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Allievi B Regionali GIR.Merito - Giornata n. 6

Cattolica Virtus-Venturina 0-2

CATTOLICA VIRTUS: Mugnaini, Marinari, Alla, Mangani, Borghini, Mirashi, Fontana, Valeriani, Ermini Polacci, Sborgi, Martino. A disp.: Cereda, Bindi, Ermini, Ferrazza, Gallo, Patacca, Serrini, Silli . All.: Murras Diego
VENTURINA: Del Gratta, Politi, Galvagno, Bergamaschi, Simoncini, Alestra, Dedej, Colledan, Moretti, Caciagli, Cozzolino. A disp.: Tanganelli, Daddi, Barbati, Roncalli, De Pinto, Venucci, Toninelli, . All.: Bucciantini Fabio
RETI: Cozzolino, Dedej
CATTOLICA VIRTUS: Mugnaini, Marinari, Alla, Mangani, Borghini, Mirashi, Fontana, Valeriani, Ermini Polacci, Sborgi, Martino. A disp.: Cereda, Bindi, Ermini, Ferrazza, Gallo, Patacca, Serrini, Silli. All.: Diego Murras.
VENTURINA: Del Gratta, Politi, Galvagno, Bergamaschi, Simoncini, Alestra, Dedej, Colledan, Moretti, Caciagli, Cozzolino. A disp.: Tanganelli, Daddi, Barbati, Roncalli, De Pinto, Venucci, Toninelli. All.: Fabio Bucciantini.
ARBITRO: Scartabelli di Pistoia
RETI: 38' Cozzolino, 82' Dedej.



