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Allievi B Regionali GIR.Merito - Giornata n. 4

Arezzo-Zambra Calcio 1-1

AREZZO: Chiarello, Monteiro De Almeida, Arrighi, Gadani, Bidini, Liberatori, Camerini, Banelli, Zhupa, Bricca, Sussi. A disp.: Neri, Ballaj, Bacis, Rachini, Piantini, Maddaloni, Meloni, . All.: Pallari Fabio
ZAMBRA CALCIO: Ruglioni, Cini, Colombini, Del Cesta, Dessi, Esposito, Gronchi, Maffei, Ribechini, Tarantini, Zaccagnini. A disp.: Cocozza, Bargi, Bertolini, Calabrese, Cariello, Celentano, Niccolini, Parducci.hiani. All.: Pretini Maurizio
RETI: Bricca, Ribechini
AREZZO: S. Chiarello, Monteiro, Arrighi, Gadani, Bidini, Liberatori, Camerini, Banelli, Zhupa, Bricca, Sussi. A disp.: Neri, Ballaj, Bacis, Rachini, Piantini, Maddaloni, Meloni. All.: Fabio Pallari.
ZAMBRA: Ruglioni, Gronchi, Maffei, Zaccagnini, Ribechini, Colombini, Esposito, Del Cesta, Tarantini, Cini, Dessì. A disp.: Cocozza, Cariello, Parducci, Bargi, Bertolini, Calabrese, Celentano, Niccolini, Xhiani. All.: Federico Viviani.
ARBITRO: Bagnolesi di Valdarno
RETI: 19' Bricca, 63' Ribechini.



Se al 3' di recupero Chiarello non avesse tirato via di porta il tocco di Niccolini a colpo sicuro si starebbe commentando un risultato fuori pronostico; se invece che un fenomeno lo Zambra si fosse trovato davanti un portiere normale sarebbe venuto via da Arezzo con un successo entusiasmante. Il finale dice invece 1-1, ma l'entusiasmo resta: perché l'Arezzo è una squadra formidabile, dotata di una mediana sublime in tutti gli interpreti; perché nel quarto d'ora iniziale e per quasi tutta la ripresa lo Zambra ha cercato d'imporre il proprio gioco; e perché la casella delle sconfitte dice ancora zero, unica squadra del girone insieme all'Armando Picchi. Sulla scacchiera iniziale Viviani ha disposto i pezzi in modo perfetto, feroce l'intensità iniziale dello Zambra produce tre occasioni limpide in meno di un quarto d'ora: Tarantini prima sfiora la rete di testa e poi coglie pieno il palo in fondo a una ripartenza, subito dopo ci vuole la prima paratissima di Chiarello per neutralizzare la volée di Colombini che aveva cercato l'incrocio sul traversone di Gronchi sporcato dalla difesa. Sorpreso da un avvio su questi ritmi, col passare dei minuti l'Arezzo fa forza sulla propria qualità stratosferica per spingere lo Zambra verso la sua area e poi colpirlo: quasi teleguidato, Bricca trova il timing perfetto sul cross di Monteiro da destra e sottoporta segna l'1-0. D'un tratto in svantaggio, lo Zambra sbanda e improvvisamente rischia la capitolazione: a destra l'Arezzo passa quando vuole, il traversone di Camerini libera al centro Zhupa che spacca la traversa. Prima della pausa l'Arezzo costruisce altre tre buone occasioni per il raddoppio, imprecisi sia Zhupa sia Camerini sia Banelli, alle quali replica un'azione di rimessa chiusa dal tiro di Esposito fuori bersaglio. La gara svolta nella ripresa, dopo però che Zhupa ha per la terza volta mancato il 2-0 a tre passi da Ruglioni; poi Viviani mette mano alla scacchiera, chiama dentro Cariello, Xhiani, Niccolini, Celentano e Parducci e la manovra dello Zambra torna a dispiegarsi ferocissima come in avvio. Tra un piazzato velenoso e l'altro Dessì tenta la rovesciata da posizione centrale: traiettoria alta, resta il gesto tecnico. Poi lo Zambra torna avanti nel conto dei legni: Chiarello è stranamente incerto sulla millesima punizione fatta spiovere dentro, di testa Dessì colpisce il palo; sulla ribattuta Colombini s'imbroglia e perde il tempo per la deviazione vincente. Ma il pari è maturo, non importa aver studiato divinazione per capire che sta per arrivare: lo segna Ribechini, prodigioso in elevazione sulla punizione numero milleuno calciata da Del Cesta. E nel quarto d'ora finale lo Zambra costruisce ben due occasioni per rimettersi in strada con il forziere pieno: capitano entrambe a Niccolini che prima anticipa di testa la chiusura difensiva ma, visto Chiarello farglisi incontro, anziché un pallonetto facile cerca la potenza e non trova lo specchio; poi, come accennato in avvio, sul traversone rasoterra di Tarantini non vince il duello solo perché davanti si trova Toldo a Wembley contro Kanu (vecchi, siamo vecchi: quando quella parata lì illuminò Londra i genitori di questi calciatori qui avevano ancora qualche manciata d'anni per pensarli). Calciatorepiù: Chiarello è decisivo, Sussi (Arezzo) prova costantemente a inventare pericoli inediti per la difesa avversaria; dopo l'ottima prestazione da subentrati Cariello e Xhiani dietro, Parducci in mezzo e Niccolini e Celentano (Zambra) davanti si candidano a titolari già nella prossima contro la Fortis Juventus.
Poggibonsese-Tau Calcio 1-5

