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Allievi B Regionali GIR.Merito - Giornata n. 11

Tau Calcio-Zambra Calcio 2-1

RETI: Lucchesi, Lucchesi, Gianfaldoni
TAU ALTOPASCIO: Masini, Buzzegoli, D'Amato, Palaj, Gasperoni, Rossi, Paperini, Tocchini, Asllani, Nesti, Lucchesi. A disp.: Tonarelli, Vannacci, Ferretti, Leporatti, Savastano, D'Ulivo, Giusti, Di Lorenzo, Scardigli. All.: Guerri.
ZAMBRA: Cocozza, Gronchi, Sherja, Colombini, Esposito, Parducci, Gianfaldoni, Arcidiacono, Tarantini, Del Cesta, Ferretti. A disp.: Ruglioni, Xiani, Buselli, Ciotta, Calabrese, Cariello, Celentano. All.: Pretini.
ARBITRO: La Macchia di Pontedera.
RETI: 14', 20' Lucchesi, 64' Gianfaldoni.
NOTE: ammoniti 21' D'Amato, 35' Buzzegoli, 42' Gronchi, 70' Parducci, 79' Giusti, 80' Colombini.



La sfida tra Tau e Zambra è stata meritatamente vinta dai padroni di casa. Definire questa partita come inusuale è quantomeno riduttivo perché a un primo tempo di chiara marca Tau (2-0 il parziale), in cui le reti segnate avrebbero potuto essere di più, è corrisposto un finale in cui lo Zambra non solo ha accorciato le distanze, ma per poco non è riuscito a pareggiare. I padroni di casa, fino al gol avversario del 2-1, hanno creato numerose occasioni da rete e messo in mostra schemi tattici funzionanti a memoria, evidenziando le qualità di molti dei suoi giocatori. In tutto ciò può aver inciso un calo di concentrazione, così come il cambio di ben 5 giocatori o uno spirito più battagliero e orgoglioso degli undici pisani; detto questo non ci dovrebbero essere dubbi circa l'aggiudicazione del titolo. A meno dell'ingresso in gioco di elementi imponderabili, la vittoria finale sembra cosa probabilissima, anche se facendo un parallelismo col Tau della stagione passata quello attuale sembra una formazione un po' meno qualitativa; d'altronde quello precedente, oltre che con svariati elementi che poi sono approdati a squadre professioniste, perse la finale di Matelica all'ultimo rigore dopo che nei tempi supplementari aveva avuto in più di una circostanza l'occasione di chiudere la contesa e laurearsi campione d'Italia ai danni di una validissima Vigor Perconti, ma un infinitesimale campanello d'allarme potrebbe essere suonato. O, per meglio dire, ecco uno spunto utile su cui lavorare per continuare il perfezionamento. Che poi, una squadra che non perde dal 12 novembre 2022 (Cattolica-Tau 3-0) abbia un leggero calo di rendimento e per giunta sul risultato di doppio vantaggio è più che fisiologico. Per quanto concerne lo Zambra, la nota dolente giunge dal reparto avanzato, basti dire che il capocannoniere ha segnato 4 gol in 26 partite, e raggiungere l'agognata ultima meta, cioè la salvezza, rientra nei miracoli calcistici. Tradotto in numeri dovrebbe vincere minimo 3 delle restanti 4 partite di campionato, quando nelle precedenti 26 ne ha vinte solamente 4 (2 contro la Poggibonsese) e sperare che i diretti concorrenti si blocchino . Passando alla cronaca, al 3' si rende subito pericoloso il Tau grazie ad un'imbucata di Nesti per Lucchesi, ma quest'ultimo calcia fuori da buona posizione. Al 9' spazio per una conclusione dal limite di Del Cesta che finisce alta un paio di metri sopra la traversa. Al 14' arriva l'eurogol di Lucchesi che porta in vantaggio i padroni di casa: ricevuto il pallone sulla destra