Sono molti i motivi d'interesse che hanno convinto un nutrito gruppo di appassionati ad arrampicarsi sulla gradinata del San Michele in vista di uno scontro al vertice che prometteva scintille. C'era grande curiosità nei riguardi del fenomeno Venturina, una formazione che ha costruito gran parte dei propri successi lontano dal Valentino Mazzola e che in terra fiorentina cercava d'apporre un tassello ulteriore alla propria imbattibilità esterna. Uguale sentimento però si nutriva nei confronti della Cattolica, una delle sole tre squadre fin qui capaci di strappare i tre punti all'albiceleste. Più volte nel corso degli ottanta minuti di gioco Fabio Buccianti chiede al proprio gruppo un'interpretazione di qualità. Ed è stata proprio questa caratteristica, unita a una straordinaria solidità difensiva e a un'intelligente impostazione in mezzo al campo, a regalare con merito al Venturina altri tre punti d'oro, utili a tenere il passo delle battistrada e a frustrare in maniera forse definitiva la residue speranze della Cattolica. Una prima fase di studio caratterizzata da un evidente equilibrio non nasconde il testo del tema tattico che caratterizzerà una gara ben interpretata da ambo le parti per intensità e ritmo. Prendendo quale utile punto di riferimento le buone doti tecniche e l'intelligenza di Colledan, in fase d'impostazione il Venturina costruisce un'efficace architettura che in maniera ora avvolgente ora rapida nelle ripartenze costringe la difesa sammichelina a una dispendiosa fase di rottura. La spinta sugli esterni di Dedej e Cozzolino, che quando ve n'è la necessità non disdegnano di accentrarsi al fine di supportare l'estro e il cambio di passo dell'ispirato Caciagli, mette ben presto sotto pressione Mirashi e compagni. Non è un caso dunque che al 12' sia proprio un errore in fase di disimpegno commesso dai difensori sammichelini a regalare all'albiceleste la prima buona occasione. È l'ex Legnaia Borghini a fallire un agile disimpegno recapitando il pallone sui piedi del ben appostato Dedej, la cui pronta battuta dal limite costringe Mugnaini a un'affannosa deviazione in calcio d'angolo. Due minuti più tardi è una lunga punizione dalla trequarti a mandare in corto circuito il dispositivo difensivo locale: il pallone spiove nel cuore dell'area giallorossa, lo raccoglie Caciagli che ottimamente appostato a pochi passi dalla porta manca una clamorosa opportunità calciando oltre la traversa in scarsa coordinazione un pallone che meritava ben altro trattamento. Si sgola il grintosissimo Diego Murras. Sicuramente se ci fosse anche lui in campo il tasso di pericolosità della sua Cattolica si alzerebbe notevolmente. I suoi ragazzi faticano infatti a produrre gioco e ad allargare le maglie della difesa avversaria utilizzando le corsie esterne. Fontana e Martino, sistematicamente anticipati dai rocciosi Politi e Galvagno, non riescono a supportare al meglio Ermini Polacci che, a sua volta ben contenuto da un attento Simoncini, non riesce mai a trovare lo spunto della punta. Sembra invece trovare quello del dieci il mobilissimo capitan Sborgi che, galleggiando intelligentemente fra le linee e non fungendo dunque da vero e proprio punto di riferimento per i difensori avversari, è l'unico a rendersi veramente pericoloso dalle parti di Del Gratta. Al 16', in occasione della prima vera manovra d'attacco imbastita dai padroni di casa, Martino viaggia veloce sulla sinistra e poi taglia verso il centro un pallone che l'accorrente Sborgi prima raccoglie e poi indirizza a rete da buona posizione impegnando il numero uno ospite in una presa comunque molto salda. È però sempre la squadra di Bucciantini a far gioco utilizzando, fra le varie soluzioni a sua disposizione, anche i frequenti inserimenti del forte mediano Bergamaschi che ci prova al 29' al culmine di una manovra avvolgente: il pallone si perde di poco oltre la traversa. Allo scoccare della mezz'ora lo imita sul fronte opposto Sborgi la cui conclusione gira al largo alla sinistra di Del Gratta. Al 34' Caciagli saggia i riflessi di Mugnaini con un calcio piazzato dal limite: pallone alzato con bravura sopra la traversa. Gli ospiti insistono e al 38' sbloccano il risultato. La volata di Dedej sulla sinistra si conclude con un tentativo di battuta a rete a dir poco rivedibile, ma che si traduce in un assist perfetto: lo sfrutta l'accorrente Cozzolino che giungendo a tutta velocità all'altezza del secondo palo conclude di prima intenzione trovando la pronta opposizione di Mugnaini. Il portiere giallorosso però può solo respingere corto; il pallone torna sui piedi del numero undici biancazzurro che stavolta non sbaglia portando il Venturina in vantaggio. La reazione sammichelina è immediata e pochi secondi prima che Scartabelli mandi tutti negli spogliatoi per il riposo di metà gara una splendida punizione calciata da Sborgi da destra costringe Del Gratta a un intervento altrettanto superbo che gli permette di togliere il pallone dall'incrocio. La fase iniziale della ripresa vede la Cattolica provare a cambiar passo; ma visto e considerato che neppure l'inversione dei due esterni sembra dare i risultati sperati, Murras decide di giocarsi il fattore sorpresa inserendo in attacco il rapidissimo Oscarino Serrini. Finalmente, qualcosa si muove sul fronte offensivo sammichelino: al 59' è proprio il neoentrato, ottimamente innescato da uno splendido lancio del solito Sborgi, a ritrovarsi fra i piedi la più ghiotta delle occasioni, ma al momento di battere a rete dopo aver superato di slancio Del Gratta in uscita si fa murare dal rientro di Bergamaschi alla disperata. Al 66' ancora l'imprendibile Serrini fa impazzire i difensori avversari che commettendo fallo su di lui (Il pistoiese Scartabelli ha diretto in maniera sufficiente una gara veloce, godibile ed estremamente corretta) regalano alla Cattolica una punizione da favorevole posizione: Sborgi la indirizza a rete costringendo Del Gratta a volare sotto la traversa per togliere dallo specchio un pallone quasi certamente destinato a infilarsi in rete. Adesso la Cattolica e Serrini in particolare ci credono: al 72' è ancora lui a suonare la carica stavolta mettendosi in proprio e impegnando Del Gratta con un insidioso rasoterra che il portiere albiceleste disinnesca in tuffo. Il tanto agognato pareggio non arriva e come spesso succede, proprio in prossimità dei titoli di coda, è il Venturina che assesta agli avversari il definitivo colpo da ko. Cozzolino calcia verso il centro una punizione dalla destra: il pallone spiove all'altezza del primo palo, Dedej interviene puntale in anticipo sottomisura e gira il pallone sotto la traversa. Così, al netto dell'inversione dei ruoli, le ali fanno volare il Venturina dei record a ridosso della testa della classifica; vittima di una preoccupante crisi di gioco e che solo a tratti ha mostrato le buone qualità dei singoli, la Cattolica è costretta a riporre i propri sogni nel cassetto.
Calciatoripiù
: degne di menzione le prestazioni di Sborgi e Serrini (Cattolica); hanno ben giocato Simoncini, Politi e Galvagno sulla linea dei difensori; Bergamaschi nel ruolo di argine fra difesa e centrocampo; Alestra in fase d'interdizione; Colledan in qualità di costruttore di gioco; Caciagli fra centrocampo e attacco; Dedej e Cozzolino (Venturina) lungo le corsie esterne.
Tau Calcio-Scandicci 4-2

TAU CALCIO: Masini, Rossi, Lensi, Palaj, Gasperoni, Vannacci, Paperini, Scardigli, Di Lorenzo, Nesti, Lucchesi. A disp.: Tonarelli, Fiori, Aiello, Leporatti, Asslani, D Ulivo, Tocchini, Giusti, Savastano. All.: Guerri Luca
SCANDICCI: Serio, Ciaschi, Di Bonito, Cesari, Baiardi, Catalano, Grevi, Tagliavini, Pino, Bargellini, Baldini. A disp.: Cosi, Faralli, Novelli, Andreucci, Trentanove, Martini, Pepe, Esposito A., Sarti. All.: Vinattieri Marco
RETI: Scardigli, Vannacci, D Ulivo, Asslani, Pino, Pino
TAU ALTOPASCIO: Masini, Rossi, Lensi (68' Fiori), Palaj, Gasperoni, Vannacci, Paperini (62' Leporatti), Scardigli (82' Tocchini), Di Lorenzo (52' D'Ulivo), Nesti (43'Asllani), Lucchesi (73' Savastano). A disp.: Tonarelli, Aiello, Giusti. All.: Luca Guerri.
SCANDICCI: Serio, Ciaschi, Di Bonito (76' Faralli), Cesari (15' Novelli), Baiardi, Catalano, Grevi (68' Esposito), Tagliavini (83' Andreucci), Pino (76' Pepe), Bargellini (66' Sarti), Baldini. A disp.: Cosi, Martini. All.: Marco Vinattieri.
ARBITRO: Del Seppia di Pisa
RETI: 7' Scardigli, 9', 36' rig. Pino, 54' Vannacci, 65' D'Ulivo, 81' Asllani.
NOTE: ammoniti Masini, Ciaschi e Baldini. Recupero: 2'+4'.



