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Juniores Regionali GIR.Elite - Giornata n. 16

Audace Legnaia-Grassina 1-4

RETI: Amodio, Moriani, Moriani, Massini, Modesti
AUDACE LEGNAIA: Fattovich, Giugni, Spinella, Martini, Bruno, Baravelli, Vagaggini, Corbucci, Tofani, Gasparini, Amodio. A disp.: COllini, Tarantoli, Sibilia, Cosi, Stanzoni, Papini, Francini, Lelli, Michelangnoli. All.: Marco Bertuccio.
GRASSINA: Bellini, Azzini, Cinquina, Bilardi, Falaschi, Massini, Bambi, Modesti, Rossi Lottini Davide, Ballerini, Moriani. A disp.: Galli, Castaldi, Salimbeni, Senthilkumar, Maranghi. All.: Franco Melosi.
ARBITRO: Iacopini di Firenze.
RETI: Moriani 2, Amodio, Massini, Modesti.



Il Grassina si riposiziona nella parte medio-alta della classifica conquistando la posta intera sul manto in sintetico del Bacci, vincendo con un netto punteggio contro un Legnaia che ha onorato al massimo questo come tutti gli impegni stagionali. Un intero girone di ritorno giocato fuori dalla finestra temporale del sabato per i rossoverdi: legittime le perplessità della squadra e dello staff per il destino toccato in sorte. Venendo alla gara, il team di Melosi chiude in vantaggio 2-1 un primo tempo combattuto, per poi legittimare la vittoria nella ripresa. Apre le danze Moriani che, ricevuta palla sugli sviluppi di un corner battuto corto, salta il diretto avversario e scarica in rete un tiro potente, che si insacca all'incrocio dei pali opposto. La reazione dei locali c'è ed è incarnata al meglio dallo spirito combattivo del solito Amodio, che pareggia i conti con un gran destro da fuori area; prima dell'intervallo però spazio per il nuovo vantaggio del Grassina, che ribadisce in rete di teste un cross proveniente dalla bandierina del corner. Dopo un primo tempo ben giocato con occasioni su ambedue i fronti, nel secondo i rossoverdi salgono in cattedra e controllano con più convinzione le operazioni di gioco, trovando altri due gol e non rischiando quasi più. La terza rete di giornata la realizza Moriani, con un calcio piazzato che coglie d'infilata Fattovich. Poco dopo spazio anche per il quarto e ultimo gol di Modesti, che approfitta di un'indecisione in disimpegno dell'intero pacchetto arretrato locale per chiudere i conti.
Calciatoripiù: Amodio
(Audace Legnaia); Moriani, Bilardi (Grassina).
Cenaia-Lastrigiana 1-2

RETI: Mariotti, Fallani, Talakhadze
CENAIA: Perullo, Desii, Bertuccelli, L. Landi, Salvadori, Mariotti, Gliatta, Mazzoni, Brogi, Barbieri, Di Candia. A disp.: Badalassi, Taurasi, Baesso, Reffo, Palma, Ursi, Montagnani, Ariete. All.: Stefano Bani.
LASTRIGIANA: Velleca, Torniai, Stefanucci, D'Alessandro, Sona, Guasti, Tomeo, Innocenti, Vettori, Mandolini, Castiglioni. A disp.: Hila, Benvenuti, Corsi, El Youssefi, Ballerini, Talakhadze, Fallani. All.: Nicola Massai.
ARBITRO: Solito di Piombino
RETI: 23' Mariotti rig., 73' Fallani, 86' Talakhadze.



