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Allievi B Regionali GIR.Merito - Giornata n. 13

Cattolica Virtus-Sporting Cecina 1-1

CATTOLICA VIRTUS: Mugnaini, Marinari, Alla, Mangani, Mirashi, Nocentini, Ermini Polacci, Valeriani, Patacca, Sborgi, Serrini. A disp.: Cereda, Borghini, Ermini, Fontana, Martino, Picarelli, Valiante, Zagli . All.: Murras Diego
SPORTING CECINA: Lemmi, Vestri G., Ferretti, Tronci, Rofi, Casini, Lorenzini, Castelli, Di Tanto, Lombardo, Hasibra. A disp.: Bendinelli, Rossi, Vestri F., Cerundolo, Nigiotti, Tei, . All.: Magri Alessandro
RETI: Ermini Polacci, Hasibra
CATTOLICA VIRTUS: Mugnaini, Marinari, Alla, Mangani, Mirashi, Nocentini, Ermini Polacci, Valeriani, Patacca, Sborgi, Serrini. A disp.: Cereda, Borghini, Ermini, Fontana, Martino, Picarelli, Valiante, Zagli. All.: Diego Murras.
SPORTING CECINA: Lemmi, Giacomo Vestri, Ferretti, Tronci, Rofi, Casini, Lorenzini, Castelli, Di Tanto, Lombardo, Hasibra. A disp.: Bendinelli, Rossi, Vestri Filippo, Cerundolo, Nigiotti, Tei. All.: Alessandro Magrì.
ARBITRO: Paolini di Arezzo
RETI: 28' Ermini Polacci, 41' Hasibra.



Nella pancia di una classifica ancora piuttosto corta e dunque ben lungi dall'aver emesso verdetti largamente anticipati, spicca la sfida del San Michele che metteva a confronto due nobili tutt'altro che decadute e che anzi sono alla ricerca di quella scintilla utile a farne tornare a risplendere l'antico blasone: l'1-1 però non risolve la situazione né della Cattolica né del Cecina che, sotto alla mezz'ora, pareggia in avvio di ripresa. Entrambe impegnate nell'operazione rilancio dopo un non brillantissimo avvio di stagione che le vede momentaneamente relegate in un'anonima posizione di rincalzo, Cattolica e Cecina necessitavano di tre punti che avrebbero consentito di compiere un deciso balzo verso le posizioni di vertice. Servivano alla Cattolica che finora ha perso due sole partite ma che ha visto rallentata la propria corsa da una preoccupante sindrome da pareggio che li ha costretti a dividere pane e companatico con l'avversario di turno in ben sei occasioni. Servivano eccome però anche ai bimbi guidati da Alessandro Magrì, che a causa della loro passione per l'altalena hanno alternato ottimi risultati a clamorosi rovesci. Fra le mura amiche la Cattolica è solita proporre un gioco impostato su un modulo spiccatamente offensivo e ricco di buone individualità, un'architettura basata su un 4-3-3 solido in fase difensiva, qualitativamente elevato e lucido in fase di palleggio, veloce, propositivo e ficcante sugli esterni in fase offensiva. Nella fase iniziale del primo tempo altrettanto efficace si rivela però l'atteggiamento al tempo stesso conservativo e incisivo del Cecina che schierando una mediana robusta, folta e compatta non solo irretisce la manovra sammichelina ma riesce, quando se ne presenta la possibilità, a far male agli avversari sfruttando la velocità del duo d'attacco composto da Lombardo e Di Tanto e i fondamentali inserimenti dei due esterni di difesa Giacomo Vestri e Ferretti; la fase d'impostazione trova in Castelli un ragionatore puntuale e preciso che dà la possibilità di liberarsi al tiro non solo ai due terminali offensivi, ma anche al pericolosissimo Hasibra. In questa fase fatica a ritrovarsi la Cattolica che prova a spingere sugli esterni con Ermini Polacci e Serrini, sempre però neutralizzati sia dai diretti marcatori Ferretti e Giacomo Vestri, sia dai pronti interventi in chiusura di Rofi e Casini, bravi pure a limitare le scorribande di Sborgi e a inaridire e ingabbiare un Patacca che sembra avere le polveri bagnate. È dunque la formazione ospite a prendere l'iniziativa e ad andare vicina al vantaggio dopo appena nove minuti di gioco quando l'incursione di Giacomo Vestri a destra si traduce in un traversone basso che Di Tanto raccoglie a centro area per poi masticare una conclusione a rete da ottima posizione: il pallone termina docilmente fra le braccia di Mugnaini. Al 14' tocca al bomber cecinese Lombardo provare a mettersi in proprio: dopo aver recuperato il pallone sulla trequarti destra del proprio attacco, parte in progressione e dopo essere entrato in area indirizza a rete un rasoterra né troppo potente né troppo insidioso sul quale Mugnaini si accartoccia sicuro. Scrollatisi di dosso un avvio di partita vissuto con un pizzico d'affanno, i giallorossi iniziano a macinare il loro gioco riuscendo finalmente a dare alla manovra quell'ampiezza, quella profondità e quella velocità che costringono gli avversari ad arretrare il raggio dell'azione e a racchiudersi nella trequarti. Dopo essere salito in cattedra, Sborgi prende per mano i compagni di mediana Valeriani e Mangani dettando i tempi di una fase d'impostazione. Al 22' la prima bella geometria disegnata dai padroni di casa sul tappeto verde fa spellare le mani ad entrambe le fazioni del tifo e porta a un passo dal vantaggio: Marinari triangola sulla destra con Ermini Polacci che, completato il dai e vai, sprinta verso la linea di fondo, vi giunge e rimette in mezzo un bel pallone rasoterra; vi piomba Sborgi che senza pensarci due volte indirizza a rete di prima intenzione, ma con una risposta eccezionale Lemmi gli nega la soddisfazione del gol. Al 26' la manovra della Cattolica si sviluppa sul fronte opposto dell'attacco: Serrini va via in velocità sulla sinistra, arriva fin quasi sul fondo e poi taglia al centro un pallone col contagiri sul quale salta indisturbato Patacca che prendendo il tempo ai difensori, colpisce di tesa da ottima posizione scheggiando la traversa. Due minuti più tardi, sugli sviluppi di un'azione che ricalca in fotocopia la precedente, la Cattolica passa in vantaggio. Serrini va di nuovo via lungo l'out di sinistra e giunto ai limiti dell'area ripropone verso il centro un traversone basso che, tagliando fuori Lemmi, permette all'accorrente Patacca di girare comodamente nella porta ormai sguarnita. Peccato però che l'intervento in spaccata mandi il pallone a schiantarsi sul palo sinistro della porta rossoblu; fortunatamente per lui, la carambola favorisce il ben piazzato Ermini Polacci che, ribadendo finalmente in fondo al sacco, porta avanti i locali. Il cammino che sembrava farsi più agevole torna però improvvisamente a tramutarsi in una ripida salita nelle prime battute della ripresa. È passato appena un minuto dal fischio d'avvio dell'aretino Paolini quando un grave errore di concetto in fase difensiva permette al Cecina di riacciuffare la parità. Sugli sviluppi di un lungo lancio in profondità che nelle intenzioni vuol premiare lo scatto di Di Tanto, Mirashi sempre abilissimo in chiusura controlla da vicino proteggendo nel contempo un pallone che sembra destinato a terminare sul fondo. Nel frattempo però Alla, intervenendo a sua volta in scivolata, tocca leggermente il pallone sporcandone la traiettoria e favorendo così lo stesso Di Tanto che dopo averlo recuperato punta dritto la linea di fondo; e, dopo essere rientrato verso il centro e aver resistito al prepotente ritorno di Mirashi, con un tocco rasoterra premia il movimento di Hasibra che sul secondo palo gira imparabilmente in rete da due passi. La ritrovata parità cambia nuovamente l'inerzia del match che nella ripresa si fa confuso e approssimativo in fase di costruzione. Più che ad una partita di calcio le due squadre danno vita a un lungo ping-pong misto alla pallavolo, un gioco che meglio si adatta all'adiacente palestra. Nonostante numerose sostituzioni e aggiustamenti tattici, Murras e Magrì non riescono a superarsi ed al termine di ottanta minuti tutto sommato equilibrati (l'arbitro Paolini ha diretto senza problemi una gara mai uscita dai limiti della correttezza) ma discretamente interpretati solo nella prima parte; dividendosi la posta in gioco, entrambe le squadre perdono l'occasione di dare un senso a un cammino che per il momento resta piuttosto anonimo e avaro di soddisfazioni. Ben poco serve alla Cattolica il mantenimento dell'imbattibilità casalinga. Il settimo pareggio stagionale ne certifica un malessere dal quale ancora non sembra essere guarita. Qualche briciola di soddisfazione in più se la prende il Cecina che, giocando con buona personalità, conquista con merito almeno quel punticino che gli permette di mantenere le due lunghezze di vantaggio nei confronti dei sammichelini.
Calciatoripiù
: nella Cattolica buone cose hanno fatto vedere il quadrilatero difensivo formato dai centrali Mirashi e Nocentini e dagli esterni Marinari e Alla , il centromediano Mangani , bravo nel disimpegnarsi sia in fase di rottura sia in fase di costruzione, l'abile regista Sborgi e i due esterni d'attacco Ermini Polacci e Serrini . Nel Cecina, indicazioni positive hanno fornito i due esterni di difesa Giacomo Vestri e Ferretti , il centrocampista di riferimento Castelli , il veloce esterno sinistro d'attacco Hasibra e le due punte Lombardo e Di Tanto .
Sangiovannese-Capezzano Pianore 2-1

