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Allievi B Regionali GIR.Merito - Giornata n. 14

Margine Coperta-Sestese 0-1

RETI: Sorge
MARGINE COPERTA: Mammoli, Daka, Bergantino, Vettori, Fe, Dianda, Nikaj, Lenzi, Graziano, B. Bettazzi, Cardelli. A disp.: Xillo, Bastillo, Bardini, De Angelis, Grazzini, Mantice, G. Puccinelli, Campochiaro, R. Puccinelli. All.: Matteo Luzzi.
SESTESE: Giusti, Mernacaj, Scarpelli, Faggi, Chelli, Athuman, Hila, Nuti, De Biase, Patrignani, Sorge. A disp.: Rossi, Myslihaka, Ugolini, Giraldi, Danti, Baldi, Danesi. All.: Luca Paoletti.
ARBITRO: Franco di Prato
RETE: 32' Sorge.



L'Arezzo alle spalle, la vetta a -4: si chiude con un doppio sorriso il 2022 della Sestese che battendo di misura il Margine con la seconda rete stagionale di Sorge s'infila nel lotto delle protagoniste del secondo atto. L'incontro si decide nell'ultima parte del primo tempo, fin lì segnato da un buon Margine tradito in avvio dall'inconsueta imprecisione sottoporta di Brando Bettazzi che per due volte perde la sfida con Giusti. Da parte sua già vicina alla rete col solito Patrignani, la Sestese passa avanti al 32' col mancino di Sorge che dal limite schiocca il pallone accanto al palo; Mammoli parte con un passo di ritardo e il pallone rallenta solo quando ha toccato la rete. La Sestese sfrutta il vantaggio per modellare la ripresa a proprio piacimento: il Margine deve lasciarle spazio, Patrignani (tiro di poco a lato), Danesi (alto) e Danti il cui tiro-cross Mammoli allontana dal sette si fermano a mezzo metro dal raddoppio. A lungo ora il Margine fatica a uscire dalla propria metà campo, anche se riesce a creare una manciata d'occasioni: la Sestese si salva sull'incursione di Grazzini che perde il tempo per il tiro a colpo sicuro e sulla deviazione vincente di Cardelli non battezzata però da Franco che punisce un'infrazione precedente, ma il successo di misura con cui chiude l'anno solare è decisamente legittimo.
Calciatoripiù
: la coppia centrale Dianda-Vettori tiene a lungo la Sestese lontana dalla porta, e non è casuale che la rete decisiva arrivi da fuori; in una giornata in cui Brando Bettazzi è stranamente poco concreto il più pericoloso è Cardelli (Margine Coperta), una rete annullata e tanto movimento sia con sia senza il pallone; ma il capolavoro di Sorge e le ripetute chiusure di Scarpelli (Sestese), star della fascia sinistra, rendono vana ogni iniziativa.
Cattolica Virtus-Sangiovannese 3-2

RETI: Sborgi, Sborgi, Martino, Ermini, Fuccini
CATTOLICA VIRTUS: Cereda, D. Ermini, Valiante, Mangani, Mirashi, Nocentini, Ermini Polacci, Valeriani, Patacca, Sborgi, Serrini. A disp.: Mugnaini, Alla, Borghini, Fontana, Gallo, Leggieri, Marinari, Martino, Picarelli. All.: Diego Murras.
SANGIOVANNESE: Gioli, C. Ermini, Unitulli, Innocenti, Acanti, Bonaccini, Bigordi, Checchini, Fuccini, Travaglini, Raffaelli. A disp.: Tuberoni, Fabbrini, Beghini, Paolella, Pierazzi, Sbardellati. All.: Roberto Gnassi.
ARBITRO: Grigoriadis di Siena
RETI: 8', 36' Sborgi, 25' C. Ermini, 70' Fuccini, 78' Martino.



