Lo scrosciante e lunghissimo applauso collettivo con il quale al triplice fischio il pubblico accorso a Peretola accompagna negli spogliatoi l'Ovest e la Fortis Juventus è il più bel punto esclamativo che si possa porre al termine di una sfida d'alta quota che lascia in eredità al taccuino del vostro cronista tanti gol, spettacolo e ogni genere d'emozione. Osservando i volti di tutti coloro che non riescono a smettere di spellarsi le mani è inevitabile non notare i differenti stati d'animo che questo splendido match vi ha disegnato sopra. Se volgiamo lo sguardo verso la parte sinistra della tribuna, occupata in prevalenza dai sostenitori rossoblù, è facile percepire un bel pizzico di delusione ripensando a quel che poteva essere ma che invece non è stato. Analizzando l'andamento dei 70' di gioco, si può affermare senza tema di smentita che i ragazzi guidati da Pietro Martini, in considerazione della maggior mole di gioco prodotta e della cifra tecnica espressa nella fase d'impostazione, ai punti avrebbero meritato qualcosa in più. Vanno ascritti però ai peretolini due gravi torti che alla fine sono stati pagati a carissimo prezzo: non essere stati in grado di gestire ben due gol di vantaggio e poi, dopo esservi tornati ad inizio ripresa, aver gettato al vento l'occasione di chiudere la pratica e far propri tre punti che avrebbero potuto proiettarli in vetta alla classifica. Girando poi la testa verso la parte destra della tribuna, occupata dai sostenitori borghigiani, è palpabile la soddisfazione per aver rimesso in piedi, proprio sul filo di lana, una gara che pareva ormai irrimediabilmente compromessa. È proprio vero; questa Fortis non molla mai. Magari va in svantaggio, soffre, è costretta a combattere fino all'ultimo respiro ma, come aveva già dimostrato un paio di settimane fa sul campo della Settignanese, guai a concederle la minima occasione. Anche stavolta le percentuali bulgare in fase realizzativa le hanno permesso prima di rientrare in partita e poi di riacciuffarla per i capelli all'ultimo tuffo: è la dimostrazione che ha grinta e voglia di non mollare mai, attributi necessari per recitare il ruolo di compagine d'alta classifica. Una prima parte di gara colorata di rosso e di blu mette in evidenza l'ottima disposizione in campo del Firenze Ovest, il dinamismo, la lucidità in fase di palleggio e la straordinaria capacità di graffiare in zona gol. L'Ovest gioca bene approcciando la sfida come meglio non si potrebbe. Capitan Borghini veste alla perfezione i panni del trascinatore, rammendando eventuali buchi davanti alla difesa e intessendo buone trame offensive che si dipanano poi o lungo le corsie laterali, dove spingono con convinzione Matteo Cecchi a sinistra e Arrivi a destra, o utilizzando il cuore della mediana dove si muovono con intelligenza sia Cocchi sia la mezza punta Ughi che sovente funge da supporto per il centrattacco Ermini. A questo meccanismo davvero ben oliato bastano solo quattro minuti per mandare a pieni giri il motore rossoblù. Matteo Cecchi cambia passo e giunge sin quasi sul fondo per poi toccare verso Ughi un pallone che il dieci peretolino ripropone verso il centro dell'area: l'accorrente Arrivi lo raccoglie per poi girarlo da due passi alle spalle di Biagioli. Faticano a riorganizzarsi i ragazzi di Landi che all'11' son costretti loro malgrado a incassare anche la seconda rete che da un brutto errore commesso dalla mediana in fase di disimpegno. Ughi ringrazia per il regalo e innesca Ermini che penetra nel cuore di una retroguardia ormai sbilanciata, entra in area e supera Biagioli con una precisa conclusione dalla media distanza. Sembra insomma tutto troppo facile per un Ovest estremamente concentrato anche in fase difensiva. Pietro Donigaglia, che ha nella velocità il proprio punto di forza, è limitato in maniera