Vittoria in rimonta e primato: sabato migliore non poteva esserci per il Tau Altopascio che batte 4-2 lo Scandicci dopo un primo tempo in affanno (gli avversari sbagliano anche un rigore); nella ripresa la capolista impone la propria forza offensiva senza mai concedere occasioni agli avversari e ribadendo che si considera per la vittoria finale. Il Tau parte forte, sfiora il vantaggio al 5'(Lensi crossa in area una punizione da sinistra, di testa Paperini alza sopra la traversa) e lo trova al 7': Di Lorenzo s'allarga a sinistra, controlla il pallone e appoggia in verticale a Lucchesi che conquistato il fondo mette un rasoterra sul palo più lontano dove arriva il piatto vincente di Scardigli. Ma l'1-0 dura due minuti scarsi: lanciato in contropiede ai venti metri, di testa Baldini prolunga al limite per Pino che dopo il controllo riesce a entrare in area e battere Masini in uscita. La gara s'infiamma, al 17' il Tau sfiora il nuovo vantaggio: uk corner di Lensi sul primo palo favorisce la deviazione aerea di Vannacci, salvata sulla linea dalla difesa. Il Tau insiste sempre a sinistra: Lensi appoggia in area a Di Lorenzo che crossa teso in mezzo, ma Serio anticipa tutti in presa alta e neutralizza (21'). Lo Scandicci si fa vedere alla mezz'ora: Bargellini riceve ai trenta metri e dopo essere avanzato serve a sinistra Baldini che accentratosi dal limite spara alto. L'inerzia dell'incontro sembra però improvvisamente cambiata: al 32' Di Bonito lancia in area Bargellini contrastato fallosamente da un difensore al momento della conclusione. Per Del Seppia l'intervento merita un rigore che però Grevi angola troppo: solo lambito il palo alla destra di Masini. L'1-2 è comunque solo rinviato: al 36' Pino sfrutta infatti un retropassaggio lento verso Masini e riesce ad anticiparlo finendo a terra sul contatto; Del Seppia concede allo Scandicci il secondo penalty che lo stesso Pino trasforma con una gran botta sotto la traversa. Lo Scandicci chiude dunque avanti il primo tempo. Il Tau rientra dalla pausa con l'intenzione di ribaltare la partita: al 51' Rossi appoggia ad Asllani un fallo laterale con cui lo libera al cross, Serio blocca in presa alta nella mischia. Il pari arriva all'azione successiva: lo stesso Asllani mette al centro una punizione dal vertice destro dell'area, Vannacci schiaccia di testa il pallone che colpisce il palo e finisce in rete. Ora il Tau punta a vincere: al 56' Asllani parte a sinistra e dopo aver scambiato con D'Ulivo conclude dal limitem ma Serio blocca centralmente. Otto minuti più tardi Scardigli lancia a destra Lucchesi che saltato un difensore effettua un traversone sul palo più lontano: Asllani di prima impegna Serio che devia sul fondo. Sulla ripresa del gioco il Tau Altopascio passa: Scardigli si libera a destra e crossa in mezzo per D'Ulivo che insacca dopo aver sparato sul portiere il primo tentativo. Ora il Tau prova a chiudere l'incontro: Lucchesi recupera il pallone a destra e arrivato al limite conclude; Serio in tuffo riesce a deviare in angolo. Il 4-2 arriva nel recupero: Scardigli appoggia a destra per Rossi che di prima crossa sul palo più lontano; Asllani controlla di petto e con un gran tiro di sinistro realizza con l'aiuto della traversa e mette in ghiaccio vittoria e primato.
Calciatoripiù: Asllani
(Tau Altopascio) entra nella ripresa ed è gran protagonista della rimonta nella quale realizza il gran gol della sicurezza; doppietta e tanto lavoro davanti per Pino (Scandicci).
Margine Coperta-Zenith Prato 3-0

MARGINE COPERTA: Mammoli, Bergantino, Sharka, Pezzano, Dianda, Vettori, Nikaj, Lenzi, Graziano, Bettazzi B., Bastillo. A disp.: Xillo, Simoni, Bardini, Matteucci, Fe, Daka, Cardelli, Campochiaro, Puccinelli R.. All.: Luzzi Matteo
ZENITH PRATO: Cambi, Mari I., Geri, Santanni, Lenzi, Petrelli, Mari M., Belli, Pareti, Boanini, Innocenti. A disp.: Mura, Borchi, Cei, Demiri, Guastamacchia, Magni, Pagliuca, Turku. All.: Somigli Alessandro
RETI: Bettazzi B., Pezzano, Graziano
MARGINE COPERTA: Mammoli, Bergantino, Sharka, Pezzano, Dianda, Vettori, Nikaj, Lenzi, Graziano, B. Bettazzi, Bastillo. A disp.: Xillo, Simoni, Bardini, Matteucci, Fe, Daka, Cardelli, Campochiaro, R. Puccinelli. All.: Matteo Luzzi (squalificato, in panchina Marco Ferro).
ZENITH PRATO: Cambi, I. Mari, Geri, Santanni, Lenzi, Petrelli, M. Mari, Belli, Boanini, Pareti, Innocenti. A disp.: Mura, Demiri, Borchi, Cinà, Turku, Pagliuca, Guastamacchia, Cei, Magni. All.: Alessandro Somigli.
ARBITRO: Roffo di Lucca
RETI: B. Bettazzi, Pezzano, Graziano.



