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Allievi B Regionali GIR.Merito - Giornata n. 9

Arezzo-Capezzano Pianore 0-0

AREZZO: D. Neri, Monteiro, Arrighi, Gadani, Bidini, Piantini, J. Camerini, Maddaloni, Zhupa, Bricca, Sussi. A disp.: Chiarello, Bacis, Pompili, Liberatori, Meloni, Rachini, Ballaj, Bianchini, Banelli. All.: Fabio Pallari (squalificato, in panchina Luca Gusmeroli).
CAPEZZANO P.: Laoluna, Bertilotti, Bottari, Centoni, Tofanelli, Bigondi, Tomei, Baroni, Pillon, Zei, Di Luca. A disp.: Pellegrini, Cacciaguerra, Giorgieri, Graziuso, Orlowski Giannoni, Masala. All.: Simone Giuli.
ARBITRO: Struzzola di Firenze



Quattro punti nelle ultime due partite potrebbero essere la chiave giusta per sbloccare una stagione a lungo incagliata: dopo il successo nello scontro diretto con lo Scandicci, il quarto arriva ad Arezzo dove il Capezzano strappa uno 0-0 buono per ampliare il vantaggio sulla Fortis Juventus quartultima. Le occasioni e dunque la cronaca sono in linea con il risultato: si parte fortissimo (è trascorso meno di un minuto quando di testa Jeanmarie Camerini sfiora la porta sul traversone di Arrighi) ma si rallenta subito, senza nessun'altra emozione su nessuno dei due fronti per tutto il primo tempo. È un po' meno avara la ripresa, anche perché il Capezzano capisce che se accelera può conquistare un successo con cui allontanarsi quasi definitivamente dalla zona incandescente: gli va male che Baroni, partito in posizione sospetta su un filtrante dalla trequarti, sbatta sull'ottima uscita di Neri a salvare l'Arezzo. Rispetto all'epica della gara con lo Scandicci dalla quale uscì con i gradi dell'eroe dall'altra parte invece Laoluna ha meno da fare: nonostante la posizione favorevole e l'ottimo sviluppo dell'azione non colgono la porta né Sussi né Banelli; di Monteiro, in contropiede, è migliore la mira ma non la potenza e pertanto non è un problema neutralizzare il suo tiro dall'altezza del dischetto. È dunque il Capezzano a chiudere avanti; ed è di nuovo decisivo Neri a pizzicare fuori dallo specchio la punizione di Tomei spizzata da Baroni. Il pari può andar liscio a entrambe: l'Arezzo si scorda della débâcle di Sesto Fiorentino, il Capezzano s'avvicina un altro briciolino a una salvezza mai come quest'anno così faticosa.
Calciatoripiù
: superlativo il duello in mediana tra Gadani (Arezzo) e Baroni , che protegge Tofanelli e Bigondi (Capezzano P.) sontuosi nel neutralizzare un attacco che addomesticare è complicatissimo.
Poggibonsese-Armando Picchi 1-3

RETI: Vanni, Paglini, Londi, Londi
POGGIBONSESE: Puppato N., Fidone, Ermini, Buini, Cicali, Sangermano, Ferrara, Ronchi, Puppato T., Ruiz Rodriguez. A disp.: Billi, Vanni, Belli, Helg, Pizzo, Coli, Salucci, Dionigi. All.: Massimo Fusci.
ARMANDO PICCHI: Cutrona, Rendina, Cannarsa, Barbanti, Biondi, Salvetti, Grifasi, Londi, Sula, Paglini. A disp.: Pagni, Migli, Lepri, Mecacci, Lupi, Hadji. All.: Dario Giachini.
ARBITRO: Rontani di Firenze.
RETI: Paglini, Londi 2, Vanni.



