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Allievi Regionali GIR.Elite - Giornata n. 4

Forcoli Valdera-Sestese 0-3

FORCOLI VALDERA: Cammilli, Maccanti, Favarin, Bartoli F., Altini, El Ouardi, fogli, Zaccheo, Kadiqi, Manetti, Lici. A disp.: Perini, Nannetti, Balatresi, Guerrieri, morelli, Vannini, Banducci, Farkas, Menichini. All.: Mancini Massimo
SESTESE: Tognoni De Pugi, Macchinelli, Papucci, Bottai, Garzi, Papini, Gocaj, Rapezzi, Boschi, Terrosi, Vannini. A disp.: Fantini, Bravi, Corigliano, Ferroni, Gori, Patrignani, Urbinati, Vignali. All.: Bellini Andrea
RETI: Garzi, Vignali, Boschi
FORCOLI: Camilli, Maccianti, Favarin, Bartoli, Altini, El Ouardi, Fogli, Zaccheo, Kadiqi, Manetti, Lici. A disp.: Perini, Nannetti, Balatresi, Guerrieri, Morelli, Vannini, Banducci, Farkas, Menichini. All.: Massimo Mancini.
SESTESE: Tognoni De Pugi, Macchinelli, Papucci, Bottai, Garzi, Papini, Gocaj, Rapezzi, Boschi, Terrosi, Vannini. A disp.: Fantini, Bravi, Corigliano, Ferroni, Gori, Patrignani, Urbinati, Vignali. All.: Andrea Bellini.
ARBITRO: Mori di Livorno.
RETI: 45' Garzi rig., 60' Vignali, 88' Boschi.



Sale a quota 5 la striscia di risultati utili (consecutivi) della Sestese. La formazione allenata da Andrea Bellini sbanca Forcoli con un convincente 3-0 che significa un rassicurante +10 sulla zona retrocessione e - forse - nuove ambizioni da cullare in questa seconda parte di stagione. Il Forcoli, dal canto suo, può essere soddisfatto per una prestazione che per 45' è stata certamente di livello, poi il contestato rigore di Garzi ha cambiato l'inerzia della gara. Una gara che nella prima frazione comincia su ritmi piuttosto elevati, con le due squadre ben disposte in campo e propositive in proiezione offensiva. La Sestese prova a sfruttare i corridoi per Vannini, uno dei più attivi tra i rossoblù, ma Camilli non deve compiere interventi significativi. Stessa cosa, dall'altro lato, si può dire per Tognoni De Pugi, mai sollecitato da Lici e compagni nonostante qualche contropiede interessante. La prima frazione sembra non volersi spostare dai binari dell'equilibrio ma proprio a pochi secondi dall'intervallo arriva l'episodio che cambia la storia della partita: su una rapida transizione offensiva, la Sestese penetra per vie laterali con Boschi che, entrato in area, entra in contatto con un difensore avversario; l'arbitro decreta il rigore tra le proteste della panchina del Forcoli, per nulla convinta del fischio del direttore di gara. Dagli undici metri si presenta Garzi che, glaciale, trasforma per l'1-0 ospite su cui si chiude la prima frazione. Nel secondo tempo il Forcoli prova subito ad attaccare a testa bassa, affidandosi anche alla freschezza del subentrato Banducci. Al primo affondo, infatti, è proprio Banducci a mettere i brividi alla panchina sestese con un diagonale che Tognoni De Pugi neutralizza con un ottimo intervento. Il Forcoli continua a premere sull'acceleratore a caccia del pari, commettendo però l'errore di lasciare troppo campo alle ripartenze avversarie. Su una di queste - siamo intorno all'ora di gioco - la Sestese si procura un calcio di punizione, decisione anche questa che scontenta la panchina del Forcoli: alla battuta va Vignali che si inventa una traiettoria perfetta per il 2-0 rossoblù. Galvanizzati dalla perla di Vignali, i ragazzi di Bellini continuano a pressare in avanti approfittando di un Forcoli che sembra aver accusato il colpo. Nel finale, gli ospiti mettono anche il punto esclamativo sulla vittoria realizzando anche il 3-0 con un bell'assolo di Boschi, che conclude la sua cavalcata con una rasoiata che buca i guantoni di Camilli e regala alla Sestese una vittoria che probabilmente consente ai rossoblù di lasciarsi definitivamente alle spalle le difficoltà incontrate ad inizio stagione.
Calciatoripiù
: nel Forcoli, decisamente in palla nel primo tempo, si distinguono Bartoli e Favarin . Per la Sestese doveroso un elogio a tutto il gruppo, ma l'ingresso di Vignali e gli acuti di Garzi e Boschi meritano una sottolineatura particolare.
Arezzo-Scandicci 5-0