Rischia d'essere la retrocessione meno aspra della storia: anziché scendere nei regionali il Cenaia sale nei nazionali; è l'effetto della vittoria del campionato d'Eccellenza e della promozione in Serie D che con sé trascina gli Juniores una categoria sopra. Semmai si rammarica, si rammaricherà, la seconda miglior seconda dei quattro gironi sotto l'élite: a spanne c'è un solo posto a disposizione per il ripescaggio, quello che a meno di rivoluzioni lascerà libero l'Urbino Taccola punito da una classifica disciplina fuori controllo; sarebbero stati due se anziché dai regionali normali, dove il posto non lo lascerà a nessuno (prima di reintegrarli la Federcalcio vuole tornare all'organico precovid: decisione saggissima, altrimenti tocca andare avanti a botte di cinque retrocessioni), il Cenaia fosse salito nei nazionali dall'élite, ove le squadre devono essere sedici. Consapevole che la regolarità dei campionati è un valore da salvaguardare, pur se già sicura della qualificazione in coppa (e ora anche del secondo posto in Toscana: piazzamento notevolissimo) la Lastrigiana decide di non limitarsi a far presenza e nei venti minuti finali ribalta lo svantaggio del primo tempo fino all'1-2 che condanna i rivali alla retrocessione formale con un turno d'anticipo. A partir meglio è però il Cenaia che tra il 10' e il quarto d'ora si rende pericoloso per due volte con due azioni quasi identiche: per due volte Barbieri inventa, per due volte Brogi si presenta davanti alla porta e per due volte non riesce a segnare, ostacolato prima da Velleca e poi dal ripiegamento di Sona. Il vantaggio arriva al terzo tentativo: pescato in posizione defilata intorno al lato corto dell'area, Brogi cade sulla pressione di Guasti troppo irruente: per Solito tanto basta per un rigore pesante che Velleca respinge a Mariotti, glaciale però sulla ribattuta. La reazione della Lastrigiana passa da due angoli, calciati prima da Mandolini e poi da Stefanucci: di testa Tomeo non incide. Il Cenaia regge bene per tutto il primo tempo e per il primo quarto d'ora del secondo, poi stanchissimo (le frequenti convocazioni dei giovani in prima squadra non sono mai gratuite) arretra e concede spazio alla Lastrigiana che sfrutta le mosse di Massai (dentro Fallani e Talakhadze, la difesa passa a tre) per alzare il baricentro e cominciare a creare occasioni da rete. Comincia qui la mezz'ora da protagonista per Perullo, decisivo prima su Tomeo, poi su Fallani e infine sul tiro di Innocenti a colpo sicuro sul traversone di Mandolini. Ma a difendere così bassi prima o poi la rete si subisce: la Lastrigiana pareggia quando allo scadere manca poco più d'un quarto d'ora, quando dalla corsia laterale Tomeo premia l'inserimento di Fallani che viola l'area e batte Perullo rasoterra. È la svolta d'una gara, e indirettamente d'un campionato, che si decide nel finale: a quattro minuti dallo scadere Tomeo si regala il secondo cross vincente che stringendo sul secondo palo Talakhadze converte nell'1-2. È il timbro sulla sentenza: il Cenaia sale nei nazionali retrocedendo dall'élite.
Calciatoripiù
: decisivo al quarto d'ora, preziosissimo in marcatura e sicuro negli anticipi, Sona puntella la difesa che nei primi due terzi di gara il Cenaia insidia ripetutamente; quando la pressione cala viene fuori Mandolini cui Massai affianca Fallani (Lastrigiana), il cui contributo alla fase offensiva si rivela pesantissimo.
Fratres Perignano-Zenith Prato 2-1

RETI: Ganetti, Gambini, Buscema
FRATRES PERIGNANO: Profeti, Gambini, Oliva, Giorgi, Del Bono, Crispino, Ganetti, Carrai D., Bartoli, Diaz Garrido, Carrai C.. A disp.: Cirillo, Casalini, Benedini, Biasci, Ferretti, Lelli, Pardini, Pozzolini, Volpi. All.: Manolo Dal Bo.
ZENITH PRATO: Landini, Nucci, Bashkimi, Ammendola L., Kapidani, Cappellini, Buscema, Pagli, Moretti, D'Agati, Galeotti. A disp.: Veroni, Cartia, Lazzeri, Malli, Nuzzo, Silveri, Veroni. All.: Fabrizio Bellandi.
ARBITRO: Bo di Livorno.
RETI: 23' Ganetti, 63' Gambini, 84' Buscema.