La striscia positiva può allungarsi: due volte in vantaggio e due volte raggiunta, la Cattolica Virtus ottiene il quarto risultato utile consecutivo con una rete che la Sangiovannese contesta a lungo. Visto però che il sensore nel pallone e la telecamera in asse con la traversa sono lussi che mai ci riguarderanno, sul gol fantasma l'unico occhio di falco è quello dell'arbitro le cui decisioni sono inappellabili; e a due minuti dallo scadere per Grigoriadis sul tiro di Martino smorzato dal palo il pallone viene allontanato dopo che ha già varcato la linea di gesso. È l'epilogo di una partita intensa, resa difficilmente giocabile dalle condizioni del terreno di gioco che ha risentito del diluvio dei giorni precedenti (e nel corso della gara dal cast escono, infortunati, sia Patacca sia Sborgi); la Cattolica comunque parte forte e sblocca il risultato al vertice del triangolo che Sborgi disegna con Serrini dopo appena 8'. Per un quarto d'ora sembra che la Sangiovannese sia facilmente contenibile, ma d'un tratto un episodio riporta l'incontro in parità: sceso in sovrapposizione sulla destra, Cristian Ermini effettua un cross che a metà volo si trasforma in un tiro; Cereda si trova a mezza strada, il pallone si spenge sotto il secondo incrocio e l'1-1 prende forma. E immediatamente dopo la Sangiovannese si ferma a una spanna dal vantaggio: col primo di due fischi contestati Grigoriadis annulla a Raffaelli, in realtà davvero partito in posizione irregolare sul lancio dalle retrovie, il colpo di testa del possibile raddoppio. Ne approfitta la Cattolica che a cinque minuti dall'intervallo riesce a riportarsi avanti: Serrini conquista una punizione al limite, Mirashi la tocca a Sborgi che la converte nella doppietta. È l'azione su cui di fatto tramonta il primo tempo, prologo di una ripresa contrassegnata da una buona manovra locale per circa mezz'ora; alla Cattolica manca solo la rete della sicurezza che né Ermini Polacci né Martino riescono a segnare da posizione ottima. E improvvisamente la Sangiovannese, comunque aggrappata alla partita anche nel miglior momento degli avversari, pareggia: il lungo lancio dalle retrovie trova mal piazzata la difesa locale e libero Fuccini che controlla tre passi dentro l'area e batte Cereda per il 2-2. Bisognosa di punti per ammorbidire una classifica complicata, la Sangiovannese si lancia all'attacco ma in contropiede subisce la rete che la fa uscire sconfitta e nervosissima: il lancio di Valiante innesca lo scatto di Martino che, affiancato dai centrali e fronteggiato da Gioli in uscita, una volta violata l'area riesce a toccare il pallone con la punta per indirizzarlo verso la porta; sulla decodifica di ciò che accade dopo bisogna fidarsi dell'arbitro, vicino nonostante la rapidità dell'azione e deciso nell'indicare il centro del campo dopo che il pallone picchia sul palo e comincia a correre intorno alla linea prima che la difesa spazzi. Il fischio di convalida (desiderio di Natale: andrebbe ripristinato sempre, non limitato soltanto alle situazioni dubbie) consegna alla Cattolica il nuovo vantaggio, che nel recupero Fontana in contropiede non riesce a incrementare dopo una fuga verso la porta. Ma per una volta a Murras può andar bene anche così: fatica ancora a segnare e paga ogni minima distrazione dietro, ma anche se non lotta per le zone nobili la sua Cattolica s'allontana un altro po' da una zona brutta in cui suo malgrado resta invece a gravitare la Sangiovannese.
Calciatoripiù
: nonostante una condizione fisica precaria, prima d'infortunarsi Sborgi (Cattolica Virtus) riesce a segnare una doppietta che è un mix di tecnica, naso e potenza; cerca di neutralizzarla Raffaelli (Sangiovannese), una rete annullata e tanti pensieri per la retroguardia avversaria.
Poggibonsese-Arezzo 1-1

RETI: Ferrara, Zhupa
POGGIBONSESE: Simonetti, G. Ermini, Taglialavore, Ferrara, Cicali, Buini, Fidone, Belli, Ciuffi, Ruiz Rodriguez, Pizzo. A disp.: Puppato, Tafi, Coli, Helg, Sangermano, Dattilo, Dionigi, Ronchi, Senatori. All.: Massimo Fusci.
AREZZO: Neri, Monteiro, Arrighi, Gadani, Bidini, Piantini, Bacis, Rachini, Zhupa, Bricca, Sussi. A disp.: S. Chiarello, Meloni, Pompili, Liberatori, Maddaloni, Camerini. All.: Fabio Pallari.
ARBITRO: Omar Abdulkadir Mohamed di Empoli
RETI: Zhupa, Ferrara.



