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Allievi B Regionali GIR.Merito - Giornata n. 5

Cattolica Virtus-Affrico 2-2

RETI: Serrini, Marinari, Morelli, Chiaverini
CATTOLICA VIRTUS: Mugnaini, Ermini (73' Fontana), Gallo, Nocentini, Alla, Mangani, Valeriani, Picarelli (55'Borghini), Sborgi (59'Patacca), Ermini Polacci (53' Martino), Serrini (61' Marinari). A disp.: Cereda, Borghini, Fontana, Ignesti, Marinari, Martino, Mirashi, Patacca, Valiante. All.: Diego Murras.
AFFRICO: Volpi, Bartalini, Bianchini (55' Capanni), Shehade, Casati (73' Bertelli), Guerrini, Chiaverini, Guidorizzi (71' Donigaglia), Matrone, Morelli, Cardona (50' Sicilia). A disp.: Biotti, Giannoni, Casci, Bertelli, Prosperi, Donigaglia, Sicilia, Kamberaj, Capanni. All.: Andrea Bertini.
ARBITRO: Rontani di Firenze
RETI: 39' Serrini, 47' Chiaverini, 63' Marinari, 78' Morelli rig.
NOTE: espulsi Matrone (69') e Gallo (77') e. Ammoniti Mugnaini, Nocentini e Bartalini.



