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Juniores Regionali GIR.Elite - Giornata n. 17

Maliseti Seano-San Marco Avenza 1-1

RETI: Coppini, Zaccagna
MALISETI SEANO: Mardale, Baldi, Coppini, Badiani, Chiti, Landini, Magelli, Sensi, Llana, Castrucci, Dardha. A disp.: Cavalieri, Aiazzi, Meoni, Abbachini, Cini, Bargellini, Ballerini, Bertini, Menichetti. All.: Alessandro Di Vivona.
SAN MARCO AVENZA: Ontario, Ratti, Molini, Mazzucchelli, Pasquini, Bernuzzi, Pierdominici, Guidi, Zaccagna, Granai, Santini. A disp.: Ferri, Lorenzoni, Cacciatori, Mascarino, Grassi, Mazzanti, Bertoloni. All.: Stefano Sora.
ARBITRO: Cellai di Firenze.
RETI: Coppini, Zaccagna.



Il Maliseti Seano non approfitta completamente della caduta del Grassina, e rosicchia alla capolista soltanto un punto nel campionato Juniores Regionali Elite. Finisce infatti 1-1 la sfida casalinga contro il San Marco Avenza, formazione in grande salute e giunta al quarto risultato utile consecutivo. Passando alla cronaca, per venti minuti buoni le due squadre si schermano prevalentemente a centrocampo, non certo aiutate da un terreno di gioco ai limiti della praticabilità. Alzare il pallone cercando di innescare la corsa degli attaccanti diventa alla lunga l'unica soluzione percorribile, insieme ai calci da fermo che di tanto in tanto l'arbitro concede. Proprio sugli sviluppi di una punizione, non a caso, il Maliseti passa in vantaggio al 25': dai trenta metri Coppini fa partire una traiettoria insidiosa che ricade in area e, senza incontrare ulteriori tocchi, schizza sul terreno terminando la sua corsa direttamente alle spalle di Ontario. Il gol subito in maniera rocambolesca sblocca la reazione del San Marco Avenza che pareggia cinque minuti prima dell'intervallo, quando Santini entra in area e calcia trovando sulla traiettoria Zaccagna che devia sotto porta e firma l'1-1. Nella ripresa la partita aumenta di intensità e si assiste a qualche occasione da gol in più. In tal senso ad aprire le danze sono gli ospiti, che con Grassi prima colpiscono un palo e poi sfiorano il sorpasso per mezzo di una punizione che esce di pochissimo. Il secondo tempo prosegue senza colpi di scena fino all'ultimo minuto, quando i padroni di casa falliscono il colpaccio con Llana che fa fuori il difensore centrale avversario ma poi calcia clamorosamente alto da buona posizione. Il triplice fischio dell'arbitro sancisce dunque il pareggio tra Maliseti Seano e San Marco Avenza, risultato tutto sommato giusto per quanto visto in campo. Ottimo il finale di 2022 della squadra di Sora, soddisfatto dall'altra parte anche mister Di Vivona per un girone d'andata oltre le aspettative da parte dei suoi ragazzi. Calciatorepiù : Zaccagna (San Marco Avenza).
Audace Legnaia-Porta Romana 2-3

RETI: Cosi, Lelli, Tipaldi, Coli, Coli
AUDACE LEGNAIA: Fattovich, Tarantoli, Pini Prato, Corbucci, Martini, Bruno, Amodio, Gasparini, Tofani, Vagaggini, Lelli. A disp.: Anselmi, Carpini, Cosi, Francini, Papini, Stanzoni. All.: Carlo Gioli.
PORTA ROMANA: Cecconi, Fiorini, Bacci, Colombo, Faralli, Farulli, Ermini, Tipaldi, Coli, Desii, Antogna. A disp.: Collini, Sibilia, Galeazzo, Grifoni, Mazzei, Ruocco, Frascadore, Marchi. All.: Alessio Gelli.
ARBITRO: Luddi di Firenze
RETI: 6' Lelli, 9' Tipaldi, 49', 62' Coli, 66' Cosi.



