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Allievi B Regionali GIR.Merito - Giornata n. 12

Poggibonsese-Sestese 0-2

RETI: Patrignani, Patrignani
POGGIBONSESE: Puppato, Coli, Taglialavore, Ferrara, Buini, Cicali, Fabbrini, Vanni, Ciuffi, Ruiz Rodriguez, Ronchi. A disp.: Simonetti, Tafi, Belli, Helg, Dionigi, Dattilo, Pizzo, Senatori. All.: Massimo Fusci.
SESTESE: Rossi, Mernacaj, Ugolini, Giraldi, Chelli, Myslihaka, Scarpelli, Nuti, De Biase, Baldi, Patrignani. A disp.: Giusti, Hila, Danti, Sorge, Faggi, Athuman, Danesi. All.: Luca Paoletti.
ARBITRO: Bagnolesi di Valdarno
RETI: 75', 84' Patrignani.



Si vince perché s'è più forti, o perché s'è fatto meglio, o perché si può schierare uno che quel giorno lì è toccato dal dio del calcio o chi per lui. Della Poggibonsese la Sestese è più forte, ma di per sé non era bastato perché meglio non aveva fatto; la sua vittoria si risolve nella doppia giocata di Patrignani che tra il 75' e il quarto di recupero segna la doppietta utile per il terzo posto solitario, incastonato tra Arezzo e Venturina fermatisi a vicenda, a quattro punti dall'Armando Picchi capolista. Si dispera invece la Poggibonsese che per due tempi meno un briciolo ha giocato alla pari contro una corazzata inaridendole la manovra e che, crollata quando calcolava d'accontentarsi del pari, vede la zona salvezza restare lontanissima; se avesse segnato in almeno una delle quattro azioni create tra l'intervallo e la mezz'ora della ripresa probabilmente la sua classifica sarebbe ben diversa. Bisogna infatti mettersi alle spalle la pausa di metà gara per registrare qualche occasione da rete: per tutto il primo tempo la Poggibonsese lascia alla Sestese l'incarico di costruire, ma si difende con ordine e saturando ogni spazio tiene gli avversari lontani da Puppato; poi la gara s'accende, perché la Poggibonsese sale e si porta al tiro in almeno tre circostanze con Ciuffi, Ronchi e Fabbrini che però non trovano lo specchio. Pur non concludendosi con un tiro, la quarta azione è paradossalmente la più pericolosa: Ronchi raccoglie ai venti metri un pallone mal gestito dalla difesa e, visto Rossi fuori posizione, sembra caricare il pallonetto che però rimane nel mondo delle idee sostituito da un'accelerazione che consente alla Sestese di sbrogliare. E nel finale la porta alla vittoria uno dei talenti più cristallini di categoria: è Patrignani a spingere in porta il tiro di Danesi respinto centralmente da Rossi. Rete pesante anche se facile, decisamente diversa dalla successiva che al 4' di recupero sigilla il match: sul filtrante di De Biase gli servono in dosi eguali scatto, lucidità e tecnica per presentarsi davanti a Rossi e superarlo di nuovo, stavolta in diagonale. Il rientro alla base è indimenticabile, la classifica interessantissima. Calciatorepiù : mobilissimo per tutto l'incontro, nei dieci minuti finali Patrignani (Sestese) spezza l'equilibrio e poi blocca il risultato.
Arezzo-Venturina 2-2

RETI: Bidini, Camerini, Bergamaschi, Caciagli
AREZZO: S. Chiarello, Monteiro, Arrighi, Gadani, Bidini, Piantini, Camerini, Banelli, Zhupa, Bricca, Sussi. A disp.: Rossi, Liberatori, Bacis, Maddaloni, Ballaj, Rachini, Minocci, Neri. All.: Fabio Pallari (squalificato, in panchina Mirko Nannucci).
VENTURINA: Cavaglioni, Galvagno, Politi, Bergamaschi, Foti, Dedej, De Pinto, Colledan, Ghirlandini, Caciagli, Toninelli. A disp.: Del Gratta, Barbati, Simoncini, Venucci, Pennacchioni. All.: Fabio Bucciantini.
ARBITRO: D'Auria di Siena
RETI: 43' Caciagli, 73' Camerini, 79' Bergamaschi, 83' Bidini.