Il Tau rallenta e l'Armando Picchi si fa ingolosire, perché la vittoria sul campo della Poggibonsese non solo gli permette di rimanere a un punto dal Venturina, ma anche di accorciare a meno tre dalla capolista. Corsa al titolo riaperta? Vedremo, intanto però ci sono cinque squadre in altrettanti punti e quello che si prospetta è uno scenario decisamente avvincente. Venendo alla cronaca del match, la squadra di Giachini è brava a non sottovalutare l'impegno: le occasioni da gol non fioccano ma il suo è un generale predominio, sebbene i padroni di casa dimostrino di non essere da meno mantenendo per lunghi tratti la situazione in equilibrio. Il risultato non a caso si sblocca solo nel finale di primo tempo e anche in maniera abbastanza rocambolesca: sugli sviluppi di un lancio lungo si crea un'incomprensione tra portiere e difensore, ne approfitta Paglini che si inserisce e appoggia facilmente il pallone in rete. Lo svantaggio maturato beffardamente abbatte un po' la Poggibonsese, e come se non bastasse nella ripresa l'Armando Picchi colpisce dopo appena un minuto. Stavolta l'azione è molto bella con Paglini che allarga sulla destra a beneficio di Londi, il quale incrocia verso il secondo palo realizzando uno splendido gol: 0-2. I padroni di casa ci mettono tutta la loro buona volontà e creano anche i presupposti per dimezzare lo svantaggio in particolar modo con Ferrara, ma sono sfortunati negli episodi. Implacabili invece gli ospiti che ben presto calano il tris ancora per mano di Londi, il quale crede fino all'ultimo a un lancio che sembra irraggiungibile e va a contrastare un rinvio della difesa facendosi carambolare il pallone addosso e poi direttamente in rete. Altra dinamica particolare, fatto sta che il tabellino recita 3-0 per l'Armando Picchi e così alla Poggibonsese non resta che l'onore del meritato gol della bandiera: a realizzarlo appena prima di entrare nel recupero è Vanni, che raccoglie lo splendido passaggio filtrante di Tommaso Puppato e batte il portiere per il definitivo 1-3.
Calciatoripiù
: Ferrara , Tommaso Puppato e Coli (Poggibonsese). Londi e Paglini (Armando Picchi).
Tau Calcio-Cattolica Virtus 1-1

RETI: Nesti, Ermini Polacci
TAU ALTOPASCIO: Chiarello, Rossi (79' Buzzegoli), D'Amato, Palaj, Gasperoni, Vannacci, Paperini, Scardigli (55' Leporatti), D'Ulivo (44' Savastano), Nesti (66' Asslani), Lucchesi. A disp.: Tonarelli, Lensi, Tocchini, Giusti, Aiello. All.: Luca Guerri.
CATTOLICA VIRTUS: Mugnaini, Marinari, Alla, Valeriani, Mirashi, Nocentini, Picarelli (47' Borghini), Leggieri, Patacca (63' Ermini), Ferrazza (58' Lottini), Ermini Polacci (55' Fontana). A disp.: Cereda, Selvi. All.: Diego Murras.
ARBITRO: D'Orsi di Pisa
RETI: 30' Nesti rig., 54' Ermini Polacci.
NOTE: ammoniti Marinari, Picarelli ed Ermini Polacci. Angoli: 4-5. Recupero: 0'+3'.