vicino alla linea laterale del campo, attraversa palla al piede oltre 20 metri di campo e una volta trovatosi in posizione centrale più o meno sulla linea che delimita l'area di rigore lascia partire un micidiale sinistro laterale che non dà scampo al portiere ospite. Al 19' gran tiro dal limite del solito Lucchesi che si stampa sulla traversa a portiere battuto. Al 20' punizione dal limite a favore del Tau: calcia ancora Lucchesi, saetta violenta e raddoppio senza che il portiere accenni ad un minimo di parata. Al 27' conclusione dalla distanza di Sherja e Masini para in due tempi. Il controllo palla degli amaranto è pressoché totale in questo periodo della gara e continua fino alla fine del primo tempo, pur non creando nuove occasioni da rete ma mostrando ai presenti piacevoli giocate e sincronismi davvero interessanti. La ripresa si apre come si era chiuso il primo tempo. Al 42' punizione da posizione defilata di Nesti che calcia in maniera perfetta al sette, ma Cocozza con un prodigioso intervento salva un gol che sembrava fatto deviando in angolo. Dalla susseguente battuta Lucchesi in mischia e sbilanciato colpisce in maniera maldestra e la sfera finisce sul palo. Al 44' conclusione alta di un paio di metri di Tarantini da buona posizione. Al 51' un tiro da una decina di metri da azione d'angolo ad opera di Gasperoni viene salvato sulla linea a portiere battuto da parte di Arcidiacono. Da qui in poi la gara subisce una svolta impensabile e impronosticabile. Al 64' angolo dalla destra a favore dello Zambra: Gianfaldoni con salto perentorio colpisce benissimo di testa insaccando, la sfera subisce anche una leggera deviazione prima di depositarsi in rete. Al 67' spazio per un cross pennellato di Parducci ma Esposito non impatta di testa da buona posizione. Al 69' una punizione da 25 metri su battuta di Parducci attraversa tutta l'area di porta fino ad arrivare sul lato opposto, nonostante Buselli fosse a non più di tre metri dalla porta non riesce a concretizzare in rete. Al 76' da azione veloce di rimessa Giusti viene a trovarsi a tu per tu col portiere, ma indugia troppo nella conclusione favorendo così l'intervento dell'estremo difensore pisano. Al 78' occasione per Esposito che su un invito di Tarantini colpisce malamente la sfera mandandola alle stelle, e con essa le speranze del pareggio. Il recupero vede i viaggianti all'arrembaggio e un Tau sulla difensiva anche se ordinato, ma il fischio finale giunge provvidenziale. Prosit.
Calciatoripiù: Lucchesi:
segna due gol di ottima fattura, in più colpisce un palo ed è sempre pericoloso quando si trova con la palla al piede in prossimità dei 16 metri, pur calando leggermente alla distanza. Oltre a valere la categoria superiore il futuro potrebbe regalargli piacevoli sorprese. Gronchi : non difetta certo di corsa e animus pugnandi. Ad un primo eccellente primo tempo, flette come rendimento nella seconda frazione di gioco. Nesti : giocatore dotato di ottimi piedi e tecnica come dimostrano alcune verticalizzazioni illuminanti. Cala leggermente sul finale di gara. Colombini : intelligente tatticamente, bravo nella transizione palla ed in fase di passaggio sia breve che lungo. Arbitro: sempre vigile ed attento, a parte un paio di norme del vantaggio non concesse. Dimostra bravura in ogni sua decisione.
Arezzo-Sporting Cecina 0-1