Il calcio rischia d'essere la Londra del 1984, due più due può dare qualsiasi risultato; quando però esce quattro, come le reti che insieme ai punti Arezzo e Venturina si dividono alla pari, bisogna evitare di restare sorpresi: ci sta che anche tra quelle più assurde una partita ogni mille dia il risultato più giusto. E giusto lo è il 2-2 tra le due squadre che alla vigilia erano, abbracciate, le principali inseguitrici dell'Armando Picchi e che ora si separano per colpa della Sestese frappostasi in mezzo; è giusto anche se sorride una sola, la capolista che porta a +3 il divario minimo. Il primo big match di dicembre si decide nella ripresa, seguito di un primo tempo in cui le emozioni fanno da contrappunto all'assenza di reti: il Venturina ne sfiora una in avvio con la punizione di Foti (palo pieno), l'Arezzo almeno tre fra il tiro a lato di Camerini sbucato davanti a Cavaglioni, il mancino alto di Zhupa e il destro di Banelli da fuori. Ma chi s'attende che l'intervallo serva a portare a maturazione la rete locale ha sbagliato a consultare le carte; il Venturina riparte meglio, sfiora lo 0-1 con una deviazione su corner neutralizzata da Chiarello e al 43' passa avanti: pescato in profondità da un filtrante che sorprende Monteiro fuori posizione, Caciagli accelera in verticale e dopo un dribbling a rientrare che lo spinge fino ai ventri metri spedisce il pallone all'angolo. Il vantaggio del Venturina resta intatto venti minuti abbondanti ma rischia di frantumarsi quando le accelerazioni dell'Arezzo portano a un rigore di piombo: è palese la mano galeotta (buona la direzione di D'Auria) sul cross di Sussi che cercando l'area trova il dischetto; ma contro ogni pronostico la sua esecuzione è irriferibile, pallone altissimo sopra la traversa. Per il riscatto però è sufficiente attendere otto minuti, il tempo che gli ci vuole per scappare di nuovo a sinistra e servire a Camerini un pallone sbatacchiato in porta da non più di dieci metri. A questo punto il pari sembra solido, tanto più che l'80' s'avvicina e nessuna delle due contendenti osa scoprirsi; ma un minuto prima che scada il tempo regolamentare l'Arezzo perde le marcature su un corner velenoso calciato a centro area: Chiarello non esce e sottoporta Bergamaschi spinge il pallone tra i pali. Sembra la firma sulla candidatura del Venturina a cose grandi, ma il funzionario che deve accettare il plico non è d'accordo: la pratica non è infatti completa, perché sugli sviluppi dell'ultimo angolo della gara Gadani controlla un pallone respinto con affanno e prova a calciare in caduta; il suo tiro diventa un assist per Bidini che dall'interno dell'area di porta evita all'Arezzo la seconda sconfitta consecutiva. E per quanto visto, e per quanto avrebbe prodotto, è una sentenza equilibrata.
Calciatoripiù
: regale in marcatura, allo scadere del recupero Bidini (Arezzo) segna una rete pesantissima; c'è voluta l'ultima azione per sfondare la difesa avversaria che, potenziata dalla prestazione di Galvagno formidabile a destra, era quasi riuscita a proteggere il vantaggio in cui gran parte aveva avuto la gara eccezionale di Caciagli (Venturina).
Capezzano Pianore-Sporting Cecina 1-2

RETI: Paoli, Lombardo, Hasibra
CAPEZZANO P.: Giannecchini, Tomei, Bacci, Centoni, Vitaggio, Bigondi, Pacini, Paoli, Pillon, Zei, Baroni. A disp.: Carassiti, Battisti, Bertilotti, Orlowski Giannoni, Sirigu, Volpicelli. All.: Simone Giuli.
SPORTING CECINA: Lemmi, Ristori, Vestri, Tronci, Ristori, Casini, Lorenzini, Castelli, Di Tanto, Lombardo, Hasibra. A disp.: Renucci, Rossi, Vestri, Cerundolo, Turtur, Zazzeri. All.: Alessandro Magrì.
ARBITRO: Puvia di Carrara
RETI: 21' Lombardo, 41' pt Paoli, 42' Hasibra.



Un punto dietro il Tau insieme ad Affrico e Scandicci, davanti a Margine e Cattolica: mica male la vita della neopromossa. Dopo la vittoria sull'Arezzo lo Sporting Cecina sorpresa non lo è più: l'1-2 con cui viene via vittorioso da Capezzano consolida una classifica interessantissima resa ancora migliore da una manovra che ogni sabato si fa sempre più fluida. Resta complicata invece la situazione del Capezzano che ancora galleggia a +2 sulla zona retrocessione: dalle quattro sfide a cavallo di Natale (Sangiovannese, Zambra e Fortis Juventus in trasferta, Armando Picchi in casa) uscirà un pronostico più nitido sulla quantità di sudore che dovrà versare per salvarsi sereno. Ma fare punti diventa complicato finché non risolverà il principale problema che lo angustia: agli avversari basta spingere un po' per trovare la rete. È quando accade anche in quest'incontro che il Cecina sblocca non appena decide d'accelerare: la pressione di Lombardo manda in confusione la difesa avversaria che al limite gli concede il pallone, spedito in porta con un diagonale letale. Il Capezzano ha comunque un merito, restare attaccato alla partita anche quando acciuffarla sembra complicato: l'incantesimo che Paoli pronuncia prima di calciare in porta una punizione dai venti metri completa il sortilegio e vale l'1-1 in pieno recupero. Ma il pari dura giusto l'intervallo, perché alla prima azione della ripresa il Cecina torna avanti: Castelli sfonda sulla fascia e verticalizza per Lorenzini sul cui cross al centro Giannecchini decide di non uscire; Hasibra lo condanna col colpo di testa dell'1-2. Di nuovo costretto a rincorrere, stavolta il Capezzano sbatte sulla difesa del Cecina che non concede niente neppure quando resta in dieci: Lemmi non deve compiere parate vere, il vantaggio ospite arriva integro fino all'ultimo fischio di Puvia.
Calciatoripiù: Tomei
è il più lucido dietro, Paoli e Pillon (Capezzano) gli ultimi a capitolare; ma c'è poco da fare contro una squadra cui basta affidare il pallone a Lombardo (Cecina) per accendersi.
Scandicci-Zambra Calcio 5-2