SANGIOVANNESE: Gioli, Ermini, Unitulli, Innocenti, Acanti, Bonaccini, Bigordi, Barlondi, Fuccini, Di Caterino, Raffaelli. A disp.: Tuberoni, Fabbrini, Travaglini, Paolella, Pierazzi, Sbardellati, Checchini, . All.: Gnassi Roberto
CAPEZZANO PIANORE: LAoluna, Bertilotti, Tomei, Matrizi, Bottari, Tofanelli, Baroni, Paoli, Pillon, Cacciaguerra, Volpicelli. A disp.: Pellegrini, Centoni, Orlowski Giannoni, Pacini, Vitaggio, . All.: Giuli Simone
RETI: Fuccini, Acanti, Paoli
SANGIOVANNESE: Gioli, Ermini, Unitulli, Innocenti, Acanti, Bonaccini, Bigordi, Barlondi, Fuccini, Di Caterino, Raffaelli. A disp.: Tuberoni, Fabbrini, Travaglini, Paolella, Pierazzi, Sbardellati, Checchini. All.: Roberto Gnassi.
CAPEZZANO: Laoluna, Bertilotti, Tomei, Matrizi, Bottari, Tofanelli, Baroni, Paoli, Pillon, Cacciaguerra, Volpicelli. A disp.: Pellegrini, Centoni, Orlowski Giannini, Pacini, Vitaggio. All.: Simone Giuli.
ARBITRO: Sinca di Firenze.
RETI: 35' Paoli rig., 73' Acanti, 82' Fuccini.