Da Cattolica a Cattolica, in mezzo trentotto punti in quattordici partite dopo l'ultima sconfitta stagionale (era il 12 novembre) e il primato in tasca; ma non è ancora finita la corsa del Tau Altopascio, fermato su un 1-1 che consente alle avversarie (Venturina in testa, ma occhio anche a Picchi, Affrico e Cecina) di mangiargli due punti. Il pareggio alla fine è giusto: il Tau è mancato in fase realizzativa, dopo il pareggio la Cattolica ha provato di rimessa a completare la rimonta ma senza finalizzare a dovere. L'incontro s'accende già alla prima azione: Ferrazza allarga subito a destra per Ermini Polacci che appoggia dietro a Marinari: Chiarello blocca il traversone e deve ripetersi cinque minuti più tardi sulla sovrapposizione mancina di Alla che aveva ricevuto da Valeriani ai trenta metri. Poi per una ventina di minuti le azioni latitano: al 24' si scuote il Tau con un angolo che Scardigli mette al centro da destra; la difesa respinge fuori area, al volo D'Ulivo alza troppo la mira. La pressione del Tau comunque sta crescendo: Lucchesi riceve al limite e prova l'imbucata in area; la difesa lo contiene, la volée di Scardigli non trova lo specchio. Il vantaggio comunque è maturo, lo segnala la punizione centrale che al 28' Palaj spara sopra la traversa; il Tau lo trova alla mezz'ora sull'incursione di Lucchesi che, lanciato verticalmente dallo stesso Palaj, viene atterrato irregolarmente da Mugnaini una volta conquistato il fondo; D'Orsi fischia il rigore che Nesti realizza spiazzando il portiere (30'). Il Tau prova subito a raddoppiare: tre minuti più tardi Nesti batte una punizione da sinistra verso il centro dell'area; la difesa respinge al limite dove interviene al volo Lucchesi che calcia di poco alto. La prima frazione si chiude però con la Cattolica all'attacco: Ferrazza indirizza sul secondo palo un angolo dalla destra, Picarelli controlla di petto e sfiora la traversa. La ripresa s'apre con l'incursione di Nesti che, ricevuto il pallone a sinistra, dopo aver scambiato con Lucchesi cerca il palo più lontano: pallone a lato. Il Tau insiste: al 46' Savastano si libera a sinistra e serve al limite Gasperoni sul cui cross Nesti di testa impegna Mugnaini all'intervento in due tempi. Ma poi la Cattolica pareggia: Valeriani conduce una ripartenza dalla mediana e lancia a destra Ermini Polacci che controlla e dopo essere entrato in area trova il diagonale vincente; e la gara torna in equilibrio. A questo punto la Cattolica prova a vincere: Ferrazza riceve sulla trequarti e lancia a destra Ermini Polacci che cerca il bis sul primo palo, protetto dalla parata di Chiarello in corner. Dalla bandierina Valeriani crossa in area per Patacca che controlla ma mette a lato. La gara s'accende, il Tau torna a rendersi pericolosissimo sugli sviluppi di un angolo di Palaj deviato in porta da Scardigli: in tuffo Mugnaini gli nega la rete. La Cattolica replica col break di Mirashi che recuperato il pallone sulla mediana avanza fino ai venti metri: tiro alto. Fa la stessa fine quello di Nesti, servito al limite dalla discesa a destra di Savastano (65'). Il Tau continua ad attaccare: dalla mediana Vannacci allarga a sinistra per Lucchesi che appena entrato in area calcia sul primo palo ma colpisce l'esterno della rete. L'incontro resta accesissimo fino alla fine: al 74' Lucchesi parte dalla mediana ma arrivato al limite viene contrastato; il pallone schizza a Leporatti che conclude debolmente. Ci prova allora Lucchesi che, servito a sinistra da Paperini, guadagna l'area ma non ottiene lo specchio. L'ultima azione d'attacco va in scena nel recupero: Lucchesi conclude sopra la traversa una punizione invitante dal vertice sinistro dell'area. 1-1 dunque il finale: insieme all'Arezzo, la Cattolica può vantarsi d'essere una delle uniche due squadre imbattute contro il Tau capolista.
Calciatoripiù
: freddo sul rigore, Nesti (Tau Altopascio) condisce una buona gara con la rete del vantaggio neutralizzato da Ermini Polacci (Cattolica Virtus), che mette costantemente in apprensione i difensori avversari.
Margine Coperta-Sporting Cecina 0-2

RETI: Lombardo, Tei
MARGINE COPERTA: Mammoli, Bergantino, Sharka, Pezzano, Dianda, Vettori, Nikaj, Lenzi, Graziano, B. Bettazzi, Cardelli. A disp.: Xillo, Bastillo, Bardini, Spena, Daka, Fe, Puccinelli, Campochiaro, Simoni. All.: Matteo Luzzi.
SPORTING CECINA: Sozzi, Vestri, Ristori, Tronci, Casini, Rofi, Nigiotti, Castelli, Di Tanto, Lombardo, Ferretti. A disp.: Bendinelli, F. Rossi, Vestri, Hasibra, Lorenzini, Tei, Gaglio. All.: Alessandro Magrì.
ARBITRO: La Macchia di Pontedera
RETI: 52' Tei rig., 75' Lombardo.
NOTE: espulso Di Tanto (45').