Ogni mattina, appena sveglio, il Legnaia sa che dovrà correre più forte del Porta Romana se vuol sperare nell'aggancio in classifica. Ogni mattina il Porta Romana sa che dovrà correre più forte del Legnaia se vuol conquistare punti che gli permettano di distanziarlo e respirare una boccata d'aria fresca. Non è importante che tu sia Legnaia o Porta Romana: se ti vuoi salvare, devi iniziare a correre. Se cercassimo di applicare al calcio un pizzico di quella saggezza che da millenni contraddistingue i popoli dell'Africa subsahariana, nulla come la parafrasi di questo celebre proverbio fotograferebbe meglio la situazione di gialloblù e arancioneri alla vigilia di questo delicatissimo derby fiorentino. Vince 2-3 il Porta Romana che allunga in classifica e si porta in quintultima posizione, superando l'Affrico e avvicinando il Cenaia che adesso occupa l'ultima posizione buona. I tre punti erano imprescindibili per la compagine guidata da Alessio Gelli che, pur potendo contare su individualità di ottimo livello, ha sin qui faticato a ingranare la marcia giusta. Il doppio impegno in salsa aretina con Bibbiena e Olmoponte (quattro punti in due partite) rappresentava senza dubbio un buon punto di ripartenza al quale però occorreva applicare una massiccia dose di continuità di rendimento. I timori bipartisan della vigilia trovano ben presto riscontro quando le due squadre mettono piede in campo. Più che a giocare a calcio entrambi i collettivi tendono a saltare il centrocampo con una serie di lunghe pallonate che nelle intenzioni servirebbero a innescare i rispettivi attacchi ma che spesso e volentieri vengono disinnescate dai dispositivi difensivi. In virtù del maggior tasso tecnico, è il Porta Romana che prova a fare qualcosa in più nella zona centrale del campo grazie soprattutto all'abile regia di Desii e agli sganciamenti di Farulli e Tipaldi. La manovra è però costretta a scontrarsi con la buona resistenza di un Legnaia molto compatto e rapido in fase di ripartenza e che sopratutto, applica alla lettera quel mantra lasciato in eredità al calcio dal compianto Sinisa Mihajilovic che recita: prima regola: mai arrendersi . Così anche l'atteggiamento propositivo di Gioli mette subito una qualche apprensione alla retroguardia arancionera, soprattutto sugli esterni dove Amodio a destra e Lelli a sinistra, supportando il centrattacco Tofani con ficcanti e rapide puntate offensive, svolgono ai fianchi un costante lavoro che dà i primi frutti dopo appena sei giri di lancette. Amodio batte rapidamente un calcio piazzato sulla trequarti sinistra e, cogliendo di sorpresa la retroguardia ospite fatalmente disattenta, innesca la corsa di Lelli che dopo esser entrato in area supera Cecconi con una precisa battuta dalla media distanza. La replica del Porta Romana giunge però quasi immediata e altrettanto letale, mettendo in evidenza tutte le criticità del reparto arretrato gialloblu nel quale ben si disimpegnano l'ex scandiccese Bruno e l'ex Casellina Tarantoli ma che, specie quand'è attaccato per vie centrali, non è esente da pecche. Così, allo scoccare del 9', sugli sviluppi di un fallo laterale dalla sinistra Desii cede il pallone a Farulli il cui pronto traversone è respinto corto dalla difesa centrale del Legnaia; ne approfitta al meglio l'accorrente Tipaldi che, dopo aver calamitato il pallone ai venti metri, fa partire un fendente teso e ben indirizzato che non lascia scampo a Matteo Fattovich. Queste due prime forti emozioni che spostano il segnapunti non modificando l'equilibrio fra le contendenti fanno da contraltare alla mancanza di gioco e idee che caratterizza il resto del primo tempo. Confusione ed errori talvolta clamorosi in fase d'impostazione regnano sovrani, tanto da farci pensare che se invece che su un campo di calcio ci si fosse trovati in un'aula scolastica e che se al posto di un arbitro ci