La sosta arriva al momento giusto, dopo due mesi a ritmi elevatissimi l'Arezzo sta rallentando: l'1-1 strappato dalla Poggibonsese allunga a quattro il numero di partite senza vittorie, e s'annusa la sensazione che le scorie del capitombolo di Cecina non siano state interamente smaltite; la pausa è la medicina migliore per resettare la testa e i polmoni di una squadra che per dieci giornate ha dimostrato di poter essere formidabile quando resta concentrata per tutta la durata dell'incontro. Unica consolazione, torna a muoversi il totalizzatore dei punti in trasferta dopo due sconfitte consecutive; non è però abbastanza per far volgere l'umore al timidamente positivo, visto che l'avversario di giornata era la Poggibonsese che evidenzia idee interessanti e una buona manovra ma anche con questo pari resta inchiodata all'ultimo posto. Eppure sembrava essersi messo tutto bene per l'Arezzo che, costretto nel prepartita a rinunciare a Banelli (gioca Rachini), approfitta di un possesso scellerato della difesa avversaria per passare avanti: il lentissimo retropassaggio dalla corsia laterale verso Simonetti viene intercettato da Zhupa che resta freddo quanto basta per convertirlo nel vantaggio. Comincia qui il momento migliore dell'Arezzo che costruisce tre occasioni per segnare il raddoppio; Simonetti però s'oppone per due volte a Bacis (tiro angolato la prima volta, pallonetto corto la seconda) e a Monteiro che s'era ben liberato a sinistra. Il finale di tempo suggerisce però che la Poggibonsese è ancora viva: sollecitato dalle incursioni di Ciuffi e Pizzo, Neri deve dimostrare che vale almeno quanto il collega. Ma il pari è soltanto rimandato alla ripresa: la punizione di Ferrara aggira la barriera e regala l'1-1 alla Poggibonsese. Simonetti lo conserva chiudendo in uscita lo specchio a Bacis che per la terza volta esce sconfitto dal duello; e chissà come sarebbe finita se Omar Abdulkadir Mohamed non avesse fischiato la fine del match sull'ultimo contropiede imbastito da Ronchi che aveva tutta l'intenzione di mirare all'area avversaria. Il punto serve poco a entrambe; ma, poco per poco, almeno la Poggibonsese ha mezzo motivo per sorridere.
Calciatoripiù: Simonetti
sigilla un pareggio creato dalla punizione di Ferrara (Poggibonsese), i cui studi balistici gli valgono il primo centro stagionale e neutralizzano il provvisorio vantaggio di Zhupa (Arezzo).
Capezzano Pianore-Armando Picchi 1-2

RETI: Paoli, Grifasi, Golfarini
CAPEZZANO P.: Laoluna, Bertilotti, Tomei, Matrizi, Bottari, Vitaggio, Baroni, Paoli, Pillon, Cacciaguerra, Bacci. A disp.: Pellegrini, Centoni, Lencioni, Orlowski Giannoni, Sirigu, Volpicelli, Zei. All.: Simone Giuli.
ARMANDO PICCHI: Pagni, Rendina, Lepri, Barbanti, Cannarsa, D. Biondi, Salvetti, Grifasi, Menicagli, Golfarini, Paglini. A disp.: Martini, Migli, Luppichini, A. Biondi, Hadji. All.: Dario Giachini.
ARBITRO: Pistelli di Pisa
RETI: 16' Grifasi, 32' Golfarini, 73' Paoli rig.