RETI: Moccia, Baldini, Esposito A., Esposito A., Esposito A., Celentano, Colombini
SCANDICCI: Serio, Novelli (41' Aldighieri), Di Bonito (71' Campone), Moccia, Baiardi, Ciaschi, Grevi, Corsinovi, Canale (58' Pino), Baldini (78' Tagliavini), Gracci (51' A. Esposito). A disp.: Patacchini, Trentanove, Bargellini. All.: Marco Vinattieri.
ZAMBRA: Cocozza, Gronchi, Cariello, Colombini, T. Esposito (46' Celentano), Cini, Gianfaldoni (52' Dessì), Tarantini (73' Niccolini), Maffei, Del Cesta, Calabrese (63' Bertolini). A disp.: Zaccagnini, Ribechini, Cerrai, Ruglioni, Bargi. All.: Federico Viviani.
ARBITRO: Tesi di Pistoia
RETI: 21' Moccia, 31' Baldini, 42' pt Colombini, 55' Celentano, 73', 82', 84' A. Esposito.
NOTE: espulsi Aldighieri e Dessì (75'). Ammoniti Cariello, Moccia, Grevi, Di Bonito e Corsinovi.



Emozioni, continui capovolgimenti di fronte e tanti gol: la partita tra Scandicci e Zambra è stata uno spot per il calcio, disciplina che non si gioca semplicemente undici contro undici; anche chi entra dalla panchina può risultare decisivo. Lo ricordano Celentano, che segna il provvisorio 2-2 in avvio di ripresa, e soprattutto Adriano Esposito: la sua tripletta in undici minuti, gli ultimi, vale il 5-2 per uno Scandicci in crescita costante. La prima occasione della partita lo costruisce lo Zambra al 5': la difesa locale respinge corto un cross in area, Cini controlla e dal limite calcia col mancino, fuori di poco. Insiste lo Zambra al 12' con Tarantini che recupera palla e serve in area Tommaso Esposito sul cui tiro ben angolato Serio s'allunga e devia. Lo Scandicci si fa vedere al quarto d'ora: sugli sviluppi di un contropiede, il pallone arriva a Canale che calcia dalla trequarti avversaria trovando la presa di Cocozza. Lo Scandicci torna a pizzicare al 20': Moccia raccoglie al limite il cross arretrato di Novelli e cerca lo specchio, mancato per poco. Ma il vantaggio arriva appena un minuto più tardi: lo segna lo stesso Moccia che col destro gira rapido in rete il traversone rasoterra di Baldini. Lo Zambra non ci sta e si fa pericoloso al 24': dagli sviluppi di un angolo il pallone arriva sul secondo palo per Gianfaldoni che lo rimette al centro per il tentativo acrobatico di Tommaso Esposito, a lato. Altra grande occasione per gli ospiti un minuto più tardi: un filtrante da centrocampo premia l'inserimento centrale di Esposito il cui pallonetto scavalca l'uscita di Serio ma esce di poco sopra la traversa. Lo Scandicci si riaffaccia in avanti al 28' con un contropiede ben gestito da Canale che scarica per l'inserimento di Baldini a sinistra; l'arbitro comunque rende superfluo il grande intervento di Cocozza fermando tutto per fuorigioco. Nel miglior momento dello Zambra comunque lo Scandicci riesce a raddoppiare: sfruttando la sponda area di Gracci, al limite Baldini salta un difensore con un sombrero, poi lascia rimbalzare il pallone e fa partire un gran sinistro che s'infila all'angolo. Lo Scandicci punta ad andare al riposo sul doppio vantaggio, ma lo Zambra la pensa diversamente e allo scadere del primo tempo riesce a trovare il 2-1: da sinistra Tommaso Esposito disegna un campanile in area di rigore, il pallone arriva sul secondo