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Giovanissimi Regionali GIR.A2 - Giornata n. 3

Sangiovannese-Cattolica Virtus 2-1

SANGIOVANNESE: Tuberoni, Beghini, Bonaccini, Checchini, Paolella, Acanti, Raffaelli, Innocenti, Fuccini, Mantelli, Lorenzini. A disp.: Gioli, Fabbrini, Travaglini, Failli, Barlondi, Ermini, Pierazzi, Sbardellati, Operi. All.: Ricci Andrea
CATTOLICA VIRTUS: Cereda, Leggieri, Silli, Valeriani, Nocentini, Mirashi, Ermini Polacci, Clemente, Fontana, Serni, Serrini. A disp.: Giuliano, Alla, Zagli, Marinari, Marzano, Bindi, Selvi, Patacca. All.: Vasetti Nicola
RETI: Mantelli, Innocenti, Serrini
Sorpresa in quel di San Giovanni Valdarno, dove una grande Sangiovannese ottiene una vittoria prestigiosa sulla Cattolica Virtus. Decisive le reti di Mantelli e Innocenti, che hanno reso vano il momentaneo pareggio giallorosso di Serrini legittimando una vittoria che, ai punti, è più che meritata. La Cattolica Virtus si presenta al ‘Calvani' con qualche defezione ma anche con la voglia di fare bottino pieno per rimanere ai piani alti della classifica. La Sangiovannese, dal canto suo, vuole abbandonare la zona calda della classifica ma per farlo deve battere un avversario molto ostico. Nei primi minuti, il copione della gara vede lunghe fasi di possesso da parte degli ospiti, mentre la Sangiovannese chiude ogni spazio per poi ripartire in contropiede. È proprio in ripartenza che la formazione di mister Ricci riesce a creare i primi grattacapi alla difesa giallorossa, che deve fare gli straordinari per arginare le incursioni di uno scatenato Raffaelli. Dall'altra parte, Paolella e Acanti disputano un'ottima gara, annullando gli attaccanti ospiti. L'impasse si sblocca al 20' quando, dopo una progressione sulla corsia mancina, Lorenzini appoggia all'indietro per Mantelli che da fuori area esplode una conclusione potente e precisa su cui Cereda non può nulla per il momentaneo vantaggio della Sangiovannese. I valdarnesi non si accontentano e nel finale di prima frazione costruiscono altre occasioni per il raddoppio: è quasi sempre Raffaelli a seminare il panico in area giallorossa per poi servire due assist d'oro a Lorenzini e Puccini, che non inquadrano la porta per questione di centimetri. Nella ripresa la gara ricomincia senza grossi stravolgimenti. La Cattolica Virtus prova faticosamente a costruirsi degli spazi tra le maglie della difesa locale, mentre la Sangio risponde con le ripartenze fulminee dei propri esterni. I ragazzi di mister Ricci sembrano rientrare in campo con l'atteggiamento giusto ma al 53', sugli sviluppi di un corner, arriva un po' a sorpresa il pareggio della Cattolica Virtus con un colpo di testa di Serrini che, complice la deviazione involontaria di Bonaccini, termina in fondo al sacco. La Sangiovannese ha però il merito di non abbattersi e alla prima occasione, infatti, i ragazzi di Ricci trovano il nuovo vantaggio con un gran tiro a incrociare di Innocenti al termine di una ripartenza da manuale. È il gol che sposta nuovamente l'inerzia in favore della Sangiovannese, che anche nel finale di mostra in palla, costruendo un paio di occasioni interessanti soprattutto con Cecchini e Raffaelli, al quale viene annullato il possibile 3-1 per posizione di offside. Nel finale non succede più nulla e al triplice fischio la Sangiovannese festeggia una vittoria importantissima per allontanarsi momentaneamente dalla zona calda della classifica.
Calciatoripiù
: nella Sangiovannese straordinaria la prova di Raffaelli , pericolo costante per la difesa ospite con le sue accelerazioni sulla fascia. Tra le fila locali bene anche Tuberoni . Nella Cattolica Virtus si salvano Leggieri , reinventato terzino nell'occasione, e Silli .