Con un attacco così viene tutto più facile: il Margine Coperta bissa il successo di Scandicci battendo 3-0 la Zenith Prato che non riesce a dare l'ultimo strattone per allontanarsi definitivamente dal bordo del vulcano; e stavolta funziona anche la difesa che, dopo tre partite in cui era stata bucata almeno una volta, ritrova l'imbattibilità. Della difesa è parte integrante Mammoli: tre le parate decisive a cavallo della pausa, quando il risultato era ancora in bilico. Già a favore del Margine però: l'incontro infatti si sblocca in avvio quando dalla bandierina sinistra Pezzano chiama lo schema e ingaggia Bettazzi al vertice dell'area: l'affondo fintato manda fuori asse la difesa e gli libera centralmente uno spazio sfruttato, lui mancino, con un destro che schiaffeggia la traversa ed entra sotto il secondo incrocio. Per un quarto d'ora la Zenith fatica a reagire: il Margine resta all'attacco e sfiora il raddoppio con Sharka che, servito davanti alla porta dal cross di Nikaj, perde l'attimo per calciare e grazia la Zenith. E l'errore sarebbe potuto costare molto se tra la fine del primo tempo (al tiro Boanini e Marcus Mari) e l'inizio del secondo (al tiro Pareti) Mammoli non avesse ricordato a tutti che nessuno ha mai dovuto ringraziare il caso se s'è preso la maglia di portiere titolare del Margine; poi, vano lo sforzo, la Zenith rallenta e nell'ultimo quarto di gara il Margine allunga: Brando Bettazzi rende la cortesia a Pezzano servendogli dal fondo un pallone incantevole che calciato d'interno destro si trasforma nel raddoppio. E prima che Roffo (direzione eccellente) fischi la fine sul collo della Zenith arriva anche il 3-0: il lancio di Lenzi scavalca la difesa e fa correre Graziano che punta Cambi e lo supera con un rasoterra letale. Il Margine esulta, la classifica è belloccia; altrettanto non può dire la Zenith che dopo lo sprint che lo ha tirato via dai primi schizzi di lava ne resta in qualche modo incomprensibilmente attratto.
Calciatoripiù
: assist e rete per Brando Bettazzi , assist e rete per Pezzano; viene tutto più facile con le parate di Mammoli (Margine Coperta), decisivo nel momento in cui cresce la pressione creata da Boanini e Marcus Mari ; la cartolina finale è però per Belli (Zenith Prato), costretto ad abbandonare anzitempo l'incontro.
Sangiovannese-Fortis Juventus 1-0

SANGIOVANNESE: Gioli, Beghini, Ermini, Acanti, Rossi, Bonaccini, Bigordi, Travaglini, Fuccini, Lorenzini, Raffaelli. A disp.: Di Trapani, Fabbri, Barlondi, Paolella, Pierazzi, Sbardellati, . All.: Gnassi Roberto
FORTIS JUVENTUS: Biagioli, Cecchi, Bini, Gianassi, Casci, Maretti, Belli, Pieri, De Simone, Nencioli, Capanni. A disp.: Vaghini, Brunetti, Bucelli, Silvestri D., Silvestri N., Benucci, Borselli, Montuschi. All.: Fusi Michele
RETI: Fuccini
SANGIOVANNESE: Gioli, Beghini, Ermini, Acanti, Rossi, Bonaccini, Bigordi, Travaglini, Fuccini, Lorenzini, Raffaelli. A disp.: Di Trapani, Fabbrini, Barlondi, Paolella, Pierazzi, Sbardellati. All.: Roberto Gnassi.
FORTIS JUVENTUS: Biagioli, Cecchi, Bini, Gianassi, Casci, Maretti, Belli, Pieri, De Simone, Nencioli, Capanni. A disp.: Vaghini, Brunetti, Bucelli, Silvetri D., Silvestri N., Benucci, Borselli, Montuschi. All.: Michele Fusi.
ARBITRO: Bolognesi di Siena.
RETI: 20' Fuccini.