evidente dall'ottimo Cremonini; ma nel cuore della difesa di casa ancor meglio si comporta un Simone Cardinali praticamente insormontabile. Mettere il bavaglio a un attaccante del calibro e del talento di Mattia Morelli è impresa tutt'altro che agevole, ma il cinque rossoblù in pratica non gli fa veder palla. Analizzando nel dettaglio questo quadro tattico, sembrerebbe impossibile immaginare che potrebbe essere proprio la sicurezza nei propri mezzi il vero tallone d'Achille della compagine di Martini. E invece nella fase finale del primo tempo l'improvviso risveglio di Donigaglia manda in tilt il dispositivo difensivo dell'Ovest. Allo scoccare della mezz'ora lo spunto sulla sinistra del numero dieci borghigiano sorprende Cremonini e gli consente di entrare in area e riaprire la partita battendo Tognarelli con un preciso rasoterra. La Fortis ci crede e tre minuti più tardi un altro spunto di Donigaglia si chiude con un contatto in piena area con capitan Borghini: il quasi omonimo Borghi punisce con la concessione di un penalty che lascia ben più di qualche piccola perplessità. Sul dischetto si porta Morelli che con precisione e freddezza riporta in equilibrio i piatti della bilancia. Adesso è l'Ovest a barcollare dopo il micidiale uno-due incassato; l'intervallo gli è utile per riordinare le idee e riproporre a inizio ripresa quanto di buono fatto vedere nel primo tempo. Ai padroni di casa stavolta un minuto è più che sufficiente per ritrovare il vantaggio. Al culmine di un profondo sganciamento offensivo sulla destra, Cremonini è prima abilissimo a proteggere un pallone sulla linea di fondo e poi intelligente nel toccarlo all'indietro per il sopraggiungente Ughi: il suo morbido traversone pesca a centro area Matteo Cecchi che controlla e in girata insacca sotto la traversa. L'Ovest è di nuovo avanti ma ancora una volta ha il torto di mantenere in vita le speranze di rimonta borghigiana gettando alle ortiche due buone occasioni. Al 46' fanno tutto molto bene i due Matteo dell'attacco peretolino: Cecchi si sgancia sulla sinistra e poi ripropone verso il centro dell'area un pericoloso traversone che sfila verso il secondo palo; lo raccoglie Arrivi che tenta la battuta a rete, ma il provvidenziale intervento in chiusura da parte di Bini che fa scudo al pallone con il corpo salva Biagioli da una sicura capitolazione. Al 56' Cremonini è ancora bravo e fortunato: dopo aver vinto il contrasto con Bonini ed esser giunto nuovamente sul fondo, taglia in mezzo un bel pallone sul quale interviene prontamente Ermini che però, concludendo debolmente da ottima posizione fra le braccia di Biagioli, manca nuovamente il colpo del definitivo ko. E invece, così com'era accaduto nel primo tempo, l'improvviso risveglio di Donigaglia fa prendere al match la piega che nessuno si aspetta. Al 69' il grande spunto in velocità del dieci biancoverde si traduce in un preciso cross al centro che raggiunge il neoentrato Montuschi: la sua conclusione a botta sicura è miracolosamente deviata in angolo da un difensore ma sul susseguente corner dalla sinistra, nessuno può nulla sul prepotente intervento di Bonini che saltando in anticipo nel cuore dell'area e incornando con precisione a rete regala alla Fortis un prezioso punticino. Complice anche lo stop interno imposto dalla Rondinella alla Settignanese, rimangono invariate le posizioni al vertice di un raggruppamento sempre più combattuto ed equilibrato e nel quale potrà certamente ben figurare, distrazioni a parte, anche un gran bel Firenze Ovest. Anche se qualche dubbio lascia la concessione del rigore in favore della Fortis, se l'è cavata piuttosto bene l'arbitro fiorentino Borghi.
Calciatoripiù: Cremonini, Cardinali, Borghini, Matteo Cecchi, Ughi, Ermini, Arrivi (Firenze Ovest), Bonini, Bini, Maretti, Morelli e Donigaglia (Fortis Juventus).