AREZZO: Strangis (80' Bollella), Innocentini (80' Vivoli), Menchetti, Castaldo, Aiello (17), Nacchia, Lazzeri (60' Benettini), Montanari (60' Celli), Gulisano, Verdini (81' Carta), Ferretti (81' Musotti). A disp.: , . All.: Violetti Alessandro
SCANDICCI: Lami, Lari, Pisco, Grisolini, Hognogi, Raimondi, Papi, Grillo, Rossi, Baroumi, Lepri. A disp.: Patacchini (99), Baiardi, Giraldi, Giusepponi, Berti, banchini, Baldini, . All.: Pozzi Yuri
RETI: Gulisano, Benettini, Verdini, Gulisano, Gulisano
NOTE: Ammonito Ferretti.AREZZO: Strangis, Innocentini, Menchetti, Castaldo, Aiello, Nacchia, Lazzeri, Montanari, Gulisano, Verdini, Ferretti. A disp.: Bollella, Vivoli, Carta, Benettini, Musotti, Celli. All.: Alessandro Violetti.
SCANDICCI: Lami, Lari, Pisco, Grisolini, Hognogi, Raimondi, Papi, Grillo, Rossi, Baraoumi, Lepri. A disp.: Patacchini, Baiardi, Giraldi, Giusepponi, Berti, Banchini, Baldini. All.: Fabio Zuccaro.
ARBITRO: Cioli di Siena.
RETI: 46', 55', 80' Gulisano, 65' Verdini, 90' Benettini.



È un Arezzo da stropicciarsi gli occhi quello che si impone con un clamoroso 5-0 sullo Scandicci. Per i blues continua il momento no che sta facendo scivolare in classifica Zuccaro e i suoi, ripresi dalla Sestese e superati proprio dall'Arezzo. Gli amaranto, però, hanno saputo sfruttare al meglio le proprie occasioni grazie anche alla prova da applausi di uno strepitoso Gulisano, autore di una tripletta che ha annichilito la difesa dei blues. A dire il vero l'equilibrio che ha contraddistinto il primo tempo faceva pensare ad una gara dall'esito più incerto di quello che poi si è consumato al 90'. Va detto però che, a parte qualche iniziativa di Raimondi, Lepri e Rossi, lo Scandicci ha prodotto poco dalle parti di Strangis, al contrario di un Arezzo che invece ha rischiato seriamente di sbloccare la contesa già nel primo tempo. L'occasione più ghiotta capita sui piedi di Gulisano, che alla mezzora ci prova con una conclusione dal limite dell'area che si infrange sulla traversa a Lami battuto. Tra le fila aretine si fanno notare anche Verdini e Ferretti, ma al momento della conclusione gli amaranto peccano spesso di imprecisione e il primo tempo si chiude con uno 0-0 tutto sommato giusto. Nella ripresa, però, l'Arezzo prende letteralmente il sopravvento sull'avversario, annichilendolo in appena 20'. Al primo minuto della ripresa, gli amaranto sfondano sulla destra e sul traversone di Menchetti, Gulisano raccoglie di testa scaraventando la sfera alle spalle di Lami. È la rete che sposta l'inerzia dell'incontro in favore dell'Arezzo, che poco dopo concede il bis. Altra discesa per vie laterali, stavolta di Ferretti che converge verso il centro e conclude in porta trovando la respinta di Lami, che sulla ribattuta deve arrendersi alla spettacolare semirovesciata di Gulisano, che corregge in porta per la doppietta personale. Lo Scandicci accusa il colpo, consegnandosi di fatto agli avversari. L'Arezzo raccoglie l'invito e al 65' chiude virtualmente i conti con il diagonale di Verdini che trafigge l'incolpevole Lami per il 3-0 amaranto. Partita finita? Sì, anche se lo show dell'Arezzo prosegue anche nel finale. All'80', infatti, Gulisano arricchisce la sua prestazione da fenomeno con il terzo sigillo personale con una deviazione sotto misura dopo un'iniziativa di Celli per il 4-0. Alle porte del recupero, invece, c'è gloria anche per Benettini, che entra e lascia subito la propria firma con uno spettacolare conclusione a giro che vale il definitivo 5-0 che trasforma la vittoria dell'Arezzo in un autentico trionfo.
Calciatoripiù
: quando ti imponi in questa maniera su un avversario di livello come lo Scandicci non puoi che meritarti un elogio collettivo e così la premessa è un voto alto in pagella alla prova di tutto l'Arezzo, titolari, subentrati e mister. Ovviamente una menzione particolare la merita Gulisano , bomber implacabile (tre i suoi graffi) e punto di riferimento per la manovra offensiva aretina, supportata da una difesa in giornata di grazia, vedi la prova di Nacchia , prezioso in fase di impostazione e puntuale in chiusura.
Zambra Calcio-Monteriggioni 1-0