Ci sono le firma di Ganetti e Gambini sulla dodicesima vittoria stagionale del Fratres Perignano, che supera per 2-1 la Zenith Prato in una partita contraddistinta da un sostanziale equilibrio. Nel primo quarto d'ora di gara le due compagini si studiano, senza costruire chissà quali occasioni da rete. Ganetti da una parte e Buscema dall'altra si rendono protagonisti degli unici squilli che tuttavia non chiamano Landini e Profeti a interventi rilevanti. Ad animare la contesa, però, arriva la rete di Ganetti, che al 23' sblocca l'incontro raccogliendo un cross calibrato di Oliva e depositandolo alle spalle di Landini per l'1-0. Incassato lo svantaggio, la Zenith Prato prova a rispondere con un paio di iniziative di D'Agati che viene puntualmente murato dalla difesa pisana al momento di concludere in porta. Dall'altro lato, il Fratres Perignano si difende con ordine, andando al riposo sul parziale di 1-0. Anche la ripresa scorre sui binari dell'equilibrio, ricalcando quasi fedelmente l'andamento dei primi 45'. Complice il punteggio maturato nella prima frazione, la Zenith Prato prova inizialmente ad attaccare con maggior insistenza, trovando però nella linea difensiva del Perignano un avversario insormontabile. Sull'altro fronte, i padroni di casa attendono il calo di attenzione dei pratesi per provare a chiudere la contesa. L'occasione arriva al 63' e a coglierla è Gambini, che al termine di un'incursione sulla destra effettua un tiro-cross che va a beffare Landini terminando direttamente in porta. Il 2-0 del Perignano pesa come un macigno sulle ambizioni di rimonta della Zenith Prato, che comunque non ne vuol sapere di gettare la spugna. Bellandi invita i suoi a spingersi in avanti e all'84' Buscema pesca il jolly con una gran punizione dai 25 metri che termina la propria corsa sotto il sette. Dimezzato lo svantaggio, i pratesi tentano il tutto per tutto ma anche gli ultimissimi assalti di Buscema e compagni vengono respinti dall'ottima difesa del Perignano. Al triplice fischio esultano i padroni di casa per una vittoria sudata ma preziosissima perché significa salvezza aritmetica per mister Dal Bo e i suoi ragazzi con un turno d'anticipo.
Calciatoripiù
: nel Fratres Perignano Ganetti è una furia sulla fascia e la sua prova super viene impreziosita con il bellissimo gol del vantaggio. Nella Zenith Prato Buscema merita gli applausi per un gol di rara bellezza.
Maliseti Seano-Affrico 0-2

RETI: Masi, Di Gaudio
MALISETI SEANO: Mardale, Menichetti, Coppini, Meoni, Chiti, Aiazzi, Castrucci, Sensi, Llana, Asara, Dardha. A disp.: Cavalieri, Cini, Baldi, Magelli, Abbachini, Ingrassia, Bargellini, Luccioletti, Scardilli. All.: Alessandro Di Vivona.
AFFRICO: Soccodato, Bartolacci, Baffoni, Conversano, Laraia, Giovannoni, Iania, Puggelli, Di Gaudio, Masi, Malizia. A disp.: Dos Santos, Renzi, Boddi, Barbieri, Merino, Miniati, Frilli, Mecatti, Passa. All.: Massimiliano Benfari.
ARBITRO: Pole di Lucca.
RETI: 31' Masi, 70' Di Gaudio.