fosse stato un insegnante sarebbe stato impegnato più a redarguire una schiera di allievi un po' troppo chiassosi e indisciplinati che a insegnare storia o geografia. Un trascinante Vagaggini, un diligente Gasparini e un roccioso Corbucci provano senza successo a creare spunti di gioco che possano favorire i compagni d'attacco, mentre sul fronte opposto in un paio d'occasioni rischiano di risultare fatali altrettante puntate offensive. Al 14' la chance del raddoppio capita sui piedi di Coli che però, dopo essersi incuneato in area, calcia malamente fuori da buona posizione. Al 28' è invece Desii a sparare da due passi sul corpo di Fattovich il pallone del possibile 1-2. Gli sforzi del Porta Romana sono finalmente premiati in avvio di ripresa quando Coli, dopo aver vinto un rimpallo al limite dell'area ed essersi presentato a tu per tu con Fattovich, lo supera con una secca conclusione dalla media distanza. In questa fase gli ospiti riescono ad assumere il comando delle operazioni andando ancora vicini al gol al 57' quando la bella incursione di Antogna, in dribbling dalla sinistra, si chiude con un tiro di poco oltre la traversa. L'appuntamento con il tris è rimandato di soli cinque minuti: al 62' l'ennesimo lungo lancio dei centrocampisti arancioneri coglie nuovamente di sorpresa la difesa centrale gialloblù consentendo così allo scatenato Coli di recuperare il pallone, entrare in ara e superare Fattovich con un morbido ed elegante pallonetto. Una pratica che sembrerebbe ormai archiviata viene riaperta però quattro minuti più tardi da un irresistibile Vagaggini che, dopo aver recuperato palla sulla trequarti sinistra, si carica sulle spalle tutta la squadra imitando il miglior Lionel Messi. La sua inarrestabile progressione gli permette di andar via in dribbling a un nugolo di avversari e poi, dopo essere entrato in area, di lasciare il pallone al ben piazzato Corbucci: la sua violenta rasoiata trova pronto all'intervento lo straordinario Cecconi che volando in tuffo riesce a smanacciare; il pallone entra però nella disponibilità del neoentrato Sean Cosi che facilmente lo appoggia nella porta rimasta incustodita e fa prepotentemente rientrare in corsa una mai doma Audace. Adesso i ragazzi di Gioli spingono con decisione alla ricerca del pareggio e così facendo si espongono al contropiede del Porta Romana che va a un passo dalla quarta realizzazione: sprintando sulla sinistra e superando in velocità Gasparini che nel frattempo è tornato a svolgere compiti decisamente più difensivi, Desii entra in area per poi indirizzare di poco sul fondo un pallone che avrebbe potuto portare al poker. La generosa ma sterile reazione del Legnaia vede protagonista anche Fattovich che nei minuti di recupero lascia i propri pali nel tentativo di aiutare i compagni in occasione di un calcio d'angolo. Il triplice fischio di Luddi (direzione buona) sancisce il successo esterno del Porta Romana che pur non facendo nulla di eccezionale in fase d'impostazione merita i tre punti in virtù del maggior numero di occasioni create. A un Legnaia alquanto balbettante in fase difensiva e sterile in quella offensiva va dato il merito di averci creduto fino alla fine e aver sfruttato con cinismo le uniche due grandi occasioni avute. Per portare a termine l'operazione salvezza servirà però molto di più a una squadra piena di entusiasmo ma decisamente acerba. Un duro compito anche per i ragazzi di Gelli che, nonostante il corroborante successo, dovranno fare molto di più sul piano del gioco e della finalizzazione.
Calciatoripiù
: nel Legnaia buone le prestazioni di Martini e Tarantoli in fase difensiva, Corbucci e Vagaggini in mezzo al campo, Lelli e Amodio in fase offensiva. Nel Porta Romana bene Farulli e Tipaldi in fase di riproposizione del gioco, Desii in cabina di regia, Coli e Antogna in attacco.
Montelupo-Zenith Prato 1-3