Seconda vittoria stagionale per la Sangiovannese, che contro il Capezzano si rilancia cogliendo tre punti di importanza capitale in chiave salvezza. Partono molto bene i locali, che con Fuccini (colpo di testa appena alto sulla traversa), Raffaelli e Bigordi impegnano sin dai primi minuti l'attento Laoluna. I valdarnesi sfondano bene sulle corsie laterali, dove gli stessi Raffaelli e Bigordi, contenuti a fatica dalla retroguardia ospite, danno l'impressione di poter creare pericoli da un momento all'altro. Da metà tempo in poi la partita si fa un po' più equilibrata, con il Capezzano che alza leggermente il baricentro, senza tuttavia rendersi mai veramente pericoloso, tranne che con una bella conclusione di Cacciaguerra deviata da Gioli in corner. Intorno al 35' l'episodio che sembra indirizzare la partita: Cacciaguerra in slalom sulla sinistra entra in rotta di collisione con un difensore locale e cade in area. Per l'arbitro c'è contatto (nonostante le proteste della panchina di casa) e il rigore successivo è realizzato in modo impeccabile da Paoli per lo 0-1 su cui si chiude il primo tempo. La Sangiovannese accusa il colpo e nella ripresa non riesce inizialmente a ripetere quanto di buono fatto nello sfortunato primo tempo. La formazione di Gnassi attacca in modo disordinato, con poca compattezza tra i reparti, così è il Capezzano che gioca meglio e di rimessa va più volte vicino al raddoppio: prima con Paoli che si presenta di fronte a Gioli, strepitoso ad opporsi in uscita, poi con Baroni (tiro fuori) e infine con il centravanti Pillon, che si libera con un numero ma viene contrastato all'ultimo. Al 70' il parziale recita 1-0 in favore dei versiliesi, che a dieci dalla fine sembrano in pieno controllo. Il finale, però, ribalterà incredibilmente l'esito di una partita che sembrava già indirizzata. Nel momento migliore del Capezzano, infatti, la Sangiovannese trova il gol del pareggio con una bellissima azione sull'asse Bigordi-Acanti con quest'ultimo, professione difensore ma reinventato attaccante nel disperato assalto finale, che evita il portiere in uscita e mette in rete per il momentaneo 1-1. La gioia dei valdarnesi diventa doppia quando nel recupero arriva il 2-1 che manda in estasi il pubblico di casa: è Fuccini a raccogliere la respinta di Laoluna su tiro di Innocenti e a indirizzare in rete il gol vittoria. Epilogo amaro per il Capezzano che per quanto fatto nel secondo tempo forse non avrebbe meritato la sconfitta, ma è un risultato che risarcisce in parte i valdarnesi, i quali durante questo girone di andata hanno lasciato per strada troppi punti negli ultimi istanti di gara.
Zambra Calcio-Margine Coperta 0-2

ZAMBRA CALCIO: Ruglioni, Bertolini, Calabrese, Cariello, Colombini, Del Cesta, Esposito, Maffei, Ribechini, Tarantini, Zaccagnini. A disp.: Cocozza, Bargi, Braho, Celentano, Cerrai, Marchetti, Niccolini, . All.: Pretini Maurizio
MARGINE COPERTA: Mammoli, Bergantino, Cardelli, Pezzano, Vettori, Dianda, Nikaj, Graziano, Lenzi, Bettazzi B., Campochiaro. A disp.: Xillo, Daka, Bardini, Spena, Mantice, De Angelis, Fe, Puccinelli R., Puccinelli G.. All.: Luzzi Matteo
RETI: Vettori, Bettazzi B.
ZAMBRA: Ruglioni, Maffei, Cariello, Zaccagnini, Ribechini, Colombini, Esposito, Bertolini, Tarantini, Calabrese, Del Cesta. A disp.: Cocozza, Bargi, Braho, Celentano, Cerrai, Marchetti, Niccolini. All.: Federico Viviani.
MARGINE COPERTA: Mammoli, Bergantino, Cardelli, Pezzano, Vettori, Dianda, Nikaj, Graziano, Lenzi, B. Bettazzi, Campochiaro. A disp.: Xillo, Daka, Bardini, Spena, Mantice, De Angelis, Fe, R. Puccinelli, G. Puccinelli. All.: Matteo Luzzi.
ARBITRO: Mohamed Abdulkadir Mohamed di Empoli
RETI: 43' B. Bettazzi rig., 58' Vettori.
NOTE: espulso Esposito (67').



Per lo Zambra è un perioduccio; e quando ogni punto conta i perioducci rischiano di far trascorrere un Natale amaro. Come sette giorni prima a Scandicci, anche col Margine Coperta il pari gli sarebbe andato stretto; e invece arriva un'altra sconfitta, la sesta stagionale e la terza consecutiva, che inevitabilmente lo risucchia in prossimità della zona retrocessione ove Sangiovannese e Fortis Juventus provano a rimescolare quelli che finora s'annunciavano come verdetti quasi scontati. Lo 0-2 finale matura tutto nella ripresa, dopo che nel primo tempo il Margine fatica a raggiungere la trequarti avversaria: alla buona manovra lo Zambra abbina una dozzina di calci d'angolo, una traversa (splendida e sfortunatissima la conclusione di Del Cesta), una rovesciata (Esposito, di poco a lato), due incursioni di Tarantini cui s'oppone Mammoli, un colpo di testa di Ribechini fuori di una spanna e l'eccesso di generosità di Bertolini che, solo all'altezza del dischetto, anziché calciare in porta cerca di servire Esposito con una giocata improbabile. Ma dopo la pausa la gara cambia, perché Viviani deve rinunciare a Del Cesta infortunato e perché Brando Bettazzi s'accende, e con lui il Margine tutto. Gli bastano tre minuti scarsi per rompere l'equilibrio: Ruglioni legge male un pallone facile e, anziché lasciarlo sfilare sul fondo, decide d'andare a contenderlo a Graziano che riesce a tenerlo in gioco e poi cade travolto; palese il fallo ed evidente il rigore che Bettazzi converte nello 0-1 (dodicesima rete in campionato, sedicesima stagionale). Ora lo Zambra va in apnea e il Margine gli pigia la testa sotto l'acqua: Colombini ferma con un fallo la percussione di Bettazzi che s'arresta al limite dell'area, il tocco della barriera accompagna in porta la punizione di Vettori. Sullo 0-2 lo Zambra rischia d'arrendersi: Ruglioni riscatta parzialmente l'errore sul rigore opponendosi prima a Spena e alla respinta di Romano Puccinelli (era uscito Bettazzi) e poi a Graziano. Poi lo Zambra torna a respirare e costruisce l'occasione per riavvicinarsi a riva, ma Mohamed Abdulkadir Mohamed la ricaccia al largo: il fischio a punire un tocco di mano che non c'era annulla a Esposito la rete della speranza e ne scatena le proteste punite con l'espulsione, esageratissima. Anche in inferiorità numerica lo Zambra non arretra il baricentro (erano già entrati Celentano, Cerrai e Niccolini per aumentare il peso offensivo), ma l'unica occasione da segnalare è la percussione di Bargi che penetra in area e supera il dischetto ma poi calcia addosso a Mammoli. Il Margine esce dunque vittorioso e prova a rilanciarsi: è vero che in mezzo ci sono tante squadre ma il secondo posto dista cinque punti appena; si complica invece la situazione dello Zambra che, al netto di sorprese sempre possibili, a oggi sembrerebbe dover combattere con Capezzano, Zenith, Fortis Juventus, Sangiovannese e Poggibonsese per uno dei due posti buoni.
Calciatoripiù
: non segna e conclude poco, ma ripiega nei momenti in cui vede i suoi in difficoltà: Lenzi si conferma generosissimo; la vittoria ospite però nasce sulla solidità di Pezzano e Vettori (Margine Coperta) che corona una gara eccellente con la punizione del raddoppio. Il centrocampo locale ha dominato fintantoché Del Cesta è potuto rimanere sul terreno di gioco; Maffei e Calabrese (Zambra) hanno dato vivacità a una squadra che piange ben al di là delle proprie colpe.
Fortis Juventus-Zenith Prato 4-3