RETI: Lombardo
AREZZO: Neri, Arrighi, Bianchini, Gadani, Bidini, Piantini, Monteiro, Banelli, Zhupa, Bricca, Sussi. A disp.: S. Chiarello, Bacis, Liberatori, Pompili, Meloni, Maddaloni, J. Camerini, Rachini, Ballaj. All.: Fabio Pallari.
SPORTING CECINA: Sozzi, G. Vestri, Ristori, Tronci, Casini, Rofi, Nigiotti, Castelli, Tei, Lombardo, Ferretti. A disp.: Bendinelli, F. Rossi, F. Vestri, Lorenzini, Gaglio. All.: Alessandro Magrì.
ARBITRO: Laurenzano di Firenze
RETE: 18' Lombardo.



Pensare d'insidiare il Tau rasenta l'utopia, troppi sette punti da recuperare in appena quattro turni; però il Cecina non vuole lasciar niente d'intentato e con un'altra prova superlativa ottiene il quindicesimo successo stagionale: la vittima stavolta è l'Arezzo che a una buona componente agonistica non riesce ad abbinare adeguata efficacia sottoporta. Spreca molto anche il Cecina, che nel primo tempo costruisce almeno sei occasioni da rete: in cinque, quattro di Tei e una di Lombardo, è strepitoso Neri a restare in piedi fino all'ultimo e a salvare la porta con l'esplosività che lo contraddistingue; ma in una lo condanna l'incomprensione con la difesa che lo mette fuori causa e sul servizio profondo di Castelli consente a Lombardo di spedire il pallone nella porta incustodita. Bisogna attendere la ripresa per assistere alla reazione dell'Arezzo che però pur alzando i ritmi non calcia mai verso la porta di Sozzi; il Cecina cura la fase difensiva senza esporsi granché e sfiora due volte il raddoppio con le ripartenze di Tei e Lombardo pericolosissimi quando cercano la profondità. In qualche modo l'Arezzo si salva e il risultato resta in bilico, ma solo all'apparenza: una volta trovato il vantaggio, il Cecina non rischia mai di farsi raggiungere. D'altra parte lassù ci sta comodissimo.
Calciatoripiù: Lombardo, Tronci
(Sporting Cecina).
Poggibonsese-Fortis Juventus 0-1

RETI: Ciari
POGGIBONSESE: Simonetti, Fidone, Coli, Ferrara, G. Ermini, Buini, Ruiz Rodriguez, Sangermano, Ciuffi, T. Puppato, Dionigi. A disp.: N. Puppato, Cicali, Belli, Helg, Salucci, Vanni, Pizzo, Ronchi. All.: Massimo Fusci.
FORTIS JUVENTUS: Biagioli, Casci, Bini, Benucci, Bonini, Maretti, D. Silvestri, Pieri, De Simone, Capanni, Ciari. A disp.: Vaghini, Landi, Biancalani, Brunetti, N. Silvestri, Chenet, Borselli, Montuschi. All.: Michele Fusi.
ARBITRO: Mancini di Siena
RETE: 82' Ciari.



Oltre che studiare fino a rincitrullire, per capire di calcio è richiesto un talento: saper leggere i segni. È bene dunque che le rivali dirette comincino a rabbrividire: il successo con cui la Fortis Juventus si tira finalmente fuori dalla zona retrocessione (o meglio: c'è ancora per metà; ma dopo una gara così sarebbe folle non essere ottimisti) piazza un piombino strategico sulla stadera che tra un mese esatto peserà la sorte di ciascuno. Perché è vero che arriva contro una squadra già retrocessa che ha vinto una volta sola, vero che non sorprende; ma fino al 2' dei quattro di recupero la Poggibonsese aveva difeso uno 0-0 che anche se non per sé per quelle che le stanno davanti avrebbe contato molto. Solo al 2' di recupero infatti la difesa della Poggibonsese, fin lì impeccabile, sbarella e consente a Ciari di saltare solissimo sulla profonda rimessa laterale con cui Casci cerca l'area: il pallonetto che la spizzata produce condanna Simonetti rimasto a metà strada, e vale l'aggancio alla Zenith e il tamponamento allo Scandicci (e all'ultima il calendario offre lo scontro diretto: all'andata fu 3-3). Fin lì la Poggibonsese aveva disputato una gara arcigna e nel primo tempo aveva addirittura sfiorato tre volte il vantaggio: nell'occasione più nitida, incastonata tra la penetrazione di Ferrara tradito sottoporta dall'ultimo rimbalzo e il tiro di Dionigi dal limite, di poco alto, Biagioli neutralizza il colpo di testa di Tommaso Puppato con una parata salvastagione; la Fortis Juventus replica con Ciari e con Pieri che però dall'interno dell'area non centrano lo specchio. I risultati che arrivano dagli altri campi (Chiavacci e Bartolozzi, ma per certi versi anche il Cavanis) inducono Fusi a osare: per riaprire ufficialmente la corsa alla salvezza è necessaria una vittoria che può valere il rischio di sbilanciarsi e chiudere con quattro attaccanti e due soli centrocampisti. La mossa paga, la buona sorte anche: l'ottava rete stagionale di Ciari rimescola tutto il rimescolabile.
Calciatoripiù
: solidissimo in mediana, nella ripresa Ferrara si giova dell'ingresso di Salucci (Poggibonsese) che dimostra d'aver riassorbito la lunga assenza; ma un occhio attento aveva già saputo cogliere il primo segno, la parata di Biagioli (Fortis Juventus) a tenere viva una corsa infuocatissima.
Scandicci-Armando Picchi 2-3