palo dove Colombini schiaccia di testa in rete. È l'azione su cui si chiude il primo tempo. La ripresa s'apre con un'azione offensiva dello Zambra: Serio blocca in due tempi il tiro di Calabrese dall'interno dell'area. Il meritato pari arriva al 55': Serio respinge di pugno ma non allontana una profonda punizione in area, Celentano raccoglie e insacca col destro secco. Ora entrambe le squadre vogliono la vittoria: al 60' si fa pericoloso lo Zambra con un contropiede gestito da Cini che allarga a destra; Gronchi arriva fino al vertice destro dell'area e lascia partire un potente rasoterra incrociato, fuori di un soffio. Replica lo Scandicci con un cross di Baldini la girata di destro in area di Pino: pallone di nuovo fuori di poco. Il ping-pong con la fuga di Tarantini a destra: il suo cross diventa un tiro che sbatte sulla traversa e per poco non batte Serio. Così a segnare il 3-2 è lo Scandicci: Baldini recupera il pallone a destra e crossa sul secondo palo per il colpo di testa di Adriano Esposito che piazza il pallone nell'angolo lontano. Lo Zambra protesta per una presunta irregolarità non rilevata da Tesi, l'incontro s'innervosisce e al 76' si resta in dieci contro dieci: Aldighieri e Dessì si spintonano un po' troppo e vengono entrambi espulsi. Sulla ripresa del gioco lo Zambra si ferma a qualche centimetro dal pari: Cini calcia in mezzo la punizione, raccoglie la respinta della difesa e col mancino lascia partire un missile che sbatte in pieno contro la traversa. Qualche istante più tardi è di nuovo lui ad avere sul piede, stavolta il destro, il pallone del pareggio: con un intervento straordinario però Serio devia in angolo. Lo Zambra resta all'attacco e in contropiede subisce il 4-2: Grevi crossa da destra verso il secondo palo dove spunta ancora la testa di Adriano Esposito che di nuovo indirizza il pallone sul palo più lontano e batte Cocozza. E c'è ancora tempo per il 5-2: Pino gestisce alla grande un contropiede e una volta giunto in area calcia trovando la risposta di Cocozza che però non può nulla sul tap-in di Adriano Esposito a porta vuota. E con la sua tripletta si chiude la partita.
Calciatoripiù
: devastante l'impatto di Adriano Esposito , ottima la prestazione di Baldini (Scandicci) che ha contribuito con un gol e un assist. Preziosa la prestazione di Gronchi , sempre molto propositivo e di fatto un esterno aggiunto sulla destra; voto alto anche per Cini (Zambra), molto sfortunato in occasione della traversa colpita nel finale.
Tau Calcio-Sangiovannese 7-3

RETI: Scardigli, D Ulivo, Scardigli, Di Lorenzo, Leporatti, Asslani, Giusti, Fuccini, Fuccini, Travaglini
TAU ALTOPASCIO: A. Chiarello, Lensi, D'Amato, Palaj, Leporatti, Rossi, Di Lorenzo, Scardigli, D'Ulivo, Nesti, Lucchesi. A disp.: Meini, Vannacci, Fiori, Matteucci, Paperini, Asllani, Savastano, Giusti. All.: Luca Guerri.
SANGIOVANNESE: Gioli, Ermini, Fabbrini, Innocenti, Paolella, Bonaccini, Sbardellati, Di Caterino, Fuccini, Travaglini, Raffaelli. A disp.: Tuberoni, Unitulli, Bigordi, Beghini, Pierazzi, Mantelli. All.: Roberto Gnassi.
ARBITRO: Pistelli di Pisa
RETI: Leporatti, Fuccini 2, Di Lorenzo, Scardigli 2, D'Ulivo, Asllani, Giusti, Travaglini.