RETI: De Simone, Ciari, Ciari, Nencioli, Boanini, Boanini, Magni
FORTIS JUVENTUS: Biagioli, Benucci, Cecchi, Gianassi, Bonini, Maretti, Belli, Pieri, Ciari, Nencioli, Chenet. A disp.: Vaghini, Brunetti, Borselli, Bucelli, Ciacci, Silvestri N., Silvestri D., De Simone. All.: Michele Fusi.
ZENITH PRATO: Mura, Morosi, Geri, Belli, Turku, Lenzi, Mari M., Guastamacchia, Magni, Boanini, Innocenti. A disp.: Cambi, Santanni, Pagliuca, Talanti, Demiri, Barattucci, Borchi, Bocanu. All.: Marco Colonna.
ARBITRO: Bulletti di Pistoia.
RETI: 8' Nencioli, 27' Magni, 31', 46' Boanini, 53', 60' Ciari, 94' De Simone.



Botti di Capodanno anticipati al ‘Donatini' di Borgo San Lorenzo, dove Fortis Juventus e Zenith Prato danno vita ad un pirotecnico 4-3 che consente ai borghigiani di vincere l'importantissimo scontro salvezza della tredicesima giornata. L'importanza della gara di Borgo è sottolineata non solo dalla pericolosa posizione di classifica delle due sfidanti, ma anche dall'ultimo turno che ha visto sia la Fortis che la Zenith uscire sconfitti col medesimo passivo (3-0) rispettivamente contro Affrico e Armando Picchi: dunque gli ingredienti per assistere ad una gara importante quanto delicata c'erano già tutti in partenza. Da un punto vista tecnico non è stata una partita da stropicciarsi gli occhi, bensì caratterizzata da tanti errori in fase difensiva e in impostazione. A deciderla è stato un gol allo scadere di De Simone, sul quale la panchina della Zenith Prato ha protestato vigorosamente per una presunta posizione di fuorigioco. I padroni di casa indirizzano subito la partita su binari favorevoli, passando in vantaggio già all'8': un bel cross di Chenet da destra viene sfruttato a dovere da Nencioli che grazie all'uscita imperfetta del portiere ospite insacca di testa da distanza ravvicinata per l'immediato 1-0. Al 14' la risposta della Zenith Prato è affidata a un tiro potente ma centrale di Geri, parato senza difficoltà da Biagioli. Pochi minuti più tardi Fortis vicinissima al raddoppio. È il 18' quando Benucci, incaricatosi della battuta di un calcio di punizione, colpisce il palo dai venti metri a Mura battuto. Insistono i biancoverdi, che al 20' sfiorano nuovamente il raddoppio con un diagonale chirurgico di Ciari che sfila a lato di un soffio. Al 27', nel momento di maggior pressione della Fortis, arriva il pareggio Zenith al termine di una bellissima azione, con scambi veloci tra Boanini e Mari, finalizzata da Magni, che trafigge Biagioli in uscita. L'inerzia della partita volge in favore dei pratesi, che poco dopo la mezzora effettuano il sorpasso con un preziosismo del talentuoso Boanini, che dopo bel controllo e dribbling sul diretto avversario scavalca Biagioli con un delizioso lob ribaltando così il risultato e portando gli ospiti sull'1-2. Insiste la Zenith e al 37' Magni sfiora il tris concludendo alto dopo essere andato via di forza al proprio avversario nell'ultima azione del primo tempo. Nella ripresa la Fortis riparte bene, rendendosi pericolosa al 44' con un bel tiro di Gianassi calciato da una ventina di metri, Mura però è sulla traiettoria e neutralizza senza problemi. Al primo affondo della ripresa, però, sono ancora gli ospiti ad andare a segno: la firma sul 3-1 ospite è ancora di Boanini, che da posizione defilata mette fuori causa Biagioli complice una deviazione di un proprio compagno. La partita, però, è tutt'altro che finita e al 54' Ciari la riapre prontamente con una bella deviazione al volo su un delizioso cross di Chenet dalla trequarti: 2-3 e tutto riaperto. I padroni di casa prendono coraggio e all'ora di gioco vengono premiati con il gol del 3-3: è ancora una volta Ciari a pareggiare i conti con un perfetto colpo di testa che si infila nonostante il tentativo di parata di Mura. Anche in questa situazione è Chenet ad effettuare il cross che poi risulterà vincente. Al 68' bel gesto tecnico dello scatenato Ciari che si disimpegna in una rovesciata spettacolare mandando però abbondantemente a lato. Al 72' un diagonale chirurgico di Boanini termina fuori di un soffio a portiere battuto, mettendo i brividi al pubblico di casa. Al 76' il subentrato Borchi calcia benissimo da distanza siderale, ma stavolta Biagioli è attento parando con sicurezza. Altro giro e altra occasione, stavolta per la Zenith: all' 80' Magni, da non più di 6-7 metri, si divora il 3-4 calciando addosso a Biagioli comunque bravo ad opporsi all'attaccante pratese. Nei 5' di recupero concessi dal direttore di gara entrambe le formazioni mirano al successo pieno con continui cambi di fronte. Proprio da uno di questi, all'ultimo tuffo, arriva il gol vittoria della Fortis: al 94' De Simone è bravo e lesto nel controllare all'interno dell'area pratese un pallone proveniente dalle retrovie, trafiggendo Mura in disperata uscita e regalando ai padroni di casa un successo insperato per come si erano messe le cose. Da qui in poi solo il fischio finale e la giustificata gioia dei ragazzi di casa mentre gli ospiti continuano a protestare. Prosit.
Calciatoripiù
: Ciari (Fortis Juventus): una doppietta di bella fattura e decisiva per l'attaccante biancoverde, che si rende costantemente pericoloso nell'area avversaria. Chenet : gli viene cambiata zona di competenza per due o tre volte ma lui risponde presente e tutti i gol vengono da sue giocate con traversoni di ottima qualità. Pieri : giocatore di ordine, bravo nel dettare i tempi di gioco e nella costruzione della manovra. Boanini (Zenith Prato): giocatore di prospettiva, ottimo nel dribbling, dotato di cambio di passo e senso del gol, come dimostra la doppietta. Geri : corsa e spinta sono evidenti, così come nel calciare in maniera ottima le palle da fermo. Magni : forte fisicamente e nel fare reparto, dotato di ottimo tiro pur mancando di precisione in alcune occasioni. Arbitro: sempre vicino all'azione a prescindere da un paio di norme del vantaggio non concesse e le proteste sul gol, la sua direzione è da considerarsi ottima.
Affrico-Arezzo 2-1