RETI: Catalano, Baldini, Sula, Londi, Paglini
SCANDICCI: Patacchini, Novelli (40' Campone), Ciaschi (58' Bargellini), Corsinovi (40' Sarti), Baiardi (75' Esposito), Catalano, Tagliavini, Moccia, Canale (49' Martini), Baldini, Grevi. A disp.: Cosi, Faralli, Gracci, Trentanove. All.: Claudio Davitti.
ARMANDO PICCHI: Cutrona, Migli, Lepri, Barbanti, D. Biondi, A. Biondi, Salvetti (67' Lupi), Sula (60' Grifasi), Londi (75' Mecacci), Paglini (52' Golfarin), Hadji. A disp.: Pagni, Cannarsa, Lupicchini. All.: Dario Giachini
ARBITRO: Kadir di Empoli.
RETI: 9' Sula rig., 16' Paglini, 69' Catalano, 72' Londi, 80' Baldini.



Continua l'avanzata dell'Armando Picchi che, dopo la sconfitta nello scontro diretto con l'Affrico, espugna il Bartolozzi battendo 2-3 lo Scandicci. L'avvio è incandescente, il Picchi parte forte e approfitta dei ritmi bassi degli avversari per imporre subito il proprio gioco: l'incontro si sblocca poco prima del 10' quando, in seguito a uno scambio tra Paglini e Hadji, Londi riceve il pallone in area e anticipa il centrale avversario che lo travolge. Kadir è a due passi e senza esitazioni indica il dischetto: dagli undici metri si presenta Sula che con freddezza spiazza Patacchini con un rasoterra angolato. Galvanizzato dal gol, l'Armando Picchi accelera e approfitta del momento no dello Scandicci per allungare quasi immediatamente. Corre infatti appena il 16' quando dall'altezza della propria area con un improvviso lancio lungo Diego Biondi coglie di sorpresa la linea difensiva avversaria, scavalcandola; il pallone giunge a Londi che, scattato in posizione regolare, lo arpiona e serve in profondità Paglini, freddo nel presentarsi davanti a Patacchini e superarlo con un preciso esterno destro: bacio al palo e 0-2. A questo punto lo Scandicci tenta di venir fuori, ma la difesa ospite è perfetta nel chiudere gli spazi e limitare le conclusioni verso la porta. Per la prima vera iniziativa minacciosa di parte Scandicci bisogna attendere il 26' e il lungo lancio prolungato di testa da Canale: Grevi cavalca verso l'area di rigore avversaria, ma davanti a sé trova l'attento Andrea Biondi che lo ferma con una scivolata sontuosa. Il secondo squillo dello Scandicci arriva al 39': Baldini batte un corner sul primo palo, Canale stacca da solo di testa ma non trova lo specchio. Si chiude su quest'episodio un primo tempo che riflette un sostanziale dominio dell'Armando Picchi perlomeno in avvio; lo Scandicci viene fuori nella seconda metà, ma senza creare vere occasioni per impensieriscono la difesa avversaria. Il secondo tempo regala però uno scenario diverso: lo Scandicci parte forte e costruisce un'azione da rete già al 43' quando Moccia lancia sulla fascia Grevi che, arrivato in area da sinistra, s'accentra saltando Andrea Biondi ma spreca sparando alto da posizione favorevole. Lo Scandicci avrebbe comunque immediatamente modo di rimediare all'errore: riconquistato il pallone all'altezza della trequarti, Moccia entra in area e viene travolto dal terzino avversario che induce l'arbitro a fischiare il secondo penalty della partita. Il prescelto dagli undici metri è Canale che opta per una conclusione rasoterra non troppo angolata: Cutrona riesce addirittura a bloccarla. Mosso dall'entusiasmo per l'episodio favorevole, l'Armando Picchi replica al buon momento dello Scandicci rendendosi pericoloso al 49' quando Lepri chiude il triangolo dopo un doppio dribbling e dal fondo serve a rimorchio Londi il cui collo-esterno si spenge a lato. L'Armando Picchi insiste: il neoentrato Golfarin s'incarica di calciare una punizione dal limite e fa partire un cross indirizzato nel cuore dell'area; il pallone attraversa la mischia e coglie di sorpresa Patacchini che però con un grande riflesso sventa la minaccia avversaria. Al 69' la gara torna in bilico: sugli sviluppi di una punizione calciata in area da Campone, il pallone giunge sui piedi di Baldini che ha tutto il tempo che vuole per calibrare il cross; vi s'avventa Catalano che insacca calciando al volo dall'interno dell'area di porta. La partita si accende sia in campo sia sugli spalti, ma proprio quando lo Scandicci sembrava poter pareggiare i conti l'Armando Picchi si impone per la terza volta ripristinando il doppio vantaggio. Ricevuto il pallone al limite dell'area, il solito Londi avanza e, dopo aver saltato un difensore avversario, dal fronte sinistro dell'area scocca un mancino potente: anche se non angolatissimo, il tiro rotola in porta per l'1-3. Solo a cinque minuti dalla fine lo Scandicci accorcia nuovamente le distanze: Moccia lancia lungo il neoentrato Esposito il cui cross taglia tutta l'area e giunge sui piedi di Grevi; sul controcross si fa trovare pronto Baldini che schiaccia di testa in rete. Ma non ci sono tempo o occasioni per sperare nel pari: lo Scandicci esce sconfitto e la classifica si fa sempre più preoccupante.
Calciatoripiù: Moccia
(Scandicci) si conferma un centrocampista a tutto tondo, abile sia in fase difensiva sia in fase d'impostazione; pregevoli la precisione di Sula nei calci piazzati e soprattutto la prestazione di bomber Londi (Armando Picchi), attaccante molto abile nello sfruttare la velocità e il fisico creando scompiglio nella difesa avversaria.
Margine Coperta-Sangiovannese 0-2

