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Juniores Regionali GIR.Elite - Giornata n. 14

Audace Legnaia-Pontassieve 1-2

RETI: Lelli, Mannini, Dreucci
AUDACE LEGNAIA: Fattovich, Tarantoli, Spinella, Gasparini, Bruno, Corbucci, Baravelli, Vagaggini, Lelli, Cosi, Amodio. A disp.: Collini, Sibilia, Francini, Saracino, Di Stasio. All.: Marco Bertuccio.
PONTASSIEVE: Gori, Del Lungo, Mengozzi N., Pilacchi, Quadri, Mengozzi M., Rasi, Dreucci, Bartolozzi, Lemmi, Pacini. A disp.: Celoni, Saladini, Sy, Casella, Malaman, Niccoli, Mannini, Papini, Latini. All.: Marco Privitera.
ARBITRO: Garufi di Firenze.
RETI: Lelli, Dreucci, Mannini.
NOTE: 40' espulso Gasparini.



Il colpo di reni con cui raggiungere in abbondante anticipo la quota che certifica la permanenza in categoria arriva sul campo di chi l'élite l'ha da poco salutata, ma onora ogni gara al massimo, come imposto dall'etica sportiva e come chiesto da mister Bertuccio. Il Pontassieve passa a Legnaia in rimonta e al termine di una gara vera e combattuta, centra il suo obiettivo e ora può guardare alle ultime giornate in modo sereno. Falcidiato da tante assenze, il team di Privitera dà vita a una gara piacevole e intensa con gli avversari, specialmente nei primi 45'; merito anche del Legnaia, che disputa un ottimo primo tempo, proponendo buone trame di gioco che culminano nel gol del vantaggio di Lelli, che coglie di sorpresa gli avversari e carica i suoi. Il finale di primo tempo è ricco di spunti, alcuni controversi perché le proteste dei padroni di casa sono tante, all'indirizzo dell'arbitro, che al 40' espelle Gasparini reo di interrompere una chiara occasione da rete, ma le proteste dei gialloblù richiamano l'arbitro a valutare la posizione di Bruno e Spinella, che sarebbero potuti intervenire. La decisione resta e il Pontassieve, che già in precedenza aveva sfiorato il pari, ne approfitta per colpire gli avversari con un gol pesante, sia perché annulla il vantaggio locale sia perché arriva poco prima del riposo. Dreucci ristabilisce la parità, e la ripresa è un'altra gara. Il legnaia infatti accusa comprensibilmente il colpo e, al rientro in campo, rinvigorito anche dagli ingressi di Malaman e Mannini al posto di Bartolozzi e dell'autore del gol del pareggio Dreucci, piazza subito il colpo del ko. Il cross dell'uno a due parte dai piedi di un altro giocatore subentrato a gara in corso, Papini, e la finalizzazione vincente è di Mannini. Da qui in poi, fino alla fine, la gara resta aperta: il Pontassieve cerca il gol della sicurezza, il Legnaia quello del pari e nonostante l'inferiorità numerica spreca almeno 3 potenziali chance in contropiede. I ragazzi di Privitera serrano i ranghi, limitano a zero gli errori e mantengono intatto il loro vantaggio fino al termine.
Calciatoripiù: Amodio, Baravelli
(Audace Legnaia); Mattia Mengozzi (Pontassieve).
Bibbiena-Grassina 0-0

BIBBIENA: Marzani, Nanni, Ugolini, Checcucci, Corsani, Valentini, Mazzi, Colì, Bernacchi, Grifagni, Giannelli. A disp.: Vannucci, Mazzotta, Kane, Tizzanini, Mercadante. All.: Vinicio Dini.
GRASSINA: Bellini, Azzini, Cinquina, Senthilkumar, Massini, Falaschi, Castaldi, Modesti, Davide Rossi Lottini, Salimbeni, Moriani. A disp.: Maranghi, Cavallone, Ballerini, Bambi, Diego Rossi Lottini. All.: Franco Melosi.
ARBITRO: Bagni di Prato