AFFRICO: Biotti, Bartalini, Casati, Bianchini, Sicilia, Shehade, Matrone, Chiaverini, Morelli, Guidorizzi, Bertelli. A disp.: Volpi, Prosperi, Giannoni, Donigaglia, Cillerai, Cardona, iania, De Angelis . All.: Bertini Andrea
AREZZO: Neri, Monteiro De Almeida, Arrighi, Gadani, Bidini, Piantini, Camerini, Banelli, Zhupa, Bricca, Sussi. A disp.: Chiarello, Meloni, Pompili, Liberatori, Maddaloni, Ballaj, Rachini, . All.: Pallari Fabio
RETI: Morelli, Morelli, Camerini
AFFRICO: Biotti, Bartalini, Casati, Bianchini, Sicilia (Cillerai), Shehade, Matrone (Donigaglia), Chiaverini, Morelli, Guidorizzi, Bertelli (Cardona). A disp.: Volpi, Prosperi, Giannoni, Iania, De Angelis. All.: Andrea Bertini.
AREZZO: Neri, Monteiro, Arrighi, Gadani, Bidini, Piantini, Camerini, Banelli (Meloni), Zhupa (Pompili), Bricca, Sussi. A disp.: Chiarello, Liberatori, Maddaloni, Ballaj, Rachini. All.: Fabio Pallari.
ARBITRO: Pouye sez. Valdarno.
RETI: 35', 76' Morelli, 74' Camerini.



