TAU ALTOPASCIO: Piagentini, Michelotti, Materassi, Landucci, Landi, Frediani, Colzi, Mei, Moretti, Ribechini, Signorini T.. A disp.: Nomellini, Mazzotta, Sarti, Varrengia, Bernardini, Signorini S., Rocchiccioli, Paja, Giuntoli. All.: Federico Gandini.
AFFRICO: Lombardi, Agosti, Bonfanti, Vaggioli, Amantea, Iania, La Greca, Pratesi, Ala, Nunziati, Piccioli. A disp.: Izzo, Agnoloni, De Angelis, Silvestri, Vezzani, Bonami. All.: Lorenzo Bambi.
ARBITRO: Lila di Lucca
RETI: 68' Paja.
Basta una giocata di Paja al Tau per fare bottino pieno nel big match che vedeva i ragazzi di Gandini opposti all'Affrico di Lorenzo Bambi. Una vittoria sofferta quella della formazione di Altopascio, che si è ritrovata davanti un Affrico combattivo e che probabilmente avrebbe meritato di tornare da Pontedera con almeno un punticino. Invece i cambi e la qualità della compagine granata hanno fatto ancora una volta la differenza nonostante, come detto, una gara che ben presto si è rivelata complicata per Ribechini e compagni. Nella prima frazione lo spartito vede il Tau proporre il consueto gioco palla a terra, alla ricerca di spazi tra le maglie della difesa biancoblù. Gli ospiti, però, difendono con ordine, concedendo ai campioni in carica solamente una conclusione a Moretti, che non inquadra il bersaglio grosso. Lo 0-0 su cui si chiude il primo tempo è lo specchio perfetto delle difficoltà incontrate dalla banda di Gandini nello scardinare il muro difensivo di un Affrico che, dal canto suo, pur creando poco in avanti ha corso altrettanto pochi pericoli. Considerata l'ottima prima frazione disputata e un Tau che non sembra nella miglior giornata, nella seconda parte di gara l'Affrico alza il proprio baricentro, cominciando a confezionare alcune interessanti occasioni da rete. Il più pericoloso tra le fila ospiti è Piccioli, che in un paio di ripartenze (come già accaduto nei primi 35') mette in difficoltà la retroguardia amaranto. Escluso un tentativo da fuori di Sarti, il Tau fatica a proporsi con continuità dalle parti di Lombardi e allora Gandini decide di operare qualche cambio per dare maggior pericolosità alla propria manovra offensiva. Fa il suo ingresso in campo Paja, che ad una manciata di minuti dal termine si prende la scena segnando il gol decisivo. È il 68' quando, sugli sviluppi di un'azione manovrata, Paja riceve un traversone all'interno dell'area biancoblù, addomestica la sfera e con una girata da attaccante di razza scaraventa il pallone sotto la traversa dove Lombardi stavolta non può proprio arrivare. L'1-0 del Tau abbatte moralmente un Affrico che stava già pregustando un pari che tutto sommato sarebbe stato anche meritato, ma ancora una volta l'enorme potenziale offensivo a disposizione ha consentito a Gandini di raccogliere una vittoria che consente agli amaranto di mantenersi ai piani alti della classifica.
Calciatoripiù : nel Tau - così come nell'Affrico - tutti i protagonisti in campo meritano un grosso applauso, anche se va per forza di cose premiato Paja per la giocata che ha deciso la partita in favore dei lucchesi.
SPORTING CECINA: Roventini, Panichi, Bartolini, Dangelo, Camerini, Turtur, Loi, Paladini, Tognetti, Masini, Manzi. A disp.: Bendinelli, Mainardi, Giusti, Brontolone, Tognetti, Pistolesi, Frassinelli, Dardar Y., Dardar E.. All.: Fabio Viterbo.
VENTURINA: Tanganelli, Imperato, Paolini, Arca, Lorenzi, Ficcanterri, Favilli, Massini, Di Tonno, Bicocchi, Iacometti. A disp.: Camerini, Lani, Musli, Dini, Mariotti, Zenobi, Belus, Nardi, Lombardi. All.: Enrico Bardelloni.