Tra Cattolica e Affrico succede veramente di tutto: è andata in scena una partita stupenda, giocata molto bene da entrambe le formazioni, segnata da continui capovolgimenti di fronte e che, alla fine, non ha saputo designare una vincitrice. La Cattolica parte subito molto forte: la voglia di trovare la prima vittoria in campionato e tornare nelle zone alte della classifica è tanta; gli inserimenti degli esterni e delle mezzali creano tanti pericoli alla difesa dell'Affrico, specie nella prima frazione di gioco. Parte subito forte la Cattolica con una serie d'incursioni soprattutto a sinistra, anche se non particolarmente pericolose; poi all'8' Picarelli vede a destra lo scatto di Ermini Polacci che servito va al cross, controllato da Volpi grazie anche a una deviazione. Al 14' la Cattolica si fa di nuovo pericolosa sempre con Picarelli che porta palla e vede il taglio di Ermini Polacci al tiro di prima intenzione: attento Bianchini chiude in angolo. La Cattolica insiste: Sborgi tiene vivo un pallone destinato al rinvio dal fondo e serve Ermini Polacci che calcia col destro; gli s'oppone attento Volpi. La Cattolica continua a spingere e al 17' va di nuovo vicina al vantaggio con Mangani che si ritrova il pallone in area e calcia: la difesa ospite si salva dopo una deviazione che smorza il tiro. L'Affrico prova a replicare al 20': con un filtrante Morelli cerca l'inserimento di Matrone, fermato dall'arbitro per fuorigioco. Così è ancora la Cattolica a farsi pericolosissima con un contropiede gestito da Ermini Polacci e rifinito da Serrini che da buona posizione non centra lo specchio. Poi il primo episodio clou: sulla sinistra Picarelli tocca Chiaverini che s'era inserito bene; per l'arbitro il contatto è sufficiente per il penalty. Sul dischetto si presenta Casati che calcia e incrocia: Mugnaini però si supera e con una gran parata devia in angolo. Passata la paura, la Cattolica torna all'attacco con una punizione dal limite: Sborgi supera i quattro in barriera ma riesce soltanto a sfiorare il primo palo. Il vantaggio della Cattolica comunque è maturo e prende forma al 39': dopo aver recuperato il pallone in mediana Picarelli premia l'incursione centrale di Serrini con un filtrante, convertito in rete con un destro sotto la traversa. È 1-0 alla pausa. La ripresa si apre subito con un'occasione della Cattolica: Ermini Polacci se ne va sulla destra, si accentra in area e calcia con il sinistro, Volpi blocca in due tempi. La Cattolica continua ad attaccare: smorzato dalla difesa, il tiro di Ermini Polacci diventa un assist per Serrini che cerca il bis ma trova Volpi. Così al 47' l'Affrico trova il pareggio: la difesa di casa riesce a temporeggiare sullo sfondamento a sinistra ma nulla può sul gran sinistro rasoterra di Chiaverini da fuori; il tiro si infila all'angolo, imparabile per Mugnaini. Ora la Cattolica rischia: 6' più tardi Morelli conquista una punizione al limite e dalla mattonella cerca il secondo palo, mancato per un soffio. È comunque un buon momento per l'Affrico: Guidorizzi recupera il pallone in mediana e serve a sinistra il subentrato Sicilia che s'accentra e calcia con il destro, alto. E d'un tratto la Cattolica torna avanti: da poco entrato, su un lancio da sinistra Marinari sorprende la difesa ospite e con un pallonetto supera Volpi in uscita; vano il tentativo di Casati sulla linea. Consapevole che una sola rete di scarto è troppo poca, la Cattolica prova ad allungare: Mangani riceve un angolo corto e prova il sinistro da fuori, di poco a lato. Al 69' va in scena il possibile secondo episodio clou: Matrone dice all'arbitro qualcosa di non consentito e lascia i suoi in inferiorità numerica. Ma l'Affrico sembra non risentirne: Sicilia approfitta di un errore della difesa avversaria, s'invola verso l'area e calcia da fuori col destro, alto. Ma il terzo episodio clou è pronto a prendersi la scena: Shehade cade nell'area locale, travolto da Gallo punito con il rigore e la seconda ammonizione. Sul dischetto stavolta va Morelli che incrocia la conclusione: Mugnaini tocca ma non basta, è il 2-2. E nel recupero in dieci contro dieci l'Affrico sfiora il successo con un'occasione incredibile: dopo un errore della difesa in fase di disimpegno Sicilia dribbla Mugnaini e calcia verso la porta completamente spalancata, ma colpisce il palo interno e vede il pallone ballonzolare per tutta l'area di porta prima che la Cattolica allontani. Dalla panchina erano già tutti entrati sul terreno di gioco per festeggiare, ma il fato ha voluto che la gara terminasse pari: all'Affrico il colpaccio sfugge per millimetri, due volte in vantaggio la Cattolica dev'essere felice del quarto pareggio stagionale. Le squadre rimangono quindi distanti dalla zona alta della classifica, ma è solo l'inizio: entrambe hanno dimostrato di poter combattere per quei posti.
Calciatoripiù
: ottima la prova in attacco di Serrini , sempre pericoloso; ottimo anche l'ingresso di Marinari (Cattolica), a segno. Nonostante il rigore sbagliato rimane ottima la prestazione di Casati che ha dimostrato una gran tecnica; buona prova in attacco anche di Morelli (Affrico) che, oltre a segnare la rete dell'1-1, s'è reso protagonista di un faticosissimo lavoro spalle alla porta.
Sangiovannese-Venturina 0-5

RETI: Colledan, Anile, Roncalli, Cozzolino, Caciagli
SANGIOVANNESE: Tuberoni, Ermini, Fabbrini, Innocenti, Bonaccini, Unitulli, Bigordi, Acanti, Fuccini, Travaglini, Raffaelli. A disp.: Gioli, Beghini, Checchini, Di Caterino, Mantelli, Mugnaini, Paolella, Pierazzi, Sbardellati. All.: Iacopo Gori.
VENTURINA: Del Gratta, Barbati, Politi, Alestra, Dedej, Foti, De Pinto, Cozzolino, Matacera, Colledan, Moretti. A disp.: Cavaglioni, Daddi, Bergamaschi, Venucci, Anile, Roncalli, Caciagli, Toninelli, Girlandini. All.: Fabio Bucciantini.
ARBITRO: Erriquez di Firenze.
RETI: Cozzolino, Colledan, Anile, Roncalli, Caciagli.