Come fosse un rito che lega il passaggio all'età adulta con un profondo senso di rivalsa e riscatto. Aveva ragione chi, dalle parti di Campo di Marte, credeva in Massimiliano Benfari, credeva in quei 2005 che avevano salutato il settore giovanile con un'amara retrocessione. Un anno sportivo intero a inseguire quella rivincita, in primis con se stessi, mesi e mesi in sofferenza, finanche in apnea. Poi alla fine, anzi alla penultima, l'ossigeno torna a riempire i polmoni. Non è un caso che siano coloro un pizzico più esperti come Masi e Di Gaudio a firmare la vittoria più importante per l'Affrico, che sbanca Maliseti e si prende una salvezza che il gruppo ha inseguito restando compatto dietro al suo condottiero Benfari. Condannati a vincere come accaduto sempre negli ultimi mesi, i biancoblù piegano con un gol per tempo un Maliseti che sta ancora ricercabdi lo smalto migliore, mostrato in una stagione il cui rendimento ha sorpreso molti, che all'inizio davano i ragazzi di Di Vivona come condannati alla parte medio-bassa della classifica. Anche in questo caso, avevano ragione dalle parti di via Caduti Senza Croce, perché ritrovarsi in lotta per la coppa è il classico scenario in cui tutto ha proceduto oltre le previste aspettative. Conta dannatamente più per gli ospiti una gara che comunque vive di un discreto agonismo, memori di un confronto di andata vibrante e un filo nervoso. Da questo punto di vista, giusto sottolinearlo, tutto procede ampiamente sotto il controllo e l'Affrico interpreta la gara al meglio e nel miglior modo, ossia difendendo compattissimo e sfruttando ogni ripartenza utile, cercando spesso la profondità assicurata dal potente Di Gaudio, punto di ancoraggio finale di tutte le manovre più pericolose degli ospiti. Nei primi abbondanti 20' dopo il fischio iniziale è quindi il Maliseti a farsi preferire, creando anche qualche più che buona occasione da rete; su tutte si segnala un ottimo spunto sulla sinistra di Dardha, che poi converge chiedendo il dialogo con Llana. L'onere della conclusione spetta proprio a Dardha, ma la mira è alta. Masi e Di Gaudio tengono alta la guardia dell'Affrico, che però deve sempre guardarsi le spalle, come accade quando Asara raggiunge il fondo e crossa pericolosamente al centro dell'area, Llana è pronto a battere a rete ma viene anticipato all'ultimo tuffo. C'è lavoro anche per Soccodato, autore di un doppio intervento ravvicinato che tiene sullo 0-0 il risultato, anche se poi il punteggio cambia, quando scocca il 31'. Di Gaudio arpiona e protegge con maestria un pallone in attacco, girandosi per poi concludere verso la porta avversaria; l'intervento di Mardale non sembra impossibile, ma il numero uno pratese non è perfetto nella presa e concede la ribattuta a Masi che, quasi sulla linea di porta, gonfia la rete scaricando in fondo al sacco la tensione e un primo senso di liberazione per i suoi. La replica del Maliseti, attesa, arriva puntuale ma non incide, perché l'Affrico a questo punto ha modo di esibire una difesa attentissima; Laraia e compagni blindano ogni varco e concedono pochissimo ai temibili avanti avversari, costretti a concludere dalla distanza, mentre lassù Di Gaudio continua a far respirare i suoi lottando su ogni pallone che oltrepassa la linea mediana e si dirige verso la porta di Mardale. Dopo l'intervallo, la ripresa inizia proponendo un'altra lunga fase di gioco in cui i ragazzi di Di Vivona premono in avanti, provandoci con Dardha prima (in un paio di occasioni nei primi 15') e Asara poi, quest'ultimo pericoloso con una punizione dal limte che però non conduce all'esito spwerato. L'Affrico aspetta il momento propizio per colpire e lo individua nel 70', quando il solito Di Gaudio gestisce benissimo un pallone in avanti, salta Chiti e si presenta davanti a Mardale, rientrando sul sinistro perp oi battere l'estremo difensore locale in uscita, 0-2. Nel tempo che resta il Maliseti prova a cambiare assetto e qualche interprete per effettuare un forcing che negli intendimenti deve portare almeno al gol che riapra i giochi, dimezzando lo svantaggio. L'Affrico però ha ormai un destino voluto, cercato, inseguito con ostinazione, e non se lo lascia più sfuggire di mano. Il triplice fischio si avvicina sempre più per gli ospiti, protetto dalla barriera di un preziosissimo doppio margine di vantaggio. E quando arriva, è gioia pura per Benfari e i suoi. La sofferenza si interrompe con 90ì' di anticipo per i biancoblù, mentre per Il Maliseti l'ultima gara di campionato servirà per provare a rialzare i giri al motore in vista dell'impegno in Coppa.
Calciatoripiù: per il Maliseti Aiazzi macina chilometri lungo la corsia di competenza; Asara finchè resta in campo dà fantasia e brio al centrocampo. Di Gaudio, Masi firmano una vittoria che riscatta un'intera stagione di sofferenza (Affrico).
Montelupo-San Marco Avenza 6-0