RETI: Lorenzini, Travaglini
MARGINE COPERTA: Mammoli, Bergantino, De Angelis, Lenzi, Dianda, Vettori, Nikaj, Graziano, Cardelli, B. Bettazzi, Bastillo. A disp.: Xillo, Fe, Bardini, Spena, G. Puccinelli, R. Puccinelli, Simoni, Campochiaro, Daka. All.: Matteo Luzzi.
SANGIOVANNESE: Gioli, Beghini, C. Ermini, Innocenti, Raffaelli, Bonaccini, Di Caterino, Travaglini, Raffaelli, Lorenzini, Bigordi. A disp.: Tuberoni, Pierazzi, Sbardellati, Paolella, Barlondi. All.: Roberto Gnassi.
ARBITRO: D'Amore di Prato
RETI: 41' pt Lorenzini, 65' Travaglini.



Chi l'aveva già data per spacciata, già occupato uno degli slot retrocessione, ne conosce poco il carattere: battendo 0-2 il Margine Coperta insolitamente disorientato la Sangiovannese si fa scivolare lo Zambra alle spalle e arriva di rincorsa dalle parti di Fortis Juventus, Zenith, Scandicci e Capezzano (scontro diretto il martedì di Pasqua) con cui ora si delinea una battaglia lunga un mese: per quanto ancora complicata, la salvezza è un po' meno lontana. Il calendario non le dà mano: la aspettano il Tau capolista, la Cattolica e lo Sporting Cecina; ma dopo aver ridotto le distanze fin quasi a sopprimerle arrendersi sarebbe folle. Il vantaggio matura nell'unico minuto di un primo tempo molto frammentato, nel quale il Margine aveva provato a pungere con Cardelli (buono il dribbling, meno la conclusione) e De Angelis senza però provocare particolari affanni a Gioli; poi, favorito dalla discesa di Raffaelli contrastato al limite dell'area e poi rimpallato fino a produrre una traiettoria atipica, il traversone di Bigordi libera sottoporta Lorenzini che accompagna il pallone in rete. È lo 0-1 che attraversa l'intervallo e che in avvio di ripresa induce il Margine ad alzare i ritmi: gli va male che di due episodi grigio scuro (tocco di mano su cross di Cardelli dopo trenta secondi dal riavvio, tackle deciso su Bastillo al 44') D'Amore non gli conceda neppure un penalty. La Sangiovannese prende fiato, si fa concava sulla pressione degli avversari per farli sfogare rischiando il minimo e a un quarto d'ora dalla fine costruisce un'azione deliziosa ed efficacissima per il raddoppio: dalla corsia mancina Raffaelli si crea lo spazio per rientrare sul destro e crossare rasoterra a centro area; là c'è Travaglini che controlla il pallone e lo schianta sotto l'incrocio. È lo 0-2 dopo il quale poco altro accade: generoso ma confusionario, il Margine continua a essere impreciso al momento di rifinire sulla trequarti; la Sangiovannese controlla, alleggerisce con un paio di ripartenze e senza mai rischiare porta in fondo un successo che in coda schiude nuove prospettive.
Calciatoripiù
: speriamo che qualcuno la rete dello 0-2 l'abbia registrata: lasciare il traversone di Raffaelli e il tiro di Travaglini (Sangiovannese) impressi solo nella memoria e sulla carta sarebbe un peccato.
Capezzano Pianore-Cattolica Virtus 2-1