Il messaggio era chiaro, dopo la sconfitta col Tau non può più scivolare se vuole restare lassù. L'Armando Picchi dimostra di averlo mandato a memoria: il successo con cui chiude l'anno solare gli consente di mantenere la testa della classifica; l'effetto collaterale lo accusa il Capezzano che, sconfitto 1-2, a causa del successo della Zenith finisce in piena zona retrocessione a braccetto con lo Zambra. La débâcle di sette giorni prima è già archiviata: il Picchi parte forte e passa intorno al quarto d'ora quando Barbanti sfonda a sinistra e accentrandosi serve Grifasi che da una ventina di metri spedisce il pallone al sette. La reazione del Capezzano passa dall'accelerazione di Bacci frantumatasi contro la traversa; ma è un pericolo occasionale per l'Armando Picchi che s'affida a Golfarini per andare alla pausa sul doppio vantaggio: Laoluna vince il primo duello solitario, non il secondo da cui esce trionfante l'avversario dopo una parata su un altro tiro di Grifasi dalla distanza. La fiammata del Capezzano a inizio ripresa non produce effetti tangibili: l'Armando Picchi controlla, disinnesca i calci da fermo e in contropiede manca tre volte l'occasione del tris che Laoluna nega a Menicagli e Golfarini. L'incontro si riapre improvvisamente a sette minuti dalla fine, quando il contestatissimo Pistelli rileva un fallo di Luppichini su Cacciaguerra e consente a Paoli di convertire in rete il rigore dell'1-2. Ma niente mette a rischio la vittoria e il primato del Picchi che se dopo la sosta batterà il Margine incasserà intanto il titolo d'inverno; per il resto si starà a vedere.
Calciatoripiù: Cacciaguerra
davanti, Baroni e Paoli in mediana e Tomei (Capezzano P.) sulla corsia sinistra tentano di boicottare la manovra della capolista, nelle cui reti Grifasi (Armando Picchi) entra con una costanza invidiabile.
Zenith Prato-Affrico 2-0

RETI: Boanini, Magni
ZENITH PRATO: Cambi, Demiri, Geri, Turku, Lenzi, Borchi, Mari, Belli, Magni, Boanini, Innocenti. A disp.: Mura, Petrelli, Turturro, Santanni, Guastamacchia, Cei, Pagliuca, Barattucci, Cinà. All.: Alessandro Somigli.
AFFRICO: Biotti, Bartalini, Casati, Bianchini, Shehade, Guerrini, Matrone, Chiaverini, Morelli, Bertelli, Donigaglia. A disp.: Lombardi, Guidorizzi, Giannoni, Vaggioli, Cillerai, Cardona, Bartoletti. All.: Andrea Bertini.
ARBITRO: Scartabelli di Pistoia.
RETI: Boanini, Magni.



Colpaccio della Zenith Prato che tra le mura amiche batte 2-0 l'Affrico e supera in classifica in un colpo solo Capezzano Pianore e Zambra. La partita si contraddistingue fin da subito per ritmi alti e grande agonismo, con le due squadre decise a giocarsela a viso aperto per conquistare i tre punti. Dopo una prima fase di equilibrio, al 20' i padroni di casa sbloccano il risultato: Boanini riceve un pallone filtrante e sfrutta un'indecisione della difesa avversaria per presentarsi davanti al portiere e batterlo con freddezza. L'Affrico risponde alzando il baricentro e presenziando con costanza nella metà campo avversaria, pur senza riuscire mai a rendersi veramente pericoloso. Cosa che invece fa la Zenith, quando Mari si ritrova a tu per tu con Biotti ma si lascia ipnotizzare da quest'ultimo. Il copione rimane tutto sommato simile nella ripresa, anche se la squadra di Bertini aumenta il suo indice di pericolosità e fa tremare la traversa con una conclusione dalla distanza. Chiaramente l'intento dei locali è quello di difendere il prezioso vantaggio, rimanendo ben chiusi nella propria metà campo e cercando casomai di colpire in contropiede. Proprio in questo modo Innocenti riceve sui piedi il pallone del raddoppio, ma davanti alla porta calcia di poco sul fondo. Poco male comunque per la Zenith, che trova il 2-0 solo qualche minuti più tardi: ancora una volta l'Affrico si fa trovare scoperto e così Cei arriva da solo in area, per poi servire l'accorrente Magni che a porta vuota non può sbagliare. Il raddoppio pratese suona come una sentenza per gli ospiti, che nel finale provano a rimettersi in carreggiata ma devono fare i conti con un cronometro che scorre troppo velocemente. Tra l'altro lo stesso Cei fallisce due volte il terzo gol, certificando la bravura della sua squadra nel difendersi e ripartire nonostante la tensione dei concitati minuti finali. Quando l'arbitro fischia tre volte è dunque la Zenith a festeggiare una vittoria che le permette di chiudere alla grande il 2022, ma soprattutto di portarsi momentaneamente fuori dalla zona retrocessione anche se la salvezza è ovviamente ancora tutta da conquistare.
Calciatoripiù
: Lenzi , Innocenti e Magni (Zenith Prato).
Scandicci-Venturina 0-5