RETI: Michelucci, Tofani S., Ciulli, Seghetti, Cintelli, Cupo
MONTELUPO: Consani, Bianchini, Seghetti, Michelucci, Cupo, Mancini, S. Tofani, Potogu, Ciulli, Terramoto, Cintelli. A disp.: Gori, Bagnoli, Coppola, Bruno, Simoncini, Urgolo, Cesari, Balis, Milanesi. All.: Sauro Belli.
SAN MARCO AVENZA: Ontario, Bernuzzi, Petriccioli, Cacciatori, Costi, Pasquini, Basile, Pierdominici, Braida, Donati, Santini. A disp.: T. Giromini, Vernazza, Grassi, Mazzanti, Dell'Amico. All.: Francesco Iovinella.
ARBITRO: Benozzi di Empoli
RETI: 5' Ciulli, 35' S. Tofani, 46' Cintelli, 51' Michelucci, 66' Seghetti, 70' Cupo.



Fanno bene a festeggiare, fanno benissimo: dovrebbero festeggiare una settimana. Il Montelupo e Sauro Belli ottengono la salvezza matematica con una giornata d'anticipo; e la ottengono con una prestazione formidabile che vale un rotondissimo 6-0 sul San Marco Avenza comunque sicuro di restare nell'élite una volta ufficializzata la vittoria della Lastrigiana a Cenaia. Anche il Montelupo avrebbe potuto fare calcoli: le percentuali che all'ultima giornata fosse ancora coinvolto nella bagarre erano irrisorie. Ma ha deciso di non farli, per chiudere con un autoregalo una stagione comunque entusiasmante: non si può che definirla così se in un campionato complicatissimo (a settembre le cinque retrocessioni hanno fatto paura a tanti) a un approccio sempre propositivo (ma si sa che le squadre di Belli giocano bene per statuto) s'aggiungono i risultati. Quello della penultima stagionale prende forma già al 5', sul tiro di Potogu respinto corto da Ontario: lo calamita Ciulli che di rapina scaraventa il pallone in rete. È più o meno la dinamica che replica Samuele Tofani (quello che segna, non quello che scrive) quando la mezz'ora è alle spalle da poco: cambia il tiratore, stavolta in pedana c'è Terramoto, non però la traiettoria della parata di Ontario e della successiva ribattuta in rete. La difesa del San Marco Avenza è di nuovo troppo statica alla prima azione della ripresa, il terzo pallone da fuori (di nuovo Terramoto) che Ontario respinge corto e che nessuno riesce ad allontanare: stavolta sottoporta c'è Cintelli che al 46' porta il punteggio sul 3-0. Passano cinque minuti appena e il Montelupo allunga con l'azione più scintillante dell'intero incontro: superano la dozzina i passaggi rapidi intorno all'area, completati dall'imbucata di Ciulli per Michelucci che dal dischetto del rigore porta a quattro le reti di vantaggio. Il San Marco Avenza (oltre a Petriccioli si salvano solo i due 2006 Dell'Amico e Vernazza) non ha niente da difendere e quando riesce ad affacciarsi vicino all'area avversaria attacca a pieno organico; così però si scopre e, su un angolo a favore mal gestito, subisce anche il 5-0: Michelucci alimenta un contropiede di sessanta metri, rifinito da Seghetti gelido una volta entrato in area. È suo anche il traversone per la rete che sigilla l'incontro: Cupo lo spizza di testa e sottolinea che nell'élite il Montelupo ci sta comodissimo.
Olmoponte Arezzo-Porta Romana 1-2