POGGIBONSESE: Puppato N., Ermini, Coli, Ferrara, Cicali, Buini, Belli, Salucci, Ciuffi, Ruiz Rodriguez, Ronchi. A disp.: Simonetti, Helg, Vanni, Senatori, Chiantini, Coppola, Pizzo, Fabbrini . All.: Fusci Massimiliano
TAU CALCIO: Chiarello, Fiori, Rossi, Paperini, Palaj, D Amato, Savastano, Scardigli, Di Lorenzo, Nesti, Lucchesi. A disp.: Meini, Buzzegoli, Matteucci, Leporatti, Asslani, Tocchini, Giusti, D Ulivo. All.: Guerri Luca
RETI: Ruiz Rodriguez, Paperini, Leporatti, Di Lorenzo, Lucchesi, Lucchesi
POGGIBONSESE: Puppato, Ermini, Coli, Ferrara, Cicali, Buini, Belli, Salucci, Ciuffi, Ruiz Rodriguez, Ronchi. A disp.: Simonetti, Helg, Vanni, Senatori, Chiantini, Coppola, Pizzo, Fabbrini. All.: Corrado Bianchi.
TAU ALTOPASCIO: A. Chiarello, Fiori, Rossi, Paperini, Palaj, D'Amato, Savastano, Scardigli, Di Lorenzo, Nesti, Lucchesi. A disp.: Meini, Buzzegoli, Matteucci, Leporatti, Asllani, Tocchini, Giusti, D'Ulivo. All.: Luca Guerri.
ARBITRO: Laci di Empoli
RETI: Di Lorenzo, Lucchesi 2, Paperini, Ruiz Rodriguez, Leporatti.



C'era solo un modo per cancellare l'enormità, cinque reti subite in casa e una sconfitta che l'aveva risucchiato in mezzo ad altre mille: le altre mille intorno restano, la vetta della classifica è densissima, ma le cinque reti che il Tau Altopascio rifila alla Poggibonsese fanno capire che con la Zenith di caso s'è trattato. Il primo tempo finisce 0-4; e anche nella ripresa, nella quale il duello si fa forzatamente più equilibrato, alla rete giallorossa corrispondono la quinta del Tau e un paio di legni che legittimano il divario. A differenza che nel 2-3 interno con la Zenith, gara girata sugli episodi e in cui avrebbe meritato quantomeno un pari, stavolta la Poggibonsese non riesce a contenere la potenza degli avversari: oltre alla sconfitta ci stanno tutte anche le quattro reti di scarto. L'incontro si sblocca subito, perché la difesa locale s'attarda a pianificare le marcature in occasione di una rimessa laterale che il Tau batte veloce: il lancio con le mani innesca la corsa di Di Lorenzo che viola l'area e incrocia in porta il pallone del vantaggio. Sotto quasi a freddo, la Poggibonsese fatica a reagire e in breve si trova sotto di due: ricevuto un pallone dalla fascia, Lucchesi si crea lo spazio per il tiro da posizione abbastanza defilata e fredda Puppato per la seconda volta. Il Tau sfrutta anche i palloni inattivi per portarsi al sicuro: è di Paperini il tocco vincente a risolvere una mischia nata su calcio d'angolo. E sulla ripresa del gioco la Poggibonsese cade ancora: Scardigli recupera immediatamente il possesso e verticalizza per Lucchesi che attende che Puppato accenni l'uscita e lo supera in pallonetto. È lo 0-4 su cui si chiude la prima frazione; segue una ripresa meno squilibrata: la Poggibonsese accorcia con la giocata di Ruiz Rodriguez che, ricevuto il pallone a centro area, si libera in dribbling defilandosi verso destra e poi incrocia il destro sul palo opposto. Pur consapevole che la rimonta è pio desiderio, sull'1-4 la Poggibonsese tenta d'intaccare il cospicuo vantaggio degli avversari: va però male sia a Fabbrini che manca la deviazione nella porta incustodita sia a Ronchi che per due volte si fa ipnotizzare da Chiarello. Le sortite offensive della Poggibonsese si chiudono con le (poche, la gara era compromessa) proteste verso Laci che avrebbe potuto concederle un rigore; poi il Tau riprende quota e dopo aver ristabilito le quattro reti di vantaggio col rasoterra di Leporatti che dal limite centra l'angolo sfiora addirittura la sesta rete: va però male sia a D'Ulivo (prima rete annullata per fuorigioco, poi palo) sia a Scardigli (traversa), diventa obbligatorio accontentarsi dell'1-5. A occhio è più che sufficiente, foss'anche solo per ribadire il messaggio alle rivali per il titolo.
Calciatoripiù: Lucchesi, Di Lorenzo
(Tau Altopascio).
Sestese-Cattolica Virtus 1-0

SESTESE: Giusti, Mernacaj, Ugolini, Sorge, Chelli, Myslihaka, Danti, Nuti, Nicotra, Patrignani, Danesi. A disp.: Rossi, Biancalani, Athuman, Scarpelli, Zatteri, Faggi, Kapidani, Baldi, De Biase. All.: Paoletti Luca
CATTOLICA VIRTUS: Mugnaini, Ermini, Nocentini, Leggieri, Gallo, Mirashi, Valeriani, Mangani, Ermini Polacci, Sborgi, Serrini. A disp.: Cereda, Alla, Borghini, Fontana, Marinari, Martino, Picarelli, Valiante, Zagli. All.: Murras Diego
RETI: Patrignani
SESTESE: Giusti, Mernacaj, Ugolini (58' Athuman), Sorge (56' Kapidani), Chelli, Myslihaka, Danti (58' Faggi), Nuti, Nicotra (59' De Biase), Patrignani, Danesi (73' Scarpelli). A disp.: Rossi, Biancalani, Zatteri, Baldi. All.: Luca Paoletti.
CATTOLICA VIRTUS: Mugnaini, Ermini (41' Marinari), Nocentini, Leggieri (28' Borghini), Gallo, Mirashi, Valeriani (68' Picarelli), Mangani (64' Martino), Ermini Polacci, Sborgi (59' Valiante), Serrini. A disp.: Cereda, Alla, Fontana, Zagli. All.: Diego Murras.
ARBITRO: Cellai di Firenze.
RETE: 61' Patrignani.