Il Venturina si impone sul campo del fanalino di coda Sangiovannese, portandosi da solo in testa alla classifica. Il primo tempo è contraddistinto da una supremazia territoriali degli ospiti, i quali manovrano bene fino alla trequarti avversaria ma poi non riescono a rendersi pericolosi. I locali ne approfittano per difendersi con ordine e ripartire in contropiede, e proprio con questa dinamica a metà primo tempo Raffaelli dribbla il proprio marcatore e lascia partire un sinistro che Del Gratta respinge con il piede. Come spesso succede nel calcio poco dopo è il Venturina ad andare in vantaggio: il cross dell'esterno sinistro partito in posizione dubbia pesca a centro area Cozzolino, il quale lascia partire di prima intenzione un tiro radente che, sporcato dalla deviazione di un difensore, beffa il portiere della Sangiovannese. Il primo tempo finisce con la reazione sterile dei padroni di casa, mentre la ripresa è senza storia. In apertura, in seguito ad un'azione insistita degli attaccanti del Venturina, Colledan la mette all'incrocio con un esterno destro da una dozzina di metri. Poi è la volta di Anile di testa e Roncalli a metà ripresa, ad arrotondare su una Sangiovannese ormai demoralizzata. Sul fischio finale gli ospiti trovano anche la quinta marcatura sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla trequarti, con Caciagli che ancora di testa trafigge Tuberoni fissando il punteggio sul definitivo 5-0 per il Venturina.
Tau Calcio-Arezzo 0-3

TAU CALCIO: Chiarello, Fiori, Rossi, Paperini, Palaj, D Amato, Asslani, Scardigli, Di Lorenzo, Nesti, Lucchesi. A disp.: Meini, Buzzegoli, Matteucci, Savastano, Tocchini, Giusti, D Ulivo, . All.: Guerri Luca
AREZZO: Chiarello, Monteiro De Almeida, Arrighi, Gadani, Bidini, Piantini, Camerini, Banelli, Zhupa, Bricca, Sussi. A disp.: Neri, Ballaj, Bacis, Rachini, Liberatori, Maddaloni, Meloni, Pompili. All.: Pallari Fabio
RETI: Zhupa, Arrighi, Sussi
TAU ALTOPASCIO: A. Chiarello, Fiori, Rossi, Paperini, Palaj, D'Amato, Asllani, Scardigli, Di Lorenzo, Nesti, Lucchesi. A disp.: Meini, Buzzegoli, Matteucci, Savastano, Tocchini, Giusti, D'Ulivo. All.: Luca Guerri.
AREZZO: S. Chiarello, Monteiro, Arrighi, Gadani, Bidini, Piantini, Camerini, Banelli, Zhupa, Bricca, Sussi. A disp.: Neri, Ballaj, Bacis, Rachini, Liberatori, Maddaloni, Meloni, Pompili. All.: Fabio Pallari.
ARBITRO: Noto di Pisa
RETI: 37' Arrighi, 45' Sussi, 51' Zhupa.
NOTE: espulso Rossi (46').