ZAMBRA CALCIO: Becherini, Calloni, Cocucci, Dalle Luche, Galli, Ghimenti, Pucci, Silvestri (3), Sivieri, Taccini, Toti. A disp.: Ruglioni, Ciampi, Zaccagnini, Borsacchi, Guelfi, Cini, Arcidiacono, Rizzo . All.: Lombardi Federico
RETI: Pucci
ZAMBRA: Becherini, Galli, Toti, Taccini, Cocucci, Ghimenti, L. Dalle Luche, Calloni, Sivieri, Pucci, Silvestri. A disp.: Ruglioni, Ciampi, Zaccagnini, Borsacchi, Guelfi, Rizzo, Arcidiacono, Cini. All.: Federico Lombardi.
MONTERIGGIONI: Minucci, Mori, Bacciottini, Guarino, Pacciani, Sabatino, Di Blasi, Bari, Gangi, Cirillo, Oretti. A disp.: Magazzini, Martinez, Manenti, Grazzini, Zizzo, Tognazzi, Fabbrini, Rappuoli. All.: Federico Martini.
ARBITRO: Bua di Pontedera
RETE: 21' Pucci rig.



Se non la salvezza intera perlomeno gran parte: comunque consapevole che ancora manca molto alla fine del torneo e che distrarsi è vietato, battendo di misura il Monteriggioni lo Zambra si stacca forse definitivamente dalla zona bollente per inserirsi nel gruppone di mezzo alle spalle delle quattro big. E se guarda la compagnia non può che esser soddisfatto: Scandicci e Sestese hanno appena un punto in più, la Floria addirittura gli stessi. Il Monteriggioni viene invece via da San Lorenzo alle Corti con un umore opposto: l'inattesa vittoria del Mazzola Valdarbia capace di battere il Capezzano porta infatti a dieci gli scalini dall'ultima posizione buona per salvare l'élite. Oltre che sul morale a fine gara, la situazione di classifica incide molto anche sull'approccio: poco grintoso lo Zambra, bello tosto il Monteriggioni che però cade a metà primo tempo alla prima sortita degli avversari; pesano molto l'ingenuità di Guarino e il suo intervento falloso su Calloni che stava uscendo dall'area. Bua decreta un rigore facile che Pucci converte agevolmente in rete; e lo Zambra passa a condurre. Il primo tempo si risolve in quest'episodio; poco di più concede la ripresa, segnata dalla volée di Dalle Luche a fil di palo (55') e da una serie di palloni inattivi proiettati dal Monteriggioni nell'area avversaria e sempre ben neutralizzati da Becherini. Solo nel finale il Monteriggioni riesce a portarsi al tiro: il pallone del pari capita a Cirillo che però da centro alza troppo la girata. Senza troppo faticare lo Zambra ottiene dunque tre punti pesanti: l'obiettivo stagionale è tre passi più vicino.
Calciatoripiù: Calloni
(Zambra), Gangi (Monteriggioni).
Lastrigiana-Floria Grassina Belmonte 3-3