Serve poco a entrambe, perché entrambe sono ormai rassegnate a chiudere la stagione con un umore ben più tetro di quello con cui l'hanno cominciata: certo della retrocessione già da qualche giorno, il Bibbiena strappa comunque lo 0-0 al Grassina che ormai vede la qualificazione in coppa quasi irraggiungibile. Per quanto complessivamente corretta e ben diretta da Bagni, che con l'ottima prestazione emenda il ritardo con cui s'è presentato ai cancelli, quella dello Zavagli (terreno di gioco al limite) non è stata una gara entusiasmante: le zero reti sono esito quasi scontato delle poche occasioni costruite dalle due rivali, che solo nella mezz'ora finale hanno accelerato nel tentativo di superarsi. Il primo tempo va in archivio con un sostanziale possesso del Bibbiena che però costruisce una sola palla-gol: imbeccato dal filtrante di Corsani, Nanni taglia davanti a Bellini ma sbaglia il controllo e calcia male. Per le emozioni bisogna attendere l'ultimo quarto di gara, inaugurato dal tiro in corsa di Colì sulla discesa di Mazzi a destra e dal tiro potente ma centrale di Grifagni liberato in pedana dal triangolo con Bernacchi. Seppur numericamente ridotto (sono solo sei i cambi a disposizione di Melosi), il Grassina riesce però a chiudere in crescendo e nel finale costruisce due occasioni per uscire vincente: capitano entrambe sui piedi di Ballerini che però prima cede a Marzani sull'invito verticale di Castaldi e poi calcia a lato dopo aver imbastito una ripartenza di sessanta metri su un angolo a sfavore. Il Bibbiena dunque si salva: gli serve a poco, l'élite è andata; ma di perdere non avrebbe meritato.
Calciatoripiù
: di entrambe le formazioni è apprezzabile la fase difensiva, resa accurata dalle prestazioni di Checcucci, Corsani (Bibbiena), Cinquina e Massini (Grassina).
Fratres Perignano-Affrico 1-2

RETI: Ganetti, Miniati, Masi
FRATRES PERIGNANO: Profeti, Biasci, Oliva, Diaz Garrido, Del Bono, Crispino, Bartoli, Volpi, Balducci, Montagnani, Ganetti. A disp.: Cirillo, Casalini, D. Carrai, C. Carrai, Lelli, Benedini, Pozzolini, Gambini. All.: Manolo Dal Bo.
AFFRICO: Soccodato, Bartolacci, Boddi, Conversano, Laraia, Giovannoni, Iania, Valoriani, Di Gaudio, Masi, Malizia. A disp.: Renzi, Baffoni, Barbieri, Puggelli, Frilli, Miniati, Mecatti, Merino Serna. All.: Massimiliano Benfari.
ARBITRO: Iglio di Pistoia
RETI: 26' Masi, 48' Ganetti, 75' Miniati.