In uno dei match più belli della sua stagione, nell'arena del Lapenta i leoni di campo di Marte frenano l'Arezzo nella loro corsa alla testa della classifica portandosi a -1 dai rivali di giornata. Il duo difensivo Bianchini-Shehade è un muro, e dopo soli 2 giri di lancetta lo stesso Shehade è bravissimo in chiusura sul tentativo di Sussi. Il gioco dell'Affrico inizia a prendere il sopravvento grazie al buon lavoro e alle incursioni sulle fasce. Proprio dalla fascia sinistra, con il solito inarrestabile Casati, nasce la prima azione pericolosa dei padroni di casa. Cross in mezzo del
numero 3, Bertelli tenta il tiro di prima trovando un eccellente Neri a deviare il pallone in corner. Le squadre sono ben schierate in campo, le azioni offensive si stoppano subito grazie all'ottimo lavoro del centrocampo. Si dovrà attendere il minuto 16 per una nuova azione degna di nota, gli amaranto non sfruttano a dovere un errore della difesa locale: pallone perso al limite dell'area da Bianchini, Zhupa tenta il tiro ma Biotti è attento e blocca a terra. Due minuti più tardi è Guidorizzi a rendersi pericoloso: il suo calcio piazzato dai 35 metri dritto nello specchio della porta, Neri devia in corner. Nuovamente il centrocampo prende il pallino del gioco, nessuna delle due compagini vuole scoprirsi troppo. Al 31' nuovamente Guidorizzi ci riprova su punizione, il tiro esce alto sopra la traversa; i padroni di casa reclamano un fallo in area di rigore nel bel mezzo della mischia. L'arbitro è ben appostato e lascia giocare. Al 33' l'Arezzo fa girare bene il pallone che arriva sui piedi di Monteiro che tenta il tiro; la sfera esce alta di poco sopra la traversa. 120 secondi ecco dopo l'azione che cambia il risultato. L'asse Casati-Bertelli funziona molto bene, da una triangolazione il numero 11 entra in area e viene atterrato da Camerini. Calcio di rigore per l'Affrico. Sul dischetto non può che presentarsi il capocannoniere del campionato: Morelli è implacabile e sigla il gol del vantaggio locale. L'1-0 dà un'ulteriore scossa alla compagine di Bertini che al minuto 39 va a un passo dal raddoppio. Punizione da destra, palla che arriva sul secondo palo a Bertelli; ottimo stop, il tiro un po' meno. Il pallone finisce sull'esterno della rete. Dopo un solo minuto di recupero le squadre vanno negli spogliatoi. Al rientro in campo il primo tentativo è di marca biancoblù. Al 44' Morelli riceve il pallone al limite dell'area e, senza pensarci, tira al volo. L'idea è buona, la conclusione no. Con l'inizio della girandola dei cambi inizia ad accendersi la partita. Gli animi in campo sono caldi, ma soprattutto in panchina. Dopo un'uscita rischiosa del portiere amaranto, i due allenatori iniziano un confronto verbale a distanza che dura un paio di minuti. Per fortuna gli animi si calmano e la concentrazione torna sul rettangolo di gioco. Gli ospiti spingono per tentare il gol del pareggio. Prima Monteiro si fa spazio tra i difensori e tenta il tiro che finisce alto; un minuto più tardi ancora la manovra ospite rischia di diventare pericolosa per i locali, ma Biotti è in stato di forma e neutralizza. Ma nulla può il portiere biancoblù al minuto 74. Fantastico Shehade a frenare il Sussi lanciato in porta e a deviare la sfera in corner. Sullo stesso, cross perfetto sulla testa di Camerini che sul primo palo supera il numero 1 locale a due passi dalla porta. 1-1. Passano 120 secondi e Morelli ne inventa un altro dei suoi. Il bomber biancoblù si libera dalla marcatura e dal limite dell'area insacca il pallone in rete con un preciso diagonale rasoterra. Nuovo vantaggio biancoblù, l'intera panchina esplode di gioia. Manca poco al termine e Bertini manda in campo forze fresche per difendere il risultato. All'81' calcio di punizione di Guidorizzi, Chiaverini tenta il tiro al volo sfiorando il palo. Dopo cinque minuti di recupero e di sofferenza, il signor Pouye fischia tre volte e manda il match ai titoli di coda. La panchina biancoblù scende in campo urlando e festeggiando tre punti preziosi. Per gli amaranto tanta delusione.
Calciatoripiù
: 11 leoni quelli visti in campo al Lapenta. L'Affrico, seppur orfano di alcuni elementi, resta unito e dà vita a una prestazione eccellente. Da sottolineare, oltre alla solita prova super del bomber Morelli , le prestazioni di Sicilia , lottatore vero su ogni pallone a centrocampo, di Casati , un frecciarossa sulla fascia, tutte le azioni pericolose partono da lui, e di Shehade , un muro umano con un'esperienza da categoria superiore. Buona anche la prova, seppur poco impegnativa, di Biotti . Per l'Arezzo in evidenza Monteiro , terzino di spinta capace di arrivare al tiro in un paio di occasioni, di Zhupa , il più insidioso per la difesa avversaria, sfortunatamente l'appuntamento del gol non è arrivato, e di Camerini , autore di un ottimo stacco di testa sul gol del pareggio; mostra una velocità pazzesca grazie alla quale ha dato vita a un bel match a distanza nella zona di Casati.
Armando Picchi-Tau Calcio 0-2

ARMANDO PICCHI: Pagni, Rendina, Lepri, Barbanti, Cannarsa, Biondi D., Salvetti, Biondi A., Menicagli, Golfarini, Sula. A disp.: Cutrona, Migli, Luppichini, Grifasi, Paglini, Hadji, Lupi, Londi . All.: Giachini Dario
TAU CALCIO: Chiarello, Ferretti, D Amato, Rossi, Paperini, Vannacci, Asslani, Scardigli, Di Lorenzo, Nesti, Lucchesi. A disp.: Meini, Buzzegoli, Matteucci, Leporatti, Tocchini, D Ulivo, Aiello, Gasperoni, Palaj. All.: Guerri Luca
RETI: Paperini, Paperini
ARMANDO PICCHI: Pagni, Rendina, Lepri, Barbanti, Cannarsa, D. Biondi, Salvetti, A. Biondi, Menicagli, Golfarini, Sula. A disp.: Cutrona, Migli, Luppichini, Grifasi, Paglini, Hadji, Lupi, Londi. All.: Dario Giachini.
TAU ALTOPASCIO: A. Chiarello, Ferretti, D'Amato, Rossi, Paperini, Vannacci, Asllani, Scardigli, Di Lorenzo, Nesti, Lucchesi. A disp.: Meini, Buzzegoli, Matteucci, Leporatti, Tocchini, D'Ulivo, Aiello, Gasperoni, Palaj. All.: Luca Guerri.
ARBITRO: Giacomelli di Pisa
RETI: 20', 76' Paperini.
NOTE: espulso Vannacci (35').