Da apolidi si vive male; ma finché non potrà giocare ad Altopascio il Tau questo sarà, un apolide; e se vuole rimanere abbastanza vicino alla vetta per esser lì a giocarsi il titolo a primavera deve cominciare a prendere confidenza con gli impianti che lo ospitano in attesa che il cantiere si chiuda. Era andata male con la Zenith Prato; va malissimo con l'Arezzo che passa avanti alla fine di un primo tempo complicato, dilaga in avvio di ripresa e dopo questa tappa si candida a esser protagonista assoluto della corsa. L'avvio però è tutto roba del Tau che nei primi 25' costruisce due occasioni pulite per passare avanti: Samuele Chiarello (quante volte capiterà un caso d'omonimia tra i due portieri?) risponde attento a Lucchesi che angola poco le conclusioni. Poi alla mezz'ora l'Arezzo trova il modo per far saltare il tappo che fin lì conteneva la sua energia e alla prima occasione passa: l'angolo di Zhupa pesca sul primo palo Arrighi che di testa, primo centro stagionale, supera Alessandro Chiarello (quante volte capiterà un caso d'omonimia tra i due portieri?). Il vantaggio elettrizza l'Arezzo che nell'intervallo completa la trasformazione e si presenta alla ripresa con un atteggiamento del tutto diverso rispetto a quello mostrato in avvio; l'occasione non concretizzata da Camerini annuncia la rete del raddoppio: la segna Sussi, servito in profondità dal filtrante che spezza a metà la difesa e lo proietta davanti ad Alessandro Chiarello. In meno di dieci minuti l'incontro dice tutto quello che gli restava da dire: Rossi si sacrifica per la causa trattenendo Sussi che aveva rubato il pallone alla difesa e puntato Alessandro Chiarello in campo aperto; in dieci il Tau subisce anche lo 0-3, un mancino prodigioso di Zhupa che da venticinque metri schianta il pallone all'incrocio. Al 51' l'incontro è andato; resta da raccontare soltanto la traversa di Maddaloni che, anche lui col mancino e anche lui dalla distanza, aveva tentato d'imitare il compagno di reparto (63'). Il Tau perde 0-3: nel primo tempo avrebbe meritato di vincere, nella ripresa di beccare anche il quarto. Oltre al nomadismo cui sarà suo malgrado costretto fino alla fine dei lavori c'è però da affrontare un problema ben più pressante: segna troppo poco rispetto a quanto crea; e, visto che qualcosa dietro concede sempre, tenere i ritmi dell'anno scorso rischia d'essere complicato. L'Arezzo si gode invece un momento eccellente, quasi a dire che se dilettanti devono essere allora che lo siano perbene (nota per altre ex prof: imparare, quando capita): la sfida di sabato con l'Armando Picchi vale quantomeno il secondo posto. Calciatorepiù : la qualità e la posizione del fantasista nell'abito del centravanti: Zhupa dipinge due assist e segna una rete fenomenale.
Margine Coperta-Scandicci 2-2

RETI: Bettazzi B., Nikaj, Pino, Pino
MARGINE COPERTA: Mammoli, Bergantino (73' Spena), Campochiaro (73' Daka), Pezzano, Vettori, Dianda (75' Mantice), Nikaj, Graziano (60' De Angelis), Fe (51' Cardelli), Bettazzi, Bastillo (51' Lenzi). A disp.: Frassi, Valli, Bardini. All.: Matteo Luzzi.
SCANDICCI: Patacchini, Novelli, Di Bonito, Cesari (68' Moccia), Baiardi, Catalano, Grevi, Tagliavini (75' Ciaschi), Pino (80' Esposito), Baldini (55' Bargellini), Corsinovi (80' Campone). A disp.: Serio, Aldighieri, Gracci, Canale. All.: Marco Vinattieri.
ARBITRO: Carnevali di Prato
RETI: 2' Nikaj, 20', 53' Pino, 31' Bettazzi.
NOTE: ammonito Ciaschi. Recupero: 1'+6'.