ARBITRO: Citi di Livorno
Sorpresa in quel di Cecina. Lo Sporting frena nel derby, fermato sullo 0-0 da uno stoico Venturina che, proprio nel momento più complicato, tira fuori la prova d'orgoglio raccogliendo il primo meritato punto del proprio campionato. In una cornice da gara di cartello - è pur sempre un derby nonostante il distacco in classifica - Sporting Cecina e Venturina si affrontano con stati d'animo differenti. I padroni di casa puntano a mantenere la vetta della classifica dopo una partenza lanciata, mentre il Venturina dell'ex Bardelloni vuole smuovere la classifica, ancora ferma a 0 punti alla vigilia della gara di Cecina. Entrambe le squadre approcciano la partita nella maniera giusta, tant'è che ne esce un primo tempo equilibrato e piacevole. Il Venturina ha il merito di contenere alla perfezione le offensive dei locali, concedendo pochi spazi alle incursioni di Loi e chiudendo i rifornimenti per Masini. Non a caso, i pericoli maggiori creati dallo Sporting Cecina arrivano tutti su calcio piazzato. Al 15' Dangelo si lamenta per un presunto fallo ai suoi danni all'interno dell'area avversaria, mentre pochi minuti dopo è Bartolini a provarci sugli sviluppi di un corner senza però trovare la porta. Lo Sporting Cecina insiste e sul finire di primo tempo prima Manzi su punizione (bella risposta di Tanganelli), poi Tognetti in mischia sfiorano il vantaggio. Nella ripresa ci si aspetta un copione simile a quello dei primi 35' e invece, rispetto alla parte iniziale della gara, il Venturina comincia ad affacciarsi in area avversaria, costruendo anche qualche potenziale occasione per il vantaggio. In un paio di situazioni, infatti, è Favilli a rendersi pericoloso e a costringere Roventini ad un paio di interventi dall'elevato coefficiente di difficoltà (provvidenziale quello compiuto al 50' sulla staffilata di Favilli indirizzata al sette). Mister Viterbo prova ad alzare il baricentro ai suoi, spostando Masini sulla trequarti e passando ad un 4-2-3-1. Per buona parte della ripresa, però, a creare le occasioni migliori è il Venturina, che al 60' si rende nuovamente pericolosa con un destro di Di Tonno ribattuto dal reattivo Roventini. Scampato il pericolo, nel finale lo Sporting Cecina riprende ad attaccare a spron battuto, andando vicino al gol prima con Panichi (spizzata fuori di poco su angolo) poi con un cross di Frassinelli che Turtur non riesce a raccogliere per questione di centimetri. La difesa del Venturina tiene botta e al triplice fischio i biancocelesti possono esultare per il primo punto stagionale ottenuto in un derby che alla vigilia sembrava dal pronostico scontato.
Calciatoripiù : nello Sporting Cecina brilla Masini , mentre nel Venturina, oltre a tutto il pacchetto arretrato, guidato da un ottimo Ficcanterri , si mette in evidenza Massini .
CAPEZZANO PIANORE: Lucchesi, Masala, Graziuso, Poli, Buselli, Milli, Bianchi, Fasano, Lucchesi, Di Ciolo, Checchi. A disp.: Carassiti, Palagi, Ouadjaout, Manfredi, Dettori, Di Luca, Ricciotti, Farina, Sbrana. All.: Gianluca Peselli.
MARGINE COPERTA: Xillo, Vannini, Muri, Muraca, Ferro, Ruggiero, Quiriconi, Paganelli, Colonna, Bellesi, Spinelli. A disp.: Vamberti, Bellandi, Renzo, Taraj, Lami, Morina, Forletti, Castelli, Pellegrini. All.: Marco Ferro.
ARBITRO: Zucchelli di Viareggio
RETI: 12' Lucchesi, 23', 48' Di Ciolo, 28' Bianchi, 60' Di Luca.