La Sestese si rilancia ai danni di una Cattolica Virtus ancora senza vittorie dopo quattro turni di campionato. A decidere una gara giocata sostanzialmente sul filo dell'equilibrio è una prodezza del più talentuoso dell'intera brigata. Lo stacco imperioso di testa di Patrigrani mette il sigillo a una vittoria di misura che, questa volta, i ragazzi di Paoletti difendono con successo fino allo scadere del sesto minuto di recupero. La Sestese denota miglioramenti nella gestione complessiva della gara, rispetto all'esordio casalingo di due settimane fa. Oltre ad una difesa affidabile, si cominciano a intravedere i segni di una manovra ficcante, anche se le occasioni pericolose costruite sono numericamente limitate ed il gol nasce da un corner. La Cattolica Virtus gioca una partita a viso aperto, mostra discrete individualità, ma non riesce a incidere negli ultimi metri, limitandosi a conclusioni dalla distanza quasi sempre innocue per il portiere di casa. E' insolito vedere una squadra col blasone dei giallorossi galleggiare, in questa categoria, nella parte bassa della classifica. Ma iniziamo con la cronaca che vede subito i locali portarsi pericolosamente in avanti. L'azione parte da Danti e viene proseguita da Patrigrani che lancia in profondità Danesi: il numero 11 riesce a colpire il pallone da distanza ravvicinata, ma la mira lascia a desiderare (3'). Danti e Danesi ancora in evidenza al 6': bella l'apertura da destra per Danesi che calcia in diagonale sul rimo palo, ma il pallone non inquadra lo specchio della porta. Una prima conclusione degli ospiti si registra al 9' ad opera di Serrini: Giusti para senza problemi. Al 12' è ancora la Sestese a finalizzare con Danesi che serve Patrignani: la pronta conclusione non ha fortuna e il pallone finisce sul fondo. Al 20' Sborgi avanza in progressione e conclude in diagonale: Giusti, uscito tempestivamente a restringere lo specchio della porta, respinge con i piedi il rasoterra dell'avversario. La Cattolica Virtus è costretta a sostituire, al 28', Leggieri in condizioni di non proseguire dopo un infortunio occorsogli pochi minuti prima; entra Borghini. Gli ospiti attraversano una fase favorevole e vanno al tiro dalla media distanza in più occasioni con Valeriani, Borghini, Sborgi, senza però creare particolari problemi ad un attento Giusti. I minuti finali del primo tempo e i due di recupero vedono una Sestese nuovamente pericolosa. Nel primo minuto di recupero Patrignani, a tre metri dalla porta, è chiuso in calcio d'angolo da un provvidenziale recupero di un difensore. Sugli sviluppi del corner Danti ci prova dalla distanza e Mugnaini si oppone a pugni chiusi. Il secondo tempo si apre con una bella conclusione da sinistra di Sborgi: il pallone colpisce la parte superiore della traversa e si perde sul fondo, a portiere battuto (42'). Al 50' Ermini Polacci impegna Giusti in una deviazione non proprio semplice. Al 54' un affondo centrale di Borghini è concluso con un tiro impreciso che manda il pallone fuori di un metro abbondante, alla destra di Giusti. Inizia un tourbillon di sostituzioni e, alla metà della seconda frazione, il match svolta improvvisamente. Calcio d'angolo da sinistra di Danesi, il pallone spiove verso il secondo palo: Patrignani arriva da dietro e sale letteralmente in cielo per colpire con forza e precisione la sferaeludendo ogni possibilità di intervento di Mugnaini. Murras utilizza tutti cambi per dare un assetto più offensivo alla sua squadra, passando ad una sorta di 4-2-1-3. Ma i frutti sono poca cosa: al 70' Martino, da centro area, impegna Giusti in una non difficile parata a terra. La Sestese argina senza troppi patemi i tentativi offensivi degli avversari e non disdegna di rispondere appena può. Dopo una serie consecutiva di tre calci d'angolo Chelli impegna severamente Mugnaini, bravo a rispondere al tentativo del difensore. Al 79' la Sestese pareggia il conto dei legni colpiti, con un calcio di punizione di Nuti che timbra la traversa, con il portiere comunque sulla traiettoria a braccia alzate. Questa volta il recupero non nasconde trabocchetti come nel match con il Capezzano Pianore e la Sestese incamera la seconda vittoria. Il prossimo turno i rossoblù andranno a far visita al Picchi Livorno, che li sopravanza di un punto. Per la Cattolica Virtus, chiamata ad un cambio di marcia, si prospetta la non facile trasferta contro l'Affrico.
Calciatoripiù
: un nome spunta su tutti ed è quello di Patrignani . Colpi di classe ed un secondo tempo di grande sostanza al servizio della squadra, il tutto impreziosito da un gol che al vecchio cronista, (fatte le debite proporzioni), ha richiamato alla memoria lo stacco di un certo Pelé, nella finale vinta dal Brasile contro l'Italia ai mondiali in Messico. Molto bene nella Sestese anche Chelli e Nuti in difesa. Una citazione va anche al portiere Giusti che, pur non chiamato a parate di particolare difficoltà, si è sempre fatto trovare pronto quando è stato chiamato in causa. La stessa cosa si può dire per Mugnaini tra gli ospiti. Sempre nella Cattolica Virtus da segnalare le prove molto positive di Nocentini e Gallo in difesa; decisamente buono anche l'approccio alla gara del primo dei subentrati Borghini .
Fortis Juventus-Sporting Cecina 1-2