Scandicci-Zenith Prato 3-2

SCANDICCI: Patacchini (99), Di Bonito, Faralli, Baiardi, Stasi, Tagliavini, Corsinovi, Cesari, Campone, Termini, Bargellini. A disp.: Serio, Andreucci, Cipriani, Sapienza, Bertini, Pepe, Catalano, Congiu . All.: Frilli Riccardo
ZENITH PRATO: Mura, Demiri, Petrelli, Lenzi, Palaj, Innocenti, Pagliuca, Boanini, Belli, Mari M., Magni. A disp.: Cambi, Mari Ismaele, Barattucci, Borchi, Paolieri, Pareti, Santanni, Simoni, Turku. All.: Barbieri Gabriele
RETI: Tagliavini, Bargellini, Autorete, Pagliuca, Mari M.
Ci sta che dietro ci sia Woody Allen: sembra di vedere Match point, già tutto nella prima scena tra la pallina sul nastro e un monologo letale; basta un fotogramma per mettere a fuoco lo Scandicci sul trono e gli incubi difensivi della Zenith Prato che a una buona manovra e a un'intensità eccellente non abbina un'adeguata precisione della terza linea. Ognuna delle reti con cui lo Scandicci vince 3-2 nasce da un'incertezza più o meno velata della retroguardia ospite che dopo quaranta secondi si trova già a inseguire Tagliavini proiettato verso Mura: troppo asimmetrico il piazzamento per far scattare il fuorigioco sul filtrante di Corsinovi, gelido il destro rasoterra incrociato due passi dentro l'area. In svantaggio prima di capire come interpretare le consegne del neotecnico Luca Guerri (a proposito: anomalo ma intrigante il 4-1-3-2 con Belli in mediana sullo stesso asse di Pagliuca), la Zenith Prato sbanda e al 12' rischia di finire fuori carreggiata: Cesari recupera a sinistra e accende lo scatto di Termini che in un secondo recupera cinque metri a mezza difesa ma sbatte sulla chiusura di Palaj che lo devia in una strada senza sfondo; è il primo round di un duello che caratterizza tutto l'incontro e che diventa difficile dire chi alla fine abbia vinto, niente rete per il bomber ma un rigore procurato proprio in una di queste sfide. C'è però tempo per arrivarci, tempo segnato soprattutto dalle iniziative locali che al 14' sfiorano il 2-0: schierata male e concentrata peggio, la difesa ospite si scorda di marcare Faralli - eppure si vede bene, è lungo lungo - sull'angolo a uscire di Corsinovi; traversa pizzicata e raddoppio rimandato. Rimandato di venti secondi, a dir la verità: Mura batte corto il calcio di rinvio verso Lenzi che, pressato da Termini, pensa di restituirgli il pallone ma in realtà lo scaraventa in porta (retropassaggio nello specchio, e non si fa; retropassaggio sodo, e non si fa; retropassaggio senza guardare, e non si fa: con tre ingredienti marci non viene fuori una gran cena, e infatti Mura gli era andato incontro e nonostante la scivolata non riesce a evitare che il pallone ruzzoli dentro). Nonostante il raddoppio regalato la Zenith finalmente comincia a macinare la farina giusta: Magni conquista una punizione sulla trequarti, Belli mette in porta M. Mari che sottoporta non trova lo specchio in scivolata. Ma più che le occasioni sbagliate davanti è l'episodio del 24', per quanto ininfluente, a segnalare dove stiano di casa i problemi della Zenith: Mura batte di nuovo corto il calcio di rinvio, Lenzi perde il possesso sulla pressione di Termini ed è costretto a trattenerlo prima che entri in area; la punizione di Corsinovi si spenge a lato, ma è il segno chiaro di come la difesa blugranata abbia così tanta paura del fuoco da bruciarsi senza che ce ne sia ragione. Alla Zenith le cose vanno meglio quando