Occhio, il Tau arriva. È ormai il leitmotiv di ogni giornata via via che si riducono i punti di vantaggio delle avversarie: il 7-3 sulla Sangiovannese che resta inchiodata all'ultimo posto vale infatti due morsi al bottino di Arezzo e Venturina che hanno pareggiato tra sé. E sabato è in programma una sfida da cui potrebbe dipendere il senso di una stagione, la trasferta nella tana del Picchi capolista: se il Tau viene via indenne da lì il suo ritorno nel lotto delle favorite è ufficiale. Al netto delle tre reti subite (troppe: la difesa, la quintultima del torneo e bucata in dieci partite su undici, è ancora da registrare), la tappa d'avvicinamento è inappuntabile: inserito al posto di Tocchini che si ferma nel riscaldamento, Leporatti impiega una manciata di minuti per rompere lo 0-0 con un tiro di controbalzo che dai dodici metri spedisce il pallone sotto la traversa. Per abbandonare l'ultima posizione e lasciare la Poggibonsese al suo destino la Sangiovannese ha però bisogno di punti che tenta di ottenere con una giocata intelligente: Travaglini batte rapidamente una punizione verso Raffaelli che sul taglio sorprende la difesa avversaria, troppo statica, e serve a Fuccini il pallone del pari. Ma la Sangiovannese fatica a star dietro alla rapidità e alla tecnica di una squadra che un semestre fa s'è laureata vicecampione d'Italia: la fuga di Di Lorenzo che spacca in due mediana e retroguardia e calcia in porta il pallone del nuovo vantaggio è la sintesi perfetta di un concetto semplicissimo. E prima dell'intervallo il Tau si porta sul 3-1: la difesa ospite non riesce a intervenire sul lungo traversone di Nesti che Scardigli raccoglie sul secondo palo per deviarlo di testa alle spalle di Gioli. In avvio di ripresa il Tau allunga ancora segnando anche il 4-1: dal limite D'Ulivo (secondo centro stagionale) trova lo spicchio tra palo e portiere. La Sangiovannese cerca di riaprire la contesa con la deviazione sottoporta di Fuccini che batte Chiarello su un cross da destra, ma il Tau impiega pochissimo per ristabilire il divario e poi ampliarlo: Asllani segna il 5-2 da fuori, Giusti il 6-2 con un'azione personale avviata a venticinque metri dalla porta e conclusa a zero dopo un triplo dribbling verticale in cui cade anche il portiere. La stratosferica punizione di Travaglini che centra il sette da dieci passi fuori area vale il 6-3; replica definitivamente Scardigli che nel finale trova la doppietta concludendo l'imbucata in area con uno scarico violento sotto la traversa. Occhio, il Tau arriva.
Calciatoripiù
: doppietta per Scardigli , rete e giocate d'autore per Di Lorenzo : si capisce come mai dopo un avvio faticoso il Tau Altopascio stia ritrovando le posizioni attese; probabilmente passano da Fuccini a Travaglini le residue speranze della Sangiovannese, che deve muoversi se non vuole vedere la propria stagione compromessa già a Natale.
Affrico-Fortis Juventus 3-0

RETI: Morelli, Matrone, Morelli
AFFRICO: Biotti, Bartalini, Casati, Guerrini, Bianchini, Shehade, Matrone, Chiaverini, Morelli, Guidorizzi, Donigaglia. A disp.: Volpi, Sicilia, Giannoni, Casci, Prosperi, Kamberaj, Cillerai, Cardona, Bertelli. All.: Andrea Bertini.
FORTIS JUVENTUS: Biagioli, Cecchi, Bini, Gianassi, Bonini, Maretti, Belli, Pieri, De Simone, Nencioli, Borselli. A disp.: Vaghini, Brunetti, Benucci, Bucelli, Ciacci, Silvestri, Montuschi, Ciari. All.: Michele Fusi.
ARBITRO: Ballarino di Firenze
RETI: 6', 50' Morelli, 47' Matrone.



Non vinceva da un mese esatto, dopo il tris alla Sangiovannese era arrivato appena un punto (1-1 a Venturina) in tre scontri diretti: si capisce come mai l'Affrico festeggi il 3-0 alla Fortis Juventus più di quanto ci si potrebbe attendere se si guarda la classifica. Stavolta la vita è sceneggiatrice banale: è l'ex Morelli, che l'anno scorso aveva trascinato la Fortis Juventus alla vittoria del girone e alla promozione in questo campionato (non però nell'élite), a decidere l'incontro con una rete in apertura e una appena attacca la ripresa. Gli sono sufficienti sei minuti scarsi per portare avanti l'Affrico: sul filtrante di Chiaverini i centrali ospiti non stringono, lui sfila tra di loro e fredda Biagioli. Trovato subito il vantaggio, l'Affrico modula la pressione secondo le proprie esigenze: non serve dar subito fondo al serbatoio, basta gestire l'impulso generoso ma sterile della Fortis Juventus e provare a colpirla quando si mostra più vulnerabile come sul tiro di Matrone che, respinto corto da Biagioli, la difesa allontana in apnea. Ma il vantaggio è solo rinviato all'avvio della ripresa: la retroguardia gestisce male il possesso a ridosso della propria area, Matrone s'inserisce e fatti due passi spedisce di nuovo il pallone in porta. Tempo cinque minuti e la gara si conclude: deviando la punizione di Morelli, la barriera taglia fuori Biagioli e concede il 3-0 che l'Affrico gestisce senza rischiare nemmeno in mezza circostanza; le prossime settimane (sabato c'è l'Arezzo in casa) suggeriranno meglio l'ammontare delle sue ambizioni.
Zenith Prato-Armando Picchi 0-3