RETI: Castellani, Antogna, Antogna
OLMOPONTE: Castellucci, Pasquini, Brahimaj, Boschi, Bartolini, Grazi, Tofi, Marino, Rossi, Castellani, Meoni. A disp.: Corallo, Giannerini, Gharazzedine, Fabianelli, Statti, Zelli, Ottaviani, Viscomi. All.: Daniele Badini.
PORTA ROMANA: Cecconi, Fiorini, Bacci, Ciuffi, Galeazzo, Zuffanelli, Colombo, Coniatini, Antogna, Conte Barreto, Grifoni. A disp.: Mazzei, Di Francesco, Ermini, Tipaldi, Ruocco. All.: Alessandro Rossi.
ARBITRO: Erhan del Valdarno.
RETI: 20', 35' Antogna, 25' Castellani.



Va al Porta Romana la sfida tra le grandi deluse della stagione. Contro l'Olmoponte, infatti, la formazione arancionera trova i tre punti grazie a due perle dello scatenato Antogna, che rende inutile il momentaneo pareggio degli aretini firmato da Castellani. La partita si infiamma fin dai primissimi minuti che regalano da subito occasioni da ambo i lati. A rompere gli equilibri, però, è il Porta Romana che al 20' trova il gol dell'1-0 con un missile di Antogna, bravo a togliere le ragnatele dal sette con una conclusione di rara potenza e precisione. L'Olmoponte non ci sta e si riversa subito in avanti nel tentativo di rimettere i conti in equilibrio. La missione degli aretini viene subito portata a compimento da Castellani, che al 25' sigla il momentaneo 1-1 con una stoccata dal limite a concludere una pregevole azione manovrata. La gioia dei padroni di casa dura però non più di dieci minuti, perché al 35' è sempre Antogna - il migliore in campo per distacco - a riportare il Porta Romana in vantaggio con un tocco sotto misura al termine di una bella azione in velocità. Chiusasi la prima frazione sul parziale di 1-2, nella ripresa l'Olmoponte riparte forte nel tentativo di riacciuffare nuovamente gli avversari. Per dare maggior imprevedibilità alla manovra offensiva, Badini inserisce Statti e Gharazzedine, che si rendono protagonisti delle due occasioni più importanti per pareggiare la partita ma entrambi i tentativi si perdono sul fondo. Il Porta Romana si mantiene sulla difensiva, aiutato anche dall'ottimo lavoro di Ciuffi davanti alla linea arretrata. I fiorentini, inoltre, costruiscono un paio di occasioni per il colpo del k.o specie con Conte Barreto che nel finale coglie una traversa calciando da posizione favorevole. Negli ultimi minuti l'Olmoponte tenta il forcing disperato senza però riuscire a scardinare il muro difensivo davanti a Cecconi e al fischio finale del direttore di gara a far festa è il Porta Romana che saluta l'ultima trasferta stagionale con una vittoria che allevia, almeno in parte, l'amaro per la retrocessione ufficializzata già un paio di settimane fa.
Calciatoripiù
: nell'Olmoponte Bartolini commette poche sbavature dietro, mentre nel Porta Romana Antogna spacca la partita con una doppietta sontuosa e Ciuffi la sigilla garantendo ordine e qualità a centrocampo.
Sestese-Pontassieve 2-2

RETI: Papi, Pisaneschi, Dreucci, Pacini An.
SESTESE: Fantini, Pisaniello, Pizzuto (62' Pelagatti), Pisaneschi, Nocentini (71' Baldi), De Rosis, Pecchioli (88' Arrighi), Nenci, Papi (62' Viti), Cremonini (83' Kapanadze), Giustarini. A disp.: Misuri, Angiolini. All.: Alessandro Rossi.
PONTASSIEVE: Serrotti, Piccioli (49' Papini), Mengozzi Niccolò, Pilacchi, Del Lungo (46' Quadri), Mengozzi Mattia, Mannini, Dreucci, Latini (71' Pacini), Lemmi (62' Malaman), Bartolozzi (78' Pretelli). A disp.: Saladini, Rasi, Sy. Cassella. All.: Marco Privitera.
ARBITRO: Abdulkadir Mohamed di Empoli.
RETI: 45' Papi, 50' Dreucci, 51' Pisaneschi, 93'rig. Pacini.
NOTE: ammoniti Cremonini, Pisaneschi, Arrighi, Baldi. Calci d'angolo: 8-5. Recupero: 2 + 5.