attacca: dopo una decina di minuti di pressione costante ma sterile, allo scadere ecco la rete che riapre i giochi: Innocenti sfonda a sinistra dopo l'ennesimo anticipo di Palaj su Termini, dialoga con Boanini e sull'affondo serve M. Mari sottoporta; non controllato, il pallone schizza al limite per Pagliuca che di prima scocca, deviato, il destro del 2-1. La Zenith ora pianifica una ripresa all'attacco, ma nell'unico minuto di recupero si fa sorprendere da Termini che danza in mezzo a quattro avversari portandosi a giro l'intera difesa e poi cade sul tocco deciso di Palaj: per Dal Prà, ben piazzato e protagonista di una direzione convincente (solo un fuorigioco padellato, forse due), è rigore, Bargellini lo trasforma incrociando il destro e lo Scandicci si trova di nuovo sul doppio vantaggio. Nell'intervallo Guerri comunque ridisegna la squadra nel modo in cui aveva pensato qualche minuto prima: fuori Magni e Lenzi che continua ad accusare l'autorete, dentro I. Mari (Petrelli centrale di difesa) e Pareti che dà sostanza a un attacco bellino ma fragile. La prima occasione, enorme e deliziosa, è però di marca locale: Termini scarica per Bargellini e si fionda nello spazio da dove converte il pallone di ritorno in un lob d'esterno destro, a lato di mezzo sospiro. (E dunque niente cuoricione per la tribuna, ma forse non sarebbe arrivato lo stesso: stavolta visi giovani non si vedono). In qualche modo salva, improvvisamente la Zenith Prato riapre la partita: Stasi lascia passare Demiri che sfonda sulla fascia e incrocia il destro sul secondo palo; Patacchini si distende e salva, deviato il tiro di Pareti s'impenna a tre passi dalla porta dove sbuca M. Mari che anticipa Baiardi e Tagliavini e scaraventa il pallone sotto la traversa. È immediata la reazione dello Scandicci che tenta di replicare quanto accaduto a fine primo tempo: tutta verticale l'azione tra Stasi, Corsinovi e Cesari, dal limite Bertini cerca l'incrocio ma trova Mura che alza in angolo. E così lo Scandicci rimane a tiro e rischia più di qualcosa sulle imbucate di Pareti: per anticiparlo a 4' dalla fine Patacchini interviene con le mani mezzo metro oltre il lato corto dell'area; giuste l'ammonizione (niente dogso, azione da rete nemmeno se lì ci fosse stata una rampa della Nasa) e la punizione che Belli non riesce a sfruttare. L'ultima occasione si spenge col fischio errato di Dal Prà sulla penetrazione d'Innocenti mandato in porta sull'asse Petrelli-Pareti, filtrante e velo; consolazione triste per la Zenith, Patacchini era comunque riuscito a respingere. Poi la sirena manda tutti a vedere Fiorentina-Atalanta e a litigare con i podisti che bloccano Scandicci con la mezza maratona (le solite idee geniali di limitare il traffico in città dalla viabilità di per sé complessa): lo Scandicci stacca le inseguitrici, ora il buffer di vantaggio su chi resta fuori dai play-off s'è ampliato a quattro punti.
Calciatoripiù: Corsinovi
inventa, Tagliavini rifinisce: le quattro parole che descrivono la prima azione sono sufficienti a designare i due migliori in assoluto; Termini al solito dà spettacolo e a ogni passo intimorisce la difesa avversaria; Bertini (Scandicci) disputa 20' di grande sostanza e qualche scintilla. Dall'altra parte Innocenti e Pagliuca lucidano gli ingranaggi della mediana; solo per poco l'ingresso di I. Mari e Pareti (Zenith Prato) a metà gara non cambia l'inerzia del match.