Dovrà patire fino in fondo, nelle due partite che gli restano da giocare (Montelupo in casa, Maliseti a Prato) e nel turno di riposo con cui un calendario bastardo ne sigilla la corsa, ma tra lo scontro diretto col Cenaia battuto mercoledì e l'1-2 contro il Perignano l'Affrico prova a strappare verso una salvezza faticosissima: ottenerla è però irrinunciabile se a livello giovanile vuole consolidarsi come seconda società toscana dietro il Tau, e tendenzialmente prima a Firenze. Ma al Matteoli la blindatura dell'élite ha di nuovo rischiato di svanire: la rete di Ganetti a inizio ripresa aveva temporaneamente annullato il vantaggio di Masi e solo l'intelligenza tattica di Miniati, che intuisce prima degli altri dove arriverà il traversone di Di Gaudio e dunque quando alla fine manca un quarto d'ora esatto scaraventa in porta un pallone pesantissimo, prova ad amplificare le distanze dalla quintultima posizione. Per tenerla lontana dovrà replicare altre due volte la prova offerta contro il Perignano che ha dimostrato d'aver assorbito rapidamente i dettami di Dal Bo: le linee si muovono bene, attaccano compatte, raddoppiano costantemente. Ma nelle motivazioni dell'Affrico c'è quella che nessuna batte, la sopravvivenza; e allora si capisce perché, digerito lo spavento della rete che Iglio annulla a Balducci per una posizione dubbia, la prima sortita porti con sé il vantaggio: Valoriani alimenta una ripartenza che Masi converte in rete con un diagonale da dentro l'area. È l'emozione principale del primo tempo che si chiude con l'Affrico saldamente avanti; per i brividi basta però attendere l'avvio della ripresa: Ganetti decide di regalargli mezz'ora di guai con un tiro da fuori che si spegne accanto al palo più lontano (48'). Solo al 75' l'Affrico torna avanti totalizzando la percentuale massima nel rapporto tra reti segnate per occasioni: il tocco d'interno di Miniati, che accorcia fino al secondo palo sfruttando il traversone di Di Gaudio (il dribbling è di per sé superiorità numerica: e la superiorità numerica spesso porta doni preziosi), vale l'1-2. Oltre al nuovo svantaggio il Perignano è costretto a confrontarsi anche con l'infortunio di Balducci che a regola vale tre quarti dell'attacco, ma nonostante le difficoltà crescenti riesce comunque a creare una nuova occasione per il pari: all'Affrico va di lussissimo che, solo davanti a Soccodato, Benedini cerchi il tiro di precisione e manchi lo specchio. È il timbro sulla vittoria ospite: anche se non vogliono dire niente, due di fila suggeriscono moltissimo. Ma c'è ancora da patire.
Calciatoripiù
: tranne che in occasione delle due reti la coppia centrale Del Bono-Crispino tiene le punte avversarie lontane da Profeti; segnando in avvio di ripresa Ganetti (Fratres Perignano) aveva provato indirettamente a incidere nella corsa alla salvezza in cui però l'orma più profonda potrebbe essere quella di Miniati (Affrico), entrato a gara in corso e subito decisivo.
Montelupo-Maliseti Seano 2-2

RETI: Cintelli, Terramoto, Castrucci, Llana
MONTELUPO: Consani, Bentivoglio, Coppola, Michelucci, Bagnoli, Mancini, Tofani, Potogu, Ciulli, Terramoto, Cintelli. A disp.: Murdocca, Martelli Masi, Giampaia, Ruffo, Nicolosi, Simoncini, Pasqualetti, Balis, Milanesi. All.: Sauro Belli.
MALISETI SEANO: Mardale, Bardi, Coppini, Badiani, Menichetti, Aiazzi, Magelli; Sensi, Llana, Asara, Dardha. A disp.: Cavalieri, Abbachini, Chiti, Ballerini, Bargellini, Castrucci, Cini, Ingrassia. All.: Alessandro Di Vivona.
ARBITRO: Cravini di Livorno.
RETI: Cintelli, Terramoto, Castrucci, Llana.