Termina con un pareggio per 1-1 il derby tra Settignanese e Rondinella, che si dividono la posta in palio al termine di un duello equilibrato. Le due compagini si affrontano fin da subito a viso aperto, mettendo in campo un buon gioco e ritmi elevati. La prima occasione è per la Settignanese: Bencini lancia in profondità Focardi, che viene anticipato dall'uscita provvidenziale di Bartolini. La Rondinella risponde con una conclusione da fuori di Fei, che spedisce il pallone a lato di poco. Sul ribaltamento di fronte Settignanese vicinissima al gol con Stinghi, che su invito di Focardi tenta la battuta a rete ma Bartolini si oppone con una gran parata. Al quarto d'ora la Rondinella si fa rivedere in avanti con un'iniziativa sulla fascia di Checcacci che arriva sul fondo e cerca i propri compagni con un cross teso che viene intercettato dall'uscita di Masi. Al 25' contropiede pericoloso della Settignanese, che va alla conclusione con Stinghi ma Bartolini è ancora attento e para a terra. L'ultima emozione del primo tempo la regalano gli ospiti con una punizione dal limite di Fei che chiama Masi all'intervento in corner. Nel secondo tempo parte subito forte la Rondinella con un duetto tra Checcacci e Fei, ma la conclusione di quest'ultimo viene respinta da Masi. Al 51' però la Settignanese riparte e Stinghi, dopo un'incursione in area avversaria, viene atterrato da un difensore biancorosso, inducendo l'arbitro ad assegnare il calcio di rigore in favore dei rossoneri: dal dischetto va Rosetti che però sbaglia calciando malamente. Oltre al danno arriva anche la beffa per i ragazzi di Romei, che sul ribaltamento di fronte si lasciano sorprendere da una ripartenza perfetta finalizzata da Fei per l'1-0 ospite. La Settignanese accusa il colpo e un minuto dopo aver incassato lo svantaggio rischiano di subire anche il raddoppio sulla magistrale punizione dello scatenato Fei, che spedisce il pallone sulla traversa. I padroni di casa però riescono a rialzare la china e dopo un'occasione su corner con Orioli, ci pensa Stinghi a pareggiare i conti con un gran tiro in diagonale al minuto 62. Il risultato torna in parità e nel finale entrambe le squadre confezionano un paio di situazioni interessanti per poterla vincere. La Settignanese si rende pericolosa con Della Felice e Stinghi, mentre le chance della Rondinella portano la firma di Biagiotti, subentrato nel secondo tempo. Alla fine il risultato non si schioda dal pareggio e al triplice fischio le due compagini escono dal campo tra gli applausi.
Calciatoripiù: nella Settignanese si mette in evidenza Stinghi, mentre nella Rondinella sugli scudi Fei.
Intenso, interessante, ventoso. Il match del Ballerini vive di emozioni e ci consegna alla fine il successo della formazione di casa, una vittoria molto importante per una classifica che, dopo il successo iniziale, si era fatta delicata. Il Rinascita Doccia non ripete le brillanti prestazioni precedenti e rimedia nel finale una sconfitta che poteva essere evitata. Se ne va in contropiede la squadra di Miranda e realizza il gol del vantaggio nei primi minuti di gara con Fognani che - con le due reti realizzate - sarà uno dei protagonisti del confronto. Il Lanciotto reagisce e nel corso della prima frazione, più combattuta che giocata, raggiunge il pareggio con un gran gol di Poggi che con una traiettoria vincente mette il pallone alle spalle dell'estremo avversario. Ci sono poche occasioni da segnalare fra due squadre che si affrontano con determinazione e carattere, poi prima del termine del primo tempo, ci pensa Arca a mettere a segno il gol del 2-1 che consente alla formazione di Safina di portarsi in vantaggio. Il match ricco di capovolgimenti di scena perlomeno sul piano del risultato maturato vive una nuova pagina all'inizio del secondo tempo. E' sempre Fognani a creare problemi alla retroguardia avversaria e a mettere a segno il gol del 2-2 all'inizio della seconda frazione. Il vento condiziona gioco e traiettorie e mantiene il match sul piano dell'equilibrio. Non ci sono azioni degne di nota sul piano del gioco costruito, le due squadre si fanno preferire sul piano dell'agonismo. Sembra ormai la partita incanalarsi su un pareggio che rispecchia quello accaduto in campo ma nei minuti finali i padroni di casa si aggiudicano il confronto. Innocenti diviene il protagonista in un'azione offensiva dei padroni di casa, la palla arriva a Morini, entrato in campo nei minuti finali del confronto, che supera l'estremo avversario e decide un confronto di fondamentale importanza per la classifica. Fra i padroni di casa, bravi sotto il profilo atletico, si sono distinti Vannini che a parte Fognani si è reso protagonista di una prestazione di tutto rispetto e Morini che entrato sul terreno di gioco si è rivelato decisivo nel contesto del risultato finale, nelle file del Rinascita Doccia si è fatto notare Fognani, autore della doppietta e di una sontuosa prestazione. Gara corretta, buona la direzione arbitrale.