RETI: Barbanti, Sula, Sula
ZENITH PRATO: Sinatti, Petrelli, Geri, Belli, Mari I., Lenzi, Cei, Pagliuca, Magni, Barattucci, Innocenti. A disp.: Cioffi, Santanni, Demiri, Turku, Cinà, Mari M., Pareti. All.: Marco Colonna.
ARMANDO PICCHI: Pagni, Rendina, Lepri, Biondi A., Cannarsa, Biondi D., Grifasi, Barbanti, Menicagli, Golfarini, Sula. A disp.: Cutrona, Migli, Luppichini, Salvetti, Paglini, Lupi, Hadji. All.: Dario Giachini.
ARBITRO: Mohamed di Empoli.
RETI: 52' Barbanti, 62', 70' Sula.
NOTE: espulsi Petrelli e Pareti (Zenith Prato).



È la legge del calcio: se sbagli troppi gol alla fine paghi. Chiedere per conferma alla Zenith Prato, che contro la capolista Armando Picchi disputa una partita per larghi tratti sontuosa, creando tante occasioni ma peccando di imprecisione sotto porta. Quello che invece non fa il Picchi, che va a segno tre volte nella ripresa portando a casa altri tre punti che gli consentono di staccare le inseguitrici Arezzo e Venturina (che si sono annullate pareggiando 2-2). Pronti via e la Zenith al primo affondo si divora subito un'occasione colossale: Cei fa il vuoto sulla corsia destra e mette un cross calibrato sul secondo palo dove tutto solo c'è Innocenti che va in spaccata e, a porta spalancata, spedisce clamorosamente sopra la traversa. Al 10' mister Colonna, già primo di diversi elementi, è costretto al primo cambio forzato: Ismaele Mari, infatti, deve uscire per infortunio, al suo posto subentra Turku che va a comporre la diga difensiva in tandem con Lenzi. Al netto dell'infortunio al suo centrale di difesa, la Zenith continua ad essere padrona del campo. Nel giro di pochi minuti Magni si costruisce da solo due occasioni per andare al tiro: sulla prima il pallone sfila sul fondo di pochissimo, sulla seconda è invece bravo Pagni a respingere (sulla ribattuta Innocenti ci arriva con poca convinzione). Intorno al 25' altre bella azione dei rossoblù: Geri cerca e trova sul versante opposto Cei che, solo davanti a Pagni, si divora il pallone dell'1-0 calciandogli addosso. In un primo tempo di sofferenza, l'Armando Picchi si vede in due occasioni con Sula e Golfarini che però non impensieriscono più di tanto l'attenta difesa pratese. Lo 0-0 del primo tempo lascia spazio ad una ripresa più combattuta, ma iniziata ancora una volta con l'atteggiamento giusto dalla Zenith Prato che alla prima occasione si rende pericolosa ancora con Cei ma ancora una volta il 7 rossoblù è impreciso davanti a Pagni. Non riesce a fare meglio Magni che al 50' fa urlare al gol la propria panchina calciando sull'esterno della rete a tu per tu con Pagni. Le occasioni sprecate dai padroni di casa cominciano ad essere numerose, troppo numerose e, come spesso capita nel calcio, alla fine pesano. L'Armando Picchi ne approfitta e, col cinismo spietato delle grandi squadre, si porta in vantaggio al primo affondo della ripresa: punizione dalla sinistra, cross teso di Sula e stacco imperioso di Barbanti che mette fuori causa Sinatti per l'1-0 labronico. La Zenith Prato, dopo un'ottima gara, accusa il colpo e come spesso le è capitato in questa stagione stacca la spina. A quel punto per l'Armando Picchi il compito diventa più agevole. Il merito è anche di uno straordinario Sula, che dopo aver pennellato l'assist per l'incornata vincente di Barbanti, al 62' sigla il raddoppio con un calcio di punizione che coglie impreparato un non perfetto Sinatti. Il finale di partita si tinge ancora di più di amaranto al 70' con il gol del definitivo 3-0 siglato ancora una volta da Sula: pescato in area da Paglini (autore di una pregevole combinazione con Hadji), il numero 11 livornese controlla la sfera prima di scaraventarla alle spalle di Sinatti con un tocco da biliardo. Nel finale piove sul bagnato per la Zenith, che rimane in nove per le espulsioni rimediate da Petrelli prima e Pareti (eccessivo in questo caso il direttore di gara) poi quando ormai comunque la partita non aveva più nulla da dire. Altri tre punti dunque per un Armando Picchi che continua a volare in testa alla classifica, adesso con ancora più margine visto il pari nel confronto tra le dirette inseguitrici Arezzo e Venturina. Per la Zenith Prato un'ottima prestazione, ma ancora una volta gli errori hanno pesato sul risultato finale.
Calciatoripiù
: nell'Armando Picchi è Sula il man of the match con un assist per il gol di Barbanti e le due reti conclusive che hanno annullato le speranze di rimonta dei pratesi.
Margine Coperta-Cattolica Virtus 2-4