La Sangiovannese sale sull'ultimo treno per sperare nella salvezza, vincendo lo scontro diretto contro la Fortis Juventus grazie al gol decisivo di Fuccini. Partenza lanciata dei locali che giocano molto alti e pressano la Fortis che fatica ad organizzare trame di gioco efficaci. Nella prima fase di gioco non ci sono grossissime occasioni, anche se Biagioli è spesso chiamato in causa dagli avanti locali: Fuccini all'8' mastica la conclusione su bel cross rasoterra di Bigordi, Travaglini invece si rende minaccioso con un tiro da fuori al 14'. La pressione locale viene premiata al 20'. Al termine di una bella azione palla a terra, l'esterno difensivo Beghini si libera per il cross dalla destra, pescando la testa di Fuccini che è bravissimo ad incrociare la sfera sul secondo palo per il momentaneo 1-0. Biagioli sfiora ma non riesce ad evitare il gol. I 10 minuti successivi vedono un susseguirsi di occasioni ulteriori per la Sangiovannese, con gli ospiti in evidente affanno, ma né Ermini su schema d'angolo, né Raffaelli (bravo Biagioli a deviare a lato al 26') mettono al sicuro il risultato. Nel finale di primo tempo arriva la reazione della Fortis Juventus, che si rende pericolosa per ben due volte grazie a Capanni (reattivo Gioli ad oppporsi). È l'antipasto di ciò che accade nella seconda frazione, nella quale il copione si ribalta ed è la Fortis ad esercitare un dominio territoriale piuttosto marcato, che si concretizza in alcune mischie in area valdarnese. I biancoverdi mettono i brividi a Gioli con un colpo di testa del subentrato Silvestri N. al 59' e soprattutto con un'incursione di Nencioli che cerca di dribblare Gioli in uscita ma viene ipnotizzato dall'ottimo estremo locale al 71'. La Sangiovannese agisce in contropiede ma né Raffaelli (tiro strozzato al 72', fuori) né Fuccini su tocco dell'ispirato di Lorenzini chiudono la contesa. Nei minuti conclusivi, i mugellani cingono d'assedio l'area dei locali. Il finale è palpitante: l'arbitro vede un mani, ai più parso involontario, in area sangiovannese e decreta il calcio di rigore in favore della Fortis. Gioli innervosisce Benucci prima dell'esecuzione e la strategia in pieno stile Dibu Martinez (l'estroverso portiere campione del mondo con l'Argentina) porta i frutti sperati: il tiro alla destra del portiere è debole e viene addirittura bloccato dall'estremo difensore della Sangio! Dopo 5' di recupero concessi dall' arbitro Bolognesi, che ha ben arbitrato, finalmente può esplodere la gioia dei sangiovannesi.
Calciatoripiù
: la vittoria della Sangiovannese passa dal guizzo decisivo di Fuccini (ottima l'assistenza di Beghini ) e dal rigore parato da Gioli nel finale di partita.
Zambra Calcio-Sestese 0-1

ZAMBRA CALCIO: Cocozza, Gronchi, Arcidiacono, Zaccagnini, Ribechini, Maffei, Tarantini, Calabrese, Bertolini, Cini, Cerrai. A disp.: Paoli, Braho, Cariello, Gianfaldoni, Parducci, Buselli, Ciotta, Mazzini . All.: Pretini Maurizio
SESTESE: Fantini, Biancalani, Ugolini, Faggi, Mernacaj, Myslihaka, Scarpelli, Sorge, De Biase, Danesi, Patrignani. A disp.: Giusti, Nuti, Baldi, , . All.: Paoletti Luca
RETI: rig. Patrignani
ZAMBRA: Cocozza, Gronchi, Bertolini, Zaccagnini, Ribechini, Maffei, Tarantini, Calabrese, Arcidiacono, Cini, Cerrai. A disp.: Cariello, Gianfaldoni, Ciotta, Parducci, Buselli, Paoli, Mazzini, Braho. All.: Maurizio Pretini.
SESTESE: Fantini, Biancalani, Ugolini, Faggi, Mernacaj, Myslihaka, Scarpelli, Sorge, De Biase, Danesi, Patrignani. A disp.: Giusti, Nuti, Baldi. All.: Luca Paoletti.
ARBITRO: Cravini di Livorno
RETE: 38' Patrignani rig.



Senza vincere uscire dalla zona retrocessione diventa complicato: si capisce perché lo Zambra, cui il successo manca dal 19 novembre (da lì solo quattro punti, con Capezzano, Sangiovannese, Arezzo e Fortis Juventus, nonostante l'avvicendamento in panchina), continui a dibattersi in una zona in cui si sta decisamente scomodi. Ad allungare la sua striscia negativa è la Sestese che nonostante le moltissime assenze e la squalifica di Chelli riesce a strappare la vittoria di misura e ad avviarsi verso le ultime curve della stagione incollata ai vagoni di testa. L'incontro si decide allo scadere del primo tempo quando Cocozza cerca di tamponare una disattenzione difensiva uscendo su Patrignani che però lo salta e cade sul successivo contatto falloso: inevitabile il rigore che vede ripetere identico il duello e sblocca il risultato a favore della Sestese. Fin lì s'era assistito a una gara tendenzialmente equilibrata, contrassegnata da qualche folata su entrambi i fronti: lo Zambra aveva mancato il vantaggio nonostante una tripla occasione in mischia (al tiro in sequenza Calabrese, Tarantini e Ribechini), la Sestese aveva provato a pungere con le verticalizzazioni per De Biase e Danesi. Il rigore di Patrignani spezza l'equilibrio e costringe lo Zambra ad approcciare la ripresa a ritmi più alti; toccando sulla traversa e sulla parte esterna del palo i tiri di Cini e di Parducci però la sorte non gli dà una mano. Gestendo le energie che nell'ultimo quarto di gara inevitabilmente calano (appena tre i cambi su cui Paoletti può contare) la Sestese riesce dunque ad alleggerire la pressione, a respingere gli avversari lontano dall'area e, anche se non crea vere occasioni per il raddoppio e sussulta quando Tarantini cade in area (contrasto regolare per Cravini), a salvaguardare il vantaggio rischiando il giusto: da San Lorenzo alle Corti arriva il risultato buono per suggerire che la sconfitta interna con l'Armando Picchi, capolista non più capolista, è già digerita.
Calciatoripiù
: bene in marcatura e nelle diagonali, incolpevole nell'errata lettura che porta al rigore decisivo: ben coadiuvato dai ripiegamenti di Bertolini , a comandare la retroguardia Maffei (Zambra) è impeccabile; lo stesso vale dall'altra parte per il trio Biancalani-Mernacaj-Myslihaka ma in generale per tutta i reparti, compatti e lodevoli per l'applicazione tattica; una stella in più se la merita Patrignani (Sestese), tecnicissimo e indiavolato, due volte protagonista nell'occasione che decide la partita.
Sporting Cecina-Affrico 1-0