Il Maliseti passa due volte sulla ferita amaranto: brucia il doppio il pari subito in rimonta dal Montenlupo, sia perché arriva dopo un ottimo primo tempo chiuso sul parziale di 2-0, sia perché costringe a rincorrere ancora un po' la quota salvezza. La clkassica gara dai due volti mostra quello finale, sorridente, soprattutto agli ospiti, che rimettono in piedi una gara complicata uscendo indenni e dopo aver sfiorato anche il blitz dal difficilissimo campo dei ragazzi di Belli. Nel contesto di un primo tempo privo di sbavature, giocato su buoni ritmi e in modo fgluido, il Montelupo piazza due acuti che sembrano indirizzare in modo quasi decisivo il match. Dopo pochi minuti (5') il giovane Cintelli fa esplodere la tifoseria di casa con un gol molto bello, che arriva dopo il suo perfetto movimento all'altezza del primo palo sugli sviluppi di un cross ben calibrato da parte di Ciulli. È poi una magia di Terramoto - a segno con un tiro dalla distanza attorno alla mezz'ora che sorprende Mardale - a rendere ancor più soddisfacente il primo tempo dei locali, che contengono senza affanno i tentativi di un Maliseti sottotono ma comunque sempre temibile quansdo avanza sulla trequiarti d'attacco. Al Maliseti serve una scossa, e ad assicurarla è l'intervento di mister Di Vivona, che fa rientrare in campo una squadra con tre variazioni, quelle che prevedono l'ingresso in campo di Castrucci, Chiti e Ballerini. È un altro Maliseti quello che inizia la ripresa e che, in appena 15', rimette tutto in equilibrio. La splendida conclusione al volo di Castrucci dal limite dell'area dimezza lo svantaggio in fretta, poi l'operazione aggancio si completa con Llana, che devia in rete un buon cross di Ballerini. Nella restante mezz'ora la gara si sviluppa veloce, con poche pause; le squadre giocano a viso aperto, ma badano anche a non scoprire mai troppo il fianco al reciproco avversario. La chance migliorte per portar via l'intera posta è probabilmente quella costruita dai pratesi, vicini al terzo gol con Ballerini che, in ripartenza, sul filo del fuorgioco, calcia addosso all'ottimo Consani in uscita. Finale vibrante e aperto, a il 2-2 resiste intatto fino alla linea del traguardo. Un punto a testa, obiettivi rimandati per entrambe.
Calciatoripiù: Terramoto
(Montelupo) tira fuori dal cilindro una magia delle sue e altre belle giocate; Castrucci entra dalla panchina e riapre la gara del Maliseti, che si affida a Llana per uscire indenne da questa trasferta.
Sestese-Zenith Prato 1-0

RETI: Cremonini
SESTESE: Misuri, Pisaniello, Pisaneschi, Guerrini, Pizzuto, Nenci (64' Pelagatti), Cremonini (71' De Rosis), Giustarini, Pecchioli (83' Kapanadze), Viti (64' Papi). A disp.: Tognoni De Pugi, Vannini, Rapezzi, Arrighi. All.: Alessandro Rossi.
ZENITH PRATO: Landini, Mitcul, Pagli, Nucci, Bashkimi, Cappellini, Moretti, Ammendola Leonardo, Galeotti, Buscema, Kapidani (59' Malli). A disp.: Veroni, Casini, Muca. All.: Fabrizio Bellandi.
ARBITRO: Alessandro Gallà di Pistoia.
RETE: 40' Cremonini.
NOTE: AmmonitoPisaneschi; espulso Guerrini al 72' per doppia ammonizione. Recupero: 1'+ 5.