Finisce in pari lo scontro di blasone, ed è un pari che lascia grande rammarico al Margine due volte in vantaggio e due volte raggiunto; ma lo Scandicci non ha mai smesso di pungere la difesa avversaria e ha meritato la parità. L'incontro si sblocca già al 2' sulla rimessa laterale che Graziano batte profonda per Bastillo: pronto l'assist a Nikaj il cui destro prima tocca il palo e poi finisce in rete. Il Margine prova subito a raddoppiare: corre appena il 6' quando Bettazzi riceve al limite e, dopo aver protetto il pallone, scarica per Dianda il cui destro sfiora il montante. La reazione dello Scandicci passa dall'incursione di Tagliavini che allarga a sinistra: Mammoli blocca a terra il tiro di Baldini. Lo Scandicci ci riprova al 18' quando Cesari riceve sulla trequarti e di prima lancia a destra Grevi che, arrivato al limite, calcia in porta lambendo il primo palo. L'1-1 arriva al 20': Baldini si libera a sinistra e appoggia a Pino che conclude; Mammoli riesce a respingere, Pino però riesce rapido a ribadire in rete. È un buon momento per lo Scandicci che al 28' sfiora il raddoppio: Novelli avanza a destra e serve al limite Baldini che controlla ma spara addosso al portiere. Poi il Margine torna avanti: Pezzano crossa a centro area una punizione dai trenta metri decentrata sulla destra, di testa Bettazzi devia sotto la traversa. E come dopo la prima rete anche stavolta il Margine sfiora subito il bis: Bettazzi recupera limite serve Bastillo che mette di poco a lato. Poi torna fuori lo Scandicci: Novelli scende a destra per poi crossare sul palo più lontano dove Pino controlla e conclude, ma Bergantino riesce a deviare sul fondo. Lo Scandicci finisce il primo tempo in crescendo: Corsinovi sfrutta una ripartenza e lancia a destra Grevi il cui tiro viene parato in due tempi da Mammoli. Si riparte col Margine all'attacco: Campochiaro batte col mancino un corner da destra, Vettori impatta di testa ma non trova lo specchio. Lo Scandicci reagisce con la rimessa laterale di Novelli che libera in area Pino: ben piazzato, Mammoli para. La sfida si ripete al 46' con lo stesso esito: Mammoli respinge di piede e vanifica l'incursione. Ma al terzo tentativo il pari prende forma: Grevi imbastisce un contropiede dalla mediana avanzando per poi servire al per Pino che indovina il diagonale e firma la doppietta personale. A questo punto lo Scandicci prova a vincere: Pino controlla al limite, guadagna la linea di fondo e serve Bargellini contenuto da Mammoli in angolo. Il portiere si ripete al 62' su Bargellini, pericoloso sul corner battuto corto da Cesari per Grevi sul palo più lontano Lo Scandicci ci riprova al 68': Grevi parte centralmente e appoggia al limite Pino che però spara troppo centrale per impensierire il portiere. L'ultimo acuto è però del Margine: Pezzano riceve al limite e serve a sinistra Bettazzi che da posizione angolatissima cerca la porta trovando però la copertura decisiva di Patacchini. Il 2-2 regge, lo Scandicci respira.
Calciatoripiù: Nikaj (Margine) segna e mette spesso in ansia la difesa fiorentina; in assoluto il più pericoloso, Pino firma due reti e ne sfiora altrettante.
Zambra Calcio-Fortis Juventus 2-2

RETI: Celentano, Dessi, Ciari, Pieri
ZAMBRA: Ruglioni, Gronchi, Xhiani, Zaccagnini, Ribechini, Colombini, Dessì, Parducci, Bargi, Bertolini, Tarantini. A disp.: Cocozza, Cariello, Maffei, Calabrese, Cerrai, Braho, Celentano, Esposito, Niccolini. All.: Federico Viviani.
FORTIS JUVENTUS: Vaghini, Cecchi, Bini, Gianassi, Benucci, Maretti, Belli, Pieri, Ciari, Nencioli, Silvestri. A disp.: Biagioli, Bonini, Brunetti, Bucelli, Montuschi, De Simone, Ferranti. All.: Michele Fusi.
ARBITRO: Sprovieri di Livorno
RETI: Dessì rig., Pieri, Ciari, Celentano.
NOTE: espulso Gronchi.