SPORTING CECINA: Sozzi, Rossi, Ferretti, Tronci, Casini, Ristori, Lorenzini, Castelli, Di Tanto, Lombardo, Tei. A disp.: Bendinelli, Turtur, Vestri F., Zazzeri, Loi, . All.: Magri Alessandro
AFFRICO: Fei, Giannoni, Casati, Toci, Bianchini, Shehade, Bartoletti, Chiaverini, Morelli, Guidorizzi, Guerrini. A disp.: Lombardi, Precaj, Sicilia, Donigaglia, Cillerai, Matrone, Bertelli, Cardona, Bonfanti. All.: Bertini Andrea
RETI: Lombardo
SPORTING CECINA: Sozzi, Rossi, Ferretti, Tronci, Casini, Ristori, Lorenzini, Castelli, Di Tanto, Lombardo, Tei. A disp.: Bendinelli, Turtur, F. Vestri, Zazzeri, Loi. All.: Alessandro Magrì.
AFFRICO: Fei, Giannoni, Casati, Toci, Bianchini, Shehade, Bartoletti, Chiaverini, Morelli, Guidorizzi, Guerrini. A disp.: Lombardi, Precaj, Sicilia, Donigaglia, Cillerai, Matrone, Bertelli, Cardona, Bonfanti. All.: Andrea Bertini.
ARBITRO: Sbordone di Grosseto
RETE: 27' Lombardo.



Continua la serie positiva del Cecina: 1-0 sofferto ma meritato sull'Affrico. S'è trattato di una gara bella e combattuta fino all'ultimo secondo tra due buone squadre, ben impostate e ben messe in campo. L'Affrico ha dimostrato di meritare la buona posizione in classifica con la quale si è presentato a Cecina e ha reso la vita difficile ai padroni di casa che hanno dovuto combattere duramente per conquistare tre punti pesantissimi: la classifica ora dice quarto posto a quattro punti dalla capolista Tau. Parte però forte l'Affrico che sfiora la rete già al 2': su un cross dalla destra, il colpo di testa di Chiaverini finisce alto di poco sulla traversa. L'Affrico continua a spingere e al 5' Guidorizzi calcia in porta una punizione sfiorando il palo della porta ben difesa da Sozzi. Lo Sporting Cecina reagisce e al 7' con un'azione personale Tei colpisce l'incrocio della porta avversaria. Si nota però la supremazia dell'Affrico che, nonostante l'accanita resistenza dello Sporting Cecina, al 20' sfiora di nuovo la rete col tiro di Chiaverini: il suo tiro da fuori area termina sulla parte superiore della porta cecinese. Lo Sporting Cecina combatte su ogni pallone e cerca d'esprimere il proprio gioco con azioni rapide palla a terra, ma al 24' su un rovesciamento di fronte Bartoletti si presenta solo davanti a Sozzi graziato dal tiro che termina sulla traversa. È l'episodio che cambia l'inerzia della partita: da ora in avanti lo Sporting Cecina contiene sempre meglio le iniziative dell'Affrico e al 27' con un'azione tutta di prima riesce a passare in vantaggio. La manovra si sviluppa sull'asse sinistro: Ferretti riceve da Lorenzini e lancia Castelli pronto al passaggio per Di Tanto che tira prontamente; Fei respinge, Lombardo spedisce in rete. Gli ospiti sembrano accusare il colpo e il Cecina continua a tenere alto il baricentro del gioco tenendo sotto pressione la difesa avversaria fino al termine del primo tempo. In avvio di ripresa il Cecina prova subito a mettere al sicuro il risultato: il filtrante di Castelli innesca Tei che scarta anche il portiere avversario ma s'allarga troppo sulla fascia consentendo a Fei di recuperare la posizione ed evitare di subire il raddoppio. L'incontro procede sempre combattuto, ma l'Affrico non riesce più a rendersi pericoloso tranne che sui palloni inattivi; i numerosi cambi decisi da Magrì e Bertini non spostano l'andamento, Il Cecina di difende bene e cerca sempre di portarsi verso l'area avversaria; l'Affrico mostra un bel gioco di squadra ma la difesa locale si dimostra insuperabile. All'85 Bordone (alcune sue decisioni hanno scontentato entrambe le squadre) fischia il termine di una partita che ha premiato la determinazione e il coraggio dello Sporting Cecina. L'Affrico s'è dimostrato una squadra forte e tecnica con molte individualità di rilievo, ma s'è scontrato con la ferrea volontà dei cecinesi di riscattare la sconfitta dell'andata e di provare a dare la scalata alle posizioni alte della classifica.
Calciatoripiù
: pur con una formazione rimaneggiata per le numerose assenze, il Cecina ha tenuto bene il campo; centrocampo e difesa hanno progressivamente acquistato sicurezza e autorità. Da segnalare la coppia dei centrali Casini e Ristori , che sono riusciti a imbrigliare il pericoloso attacco ospite. In attacco Lombardo , autore del gol partita, è stato un pericolo costante per i difensori avversari. L'Affrico ha disputato una buona gara in tutti i reparti: da segnalare Fei, Toci e Chiaverini .
Armando Picchi-Arezzo 1-3