Non c'era più niente in palio, alla penultima giornata di campionato tra Sestese e Pontassieve, con i locali già sicuri di accedere alla Coppa Toscana e gli ospiti praticamente fuori da questa opportunità (anche se non matematicamente). Alla fine è scaturito un pareggio che porta la Sestese ad affiancare il Maliseti in terza posizione e sancisce con i numeri l'esclusione del Pontassieve dalla Coppa. Il pareggio per 2-2 si concretizza con un rigorino nei minuti di recupero, trasformato con freddezza da Pacini, dopo che la Sestese era passata in vantaggio al 45' e che, dopo il temporaneo pareggio al 50', aveva nuovamente messo la freccia del sorpasso un minuto dopo. Se si aggiungono poi una traversa e un palo per parte ed altre occasioni sfumate per un soffio, verrebbe da pensare ad una gara di alto spessore e invece così non è stato. La partita è stata decisamente modesta sul piano tecnico, caratterizzata da un gioco piuttosto confuso e da molta imprecisione nella manovra. E veniamo alla cronaca. Rossi è costretto a rinunciare ad Angiolini che si infortuna nel riscaldamento e lancia dal 1' Nenci. L'assetto tattico della Sestese è quello del 4-3-1-2, con Giustarini (con nuove scarpette arancioni) ad agire tra le linee di centrocampo e di attacco. Il Pontassieve risponde con uno schieramento del tutto speculare rispetto a quello degli avversari e, a fungere da giocatore tra le linee, è il capitano Mannini. L'inizio è soft, con le squadre che sembrano studiarsi come due pugili sul ring. La prima vera occasione la costruiscono gli ospiti, al 12', con un rapido contropiede di Latini: Fantini (2007) si oppone alla grande alla conclusione e poi il pallone staziona pericolosamente in area senza che nessuno, nel confuso batti e ribatti, trovi il colpo vincente. Protestano vivacemente gli ospiti, al 19', per quello che ritengono un retropassaggio al portiere, ma l'arbitro non fa una grinza. Ancora una pericolosa incursione degli ospiti al 20': Fantini devia con il corpo la conclusione ravvicinata ancora di Latini. E due minuti dopo il giovanissimo portiere di casa si allunga a bloccare una conclusione angolata di Pilacchi. La Sestese si vede al 23' con un morbido cross di Pizzuto da sinistra sul quale tenta di intervenire Pecchioli in sforbiciata: il pallone resta lì e l'arbitro interrompel'azione per un fallo in attacco. La Sestese imbastisce una buona manovra al 28': inserimento profondo di Cremonini e pallone servito a Nenci che tira prontamente, trovando però la deviazione di un difensore in calcio d'angolo. La gara si ravviva nel finale della prima frazione che vede protagonista la squadra di casa. Al 41' Cremonini conclude debolmente da sinistra. Al 43' si fa largo Pisaniello sulla destra e mette il pallone basso verso il centro dell'area: fiondata dal basso verso l'alto di Giustarini e traversa piena: poi Pecchioli conclude debolmente. Al 45' è di nuovo Cremonini a impegnare Serrotti con un secco diagonale: il portiere devia in calcio d'angolo. Sugli sviluppi del corner il portiere ribatte corto il cross di Pizzuto: ne scaturisce una mischia risolta perentoriamente da Papi da due passi. Si riparte e, dopo pochi minuti, il Pontassieve acciuffa il pareggio (50'). L'azione si sviluppa sulla sinistra ed è conclusa con un tiro a spiovere di rara precisione di Dreucci, che lascia di stucco Fantini. Ma basta lo spazio di un minuto ed il risultato cambia nuovamente. La dinamica è in tutto simile al gol del primo vantaggio: mischia su calcio d'angolo e, questa volta, è il capitano Pisaneschi a spingere il pallone in porta da zero metri (51'). Il Pontassieve non demorde e, al 59', è ancora Dreucci a concludere di poco sul fondo. Il piede caldo di Dreucci si rivede al 66': calcio di punizione da una trentina di metri e pallone che centra ilpalo basso alla sinistra di Fantini. La Sestese ha una grande occasione per chiudere i conti al 76': Giustarini serve Cremonini che si destreggia bene in area, ma conclude a lato di un soffio. La Sestese dà l'impressione di controllare la gara e affonda di tanto in tanto con una certa pericolosità, soprattutto affidandosi alla velocità di Pecchioli. Il guizzante attaccante difetta però in un paio di circostanze di lucidità al momento della conclusione. L'occasione migliore nel finale capita, però, al nuovo entrato Kapanadze che la spreca calciando debole e centrale dal limite dell'area (89'). In pieno recupero, uno dei nuovi entrati Petrelli, va giù in area avversaria a contatto con un difensore: dopo qualche istante l'arbitro indica il dischetto del calcio di rigore tra l'incredulità dei giocatori di casa. Al 93' si presenta per la trasformazione Latini (un altro dei subentrati a gara in corso): il numero 13 apre il destro e manda il pallone di precisione nell'angolino alla sinistra di Fantini, che aveva comunque intuito la direzione del tiro. La Sestese ha un sussulto al 50': calcio di punizione profondo di Giustarini, ma Pisaneschi di testa non trova la porta.
Calciatoripiù
: nella Sestese in evidenza Cremonini ; nel Pontassieve è Dreucci ad apparire in giornata di grazia.
Urbino Taccola-Fucecchio 0-2