Non crederci ora sarebbe assurdo. La classifica dice meno quattro dal Tau capolista, che ospiterà tra quattro giorni: se dallo scontro diretto uscirà imbattuto, e dunque capace di rimescolare una classifica già di per sé intricatissima, nell'ultimo mese e mezzo di campionato lo Sporting Cecina avrà diritto di sognare una rimonta storica. Ma in qualche modo storica la stagione lo è già, tra prestazioni eccellenti e una continuità impressionante: lo 0-2 sul Margine Coperta allunga a otto il numero di risultati utili consecutivi. L'incontro si decide tutto nella ripresa, col Cecina in inferiorità numerica (espulso Di Tanto che per La Macchia allunga troppo il gomito in un duello sulla corsia esterna) e dopo un primo tempo in cui era successo il giusto: si parte infatti a ritmi incandescenti (alto il tiro di Cardelli che dopo trentacinque secondi sbuca solo al limite ma si fa ipnotizzare dalla sagoma di Sozzi) però subito placati, nessun'altra vera occasione da lì all'intervallo. Ben diversa è la ripresa, aperta di nuovo dal Margine all'attacco: stavolta oltre che con la presenza Sozzi è decisivo con la mano di richiamo con cui toglie di porta il tiro di Graziano, a girare da sinistra; la gara sembra assumere un'inerzia chiara sia sulla successiva occasione, la deviazione di Dianda di poco a lato su un calcio d'angolo, sia sull'episodio che porta all'espulsione di Di Tanto. Ma l'inferiorità numerica non sembra far male al Cecina che fisicamente sta a metà tra un maratoneta e Jacobs e che dopo una manciata di minuti trova lo 0-1: per La Macchia è punibile il tocco ginocchio-mano di Nikaj a metà di un flipper, e appena entrato Tei converte in rete il rigore del vantaggio. La reazione del Margine passa dalla punizione che Bettazzi conquista al limite e che Vettori calcia benissimo, a lato però di mezza spanna; replica il Cecina con un paio di occasioni di Tei (attento Mammoli) e con l'imbucata vincente di Lombardo che, premiato dal pallone profondo di Ferretti ad alimentare una ripartenza sulla catena di sinistra, sigilla l'incontro con la rete dello 0-2. Lassù sono di nuovo tutte raggruppate; e sabato a Cecina è in programma il gran ballo, ospite il principe cui molti vogliono sgraffignare una corona ancora in bilico.
Calciatoripiù
: nonostante la prestazione stratosferica di Campochiaro a sinistra, Lenzi nel mezzo e Bettazzi (Margine) alla Bettazzi, in dieci il Cecina (glaciale Tei ad andare dal dischetto appena entrato) strappa un successo pesantissimo.
Zenith Prato-Zambra Calcio 1-0

RETI: Turku
ZENITH PRATO: Mura, Petrelli, Turku, I. Ismaele, Geri, Santanni (77' Cinà), Belli, Innocenti, Cei (48' M. Mari), Santini (63' Pareti), Boanini (68' Borchi). A disp.: Cambi, Barattucci, Lenzi, Pagliuca. All.: Alessandro Somigli.
ZAMBRA: Cocozza, Gronchi, Gianfaldoni (78' Cariello), Colombini, Maffei, Parducci (66' Bargi), Del Cesta (68' Dessì), Arcidiacono, Esposito (66' Celentano), Cini (78' Calabrese), Tarantini (74' Cerrai). A disp.: Ruglioni. All.: Maurizio Pretini.
RETE: 57' Turku.
NOTE: ammoniti Turku, Cei, Geri, Petrelli, Cini. Angoli: 4-3. Recupero: 1'+5'.