RETI: Baroni, Paoli, Serrini
CAPEZZANO P.: Laoluna, Bottari, Tomei, Matrizi, Tofanelli, Bigondi, Battisti, Paoli, Pillon, Cacciaguerra, Baroni. A disp.: Pellegrini, Zei, Bertilotti, Centoni, Di Luca, Orlowski Giannoni, Ndiaye, Pacini, Bacci. All.: Simone Giuli.
CATTOLICA VIRTUS: Mugnaini, Marinari, N. Alla, Valeriani, Gallo, Nocentini, Ermini Polacci, Picarelli, Serrini, Leggieri, Ferrazza. A disp.: Cereda, Borghini, Fontana, Martino, Mirashi, Patacca, Silli. All.: Diego Murras.
ARBITRO: Magrini di Pistoia
RETI: 18' Baroni, 40' Paoli rig., 50' Serrini.



Conta moltissimo perché è quasi imprevista, conta moltissimo perché dietro non si sa più si chi fare la corsa: battendo 2-1 la Cattolica Virtus in una gara ricca di contenuti tecnici e di polemiche (Magrini la perde di mano più o meno al fischio d'inizio) nella posizione più scomoda dell'universo il Capezzano lascia lo Scandicci scivolato alle sue spalle; un verdetto è ancora lontano, nel prossimo mese (il calendario dice Cecina, Sangiovannese, Picchi e Zambra: c'è chi ce l'ha peggio) può accadere di tutto, ma un successo così è benzina per uno scatto che in alcuni momenti della stagione sembrava troppo impegnativo. I tre punti maturano nel primo tempo, nel quale la Cattolica sembra essersi scordata delle ultime prestazioni brillanti: se si mette da parte il tiro storto di Serrini da cinque metri sullo spunto laterale di Ferrazza a quaranta secondi dal calcio d'inizio, perché costruisca un'occasione da rete occorre attendere l'intervallo. Il Capezzano intuisce le difficoltà degli avversari e, dopo aver fatto le prove del vantaggio con Baroni e soprattutto Cacciaguerra (ottimo Mugnaini, ma non è o non dovrebbe essere notizia), passa intorno a metà frazione: gli interpreti sono gli stessi, diverso stavolta è l'esito perché il corner di Cacciaguerra pesca sul secondo palo Baroni decisivo nella deviazione aerea. La Cattolica non reagisce, e senza mai rischiare a un palmo dall'intervallo il Capezzano raddoppia: recuperato il pallone sulla trequarti, Baroni affonda fino all'area e viene ostacolato fallosamente dall'uscita di Mugnaini; è un rigore evidente che gelido Paoli converte nel doppio vantaggio. Ma al Capezzano rischia di non bastare, perché nell'intervallo Murras stringe i bulloni giusti e la Cattolica si presenta trasformata: dopo aver sfiorato il 2-1 con un tiro dal limite secco sulla traversa (48'), Ferrazza confeziona il raddoppio con un filtrante che manda in porta Serrini (50'). Per restare tranquillo avrebbe dovuto reggere un po' di più; per il Capezzano s'apre invece una mezz'ora faticosissima, segnata dalla pressione crescente della Cattolica che però sbatte su Laoluna (quattro interventi fenomenali: uno su Valeriani, due su Martino, uno su Ferrazza) e sulle decisioni di Magrini, contestato sia per il poco polso sulle frequenti interruzioni sia per un tocco di mano sospetto («parso evidente ai più tranne che all'arbitro» commenta ufficiosamente il club cui nonostante una sconfitta così amara non fanno difetto né l'ironia né l'eleganza). Il Capezzano ha dominato il primo tempo, la Cattolica il secondo: un pari non sarebbe risultato scomodo; ma è andata diversamente, e in coda tutto cambia ancora.
Calciatoripiù: Cacciaguerra
costruisce, Baroni finalizza ma senza Laoluna il Capezzano non avrebbe vinto mai.
Affrico-Venturina 7-1