RETI: Terramoto, D Agati, Buscema, Bashkimi
MONTELUPO: Fetahu, M. Coppola, Seghetti, Michelucci, Bagnoli, Mancini, Nicolosi, Potogu, Tofani, Terramoto, Pasqualetti. A disp.: Gori, Ciulli, Urgolo, Martelli Masi, Simoncini, Giampaia, Scali, Balis, Cintelli. All.: Sauro Belli.
ZENITH PRATO: Landini, Bashkimi, Moretti, Casini, Nucci, Silveri, Galeotti, N. Ammendola, Nuzzo, D'Agati, Buscema. A disp.: Veroni, L. Ammendola, Tacconi. All.: Fabrizio Bellandi.
ARBITRO: Noto di Pisa
RETI: 16' Terramoto, 45' Buscema rig., 54' D'Agati, 69' Bashkimi.



All'improvviso si trova lassù, nel lotto delle squadre che inseguono la capolista. La Zenith Prato non punta certo a tanto ma chiudere l'anno solare così avanti, soprattutto facendo lievitare fino a un millimetro dalla doppia cifra il vantaggio sul quintultimo posto, vale molto più di un Natale sereno. È decisamente opposto invece l'umore del Montelupo, in linea con la prestazione andata in scena nella ripresa dopo il vantaggio iniziale: la sconfitta per 1-3, seconda consecutiva dopo quella di Avenza, rende la classifica abbastanza preoccupante visto che la vittoria del Porta Romana ha fatto scendere a quattro gli scalini per l'inferno; non è una meta cui sulla carta il Montelupo è destinato, le sue qualità tecniche sono invidiabili, ma alla ripresa occorrerà tornare a far punti per acquisire di nuovo una posizione più consona. La rete in avvio (gran mancino di Terramoto all'incrocio, 16') illude il Montelupo che dopo aver sfiorato il raddoppio col colpo di testa di Bagnoli alto d'una spanna (21') subisce il ritorno della Zenith vicina al pari con due azioni simili per genesi e analoghe per esito ma diverse per dinamica e interpreti: inventa sempre Buscema che accende prima Niccolò Ammendola (pallone un metro a lato del secondo palo, 25') e poi D'Agati il cui tiro Fetahu blocca a terra senza problemi (43'). I problemi però per il portiere si fanno incalcolabili un centinaio di secondi più tardi quando, tradito dalla propria difesa che sale male su un pallone lungo, deve uscire in ritardo su Galeotti lanciato a rete: indiscutibile il rigore che Buscema converte nel pari proprio sulla sirena. L'episodio spiazza il Montelupo che nella ripresa lascia troppo spazio alla Zenith e in meno di dieci minuti si trova in svantaggio: Buscema imbuca centralmente per D'Agati che in corsa incrocia il mancino sul palo più lontano (54'). Il Montelupo aveva già rischiato sul destro di prima di Galeotti servito al limite dalla discesa di D'Agati a sinistra (decisivo Fetahu in volo plastico, 48') e sul tiro a girare dello stesso D'Agati un istante prima che trovasse la rete. D'un tratto costretto a rincorrere, il Montelupo non riesce a trovare la configurazione giusta; gli va bene che Noto rilevi un fuorigioco dubbio e annulli a Galeotti la rete del possibile 1-3 (57') e che la difesa alzi oltre la sbarra la deviazione aerea di Moretti su un calcio d'angolo (64'), male invece sulla punizione di D'Agati dal vertice sinistro dell'area: destinato inequivocabilmente sul fondo, il suo tiro troppo ampio diventa un assist vincente per Bashkimi che in scivolata spinge il pallone in porta. Nei venti minuti finali la Zenith Prato conserva il doppio vantaggio senza particolari affanni: Landini è chiamato a intervenire giusto su una punizione di Terramoto e su una ripartenza di cui Tofani tentava d'aumentare il coefficiente di pericolosità; troppo poco per evitare la sconfitta, l'ottava di una stagione iniziata sotto ben altri auspici. Calciatorepiù : una rete, un assist (involontario, ma conta lo stesso): D'Agati trascina via dai pericoli una Zenith fin lì in affanno.
Olmoponte Arezzo-Bibbiena 2-0

RETI: Velniciuc, Tofi
OLMOPONTE: Castellucci, Grazi, Cialdea, Bartolini, Boschi, Zelli, Velniciuc, Ferrazzano, Tofi, Castellani, Tacchini. A disp.: Giannerini, Marino, Masaaf, Pasquini, Fabianelli, Magnani, Tavanti. All.: Daniele Badini.
BIBBIENA: Marzani, Detti, Ugolini, Checcucci, Corsani, Valentini, Mazzi, Ragazzini, Gianelli, Grifagni, Lanini. A disp.: Vannucci, Mazzotta, Nanni, Lungu, Kane, Coli, Tizzanini, Bernacchi. All.: Vinicio Dini.
ARBITRO: Longobardi di Arezzo
RETI: 20' Velniciuc rig., 70' Tofi rig.