LASTRIGIANA: Carfora, Becagli F., Casini, Bonaiuti, Licciardello, De Pascalis, Magnolfi N., Stefanacci, Guerra, Oliveri, Mantovelli. A disp.: Cocchi, Mancini, Fontani, Amasna, Romani, Vignolini, Guizzaro, Fenza, Finelli. All.: Guasti Davide
FLORIA GRASSINA BELMONTE: Marcantonini, gaffarelli, Agrello, Martelli, Ronchi, Albani, Conti, Zefi, Biliotti, Rufat, Piccini. A disp.: Corante Canpos, Frizzi, Mugnai, Vichi, Tellini, Gori, Mantelli, . All.: Sozzi Alessandro
RETI: Amasna, Bonaiuti, Romani, Ronchi, Tellini, Biliotti
LASTRIGIANA: Carfora, F. Becagli, Casini, Bonaiuti, Licciardello, De Pascalis, Magnolfi, Stefanacci, Guerra, Oliveri, Mantovelli. A disp.: Cocchi, Mancini, Fontani, Amasna, Romani, Vignoli, Guizzaro, Fenza, Finelli. All.: Davide Guasti.
FLORIA: Marcantonini, Gaffarelli, Agrello, Martelli, Ronchi, Albani, Conti, Zefi, Biliotti, Rufat, Piccini. A disp.: Corante Campos, Frizzi, Mugnai, Vichi, Tellini, Gori, Mantelli. All.: Alessandro Sozzi.
ARBITRO: Sinca di Firenze
RETI: 3' Ronchi, 43' Bonaiuti, 75' Tellini, 90' Biliotti, 91' Romani, 92' Amasna.



«Meno male l'arbitro ha fischiato la fine» sussurra la Floria in fondo a un recupero in cui è successo di tutto, dall'1-3 di Biliotti che sembrava aver sigillato la sfida all'incredibile uno-due avversario tra il 91' e il 92': finisce dunque pari un incontro stranissimo, segnato dalla rimonta della Lastrigiana quando tutto sembrava compromesso. D'altra parte che per tutta la mattina debba rincorrere lo capisce dopo appena tre minuti scarsi, quando Bonaiuti e Francesco Becagli si scontrano su una punizione planata in mezzo all'area e favoriscono la deviazione aerea di Ronchi per lo 0-1. Colpita a freddo come se fosse rimasta seduta sulle panche degli spogliatoi, la Lastrigiana impiega qualche minuto per cominciare a costruire qualcosa; e, anche se s'ostina a cercare sempre una sola fascia senza mai cambiare gioco, riesce comunque a creare tre occasioni nitide che però né Bonaiuti né Guerra né Oliveri riescono a sfruttare. Il pari prende forma solo al tramonto del primo tempo, quando Mantovelli chiama lo schema su punizione e con un rasoterra serve al limite Bonaiuti che di prima lo converte in rete. Ma Guasti ancora non è soddisfatto e, dopo esser stato costretto a sostituire l'infortunato Francesco Becagli con Fenza, in avvio di ripresa chiama fuori anche Magnolfi e Mantovelli per Romani e Fontani. Sul piano della manovra la mossa funziona, perché la Lastrigiana aumenta la spinta e anche senza creare occasioni per mezz'ora non rischia niente; ma il risultato torna a punirla quando un pallone perso malamente in mediana innesca la ripartenza di Tellini che infila la difesa e dall'interno dell'area segna l'1-2. Guasti è di nuovo costretto a intervenire e con l'ingresso di Amasna per Licciardello cambia anche sistema di gioco passando a un inedito 5-1-4 che poi è la versione mascherata di un 3-3-4 con Stefanacci davanti alla difesa e i terzini a spingere a supporto dei quattro attaccanti. Ci sta che uno schieramento così sbilanciato s'esponga al contropiede: e quando al 90' Biliotti, andato via al proprio marcatore con una sportellata sospetta, chiude in porta quello dell'1-3 sembra che la gara sia finita. Ma accade l'imponderabile, perché sulla ripresa del gioco Romani attacca la profondità sul lancio della disperazione spizzato da Guerra e infilandosi tra portiere e difesa tocca con la punta il pallone del 2-3. La Floria s'impaurisce, sulla successiva ripresa del gioco gestisce male il possesso e concede agli avversari una punizione nel cerchio di centrocampo: la calcia direttamente Carfora il cui lunghissimo rilancio avvia una mischia sotto la porta ospite; la risolve Amasna che segnando il 3-3 evita alla Lastrigiana la sconfitta interna e cancella due punti che alla Floria avrebbero fatto gran comodo.
Calciatoripiù: Romani
e Amasna (Lastrigiana) entrano dalla panchina e segnano due reti tra il 91' e il 92': difficile pensare a due cambi più azzeccati.
Forte Dei Marmi 2015-Sporting Cecina 3-3