Calciatoripiù: Vannini, Morini (Lanciotto Campi); Fognani (Rinascita Doccia).
Ribaltati tutti i pronostici della vigilia al Pontormo, dove il Castello scaccia i fantasmi dell'ultima posizione in classifica con la prima vittoria in campionato, ai danni del Calenzano quarto della classe. Il 3-0 finale appare persino un po' ingeneroso per gli ospiti, dato il grande equilibrio di una gara avvincente e combattuta, interpretata a viso aperto da entrambe le squadre. A prevalere è stata però l'incredibile determinazione di un Castello mai domo, famelico di punti e pronto a lottare con caparbietà su qualsiasi pallone. Gli ospiti, guidati in panchina dal secondo Cocci, schierano una difesa a quattro col libero staccato ed una linea di trequartisti rapidi e tecnici alle spalle della boa centrale Ghetti. Il Castello risponde con un 4-3-3 assai dinamico, marchio di fabbrica di mister Meloni. Gli ospiti sembrano subito in grado di far la partita; il loro possesso palla si fa inizialmente preferire, soprattutto grazie al possente centrocampista Hylli e a Ghetti, che spreca però troppo in zona gol. La prima occasione davvero nitida arriva al 17' e la confeziona il Castello grazie ad una punizione a due in area, assegnata per un retropassaggio irregolare su Caprini e calciata di poco a lato da Fedeli. Il rischio dà la scossa al Calenzano, che proprio con Hylli fa partire una gran conclusione da fuori, sulla quale Matera si supera. Al 24' il match svolta, grazie ad un'inarrestabile discesa di Bresciani, il cui tocco in mezzo incappa nella sfortunata deviazione nella propria porta di Hoxha. La reazione del Calenzano è affidata ad una punizione di Sarti, neutralizzata ancora una volta da un balzo felino di Matera. Il Calenzano perde Hoxha per infortunio, sostituito da Landi, poco prima di rischiare il 2-0 su una girata improvvisa di Conti, pescato ottimamente da Fedeli: il pallone sfila a lato. Il primo tempo si chiude con una nuova iniziativa di Sarti, che termina sul fondo per millimetri. Ad inizio ripresa i padroni di casa vivono il loro momento migliore e legittimano il vantaggio. Sfiora il raddoppio subito il neo-entrato Sgarmiglia, poi è Bresciani, autore di un ottimo spunto personale, a colpire in pieno il palo. La sfortuna sembra accanirsi con gli ospiti che perdono per infortunio anche il centrocampista Pianigiani; poi, al minuto 12 della ripresa, si decide di fatto la partita. Il momento chiave è quando Matera si immola con un ottimo riflesso, su Ghetti lanciato a rete in perfetta solitudine. Come spesso accade nel calcio, non passa neanche un minuto dal possibile pareggio ospite che il Castello ottiene il raddoppio. Cross al centro di Cudia, Badiali e Bresciani svettano in cielo, il primo sporca soltanto la traiettoria del pallone, mentre il numero 9 spedisce di testa all'angolino. Il Castello nonostante il doppio vantaggio non smette di attaccare e capisce che è il momento di affondare il colpo definitivo. Zatteri, in acrobazia al limite dell'area, mette davanti al portiere Bresciani e Cudia. I due si ostacolano un po' a vicenda e Caprini si salva in corner. Poi viene lanciato a rete ottimamente il rapidissimo Sgarmiglia, ma il direttore di gara ferma per un fuorigioco piuttosto dubbio. Intorno alla mezzora il Castello sembra aver finito comunque la benzina e gli ospiti si rifanno sotto con convinzione. Sarti, a tu per tu con Matera, spreca un'occasione incredibile, poi è lo stesso numero 10, autore di una giocata sopraffina, a mancare di pochissimo il bersaglio. In pieno recupero, col Calenzano riversato in avanti, un ennesimo contropiede sulla destra imbastito dagli instancabili Badiali e Sgarmiglia, propizia il fallo di mano in area di Barucci. Sul dischetto si presenta lo specialista Fedeli, che trasforma con grande mestiere e chiude i conti sul 3-0. Al triplice fischio applausi liberatori del pubblico di casa, per tre punti che rappresentano ossigeno puro.