ARMANDO PICCHI: Pagni, Rendina, Lepri, Biondi A., Cannarsa, Biondi D., Paglini, Salvetti, Sula, Londi, Grifasi. A disp.: Cutrona, Migli, Luppichini, Sarri, Bulleri, Bonelli, Golfarini, Mecacci, Hadji. All.: Giachini Dario
AREZZO: Neri, Monteiro De Almeida, Bianchini, Gadani, Bidini, Piantini, Camerini, Maddaloni, Bacis, Rachini, Sussi. A disp.: Borghini, Bricca, Zhupa, Ballaj, Meloni, Liberatori, Chiarello, . All.: Pallari Fabio
RETI: Sula, Sussi, Sussi, Sussi
ARMANDO PICCHI: Pagni, Rendina, Lepri, A. Biondi, Cannarsa, D. Biondi, Paglini, Salvetti, Sula, Londi, Grifasi. A disp.: Cutrona, Migli, Luppichini, Sarri, Bulleri, Bonelli, Golfarini, Mecacci, Hadji. All.: Dario Giachini.
AREZZO: Neri, Monteiro, Bianchini, Gadani, Bidini, Piantini, J. Camerini, Maddaloni, Bacis, Rachini, Sussi. A disp.: Borghini, Bricca, Zhupa, Ballaj, Meloni, Liberatori, S. Chiarello. All.: Fabio Pallari (squalificato, in panchina Luca Gusmeroli).
ARBITRO: Menchini di Viareggio
RETI: 4' Sula, 12', 30', 85' Sussi.



È stato il tratto in testa più corto della storia, capolista per quattro giorni appena. La gratitudine per l'Arezzo che fermando il Tau Altopascio aveva manomesso gli ingranaggi con cui si regola la testa della classifica svanisce come l'acqua frizzante tappata male, e come l'acqua frizzante tappata male lascia dietro di sé un saporaccio molto simile al rimpianto: avanti alla prima azione, l'Armando Picchi cade in casa ed è subito costretto a cedere il primato ottenuto col posticipo di Sesto fiorentino. Ma evidentemente all'Arezzo non è bastato lasciare una sola pennellata sui destini del campionato: gliene serviva una seconda che per le magie del calendario penalizza proprio chi dell'altra aveva beneficiato; ma le magie del calendario poco avrebbero potuto senza le magie di Sussi (non segnava da più di un mese, tutte insieme arrivano tre reti pesantissime in ottica verdetti; e la classifica dei bomber ora dice quindici) che d'ora in poi invaderà i pensieri di Cannarsa & co ogni volta che rifletteranno sulle occasioni perdute. Comunque nulla è ancora deciso, direbbe quello: al netto degli imprevedibili scossoni su ciascuno dei fronti aperti (anche il Venturina è pienamente in corsa), è verosimile che molto si deciderà il 1° aprile, data in cui il Picchi salirà ad Altopascio per l'ultimo scontro diretto della stagione regolare. Lo avrebbe guardato con altro spirito se avesse retto il vantaggio maturato dopo quattro minuti scarsi: lo costruisce Paglini, che si decentra e in dribbling conquista il fondo, e lo concretizza Sula con un tiro angolato d'interno da una decina di metri. Ma l'Armando Picchi non riesce a portare intatto il vantaggio al quarto d'ora: la sua difesa non allontana una rimessa laterale profonda che, sporcata da mille contese e diecimila rimpalli, il mancino di Sussi converte nell'1-1. La gara si fa subito incandescente, Neri rischia con un corto rinvio calamitato da Londi ma si riscatta da fenomeno coprendo lo specchio con il corpo; e alla mezz'ora l'Arezzo completa la rimonta: Jeanmarie Camerini, il calciatore forse più in forma di tutto il torneo, sprinta sulla fascia e dal fondo centra rasoterra per Sussi che dal limite dell'area di porta firma doppietta e raddoppio. Il primo tempo va in archivio con un'altra parata notevole di Neri su Sula: l'Arezzo conquista gli spogliatoi forte del vantaggio. È inevitabile che, complici gli aggiornamenti che arrivano dagli altri campi, l'Armando Picchi affronti la ripresa con lo spirito di chi ha intenzione di non venir via dalla metà campo avversaria finché non ha infilato almeno due palloni tra i pali; gli va male però che la mira sia stranamente infelice (Sula alza sopra la traversa il cross di Rendina) e che Neri si confermi portiere di livello neutralizzando i colpi di testa di Diego Biondi che aveva ben schiacciato sull'invito di Lepri e di Londi chiamato a concludere da Rendina. E mentre non riesce a rimediare uno svantaggio che via via che scorrono i minuti si fa sempre più spiacevole l'Armando Picchi deve guardarsi dalle ripartenze degli avversari: Pagni deve emulare Neri sulle ripartenze di Camerini e di Meloni, pericoloso in due circostanze. Ma comprensibilmente è l'Armando Picchi a chiudere all'attacco; nel finale però per salvare l'Arezzo non c'è neppure bisogno di Neri, graziato sia da Sula che di testa riesce soltanto a sfiorare il cross di Paglini sia da Andrea Biondi che, strattonato di mestiere dopo il break fino all'area, perde l'attimo per concludere. L'Armando Picchi sembra dunque ormai rassegnato all'1-2 quando all'azione conclusiva subisce anche la terza rete: Meloni prova a chiudere l'ultimo contropiede con un tiro murato dalla difesa; ne nasce una sorta di lob che appostato sul secondo palo Sussi di testa appoggia in rete. È l'ultima goccia d'inchiostro su una storia di cui è stato protagonista dalla prima all'ultima lettera, e nei cui sequel inevitabilmente tornerà.
Calciatoripiù
: dopo l'assist del vantaggio Paglini (Armando Picchi) tiene viva la partita con una serie d'accelerazioni e inserimenti difficilmente contenibili; ma quando Sussi (Arezzo) sta così per gli avversari è difficile far punti, qualsiasi siano classifica e obiettivi.
Capezzano Pianore-Poggibonsese 1-1

