Serviva reagire, serviva una gara di sofferenza, serviva uscire dal campo a testa alta perché si era dato tutto a prescindere dal risultato, e così è stato. Si è vista una prova maiuscola di Moricciani che riscatta gli ultimi mesi sotto tono, con una prestazione da grande portiere, grande prova di tutta la squadra con un Roncolini che ha giocato un ruolo fondamentale nel raccordo tra centrocampo e attacco, è mancato solo il risultato. Partita subito di sofferenza per i termali; Cetona che con Massoli al minuto 9 e due volte con Peruzzi al 20' e al 23', chiamano a rapporto Moricciani, che risponde presente con tre grandi parate. Minuto 24, l'occasione più nitida per i termali, Masciulli dall'out di destra mette in area un cross perfetto per Bruzzichelli che però inciampa e manca l'appuntamento con il gol. Minuto 37 ancora Cetona, con Massoli, che di potenza cerca la porta, ma ancora uno straordinario Moricciani salva. Al minuto 46 arriva la rete Cetonese; Bernetti entra in area e riesce a servire Brusco, che dall'interno dell'arietta piccola trova la rete, nonostante Moricciani avesse sfiorato il pallone. Si va al riposo sul punteggio di 1-0 per il Cetona. Seconda frazione che segue lo stesso spartito della prima, Cetona che attacca e Sant'Albino che si difende e cerca di pungere in contropiede. Al 61' tiro-cross di Massoli dalla destra che si stampa sulla traversa, Moricciani era comunque sulla traiettoria. Passano appena tre minuti ed al 64' Massoli sbaglia clamorosamente da zero metri il gol del 2-0, sparando il pallone altissimo sulla traversa. É solo il preludio al gol biancoverde, al 66' disimpegno sbagliato della difesa termale, con Moricciani che non riesce a rinviare lungo, pallone a Brusco che cerca la rete dalla distanza e trova il raddoppio nonostante anche qui Moricciani avesse toccato il pallone. Partita in ghiaccio? Neanche per sogno, lo spirito guerriero che ha contraddistinto i termali l'anno della promozione c'è e con l'ingresso di Grigiotti per un poco incisivo Bruzzichelli ne è la prova. Minuto 72, lancio in profondità per Grigiotti che cerca di agganciare il pallone in area, Scassagreppi gli frana addosso e per l'arbitro, non ci sono dubbi, è rigore. Dal dischetto va Daiu, che è glaciale e spiazza Capoccia, riaprendo la gara. Il Cetona cerca di legittimare il vantaggio e al 77' ancora Brusco cerca la rete, ma Moricciani è attento e para. Gli ultimi dieci minuti è un forcing termale e per poco all'81' Bozzini non trova il gol clamoroso, cross tentato in area per Grigiotti, pallone che però viene deviato da un difensore e gira verso lo specchio della porta con Capoccia oramai battuto, un rimbalzo fortunoso e il vento a favore, fanno si che il pallone esca di poco sulla destra del palo cetonese. Il rammarico è tanto per i termali, ma deve essere un punto di partenza, per il proseguo del campionato, continuando su questa strada i risultati arriveranno. Per il Cetona tre punti importantissimi per una classifica più confortante.
La Voluntas si aggiudica l'intera posta con merito, lasciando poche opportunità all'Acquaviva, sprecando inoltre, specie nella prima frazione, alcune occasioni per chiudere l'incontro e rendendo ininfluenti alcune decisioni errate sulla valutazione del direttore di gara su almeno due rigore a favore del Trequanda. I rossoblù, con un inedita maglia gialla, hanno sbandato solo nei minuti successivi al pareggio degli ospiti, ma poi sono stati abbastanza concreti nella fase difensiva, anche se lo spettro della beffa per il pareggio subito alla prima vera conclusione in porta ha serpeggiato nell'aria. Nella ripresa, a differenza di altre volte, il Trequanda è riuscito a concretizzare alcune delle palle goal costruite, contenendo senza grossi patemi la reazione degli azzurri. I padroni di casa nei minuti precedenti il vantaggio costruiscono alcune ottime opportunità, riuscendo spesso a sfondare sulle fasce, ma poi o per imprecisione o per scelte errate non riuscendo a concretizzare sottoporta. Al 23' i rossoblù passano, su una palla quasi persa Albanese anticipa il proprio avversario e la rimette al centro Dyla si fa trovare al posto giusto e da pochi passi batte Mangiavacchi. Gli ospiti cercano una reazione, ma a rendersi pericolosi sono sempre i rossoblù. Al 33' l'Acquaviva pareggia con Kokora. Su una palla rinviata corta della difesa del Trequanda, manca la marcatura preventiva al limite dell'area e il centrocampista ospite ha il tempo per stoppare e indirizzare la palla all'angolino, non lasciando scampo a Neri. Nei minuti successivi gli azzurri prendono coraggio e si propongono in attacco con più convinzione, ma i difensori rossoblù riescono sempre a neutralizzare le offensive degli avversari. Nella ripresa al 53' si riporta in vantaggio con un colpo di testa di Piccini, al suo esordio casalingo, che non lascia scampo al portiere avversario. Gli ospiti tentano di cambiare l'inerzia della gara con i cambi di valore tenuti precauzionalmente in panchina, ma i risultati sono solo un miglior palleggio a centrocampo, con il rischio di esporsi alle ripartenze dei padroni di casa. Al 74' Bakkay sfiora il tris con il pallone che sfiora il palo della porta di Mangiavacchi. Con quest'andamento si arriva nei concitati minuti finali che questa volta arridono al Trequanda. All'88' Tavanti su un'azione un po' confusa si costruisce l'occasione del pareggio, ma come prima Bakkay dall'altra parte la palla sfiora solo il palo alla sinistra di Neri. Sull'azione successiva Leti sorprende la difesa avversaria e si presenta solo davanti a Mangiavacchi, dribbling sul portiere e palla che bacia il palo e si insacca in rete. Su questa azione si chiudono definitivamente le speranze per l'Acquaviva.