RETI: Cozzolino, Cozzolino, Cozzolino, Toninelli, Caciagli
SCANDICCI: Patacchini, Novelli, Di Bonito (55' Campone), Cesari (41' Moccia), Baiardi, Faralli, Grevi, Corsinovi (71' Trentanove), Bargellini (41' Canale), Tagliavini (41' Pino), Esposito (41' Baldini). A disp.: Serio. All.: Marco Vinattieri.
VENTURINA: Del Gratta, Galvagno (47' Daddi), Politi, Alestra, Bergamaschi (64' Moretti), Del Pinto (55' Simoncini), Foti, Roncalli (47' Ghirlandini), Cozzolino (68' El Allali), Caciagli (70' Toninelli), Colledan (68' Anile). A disp.: Cavaglioni, Barbati. All.: Fabio Bucciantini.
ARBITRO: Bagni di Prato
RETI: 3' Caciagli, 7', 27', 67' Cozzolino, 73' Toninelli.



Che spettacolo il Venturina! Surclassato lo Scandicci (0-5 il finale al Bartolozzi) al termine di una partita a dir poco perfetta. I locali non riescono mai a entrare in gara, merito anche di una prestazione sublime da parte degli avversari che trovano il vantaggio dopo pochi minuti, gestiscono il pallone, si divertono ma soprattutto danno spettacolo. Giocate, azioni ben manovrate e gol da far venire giù lo stadio: i biancocelesti si portano a casa i tre punti grazie a una prova di squadra entusiasmante, sottolineata anche dallo splendido gesto di sportività da parte dei tifosi di casa che si alzano in piedi per applaudire gli avversari al termine del match. A illuminare subito un pomeriggio cupo ci pensa un super Caciagli con un gol straordinario: dal vertice dell'area di rigore arma il sinistro e fa partire la bomba, che leggermente deviata da un difensore avversario, assume una traiettoria impossibile per Patacchini e si insacca sotto il secondo incrocio. Tre minuti ed è già 0-1. Passano solo quattro minuti e il Venturina trova il gol del raddoppio con l'eroe di giornata: complice una sbavatura del portiere di casa che in uscita non riesce a bloccare il pallone, , Cozzolino è lestissimo nell'appoggiare in rete un pallone vagante in area di rigore. La partita sembra già in discesa per il Venturina che però non allenta la presa e al 27' allungano di nuovo con Cozzolino: dalla bandierina Caciagli pennella un gran pallone in area di rigore, svetta più in alto di tutti il bomber che incorna e trafigge Patacchini per il gol che sembra chiudere definitivamente la gara. Al 32' però la squadra ospite pecca di superficialità: Del Gratta regala un pallone sanguinoso a Esposito che però non calcia e prova a servire un compagno meglio appostato, trovando però l'ottima opposizione della difesa avversaria; brividi per il Venturina che gioca sul velluto, primi segnali positivi per uno Scandicci in totale difficoltà. Cinque minuti più tardi arriva anche l'occasione più pericolosa i blues: Grevi, unico sufficiente di giornata, sgasa sulla fascia, arriva quasi sul fondo e disegna un tiro-cross che scavalca Del Gratta e sfiora il palo adagiandosi però sul fondo. L'ultima palla-gol della prima frazione capita sui piedi di Foti, al termine di un contropiede da manuale: Caciagli lancia lungo per Cozzolino, che vola sulla corsia di destra e mette in mezzo un cross rasoterra; il sinistro di Foti, che calcia di prima intenzione, termina alto. Il primo tempo dunque si chiude sul risultato di 0-3. Nella seconda frazione Vinattieri prova a rivoluzionare la squadra e per provare a rientrare in partita cambia tutto il reparto offensivo confermando solo Grevi. Il Venturina rallenta i ritmi e gestisce il vantaggio per i primi venti minuti della ripresa, poi riprende ad attaccare ma prima fallisce una buona occasione con Ghirlandini che prova a piazzare col destro ma mette alto e poi vede Cozzolino cogliere il palo. Se vi stavate chiedendo dove sia finito Cristiano Ronaldo svincolato la risposta è ovvia, è al Venturina e gioca con la maglia numero nove (il sette evidentemente era già occupato: al 67' Ghirlandini crossa in area di rigore proprio per Cozzolino che osserva il pallone, si coordina e in rovesciata trova un gol pazzesco. È la tripletta personale che vale lo 0-4 e la standing ovation da parte di tutta la tribuna: tutti in piedi ad applaudire il gesto tecnico del bomber che decide di giocare così l'ultimo pallone della propria gara. Nel finale di gara anche i subentrati dalla panchina ospite si iscrivono alla festa: azione da cineteca per mandare in porta Toninelli che, freddissimo davanti a Patacchini, lo salta e appoggia in rete per lo 0-5. Manita e partita chiusa. Cala il sipario: tutti in piedi ad applaudire questi ragazzi che si meritano i più sinceri complimenti, tornano a casa con il bottino pieno e mantengono il secondo posto in classifica. Un elogio particolare va rivolto anche ai tifosi di casa che mostrano grande sportività nell'accettare la pesante sconfitta e congratulandosi con gli avversari evidenziano i veri valori di questo sport
Calciatoripiù
: unico sufficiente dei suoi, Grevi (Scandicci) sfiora la rete e prova a sgasare sulla fascia, non riuscendo però ad incidere. Nelle file ospiti sarebbero da premiare tutti e diciotto (venti) per la splendida prestazione di squadra; dovendone scegliere alcuni è impossibile non premiare la prova sontuosa di Cozzolino che oltre a mettere a segno una tripletta segna il gol dell'anno. Ottima anche la gara di Caciagli , impreziosita da rete e assist: mostra una grande tecnica palla al piede e un'intelligenza calcistica non indifferente. Prestazione positiva anche per Colledan che completa il trio delle meraviglie biancoceleste. Ottimo infine l'impatto di Toninelli (Venturina), che si iscrive nel tabellino dei marcatori segnando con estrema freddezza una rete che sembra facilissima.
Sporting Cecina-Zambra Calcio 3-0