Olmoponte / Bibbiena 2-0 Reti: Velnicius 20' e Tofi G. 70'.
Olmoponte: Castellucci, Grazi, Cialdea, Bartolini, Boschi, Zelli, Velniciuc, Ferrazzano, Tofi, Castellani, Tacchini. A disposizione: Giannerini, Marino, Masaaf, Pasquini, Fabianelli, Magnani, Tavanti. Allenatore: Beoni Luca.
Bibbiena: Marzani, Detti, Vannucci, Checcucci, Corsani, Valentini, Mazzi, Ragazzini, Giannelli, Grifagni, Lanini. A disposizione: Mazzotta, Nanni, Lungu, Kane, Coli, Tizzanini, Bernacchi. Allenatore: Vinicio Dini.

Di fronte ad una grande cornice di pubblico e in una giornata mite va di scena il derby aretino tra i locali dell'Olmoponte e gli ospiti del Bibbiena. Partono forte i locali schierati dal tecnico Beoni con il classico 4-2-2 con Castellani e Tacchini a sostegno del bomber Tofi. Al 20' a seguito di un malinteso tra i difensori casentinesi Tofi ha l'occasione per segnare ma è bravo Marzani ad uscire sul centravanti locale ed a sventare la rete. Poi è il turno di Taccchini che si accentra dalla sinistra ma calcia debolmente in porta. Infine dopo una galoppata sulla fascia su cross di Tofi l'esterno Tacchni arriva con un attimo di ritardo.
È il preludio al gol che arriva puntualmente. Tofi approfitta di un difettoso rinvio della difesa del Bibbiena e viene steso in area. Rigore netto. Va sul dischetto Velnicius che porta in vantaggio i locali. Prima della fine del tempo c'è un occasione anche per Bartolini, ottimo difensore dei locali, che colpisce la traversa sugli sviluppi di un calcio d'angolo.
Inizia la ripresa e come ampiamente prevedibile viene fuori il Bibbiena per nulla intenzionato ad uscire sconfitto dal Luciano Giunti. Tuttavia la squadra di Beoni oppone un ottima fase difensiva e sventa ogni attacco degli ospiti. Anzi i locali rimangono pericolosi in contropiede con il veloce centravanti rossoblu. Al 70' In occasione di una ripartenza Tofi si procura il secondo rigore che trasforma con una sassata in rete. Al 90' è bravo Marzani a negate la doppietta personale a Tofi con una grande parata su un diagonale rasoterra.
Finisce la partita con il tripudio dei supporters locali e con i giocatori dell'Olmoponte sotto la tribuna a festeggiare.
I migliori per l'Olmoponte Tofi e Velnicius, per il Bibbiena Marzani e Checcucci.

Commento di : campio



Da qualche parte doveva cominciare se voleva evitare che il diluvio spengesse anche l'ultima fiammella: solo il tempo ci potrà dire se sia stata un accidente o l'inizio di una storia nuova, ma nel derby col Bibbiena l'Olmoponte trova la prima vittoria stagionale con cui per quanto ancora ultimo prova a ridurre il vantaggio su chi gli sta davanti; nonostante il buon avvio (pericolosi a freddo Grifagni e subito dopo Ragazzini ai quali s'oppone Castellucci) il Bibbiena esce sconfitto da due rigori e perde un'occasione preziosa per accorciare sulle rivali. Consapevole che se non fa punti può cominciare con un semestre d'anticipo a pianificare una stagione nei regionali standard, dopo il doppio brivido iniziale l'Olmoponte comincia ad attaccare, crea due occasioni pericolose (Marzani chiude su Tofi che aveva approfittato di un malinteso della difesa, Tacchini calcia debole da sinistra) e alla terza passa: per Longobardi è falloso l'intervento di Detti su Tofi che tentava d'approfittare di un'altra sbavatura della difesa, impeccabile la trasformazione di Velniciuc. Dopo gli scrosci di metà settimana il terreno di gioco rende più facile difendersi che inventare: è la situazione ideale per l'Olmoponte che lascia ai cugini l'incombenza della manovra salvo rendersi pericoloso sui calci da fermo, sugli sviluppi di uno dei quali Bartolini colpisce la traversa. Anche nella ripresa va in scena il medesimo spettacolo, interrotto dal secondo fischio pesante di Longobardi che punisce con un altro rigore l'uscita di Marzani su Tofi, impeccabile dal dischetto. Al portiere tocca attendere una nuova azione, l'ennesimo contropiede verticale, per uscire vincitore dal duello; troppo tardi per rimandare ancora la prima vittoria dei rivali.
Calciatoripiù
: le accelerazioni di Tofi spaccano in due il match; nella ripresa c'è spazio anche per Fabianelli, Magnani e Tavanti , tre classe 2006 che fanno capire che dall'Epifania in poi potranno dare un contributo pesante a una rincorsa ancora decisamente acerba.
Urbino Taccola-Grassina 2-0