Calciatoripiù: tra i padroni di casa merita certo citazione Bresciani, le cui giocate pesano come macigni sul risultato. Quanto al Calenzano impossibile non citare l'interno di centrocampo Hylli, possente e caparbio padrone del suo reparto.
Con un risultato che non lascia spazio ad interpretazioni il Coiano Santa Lucia batte il Mezzana, nella gara valida per il girone G del campionato Giovanissimi regionali. Questo nonostante il primo tempo si chiuda con gli ospiti in vantaggio, grazie al gol da opportunista di Mammana che recupera un pallone nei pressi dell'area e lo calcia in fondo al sacco di sinistro. La giocata del talentuoso giocatore ospite però è un assolo in mezzo a una partita in cui il Mezzana non riesce a reggere il confronto, tanto che nella ripresa il Coiano Santa Lucia pareggia e poi dilaga. L'1-1 lo segna Pitigliani con un bel diagonale, poi Barcali firma il sorpasso. Le doppiette di Guastamacchia e Cei fissano il punteggio sul complessivo 6-1, risultato che poteva essere ancora più ampio non fosse stato per alcuni legni colpiti dai padroni di casa e soprattutto per le numerose parate di Vasa.
Partita molto tattica, le due squadre si studiano aspettando il momento giusto per passare in vantaggio. La prima azione è della Pietà al 12' in contropiede ma l'arbitro fischia fuorigioco. Al 30 spazio per una punizione per il Poggio che termina in un nulla di fatto. Al 34' ancora una punizione per il Poggio: batte Pirrotta ma non centra la porta e qui finisce il primo tempo con il risultato di partenza. Nel secondo tempo la partita si vivacizza con azioni da ambo le parti. Subito al 1' da segnalare un'occasionissima per Frati che dopo aver superato la difesa ospite sparacchia alto da ottima posizione. Al 41' su calcio d'angolo Pirrotta colpisce di testa ma manca il bersaglio. Passano quattro minuti e c'è un'occasione anche per la Pietà in ripartenza: Corigliano appoggia all'accorrente Dal Poggetto che supera il suo marcatore e tira ma Bianco devia la sfera, negandogli la gioia del gol. Al 48' angolo in favore della Pietà ma l'azione termina in un nulla di fatto; al 52' si registra invece un tiro a palombella di Corigliano, Bianco devia in corner che non viene poi sfruttato dalla formazione ospite. Nel finale, dopo una fase di gioco interlocutoria, al 67' 32 Gjoka serve sulla fascia Pirrotta che scodella al limite dell'area: Assunti si incarica della finalizzazione ma spara alto sulla traversa. Al 69' punizione per la Pietà dal limite dell'area: tira Lelli ma Bianco devia in angolo. Nel recupero, al 73', Frati conquista un calcio d'angolo. Batte Suella a centro area ma senza sortire gli effetti sperati. Qui finisce la gara, con il punteggio finale che è quello di partenza.