RETI: Loi, Rofi, Hasibra
SPORTING CECINA: Lemmi, Vestri G., Ferretti, Nigiotti, Rofi, Tortur, Hasibra, Castelli, Di Tanto, Lombardo, Tei. A disp.: Sozzi, Rossi, Vestri F., Cerundolo, Camerini, Loi. All.: Alessandro Magrì.
ZAMBRA CALCIO: Coccozza, Gronchi, Cariello, Zacagnini, Ribechini, Colombini, Arcidiacono, Tarantini, Bargi, Bartolini, Del Cesta. A disp.: Ruglioni, Cerrai, Ciotta, Celentano, Braho, Ferretti. All.: Federico Viviani.
ARBITRO: Ravini di Pisa.
RETI: 3' Hasibra, 70' Loi, 75' Rofi.



Pur con una formazione rimaneggiata a causa di numerosi infortuni, lo Sporting Cecina batte con autorità lo Zambra infilando il quarto risultato utile consecutivo. L'incontro si mette subito bene per i padroni di casa che già al 3' sono in vantaggio con un tiro direttamente da calcio d'angolo di Hasibra, che termina in rete con la complicità di un difensore ospite. Lo Zambra cerca di scuotersi ma non riesce ad arrivare quasi mai in modo pericoloso nell'area avversaria. I cecinesi contengono le azioni degli ospiti e poi attaccano, minacciando il raddoppio al 7' al 14'. Lemmi, invece, deve intervenire solo al 25' quando anticipa Tarantini lanciato in profondità. Al 30' lo Sporting imbastisce una bella azione: passaggio filtrante di Lombardo per Castelli che lancia Di Tanto, il cui tiro termina alto. Immediata la risposta dello Zambra: sugli sviluppi di un calcio d'angolo tiro Arcidiacono calcia, la palla viene respinta sui piedi di Cariello che impegna severamente Lemmi. La ripresa vede i ragazzi di Magrì cercare con decisione la seconda rete. Dal 45'al 62' una serie di attacchi dei cecinesi impegnano seriamente la difesa ospite, mentre al 70' arriva la seconda rete: Lombardo imposta, palla a Di Tanto che arriva sul fondo e mette al centro per Loi il quale, entrato da poco, insacca. La partita di fatto termina qui, perché da una parte lo Zambra accusa il colpo e dall'altra lo Sporting Cecina arrotonda il punteggio con Rofi che al 75' devia di testa in rete su traversone dalla bandierina. Lo Zambra, pur impegnandosi al massimo, non riesce a rendersi pericoloso e la partita si chiude sul punteggio di 3-0. Ottima prova dello Sporting Cecina, ben messo in campo da mister Magrì e capace di dominare l'incontro dopo qualche incertezza iniziale.
Calciatoripiù
: Castelli , stella del centrocampo che abbina tecnica e visione di gioco; Hasibra , autore di un gol e lottatore instancabile; Rofi , grande incontrista capace di realizzare un bellissimo gol di testa (Sporting Cecina). Zaccagnini , uno di quelli che fino all'ultimo a cercato di contrastare le azioni avversarie (Zambra).
Tau Calcio-Fortis Juventus 4-0