Sorride la Sestese che batte con il minimo scarto la Zenith e la scavalca in classifica, andando ad occupare la quarta piazza. Si è vista la solita Sestese in versione casalinga di questi ultimi tempi: una squadra che fa molto possesso palla e costruisce con buona continuità una manovra offensiva ragionata, che però produce poche occasioni limpide in zona gol. Rimasta in dieci dal 72', per un'espulsione frutto dell'ingenuità di Guerrini (due ammonizioni in un quarto d'ora), regge con qualche affanno, ma senza grossi problemi il confuso serrate finale degli ospiti, incapaci di cavare qualcosa dal cilindro. La Zenith non ha saputo approfittare di questa situazione potenzialmente favorevole: priva dello squalificato D'Agati, con diversi giocatori indisponibili e con una panchina cortissima, è mancata proprio quando sarebbe stato necessario un cambio di marcia. Ma riavvolgiamo il nastro ed entriamo direttamente in cronaca. La Zenith arriva a Sesto sulla scia di un girone di ritorno che ne farebbe la seconda della classe, con sette punti meno dello stratosferico Fucecchio (al termine del girone di andata il Fucecchio era sesto e la Zenith settima). In formazione, come detto, ampiamente rimaneggiata, si affida ad un 4-4-2 nel quale, accanto a uno dei bomber più prolifici di categoria quale Buscema agisce l'ex Sestese Kapidani, conosciuto da queste parti come un energico difensore. Mister Rossi sceglie, dal canto suo, una difesa a quattro con Pisaniello a destra, Pisaneschi e Guerrini centrali e Pizzuto a sinistra. Nenci, Cremonini e Angiolini formano la linea di centrocampo, con Giustarini qualche metro avanti alle spalle delle punte Pecchioli e Viti. Parte decisa la squadra di casa che va già al tiro al 2': Pecchioli si allarga sulla sinistra del limite dell'area e conclude con un sinistro che sorvola la traversa. Ci prova anche Nenci, al 4', con un rasoterra teso da destra, ma Landini bocca con sicurezza. Arrivano al tiro anche gli ospiti: cross di Moretti e deviazione alta di testa da parte di Buscema (9'). Al 13' Pagli si incunea nella metà campo avversaria e, a contatto con Pisaneschi, guadagna un calcio d'angolo: sugli sviluppi del tiro dalla bandierina c'è una deviazione ravvicinata di un giocatore ospite, che termina alta sopra la traversa. Al 17' su un tiro di Ammendola, non proprio irresistibile, Giuntini si lascia sfuggire il pallone che, fortunatamente per lui, finisce in calcio d'angolo. Un paio di buone trame della Sestese non vengono finalizzate al massimo: Angiolini è anticipato da Landini (18') e stessa sorte tocca a Viti, chiuso da un difensore dopo una bella combinazione tra Pizzuto e Pecchioli. Al 28' Cremonini è contrato al momento della conclusione: irrompe Giustarini che manda alle stelle. Non sempre la manovra dei locali trova profondità e accade spessoche gli attaccanti vengano serviti spalle alla porta e per questo le occasioni da rete sono merce rara. Al 36', però, Nenci lancia Pecchioli che cerca Giustarini libero in mezzo all'area: il pallone non arriva a destinazione per l'intervento provvidenziale di un difensore. Al 40' la buona sorte bacia i padroni di casa: destro maligno di Pecchioli dal limite dell'area, il pallone sfugge alla presa del portiere e Cremonini se lo ritrova tra i piedi per il più facile dei tap-in. Ad inizio del secondo tempo la Zenith presenta Galeotti un po' più vicino alle punte, ma è ancora la Sestese a tenere in mano il pallino del gioco. Al 48' un bel tiro di esterno di Viti, dal limite dell'area, trova Landini pronto al riscatto, con una bella deviazione in angolo. Intorno al decimo minuto Guerrini allontana scioccamente il pallone in occasione di una rimessa laterale degli ospiti nella propria metà campo. Sembra qualcosa di irrilevante nell'economia della gara, ma vedremo che non sarà così. Al 58' spazio per un brivido per i padroni di casa: calcio di punizione da destra di Buscema verso il secondo palo e Cappellini, in tuffo, non trova lo specchio della porta con un colpo di testa. Entra Malli al posto di Kapidani nella Zenith; nella Sestese entrano Papi per Viti e Pelagatti per Nenci: Pelagatti si pazza basso a destra e Pisaniello emigra a sinistra facendo avanzare Pizzuto a centrocampo. Al 65' Papi va subito alla conclusione, neutralizzata da Landini. Al 69', l'altro nuovo entrato Pelagatti, servito da Giustarini arriva al tiro: il portiere para in due tempi. Al 72' sfugge Buscema in contropiede sulla sinistra, tallonato da Pisaneschi e Guerrini: quest'ultimo interviene in maniera scomposta da dietro sull'attaccante che finisce a terra, ad una trentina di metri dalla porta. L'arbitro estrae il cartellino giallo e subito dopo quello rosso, che manda Guerrini negli spogliatoi. Rossi fa tornare Pizzuto basso a sinistra e spedisce accanto a Pisaneschi il duttilissimo Pisaniello. La Sestese regge e continua anzi ad offendere con un bel tiro di Angiolini che finisce a lato di un soffio (83'). Conclude alto Buscema all'85' e poi si va all'assalto finale, con la Sestese chiusa a protezione del vantaggio e con gli ospiti che non fanno altro che lanciare palloni verso l'area avversaria, trovando la contraerea di casa sempre pronta. Nel recupero anche il portiere ospite staziona stabilmente nel cerchio di centrocampo, ma non accade niente di rilevante e il risultato non cambia.
Calciatoripiù
: nella Sestese prestazione gladiatoria di Pisaniello che si adatta straordinariamente a tutti i ruoli difensivi. Sempre nel reparto arretrato e, per un po', anche sulla linea mediana, spicca la prestazione di Pizzuto , autore di preziosi rovesciamenti di fronte nel finale. Decisamente buona anche la prova di un lucido Angiolini a centrocampo. Centrocampisti in evidenza anche nella Zenith: in particolare Cappellini e Leonardo Ammendola ; decisamente buona anche la partita del difensore Pagli .
Olmoponte Arezzo-Fucecchio 1-3