SPORTING CECINA: Fiumalbi, Maccari, Pozzobon, Fabbris, Cozzatelli, Cionini, Dakaj, Moroni, Borghesi, Verucci, Geri. A disp.: sarzanini, Massei, Agostini, Hasibra, Ferretti, Tei, . All.: Mosti Luca
RETI: Pinna, Pinna, Pinna, Moroni, Verucci, Fabbris
FORTE DEI MARMI: Calò, Donati, Zappelli, Iacomini, Botrugno, Deda, Luchini, Dell'Amico, Rosaia, Pinna, Dumani. A disp.: Agolli, Amato, S. Dalle Luche, Federigi, Galletti, Galli, Salvatori, Sommovigo, Arrighi. All.: Luca Mosti.
SPORTING CECINA: Fiumalbi, Maccari, Pozzobon, Fabbris, Cozzatelli, Cionini, Dakaj, Moroni, Borghesi, Verucci, Geri. A disp.: Sarzanini, Massei, Agostini, Hasibra, Ferretti, Tei. All.: David Tarquini.
ARBITRO: D'Agostino di Pisa
RETI: 5' Verucci, 21' Moroni, 47, 52', 65' Pinna, 66' Fabbris.



Anche se non riesce a vincere dopo aver chiuso il primo tempo sul doppio vantaggio il Cecina può dirsi soddisfatto: perché ha giocato un ottimo primo tempo in casa di una delle quattro squadre più forti del campionato; perché rimane bello saldo nel gruppone alle loro spalle (dalla Lastrigiana in giù sono sette in cinque punti); e perché è riuscito a evitare la sconfitta dopo aver subito tre reti (tripletta di Pinna, il totalizzatore stagionale sale a sedici) nella prima parte della ripresa. Dopo meno di un minuto dal vantaggio avversario Fabbris fissa infatti il punteggio sul 3-3 finale, amaro per il Forte dei Marmi soprattutto per qualche decisione arbitrale (molto contestato l'annullamento della rete di Rosaia a cinque minuti dalla fine) mal digerita. Ma oltre al pranzo anche la colazione rischia di restargli indigesta: passano appena cinque minuti dal fischio d'inizio e il Cecina passa avanti con la combinazione tra Fabbris e Verucci che da sinistra viola l'area e piazza il pallone sul palo più lontano. La reazione locale è furibonda, ma pure contro un attacco dal potenziale così elevato il Cecina tiene bene e senza rischiare granché a un quarto di gara trova il raddoppio: non è un gran momento per i portieri del Forte dei Marmi, dopo gli errori di Agolli nella gara interna con la Sestese (segnò Tognoni De Pugi, l'altro portiere in campo, con un rinvio) stavolta è il titolare Calò a farsi sorprendere da un rilancio che tutto è meno che un tiro; nelle intenzioni destinata a innescare gli avanti che volevano aggredire l'area, la traiettoria disegnata da Moroni si trasforma nel pallonetto del raddoppio. Ma gli episodi non scoraggiano il Forte dei Marmi che, dopo aver fallito l'1-2 proprio allo scadere (Fiumalbi s'oppone a Rosaia lanciato in contropiede), in avvio di ripresa trova il pari con due reti in sette minuti: protagonista totale è Pinna che prima converte in rete il filtrante di Luchini e poi pareggia in tuffo sul traversone tagliato di Rosaia. Si capisce che l'inerzia della gara è cambiata, il Forte dei Marmi la sfrutta per ribaltare il punteggio: angolo di Iacomini, nuova inzuccata vincente di Pinna e 3-2. Ma non appena arrivato in cima alla salita anziché prender fiato il Forte dei Marmi se ne trova davanti un'altra: il Cecina si riorganizza subito e impatta dopo neppure un minuto col colpo di testa di Fabbris che sull'angolo di Moroni anticipa l'intera difesa. È il punto del 3-3 con cui si chiude l'incontro, capace però di regalare ancora una manciata d'emozioni: della rete annullata a Rosaia s'è detto; ma i contropiedi di Dakaj e Tei neutralizzati con affanno della difesa confermano che, in casa e fuori, il Cecina è squadra difficilissima da affrontare. Ne prenda nota chiunque abbia obiettivi complicati.
Maliseti Seano-Prolivorno Sorgenti 0-2