Una boccata d'aria. L'aria di primavera fa rifiorire la Zenith che battendo di misura lo Zambra torna alla vittoria e guadagna tre punti pesantissimi nella lotta salvezza. Sono però gli ospiti a costruire la prima occasione: già al 4' Maffei lancia lungo, Esposito, fermato però dall'ottima diagonale di Ismaele Mari. Nella prima fase di gara lo Zambra è più pimpante: all'11' ci prova in contropiede ancora con Esposito, stavolta chiuso da Geri; al 21' Arcidiacono incorna di testa un cross dalla trequarti, alto. In un primo tempo piuttosto avaro di emozioni, la Zenith costruisce la sua prima palla gol al 38': Cei vince un rimpallo in area con Arcidiacono e serve in mezzo un cioccolatino per Santini, che però spreca tutto da posizione ghiottissima calciando sopra la traversa. Gli azulgrana sembrano prenderci gusto e nel primo minuto di recupero si rifanno ancora avanti con Santini che se ne va sulla destra e mette un cross invitante al centro ma Gianfaldoni chiude in anticipo sugli attaccanti avversari. Il secondo tempo si apre ancora con la Zenith all'attacco: al 43' il cross di Boanini dalla sinistra rimbalza in modo strano davanti alla porta, ma Cei non punisce la disattenzione della difesa pisana. Al 53' lo Zambra si rende pericoloso con Arcidiacono, che sguscia via sulla sinistra e disegna un cross pericoloso, chiuso però dalla splendido anticipo al volo di Mari Ismaele. Un minuto più tardi la Zenith riparte in velocità con Santini che, lanciato a rete, viene chiuso sul più bello addirittura da tre difensori avversari. L'episodio che decide la gara a favore dei locali arriva al 57': sull'angolo di Geri sul secondo palo, Turku vola in cielo e non lascia scampo al portiere con una grande incornata di testa. La partita però potrebbe tornare subito in parità se non fosse per i santi guantoni di Mura che al 59' vola all'incrocio per deviare in angolo il siluro dalla distanza di Parducci. La Zenith torna all'attacco al 67' con Belli che brucia tutti sulla destra e crossa forte al centro, ma Cocozza vola in uscita e sventa il pericolo. Al 71' Tarantini vince un duello con Ismaele Mari sulla destra, entra in area e calcia forte col destro, ma trova ancora pronti i guantoni di Mura. Nei minuti finali lo Zambra alza il baricentro alla ricerca del pareggio e ci va vicino al 74', quando Arcidiacono si libera al limite e incrocia sul sinistro: pallone sul fondo. Nell'ultimo minuto regolamentare la Zenith prova a chiudere la partita: sull'ottima sponda di Pareti, Marcus Mari s'invola sulla destra e crossa al centro sbattendo però sulla chiusura miracolosa di Gronchi. Nei minuti di recupero lo Zambra cerca in tutti i modi di strappare il pari, ma non riesce a scalfire la coriacea muraglia azulgrana. La Zenith ritrova dunque la vittoria e torna a respirare a distanza dai bollori della zona retrocessione. La pratica salvezza però è tutt'altro che chiusa.
Calciatoripiù
: il match-winner non può che essere Turku , che decide la partita con il suo splendido gol di testa. Nella Zenith ottime le prestazioni di Belli , il direttore d'orchestra del centrocampo, e Ismaele Mari , che guida la difesa con autorità. Per lo Zambra da segnalare le prestazioni di Arcidiacono, il più pericoloso dei suoi in zona offensiva, e Gronchi , terzino dai polmoni d'acciaio.
Affrico-Sestese 2-0

RETI: Morelli, Matrone
AFFRICO: Fei, Bartalini, Casati, Toci, Bianchini, Shehade, Bertelli, Chiaverini, Morelli, Guidorizzi, Guerrini. A disp.: Donatti, Precaj, Giannoni, Donigaglia, Bartoletti, Cillerai, Sicilia, Cardona, Matrone. All.: Andrea Bertini.
SESTESE: Giusti, Mernacaj, Ugolini, Nuti, Chelli, Biancalani, Scarpelli, Faggi, De Biase, Baldi, Athuman. A disp.: Langone, Myslihaka, Danti, Giraldi, Sorge, Danesi. All.: Luca Paoletti.
ARBITRO: Galighi di Firenze
RETI: 56' Morelli, 83' Matrone.