Cinque reti per consolidare il primato e prepararsi al meglio allo scontro al vertice con l'Arezzo, in programma nel prossimo turno. Il Capezzano fa sul serio e nel quinto turno travolge il Margine Coperta con un perentorio 5-0, lanciando un messaggio forte alla concorrenza. Gara senza storia quella andata in scena in Versilia, dove fin dalle prime battute i padroni di casa si dimostrano in giornata di grazia, mettendo subito sotto pressione la retroguardia bianconera e rischiando poco o nulla. La gara si sblocca al 12' quando, al termine di una perfetta azione corale, Lucchesi raccoglie un traversone sul secondo palo e da due passi non può far altro che spingere il pallone in fondo al sacco. Messa subito in discesa la gara, il Capezzano continua ad attaccare a spron battuto con l'intento di chiudere quanto prima il discorso. Dopo un paio di tentativi neutralizzati dall'ottimo Xillo, al 23' arriva il raddoppio dei versiliesi siglato da Di Ciolo, che pesce il jolly grazie a una conclusione dai 30 metri che va a spegnersi al sette. Neanche il tempo di metabolizzare la seconda rete, che al 28' il Margine Coperta incassa anche il 3-0 che, di fatto, chiude anzitempo i conti: a realizzarlo è Bianchi, bravo a risolvere un batti e ribatti in area bianconera con una deviazione sotto misura su cui Xillo non può farci niente. Il risultato maturato nella prima frazione fa da prologo ad una ripresa in cui l'inerzia continua a rimanere in favore della squadra allenata da mister Gianluca Peselli. I versiliesi continuano a divertirsi in campo e, naturalmente, a divertire il proprio pubblico che al 48' applaude la doppietta di Di Ciolo, che fissa il punteggio sul 4-0 al termine di una pregevole azione manovrata. Le trame di gioco del Capezzano portano a svariate occasioni da rete prima del definitivo 5-0 realizzato dal subentrato Di Luca con una conclusione da dentro l'area su cui Xillo si allunga ma non ci arriva. Al triplice fischio, il Capezzano festeggia il quarto successo su cinque gare disputate e con questo largo 5-0 si prepara al meglio ad affrontare il match clou di Arezzo.
SANGIOVANNESE: Di Trapani, Mariani, Fabbri, Verdi, Arelli, Becattini, Pulaj, Lanini, Bruni, Panzarella, Dutto. A disp.: Landini, Gentile, Vannuccini, Gjoni, Del Vita, Riviello, Tilli, Bakulias, Baldini. All.: Elia Vannelli.
MONTIGNOSO: Biancardi, Ballart, Parigi, Bici, Ricci, Dazzini, Makhlouf, Magaldi, Federighi, Isolani, Bertelloni. A disp.: Velardi G., Vita, Ugoletti, Tonarelli L., Zanaglia, Tonarelli F., Velardi D.. All.: Fabio Angelotti.
ARBITRO: Reconditi del Valdarno
RETI: 22' Arelli, 34' Dutto, 39' Verdi, 67' Baldini.
La Sangiovannese conquista il secondo successo in campionato, superando con un netto 4-0 un Montignoso comunque combattivo. I valdarnesi si rendono pericolosi già al 7' con una rapida combinazione tra Pulaj e Bruni che viene anticipato in extremis dall'uscita tempestiva di Biancardi. Un minuto più tardi ci prova Lanini con una staffilata da fuori che termina a lato non di molto. Al 10' è il turno di Panzarella, che sfrutta un errore della retroguardia ospite venendo anticipato in fallo laterale. Dopo l'ennesima conclusione dei padroni di casa (Arelli all'11') verso la porta di Biancardi, al 20' il Montignoso si rende pericoloso con un calcio di punizione di Federighi che si infrange sulla barriera. Due minuti più tardi la Sangiovannese si riporta in attacco e, dopo diversi tentativi, riesce finalmente a sbloccare il risultato con una zampata sotto misura di Arelli, bravo ad avventarsi sulla corta respinta di Biancardi sulla punizione di Dutto. Al 24' il Montignoso prova a rendersi pericoloso con un colpo di testa di Bertelloni che manca il bersaglio grosso. La Sangio però insiste e al 34' Dutto consente ai suoi di andare al riposo sul 2-0 con una stoccata da fuori su cui Biancardi non riesce a intervenire. La ripresa inizia subito con una punizione pericolosa di Dutto, che chiama Biancardi all'ennesimo intervento della sua partita. Sono le prove generali del gol del 3-0, che arriva al 39' con una zampata in mischia di Verdi. Sopra di tre reti, la Sangiovannese allena la presa e il Montignoso prova ad approfittarne mancando però tre palle gol per rientrare in corsa con Ballart, Isolani e Bici. Gli ospiti sbagliano, la Sangiovannese invece conferma tutta la propria efficacia sotto porta chiudendo in goleada con il gol del 4-0 firmato a 3' dalla fine dal subentrato Baldini con una conclusione in mischia.