Floria Grassina Belmonte-Sporting Arno 1-1

FLORIA GRASSINA BELMONTE: Scaperrotta, Forzieri, Baldazzi, Soldini, Ciabatti, Meini, Martini, Sarti, Catalani, Li, Caponi. A disp.: Morgenni, Botticelli, Cabras, Colzi, Zanotti, . All.: Sozzi Alessandro
SPORTING ARNO: Ciucchi, Aldighieri, Lepri, Piantini, Ben Moussa, Lenzi, Moccia, Spinelli, Bellonzi, Cirri, Precaj. A disp.: Brilli, Del Gaudio, Esposito, Giannelli, Moccia, Sarti, Aldighieri Benedetto, . All.: Vivarelli Lorenzo
RETI: Martini, Lepri
Un punto per (ri)cominciare quello ottenuto da Floria Grassina Belmonte e Sporting Arno nel combattutissimo scontro salvezza del girone B. Un risultato che, tutto sommato, può soddisfare entrambe le parti, considerando anche le difficoltà derivanti dai due mesi di inattività. È stata comunque partita vera, al netto delle assenze. Pronti via e già dopo 30 secondi lo Sporting Arno passa: azione in verticale dei rosanero, Moccia si avventa sul pallone ed entra in rotta di collisione con Scaperrotta, il pallone rimane lì e il più lesto di tutti a ribadirlo in rete è Lepri, che porta in vantaggio i suoi. La Floria incassa il colpo ma non si perde d'animo. La squadra di mister Sozzi, infatti, rispondono immediatamente e al 7' agguantano il pari con Martini, bravo ad incrociare il pallone alle spalle di Ciucchi su invito di Catalani. Dopo il botta e risposta iniziale, si assiste ad una partita ad altissima intensità, con occasioni da ambo i lati. Lo Sporting Arno più pericoloso con due ripartenze insidiose di Lepri e Moccia, ma anche la Floria è riuscita a creare qualche difficoltà a Ciucchi con le giocate del sempre pericoloso Martini. Nel secondo tempo riparte forte lo Sporting Arno, che almeno inizialmente sembra mostrare un ritmo più alto rispetto agli avversari. Al primo affondo, la formazione di mister Vivarelli va a centimetri dal nuovo vantaggio con il palo colpito da Lepri. La Floria Grassina Belmonte, però, risponde colpo su colpo e a metà ripresa Catalani pareggia il conto dei legni con un bolide che si infrange sul palo. Col passare dei minuti la stanchezza comincia a farsi sentire su entrambe le squadre e la partita perde d'intensità. A 7' dalla fine, i padroni di casa rimangono in dieci uomini per il secondo giallo rimediato da Baldazzi (fallo su Giannelli) ma l'uomo in meno non cambia le sorti della gara, che termina su un giusto pareggio.
Calciatoripiù: nella Floria Grassina Belmonte si mette in evidenza Ciabatti, autore di un'ottima prova difensiva. Nello Sporting Arno la certezza di chiama Lepri.

Galluzzo Oltrarno-Sestese 0-5

GALLUZZO OLTRARNO: Cortesi, Doko, Bianchini, Lanfrancotti, Ferrati, Frosali, Baldassarri, Lorini, Tanini, Desii, Matassa. A disp.: Biotti, Bichi, Bonaccorsi, Mares, Trentanove, Rossi, Mannini, . All.: Materassi Marco
RETI: Patrignani, Kapidani, Patrignani, Hila, Faggi
La Sestese si rituffa in campionato nella maniera giusta, giocando un match quasi perfetto contro il Galluzzo come attesta il 5-0 finale in favore della formazione di Augusti. È stata la domenica di Patrignani, mattatore di giornata con una sensazionale tripletta, ma in generale è stata da applausi tutta la prova del collettivo rossoblù. Comincia bene la gara per la formazione di mister Augusti, che già al 10' passa in vantaggio con una bellissima combinazione tra De Biase e Kapidani, con quest'ultimo che sfrutta il filtrante del compagno per poi indirizzare il pallone alle spalle di Cortesi. Il Galluzzo accusa il colpo e al 13' la Sestese ne approfitta: bel taglio di Sorge per Patrignani che con un tocco morbido mette il pallone alle spalle del portiere avversario. Neanche un quarto d'ora e la Sestese comanda già sul 2-0. I rossoblù continuano a premere sull'acceleratore, facilitati anche da un atteggiamento troppo remissivo da parte del Galluzzo. Al 18' la difesa locale va ancora in confusione su un'iniziativa personale di Kapidani, il cui cross viene intercettato col braccio da un giocatore del Galluzzo: per l'arbitro è rigore e dal dischetto Hila fa 3-0. Il monologo rossoblù prosegue e nel finale di primo tempo Gerardi non sfrutta un'ottima occasione da rete spedendo il pallone fuori dallo specchio sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Si riparte nel secondo tempo con tanti cambi tra le fila sestesi. La musica però non cambia e già dopo due minuti gli ospiti incrementano il vantaggio con il 4-0 realizzato da Faggi. Tra i subentrato nelle fila rossoblù c'è Danesi che, pochi instanti dopo il suo ingresso, va vicino al gol con un mancino a giro che si infrange sulla traversa. È il preludio alla rete del 5-0, che arriva puntuale al 55': a siglarla è ancora una volta Patrignani, che firma la seconda rete di giornata con un tap-in sotto misura dopo che Cortesi era stato bravo a respingere la prima conclusione del numero 11 rossoblù. Nel finale c'è spazio per un'altra occasione per Danesi, che su cross di Hila si coordina al volo mandando però il pallone a fil di palo.
Calciatoripiù
: nella Sestese spiccano tanti voti alti, su tutti quello di Patrignani che con la sua doppietta ha indirizzato la partita in favore della formazione rossoblù. Bene anche Scarpelli a centrocampo e preziosa nelle due fasi la prestazione di Kapidani .