RETI: Castellani, Tassi, Cullhaj, Agostini
OLMOPONTE: Castellucci, Roggiolani, Grazi, Marino, Ottaviani, Zelli, Velniciuc, Boschi, Ferrazzano, Castellani, Tacchini. A disp.: Corallo, Giannerini, Rizzo, Meoni. All.: Daniele Badini - Luca Beoni.
FUCECCHIO: Rocchi, Bindi, Banti, Ramku, Pagni, Geniotal, Tassi, Cullhaj, Agostini, Badalassi, Masoni. A disp.: Bigazzi, Contri, Mussetti, Sabatucci, Barone, Bruno, Tiozzo, Pieri. All.: Mirko Giorgetti.
ARBITRO: Gelvi di Siena
RETI: 66' Castellani, 68' Tassi, 69' Cullhaj, 78' Agostini.



A Napoli, con diciannove punti di vantaggio e undici turni da giocare, fingono di non aver ancora vinto lo scudetto; si può dunque fingere che, eliminate tutte le avversarie tranne la Lastrigiana ancora formalmente in corsa, il Fucecchio non abbia ancora vinto il titolo regionale. Ma combinati a quelli delle rivali i risultati dell'ultima settimana lo spingono a una spanna dalla vendetta perfetta a meno d'un anno dalla tragedia di Lamporecchio e da una finale quasi vinta nonostante la doppia inferiorità numerica. L'1-3 in rimonta sul campo dell'Olmoponte già retrocesso arriva in contemporanea con una notizia notevole, il 2-2 con cui il Montelupo esclude matematicamente il Maliseti dalla corsa al titolo: irrecuperabili otto punti nelle due partite che gli restano da giocare. Nel roster delle sfidanti resta dunque solo la Lastrigiana cui però solo un aiuto divino potrebbe regalare il titolo: bisognerebbe che nelle ultime tre giornate contro il Legnaia già retrocesso, l'Urbino Taccola e la Sestese la capolista raccogliesse molto poco, quasi nulla. Ma non sembra verosimile: dopo neppure dodici mesi la rivincita, con annesso ruolo da protagonista nella fase nazionale, è pressoché impacchettata. Per il fiocco resta solo da leggere fino in fondo il libretto d'istruzioni di cui mancano tre righe appena; la quarta è stata scavallata senza troppi pensieri, visto che per far passare il singhiozzo non c'è stato neppure bisogno del classico spavento: tra il vantaggio dell'Olmoponte e il vantaggio del Fucecchio passano tre minuti scarsi, con due esultanze in mezzo. È il cuore incandescente dell'incontro, in avvio del terzo quarto prima d'arrivare al quale ci sono però da raccontare la gran parata di Castellucci in controtempo sul tiro violento di Badalassi da sinistra e un rigore negato ad Agostini che al 35' con l'interno spacca la traversa sul servizio di Masoni da destra. Finché i polmoni reggono l'Olmoponte prova a prendere il Fucecchio alto, ma già alla fine del primo tempo si ha la sensazione che la resistenza stia per cedere. Ciò che accade al 66' è dunque una sorpresa: smorzato ma non allontanato dalla retroguardia del Fucecchio, il tiro di Tacchini diventa un assist per Castellani il cui diagonale condanna Rocchi. Ma il risultato a sorpresa, la squadra già retrocessa in vantaggio sulla capolista lanciata verso il titolo, dura due minuti scarsi; poi nonostante il tocco di Castellucci il colpo di testa di Tassi sul corner mancino di Banti si spenge in porta e il risultato torna pari. Perché cambi di nuovo forma e orientamento, stavolta secondo pronostico, è sufficiente attendere l'azione successiva: sulla ripresa del gioco Cullhaj va in pressione sulla trequarti, recupera il pallone e avanza fino al limite da dove trova lo spiraglio giusto per schiantarlo all'incrocio. La resa dell'Olmoponte è firmata: il Fucecchio gestisce il vantaggio e a dodici minuti dalla fine si porta sull'1-3 grazie di nuovo ad Agostini che, servito sul dischetto dal filtrante di Cullhaj (rete e assist, sabato perfetto), porta il titolo regionale a un palmo. Da ora in poi ogni gara può essere quella buona per festeggiare.
Calciatoripiù
: aveva già esordito a Pontassieve nel turno infrasettimanale: classe 2006, Ottaviani si conferma uno dei perni su cui costruire l'Olmoponte 2023/2024; ha obiettivi meno lontani il Fucecchio, tirato fuori da una situazione d'un tratto complicata dalle reti di Tassi , che sfodera una ripresa di enorme sostanza in mediana, e di Cullhaj : rete e assist, sabato perfetto.
Cenaia-San Marco Avenza 2-1