Dal distributore nascosto in panchina può arrivare la benzina giusta per fare le ultime sei curve a una velocità altissima: Bertini indovina le mosse (decisivi gli ingressi di Bartoletti, Giannoni, Sicilia e Matrone, in rete nel recupero) che consentono all'Affrico di dimenticare un primo tempo a ritmi ridotti e di battere la Sestese ormai rassegnata a galleggiare a metà classifica. Per rompere l'equilibrio è stata però necessaria la ripresa, segnata da un'accelerazione decisa dopo un primo tempo sottotono da parte di entrambe le squadre: molto impreciso l'Affrico nei passaggi, spesso secondo sul pallone; meglio la Sestese per manovra, ma stabilmente lontana dalla porta di Fei. Evidentemente insoddisfatto, dopo l'intervallo Bertini si gioca Bartoletti che impiega un quarto d'ora a confermare la bontà dell'intuizione: è lui a catturare il pallone mal gestito dalla difesa della Sestese, lui ad appoggiarlo a Morelli che col ventiquattresimo gol in campionato porta l'Affrico avanti. Ma anche in vantaggio Bertini continua a intervenire sullo scacchiere, per chiudere quanto prima la gara ed evitare che la Sestese s'affacci dove non vuole; ecco dunque gli ingressi di Giannoni che prende subito possesso della corsia destra e costringe ripetutamente al fallo gli esterni avversari, di Sicilia (fuori Bertelli) che con un doppio dribbling costruisce un contropiede feroce non finalizzato da Guidorizzi a rimorchio (tiro debole) e di Matrone: nasce dal suo mancino, dopo una finta a mandare fuori asse sia Giusti sia l'ultimo difensore avversario che tentava di tamponarlo, il raddoppio in pieno recupero, culmine d'un contropiede verticalissimo imbastito da Fei e alimentato dalla mediana. Quella diretta da Galighi (ottimo, ma Reni lo sa) non è stata la miglior gara stagionale dell'Affrico, e nemmeno una delle migliori cinque: vincerla, e vincerla senza mai rischiare e strappando grazie agli inserimenti dalla panchina, suggerisce pensieri positivi in vista degli scontri diretti con Picchi e Venturina; da qui molti verdetti hanno intenzione di passare.
Calciatoripiù
: nella parte centrale della ripresa Giusti (Sestese) contiene il passivo; mai in sofferenza, Fei è dominatore dell'altra area su ogni cross spiova dalle sue parti; con un portiere così è più facile mantenere la tranquillità necessaria per costruire il successo, alimentato dagli ingressi di Bartoletti (assist per l'1-0), Giannoni e Matrone (Affrico), autore del raddoppio a gara quasi spenta
Scandicci-Sangiovannese 0-0

SCANDICCI: Patacchini, Novelli, Di Bonito, Corsinovi, Ciaschi, Catalano, Grevi, Moccia, Pino, Baldini, Tagliavini. A disp.: Serio, Faralli, Figus, Campone, Trentanove, Gracci, Bargellini, Esposito, Canale. All.: Marco Vinattieri (in panchina Yuri Pozzi).
SANGIOVANNESE: Gioli, Beghini, Paolella, Barlondi, Unitulli, Bonaccini, Di Caterino, Travaglini, Sbardellati, Lorenzini, Bigordi. A disp.: Fabbrini, Ermini, Pierazzi, Raffaelli, Fuccini. All.: Roberto Gnassi.
ARBITRO: Ruggeri di Pistoia
NOTE: espulso Travaglini.