RETI: Fabbri, Fabbri
MALISETI SEANO: Todaro (87' Cianfano), Bartolozzi (53' Guaspari), Lombardi, Piombanti, Taglioli, Simoni, Avallone (67' Varago), Ciaschi (73' Montefusco), Mencarelli (80' Chiaverini), Palumbo, Verzicco. All.: Marco Nerozzi.
PRO LIVORNO SORG.: Calloni, Avola, Lupi, Di Fonzo, Marchini, Chicca, Mancino (73' Borgi), Sovran (80' Botta), Fabbri (67' Fermi), Ciurli, Quaglia (59' Attanasio). A disp.: Pucciarelli. All.: Andrea Domenici.
ARBITRO: Frediani di Pisa
RETI: 23', 32' Fabbri
NOTE: ammoniti Simoni, Montefusco, Fermi, Avola. Angoli: 5-3. Recupero: 3'+4'.



Accorcio in zona salvezza! Dopo la vittoria nel turno infrasettimanale sul campo del Monteriggioni, il Maliseti manca il secondo scontro diretto e cade in casa contro la Pro Livorno Sorgenti che accorcia proprio su di lui. La prima occasione della partita è però di marca il Maliseti: lanciato lungo già al 5', Mencarelli scarica una botta col destro sul primo palo ma Calloni si oppone con dei riflessi notevoli. La Pro risponde al 9' con Fabbri che raccoglie un pallone in area e calcia col destro, ma viene murato dalla difesa pratese. Al 12' ancora Maliseti in attacco: la punizione di Ciaschi viene pericolosamente deviata dalla barriera, ma Calloni è attento e blocca con sicurezza. Al 20' un altro lancio lungo scavalca la difesa e innesca Mencarelli, chiuso ancora da Calloni che interviene di testa coi tempi giusti. Il risultato si sblocca finalmente al 23' a favore degli ospiti: sugli sviluppi di una rimessa laterale il pallone arriva a Ciurli che conclude con una splendida rovesciata e Fabbri ribadisce in rete. Il Maliseti non risponde, ma la Pro Livorno Sorgenti non perdona e al 32' raddoppia: Ciurli se ne va sulla destra saltando i difensori e mette al centro un pallone solo da spingere dentro per il solito Fabbri, che non si fa pregare due volte e fa doppietta. A questo punto il Maliseti si scuote e al 36' ha un'occasione colossale per accorciare il risultato: Verzicco viene messo giù in area e guadagna un rigore; sul dischetto si presenta Mencarelli, che però si lascia ipnotizzare da Calloni decisivo nel respingere il destro a incrociare. Dopo due minuti l'estremo difensore livornese + ancora protagonista: Verzicco brucia in velocità la retroguardia livornese ma sbatte contro il petto di Calloni, che esce a valanga e mantiene la porta inviolata. L'ultima occasione della prima frazione è ancora di marca Maliseti: al 45' Mencarelli riceve palla in area e incrocia col sinistro, ma Calloni cala ancora una volta la saracinesca. Agli albori del secondo tempo la Pro Livorno ha l'occasione per chiudere la partita con un'altra splendida rovesciata stavolta da parte di Quaglia, che però si trova di fronte un autentico miracolo da parte di Todaro. Il Maliseti risponde al 61' con la discesa sulla destra di Ciaschi: sul cross in mezzo però Palumbo, tutto solo, spreca un rigore in movimento sparando alto col destro. Nei minuti finali il Maliseti si sbilancia in attacco e la Pro Livorno prova a punire in contropiede: al 70' Attanasio serve in area Ciurli, che prova a trovare la gloria con un pallonetto dolcissimo ma non centra lo specchio della porta. L'ultima occasione della partita è ancora di marca ospite: all'83' Di Fonzo spreca di testa da due passi sul cross di Botta. Finisce così questo emozionante scontro diretto: la Pro Livorno saccheggia il Comunale di Maliseti e infiamma ancora di più la lotta salvezza.
Calciatoripiù
: uomo partita non può che essere l'estremo difensore livornese Calloni , che mantiene la porta inviolata con una serie di parate miracolose. Nel Maliseti da segnalare le prestazioni di Ciaschi , motore del centrocampo pratese, e della coppia difensiva Lombardi-Piombanti , che danno sicurezza alla squadra. Per la Pro Livorno Sorgenti da segnalare anche le prestazioni di Ciurli e Fabbri , i gemelli del gol livornesi.
Mazzola Valdarbia-Capezzano Pianore 2-0