RETI: Belli, Casini, Di Tanto
FORTIS JUVENTUS: Vaghini, Cecchi, Maretti, Gianassi, Bonini, Benucci, Belli, Pieri, De Simone, Nencioli, Ciari. A disp.: Biagioli, Bini, Borselli, Brunetti, Bucelli, Ciacci, Montuschi, Silvestri. All.: Michele Fusi.
SPORTING CECINA: Lemmi, Rofi, Vestri G., Nigiotti, Casini, Ristori, Lombardo, Castelli, Di Tanto, Ferretti, Tei. A disp.: Renucci, Rossi, Cerundolo, Gaglio, Vestri F., Lorenzini, Tronci. All.: Alessandro Magrì.
ARBITRO: Landi sez. Valdarno.
RETI: 7' Di Tanto, 37' Casini, 78' Belli.



In una bella giornata di sole e alla presenza di un nutrito numero di spettatori, sul campo di Ronta nella quarta giornata di campionato la sfida tra Fortis Juventus e Sporting Cecina si è chiusa con la vittoria di misura ma meritata degli ospiti livornesi (avanti 0-2 alla fine del primo tempo). Si sono affrontate due squadre impegnate per la permanenza nella categoria, fermo restando che questa vittoria dà un notevole impulso ai rossoblù ospiti. I padroni di casa si sono presentati all'appuntamento con un solo gol all'attivo nell'1-1 con la Cattolica e ancora a secco di vittorie, mentre chi viaggia ha portato un bagaglio di 10 reti subite e una sola vittoria nel 2-1 con la Sestese. Ne è venuta fuori una partita piacevole ma non entusiasmante a causa dei troppi errori tecnici visti durante tutto l'arco della gara. Inizio scoppiettante per gli ospiti che già al 7' passano in vantaggio con Di Tanto: lasciato libero al centro dell'area non ha difficoltà a insaccare grazie a un delizioso appoggio di un compagno di squadra. Passa un minuto e il Cecina potrebbe raddoppiare a causa di un errore di un difensore di casa che nell'appoggiare al proprio portiere libera l'attaccante ospite, ma qui è bravo Vaghini nel neutralizzare e sventare la minaccia ospite. Al 15' si fa viva la Fortis con un bel diagonale a incrociare di Ciari, che però finisce fuori di un paio di metri. Lo stesso attaccante si industria in una bella azione personale sulla sinistra del campo e rimette benissimo al centro per De Simone, il quale viene fermato efficacemente in angolo da un difensore ospite. Occasione Cecina al 24': la conclusione di Ferretti viene fermata in angolo dal portiere di casa. Al 25' dopo una bella triangolazione sviluppatasi sulla sinistra Castelli è bravissimo nel rimettere al centro un pallone che chiede solo di essere spinto in rete, ma la conclusione dell'attaccante viene respinta da un difensore sull'area di porta. Al 30' una bella azione corale del Cecina con cinque passaggi tutti di fila viene fermata all'ultimo da un difensore di casa. Al 34' una gran bordata di Nigiotti dalla lunga distanza viene ben controllata da Vaghini. Al 37' bel gol di testa di Casini che è abile nello spizzare una punizione battuta da 30 metri da parte di un proprio compagno. Al 38' nuova occasione per il Cecina a opera di Tei, il cui tiro dal limite dell'area è ben parato a terra da Vaghini. Sulla susseguente rimessa in gioco Ciari ha l'occasione di dimezzare lo svantaggio, ma solo davanti al portiere calcia a lato. La ripresa inizia con una Fortis arrembante, che già dopo due minuti di gioco ha una grande occasione: Nencioli, solo davanti al portiere, colpisce la parte interna della traversa. Al 48' azione da circoletto rosso da parte di Belli, autore di una riuscita ruleta; al 50' una conclusione da punizione di Ristori viene parata con sicurezza da Vaghini. Al 55' da un angolo battuto da Benucci la Fortis non è neanche fortunata nella mischia venutasi a creare a causa di un difettoso intervento del portiere ospite. Al 63' un tap-in di Gaglio è fermato miracolosamente in singolo dai difensori di casa. Da qui al 77' il gioco va in stallo, senza conclusioni a rete degne di menzione. A tale minuto l'arbitro incredibilmente ferma il gioco per decretare una punizione a favore della Fortis, quando un giocatore biancoverde si trovava a tu per tu con il portiere, non concedendo così una lapalissiana norma del vantaggio. Sulla susseguente punizione da oltre 30 metri Belli è bravo a trovare l'angolino basso alla sinistra del portiere, non certo esente da colpe. Neanche i tre minuti di recupero concessi dal direttore di gara sono sufficienti per altre azioni degne di menzione, ma solo per decretare una giustificata gioia ospite. Prosit.
Calciatoripiù: Belli
(Fortis Juventus) ha il merito di avere riaperto la partita, ma anche in precedenza era parso giocatore tecnico alquanto interessante. Castelli (Sporting Cecina): tecnico, intelligente tatticamente, bravo nel passaggio e nel verticalizzare il gioco. Tutti elementi necessari per una prospettiva. Arbitro: trascura la norma del vantaggio, ma la sua direzione si può considerare buona.
Venturina-Capezzano Pianore 3-1

RETI: Cozzolino, Cozzolino, Politi, Cacciaguerra
VENTURINA: Cavaglioni, Daddi, Politi, Bergamaschi, Dedej, Foti, Ghirlandini, Colledan, Roncalli, Caciagli, Cozzolino. A disp.: Del Gratta, Barbati, Galvagno, Moretti, Venucci, Anile, De Pinto, Toninelli, Matacera. All.: Fabio Bucciantini.
CAPEZZANO: Laoluna, Bottari, Bacci, Matrizi, Bigondi, Tomei, Zei, Paoli, Pillon, Cacciaguerra, Baroni. A disp.: Pellegrini, Bertilotti, Centoni, Fommei, Micheli, Orlowski Giannoni, Pacini, Vitaggio, Volpicelli. All.: Simone Giuli.
ARBITRO: Mori di Livorno
RETI: 15' Politi, 30' Cacciaguerra, 40', 80' Cozzolino.