ARMANDO PICCHI: Lenzi, Sarri, Lucido, Amedei, Barile, Di Piazza, Falleni, Buonomo, Mazzantini, Cerri, Monaco. A disp.: Martino, Francalacci, Adorni Pallini, Persico, Pirone, Bettini, Lega, Cecchi, Del Bianco. All.: Matteo Brisciani.
AREZZO: Rossi T., Fiacchini, Rossi L., Lanini, Scatizzi, Gherghina, Nugnes, Sestini, Cavalletta, Minocci E., Paglicci. A disp.: Borghini, Lee Dallaghan, Canapini, Minocci M., Bernardini, Borri, Tavarnesi. All.: Andrea Tuzzi.
ARBITRO: Incontrera di Livorno
RETI: 20' Lanini.
Un ottimo Armando Picchi viene beffato dalla gemma di Lanini, che consegna ad un Arezzo cinico e spietato il quinto successo stagionale. La compagine di mister Tuzzi si conferma leader del girone a punteggio pieno, ma soprattutto squadra capace di massimizzare il proprio gioco offensivo (12 punti arrivati con appena 5 gol segnati) e di subire pochissimo (terzo clean sheet su quattro partite disputate). A onor del vero va detto che la quarta vittoria stagionale degli aretini arriva al termine di una partita in cui l'Armando Picchi ha tantissimo da recriminare per le numerose occasioni mancate. Per questo motivo - e per una prova non tra le più brillanti sin qui - il successo ottenuto a Livorno vale tantissimo per le ambizioni della formazione di Tuzzi. Nella prima frazione la gara stenta inizialmente a decollare. L'Armando Picchi parte con l'intenzione di aggredire alto il possesso palla dell'Arezzo, riuscendo a creare non pochi problemi alla manovra di Fiacchini e compagni. Al tempo stesso, però, i labronici faticano a dare sostanza alle proprie controffensive, sbagliando spesso scelta nell'ultimo passaggio. L'impasse di inizio gara viene bruscamente interrotto dalla perla di Lanini, che al 20' sblocca il risultato con un magistrale calcio di punizione che beffa Lenzi e una barriera probabilmente non posizionata nel migliore dei modi. L'1-0 dell'Arezzo costringe l'Armando Picchi a scrollarsi di dosso la timidezza di inizio gara e a proporsi con maggior insistenza in proiezione offensiva. Effettivamente, il gol subìto dà una spinta in più ai livornesi, che nel finale di prima frazione sfiorano in almeno quattro occasioni il pareggio (pericolosi Cerri due volte, Monaco e Mazzantini). Nella ripresa il copione della gara ricalca a grandi linee quello che ha caratterizzato il finale della prima frazione. L'Armando Picchi rientra infatti in campo con un piglio deciso e al primo affondo va a centimetri dall'1-1 con la clamorosa traversa colpita da Persico. Passano pochi minuti e Bettini, dopo un'incursione in area ospite, viene messo giù da una spallata di un difensore avversario: la panchina labronica protesta ma l'arbitro fa cenno che si può andare avanti. L'Arezzo soffre e rischia ancora nelle fasi conclusive della gara: prima Lega e poi Mazzantini si affidano alle conclusioni dalla lunga distanza, senza però inquadrare il bersaglio grosso. L'Armando Picchi ci prova fino alla fine, senza però riuscire ad agguantare un pareggio che, per gioco e situazioni create, sarebbe stato forse il risultato più giusto. Dal canto suo, l'Arezzo si conferma squadra cinica e spietata, ma al tempo stesso la migliore - almeno fino ad ora - nel gestire i momenti di difficoltà durante la partita.
Calciatoripiù : nell'Armando Picchi Di Piazza , Sarri e Amedei meritano una menzione particolare, mentre nell'Arezzo la palma di migliore in campo non può che andare al match-winner Lanini .