Arriva da dietro, d'estate s'è rinnovata e a inizio stagione ha passato settimane non indimenticabili, ma era scritto nelle stelle o giù di lui: tra le favorite per il titolo la squadra vicecampione d'Italia occupa di diritto uno dei posti nobili. Solo chi punta a sfornare sempre previsioni spiazzanti poteva predire un campionato oscuro per il Tau Altopascio, ora ufficialmente tornato: vincere in casa della capolista infatti rende impossibile nascondersi. Fin qui l'Armando Picchi aveva perso una partita soltanto, 0-3 in casa col Venturina a fine ottobre; in casa arriva anche la seconda sconfitta che, anche se non le costa il primato (ringraziamenti all'Affrico, in attesa che arrivi di rincorsa), compatta il gruppo delle inseguitrici alle sue spalle: il Venturina accorcia a due punti, il Tau a tre, vicine ci sono anche Sestese e Scandicci. Ma lo 0-2 finale è decisamente punitivo per la capolista che si ferma soltanto davanti a Chiarello di nuovo protagonista assoluto (ma si sa, ad Altopascio con i portieri ci sanno fare: senza troppi sforzi basti pensare a Luppichini, che lui sostituisce dopo il trasferimento al Pisa via Inter, e a che cosa fece nella scorsa stagione chiusa a mezzo metro dal tricolore): è su di lui che nel primo quarto d'ora sbattono Menicagli, Sula e Diego Biondi. E le parate assumono un significato ancora più netto quando, alla prima vera occasione, il Tau Altopascio passa avanti: la punizione che Scardigli crossa in area da sinistra viola l'area e plana nella zona di Paperini che di testa la spizza quanto basta per convertirla in rete. Ma nonostante il vantaggio per il Tau la gara non si mette in discesa. Passa infatti una decina di minuti e la difesa si fa trovare fuori posizione sulla ripartenza di Menicagli che sull'ultimo dribbling è pronto a entrare in area e calciare in porta: Vannacci si gioca il fallo, scelta comprensibile ed espulsione inevitabile per aver interrotto una chiara occasione da rete. Il Tau dunque resta in inferiorità numerica e sulla punizione seguente rischia di veder vanificato il sacrificio: lo salva di nuovo Chiarello che devia la punizione di Golfarini, angolatissima. Davanti al Tau però adesso s'apre una ripresa in dieci e di sofferenza inevitabile; il Picchi però non riesce a pareggiare un po' perché la seconda e la terza linea avversaria si stringono bene e un po' perché sui tiri da fuori (calciano prima Menicagli e poi Golfarini) Chiarello si conferma fenomeno assoluto. E al Tau basta attaccare una volta per chiudere l'incontro: Pagni spenge in angolo la ripartenza di Di Lorenzo che era scappato dietro la difesa ma s'era allungato il pallone una volta entrato in area; sul successivo cross dalla bandierina però la sua presa non è perfetta, e sottoporta c'è di nuovo Paperini a spingere in rete un pallone pesantissimo. Per il Tau è la quarta vittoria consecutiva; e se davvero Guerri e Chiarello hanno registrato la difesa (finora il numero delle reti subite è il più alto di tutto il primo vagone; eppure il Tau è lì, terzo a tre punti dal primo posto) è bene che le avversarie riformulino le stime che lo vedevano già estromesso dalla lotta al primato.
Calciatoripiù: Diego Biondi
(Armando Picchi) è il più pericoloso dei suoi; lo ferma solo Chiarello , portiere fenomenale. Va detto però che soprattutto nella ripresa lo protegge alla grande l'ultima linea in cui Rossi, Buzzegoli (ottimo ingresso dalla panchina) e Ferretti non mostrano di patire l'assenza di Vannacci e l'inferiorità numerica. È doverosa infine una citazione per Paperini (Tau Altopascio), la doppietta che nessuno si aspetta dall'uomo chiamato a raccordare difesa e centrocampo.
Sestese-Scandicci 1-4

RETI: Ugolini, Novelli, Baldini, Esposito A., Pino
SESTESE: Giusti, Biancalani, Ugolini (70' Danti), Faggi, Chelli, Myslihaka, Athuman (67' Scarpelli), Nuti (67' Giraldi), De Biase, Patrignani, Danesi (58' Hila). A disp.: Rossi, Baldi, Mernacaj. All.: Luca Paoletti.
SCANDICCI: Patacchini, Tagliavini (79' Catalano), Di Bonito, Moccia, Baiardi, Ciaschi, Grevi (78' Trentanove), Corsinovi (67' Cesari), Pino (56' Canale), Baldini, Esposito (63' Novelli). A disp.: Serio, Gracci. All.: Marco Vinattieri.
RETI: 22' Pino, 49' Esposito, 63' Ugolini, 66' Novelli, 72' Baldini.
NOTE: ammoniti Tagliavini e Chelli. Angoli: 6-1. Recupero: 1'+5'.



Tripudio blues! Lo Scandicci espugna il Torrini con un poker roboante e si aggiudica una delle grandi classiche del calcio fiorentino. La prima occasione della partita la costruisce però la Sestese: al 6' Faggi riceve palla al limite e incrocia col destro ma il suo tentativo finisce sul fondo. Al 13' la Sestese si rende ancora pericolosa: Athuman se ne va sulla destra, arriva sul fondo e crossa per Patrignani, che però spreca non trovando lo specchio della porta da ottima posizione. Al 15' altra occasione per Patrignani che sfrutta un'indecisione di Baiardi ma viene murato dall'uscita di Patacchini. Al 22' cambia la musica e lo Scandicci passa praticamente alla prima occasione della sua partita: sul cross di Grevi dalla destra calcia Pino, il cui tiro viene deviato da Biancalani e finisce all'incrocio, imparabile per Giusti. Lo Scandicci cavalca l'onda dell'entusiasmo e si rende pericoloso ancora con Pino un minuto più tardi: sul filtrante di Baldini col contagiri il centravanti arriva al limite e scarica il sinistro ma colpisce l'esterno della rete. Dopo qualche barcollamento la Sestese si scuote al 32' con una bella azione corale: Ugolini se ne va sulla sinistra e serve De Biase sul cui cross al centro Patrignani s'inserisce coi tempi giusti ma impatta male di testa. Dopo un primo tempo piuttosto equilibrato, nella seconda frazione l'ondata blues travolge il Torrini. A inizio ripresa infatti lo Scandicci trova il raddoppio: da destra Grevi crossa basso per Esposito, che non arriva di un soffio; l'azione prosegue sulla sinistra, Baldini raccoglie il pallone e crossa per lo stesso Esposito, che stavolta non sbaglia e segna incornando di testa. La Sestese a questo punto sembra accusare il colpo ma non demorde e al 63' dimezza lo svantaggio: lanciato da destra da Biancalani, De Biase brucia in velocità Di Bonito e mette in mezzo per Ugolini, che segna col destro dopo un bacino alla traversa. Potrebbe essere l'inizio di una rimonta da sogno, ma dopo soli tre minuti i blues spezzano le speranze dei locali: infatti al 66' li scatenato Grevi mette l'ennesimo cross al bacio dalla destra; la sponda di testa di Baldini premia il neo-entrato Novelli, che non si fa pregare due volte e spedisce in rete al volo col destro. Lo Scandicci prova a dilagare al 71' sfruttando un errore della Sestese in fase d'impostazione: un rimpallo favorisce Canale, che prova il tocco sotto a scavalcare Giusti ma sbatte clamorosamente contro il palo interno. Poco male per lo Scandicci, che riesce comunque a trovare il poker un minuto più tardi: altra discesa sulla destra di Grevi, altro cross al centro, altro inserimento perfetto di Baldini che segna al volo col destro. A questo punto la Sestese non ha più la forza di reagire e la partita termina con la festa dei blues che si portano a casa la vittoria in una delle sfide più prestigiose del calcio giovanile.
Calciatoripiù
: i migliori in campo non possono essere che Grevi , un vero e proprio treno sulla fascia destra, e Baldini (Scandicci), che corona la sua prestazione con un gol e due assist. Nella Sestese ottime le prestazioni di Ugolini , sempre pericoloso con i suoi inserimenti offensivi e autore dell'unica rete rossoblu, e De Biase , giocatore di classe. Per lo Scandicci da segnalare anche la prestazione di capitan Baiardi , che sigilla la vittoria guidando con personalità la sua difesa.
Venturina-Poggibonsese 2-1