Un altro piccolo mattoncino per acquisire ulteriore consapevolezza che sì, questo Venturina non ha limiti. La squadra di mister Bucciantini, reduce dalla goleada contro lo Sporting Cecina, si impone con un sofferto ma convincente 3-1 contro il Capezzano nel match di cartello della quarta giornata. Parte fortissimo la formazione biancoceleste, che già nei primi 10' sfiora il vantaggio, mancandolo di un niente sulle iniziative di Caciagli e Cozzolino. Ad aprire le danze ci deve pensare un difensore, Politi, che al 15' sfrutta l'ennesimo assist di Caciagli e, sugli sviluppi di un corner, supera Laoluna per l'immediato 1-0 locale. Il Capezzano fatica ad entrare in partita e il fulmineo vantaggio del Venturina non migliora di certo la situazione. Anzi, gli ospiti continuano a soffrire le accelerate della compagine di casa, che al 20' si vedono annullare la rete del raddoppio di Cozzolino, pescato in offside. Subito dopo ci provano anche Ghirlandini, Caciagli e ancora Cozzolino, mancando però di precisione in fase conclusiva. Le occasioni mancate dal Venturina rianimano il Capezzano, che al primo affondo riesce addirittura a pareggiare i conti: bellissima l'azione che porta alla rete di Cacciaguerra, che sul cross di Baroni addomestica perfettamente il pallone, salta il diretto avversario e con una conclusione forte e angolata fulmina Cavaglioni per il momentaneo 1-1. I versiliesi tornano in partita, confezionando anche un paio di potenziali occasioni da rete per il sorpasso. Il Venturina però tiene botta e nel momento di maggior difficoltà si riporta in avanti con una ripartenza magistrale che coglie impreparata la difesa avversaria, consentendo a Cozzolino di battere Laoluna per il 2-1 su cui si chiude la prima frazione. Nella ripresa si assiste ad una gara più aperta, con azioni da una parte e dall'altra. Forte del vantaggio, il Venturina lascia l'iniziativa in mano al Capezzano, chiudendosi bene per poi colpire in contropiede. Gli ospiti, invece, tentano il tutto per tutto, prendendosi il rischio di sbilanciarsi in avanti per andare a caccia del due pari. L'occasione migliore per la formazione di Simone Giuli arriva intorno al 65' quando Paoli disegna una traiettoria (quasi) perfetta su punizione, trovando però la risposta super di Cavaglioni. Il Venturina attende il momento giusto per ripartire e chiudere i conti, trovandolo proprio allo scadere quando, su una respinta della difesa biancoceleste, Caciagli si impossessa del pallone e lancia in campo aperto Cozzolino, che davanti a Laoluna non può sbagliare, indirizzando alle spalle del portiere versiliese il gol che vale la doppietta personale ma soprattutto il definitivo 3-1 nonché altri tre punti che confermano il Venturina al primo posto in classifica.
Calciatoripiù
: nel Venturina è d'obbligo la menzione per Cozzolino , autore della doppietta che di fatto ha indirizzato i tre punti in favore dei biancocelesti, ma da segnalare anche la prestazione autoritaria di Foti davanti alla difesa. Nel Capezzano si salva Cacciaguerra grazie al bellissimo gol che ha per un attimo riacceso le speranze dei suoi. Bene anche Bacci e Bottari , che in fase di spinta hanno supportato bene le manovre offensive.
Affrico-Margine Coperta 2-3

RETI: Matrone, Morelli, Graziano, Vettori, Vettori
AFFRICO: Biotti, Giannoni, Casati, Guerrini, Bartalini, Shehade, Matrone, Chiaverini, Morelli, Guidorizzi, Bartoletti. A disp.: Volpi, Bianchini, Casci, Bertelli, Prosperi, Donigaglia, Sicilia, Cardona, Capanni. All.: Andrea Bertini.
MARGINE COPERTA: Mammoli, Bergantino, Pezzano, Dianda, Vettori, Nikaj, Bastillo, Bettazzi, Cardelli, Fe, Campochiaro. A disp.: Frassi, Grazzini, Graziano, Valli, Daka, De Angelis, Mantice, Lenzi, Spena. All.: Matteo Luzzi.
ARBITRO: Improda di Empoli
RETI: 11', 75' Vettori, 41' Matrone, 49' Morelli, 55' Graziano.
NOTE: espulso Grazzini (81').