RETI: Graziano, Graziano, Patacca, Ermini Polacci, Valeriani, Patacca
MARGINE COPERTA: Mammoli, Nikaj, Campochiaro, Pezzano, Bergantino, Daka, Lenzi (62' Mantice), Graziano, Fe (52' De Angelis), Bettazzi, Bastillo (43' Cardelli). A disp.: Xillo, Bardini, Spena, Spena, Melaragni, G. Puccinelli, R. Puccinelli. All.: Matteo Luzzi.
CATTOLICA VIRTUS: Cereda, Marinari, Nocentini, Mangani, Ignesti (49' Valianti), Gallo, Martino (78' Ermini), Valeriani, Patacca, Leggieri (74' Picarelli), Fontana (48' Ermini Polacci.). A disp.: Mugnaini, Alla, Borghini, Sborgi, Serrini. All.: Diego Murras.
ARBITRO: Nocciolini di Prato
RETI: 35', 60' Graziano, 55', 59' Patacca, 75' Ermini Polacci, 83' Valeriani.
NOTE: ammonito Marinari. Recupero: 1'+4'.



Bellissima partita quella vista oggi sul sintetico di Monsummano (causa lavori allo stadio del Margine) tra i padroni di casa e i fiorentini della San Michele Cattolica Virtus. Due squadre partite con i favori del pronostico in questo campionato, ma che al momento hanno un andamento discontinuo, dove si alternano vittorie entusiasmanti a prestazioni deludenti.

Questa sera però la qualità delle due compagini si è vista tutta, con due tempi giocati ad altissima intensità, e con il risultato finale che alla fine ha premiato la squadra che ha creato di più, ma soprattutto che non si è mai scomposta nei momenti determinati della sfida.

Primo tempo molto equilibrato, con le due squadre attente a non subire troppo ma pronte a sfruttare ogni minimo errore delle difese avversarie. La prima emozione è per i padroni di casa, al 25' con Bettazzi che calciava dal limite una punizione sopra la barriera, deviata in angolo da una splendida deviazione di Cereda con la mano di richiamo. E' stata questa in pratica l'azione che ha spezzato l'equilibro tattico della partita, perchè gli ultimi 15 minuti del primo tempo sono stati un susseguirsi di emozioni, un prologo di quello che accadrà nel secondo tempo. Al 30' una ripartenza sbagliata della difesa del Margine offriva una clamorosa palla gol a Patacca che a porta vuota calciava incredibilmente fuori. Due minuti ed era la volta di Fontana a sprecare una clamorosa palla gol per portare in vantaggio gli ospiti, ma sulla ripartenza era Graziano, senza dubbio uno dei migliori dei suoi, a portare in vantaggio il Margine che a tu per tu con il portiere ospite non sbagliava. Finiva così il primo tempo, con il vantaggio dei padroni di casa e gli ospiti a recriminare.

Nel secondo tempo però le emozioni si sono moltiplicate: la Cattolica ripartiva subito arrembante per cercare di raddrizzare il risultato, ma Patacca prima e Fontana poi non riuscivano a mettere la palla in rete da posizione favorevole. Al 16' e al 20' Patacca riusciva in quella che è stata la sua ricerca serale, mettendo a segno una doppietta e portando così gli ospiti in vantaggio per 2-1. Neanche il tempo di esultare per gli ospiti che Graziano, ancora lui, servito da Bettazzi metteva in rete il gol del 2-2. Gli ospiti non hanno però accusato il colpo e hanno continuato il loro forcing offensivo fatto di pressing, ripartenze e soprattutto gol sbagliati. Fino al 32' quando Ermini Polacci, servito da un filtrante di Mangani, portava gli ospiti sul 3-2. Ospiti che reggevano bene l'assalto finale del Margine per chiudere poi la partita nel recupero con Valeriani, bravissimo a mettere in porta un assist millimetrico di Ermini Polacci.

Finiva così, sotto una fitta pioggia che ha accompagnato i giocatori per tutta la durata dell'incontro, questa sfida: complimenti alla correttezza dei protagonisti in campo che nonostante l'alternarsi di emozioni negli 80 minuti, si sono battuti ad alti livelli agonistici senza problemi dal punto di vista comportamentale.

Tra i migliori dei padroni di casa da citare senza dubbio Bettazzi, esterno nel primo tempo e punta centrale nel secondo e Graziano, qualità e quantità al servizio del Margine Coperta.