RETI: Imperatore, Brocchi
MAZZOLA VALDARBIA: Lika, Cappelli, Bruni, Bove, Parricchi, Kokoshi, Iorio, Borgheresi, Imperatore, Turillazzi, Milani. A disp.: Pasquinuzzi, Monaci, Pes, Furlani, Malcangio, Pucci, Pasqui, Brocchi, Uka. All.: Vincenzo Di Guida.
CAPEZZANO P.: Gazzoli, Lari T., Lari F., Bertuccelli, Giorgi, Bertola, Rossi, Bartalini, Steffich, Campera, Riad. A disp.: Giannecchini, Tofanelli, Tomei, Battisti, Mattioli, Ganovelli. All.: Marco Maffei.
ARBITRO: Giolli di Empoli.
RETI: 20' Imperatore, 84' Brocchi.
NOTE: espulso Imperatore (70').



Il Mazzola torna alla vittoria, imponendosi per 2-0 contro un Capezzano ben messo in campo ma che si è trovato di fronte una squadra, quella di Di Guida, solida in difesa, ordinata in mezzo e spietata davanti. I senesi hanno avuto il merito di non andare mai in difficoltà nonostante il valore dell'avversario. Non a caso dopo circa 20' arriva il vantaggio locale al termine di una bella azione manovrata conclusa da Imperatore con una conclusione che non lascia scampo a Gazzoli. Il Capezzano prova a reagire affidandosi prevalentemente agli spunti di Steffich e Riad, ben controllati però da una difesa in cui giganteggia Parricchi. Il Mazzola non corre altri rischi e nel finale di primo tempo prova a riproporsi dalle parti di Gazzoli mancando però di precisione. Il primo tempo non regala altre emozioni e al 45' il parziale dice 1-0 Mazzola grazie al guizzo di Imperatore. Nella ripresa ci si aspetta una reazione rabbiosa del Capezzano e invece il Mazzola continua a giocare con personalità, mostrandosi intraprendente nella metà campo versiliese. Gli attaccanti senesi attaccano spesso la profondità, mettendo in apprensione la difesa del Capezzano. Su una di queste offensive arriva però l'episodio che potrebbe cambiare la partita: al 70' Imperatore - sempre lui - penetra in area, venendo poi contrastato da un difensore avversario; Di Guida e i suoi reclamano il rigore, ma l'arbitro ammonisce per la seconda volta il centravanti senese che viene così espulso tra le proteste della panchina locale. Da quel momento in poi il Capezzano, approfittando della superiorità numerica, cerca di chiudere il Mazzola nella propria metà campo ma i padroni di casa non mollano e nonostante le difficoltà per l'uomo in meno riescono a raddoppiare con la rete di Brocchi che, da poco in campo, supera Gazzoli mettendo il sigillo finale su un meritato successo per il Mazzola.
Calciatoripiù
: Parricchi , Imperatore e Brocchi trascinano il Mazzola al successo.
Atletico Lucca-Tau Calcio 1-1

RETI: Lucchesi, Bartelloni
ATLETICO LUCCA: Losavio, Bossini, Dal Porto, Lucchesi, Faratro, Popa, Stefani, Figliola, Biagi, Martini, Michelotti. A disp.: Petri, Dinelli, Lipparelli, Lleshi, Faralli, Paolinelli, Di Giulio, Cialdi, Salotti. All.: Fabio Betti.
TAU ALTOPASCIO: Taiti, Ferretti, Notarelli, Wolf, Mazzi, Carlucci, Bigazzi, F. Bellandi, Masini, Bartelloni, Vuturo. A disp.: A. Chiarello, Capocchi, Matteoni, G. Bellandi, Morandini, Tommasi, Nistri, Marrano, Lensi. All.: Gabriel Pucci.
ARBITRO: Ursu di Lucca
RETI: 21' Lucchesi, 75' Bartelloni.