RETI: Tiozzo, Agostini
URBINO TACCOLA: Giaconi, Paciarelli, Monacci, Ferrera, Oshadogan, Taglioli, Mogavero, Salvadori, Nassi, Antoni, Cioni. A disp.: Tahiri, Pannocchia, Schiavone. All.: Eli Angiolino Bottai.
FUCECCHIO: Rocchi, Bindi, Banti, Sabatucci, Iaia, Barone, Bruno, Cullhaj, Tiozzo, Doni, Pieri. A disp.: Bigazzi, Mussetti, Pagni, Ramku, Geniotal, Tassi, Agostini. All.: Mirko Giorgetti.
ARBITRO: Poggianti di Livorno
RETI: 65' Tiozzo, 75' Agostini



La fase nazionale non è una distrazione: già campione toscano, il Fucecchio passa anche sul campo dell'Urbino Taccola battuto 0-2. Il risultato si sblocca nella ripresa dopo un primo tempo equilibrato nel quale almeno sul piano delle occasioni i locali si fanno preferire, segno che nonostante gli infortuni che la stanno decimando il valore della squadra è intatto; va male però ad Antoni, Nassi e Cioni, ostacolati dalla difesa e da Rocchi nelle situazioni più pericolose. La prima frazione si chiude dunque senza reti. Nel secondo tempo il Fucecchio cresce e osa di più e al 65' passa avanti: Tiozzo finalizza un contropiede verticale segnando la rete del vantaggio; inutili le proteste dell'Urbino Taccola che chiede a Poggianti, incerto, di sanzionare un fuorigioco: è lo 0-1. A questo punto l'Urbino Taccola accusa il colpo e, anche se cerca di riequilibrare le sorti dell'incontro, a un quarto d'ora dalla fine subisce anche lo 0-2: recuperato il pallone in mediana, il Fucecchio serve ai venti metri Agostini che converge verso il centro e scocca in porta un forte rasoterra che s'infila alle spalle di Giaconi. È il colpo di grazia per la squadra di casa che continua ad attaccare senza però riuscire a farsi vedere dalle parti di Giaconi, l'ennesimo successo per la capolista lanciatissima verso le finali scudetto.