RETI: Reffo, Brogi, Braida
Urbino Taccola-Lastrigiana 0-1

RETI: Ballerini
URBINO TACCOLA: Schiavone, Monacci, Mogavero, Paciarelli, Oshadogan, Petrucci, Cioni, Taglioli, Nassi, Antoni, Salvadori. A disp.: Giaconi, Tahiri, Pannocchia, Garofalo. All.: Eli Angiolino Bottai.
LASTRIGIANA: Hila, Torniai, Marchi, D'Alessandro, Sona, Corsi, Fallani, Guasti, Vettori, Ballerini, Stefanucci. A disp.: Velleca, Benvenuti, Castiglioni, Talakhadze, Mandolini. All.: Nicola Massai.
ARBITRO: Galligani di Pistoia.
RETE: 75' Ballerini.



La Lastrigiana orienta la vela a favore di vento e decolla da Uliveto Terme. Fuori e dentro metafora, quanto detto riassume al meglio il blitz dei ragazzi di Massai sul sempre difficile campo dell'Urbino Taccola, abili nello sfruttare il favore di vento nel corso del secondo parziale di gioco, quando arriva il gol della vittoria. Eolo soffia forte in modo trasversale sul campo di gioco, e nei primi 45' sono i locali a beneficiarne; i pisani esibiscono una superiore mole di possesso palla ma, tolti un tiro di Tahiri ben disinnescato da Hila e un colpo di testa di Paciarelli che sorvola la traversa non incidono. Nella ripresa i ruoli si invertono e gli ospiti premono con più convinzione in avanti. Dopo aver costretto agli straordinari la difesa di casa in un'occasione, attorno al 70' i biancorossi battono alcuni corner in sequenza e, proprio in occasione di uno di questi, arriva l'episodio decisivo. Mandolini calcia dalla bandierina, il pallone spiove in area e si origina una mischia furibonda davanti a Schiavone; fra mille gambe, sbuca il tocco vincente di Ballerini, che porta avanti i suoi. Nel tempo che resta l'Urbino Taccola prova a rientrare in corsa, ma con pochi ricambi a disposizione viste le tante assenze e dopo la stanchezza per l'impegno profuso non riesce a impensierire una Lastrigiana ormai in modalità gestione del prezioso vantaggio. I ragazzi di Massai conducono in porto una vittoria esterna preziosa e mantengono virtualmente aperta la corsa per il titolo.
Calciatoripiù: Petrucci, Oshadogan, Paciarelli
(Urbino Taccola); Mandolini, Ballerini (Lastrigiana).