Resta imbattuto, ma per quello che aveva fatto vedere sette giorni prima ad Arezzo era lecito attendersi di più: e invece lo Zambra rallenta, fermato sul 2-2 dalla Fortis Juventus che mentre Sprovieri prende fiato per decretare la fine dell'incontro crea un'occasione gigantesca per il primo successo in campionato; va diversamente, e ambedue le contendenti hanno pari motivi per lamentarsi e sorridere. L'avvio sembra confermare il pronostico della vigilia: Dessì vince la doppia sfida con Vaghini prima inducendolo al fallo su una respinta corta e poi battendolo dal dischetto per l'1-0. Chi s'attende una gara in discesa per lo Zambra non ha però capito che razza d'avversario sia la Fortis Juventus, ancora attardata in classifica ma decisa a dare battaglia su tutti i campi per restare aggrappata a un torneo desiderato da anni. Il pari è presto confezionato: Pieri intercetta un passaggio orizzontale in mediana, dialoga con Nencioli e sul pallone di ritorno si libera verso Ruglioni superato in uscita. E in avvio di ripresa un altro errore in mediana ribalta l'inerzia della contesa: l'ennesimo pallone perso scioccamente (veronica inspiegabile in una zona rischiosissima) innesca la ripartenza di Belli, pronto ad apparecchiare la tavola per il diagonale vincente di Ciari. Lo Zambra ora trema davvero, sia per la traversa scheggiata da Nencioli sia per la contestatissima espulsione di Gronchi che allo svantaggio nel punteggio aggiunge quello negli effettivi. Consapevole che perdere con una o due reti di scarto poco cambia, Viviani osa un insolito 3-2-4; e il dio del calcio o chi per lui il coraggio ha piacere di premiarlo: è quasi inevitabile il 2-2 di Celentano che di testa devia in porta un angolo morbido di Bertolini. Ma dopo tanto sforzo lo Zambra rischia di lasciare sul campo l'imbattibilità proprio allo scadere: con le ultime forze Ciari conduce una ripartenza che gli consente di conquistare il fondo e servire il pallone a rimorchio per Pieri; il sospiro che si sente quando il pallone fischia accanto al palo risuona per tutta la valle a distanza di minuti.
Calciatoripiù: Ribechini
dà sicurezza al reparto arretrato anche quando c'è da marcare un avversario in più, Celentano (Zambra) contraccambia la fiducia di Viviani con la rete del pari; ripetutamente applaudite le chiusure di Maretti (Fortis Juventus).
Capezzano Pianore-Zenith Prato 1-1

RETI: Paoli, Guastamacchia
CAPEZZANO P.: Laoluna, Bottari, Bacci, Matrizi, Vitaggio, Bigondi, Pacini, Paoli, Pillon, Cacciaguerra, Baroni. A disp.: Pellegrini, Bertilotti, Centoni, Ercolini, Fommei, Orlowski Giannoni, Tomei, Volpicelli, Zei. All.: Simone Giuli.
ZENITH PRATO: Mura, Petrelli, Geri, Borchi, I. Mari, Lenzi, M. Mari, Guastamacchia, Cei, Barattucci, Innocenti. A disp.: Cambi, Santanni, Demiri, Pagliuca, Belli, Boanini, Cinà, D'Andrea, Magni. All.: Marco Colonna.
ARBITRO: Tesi di Pistoia
RETI: 15' Guastamacchia, 58' Paoli rig.



Se uno dei tre tiri rimbalzati contro i legni avesse assunto una traiettoria un filo meno angolata o se fosse rimasta intatta la rete del vantaggio maturata al quarto d'ora la Zenith sarebbe in testa al campionato insieme al Venturina; e invece il Capezzano ne rallenta la corsa e strappa un punto pesantissimo che gli consente di tenere dietro Cattolica e Scandicci (fa specie scrivere di questo trio in queste posizioni, ma così dicono impietosi i numeri) e provare a raddrizzare un avvio di stagione complicato. La Zenith però parte forte, sfiora il vantaggio già al 2' (palo enorme di Cei) e lo trova al quarto d'ora quando di testa Guastamacchia scioglie una mischia annodatasi sotto la porta locale. La prima reazione del Capezzano passa dal tiro di Cacciaguerra che da fuori cerca il bersaglio e trova Mura; gli risponde Geri che calciando in porta una punizione velenosa da sinistra colpisce il secondo legno di giornata. Al terzo ci pensa Barattucci: traversa dalla distanza e Capezzano ancora salvo. Qui la gara gira, perché la Zenith comprensibilmente rallenta e concede metri agli avversari che a metà ripresa la agguantano: è merito congiuntamente di Baroni, che da destra entra in area e sulla sterzata viene atterrato dalla scivolata di Geri, e di Paoli che converte in rete il rigore del pari. Costretta a rifare tutto dall'inizio la Zenith costruisce due occasioni per il raddoppio in entrambe delle quali protagonista è Boanini: sfortunato nella prima, fuori di poco il suo diagonale dal limite dell'area di porta; impreciso nella seconda, quando controlla male la verticalizzazione di Belli ed è costretto a scaricare al limite per Magni che di prima non centra lo specchio. E nel finale la Zenith rischia addirittura d'uscire sconfitta: è stellare Mura nell'opporsi al tiro sottomisura di Pillon e a replicare sul rimpallo che aveva pericolosamente spinto il pallone verso la linea; e all'ultimo secondo va male a Volpicelli in ritardo nella deviazione verso la porta vuota. Si capisce bene come sia Zenith sia Capezzano abbiano da rammaricarsi, e come mai il pari sia legittimo.
Calciatoripiù: Vitaggio, Paoli, Cacciaguerra, Baroni
(Capezzano), Mura, I. Mari e Lenzi (Zenith Prato).
Sporting Cecina-Poggibonsese 2-0