Ci sarà da combattere fino al 30 aprile, ma per lo Scandicci la salvezza si fa un po' meno lontana: complice la sconfitta della Fortis Juventus a Venturina, il vantaggio sulla zona retrocessione sale infatti a sette punti; vi resta invece invischiata la Sangiovannese che avrebbe avuto bisogno di vincere per superare lo Zambra, abbandonare il penultimo posto e provare a inaugurare una rincorsa al momento difficilissima. Lo 0-0 del Bartolozzi cristallizza invece le posizioni di partenza, situazione che per chi rincorre non è mai ideale; e alla fine il pari può risultare legittimo perché, anche se lo Scandicci ha costruito molto e sprecato di più, nel finale la Sangiovannese ha avuto una manciata di palloni buoni per il successo. Una sconfitta sarebbe stata micidiale per lo Scandicci, che non vince da tre mesi esatti (1-4 a Sesto fiorentino, era il 10 dicembre): pur costretto a rinunciare ad Aldighieri squalificato fino a giugno dopo la gara di Capezzano, il ds Yuri Pozzi che nell'occasione sostituisce Vinattieri schiera dunque una formazione che gli consenta di fare la partita; nel primo tempo va tutto secondo i suoi piani tranne la precisione sottoporta, di cui difettano sia due volte Pino (nell'occasione più nitida la Sangiovannese reclama un fuorigioco che Ruggeri acerbo, acerbissimo, non fischia) sia Tagliavini. Nella ripresa la pressione cresce, ma la mira non migliora; o meglio, migliora ma non abbastanza: si spezza infatti sulla traversa il tiro sottomisura di Pino; sulla replica va male anche a Grevi, murato nei pressi della linea e di lì a poco fermato dalla parte esterna del palo. Ancora in partita, la Sangiovannese rompe l'assedio con l'ingresso di Raffaelli che a cavallo del 70' costruisce due occasioni nitide: nella prima si vede murare in angolo al momento del tiro; nella seconda lavora per Di Caterino che però non impatta sul suo cross basso, e un difensore in scivolata smorza il successivo tiro di Lorenzini a colpo sicuro. La Sangiovannese capisce che se chiude all'attacco può strappare il risultato pieno: le va male che davanti si trovi Patacchini in forma stupenda, decisivo sia su Travaglini di lì a poco espulso (decisione eccessiva e pesante: nel prossimo turno, oltre a Unitulli infortunato, la Sangiovannese dovrà rinunciare a un centrocampista di qualità) sia su Bigordi. Le mille occasioni non schiodano lo 0-0: lo Scandicci se lo fa andar bene, visto che porta in dono un punto verosimilmente pesante.
Calciatoripiù: Corsinovi
dà equilibrio alla manovra dello Scandicci nelle due fasi; a Unitulli , che esce infortunato e che difficilmente tornerà a disposizione per le prossime partite, la Sangiovannese proverà a dedicare la rincorsa alla salvezza.
Venturina-Fortis Juventus 1-0

RETI: Cozzolino
VENTURINA: Cavaglioni, Barbati, Politi, Galvagno, Dedej, Alestra, Foti, Moretti, Cozzolino, Caciagli, Roncalli. A disp.: Del Gratta, Daddi, Bergamaschi, Simoncini, De Pinto, Colledan, Venucci, Toninelli, Pennacchioni. All.: Fabio Bucciantini (squalificato, in panchina Antonio Luongo).
FORTIS JUVENTUS: Biagioli, Cecchi, Capanni, Gianassi, Casci, Benucci, G. Belli, Pieri, D. Silvestri, Nencioli, Bini. A disp.: Vaghini, Bucelli, Montuschi, Chenet, N. Silvestri, Borselli, De Simone, Ciari. All.: Michele Fusi.
ARBITRO: Iacobellis di Pisa
RETE: 30' Cozzolino.