RETI: Matrone, Morelli, Morelli, Morelli, Morelli, Chiaverini, Cardona, Anile
AFFRICO: Fei, Bartalini, Casati (60' Giannoni), Toci (61' Cillerai), Bianchini, Shehade, Matrone (60' Donigaglia), Chiaverini (60' Bertelli), Morelli (58' Cardona), Guidorizzi (61' Sicilia), Bartoletti (54' Guerrini). A disp: Biotti, Precaj. All: Andrea Bertini.
VENTURINA: Cavaglioni, Alestra, Politi, Bergamaschi (44' De Pinto), Simoncini (41' Daddi), Foti, Colledan (41' Cozzolino), Moretti (41' Ghirlandini), Dedej (58' Anile), Roncalli (54' Venucci), Toninelli (41' Caciagli). A disp.: Del Gratta. All.: Fabio Bucciantini (squalificato, in panchina Davide Cozzatelli).
ARBITRO: Tesi di Pistoia
RETI: 11', 22', 43', 53' Morelli, 30' Matrone, 59' Chiaverini, 66' Anile, 75' Cardona.
NOTE: espulso Foti (40').



L'Affrico si conferma una macchina da guerra perfetta, capace di abbattere il Venturina con uno scarto inaspettato (7-1). L'inizio del match promette subito bene per i padroni di casa che già dopo 60 secondi creano la prima occasione pericolosa con Bartalini, bravo a trovare Matrone a centro area: Caviglioni si salva. Il Venturina fatica a uscire dalla propria metà campo: il pressing locale cresce con il passare dei minuti. L'incontro si sblocca all'11' sugli sviluppi di un calcio piazzato: bravo Toci a cercare Morelli, altrettanto strepitoso il centravanti ad agganciare il pallone e scagliarlo in porta. Trovato il vantaggio, l'Affrico continua a dominare la manovra e al 22' va sul 2-0: la punizione dello specialista Morelli dal limite sul secondo palo beffa Cavaglioni, mal posizionato al momento del tiro. Sotto due reti, al 24' il Venturina prova a rendersi pericoloso col tiro di Tonelli dalla distanza: Fei blocca senza nessun problema. Alla mezz'ora però è l'Affrico a segnare, di nuovo: Matrone si fa trovare pronto su un pallone vagante nell'area avversaria e lo ribadisce a rete a porta sguarnita. È una giornata decisamente da dimenticare per il Venturina che la vede complicare ulteriormente poco prima della pausa: già ammonito in precedenza, Foti rifila un pestone ai danni di Toci e vede sventolarsi in faccia il secondo giallo. Al rientro dagli spogliatoi Bucciantini e Cozzatelli si giocano una triplice sostituzione inserendo Ghirlandini, Daddi e Cozzolino nel tentativo di ribaltare la situazione. Ma a Morelli bastano tre minuti per siglare il suo terzo gol di giornata, in solitaria contro il portiere, e stoppare i sogni di rimonta degli ospiti. La superiorità numerica è un'arma ben sfruttata dall'Affrico che sfiora subito la quinta rete: Matrone s'invola in solitaria contro il portiere e tenta il pallonetto che Cavaglioni neutralizza. Il 5-0 è comunque solo rinviato: poco prima d'abbandonare il terreno di gioco, Morelli riesce a siglare il poker personale, il secondo stagionale dopo quello rifilato alla cattolica, sfruttando l'ottimo servizio di Casati a centro area. Poker e standing ovation al momento della sostituzione. L'Affrico comunque non rallenta e al 59' si porta sul 6-0: Chiaverini si crea lo giusto spazio nella in mezzo alla difesa avversaria, s'invola in solitaria verso la porta e supera Cavaglioni. È qui che si nota la piccola reazione d'orgoglio del Venturina, che s'affida a Cozzolino per rendere meno aspra la sconfitta: è lui che sfiora il palo con un tiro dal limite, lui che serve l'assist vincente ad Anile il cui tiro finisce in porta dopo una deviazione di Bianchini. Ma la flebile gioia del Venturina dura poco: Donigaglia arriva sul fondo e mette in mezzo un buona palla per Cardona che di prima intenzione mira e centra la porta per il 7-1 definitivo. Vittoria di carattere per l'Affrico; grossa delusione invece tra le file del Venturina, in una giornata decisamente sfortunata.
Calciatoripiù: Morelli
dimostra nuovamente di essere un bomber puro: le quattro reti che segna in ogni modo possibile fanno salire a ventotto il totalizzatore del campionato. Ottime anche le prove di Matrone, Bartoletti e dei subentrati Sicilia e Cillerai (Affrico). In una giornata buia buono l'impatto di Cozzolino e Anile ; bene anche Dedej (Venturina), il più pericolo dei suoi nella prima frazione.
Zenith Prato-Sestese 2-3