RETI: Tei, Nigiotti
SPORTING CECINA: Renucci, Rofi, Ferretti, Tronci, Casini, Ristori, Nigiotti, Castelli, Tei, Di Tanto, Lombardo Matteo. A disp.: Lemmi, Cerundolo, Lorenzini, Gaglio, Vestri, Rossi, Vestri. All.: Alessandro Magrì.
POGGIBONSESE: Simonetti, Ermini, Coli, Ferrara, Cicali, Buini,; Coppola, Salucci, Ciuffi, Milton, Ronchi Matteo. A disp.: Puppato, Taglialavore, Helg, Vanni, Belli, Fabbrini, Pizzo, Senatore, Chiantini. All.: Corrado Bianchi.
ARBITRO: Tonin di Piombino.
RETI: 3' Nigiotti, 52' Tei.
NOTE: espulso Renucci.



Seconda vittoria consecutiva da parte dello Sporting Cecina a spese di una combattiva Poggibonsese. La partita è stata più fisica che tecnica e i cecinesi ne sono venuti a capo con una partenza incisiva sull'asse Ferretti-Castelli che ha permesso a Nigiotti di realizzare una rete con una parabola da fuori area già al 3'. Fino al 20' lo Sporting Cecina non ha permesso alla Poggibonsese di organizzarsi, proponendo azioni sulla fascia sinistra e giocando palla a terra. Poi la fisicità degli ospiti riesce a equilibrare la partita anche se i portieri non sono mai impegnati seriamente. Si segnalano due tentativi dei padroni di casa senza esito. Nel secondo tempo si segnala una partenza aggressiva della Poggibonsese e al 42' un tiro da fuori di Ferrara finisce sulla parte alta della porta ben difesa da Renucci. Gli ospiti insistono ed al 45' il portiere locale prima e Rofi dopo riescono a sventare un'azione molto pericolosa della Poggibonsese. Nel momento di massima pressione degli ospiti lo Sporting Cecina raddoppia al 52' con Tei smarcato in area da un'azione brillante di Di Tanto. Gli ospiti accusano il colpo e Simonetti al 56' deve intervenire su un tiro pericoloso di Lombardo trovato da un lancio proveniente da centrocampo. Il portiere cecinese si rende protagonista in due occasioni: nella prima sventa un tiro pericoloso di Ronchi, nella seconda tocca involontariamente con la mano un pallone fuori area lasciando così lo Sporting in 10. La Poggibonsese si riversa in massa nella metà campo cecinese mentre lo Sporting organizza una difesa ordinata ed efficace. Al 73' Lemmi anticipa il centravanti ospite che stava girando di testa verso la rete un cross da destra e si ripete al 75' con un'uscita di piede che sventa un pericolo per la propria porta. I cecinesi si riportano in avanti nel recupero con una punizione ben calciata da Lorenzini che Gaglio di testa mette di poco fuori. Una vittoria importante per lo Sporting che sta adattando il proprio gioco ai ritmi ed alla fisicità di questo difficile campionato. Quando riesce a esprimere un gioco lineare con palla a terra la squadra dà il meglio di sé. Gli ultimi positivi risultati permetteranno ai cecinesi di affrontare con fiducia le difficili sfide che li attendono. La Poggibonsese esprimendo un gioco più fisico che tecnico ha lottato fino al termine non dandosi mai per vinta. Sarà un avversario difficile per tutti. Buono l'arbitraggio del signor Tonin.
Calciatoripiù
: per lo Sporting Cecina Casini, Ristori, Nigiotti . Per la Poggibonsese: Ferrara, Ciuffi.
Armando Picchi-Sestese 2-0

