LIVORNO: ORSINI, Bellini, Arcuri, Tronchetti, Accorsini, Nazzaro, Jendoubi, Forte, Becucci, Bagnoli, Lika. A disp.: Di Bonito, Perrotta, Menicagli, Baldacci, Becucci, Dussol, Bombaci, Salvadori . All.:
CITTA DI PONTEDERA: Borghini, Crecchi, Innocenti, Bartolini, Faye Serigne, Di Bella, Guerrucci, Martucci, Pasquali, Del Carlo, Scarpa. A disp.: Targioni, Batoni, Ratti, Friuli, Magozzi, Novi, Schiavone, Gerbasio, Verdecchia. All.: Caponi Manuel
RETI: Lika
Prima sconfitta stagionale per il Pontedera, arrivata contro un Livorno più determinato e con una migliore organizzazione di gioco. In virtù di questo successo dunque i ragazzi di Danesi si rimettono in corsa per la vittoria del girone evitando intanto una probabile fuga in classifica della compagine granata. La partita non è stata entusiasmante, le difese spesso hanno prevalso limitando le occasioni da gol. Dopo un tiro debole di Scarpa al 13', è il Livorno a tenere la conduzione del gioco e rendersi più insidioso in area avversaria. Le occasioni migliori capitano sui piedi di Lika, come al 20'quando il numero 11 locale corre sulla fascia destra ed entra in area, salta il proprio marcatore e da posizione defilata calcia in porta, trovando l'opposizione del portiere ospite che respinge. Dopo una conclusione dalla distanza di Forte terminata abbondantemente alta, è ancora Lika a rendersi insidioso con una punizione tesa, calciata in area, sulla quale interviene Borghini respingendo con i pugni. Al 41' una verticalizzazione innesca ancora il numero 11 labronico, che si trova solo davanti a Borghini, ma calcia a lato. Sul finale di tempo cresce il Pontedera creando apprensione alla difesa locale. Al 42' un tiro-cross di Innocenti non sorprende Simoncini che blocca la sfera. Un minuto dopo un'incursione di Crecchi viene fermata fallosamente al limite dell'area. La punizione calciata da Del Carlo non crea gli esiti voluti. Al 45' Martucci effettua un cross in area per Del Carlo, la cui conclusione è respinta dal numero uno amaranto. Nel secondo tempo non cambia la dinamica della partita, il Livorno impone il proprio gioco e il Pontedera che cerca soluzioni con lanci lunghi. Anzi, la formazione locale sembra acquisire maggior sicurezza, concedendo sempre meno agli attaccanti avversari. Al 50' Jendoubi interviene a centro-area su una palla vagante, ma tira alto. Replicano i ragazzi di Caponi con un colpo di testa di Crecchi su corner di Martucci parato centralmente da Simonetti. Al 67' Del Carlo - servito in area da Scarpa - tira debolmente facilitando l'intervento del portiere livornese. Al 73' il Livorno si riaffaccia in attacco e lo fa con successo, trovando il gol del vantaggio: Bellini raggiunge il fondo sulla destra, entra in area e offre un assist rasoterra sul secondo palo per l'accorrente Lika, il quale astutamente sfugge alla marcatura e segna indisturbato. La reazione del Pontedera stenta ad arrivare e solo all'85 giunge l'occasione per pareggiare. Il neo entrato Novi effettua una rimessa laterale servendo in area Scarpa, il quale si libera per il tiro ma Simonetti copre bene il primo palo e blocca la sfera. Sulla rimessa in gioco, azione in velocità dei locali con un traversone teso per Lika che a tu per tu con Borghini vede respingersi il tiro dai piedi dello stesso portiere granata. Nell'ultimo dei 5' di recupero Lika, in azione personale, entra in area e serve un assist al centro per l'accorrente Becucci T. che calcia a lato. Soddisfazione per la compagine labronica che ha meritato la vittoria. Giornata storta per i ragazzi di mister Caponi che già da domenica prossima avranno l'opportunità per riscattarsi.

Calciatoripiù: buona prova di tutta la squadra livornese, ad iniziare dalla difesa che ha ridotto al minimo i rischi a cospetto dell'attacco più prolifico del girone. Su tutti emerge Tronchetti, sempre tempestivo e pulito negli interventi. A tratti incontenibile l'attaccante Lika, che segna il gol vittoria, offre assist ai compagni e tiene sempre in apprensione la difesa ospite. Per il Pontedera ottima prestazione di Faye Serigne, efficace in marcatura e determinante nei raddoppi. Buona prestazione anche di Bartolini, che prova a mettere ordine in un centrocampo spesso in difficoltà.

RETI: Kene, Cellai, Russo

LUCCHESE: Cortopassi, Santelli, Cateni, Dancona, Rossi, Dinucci, Fiore, Dami, Warid, Bernardeschi, Pirozzi. A disp.: Labozzetta, Fiorito, Vaselli, Buchignani, Villa, Cittadini, Carcione, Spadoni, Paja. All.: Cordoni Luca
GROSSETO: Comi, D Amore, Falconi, Bruni, Veronesi, Papini, Cargiolli, Trombini, Bifini, Pomi, Galli. A disp.: Nadalin, Sonnini, Loffredo, Affabile, Conti, Gamberi, Bardi, Stefi. All.: Di Meglio Giovanni Giuseppe
RETI: Fiorito, Trombini, Bifini, Bifini, Veronesi
Dopo aver duellato ad armi pari contro la corazzata Pontedera e la sorprendente Pistoiese, il Grosseto raccoglie i frutti del lavoro svolto in queste settimane cogliendo un netto successo esterno in casa della Lucchese. I ragazzi di Consonni impiegano appena due minuti dopo il fischio iniziale per imprimere il proprio marchio sul match, tanto basta infatti a Veronesi per superare Cortopassi con un tocco ravvicinato sugli sviluppi di una mischia accesasi all'interno dell'area rossonera. Il gol-lampo blocca un po' le due squadre: il Grosseto si accontenta di gestire il vantaggio controllando il gioco e cercando di tanto in tanto lo spunto vincente per il raddoppio, la Lucchese si difende con ordine ma fatica a rendersi pericolosa. Nel secondo tempo, dopo un'altra fase iniziale interlocutoria, la gara si chiude con il micidiale tris calato dai maremmani nel breve volgere di neanche dieci minuti. Al 63' è Trombini a raddoppiare i conti sfruttando al meglio un passaggio di Sonnini, poi spazio per la doppietta di bomber Bifini che prima sfrutta al meglio un assist di Cargiolli, poi approfitta di un errato disimpegno del portiere e della difesa locale per calare il poker. La Lucchese, rimasta nel frattempo in dieci per l'espulsione di D'Amore, resta poi addirittura in nove per il rosso a Dinucci. Nonostante questo i padroni di casa trovano la forza per siglare il loro gol della bandiera: al 91' è infatti Fiorito, subentrato a gara in corso, a trasformare senza esitazioni un penalty concesso dall'arbitro che fissa così il punteggio sul definitivo uno a quattro.