CAPEZZANO PIANORE: Pellegrini, Bertilotti, Tomei, Vitaggio, Tofanelli, Bottari, Battisti, Paoli, Pillon, Zei, Baroni. A disp.: LAoluna, Cacciaguerra, Centoni, Matrizi, Orlowski Giannoni, Pacini, Sbrana, Volpicelli . All.: Giuli Simone
POGGIBONSESE: Puppato N., Belli, Ermini, Ferrara, Buini, Taglialavore, Pizzo, Sangermano, Ciuffi, Ruiz Rodriguez, Fidone. A disp.: Simonetti, Cicali, Coli, Helg, Dionigi, Ronchi, Puppato T., Senatori. All.: Fusci Massimiliano
RETI: Battisti, Ciuffi
CAPEZZANO P.: Pellegrini, Bertilotti, Tomei, Vitaggio, Tofanelli, Bottari, Battisti, Paoli, Pillon, Zei, Baroni. A disp.: Laoluna, Cacciaguerra, Centoni, Matrizi, Orlowski Giannoni, Pacini, Sirigu, Volpicelli. All.: Simone Giuli.
POGGIBONSESE: N. Puppato, Belli, G. Ermini, Ferrara, Buini, Taglialavore, Pizzo, Sangermano, Ciuffi, Ruiz Rodriguez, Fidone. A disp.: Simonetti, Cicali, Coli, Helg, Dionigi, Ronchi, T. Puppato, Senatori. All.: Massimo Fusci.
ARBITRO: Sangiovanni di Pisa
RETI: 58' Ciuffi, 73' Battisti.



Se avesse retto per altri sette minuti avrebbe tenuto viva una speranza comunque flebilissima e avrebbe condannato a una settimana complicata il Capezzano che, seppur messo molto meglio, con lei condivide le paure; ma la Poggibonsese si fa raggiungere nel finale e dal Cavanis strappa giusto un 1-1 che le serve a poco, considerato che i punti da recuperare per mantenere i regionali restano quattordici. Al solito la sua prestazione non è stata negativa, ed è un titolo di merito per una squadra da mesi inchiodata all'ultima posizione; ma le azioni offensive continuano a essere poche, le reti ancora meno e i punti in linea. Non che il Capezzano abbia costruito tanto di più: se si escludono un paio di mischie sotto la porta di Niccolò Puppato, il primo tempo scivola via senza vere occasioni. Per le emozioni bisogna dunque attendere la ripresa, che non tradisce: la Poggibonsese parte forte e si porta avanti con la rete di Ciuffi, servito a centro area (posizione sospetta per il Capezzano, buona per Sangiovanni) da Ruiz Rodriguez. D'un tratto in svantaggio, il Capezzano è costretto ad aumentare la pressione offensiva ma per una ventina di minuti fatica a costruire occasioni da rete; anzi, gli va bene che il tiro di Tommaso Puppato in mischia esca di poco a lato. Poi d'un tratto la Poggibonsese si vede raggiungere con un'azione apparentemente innocua: seppur sfiorato da Battisti, il traversone di Tomei da sinistra sembra controllabile per Niccolò Puppato che però si fa tradire da un rimbalzino dispettoso e vede il pallone rotolare in porta accanto al secondo palo. È l'1-1 che nel finale il Capezzano prova a convertire nel successo con due azioni in verticale, non trasformate però né da Baroni né da Cacciaguerra contenuto dall'uscita di Niccolò Puppato, bravo nel ritrovare subito la concentrazione dopo l'errore precedente; è il sigillo sul pari che anche se le serve pochino la Poggibonsese ha dimostrato di meritare.
Calciatoripiù
: la sua prima stagionale è una rete pesante in ottica salvezza: quando si valuterà quanto ognuno avrà impattato sulla stagione sarà bene tenere Battisti presente; è lui a rompere la maledizione che sembrava gravare sulla porta ospite, raramente insidiata nonostante i buoni movimenti di Baroni e Pillon (Capezzano). Dall'altra parte l'aveva invece trovata Ciuffi nell'unica vera occasione da rete: un centravanti si riconosce anche così; mascherato ma non per festeggiare l'ultimo sabato di Carnevale, Ermini (Poggibonsese) cerca d'incidere con la solita serie di sovrapposizioni.