ARMANDO PICCHI: Pagni, Fattori, Lepri, Sula, Cannarsa, Biondi A., Menicagli, Salvetti, Hadji, Golfarini, Barbanti. A disp.: Lenzi, Biondi A., Rendina, Grifasi, Mecacci, Paglini, Lupi, . All.: Giachini Dario
SESTESE: Giusti, Mernacaj, Athuman, Sorge, Chelli, Myslihaka, Scarpelli, Nuti, De Biase, Patrignani, Danesi. A disp.: Rossi, Biancalani, Ugolini, Danti, Zatteri, Faggi, Kapidani, Baldi, Nicotra. All.: Paoletti Luca
RETI: Biondi D., Golfarini
ARMANDO PICCHI: Pagni, Fattori, Lepri, Sula, Cannarsa, Biondi, Menicagli, Salvetti, Hadji, Golfarini, Barbanti. A disp.: Lenzi, Biondi, Rendina, Grifasi, Mecacci, Paglini, Lupi. All.: Dario Giachini.
SESTESE: Giusti, Mernacaj, Athuman, Sorge, Chelli, Myslihaka, Scarpelli, Nuti, De Biase, Patrignani, Danesi. A disp.: Rossi, Biancalani, Ugolini, Danti, Zatteri, Faggi, Kapidani, Baldi, Nicotra. All.: Luca Paoletti.
ARBITRO: Puvia di Carrara
RETI: 28' Golfarini rig., 70' D. Biondi.



Quando Puvia fischia tre volte vale decisamente di più di quanto si pensava che valesse alla vigilia: perché qualsiasi cosa si pensasse alla vigilia sarebbe stato difficile pronosticare un Picchi secondo in solitaria, a un solo punto dal primato. E invece va così: il 2-0 che rimanda sconfitta la Sestese vale un impronosticabile sovvertimento in una classifica che ora, caso rarissimo se non inedito, non vede fiorentine tra le prime sette. Si parlerebbe però di un risultato e di una classifica diversi se la Sestese avesse segnato almeno una delle tre occasioni costruite nel primo quarto d'ora, preambolo di un monologo che va avanti per quasi tutto il primo tempo: lo interrompe soltanto il rigore di Golfarini che alla mezz'ora torce la partita e il racconto del fine settimana. Fin lì il Picchi non s'era quasi mai visto nell'area avversaria: la Sestese aveva messo in mostra un buon calcio e costruito tre opportunità enormi prima con Athuman (strepitoso Pagni a freddo) e poi con De Biase e Sorge che, uno da destra e l'altro da sinistra, calciando in diagonale avevano sbagliato lato del palo per meno di una spanna. Poi l'episodio decisivo: Menicagli interrompe un'azione d'attacco avversaria e verticalizza per Hadji che, presa in controtempo la difesa, viene travolto da Giusti in uscita; gelido Golfarini segna il rigore del vantaggio. La gara si mette come l'Armando Picchi non osava sperare: nella ripresa gli è più facile sia contenere le iniziative della Sestese sia costruire qualche azione che porti al raddoppio prima sfiorato (ottimo Giusti su Menicagli) e poi realizzato di testa da D. Biondi su un traversone dalla bandierina. Il Picchi rischia solo quando Puvia, qualche istante prima di decidere a quanto ammonti il recupero, punisce con il secondo evidente rigore di giornata il fallo di Cannarsa su Patrignani; Pagni però vince la sfida ravvicinata con lo stesso Patrignani e quella a distanza con Giusti parando il tiro che avrebbe potuto regalare qualche bollicina in più a un finale liscio: il Picchi vince 2-0, e ora davanti se ne trova solo una. Sabato c'è l'Arezzo, ripetersi diventa quasi un obbligo.
Calciatoripiù: Pagni
apre e chiude la gara con due parate strepitose; Hadji (Armando Picchi) conquista il rigore del vantaggio e da lì in poi basta un suo sguardo per far venire l'ansia alla difesa avversaria.