Potrebbe essere il mezzo che il dio del calcio o chi per lui ha scelto per alleviare il dolore di Zambra, oppure quello per farlo mordere ancora di più: neppure a distanza di giorni si riesce a capire come la vittoria di misura sulla Fortis Juventus faccia rileggere retrospettivamente al Venturina il pari di sette giorni prima, se come la sottrazione anticipata di due punti che ha immediatamente ripreso o come l'amplificazione del rimpianto visto che il Tau capolista ora è avanti due punti appena. Le notizie certe sono altre: il campionato è ufficialmente aperto (e mai che sia stato chiuso, ma quando la squadra vicecampione d'Italia sta davanti a tutte ed è in serie positiva da un girone intero qualche dubbio viene); non sono solo due le squadre in lotta, perché dietro la coppia Tau-Venturina ce ne sono ammonticchiate tre in due punti e ognuna di loro ha ancora intatte speranze di gloria; e neppure in fondo tutto è ancora deciso. Perché è vero che negli ultimi ottanta minuti il ritardo sulla salvezza è raddoppiato e ora vale sei punti, vero che le occasioni per rimontare s'assottigliano; ma pur priva di Bonini e Maretti espulsi a Livorno la Fortis Juventus ha dimostrato che in parità numerica può combattere con tutte le avversarie, e che la retrocessione alla quale molti da inizio stagione la destinano non è ancora scontata. Solo la paratissima di Cavaglioni impedisce a Pieri di strappare il pari alla fine del recupero; e solo una decisione contestata di Iacobellis nega a Borselli un rigore quando alla fine mancava un quarto d'ora scarso. Va detto però che la gara era rimasta aperta perché fin lì sottoporta il Venturina aveva sbagliato di tutto: colpa sua di certo, ma soprattutto merito di Biagioli che oltre a un rigore aveva tolto di porta due palloni complicatissimi. S'era già sull'1-0, maturato alla mezz'ora sulla pressione crescente del Venturina che in avvio si piazza nella metà campo avversaria ma fatica a rendere efficaci le poche soluzioni che la densità del 3-5-1-1 ospite le consente; l'incontro si sblocca su un secondo pallone, la respinta di Biagioli sul tiro dal limite di Foti (apertura immensa di Barbati) scaraventata in porta da Cozzolino. Dall'istante in cui sblocca il risultato fino alla metà esatta della ripresa il Venturina non rischia niente e sfiora il raddoppio in almeno cinque circostanze: in tre (pallonetto di Caciagli che gli s'era presentato davanti; rigore di Dedej, concesso per un fallo di Casci su Foti subito dopo l'intervallo; mezza rovesciata di Pennacchioni su cross di Caciagli) glielo nega Biagioli pazzeschissimo; in una Iacobellis che, le griglie del fuorigioco semiautomatico negli occhi, non convalida la rete di Cozzolino sul filtrante di Moretti (decisione giusta, ma giusta per la capocchia d'uno spillo); in una l'incrocio, che decide di respingere la botta di Dedej da venti metri e tenere la partita aperta ancora un po'. Galvanizzata dalle parate del proprio portiere, dagli episodi favorevoli e da una serie di modifiche tecniche (Fusi pesca le carte giuste dal mazzo che tiene capovolto in panchina) e tattiche, negli ultimi venti minuti la Fortis Juventus s'alza e s'avvicina a un pari che le avrebbe fatto comodissimo: le gira male sia nell'episodio che vede in ruoli diversi protagonisti Borselli e Iacobellis, al quale dopo una scivolata in ritardo in mezzo all'area locale il fischio resta in gola, sia nelle occasioni di De Simone, lento al tiro da posizione favorevole, e soprattutto di Pieri cui s'oppone Cavaglioni con un'uscita formidabile. Meritandolo per quanto mostrato nella prima ora di gioco e con qualche brivido finale, il Venturina strappa dunque il quattordicesimo successo stagionale con cui accorcia sul Tau capolista: con i due punti di Zambra la classifica sarebbe eccezionale; senza i due punti sigillati da Cavaglioni sarebbe comunque favolosa ma probabilmente troppo sfilacciata. E invece va così, e torna a meno due pronta a tifare (ma non troppo: occhio a chi lo spinge da dietro) alternativamente per Cecina, Zambra, Sangiovannese, Picchi, per l'appunto Fortis Juventus e Sestese.
Calciatoripiù
: dalla panchina arrivano le energie per provare a contendere un risultato che Biagioli (Fortis Juventus) aveva fatto di tutto per tenere aperto; ma è difficilissimo rompere una difesa protetta da Foti e Alestra (Venturina).