URBINO TACCOLA: Giaconi, Paciarelli, Monacci, Ferrera Emanuele, Oshadogan, Petrucci, Salvadori, Mogavero, Nassi, Antoni, Nordio. A disp.: Schiavone, Pannocchia, Taglioli Le., Tahiri, Hamza, . All.: Bottai Eli Angiolino
RETI: Nassi, Nordio
URBINO TACCOLA: Giaconi, Paciarelli, Monacci, Ferrera, Oshadogan, Petrucci, Salvadori, Mogavero, Nassi, Antoni, Nordio. A disp.: Schiavone, Taglioli, Patalani, Hamza, Cioni, Tahiri, Pannocchia. All.: Eli Angiolino Bottai.
GRASSINA: Bellini, Falaschi, Salvini, Massini, Bilardi, Senthilkumar, Fabiani, Cinquina, Davide Rossi Lottini, Bambi, Diego Rossi Lottini. A disp.: Maranghi, Azzini, De Blasio, Moriani, Castaldi, Modesti, Cavallone. All.: Luigi D'Andretta.
ARBITRO: Avelardi di Livorno
RETI: 15' Nassi, 85' Nordio.



Dopo la Lastrigiana sotto il trattore (ma forse sarebbe meglio dire il carro armato) di Bottai resta un'altra capolista: non le costa il primato, ma la sconfitta sul campo dell'Urbino Taccola costringe il Grassina a vedere le avversarie decisamente più vicine. L'Urbino Taccola ha affrontato questo impegno con in corpo la rabbia che gli ha lasciato la sconfitta contro il Fucecchio: la sua partenza sparata hanno messo da subito in difficoltà la difesa avversaria. Il Grassina fatica a contenere un centrocampo fortissimo sotto tutti gli aspetti e due punte rapide come Nassi e Nordio che si affidano alle ripartenze per mettere in difficoltà la difesa avversaria; il vantaggio locale è quasi inevitabile: il fallo laterale che Antoni batte lunghissimo trova in prossimità del secondo palo Nassi che non ha difficoltà a battere Bellini. Sulle onde dell'entusiasmo l'Urbino Taccola intensifica gli attacchi e costringe il Grassina a difendersi con affanno: il primo tempo si conclude con l'Urbino Taccola all'attacco e decisamente poche iniziative degli ospiti. Diverso il canovaccio della ripresa: il Grassina si lancia da subito alla ricerca del pareggio, ma ogni sua iniziativa offensiva è sterile; tutti gli attacchi si spengono infatti sui piedi dei difensori locali. Sull'altro fronte si registrano le ripartenze di Nordio e Nassi che creano non pochi problemi ai difensori ospiti. E nel finale proprio in ripartenza arriva la rete che suggella il successo: la grande intuizione di Petrucci mette in moto Nordio che si presenta tutto solo davanti al portiere ospite per batterlo in uscita. È di fatto l'ultima emozione di un incontro che l'Urbino Taccola ha giocato molto bene, con qualità e intensità e freddezza sottoporta: la salvezza non è più un miraggio.
Fratres Perignano-Lastrigiana 1-2

RETI: Carrai D., Sarti, Ballerini
FRATRES PERIGNANO: Cirillo, Ferretti, Oliva, Crispino, Lelli, Pardini, Carrai D., Montagnani, Balducci, Diaz, Bartoli. A disp.: Profeti, Casalini, Benedini, Gambini, Passoni, Del Bono, Taccini, Carrai C., Volpi. All.: Fabio Bargigli.
LASTRIGIANA: Velleca, Torniai, Stefanucci, Innocenti, Corsi, Guasti, Pierattini, Ciotola, Sarti, Mandolini, Vettori. A disp.: Hila, Benvenuti, De Pascalis, Sona, D'Alessandro, Becagli, Corrado, Ballerini, Tomeo. All.: Nicola Massai.
ARBITRO: De Vincenti di Carrara.
RETI: Sarti, rig. Carrai D., Ballerini.