Tra gli ospiti senza dubbio il migliore è Patacca, doppietta importante, altre occasioni create e soprattutto sempre presente in ogni azioni pericolosa dei suoi; bene anche Nocentini, terzino sinistro nel primo tempo bene sia in fase difensiva che in fase di spinta e centrale di difesa nel secondo. Infine da sottolineare la prova di Mangani: recupera un gran numero di palloni, fa ripartire l'azione, prova la conclusione e mette in porta con un assist 'no look' Ermini Polacci per il fondamentale vantaggio degli ospiti.



F.V.

Commento di : campio



Partita scoppiettante al Loick di Monsummano: il primo tempo si chiude col Margine avanti, ma nella ripresa la Cattolica Virtus si riversa all'attacco e, ribaltato il punteggio e poi raggiunta, nel finale trova i tre punti che la premiano. L'incontro si apre con la Cattolica all'attacco: Nocentini sfonda a sinistra e crossa al centro; smorzato, il pallone cade sui piedi di Mangani che da fuori area conclude alto. Il Margine replica col lungo rilancio di Mammoli che dalla propria area innesca Graziano: sul suo servizio s'inserisce Bettazzi il cui tiro troppo debole Cereda blocca. Il portiere si fa protagonista di nuovo al 10' sulla punizione di Bettazzi dal limite: grande parata in corner. Sull'altro fronte si fa pericoloso Martino che avanza a destra per poi accentrarsi e calciare dal limite: Mammoli respinge di pugno, la difesa mura il nuovo tentativo di Martino. Quando però accelera il Margine è pericolosissimo: Al 24' Pezzano appoggia al limite per Graziano che difende palla e premia l'inserimento di Bettazzi chiuso con un tiro a lato. È un buon momento per il Margine che resta all'attacco: mette cerca l'area con una punizione dalla mediana, Fe stoppa e calcia in girata trovando di nuovo la parata di Cereda. Il vantaggio è maturo, ma prima di segnarlo il Margine rischia di finire sotto: Martino sfrutta infatti un errore difensivo e prova a saltare Mammoli che però riesce a deviare e si vede graziare dalla replica di Patacca, a lato. Così il Margine può mettere a frutto la superiorità territoriale segnano l'1-0: Bettazzi accelera dalla trequarti e poi apre a destra per Graziano che con l'interno destro trova il diagonale vincente. Il primo tempo tramonta con la giocata di Leggieri che controlla il pallone al vertice destro dell'area e cerca il primo palo, solo sfiorato: si va dunque al riposo sull'1-0. Ma nella ripresa sul terreno di gioco scende una Cattolica ben diversa, annunciata dal traversone insidioso di Mammoli che in qualche modo Marinari riesce a deviare (42'). Il Margine prova ad allentare il pressing con la verticalizzazione di Pezzani per Graziano che dal limite lambisce il palo, ma ora è la Cattolica a tenere in mano il pallino: la torre di Martino premia Ermini Polacci che spara alto (50'); un minuto dopo non va meglio a Patacca cui s'oppone Mammoli. La Cattolica continua ad attaccare alla ricerca del pari: Valianti indirizza sul palo più lontano un angolo dalla destra, Nocentini sceglie bene il tempo per lo stacco ma il suo colpo di testa sfiora il palo ed esce. Il pari prende forma al 55': Ermini Polacci guadagna il fondo e centra per Patacca che insacca in diagonale. E appena quattro minuti dopo per il bomber è doppietta: Valianti allarga a destra una punizione dalla trequarti, il traversone di Marinari premia Patacca che indisturbato mette di nuovo in rete. Ma il 2-1 dura un battito di ciglia: Bettazzi riceve ai venti metri e cerca a sinistra Graziano il cui destro vale l'immediato 2-2. Ma la Cattolica non si scuote: da sinistra Valianti lancia in verticale Ermini Polacci che guadagna il fondo e crossa di nuovo per Patacca cui solo il riflesso di Mammoli nega il la tripletta. L'incontro s'accendeDe Angelis non inquadra lo specchio sull'angolo di Pezzano (67') e Patacca calcia fuori sul servizio di Valeriani pescato al limite da Ermini Polacci (69'). A cinque minuti dalla fine la Cattolica passa in vantaggio: Mangani controlla ai venti metri e lancia in area Ermini Polacci che controlla, salta Mammoli e firma il 2-3. La gara si congela nel recupero, quando il solito Ermini Polacci riceve il pallone a sinistra e, puntata l'area, innesca il piattone di Valeriani che con la prima rete stagionale sigilla una vittoria pesantissima.
Calciatoripiù
: anche se serve a poco, Graziano (Margine Coperta) firma una doppietta ed è sempre presente nelle azioni offensive; entrato nella ripresa, Ermini Polacci (Cattolica Virtus) è decisivo: fornisce due assist, segna la rete del vantaggio, a sinistra fa quello che vuole.