La sfida al vertice che sul sintetico del Vincenzo Lapenta vede fronteggiarsi Affrico e Margine ben s'incanala nell'alveo di un avvio di stagione estremamente interessante e che vede quasi tutte le partecipanti al campionato di merito racchiuse nello spazio di pochi punti: al termine di ottanta tiratissimi minuti tutti da ripercorrere, rileggere e analizzare il campo ha detto Margine. Meritata e conquistata in rimonta, questa vittoria premia la caparbietà messa sul tappeto verde dai ragazzi di Matteo Luzzi. Il bello (o il brutto, se la partita la si osserva con gli occhi dei sostenitori biancazzurri) è che un ottimo Affrico esce sconfitto in maniera immeritata. La gran mole di gioco prodotta a centrocampo, le due reti realizzate che nella fase iniziale della ripresa gli avevano consentito di ribaltare il risultato e la velocità con cui ha spesso e volentieri messo in difficoltà la retroguardia avversaria avrebbero potuto premiarlo; gli è però mancato quel graffio decisivo che avrebbe potuto indirizzare la sfida in suo favore. I pistoiesi sono invece stati bravissimi ad assestare quella doppia zampata con cui, controsorpassando i rivali proprio in vista della linea del traguardo, hanno espugnato Firenze e si sono mantenuti in vetta alla classifica. Durante la prima frazione, in cui la parola equilibrio è scritta a caratteri cubitali dal 1' al 40', è caratterizzata da un'interessante schermaglia tattica che, pur vedendo spesso prevalere le difese sugli attacchi, fa capire con estrema limpidezza che quel che poi accadrà nella ripresa non è frutto del caso. Se da una parte, pur soffrendo le frequenti verticalizzazioni dei centrocampisti rossoneri, la cerniera difensiva centrale biancazzurra formata da Bartalini e Shehade impedisce agli avanti rossoneri di affacciarsi pericolosamente dalle parti di Biotti, dall'altra sono altrettanto bravi Bergantino, Dianda, Vettori e Pezzano a spezzare sul nascere le trame costruite da un telaio di centrocampo che poggia sull'ottimo regista Riccardo Guidorizzi: ragazzo dotato di grande dinamismo, polmoni e gambe d'acciaio, una massiccia dose di grinta ma anche due piedi sopraffini che gli consentono di smistare con qualità una gran quantità di palloni. Lo spalleggiano in maniera altrettanto efficace Guerrini e Chiaverini che non solo portano avanti il gioco alzandone il baricentro ma provano ad allargare le maglie della difesa ospite facendo viaggiare i rapidissimi e pungenti esterni Matrone e Bartoletti oppure verticalizzano nel tentativo d'innescare il sempre insidioso Morelli. Sull'altra sponda, come accennato in precedenza, si preferisce tentare di tagliare la difesa di casa come un coltello farebbe in un panetto di burro riscaldato. L'arma principale è rappresentata dalla tecnica sopraffina di capitan Bettazzi che, partendo in velocità ed andando via in dribbling al diretto avversario, crea superiorità numerica e ha così l'opportunità di accendere i motori dei velocissimi Nikaj e Cardelli: il Margine però cozza di frequente sul granitico muro bianco piazzato da Bertini a difesa dei palo presidiati da Biotti. Appare dunque evidente come solo una disattenzione da parte di uno dei due collettivi potrebbe sbloccare la situazione. Ed è proprio questo che accade allo scoccare dell'11' quando, sugli sviluppi di un corner dalla destra ben calciato da Pezzano, il centrale difensivo Alberto Vettori, saltando in netto anticipo nei confronti degli omologhi avversari, colpisce alla perfezione di testa un pallone che non lascia scampo a Biotti portando il Margine in vantaggio. È un momento favorevole agli ospiti che facendo un buon pressing nella zona mediana del terreno vanno vicinissimi al raddoppio poco prima del quarto d'ora quando, dopo essersi ottimamente difesi in occasione di un corner battuto dai padroni di casa, trasformano rapidamente la manovra da difensiva in offensiva. Mammoli rimette in gioco il pallone con le mani servendo Nikaj che a sua volta verticalizza di prima intenzione liberando la corsa di Cardelli: Bettazzi riceve il filtrante profondo ed entra in area ma, ritrovatosi a tu per tu con Biotti, calcia il pallone sul corpo del portiere in uscita gettando al vento una clamorosa opportunità. Lo scampato pericolo risveglia i leoni che nella seconda metà del primo tempo, proprio grazie alla velocità degli esterni d'attacco, ruggiscono minacciosamente dalle parti di Mammoli in un paio di occasioni. Al 22' Bartoletti fila via sulla destra e rimette al centro un pallone che dopo aver attraversato tutta l'area rossonera giunge sul fronte opposto sui piedi di Morelli: la nuova proposta verso