Tutto nel finale, ed è un dolce epilogo quello che si regala la Lastrigiana nel posticipo prima della sosta. I biancorossi di Massai sbancano il campo del Fratres Perignano e agganciano in testa alla classifica il Grassina. Il match giocato ieri è stato un bel confronto fra due buone squadre, che si sono sfidate colpo su colpo alla ricerca dell'intera posta; 0-0 al termine dei primi 45', in cui i locali impegnano in un paio di circostanze Velleca ma senza impensierirlo, mentre gli ospiti costringono Lelli a un affannoso quanto provvidenziale salvataggio sulla linea di porta che mantiene il risultato inchiodato a quello di partenza. Nella ripresa la gara scorre via con il copione del primo parziale, fino ad accendersi nel finale con i tre gol che decidono la sfida. A muovere la prima mossa è la Lastrigiana, che si porta in vantaggio con Sarti al 79'. Passano 4' ed ecco però che la reazione dei padroni di casa conduce al pari: Balducci conquista un calcio di rigore, che poi Carrai D si incarica, con successo, di trasformare, 1-1. Di nuovo appaiate, le due squadre tornano a sfidarsi per i tre punti e a trovare l'acuto vincente è la Lastrigiana, che si riporta in vantaggio con Ballerini. L'ultimo brivido del match lo regalano i locali, vicini al pari al 91' con un gran tiro di Crispino che colpisce l'incrocio dei pali. Sospiro di sollievo e poi tanta gioia per la Lastrigiana che chiude il 2022 con l'aggancio alla testa del treno.
Calciatoripiù: Crispino
(Fratres Perignano); Sarti, Mandolini (Lastrigiana).
Sestese-Fucecchio 1-2

RETI: Giustarini, Badalassi, Tiozzo
SESTESE: Misuri, Pizzuto, Pisaneschi, Pisaniello, De Rosis, Nenci, Papi, Nocentini, Guerrini, Cremonini, Giustarini. A disp.: Fantini, Papi, Pecchioli, Angiolini, Vannini, Arrighi, Pelagatti, Bottai. All.: Alessandro Rossi.
FUCECCHIO: Rosi, Cullhaj, Banti, Ramku, Barone, Geniotal, Iaia, Tassi, Agostini, Badalassi, Pieri. A disp.: Bigazzi, Tiozzo, Doni, Bruno, Bussetti. All.: Mirko Giorgetti.
ARBITRO: Sinca di Firenze.
RETI: Giustarini, Badalassi, Tiozzo.



Colpaccio esterno del Fucecchio che sbanca Sesto Fiorentino nel finale, beffando la Sestese. Combattuta ma corretta, sempre piacevole e a tratti bella e dalla cifra tecnica importante, la gara fra rossoblù e sestesi si conclude sul risultato di 1-2, ma poteva proporre un qualsiasi epilogo. Succede tutto nel secondo tempo, dopo lo 0-0 dei primi quarantacinque minuti di gioco. Sono i padroni di casa a portarsi per primi in vantaggio con Giustarini; i locali sprecano poi la possibile palla del due a zero in un paio di occasioni, il Fucecchio nel frattempo si gioca le sue carte a viso aperto e, all'82', agguanta il pari: è Badalassi a firmare l'uno a uno con una perfetta esecuzione da calcio piazzato dal limite dell'area. All'ultimo minuto arriva poi la beffa per i sestesi: un pallone sporco spiove in area locale enon viene allontanato, ne approfitta Tiozzo che piazza la zampata vincente. Due a uno e grande gioia bianconera per una vittoria importantissima per la classifica dei ragazzi di Giorgetti.
Cenaia-Pontassieve 1-2

RETI: Reffo, Pretelli, Minischetti