RETI: Di Lorenzo, Rossi, Savastano, Savastano
TAU ALTOPASCIO: Meini, Buzzegoli, Lensi, Palaj, Paperini, Rossi, Di Lorenzo, Scardigli, D'Ulivo, Nesti, Lucchesi. A disp.: A. Chiarello, Fiori, Leporatti, Tocchini, Asllani, Savastano, Giusti, Gasperoni, D'Amato. All.: Luca Guerri.
FORTIS JUVENTUS: Biagioli, Benucci, Capanni, D. Silvestri, Bonini, Maretti, Belli, Pieri, Ciari, Nencioli, Bini. A disp.: Vaghini, Bucelli, Borselli, Chenet, Gianassi, Ciacci, N. Silvestri, De Simone, Montuschi. All.: Michele Fusi.
ARBITRO: Tesi di Pistoia
RETI: 12' Di Lorenzo, 63' Rossi rig., 70' rig., 77' Savastano.
NOTE: espulso Capanni (58').



Sottovoce si sussurra da settimane: occhio a non fraintendere una classifica che li ha puniti per buona parte dell'autunno, è verosimile che alla fine vincano i soliti di sempre. Per scoprire come andrà a finire occorrerà attendere il secondo atto, ma la quinta vittoria consecutiva ufficializza ciò che solo i meno accorti non avevano intuito: se non la favorita regina (lo è, lo è) il Tau Altopascio è comunque ben piazzato in griglia. Il 4-0 sulla Fortis Juventus gli consente di staccare l'Arezzo e mantenere intatto il distacco dal Venturina (-1) e dall'Armando Picchi capolista (-3) sconfitto nel turno precedente; ma anche se netto nel punteggio non è stato il successo più facile delle ultime settimane, perché finché non sono rimasti in dieci a metà ripresa i rivali hanno di nuovo dimostrato che la terzultima posizione è decisamente ingenerosa. È vero che impiega pochissimo a passare avanti (Paperini, l'eroe della gara di Livorno, recupera un pallone sulla trequarti e imbuca per Di Lorenzo che guarda Biagioli e lo batte gelido), ma poi a lungo il Tau Altopascio fatica a rompere la resistenza della Fortis Juventus che anche se non crea vere occasioni da rete si difendere con ordine; prima dell'intervallo si registrano soltanto due tiri di Lucchesi che da posizione defilata prova a forzare il chiavistello, ma senza esito. Nella prima parte della ripresa si recita su un canovaccio simile, impreziosito semmai dai primi tentativi della Fortis Juventus che pur senza pungere regge bene il confronto con un avversario così superiore. Poi però una gestione sciagurata di una ripartenza dal basso la condanna: il rilancio di Biagioli è corto, Scardigli lo intercetta e per evitare il raddoppio Capanni lo trattiene mentre sta per entrare in area; Tesi decodifica i quattro criteri che definiscono la chiara occasione da rete ed esibisce il cartellino rosso con cui costringe la Fortis Juventus a giocare in dieci per una ventina di minuti abbondanti. Il Tau ne approfitta subito: Gianassi interviene in ritardo su Di Lorenzo che stava cercando lo spazio per farsi pericoloso in area, Rossi converte in rete il primo rigore di giornata al quale segue quello conquistato (fallo di Pieri) e trasformato da Savastano per il 3-0. Nel finale il divario cresce ancora: il traversone di Leporatti ha tensione e traiettoria giusta, di testa Savastano lo devia in porta amplificando il successo che trascina il Tau al centro della scena. Calciatorepiù : in tre quarti delle formazioni avversarie giocherebbe titolare fisso: Savastano (Tau Altopascio) entra nella ripresa e in meno di mezz'ora chiude la partita con un rigore conquistato e trasformato e una pregevole rete di testa.