il centro premia il puntuale inserimento offensivo di Guidorizzi che in scarsa coordinazione spara alle stelle da buona posizione. Lo stesso Guidorizzi ci riprova cinque minuti più tardi, stavolta accentrandosi da sinistra e indirizzando verso i pali un insidioso tiro-cross sul quale Mammoli è bravo ad intervenire allungandone la traiettoria oltre la traversa. Contrariamente a ciò che farebbe pensare l'andamento tenuto dal match fino a questo punto, la ripresa si rivela un coacervo di emozioni che appassiona e diverte. Al rientro in campo dopo l'intervallo, l'Affrico parte forte che più forte non si può e in tribuna c'è appena il tempo di contare fino a venti. Fischio d'avvio di Improda, pallone a Guidorizzi: l'immediata verticalizzazione taglia fuori i centrali difensivi del Margine e deposita il pallone sui piedi di Matrone che si presenta davanti a Mammoli per poi superarlo con un preciso tocco (1-1). Travolto dall'improvvisa ondata di entusiasmo, l'Affrico insiste andando a un passo dal raddoppio un paio di minuti più tardi. Guerrini ingaggia un bel duello sulla sinistra con Bergantino e, dopo averlo superato, rimette in mezzo un bel pallone: vi giunge Morelli che girando a rete da due passi costringe Mammoli al miracoloso salvataggio. Al 49' l'Affrico raddoppia per davvero e lo fa mettendo a frutto una stupenda azione che da sola vale il prezzo del biglietto e fa venir giù lo spicchio di tribuna occupato dai sostenitori di casa. Scatta rapidissimo il contropiede biancazzurro con Bartoletti, che innescato lungo la corsia di destra, fila veloce come un proiettile: giunto al limite dell'area, taglia in mezzo un gran traversone sul quale Morelli interviene colpendo al volo in acrobazia e spedendolo imparabilmente alle spalle di Mammoli. È un gol pregevolissimo, che vale il sorpasso. La sfida però è tutt'altro che conclusa: il Margine non tarda a dimostrare come tutto ciò sia possibile. Al 55' Bettazzi va via in slalom sulla trequarti destra e giunto al limite porge a Fe un pallone subito girato verso la porta: un difensore respinge ma raccoglie Graziano che, liberatosi all'interno dei sedici metri, non perdona riportando il risultato in parità. La replica dei padroni di casa non si fa attendere e va vicinissima alla concretizzazione in un paio di occasioni. Al 57' è ottimo il lavoro di Matrone che dopo essersi liberato sulla trequarti destra si accentra e lascia partire una conclusione dal limite, poco alta sopra la traversa. Ancor più ghiotta è l'occasione che capita al 61'. Servito lungo l'out di sinistra, Chiaverini è bravo a incunearsi in profondità nel cuore dell'area di rigore avversaria ma, giunto faccia a faccia con Mammoli, non trova di meglio che sparare il pallone sul corpo del portiere che nel frattempo era stato comunque molto bravo a chiudergli lo spazio in uscita. Sul fronte opposto non sbaglia invece il Margine che al 75' trova la stoccata vincente. Sugli sviluppi di un corner da sinistra, uno spiovente sul secondo palo è raccolto dal neo entrato Grazzini che riproponendolo nel cuore dei sedici metri avversari innesca davanti a Biotti un flipper impazzito: una prima conclusione è miracolosamente respinta sulla linea ma nulla possono i biancazzurri sul successivo tap-in vincente proposto dall'onnipresente Alberto Vettori. Stavolta l'ultimo disperato assalto all'arma bianca dei padroni di casa non ha gli esiti sperati. Il Margine resiste, mitigando anche i malsani effetti della sciocca espulsione rimediata in pieno recupero da Grazzini che, andando a scalciare un avversario, guadagna con un pizzico di anticipo la via degli spogliatoi. Il Margine continua a volare ma l'Affrico ha dimostrato ancora una volta di avere tutti i mezzi per restare nella scia dello stormo di testa. Ha ben diretto con piglio deciso e mano ferma l'empolese Improda, bravo a tenere a bada alcuni sporadici eccessi di nervosismo: ineccepibile la sua decisione in occasione dello sconsiderato intervento di Grazzini che gli è valso un sacrosanto cartellino rosso.
Calciatoripiù
: da segnalare l'ottima partita disputata da Biotti fra i pali, da Giannoni, Casati e Shehade in fase difensiva, da Guerrini e Chiaverini in mediana, dal talentuoso Guidorizzi in cabina di regia e dal tridente formato da Matrone, Bartoletti e Morelli (Affrico). Ottime le prove di Mammoli a guardia della porta, del match winner Vettori e di Dianda nel cuore della retroguardia, di Pezzano abile in fase sia di rottura sia di costruzione del gioco, dei pungenti Nikaj e Cardelli , del fantasista Bettazzi e del sempre decisivo Graziano (Margine).
Zenith Prato-Scandicci 1-0