RETI: Boanini, Boanini, Mernacaj, De Biase, Danesi
ZENITH PRATO: Mura, Pagliuca, Geri, Turku, I. Mari, Petrelli, Guastamacchia, Santanni, Santini, Boanini, Innocenti. A disp.: Cambi, Demiri, Lenzi, Borchi, Belli, Cei, Cinà, Pareti, Kapidani. All.: Alessandro Somigli.
SESTESE: Giusti, Mernacaj, Ugolini, Myslihaka, Chelli, Biancalani, Athuman, Giraldi, Patrignani, De Biase, Danesi. A disp.: Fontani, Scarpelli, Faggi, Nuti, Baldi, Sorge. All.: Luca Paoletti.
ARBITRO: D'Elia di Lucca
RETI: 25' Mernacaj, 30', 82' Boanini, 35' De Biase, 52' Danesi.



Improvvisamente dietro viaggiano, e l'aria torna a farsi appiccicosa; improvvisamente dietro viaggiano, e le tabelle devono essere ricalibrate includendoci anche chi, come la Sangiovannese, qualcuno aveva già dato per spacciata. È un sabato complicato per la Zenith Prato che, sconfitta 2-3 dalla Sestese (sesto ko negli ultimi sette incontri), si vede agganciare dalla Fortis Juventus con cui oggi dovrebbe spareggiare per giocarsi la salvezza e soprattutto perde l'occasione di mangiare punti allo Scandicci e trattenere il Capezzano. Ma per vincere sarebbe stato necessario un approccio diverso, visto che già il valore degli avversari (ogni settimana che passa la Sestese si rammarica d'aver perso per strada punti ingenui; e in effetti almeno cinque-sei in più potrebbe averli totalizzati, e la classifica ringrazierebbe) è sufficiente a metterle la gara in salita; ad accentuarne la pendenza irrompe la rete di testa di Mernacaj che al 25' devia in porta un angolo teso di De Biase. Ma quasi all'improvviso la Zenith trova il pari: calciando direttamente in porta una punizione laterale, defilata sulla sinistra del fronte d'attacco, Boanini converte nell'1-1 una delle poche occasioni da rete. Ma il pari svanisce quasi subito: insistito, il dialogo con Patrignani libera in verticale De Biase che viola l'area e la porta. E trovato il nuovo vantaggio la Sestese chiude il primo tempo all'attacco: Mura deve restare concentrato fino all'ultimo per neutralizzare i tiri di Danesi e Patrignani. L'1-3 è comunque soltanto rinviato all'inizio della ripresa: approfittando del calo fisico della Zenith, la Sestese affonda e allunga con Danesi che capitalizza il secondo assist vincente di Patrignani. Per mezz'ora poi la gara si placa: soltanto nel recupero la Zenith riesce ad accorciare col secondo gol personale di Boanini, che trova la porta direttamente dalla bandierina. Ma è tardi per pensare a qualcosa di diverso dal 2-3: la Zenith perde un'altra volta, e considerate le distanze e il livello delle avversarie ora ogni pronostico equivarrebbe a un azzardo. Di certo c'è che nelle quattro gare che rimangono (e sono gare complicatissime: Picchi e Affrico in trasferta, Fortis Juventus e Venturina al Chiavacci) è il caso di fare non calcoli ma punti.
Calciatoripiù
: la doppietta di Boanini è l'unica luce nel pomeriggio della Zenith Prato, piegato dalle giocate offensive di Patrignani e Danesi i cui dialoghi trascinano la Sestese al successo.