VENTURINA: Del Gratta, Barbati, Politi, Alestra, Simoncini, Foti, Venucci, Colledan, Roncalli, Caciagli, Toninelli. A disp.: Cavaglioni, Daddi, Galvagno, Dedej, Anile, De Pinto, Moretti, Ghirlardini, Pennacchioni. All.: Bucciantini Fabio
POGGIBONSESE: Puppato N., Coli, Taglialavore, Ferrara, Cicali, Buini, Fidone, Vanni, Senatori, Ruiz Rodriguez, Pizzo. A disp.: Simonetti, Tafi, Belli, Helg, Dattilo, Dionigi, Ciuffi, . All.: Fusci Massimiliano
RETI: Politi, Moretti, Cicali
VENTURINA: Del Gratta, Barbati, Politi, Alestra, Simoncini, Foti, Venucci, Colledan, Roncalli, Caciagli, Toninelli. A disp.: Cavaglioni, Daddi, Galvagno, Dedej, Anile, De Pinto, Moretti, Ghirlandini, Pennacchioni. All.: Fabio Bucciantini.
POGGIBONSESE: Puppato, Coli, Taglialavore, Ferrara, Cicali, Buini, Fidone, Vanni, Senatori, Ruiz Rodriguez, Pizzo. A disp.: Simonetti, Tafi, Belli, Helg, Dattilo, Dionigi, Ciuffi. All.: Massimo Fusci.
ARBITRO: Ursu di Lucca
RETI: 25' Politi, 39' Cicali, 70' Moretti.



Il borsino pronosticava un successo netto con poca fatica: al Venturina è andata bene che di tre pezzi almeno uno, quello che poi alla fine conta, sia finito al posto giusto. Non netta né facile, ma contro la Poggibonsese è comunque arrivata la vittoria; e il 2-1 finale, maturato grazie ai cambi che Bucciantini apporta per districare un gomitolo improvvisamente ingarbugliato, rende di nuovo interessantissima la classifica considerato lo stop interno del Picchi capolista. Ma rompere la resistenza avversaria non è stato facile: ben disposta da Fusci e capace di recuperare lo svantaggio alla fine del primo atto, la Poggibonsese infatti ha disputato una gara di livello nella quale però continua a mancare il più, ossia le reti. Anche se non è il peggiore di categoria (ben tre squadre, Capezzano, Fortis Juventus e Sangiovannese, hanno segnato meno), l'attacco continua infatti a faticare; e così resta complesso identificare il viottolo per scappar via dal bordo del vulcano. È comunque buono l'avvio della Poggibonsese che per una decina di minuti cattura tutti i secondi palloni e, anche senza rendersi pericolosa, assorbe senza rischi ogni azione offensiva degli avversari; poi il Venturina sfrutta il proprio tasso tecnico, indiscutibilmente maggiore, per alzare i ritmi e il fulcro della manovra e a metà frazione passa avanti: sull'angolo di Caciagli la difesa ospite si perde Politi il cui movimento sul secondo palo vale la rete dell'1-0. Trovato il vantaggio il Venturina pare in totale controllo della partita e crea i presupposti per il raddoppio da cui però la linea a quattro avversaria lo tiene lontano. E a sorpresa al 39' il punteggio torna pari; stavolta è la Poggibonsese a sfruttare un calcio da fermo per far male: Ruiz Rodriguez calcia verso l'area una punizione dalla trequarti, la torsione di Cicali (primo centro stagionale) taglia fuori sia la difesa sia Del Gratta che stava coprendo il secondo palo. Sull'1-1 il Venturina ha un merito evidente, non farsi prendere dal panico se sta maturando il quinto pari consecutivo dopo quelli con Fortis Juventus, Sestese, Affrico e Arezzo; i cambi chiamati da Bucciantini, su tutti l'ingresso di Dedej e Moretti, fanno il resto. Ma per registrare il nuovo vantaggio occorre aspettare la mezz'ora; fin lì il Venturina mostra una manovra spumeggiante e una crescita notevole ma resta lontano dalla rete: Dedej coglie un palo fragoroso, sottoporta Colledan non riesce a toccare in rete la respinta di Puppato su un pallone schizzato fuori da una mischia. Poi al 70' esatto ecco la rete del vantaggio: Moretti devia di testa il traversone di Foti e rompe la maledizione che stava tenendo il Venturina distante dal successo da più di un mese (5 novembre, 4-3 allo Zambra); la rincorsa al primo posto può ripartire, mentre negli specchietti si fanno nitide le figure delle rivali più agguerrite.
Calciatoripiù
: entra dalla panchina e infiamma la gara: se riesce a disciplinarsi Dedej ha davanti a sé un futuro accattivante; a un'infinita capacità di corsa Foti (Venturina) abbina l'assist da tre punti.