RETI: Cei
ZENITH PRATO: Cambi, Petrelli, Geri, Belli (45' Borchi), I. Mari, Lenzi (41' Turku), M. Mari (61' Demiri), Cinà (48' Barattucci), Magni (57' Pareti), Guastamacchia (93' Boanini), Cei (67' D'Andrea). A disp.: Mura, Simoni. All.: Marco Colonna.
SCANDICCI: Patacchini, Di Bonito, Campone, Cesari, Baiardi, Catalano, Bargellini (58' Novelli), Tagliavini (73' Gracci), Pino (53' Esposito), Baldini (76' Canale), Moccia (67' Corsinovi). All.: Marco Vinattieri.
ARBITRO: Banfi di Pistoia
RETE: 41' pt Cei.
NOTE: ammoniti Ismaele Mari, Belli, Baldini, Di Bonito. Angoli: 6-2. Recupero: 1'+4'.



E sono tre! Terza vittoria consecutiva per la Zenith, che l'ha spuntata sullo Scandicci al termine di una gara molto equilibrata grazie al guizzo di Cei nel recupero della prima frazione. Dopo una prima fase di studio, la prima occasione della partita è proprio di marca Zenith: al 13' Catalano devia il destro di Cinà dal limite; sul pallone vagante s'avventa M. Mari la cui conclusione finisce sull'esterno della rete. La reazione dei blues non si fa attendere: al 14' dalla trequarti Moccia disegna col contagiri un cross alle spalle della difesa; Baldini però colpisce male e spreca l'occasione. Al 22' lo Scandicci si rende pericoloso in ripartenza veloce: Bargellini imbuca centralmente per Pino, che incrocia col sinistro ma Cambi para in uscita coi piedi. Al 30' la Zenith si fa avanti con Geri che crossa dalla trequarti sinistra: la traiettoria beffa Patacchini; Cei calcia a botta sicura a portiere battuto, ma Campone salva sulla linea con un miracolo. Al 33' è ancora Geri a rendersi protagonista con una conclusione improvvisa dall'angolo sinistro dell'area: il tiro si stampa sulla traversa. L'azione si ripete dalla parte opposta al 36': il rimpallo di Pino con Lenzi favorisce Bargellini che tutto solo calcia a botta sicura ma anche lui colpisce clamorosamente la traversa. In un primo tempo che sembra concludersi con un giusto pareggio è la Zenith a mettere la freccia nei minuti di recupero: M. Mari si muove sulla sinistra, rientra sul destro e crossa per Cei che calcia di controbalzo: il pallone assume una strana traiettoria che finisce all'incrocio dei pali, senza che Patacchini possa intervenire. Nella seconda frazione i blues vogliono reagire e creano una grande occasione al 47': Baldini ruba palla sulla trequarti a Guastamacchia e imbuca per Pino, che però si lascia ipnotizzare da Cambi. Al 51' la Zenith prova a raddoppiare con Magni, che si inventa una trivela alle spalle dei difensori per uno scatenato Cei: Campone mette a sedere e chiude il sinistro, ma centra in pieno il palo. Al 58' la Zenith si rende ancora pericolosa con una punizione dal limite di Geri, che colpisce la terza traversa della partita. I minuti scorrono e lo Scandicci tenta il tutto per tutto nel finale: al 77' Novelli riceve palla sulla destra, protegge e crossa al centro per Canale che di testa arriva coi tempi giusti ma non inquadra lo specchio. Nei minuti di recupero lo Scandicci si lancia all'arrembaggio e a tempo scaduto si guadagna una punizione dai venticinque metri: se ne incarica lo stesso Corsinovi, che calcia una gran botta col destro, il pallone sibila vicino al palo e finisce sul fondo. Non c'è più tempo: la Zenith resiste con una prova di gran forza e porta a casa il primo successo casalingo stagionale, mentre lo Scandicci esce dal campo con l'amaro in bocca: tante, troppe le occasioni sprecate.
Calciatoripiù
: l'uomo partita non può che essere Cei (Zenith), che condisce la sua prestazione a dir poco esaltante col gol vittoria. Ottime anche le prestazioni di capitan Geri , che semina il panico col suo sinistro esplosivo, e Cambi che salva più volte il risultato grazie alle sue uscite perfette. Da segnalare anche le prestazioni di Baldini e Bargellini (Scandicci), che mettono più volte in seria difficoltà la retroguardia amaranto.
Armando Picchi-Sangiovannese 2-0

RETI: Sula, Menicagli
ARMANDO PICCHI: Cutrona, Fattori, Lepri, Sula, Cannarsa, Biondi, Menicagli, Grifasi, Hadji, Golfarini, Barbanti. A disp.: Pagni, Biondi, Migli, Rendina, Salvetti, Mecacci, Paglini, Lupi, Luppichini. All.: Dario Giachini.
SANGIOVANNESE: Tuberoni, Ermini, Fabbrini, Innocenti, Paolella, Unitulli, Raffaelli, Acanti, Travaglini, Mantelli, Di Caterino. A disp.: Gioli, Bonaccini, Barlondi, Beghini, Bigordi, Checchini, Mugnaini, Pierazzi, Sbardellati. All.: Iacopo Gori.
ARBITRO: Del Seppia di Pisa
RETI: 18' Menicagli, 61' Sula.



A un punto dalle prime c'è l'Armando Picchi: è vero che la stagione è iniziata ora, che la classifica deve ben delinearsi e che molto dipende da quanto disposto dal calendario; però vedersi lassù imbattuto, unico insieme allo Zambra e sempre vittorioso a Livorno (sempre per 2-0 peraltro, all'esordio casalingo cadde il Cecina), fa sempre un certo effetto. Sono completamente opposte le valutazioni della Sangiovannese che si dibatte in mezzo a diecimila difficoltà e deve fare i conti con uno zero in classica abbastanza preoccupante; ma, anche se neppure stavolta sono arrivati punti, dopo tre gare problematiche Gori ha finalmente cominciato a ricevere buone risposte dai suoi. Il Picchi parte forte, sfiora il vantaggio al 1' (traversa di Golfarini su calcio d'angolo), lo trova al 5' senza però il battesimo di Del Seppia che non convalida la rete di Golfarini da fuori per un tocco di mano nel controllo e al terzo tentativo passa: prolungando una rimessa laterale profonda Hadji innesca lo scatto di Menicagli che scappa a destra, stringe verso la porta e dopo un dribbling vincente segna col mancino sul primo palo. Una volta in svantaggio la Sangiovannese rischia la capitolazione immediata: ci vuole tutto il talento di Tuberoni per neutralizzare lo spunto di Barbanti che da sinistra aveva cercato il primo palo con un tiro forte. Ancora in gara, d'un tratto la Sangiovannese viene fuori e sfiora il pari: il pallone buono capita prima a Raffaelli (slalom in area e tiro sull'esterno della rete) e poi a Mantelli che calcia debolmente dal centro dell'area. La gara è vivace: Del Seppia annulla un'altra rete al Picchi (fallo in attacco sul tiro deviato di Hadji da fuori), dall'altra parte di testa Unitulli sfiora il palo su calcio d'angolo. Mantenuto intatto il vantaggio a metà gara, nella ripresa il Picchi accelera e raddoppia: Sula calamita un pallone ribattuto fuori area dalla difesa e col destro al volo lo spedisce tra i pali. Neppure sul 2-0 però la Sangiovannese s'arrende: soltanto l'ottima performance di Cutrona nega il 2-1 alla punizione di Travaglini, a Raffaelli che cerca il primo palo dopo una discesa a destra e soprattutto a Bigordi murato a tre metri dalla porta. Passata la fiammata il Picchi torna a controllare in scioltezza e chiude all'attacco: il pallone del tris capita sia a Paglini sia a Hadji che nel finale non trovano lo specchio in ripartenza. Il 2-0 finale esalta il Picchi e intristisce la Sangiovannese che però se si sforza di guardare la prestazione e non la classifica ha pochi motivi per abbattersi.
Calciatoripiù
: prestazionissima di Lepri (Armando Picchi), terzino sinistro prezioso in entrambe le fasi; Travaglini (Sangiovannese) si sobbarca un gran lavoro davanti.