MALISETI SEANO: Gaggioli, Mastrolia, Tronci, Rrapaj, Osmenaj, Biscardi, Casini, Sciarabba, Bonezzi, Mucaj. A disp.: Tartoni, Curcetti, Dedeli, Fattori, Galantucci, Gjipali, Innocenti, Lonetti, Luconi. All.: Andrea Bartolini.
CATTOLICA VIRTUS: Lekaj, Vaggi, Tema, Cercel, Rossi, Lottini, Agnorelli, Bindi, Marzano, Selvi, Mori. A disp.: Pinzani, Frangini, Bendoni, Valleri, Malpassi, Fei, Acciai, Magherini, Pierotti Carli. All.: Mirko Alla.
ARBITRO: Calvani di Prato
RETI: 8' Sciarabba rig., 22' Marzano rig., 69' Dedeli.
È raro che il Maliseti stia in classifica davanti alla Cattolica; raro e meritato, se si considera quanto accaduto nel confronto diretto. La rete di Dedeli a 1' dallo scadere vale infatti il 2-1 che avvia una settimana dai toni opposti per le due contendenti: luminosissima per il Maliseti che sta bene e si gode una classifica entusiasmante; tetra per la Cattolica, sempre più invischiata in una situazione impensabile a inizio stagione e dalla quale ora urge trarsi fuori. Non basta il solito Marzano che Alla sta facendo stabilmente giocare qualche metro avanti; non basta perché il problema della Cattolica non è l'attacco, il terzo del campionato dopo Capezzano e Scandicci, ma la difesa che subisce troppo. L'incontro si sblocca all'8', dopo che in avvio il Maliseti aveva già provato a pungere con Biscardi e Sciarabba: poi Calvani rileva un fallo di mano nell'area ospite e fischia il primo rigore di giornata che lo stesso Sciarabba trasforma. Per il secondo occorre attendere un quarto d'ora scarso: è netta l'irregolarità di Osmani che aggancia pieno Selvi in area, dal dischetto Marzano firma 1-1 e quarta rete personale in stagione. L'incontro è gradevole, la Cattolica prova a completare la rimonta con due punizioni di Marzano che Gaggioli controlla; il Maliseti replica con la discesa di Biscardi che fa tutto bene ma si perde al momento di calciare e lascia sfumare l'azione. Così è la Cattolica a chiudere il primo tempo all'attacco: è decisivo Gaggioli a deviare in angolo i tiri di Agnorelli prima e Bindi poi; sostanzialmente giusto l'1-1 alla pausa. Dopo l'intervallo però il vantaggio della Cattolica sembra maturo: ci vogliono di nuovo tutti i centimetri di Gaggioli per negare il raddoppio a Marzano e a Mori. La Cattolica ha sostanzialmente una colpa, non esser riuscita a segnare nel quarto d'ora di maggior pressione; e così quando le forze finiscono si trova soccombente. Nel quarto d'ora finale viene infatti fuori il Maliseti che rinvigorito dai cambi torna ad attaccare, sfiora il vantaggio con Galantucci e Luconi e lo trova quando allo scadere manca poco più di 1': il gol-partita lo segna Dedeli che s'avventa su un pallone lungo mal gestito dalla coppia dei centrali avversari e supera centralmente Lekaj. Il Maliseti esulta, la Cattolica cede: ci sono tempo e qualità per risollevarsi alla svelta, ma occorre muoversi per non vedere la classifica allungarsi.
Calciatoripiù: Dedeli (Maliseti Seano) e Bindi (Cattolica Virtus).
SCANDICCI: Cosi, Andreucci, Carone, Dell'Agli, Figus, Sarti, Margheri, Mascalchi, Dimasi, Pepe, Martini. A disp.: Casini, Bucciardini, De Leonardis, Uruci, Ringressi, Di Cara, Cai, Leporatti, Prosperi. All.: Lorenzo Vivarelli.
SESTESE: Fontani, Barlumi, Bartolomei, Lika, Napolitano, Landini, Cavicchi, Scarlini, Gusciglio, Di Sessa, Marku. A disp.: Langone, Sacchi, Buontempo, Cesarano, Battilocchi, Padula, Pacini, Rossi, Giannone. All.: Francesco Giannini.