Tra la sconfitta del Capezzano a Siena e lo stop forzato della Cattolica Virus avrebbe potuto essere la domenica della fuga; e invece il Tau Altopascio guadagna un solo punto dopo aver rischiato di incappare nella terza sconfitta stagionale. Sarà una delle chiavi per interpretare il girone di ritorno da qui a Pasqua: quando la corsa al titolo incrocerà la lotta per la salvezza verranno fuori partite dal pronostico apertissimo. Per più di un tempo l'Atletico Lucca sogna l'impresa che oltre a uno scalpo eccellente avrebbe portato con sé tre punti pesantissimi; la rete di Bartelloni a un quarto d'ora dalla fine lo costringe all'1-1 di cui capisce che deve accontentarsi di buonumore quando il palo respinge il tiro di Carlucci nell'assalto finale degli avversari. Ma il pari è il risultato giusto: date la prestazione sottotono e le poche occasioni create la capolista non avrebbe meritato di vincere; ma, considerata la pressione crescente dall'intervallo in poi, neppure di perdere. Solo la primavera dirà dove piazzare questo pari nell'antiquata valutazione dei punti persi e guadagnati. Rispetto allo 0-4 di Maliseti l'undici iniziale del Tau cambia per due interpreti, dentro Bigazzi per Nistri e Vuturo per Vannuzzi, e soprattutto per l'approccio: se sette giorni prima fu sufficiente costruire un'occasione da rete per sbloccare il vantaggio, stavolta la situazione è diversa. E se ai ritmi inspiegabilmente bassi s'aggiunge l'ottima interpretazione dell'Atletico Lucca che Betti sa come far chiudere e ripartire, si capisce come mai il Tau resti lontano dalla rete per tutta la prima metà del primo tempo. E su un episodio finisce addirittura sotto: Dal Porto va alla bandierina e, fintato il cross a centro area, chiama lo schema al limite; il velo di Figliola sul pallone rasoterra spalanca lo specchio all'ex Lucchesi che arrivando da dietro spara in porta il pallone del vantaggio. Qui la gara cambia, perché come con lo Zambra nel turno infrasettimanale il Tau si scuote e grazie a un palleggio finalmente efficace costruisce due occasioni da rete: le neutralizza Losavio che prima s'oppone a Bigazzi, al tiro dal vertice destro dell'area di rigore, e poi al mancino di Vuturo neutralizzato con l'aiuto del legno. L'Atletico Lucca ringrazia, accorcia, controlla e prova a pungere in contropiede: Wolf e Mazzi devono più volte correre all'indietro per contenere gli spunti di Martini e di Biagi. Si va dunque alla pausa sull'1-0. Chi alla ripresa s'attende il Tau in possesso costante e capace di costruire un'altra manciata d'occasioni da rete ha ragione per metà: i numeri del possesso parlano chiaro, l'Atletico Lucca comprensibilmente arretra e prova a difendere un vantaggio tanto preziosissimo quanto minimo; ma per mezz'ora di occasioni non se ne vedono granché. Poi d'improvviso il Tau impatta quando tra i nemici stava per essere annoverato anche l'orologio: con un lancio di quaranta metri Carlucci prende di sorpresa la linea difensiva avversaria, fin lì impeccabile nelle marcature preventive, e consente a Bartelloni di scaricare in porta il pallone del pari dopo uno stop volante. I venti minuti finali, dall'1-1 alla fine del recupero, sono facilmente intuibili: il Tau spinge per completare una rimonta che lo lancerebbe a distanze difficilmente colmabili dalle inseguitrici, ma l'Atletico Lucca si salva e costruisce un altare al palo che gli dà una mano enorme sul tiro di Carlucci altrimenti destinato a trasformarsi nel raddoppio. È il modo che la sorte trova per ufficializzare l'1-1 e far capire alla capolista che per far festa o cominciare a fare calcoli è ancora troppo presto.