione enorme anche se non è mai stato davvero coinvolto nella lotta per non retrocedere: il punto conquistato sul campo del Coiano Santa Lucia regala al Viaccia la certezza che anche nel 2022/2023 (fa impressione vederlo scritto, sì?) giocherà nei regionali. Ben messo in campo e fisicamente fortissimo, il Coiano non riesce a segnare la rete che gli avrebbe permesso di tenere il ritmo del Quarrata nella lotta dietro la coppia di testa; la responsabilità è soprattutto di Biancalani che all'80 si serve della mano di richiamo per togliere dal sette il tiro di Castrucci. È l'epilogo di una gara che l'aveva già visto protagonista nel primo tempo sull'acrobazia di Llana e le conclusioni insidiose di Mocali e Baroni; ben piazzato a difesa della propria metà campo, nel primo tempo il Viaccia si rende pericoloso con una ripartenza di Liao controllata dalla difesa. È una mossa che si ripete sovente anche nella ripresa, nella quale però gli manca sempre l'ultimo passaggio una volta che il pallone arriva ai venticinque metri. Così il Coiano può provare a vincere fino alla fine, ma dopo la paratona sul tiro di Castrucci sfiora la rete solo con un tiro angolato di Mauro (di nuovo attento Biancalani) e la volata di Mocali che allo scadere fa bene tutto tranne il tiro una volta giunto dentro l'area. Pari stretto? Forse; ma quest'anno affrontare il Viaccia è stato doloroso per quasi tutti. Calciatorepiù: Oliverio (Coiano Santa Lucia), Biancalani (Viaccia).