ARBITRO: Finoia di Firenze
RETI: 1', 58' Figus, 11' rig., 27' Gusciglio, 24' Mascalchi, 36', 44' Dimasi, 66' Di Cara.
L'onda blues si abbatte sulla Sestese: nella settimana del torneo di tennis di Firenze lo Scandicci si adeguano al punteggio (6-2 il finale). Alla fine del primo tempo però non c'era un solo spettatore che avrebbe pronosticato un esito così roboante: la prima frazione, terminata 2-2, aveva infatti visto la Sestese tenere il campo alla grande e ribattere colpo su colpo ai padroni di casa. Appena un giro di lancette e lo Scandicci trova il vantaggio. Sul calcio d'angolo di Pepe è puntuale il colpo di testa di Figus ad anticipare tutti e depositare in rete. È la stessa porta nella quale un anno fa segnò dopo pochi minuti, ma con la maglia rossoblù. Sulle ali dell'entusiasmo prova a raddoppiare con Martini ben servito da Mascalchi, ma il suo sinistro è debole. Al 9' è Pepe a sfiorare il raddoppio: sullo splendido lancio in profondità di Margheri il suo sinistro è ottimamente parato dall'ottimo Fontani. Un minuto dopo ancora Pepe va vicino al gol: stavolta il suo sinistro si spegne a lato. All'11' la Sestese appare nel match: Finoia rileva un tocco di mano della barriera che s'opponeva a una punizione dal limite e decreta il penalty: dal dischetto Gusciglio è glaciale e spiazza l'incolpevole Cosi per l'1-1. L'arbitro (direzione impeccabile la sua) usa lo stesso metro di giudizio al 23' e sul tiro da fuori area di Pepe deviato con un braccio da un difensore non ha esitazioni e assegna il secondo rigore dell'incontro, stavolta per lo Scandicci: lo stesso Pepe si presenta sul dischetto, ma Fontani è super e lo ipnotizza deviando con il piede; la ribattuta però è preda di Mascalchi che si coordina splendidamente e con il sinistro manda il pallone nell'angolo dove stavolta Fontani non arriva. Splendida la rete del numero otto blues. Gli ospiti non ci stanno e al 27' pareggiano ancora, e con una gran rete: la segna Gusciglio che, meraviglia, riceve il pallone al limite dell'area e senza pensarci troppo esplode un destro che toglie le ragnatele dall'angolo alto della porta lasciando Cosi impotente a guardare. Le squadre vanno così al riposo sul pari e sugli spalti si stropicciano gli occhi pensando a che cosa riserverà la ripresa. Come nel primo tempo i padroni di casa trovano subito la rete, e la trovano con un'azione da vedere e rivedere. Margheri-Carone-Pepe-Margheri-Dimasi-Margheri-Dimasi: sembra uno scioglilingua ma è la rapida sequenza di passaggi con cui i blues arrivano in area rossoblu, dove Dimasi può esplodere il suo destro portando i suoi in vantaggio. La reazione ospite è affidata a una punizione dal limite: calcia Lika, sul fondo (39'). Al 43' Pepe lancia Dimasi che però un attimo prima di concludere viene anticipato dall'ottimo intervento di Napolitano. Un minuto dopo però Dimasi trova la doppietta sfruttando il perfetto assist di Mascalchi e sempre con il destro batte Fontani. Al 50' lo Scandicci va ancora vicino al gol: Carone sfonda a sinistra e crossa arretrato per l'accorrente Pepe il cui sinistro è deviato in angolo. La Sestese prova a reagire con un'altra punizione dal limite: stavolta ci prova Barlumi, ma la difesa libera. Ma ormai è lo Scandicci a governare la gara: al 57' Margheri mette davanti al portiere Pepe che però perde l'attimo e viene chiuso dall'ottimo intervento della difesa. Ma un minuto dopo lo Scandicci chiude la sfida: la legge dell'ex è implacabile. Stesso copione del primo tempo: angolo di Pepe, colpo di testa di Figus e pallone in rete. 5-2 e spalti in delirio. La Sestese cerca una reazione con il neo entrato Battilocchi, ma sul suo tiro Cosi è attento e blocca con sicurezza. Al 65' ci prova anche Rossi ma la sua conclusione si spegne sul fondo. A quattro minuti dalla fine i blues mettono l'ombrellino nel long drink e realizzano il sesto gol con una splendida azione: Di Cara parte da destra e premia lo scatto in profondità di Bucciardini che appena entrato in area gli restituisce il pallone; l'esterno non ci pensa su e lascia partire un sinistro chirurgico che muore nell'angolino basso superando ancora una volta il portiere ospite. Nel recupero Pepe serve Di Cara che sfiora la sua doppietta ma il suo sinistro termina di poco alto. Finisce così 6-2 un match che punisce pesantemente la Sestese, soprattutto alla luce dell'ottimo primo tempo. Per i ragazzi di Vivarelli invece è un ottimo modo di reagire alla sfortunata sconfitta di domenica scorsa e riprendere con forza il cammino in campionato.
Calciatoripiù: Figus, Dimasi (Scandicci), Gusciglio (Sestese).
POGGIBONSESE: Billi, Longo, Di Biase, Chiappone, Tafi, Bartalini, Pratesi, Alushi, Selis, Dattilo, Thiam. A disp.: Boccali, Toce, Leoni, Giardinelli, Corbinelli, Giachi, Laurano, Romano, El Bhit. All.: Alessandro Secci.
ZAMBRA: Bonsignori, Casini, Ciotta, Sherja, Anticoli, Ferretti, Douanla, Marchetti, Bianchi, Tuntoni, Colangelo. A disp.: Ciampi, Braho, Coppola, Cosma, De Rosa, Lici, Lo Presti, Mazzini, Pucci. All.: Federico Luperini.
ARBITRO: Sonkeng di Siena
RETI: 15' rig., 28', 62' Bianchi.
Bianchi, Bianchi e ancora Bianchi. Grazie ad una tripletta del proprio bomber, lo Zambra sbanca Poggibonsi con un netto 3-0 su una Poggibonsese lontana parente di quella vista nel successo esterno sul Montignoso. La compagine di mister Luperini si presenta a Poggibonsi con l'obiettivo di riscattare il brutto k.o esterno contro il Tau. L'approccio dei pisani è subito corretto e già nei primi minuti Bianchi comincia a dare più di qualche preoccupazione alla difesa della Poggibonsese. Al 5' arriva la prima occasionissima per il centravanti dello Zambra, che solo davanti a Billi non riesce a indirizzare il pallone in rete. Poco dopo ci prova Anticoli con un colpo di testa fuori di poco sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Sono le prove generali del gol, che arriva puntuale al 15' quando Bianchi, sull'ennesima accelerazione, viene steso in area inducendo il direttore di gara ad assegnare la massima punizione in favore dello Zambra. Dal dischetto va proprio Bianchi che mette fuori causa Billi e sigla il momentaneo 0-1. Da lì in poi gli ospiti prendono definitivamente in mano il comando delle operazioni, mettendosi stabilmente nella metà campo avversaria. Al 28' gli sforzi della compagine di Luperini vengono premiati con la rete del raddoppio siglata ancora una volta da Bianchi, che raccoglie un assist perfetto di Ciotta (ben servito a sua volta da Colangelo) e di testa non lascia scampo a Billi per il 2-0 con cui lo Zambra chiude in avanti la prima frazione. Nel secondo tempo lo spartito rimane sostanzialmente lo stesso dei primi 35'. La Poggibonsese prova a organizzare qualche controffensiva affidandosi agli spunti di Thiam, senza però riuscire ad impensierire seriamente l'inoperoso Bonsignori. Dall'altro lato, lo Zambra continua a macinare gioco e occasioni, riuscendo a chiudere i conti intorno al 62', sempre con Bianchi, che sfrutta un assist di Colangelo e da due passi manda il pallone della tripletta personale alle spalle di un incolpevole Billi. Prima del triplice fischio gli ospiti vanno a più riprese vicini alla quarta rete. Pucci riesce anche ad andare a segno ma il suo gol viene annullato per un presunto fallo nello sviluppo dell'azione, mentre Duanla e Mazzini procurano gli ultimi brividi a Billi che riesce ad evitare un passivo più pesante.
Calciatoripiù : nello Zambra Bianchi domina la scena con la sua tripletta decisiva, ma un elogio lo meritano anche Ciotta e Sherja .